giovedì
16 Ottobre 2025
enti economici

La Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara avrà 30 consiglieri

Un recente decreto regionale fissa la composizione del nuovo ente interprovinciale. La fusione in dirittura d'arrivo conseguente a una legge del 2016

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Foto Guberti Fronte CCIAA
Il presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Giorgio Guberti

Un decreto firmato il 10 gennaio dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, fissa il numero dei rappresentanti nel consiglio della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, nuovo ente nato dalla fusione delle due istituzioni.

In rappresentanza dei settori economici provinciali ci saranno 30 consiglieri. Questa la ripartizione: quattro per
l’agricoltura, cinque per l’artigianato, cinque per l’industria, cinque per il commercio, due per la cooperazione, due per il turismo, uno per trasporti e spedizioni, uno per credito e assicurazioni e cinque per i servizi alle imprese. Del consiglio camerale faranno parte anche due rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di tutela dei consumatori e uno in rappresentanza dei liberi professionisti.

La giunta della nuova Camera di commercio Ferrara-Ravenna (che durerà cinque anni) sarà composta dal presidente – l’accordo originario prevedeva il nome del ravennate Giorgio Guberti – e da sette consiglieri eletti dal consiglio. Di questi sette, almeno quattro saranno eletti in rappresentanza di ciascuno dei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura.

Del settore agricoltura fanno parte Copagri Ferrara (nessun rappresentante), Coldiretti Ravenna e Coldiretti Ferrara (un rappresentante), Cia Ferrara, Cia Romagna, Confagricoltura Ravenna e Confagricoltura Ferrara (tre rappresentanti); del settore artigianato Cna Ravenna, Cna Ferrara, Confartigianato Ravenna e Confartigianato Ferrara (cinque); dell’industria Confindustria Emilia, Confindustria Romagna e Confartigianato Ferrara (tre rappresentanti), Cna Ravenna, Confartigianato Ravenna, Confimi Romagna, Confcommercio Ravenna, Confesercenti Ravenna e Ascom Ferrara (due); del settore commercio Cna Ferrara e Confartigianato Ferrara (zero), Confcommercio Ravenna, Ascom Ferrara, Confesercenti Ferrara e Confesercenti Ravenna (cinque). Infine la cooperazione, di cui fanno parte in un unico raggruppamento Confcooperative Ravenna e Rimini, Confcooperative Ferrara, Legacoop Romagna, Legacoop Ferrara e Afci Emilia Romagna.

La riforma sull’accorpamento delle Camere di Commercio prende le mosse dal decreto legislativo del 25 novembre del 2016. Il criterio fissato dalla legge è di natura numerica. La soglia è fissata a 75mila imprese (Ravenna ne ha 38mila).

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