L’Autorità Portuale annuncia di aver ultimato i lavori necessari per ripristinare i fondali nella quasi totalità del bacino portuale di Ravenna a -11,50 metri di profondità.
La Capitaneria di Porto ha potuto quindi emettere oggi (21 aprile) la relativa ordinanza che consente la navigazione a navi con pescaggio effettivo di -10,50 metri.
«Si tratta di un risultato importante – ha dichiarato Daniele Rossi, presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna – ottenuto con un lavoro difficile che ha impegnato a lungo i tecnici dell’Autorità Portuale, ma ci ha consentito finalmente di restituire al porto la piena operatività in attesa dei prossimi ben più significativi traguardi a -12,50, in una prima fase e subito dopo a -14,50 metri di profondità (a questo link i dettagli del progetto hub portuale, ndr), che risolverà definitivamente qualsiasi problema di operatività del porto».
«Con l’emanazione dell’ordinanza – commenta invece il direttore marittimo dell’Emilia-Romagna e comandante del compartimento Marittimo di Ravenna, Francesco Cimmino -, che modifica il regolamento ormeggi e stabilisce nuovi pescaggi all’interno del canale portuale di Ravenna e nelle aree di ormeggio delle navi presso i terminal a -10.50 metri, si compie il primo e significativo passo in avanti per aumentare progressivamente la capacità competitiva dello scalo marittimo, prefigurando le condizioni per raggiungere gli obiettivi di piena operatività, grazie alla piena sinergia fra Autorità Marittima e Autorità di Sistema Portuale, impegnate a pieno ritmo in questo ambizioso programma».
Gli enti annunciano inoltre che è in fase di valutazione amministrativa «l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’impianto di trattamento dei materiali risultanti dall’escavo per la loro destinazione in cava, che consentirà in futuro una manutenzione regolare e costante della profondità del porto».