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    Categoria: economia

Agriturismo e azienda isolati per il ponte crollato: «Servono oltre 50mila euro»

Bruno Ridolfi è proprietario di 70 ettari di frutteti irraggiungibili per il raccolto che sta per iniziare: «La Protezione civile di Varese si dovrebbe occupare dei lavori in via del Dottore, ma il Comune di Ravenna dice che la spesa è a carico nostro. Stiamo consultando gli avvocati»

L’azienda agricola Ridolfi a Gambellara, frazione del comune di Ravenna, è irraggiungibile dalla notte tra il 17 e il 18 maggio a causa del crollo del ponte in via del Dottore che permette di attraversare il canale consorziale Fosso Ghiaia. Isolati anche l’adiacente agriturismo Cà Ridolfi, l’abitazione dei proprietari e terreni di altre proprietà.

La ricostruzione del ponte si annuncia complessa. A distanza di venti giorni dal crollo, infatti, non è ancora stato definito chi dovrà farsi carico delle opere: il Comune di Ravenna, il Consorzio di bonifica o gli imprenditori proprietari dei terreni? Le parti in causa non trovano un punto di incontro. Il Comune sostiene che debbano occuparsene imprenditori e residenti perché loro sarebbero i proprietari del manufatto crollato. Scenario non condiviso dalle imprese.

Serviranno giorni per arrivare a una soluzione. «Il Comune vorrebbe che costruissimo noi un ponte provvisorio da usare per un paio di anni che potrebbe costare anche 50mila euro – ha spiegato Bruno Ridolfi, proprietario dei terreni concessi in affitto all’azienda agricola condotta dal figlio -. Se ne sta occupando la Protezione civile di Varese ma serve il consenso di tutti quelli che secondo il Comune sono proprietari del ponte. Se tutto va bene una settimana potrebbe bastare per la costruzione. Stiamo consultando degli avvocati per capire a chi spetta la costruzione».

Per gli altri tre proprietari il ponte è necessario per andare nei campi, ma per i Ridolfi è una necessità ancora più importante. Non solo serve l’azienda agricola, ma anche l’adiacente agriturismo e l’abitazione dei proprietari che per fronteggiare l’emergenza stanno utilizzando una carraia nei campi attraverso altre proprietà (inutilizzabile con le piogge) e hanno costruito un ponte con vecchie travi e assi per poter attraversare temporaneamente il canale a piedi. «Per fortuna al momento del crollo sopra al ponte non c’era nessuno – ha commentato Ridolfi – e l’acqua non ha raggiunto l’azienda e le case».

Qualora la situazione non venisse risolta in tempi brevi, il crollo rischierebbe di mettere in discussione la prossima stagione agricola e in particolare la raccolta della frutta, fondamentale per l’azienda e che dovrebbe iniziare tra circa un mese. «Abbiamo 70 ettari di terreno – ha continuato il proprietario -, di cui 60 si trovano oltre il canale che non riusciamo ad attraversare con i mezzi agricoli. Da luglio a fine agosto l’azienda di mio figlio assume dai 15 ai 20 lavoratori stagionali per la raccolta della frutta».

Questo disagio sta portando anche numerose disdette da parte della clientela dell’agriturismo. «Da fine maggio a settembre siamo quasi sempre pieni – ha concluso Ridolfi -, abbiamo quattro stanze e di solito riceviamo almeno cinque telefonate al giorno per richieste di prenotazione, adesso non chiama più nessuno. Per il mese di giugno avevamo già 50-60 prenotati e hanno disdetto tutti».