L’elenco delle spese in somma urgenza sostenute dal Comune dopo l’alluvione

Già impegnati 2,5 milioni di euro, la metà sono serviti per 900 interventi di aspirazione fanghi

Il Comune di Castel Bolognese ha impegnato 2,5 milioni di euro per interventi di somma urgenza dopo l’alluvione. La scorsa settimana in consiglio comunale, rispondendo ad un’interrogazione che chiedeva dove e come erano stati spesi i soldi, il sindaco Luca Della Godenza ha risposto con un elenco che ha pubblicato anche su Facebook.

  • 1,32 milioni di euro per aspirazione fanghi (900 interventi effettuati circa);
  • 300mila per movimentazione terra, rimozione fanghi e rifiuti;
  • 200mila per ripristino strade (via Canale, via Biancanigo e altre);
  • 70mila ripristino illuminazione pubblica;
  • settemila fornitura di sabbia;
  • 35mila noleggio automezzi e bagni chimici;
  • 30mila consulenze tecniche;
  • 220mila impianti scuole medie;
  • 264mila impianti scuole Bassi;
  • totale 2,446 milioni già impegnati in somma urgenza (di cui 1,962 conclusi).

Da affidare entro la stagione invernale interventi per 675mila euro:

  • 175mila euro seminterrati scuole Bassi;
  • 300mila frana via Cornacchia;
  • 200mila frana via Canale.

«Da questo quadro – afferma il sindaco – emerge lo sforzo compiuto dall’amministrazione che in somma urgenza si è fatta carico del ripristino dei servizi essenziali per il vivere della comunità. Continueremo a pieno regime nel lavoro per il ritorno alla normalità consapevoli di come la strada sia ancora lunga ed i danni ancora molti e soprattutto aspettando che il Governo ci dia una mano perché fino ad oggi non si è visto un euro e tutto è stato fatto con le sole forze della nostra comunità, di chi ha donato e dei volontari che non smetteremo mai di ringraziare».

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