La cooperativa agricola Terre Cevico di Lugo, realtà che raccoglie cinquemila famiglie di viticoltori per un totale di settemila ettari di vigneto, ha chiuso l’esercizio di bilancio 2022/2023 con una crescita di fatturato aggregato del 14,5 percento e dell’export del 18 percento. La presentazione del bilancio è avvenuta al teatro Goldoni di Bagnacavallo.
I numeri in sintesi
Terre Cevico chiude l’annata 2022/23 con un fatturato aggregato di 217,2 milioni di euro (aziende del gruppo e cooperative di base) per una crescita del +14,5% rispetto all’esercizio precedente che si era chiuso con 189,6 milioni di euro. In crescita anche il fatturato consolidato di Cevico che tocca quota 196,7 milioni di euro, per un incremento del +17,1 rispetto all’esercizio precedente (167,9 milioni di euro).
A crescere è soprattutto l’export che sale a quota 86 milioni di euro registrando un +18% sull’anno precedente (72,9 mln). L’export oggi ha un’incidenza del 43% sui ricavi del gruppo e posiziona Cevico al terzo posto tra le aziende italiane più performanti in termini di incremento del fatturato. Il gruppo di Lugo oggi opera su 69 nazioni con leadership in alcune aree come Cina e Giappone, e negli ultimi sei anni ha visto il raddoppio dell’export passato dai 42,9 dell’esercizio 2017/18 ai 85,9 mln (+100%). I primi tre mercati esteri di imbottigliato vedono al primo posto il Giappone (5 milioni di euro), Cina (2,23 mln) e Russia (2,2 mln).
Cevico, dal 1 gennaio 2024 cooperativa di primo livello
Terre Cevico celebra i suoi 60 anni e comunica l’inizio di un nuovo importante capitolo della sua storia. Si tratta di un progetto di riorganizzazione strategica e riassetto societario e che vede Terre Cevico modificare il proprio status da consorzio cooperativo a cooperativa di primo grado.
Nel suo intervento in assemblea il presidente Marco Nannetti descrive la riorganizzazione: «Si tratta di una operazione di incorporazione, da parte di Terre Cevico, delle cooperative Le Romagnole, Winex, Romagnole Due e delle aziende controllate Due Tigli, Enoica e Rocche Malatestiane. Sette aziende che hanno pertanto condiviso la semplificazione del proprio schema di gruppo ad un’unica cooperativa di primo grado, ad una unica assemblea dei soci, ad unico consiglio di amministrazione».