La Mm (Mayr-Melnhof), multinazionale austriaca proprietaria dell’ex Farmografica, storica impresa di Cervia del settore del packaging dei medicinali, ha formalizzato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo dei 92 dipendenti.
La sede centrale di Vienna ha così deciso unilateralmente di non rispettare gli impegni presi dai manager italiani e austriaci presenti alla riunione in prefettura a Ravenna il 14 dicembre e di avviare le procedure formali che porterebbero alla chiusura dello stabilimento e alla conseguente perdita dei posti di lavoro, mettendo in ulteriore difficoltà gli sforzi profusi dal territorio affinché vi possa essere il subentro di un altro imprenditore nello stabilimento cervese (il gruppo Focaccia) e per l’apertura di un tavolo nazionale volto ad ottenere in ogni caso gli indennizzi previsti dal Governo per l’alluvione.
«È una scelta senza precedenti nel nostro territorio – commentano in una nota congiunta prefetto, presidente della Provincia e sindaco di Cervia – di un’impresa multinazionale che dopo aver attuato una condotta da noi fortemente contestata di delocalizzazione delle produzioni, ora non rispetta nemmeno gli impegni presi dal management in sede di tavolo prefettizio. Questo in totale spregio e mancanza di rispetto per le istituzioni della Repubblica italiana e per le organizzazioni sindacali e senza alcun riguardo umano verso il centinaio di lavoratori e le loro famiglie, gettati nella preoccupazione per il futuro e nello sconforto. Nemmeno le festività natalizie hanno fatto desistere da questa azione unilaterale».
Si è dunque resa necessaria una nuova immediata convocazione del tavolo prefettizio, a cui l’azienda questa volta si dovrà presentare con un management in grado di prendere impegni e rispettarli, «perché coloro che hanno partecipato alle precedenti riunioni ora sono totalmente destituiti di qualsiasi credibilità. Diventa a questo punto necessario e urgente la convocazione del tavolo nazionale già richiesto dopo i precedenti incontri».
Contro la decisione dell’azienda nella mattinata del 20 dicembre è andata in scena una nuova protesta dei sindacati. «Di fronte a questa farsa, questa ennesima presa in giro, non possiamo restare a guardare».