Provvedimento dell’Emilia-Romagna a partire dall’inizio del 2024, in provincia riguarda 1.600 famiglie. I sindacati si oppongono e chiedono ai Comuni di prendere posizione per ritirare il provvedimento
I sindacati Cgil, Cisl e Uil della provincia di Ravenna, insieme alla categorie dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, chiedono alla Regione di modificare la decisione e chiedono di aprire immediatamente il confronto con i Comuni e i comitati di distretto. I sindacati ritengono indispensabile una presa di posizione delle amministrazioni locali per riposizionare l’intervento della Regione e per allargare la platea di chi, a fronte di una situazione economica più disagiata, non è in grado di far fronte agli aumenti.
La richiesta dei sindacati è di rivedere i valori Isee di riferimento per ampliare la platea degli utenti che necessitano dell’aiuto dei Comuni; collegare il sistema tariffario alle nuove regole per l’accreditamento, sul quale è in corso il confronto con le organizzazioni sindacali regionali.