Zona logistica semplificata in Romagna: la Regione smentisce chi la dava per fatta

Nell’area che fa perno sul porto di Ravenna saranno previsti sgravi e agevolazioni significativi per le imprese. Camera di Commercio e parlamentari di centrodestra la considerano istituita dal Dl Pnrr ma da Bologna frenano

La nave Jolly Vanadio ormeggiata in porto a RavennaDiverse forze politiche e la Camera di Commercio hanno annunciato che il decreto legge Pnrr (Dl 19/2024) entrato in vigore il 2 marzo dispone l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e contiene anche l’istituzione della zona logistica semplificata (Zls) per la Romagna. Ma la Regione Emilia-Romagna smentisce la circostanza.

La Zls in questione dovrebbe fare perno sul porto di Ravenna, ma coinvolge le aree produttive e logistiche dell’intera Romagna. Le imprese che ne fanno parte, quelle già presenti o le nuove, beneficerebbero di una serie di facilitazioni, come semplificazioni, incentivi e sgravi fiscali, con ricadute per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale, gli investimenti e l’occupazione.

«È un passaggio epocale per la crescita infrastrutturale ed economica del territorio, in grado di arrecare benefici che vanno ben oltre il sistema logistico – dicono i presidenti delle Camere di Commercio del territorio coinvolto, Carlo Battistini (Forlì-Cesena e Rimini) e Giorgio Guberti (Ferrara e Ravenna) –. Si tratta di un provvedimento di fondamentale importanza per la ripresa della Romagna dopo le alluvioni dello scorso anno e per questo ringraziamo il Governo, in particolare gli onorevoli Bignami e Buonguerrieri che ne hanno colto l’importanza, nonché le istituzioni locali e le forze economiche e sociali che hanno contribuito all’avvio del progetto».

Legacoop Romagna accoglie con soddisfazione la notizia e coglie l’occasione per ringraziare tutte le forze politiche che si sono adoperate per questo risultato: in particolare il ministro Fitto, il sottosegretario Bignami e la parlamentare romagnola Buonguerrieri.

«Si tratta di un primo passo fondamentale – dice Alice Buonguerrieri, deputata di Fratelli d’Italia – che tuttavia, come già verificato durante un’interlocuzione con il ministro Fitto, guarda alla Romagna non come a una delle beneficiarie di questo intervento, ma come riferimento essenziale dell’applicazione della norma. Ora si dovrà procedere a una predisposizione regolamentare che, nelle forme snelle individuate dal Dl Pnrr approvato nei giorni scorsi dal Governo Meloni, consentirà di istituire la Zls in tempi brevi».

Non più di un paio di giorni fa il Pd aveva lamentato la bocciatura di un ordine del giorno firmato dalla deputata Pd, Ouidad Bakkali.

L’assessore regionale a Trasporti e Infrastrutture, Andrea Corsini, parla di mancata istituzione della Zls dell’Emilia-Romagna nel Dl Pnrr: «Non è stata affatto sbloccata, come hanno affermato alcuni parlamentari del centrodestra. Il Dl Pnrr pubblicato in Gazzetta ufficiale sabato scorso non prevede alcuna istituzione della Zls Romagna ma, in un gioco di matrioske e rimandi a norme e articoli, equipara, per sintetizzare, le regole valide per le Zls già attive a quelle delle Zes, le zone economiche semplificate del sud d’Italia.  Non c’è nulla quindi per l’Emilia-Romagna e il Porto di Ravenna. Sarebbe meglio che prima di alimentare false speranze, i parlamentari si documentassero meglio. Anzi, se volessero essere davvero utili all’Emilia-Romagna, dovrebbero premere il Governo affinché istituisca la nostra Zls, condivisa con i territori, che ha già avuto l’ok da parte dei tecnici dei ministeri competenti e per la quale, il presidente Bonaccini, negli ultimi due anni, ha sollecitato con varie lettere il ministro Fitto».

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