Nuovi incontri con i sindaci di Ravenna e Forlì in settimana. Tra le richieste dei comitati cittadini, la possibilità di richiedere il risarcimento per i beni mobili danneggiati
In un nuovo incontro con i comitati dei cittadini colpiti dall’alluvione in Romagna del maggio 2023, è stata resa nota la destinazione di ulteriori 15 milioni di euro, provenienti dal fondo delle donazioni private “Un aiuto per l’Emilia-Romagna” in favore delle realtà colpite dal cataclisma: in accordo con le Camere di Commercio, 5 milioni andranno a sostegno delle imprese e 10 milioni saranno devoluti alle famiglie, come aiuto concreto per la realizzazione di sistemi di protezione come paratie e barriere.
Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri della Regione con sindaci e parti sociali a Ravenna (giovedì alle 9) e Forlì-Cesena (venerdì alle 14 a Forlì). Martedì 19 è previsto un terzo momento di confronto dedicato alla provincia di Bologna.
«Siamo al fianco delle comunità per semplificare le procedure e accelerare i rimborsi. – spiega il presidente della Regione Stefano Bonaccini. – E continuiamo a chiedere l’inserimento del risarcimento dei beni mobili danneggiati, il silenzio del Governo è una mancanza di rispetto ai territori».
Il totale delle donazioni confluite nel fondo “Un aiuto per l’Emilia-Romagna” è di circa 47 milioni di euro.
Di questi, oltre ai 15 destinati a famiglie e imprese, in passato 5 milioni sono stati destinati ai Comuni per il sostegno alle famiglie fragili e altri 27 sono stati impegnati per il risarcimento ai veicoli e ai motocicli distrutti o danneggiati: attualmente le domande presentate sono 5.592 (per un totale di 18,5 milioni di fondi), di cui 1.777 già liquidate, mentre nelle prossime settimane partiranno i rimborsi per le domande di novembre e dicembre.
Durante l’ultimo incontro sono state ribadite le richieste di modifica alle ordinanze, già condivise dalla Regione con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, e anticipate al commissario Figliuolo in un incontro a Roma lo scorso 29 febbraio.
Tra le proposte, ancora in corso di perfezionamento, c’è quella di semplificare le procedure di presentazione delle perizie, in modo da accelerare i rimborsi, oltre che un ennesimo appello al Governo perché inserisca i beni mobili danneggiati tra quelli risarciti.