Arriva il sì del ministero dell’Ambiente al parco eolico al largo di Ravenna

Il progetto Agnes prevede in mare 75 pale alte 150 metri e 65 ettari di fotovoltaico galleggiante

Agnes Parco Eolico

Un rendering del progetto Agnes

Il parco eolico in mare al largo di Ravenna fa un altro passo avanti nel percorso delle autorizzazioni. Nei giorni scorsi è arrivato il parere favorevole della commissione tecnica del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase).

Agnes (dal nome della società di scopo creata appositamente) è un progetto per la costruzione di un centro di produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili con tre anime: eolico e fotovoltaico in mare, idrogeno a terra.

L’investimento complessivo è di quasi due miliardi di euro.

Al largo della costa ci saranno 75 turbine eoliche con un diametro di 260 metri, montate su torri alte 150 metri e diametro di 10 e delle isole galleggianti artificiali alte tre metri per un’estensione di circa 65 ettari coperti da pannelli fotovoltaici.

A terra a ridosso di via Trieste una centrale di produzione di idrogeno.

Gli aerogeneratori (le cosiddette pale) avranno 8 MW di potenza ognuno. Saranno installati in due aree denominate Romagna 1 e Romagna 2: 25 in corrispondenza di Punta Marina e 50 in corrispondenza di Porto Corsini. La più vicina a terra è a circa 23 km. A quella distanza la profondità del fondale varia tra 30 e 40 metri.

Un terzo gruppo di pale (Romagna 3) potrebbe essere installato in un momento per raggiugere la capacità di mille Mw che già offre la conduttura a terra.

Tutto il parco offshore sarà collegato da più cavi sottomarini che arriveranno a terra a Punta Marina e poi interrati raggiungeranno la centrale elettrica “Canala” nei pressi di Piangipane dopo un percorso di circa 30 km. Vicino alla “Canala” il progetto prevede la costruzione di uno stoccaggio di energia elettrica con una capacità da 200 MWh in batterie agli ioni di litio e una stazione elettrica privata per innalzare il voltaggio al livello richiesto da Terna, gestore della rete nazionale.

Per il sito dove insediare l’attività di produzione di idrogeno con elettrolisi si era ipotizzato in un primo momento di usare un’area nelle vicinanze della centrale elettrica “Canala” o una piattaforma estrattiva dismessa in mare. E invece verrà utilizzata una superficie di 7 ettari di una cassa di colmata dell’area portuale, cioè un terrapieno ricavato dall’accumulo di fanghi di dragaggio.

La produzione di idrogeno servirà, di fatto, anche come accumulo di energia. L’energia elettrica stoccata in batterie decade con il passare del tempo. L’idrogeno invece non ha questo problema e può essere utilizzato per ottenere energia elettrica nel momento in cui serve.

La parte a mare avrà una capacità totale di produzione pari a 700 megawatt (MW): 600 dalle pale eoliche e il resto dai pannelli fotovoltaici. L’energia prodotta equivale al fabbisogno di mezzo milione di famiglie, quante sono quelle residenti nelle tre province della Romagna. Una parte della produzione servirà per alimentare la produzione di idrogeno (che si ottiene partendo dall’acqua scindendo l’ossigeno e l’idrogeno di cui è composta).

Il progetto è passato al vaglio di quattro ministeri (Infrastrutture, Sviluppo economico, Ambiente e Beni culturali) raccogliendo i pareri di vari enti locali. Alla fine del 2021 è stata richiesta una concessione demaniale della durata di 35 anni, che verrà pero rilasciata ufficialmente solo al termine dell’iter autorizzativo. Attualmente si sta concludendo la Via ministeriale (manca solo  il parere del ministero dei Beni culturali) a cui dovrà seguire l’autorizzazione unica (Au). L’obiettivo dei promotori è ottenere il via libero definitivo in estate.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24