La procura ha chiesto il fallimento della Cmc: «Non ha pagato i creditori» Seguici su Telegram e resta aggiornato Ma la cooperativa ha presentato un nuovo piano per il risanamento. Prevista la vendita di un ramo d’azienda Presentata istanza di fallimento per la Cmc, che secondo la procura di Ravenna non avrebbe rispettato la totalità dei punti previsti dalla proposta di concordato approvata quattro anni fa. In particolare, non avrebbe pagato i creditori (tra cui i dipendenti) e i fornitori strategici. Lo rivelano i due quotidiani in edicola oggi, 25 agosto. L’udienza fallimentare si è tenuta sotto silenzio lo scorso 11 luglio e nel frattempo la storica cooperativa di costruzioni ravennate ha avviato una procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa, con la commercialista milanese Stefania Chiaruttini incaricata dalla Camera di Commercio di valutare se ci sono i margini per proseguire il processo di risanamento. L’azienda, in un testo presentato dai propri avvocati, ha sottolineato come le nuove difficoltà siano emerse per cause esterne, dalla pandemia all’inflazione, e come sia stato deciso (dovendo scegliere chi pagare) di garantire piuttosto la prosecuzione delle nuove attività con l’obiettivo di «salvaguardare il valore aziendale». La nuova strategia di risanamento prevede tra le altre cose anche la dismissione del ramo d’azienda “Construction” con commesse per oltre 1,2 miliardi di euro. Attualmente sono 863 i dipendenti della Cmc che al 31 dicembre 2023 disponeva di un capitale sociale di oltre 5,2 milioni di euro, detenuto da 98 soci. La domanda di concordato preventivo fu presentata dalla cooperativa il 4 dicembre 2018, per fronteggiare un’esposizione di un miliardo e 612 milioni di euro. Total2 0 1 1 Forse può interessarti... Eletta la nuova segreteria confederale della Cgil di Ravenna Si rifà la copertura della scuola media di Castiglione di Ravenna Un fondo di investimento americano ha comprato il 70 percento della Setramar Seguici su Telegram e resta aggiornato