Ci sarà anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, alla presentazione a Ravenna della prima fase del progetto di potenziamento infrastrutturale del porto. Le opere compiute del cosiddetto Ravenna Port Hub riguardano: il rifacimento delle banchine esistenti; la costruzione di oltre un chilometro di nuova banchina dove sorgerà il futuro Terminal Container; l’approfondimento dei fondali del porto canale a 12,5 metri, con l’obiettivo di raggiungere i 14,5 metri di profondità entro il 2026 e la realizzazione di oltre 200 ettari di aree attrezzate per la logistica e le imprese.
Si tratta di un progetto infrastrutturale da 1 miliardo di euro, con importanti opere complementari di Snam, Rfi, Anas, Eni, Progetto Agnes e ulteriori investimenti privati per una somma complessiva di oltre 5 miliardi di euro.
Se ne parlerà alla prima edizione di Adria Shipping Summit, l’evento dedicato al mondo marittimo, portuale, logistico e produttivo dell’Alto Adriatico, in programma il 19 e 20 settembre nella Sala Cavalcoli della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna.
Per raccontare la complessità del progetto, al tavolo dei relatori si avvicenderanno i suoi principali sostenitori e fautori con gli interventi, tra gli altri, dello stesso Salvini, del suo viceministro Galeazzo Bignami, di Giorgio Guberti, presidente Camera di Commercio, Giorgio Bellipanni (Ad di Fincantieri Infrastructure), Riccardo Sabadini (presidente Sapir), Giannantonio Mingozzi (presidente del Terminal Container Ravenna), Antonio Marcegaglia e Aldo Fiorini, rispettivamente presidentee Chief Operations Officer di Marcegaglia, e Carlo Mangia di Snam Fsru Italia.
«L’investimento effettuato dall’Autorità Portuale nel Porto di Ravenna – sottolinea il presidente Daniele Rossi – rappresenta un potenziale punto di svolta per l’intera portualità italiana. Si tratta di un’opera tra le più importanti del Paese, la cui prima fase si conclude con un anno di anticipo sul cronoprogramma, che ha l’obiettivo di consolidare uno scalo in grado di gestire volumi crescenti sia di traffico merci che di crocieristi. Le opere realizzate garantiranno un flusso operativo a pieno regime e costante, oltre che un ancora maggiore livello di sicurezza della navigazione, sicurezza dei lavoratori, digitalizzazione dei processi e sostenibilità ambientale ed energetica. Credo sia un ottimo risultato per un’opera pubblica in Italia».
Ad aprire questa prima edizione di Adria Shipping Summit il 19 settembre sarà la sessione dedicata al Ravenna Port Hub: Infrastructural Works il progetto di potenziamento infrastrutturale del porto di Ravenna, del quale si vuole celebrare la conclusione.
Nel secondo panel della mattina – Il porto di Ravenna: hub strategico per il sistema industriale – l’attenzione si sposterà sull’architettura portuale ravennate che rappresenta il microcosmo dell’intero sistema marittimo del Paese e racchiude tutte le tipologie di traffico: container, rinfuse solide e liquide, project cargo, ro-ro e ro-pax e crociere. Non solo, il sistema portuale dell’adriatico centro-settentrionale vuole posizionarsi tra i principali driver italiani della transizione energetica.
Al pomeriggio, la sessione Il nord-Adriatico laboratorio nazionale per direttrici innovative di sviluppo dello shipping si articolerà in due panel. Nel primo centrale saranno i seguenti temi: la vicinanza fra gli scali del nord-Adriatico, un’opportunità ma anche una sfida; la digitalizzazione e la relativa integrazione dei flussi di dati; la vocazione energetica dei porti, sia lato mare, con lo sviluppo delle rinnovabili offshore e delle infrastrutture del gas, sia a terra. Il secondo panel si focalizzerà invece sul tema dell’adeguamento e del rinnovamento infrastrutturale, dighe, dragaggi e collegamenti di ultimo miglio.
Venerdì 20 settembre mattina sarà dedicato alla visita in navigazione del porto di Ravenna, durante la quale si vedranno le opere del progetto Hub concluse.