sabato
28 Giugno 2025
TRENI

Potenziamento ferrovia Bologna-Castel Bolognese, il progetto fa discutere

L'assessora regionale Priolo ha convocato i sindaci per confrontarsi sulle criticità dell'infrastruttura, molto attesa dai pendolari

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Treno1

Si è tenuto ieri in Regione Emilia-Romagna un incontro sul quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese. Sindaci e amministratori si sono confrontati sul progetto, da tempo atteso dal territorio, che potrà servire a velocizzare l’itinerario adriatico e concorrere a realizzare i corridoi europei scandinavo-mediterraneo e baltico-adriatico di cui fa parte. Ma soprattutto l’opera è molto richiesta dai pendolari locali, in quanto renderà possibile l’aumento dei servizi ferroviari metropolitani bolognesi e quelli regionali di collegamento tra Ravenna e Rimini. La tratta è infatti fra le più critiche della regione, come ha sottolineato nei giorni scorsi Legambiente nel suo report “Pendolaria”. Infine, l’opera andrà a incidere anche sullo sviluppo dei servizi ferroviari per le merci generate dal porto di Ravenna.

A convocare l’incontro è stata l’assessora regionale alle infrastrutture Irene Priolo, che ha dibattuto con i sindaci e gli amministratori dei Comuni di Bologna, San Lazzaro di Savena, Ozzano, Dozza, Imola, Castel San Pietro, Castel Bolognese, Solarolo, Bagnara di Romagna, Faenza e Cotignola, oltre che della Città metropolitana di Bologna e della Provincia di Ravenna. Il tavolo di coordinamento si riunirà costantemente per approfondire tutti gli aspetti tecnico-progettuali e per avviare un confronto con Rete ferroviaria italiana e col Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

«La Regione è riuscita a ottenere un finanziamento di 3,5 miliardi di euro per la realizzazione di quest’opera», sottolinea Priolo. «È certamente una grossa opportunità, ma la sfida sarà ora quella di definire con i territori un progetto sostenibile, che sia sufficientemente integrato con le infrastrutture esistenti o in divenire, con gli strumenti pianificatori e con le necessità materiali e di sviluppo delle comunità locali». Il progetto di Rfi ha infatti ricevuto le critiche di alcuni comitati locali, in particolare dal comitato “Alta velocità Solarolo”, che denuncia il possibile impatto dannoso dell’opera per il territorio. Gli esponenti del comitato hanno chiesto di essere ricevuti da Priolo.

Secondo quanto rende noto la Regione, «le amministrazioni, in maniera condivisa, sono già al lavoro per produrre osservazioni puntuali al documento di fattibilità delle alternative progettuali realizzato da Rfi, che attualmente non ha trovato la condivisione sui tracciati proposti. Come previsto dalla normativa nazionale, sono in questo momento oggetto di un dibattito pubblico avviato lo scorso 8 maggio e che si concluderà il 28 gennaio 2025. Tutte le osservazioni che perverranno saranno un contributo e un punto di partenza per la discussione che si avvierà con le istituzioni per definire quello che sarà il progetto e il tracciato futuro di questa importante infrastruttura».

Conclude Priolo: «Si tratta di un progetto importante per i territori di Bologna, Ravenna e per tutta la mobilità ferroviaria regionale, nazionale ed europea, che dovrà portare al miglioramento di una linea oggi fortemente congestionata e che impedisce un potenziamento dei servizi passeggeri e merci. Ovviamente andrà trovata la soluzione migliore e lo faremo insieme ai territori e ai sindaci, facendoci carico delle preoccupazioni emerse in questi mesi».

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