sabato
21 Giugno 2025
Cantiere

Flaminia: «Studentato universitario pronto nel 2027». Se ne parla da oltre 10 anni

La presidente della Fondazione, la professoressa Mirella Falconi, fa il punto sul cantiere da circa 9 milioni di euro per 112 posti letto in zona stazione. Lavori appaltati al consorzio Cear

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Rendering progetto
Lo studentato

Nei primi mesi del 2027 la città di Ravenna potrebbe inaugurare lo studentato universitario che sogna da più di dieci anni. A novembre è cominciato il cantiere in una porzione della cosiddetta “Isola San Giovanni”, la palazzina all’angolo tra piazza Farini e via Carducci, adiacente ai giardini Speyer di fronte alla stazione ferroviaria. Le opere sono state appaltate al consorzio Cear di Ravenna e la ditta esecutrice, in questa fase iniziale, è la Stil Casa di Forlì.

Si tratta di ristrutturare un immobile di proprietà pubblica (del Comune di Ravenna attraverso la controllata Ravenna Holding) di cui Fondazione Flaminia ha avuto il diritto di superficie per 25 anni. Fino all’estate 2022 ospitava uffici comunali poi traslocati nei nuovi spazi di viale Berlinguer.

Il costo complessivo dell’intervento è stimato in circa 9 milioni di euro: il 40 percento coperto da un contributo del ministero dell’Università, il resto a carico di Flaminia e Ravenna Holding. Il progetto interessa una superficie di quattromila mq su quattro piani oltre a sottotetto e piano interrato. In totale verranno realizzati 112 posti letto (13 camere singole e il resto doppie) oltre a spazi comuni e di servizio.

Rendering progetto
Lo studentato

«L’appalto concede due anni di tempo per completare i lavori dal giorno dell’apertura del cantiere – spiega la professoressa Mirella Falconi, presidente di Flaminia –. Per natura sono ottimista e credo che nei primi mesi del 2027 vedremo entrare i primi studenti. Mi fa piacere poter dire che è un progetto tutto ravennate, che si realizza grazie alle istituzioni locali e ai soci della Fondazione».

Da quando ha cominciato a prendere forma il progetto all’apertura del cantiere ci sono voluti diversi anni, basti pensare che la candidatura al bando ministeriale per il contributo è di febbraio 2017. «Le valutazioni del ministero per la concessione dei fondi hanno rallentato la procedura».

L’assegnazione degli alloggi avverrà tramite bando, se ne occuperà Flaminia. Una parte dei posti sarà destinata alle graduatorie Ergo, l’azienda regionale per il diritto agli studi superiori. Ma non è escluso che a Ergo venga assegnata la gestione dell’intera struttura: «Sono percorribili varie soluzioni – spiega Falconi –, è facile ipotizzare la necessità di personale di servizio. Ma i dettagli non fanno parte delle convenzioni firmate finora, avremo ora tempo per definirli».

Lo studentato amplierà l’offerta della città di alloggi a prezzi calmierati per universitari. Oggi la disponibilità sulla carta è di 177 posti letto, di cui 97 assegnati con un bando che vede collaborare Flaminia e Comune di Ravenna (gli altri 80 sono proposti dall’opera caritatevole Santa Teresa e dalla già ricordata Ergo). In totale il bando Flaminia-Comune impegna 19 appartamenti: quattro in via Le Corbusier, in convenzione con il Comune, e quindici in via Nino Bixio. «Come ogni anno la richiesta ha superato l’offerta del bando – spiega Falconi –, le domande sono state 115. Ma siamo riusciti a soddisfarle tutte grazie alla collaborazione che abbiamo con Asppi, l’associazione dei piccoli proprietari immobiliari».

La provenienza delle domande mostra un dato interessante: metà degli assegnatari sono studenti stranieri. «È la conferma di un segnale ormai chiaro, Ravenna ha un richiamo internazionale anche per la formazione universitaria».

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