Ennesima edicola in procinto di chiudere a Ravenna, questa volta nella centralissima Piazza del Popolo. L’edicolante Massimo Cicognani terrà aperto fino a settembre (con chiusure programmate la domenica e il lunedì), prima di abbassare definitivamente la serranda per pensionamento. «Al momento non c’è l’idea di vendere l’attività, ma vediamo da qui a settembre cosa succede – ci racconta l’edicolante, proprietario insieme alla moglie da circa 20 anni -. Rispetto ad altre realtà non ho notato un trend così negativo, altrimenti probabilmente avrei chiuso prima. Sicuramente però servono delle soluzioni per non far morire il settore. Ce ne sarebbero e ne avevamo anche parlato con il Comune».
Una soluzione proposta dall’ormai ex edicolante di Piazza del Popolo è quella di ripercorrere le orme dell’edicola Erno (Edicola Romana Non Ordinaria) di Roma, un chiosco di piazza che va oltre la classica edicola. L’attività romana situata in Piazza Americo Capponi (tra San Pietro e Vaticano) offre infatti una selezione curata di riviste, libri d’arte, cataloghi, ma anche vini, drink, birre e snack da gustare seduti ai tavolini e organizza eventi e mostre.
Intanto, a Ravenna, anche Confesercenti, attraverso un comunicato sottoscritto dal presidente Maurizio Melandri, è intervenuta sulla questione, parlando sia di un mancato ricambio generazionale, sia delle possibili soluzioni per aumentare la redditività dei chioschi: «Si parla spesso di incrementare l’offerta in servizi delle edicole, ma si parla poco di incrementare l’offerta merceologica dando la possibilità di vendere prodotti di vario genere, possibilità al momento prevista in maniera molto limitata ed accessoria. Diverse regioni hanno a questo proposito legiferato in materia, creando i presupposti per sviluppare progetti imprenditoriali originali e più organici rispetto alla sola vendita di quotidiani e periodici, attività che ormai da tempo non è più sufficiente a garantire la sostenibilità. Se vogliamo garantire un futuro a questa categoria, e al presidio di informazione, accoglienza e presenza che costituiscono nei nostri paesi e nelle nostre città, dovremo agire al più presto per integrare la classica edicola nell’ambito di attività a più alto valore aggiunto. Forse così riusciremo a salvare gli ultimi chioschi dall’estinzione, e a recuperare i molti altri che giacciono in stato di semi-abbandono, e che pesano sull’ambiente urbano per mesi, a volte per anni, in termini di decoro e degrado».
La chiusura dell’edicola di piazza del Popolo è entrata anche nel dibattito politico, con la proposta del capolista di Ama Ravenna, Daniele Perini: «A settembre chiuderà l’edicola di piazza del Popolo il cui spazio interno è nel palazzo comunale (diversi decenni fa era tra le due colonne, ndr). Perché non trasformarlo nel punto principale di accoglienza turistica? Quale miglior modo per presentarsi ai visitatori?».