giovedì
07 Agosto 2025
lavori pubblici

Nuovi rallentamenti per il Palazzetto dello Sport: le travi non superano la prova di carico

Non c'era ancora una data definitiva per la chiusura del cantiere, che subirà ora ulteriori slittamenti. L'amministrazione garantisce che non ci saranno costi aggiuntivi per il Comune

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Nuovi ritardi per il Palazzetto delle Arti e dello Sport: nelle ultime settimane sono state effettuate due prove di carico sulle travi di copertura della struttura, simulando a terra tramite l’affissione di pesi sulle strutture le sollecitazioni che subirebbero in condizioni reali, come maltempo o carichi eccezionali. La prima prova, svolta il 23 luglio su una delle otto travi, aveva dato esito positivo. L’amministrazione comunale ha programmato comunque una seconda prova, senza nessun obbligo di legge in merito, eseguita il 4 agosto. Quest’ultima avrebbe dato esito negativo: al raggiungimento dell’86% del carico, infatti, la prova è stata sospesa per improvvise e forti deformazioni della struttura. La prova simulava condizioni metereologiche “rare”, come una copiosa nevicata accompagnata da forti raffiche di vento.

«Si tratta di un’opera pubblica di grande importanza e di un investimento strategico per la città – dichiara il sindaco Barattoni – In caso di calamità, il palazzetto è destinato all’accoglienza della cittadinanza. In questo contesto pensiamo sia necessario perseguire il principio di massima efficienza».

Il mancato superamento della prova causerà ulteriori rallentamenti al cantiere, già in ritardo di cinque anni rispetto al programma originale, non aveva una data di completamento definita. I costi aggiuntivi per il ripristino e la sostituzione delle travi non è ancora stato quantificato, ma l’amministrazione assicura che non ricadranno sulle casse comunali. A causa degli slittamenti e dell’aumento dei costi edilizi la realizzazione del palazzetto ha raggiunto un costo totale di quasi 26 milioni (25 milioni e 932 mila euro secondo la revisione di giugno 2025), contro i 15 milioni e mezzo preventivati all’orgine.

Al momento l’area che ospita le travi è stata interdetta per ragioni di sicurezza, ma nel resto del cantiere continuano le lavorazioni.

Ora si procederà con l’identificazione delle cause e con la rimozione a tappeto delle travi inadeguate e alla relativa sostituzione. Gli elementi sono stati realizzati dall’impresa Fimetal, della quale erano stati verificati positivamente tutti i requisiti generali. L’impresa è inoltre in possesso delle necessarie certificazioni tecniche relative alla produzione e all’assemblaggio di strutture in acciaio.

Trattandosi di un appalto integrato, l’azienda si è occupata anche del progetto esecutivo, redatto da un raggruppamento di professionisti, tra cui Massimo Majowiecki, professore universitario, ingegnere e architetto di fama internazionale, che si è dedicato nello specifico alle strutture – e verificato da un ente terzo (Conteco Check di Milano), come previsto dalla legge. Le prove invece sono state eseguite dall’impresa 4Emme di Bolzano, alla presenza del collaudatore, un raggruppamento temporaneo di professionisti composto dal capogruppo Paolo Botton (ingegnere) e dal mandante Engineering Platform, individuato con una procedura di gara europea.

L’amministrazione garantisce che durante i lavori la direzione ha svolto correttamente tutti i compiti, come il controllo e l’accettazione dei materiali (acciaio e bulloni) e sono state effettuate prove di resistenza in un laboratorio esterno scelto dal Comune (Lab Controls di Cesena), con esito positivo: «Il problema è serio – conclude Barattoni -. prenderemo atto delle cause e andremo avanti con i lavori. La realizzazione del palazzetto resta tra gli obiettivi principali dell’amministrazione, con l’intenzione di offrire un contributo efficiente, sicuro e strategico alla città».

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