giovedì
14 Agosto 2025
lavoro

La Bassa Romagna vuole introdurre la retribuzione minima tra i criteri delle gare d’appalto

La giunta dell’Unione avvia l’iter dopo un confronto con sindacati e associazioni

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La giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, nell’ambito del coordinamento condotto dalla Provincia su queste materie, ha avviato il percorso per la stesura e l’approvazione delle linee guida d’indirizzo per la tutela della retribuzione minima salariale per appalti e subappalti, che sono state oggetto di un incontro con sindacati dei lavoratori e associazioni delle imprese tenutosi in rocca a Lugo lo scorso venerdì 8 agosto.

In tutti gli affidamenti di appalto o concessioni di lavori, servizi e forniture, trovano già applicazione gli articoli 11 e 119 del Codice degli appalti, finalizzati alla corretta individuazione del contratto applicabile ai lavoratori, verificando l’equivalenza delle tutele normative ed economiche in caso di utilizzo di un diverso contratto di lavoro da parte dell’appaltatore rispetto a quello indicato dalla stazione appaltante.

La novità oggetto dell’attuale approfondimento è l’introduzione, in caso di procedura di gara con aggiudicazione al miglior rapporto qualità prezzo, di una valorizzazione dell’impegno dell’offerente a garantire al personale una determinata retribuzione oraria minima.

«La volontà di andare verso l’adozione di queste linee guida, nel solco del coordinamento condotto dalla nostra Provincia, è stata condivisa dalla Giunta della Bassa Romagna e ha un valore sia pratico che simbolico – commenta Riccardo Graziani, sindaco referente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per le Attività produttive -. Il tema del lavoro e della sua giusta retribuzione è uno dei cardini del sistema economico, da cui conseguono il livello di benessere delle comunità e il senso di giustizia ed equità sociale. Pensiamo che la Pubblica amministrazione debba essere in prima linea su questo fronte e debba garantire le giuste condizioni a chi lavora per il sistema pubblico. Consapevoli delle complessità che il tema pone e dell’eterogeneità delle posizioni esistenti a riguardo nel mondo economico, abbiamo ritenuto doveroso e produttivo, nell’ambito dell’attività che si sta portando avanti a livello provinciale, un incontro con le associazioni di categoria e con i sindacati della Bassa Romagna, nel corso del quale sono emerse molte utili considerazioni. Ci tengo in ogni caso a precisare che i contratti collettivi costituiscono il principale riferimento per la tutela dei lavoratori. Tuttavia, non sempre questo si è rivelato sufficiente. In tale contesto, la possibilità, su cui stiamo facendo i necessari approfondimenti, di prevedere un livello retributivo minimo potrà senz’altro determinare una garanzia aggiuntiva».

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