mercoledì
20 Agosto 2025
Faenza

Avviata la procedura per ristrutturare lo sferisterio alluvionato: primo lotto da 500mila euro

La durata stimata dei lavori, il cui inizio è previsto entro l’inizio del 2026, sarà di circa otto mesi. Struttura costruita nella seconda metà del ‘700 per il pallone-bracciale

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L’amministrazione comunale di Faenza ha avviato l’iter per l’intervento di restauro e risanamento conservativo dello sferisterio comunale Oreste Macrelli. A causa delle alluvioni del maggio 2023, la struttura è stata gravemente compromessa, in particolare per la sua peculiare conformazione; i locali e l’area sportiva all’aperto si trovano infatti a circa quattro metri al di sotto del livello stradale. Durante l’evento del 16 e 17 maggio, l’area si è trasformata in un’enorme vasca colma d’acqua, causando ingenti danni agli impianti e ai locali dell’associazione che ne cura la gestione.

La struttura a ridosso delle mura cittadine nella zona di Porta Montanara è stata costruita nella seconda metà del ‘700 per ospitare l’attività del pallone-bracciale, disciplina sportiva una volta molto praticata in città, è oggi un punto di riferimento per numerosi appassionati e ragazzi, ospitando diverse attività da praticarsi gratuitamente come basket, calcetto, pallavolo e il ‘rapatennis’, gioco che fonde elementi di racchettoni, padel e tennis.

La Giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per un primo lotto di lavori, per un costo complessivo di 500mila euro. L’intervento, finanziato con fondi dell’amministrazione comunale, è stato inserito negli strumenti di programmazione dell’ente.

La durata stimata dei lavori, dopo l’espletamento e l’affidamento alla ditta che si aggiudicherà la gara di appalto, il cui inizio è previsto entro l’inizio del 2026, sarà di circa otto mesi.

Il progetto prevede una serie di opere volte a ripristinare la salubrità e la sicurezza degli spazi. Tra gli interventi al piano strada, è prevista l’installazione di un nuovo ascensore, la realizzazione di una struttura vetrata a protezione dell’area d’ingresso e la sostituzione della caldaia con una nuova pompa di calore per il raffrescamento estivo. Nei locali al piano semi-interrato, i lavori comprendono la realizzazione di nuovi servizi igienici accessibili anche dalle persone con disabilità, l’adeguamento della zona-cucina, il ripristino degli intonaci danneggiati e il rifacimento del pavimento, l’impianto di riscaldamento, la ventilazione e l’impianto elettrico. A questi si aggiungerà l’intera sostituzione degli infissi. L’intervento adeguerà così l’edificio alle normative per l’abbattimento delle barriere architettoniche

A questa prima fase di lavori, ne seguirà una seconda, con risorse stanziate dalla Struttura Commissariale per la ricostruzione post-alluvione che interesseranno l’area esterna e gli spogliatoi.

«Un altro bene di proprietà pubblica, duramente colpito dalle alluvioni – sottolinea il vicesindaco Andrea Fabbri – sarà oggetto non solo di un intervento di ripristino strutturale, ma di un vero e proprio progetto di rigenerazione. L’obiettivo è dotarlo di nuovi servizi e funzioni, capaci di offrire ai ragazzi e a tutta la comunità occasioni rinnovate di aggregazione, crescita personale e partecipazione attiva alla vita cittadina, trasformando una ferita subìta in un’opportunità di sviluppo e coesione sociale».

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