giovedì
04 Settembre 2025
Tariffa Puntuale

L’amministrazione risponde alla lista Cervia Ti Amo: «Informazioni false e fuorvianti, aumenti intorno al 6%»

L’Assessora Federica Bosi garantisce cifre contenute e un piano trasparente e condiviso con la città. Il gruppo cittadino aveva lamentato incrementi fino al 30%

Condividi

«La variazione del peso tariffario dei rifiuti dal passaggio da Tari a Tariffa Corrispettiva Puntuale delle utenze domestiche è sicuramente inferiore alle percentuali apparse sugli organi di informazione a seguito della nota diffusa da Cervia Ti Amo – così Federica Bosi, assessora comunale al bilancio risponde al comunicato dell’associazione, che lamentava aumenti fino al 30% per la prima rata del nuovo sistema tariffario -. Per le famiglie risulta un aumento medio del 6,5%, che dipende da fattori quali la superficie dell’immobile, il numero dei componenti del nucleo famigliare e dagli svuotamenti assegnati. In ogni caso, l’aumento tariffario in regime Tariffa Corrispettiva Puntuale, è ben inferiore all’aumento che si avrebbe avuto nel caso di mantenimento dell’imposta TARI, che sarebbe stato del 9,6%».

Secondo quanto riportato da Bosi, con le tariffe Tcp la maggior parte delle utenze non domestiche (circa l’80% quelle che hanno agito nel rispetto degli svuotamenti) avranno delle riduzioni, anche consistenti, oppure aumenti inferiori al 10%, recuperabili tramite l’Iva. L’aumento di 6 euro per ogni utenza che i cittadini si vedranno addebitare dal gestore invece è riconducibile al finanziamento del “bonus sociale rifiuti”, attivato dal 2025 con decreto del Presidente del Consiglio del 21/01/2025. «Queste somme sarebbero state applicate anche in regime Tari – puntualizza l’assessora – e non dipendono né dal comune e né dal gestore e devono essere riversate ad una cassa nazionale».

L’elaborazione del Piano Economico Finanziario è stato sottoposto alla disciplina dell’autorità di regolamentazione nazionale ARERA e dell’agenzia di regolazione regionale Atersir, a cui spetta anche l’approvazione delle tariffe stesse. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito di Hera. «Spiace che un’associazione cittadina abbia rilasciato dichiarazioni fuorvianti e non veritiere, che possono generare confusione – conclude Bosi -. Non possiamo paragonare la situazione attuale a quella della precedente giunta, che si è trovata in un contesto di pandemia e di crisi economica, dove si giustificava un forte sostegno da parte dell’amministrazione a famiglie e imprese. Abbiamo organizzato incontri tra i cittadini e i tecnici di Hera per definire un contesto chiaro e trasparente, cercando anche di trovare soluzioni specifiche nell’interesse di privati e delle imprese. Riguardo all’evasione Tari, e non solo in questo ambito, stiamo continuando le azioni di recupero».

Condividi

Notizie correlate

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Le sette porte storiche di Ravenna come “accessi turistici privilegiati”

Lo studio Denara tra i vincitrici di un concorso internazionale promosso dalla Uia

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi