«La variazione del peso tariffario dei rifiuti dal passaggio da Tari a Tariffa Corrispettiva Puntuale delle utenze domestiche è sicuramente inferiore alle percentuali apparse sugli organi di informazione a seguito della nota diffusa da Cervia Ti Amo – così Federica Bosi, assessora comunale al bilancio risponde al comunicato dell’associazione, che lamentava aumenti fino al 30% per la prima rata del nuovo sistema tariffario -. Per le famiglie risulta un aumento medio del 6,5%, che dipende da fattori quali la superficie dell’immobile, il numero dei componenti del nucleo famigliare e dagli svuotamenti assegnati. In ogni caso, l’aumento tariffario in regime Tariffa Corrispettiva Puntuale, è ben inferiore all’aumento che si avrebbe avuto nel caso di mantenimento dell’imposta TARI, che sarebbe stato del 9,6%».
Secondo quanto riportato da Bosi, con le tariffe Tcp la maggior parte delle utenze non domestiche (circa l’80% quelle che hanno agito nel rispetto degli svuotamenti) avranno delle riduzioni, anche consistenti, oppure aumenti inferiori al 10%, recuperabili tramite l’Iva. L’aumento di 6 euro per ogni utenza che i cittadini si vedranno addebitare dal gestore invece è riconducibile al finanziamento del “bonus sociale rifiuti”, attivato dal 2025 con decreto del Presidente del Consiglio del 21/01/2025. «Queste somme sarebbero state applicate anche in regime Tari – puntualizza l’assessora – e non dipendono né dal comune e né dal gestore e devono essere riversate ad una cassa nazionale».
L’elaborazione del Piano Economico Finanziario è stato sottoposto alla disciplina dell’autorità di regolamentazione nazionale ARERA e dell’agenzia di regolazione regionale Atersir, a cui spetta anche l’approvazione delle tariffe stesse. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito di Hera. «Spiace che un’associazione cittadina abbia rilasciato dichiarazioni fuorvianti e non veritiere, che possono generare confusione – conclude Bosi -. Non possiamo paragonare la situazione attuale a quella della precedente giunta, che si è trovata in un contesto di pandemia e di crisi economica, dove si giustificava un forte sostegno da parte dell’amministrazione a famiglie e imprese. Abbiamo organizzato incontri tra i cittadini e i tecnici di Hera per definire un contesto chiaro e trasparente, cercando anche di trovare soluzioni specifiche nell’interesse di privati e delle imprese. Riguardo all’evasione Tari, e non solo in questo ambito, stiamo continuando le azioni di recupero».