Sono iniziati l’1 settembre i lavori di ripristino e riqualificazione del teatro Rossini di Lugo, gravemente danneggiato dall’alluvione di maggio 2023, quando era stato da poco ristrutturato. I lavori, finanziati grazie a donazioni private ricevute all’indomani dell’alluvione, avranno un importo complessivo di circa 900mila euro. «L’obiettivo è quello di costruire una stagione teatrale per il 2026/27 – dice il direttore Gianni Parmiani –. Non possiamo ancora dirlo con certezza ma l’ottica in cui lavoriamo è questa». Il 2026 coincide con il quarantennale della riapertura del Rossini dopo la storica ristrutturazione.
Il progetto di ristrutturazione è a capo della Fondazione Teatro Rossini in collaborazione con il Comune di Lugo e con un team di professionisti del settore. La prima fase degli interventi, in programma fino alla fine del 2025 e del costo di 255mila euro, prevede il rifacimento del palcoscenico e del golfo mistico, danneggiati dall’alluvione; la demolizione e il rifacimento degli intonaci ammalorati; il restauro dell’assito della platea, con attenzione alla conservazione degli elementi storici; ulteriori lavorazioni necessarie a garantire la futura fruizione del teatro in sicurezza ed efficienza. A partire dall’inizio del 2026, prenderà il via la seconda fase degli interventi, che comprenderà il ripristino completo dell’impianto elettrico; la realizzazione di nuovi arredi per l’accoglienza del pubblico; le opere di restauro e risanamento legate all’umidità di risalita; interventi di manutenzione sugli infissi esterni.
«L’iter del progetto e dei lavori si è rivelato molto complicato – precisa l’assessore alla Cultura Gianmarco Rossato -, anche perché parliamo di una struttura che aveva alcune criticità preesistenti all’alluvione. Nel corso di questi mesi abbiamo dovuto adattare il progetto anche in funzione di quanto emerso da indagini tecniche preventive. Lo slittamento dei lavori rispetto al piano iniziale ci consentirà però di affrontare il problema dell’umidità a due anni dall’alluvione, e quindi con un quadro più chiaro, sperando quindi di poter migliorare la struttura per quanto riguarda l’isolamento e il miglioramento tecnico, con significative ricadute su fruibilità e sicurezza».