Sbloccati i rimborsi per la tromba d’aria del 2023: la Regione distribuirà fino a 5 mila euro per ogni nucleo familiare la cui abitazione principale è stata danneggiata dal violento maltempo che nel luglio del 2023 si è abbattuto sul ravennate. Il contributo che sale fino a 20mila euro per le attività economiche e produttive colpite dal violento maltempo.
La copertura economica sarà garantita a coloro che avevano presentato regolare domanda di contributo. A dare concreta attuazione dei ristori, un decreto firmato dal presidente della Regione, Michele de Pascale, nel suo ruolo di commissario delegato all’emergenza, che prevede un trasferimento di quasi 11 milioni di euro di risorse del Fondo per le emergenze nazionali alle amministrazioni comunali (o alle loro Unioni).
Dal 22 al 27 luglio, la provincia di Ravenna (insieme a quelle di Parma, Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Forlì-Cesena) fu colpita da precipitazioni intense, grandine, raffiche di vento superiori ai 100 chilometri orari, compreso un tornado nella Bassa Romagna, in zona Alfonsine. Ingenti i danni, tra edifici gravemente danneggiati, tetti scoperchiati, alberi abbattuti e oltre dieci i feriti. «Una serie di eventi che hanno aggravato, peraltro, le condizioni di territori già in enorme difficoltà per le alluvioni del maggio precedente – ricorda la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini -. È stato infatti dichiarato lo stato di emergenza nazionale per 12 mesi, prorogato per altri 12 mesi. Ora si procede col trasferimento delle risorse finanziarie».
In totale entreranno nelle casse delle amministrazioni comunali che hanno svolto attività di istruttoria e controllo delle richieste di contributo da parte degli interessati 10,9 milioni di euro, di cui 8,8 milioni per i danni subiti da soggetti privati e 2,1 milioni da attività economiche e produttive. Comuni e Unioni provvederanno a loro volta al pagamento dei contributi in favore di cittadini e imprese.