Nel cantiere per il ripristino e il rinforzo dell’argine sinistro del fiume Lamone a Villanova di Bagnacavallo la Regione sta utilizzando un insieme complesso di macchinari cosiddetti “a treno”, tra cui un particolare tipo di pressa idraulica a zero vibrazioni e bassa rumorosità, che è l’unico nel suo genere a essere utilizzato attualmente in Europa. Si tratta di un macchinari fabbricati dall’azienda giapponese Giken.
Composto dalla macchina (Silent Piler) che pianta nel terreno le palancole d’acciaio con il metodo dell’infissione statica, il sistema è dotato di una power unit, un’unità di potenza per il funzionamento e il controllo, di una gru di carico e di un trasportatore che porta le palancole stesse, alte circa 12 metri. L’insieme dei macchinari, simile a un treno, lavora sulla sommità degli argini avanzando via via e appoggiandosi alle palancole già piantate; per partire è stato necessario, quindi, infiggere una prima serie per una lunghezza sufficiente da consentire di installare tutte le componenti.
Ora, con il sistema al completo, si sta procedendo all’infissione dei primi 450 metri di palancole (un centinaio di metri quelli realizzati sinora con 150 palancole piantate), per poi passare ai successivi 750 metri. L’infissione statica, o infissione a pressione, avviene senza emissioni di vibrazioni e con basse emissioni rumorose. I macchinari vengono utilizzati dalla ditta italiana esecutrice dei lavori, appaltati dalla Protezione civile.
Il cantiere di Villanova di Bagnacavallo, una delle aree più colpite dalle alluvioni degli ultimi due anni, è iniziato ai primi di settembre scorso: si tratta della prima tranche di opere di somma urgenza, da 7,5 milioni di euro (risorse da ordinanza commissariale). A questa prima tranche, che dovrebbe terminare a fine gennaio, ne seguirà una seconda, di uguale valore.
Nella mattina di mercoledì 26 novembre nella sala del consiglio della Rocca di Lugo si è tenuto un incontro di lavoro tra il commissario straordinario per la ricostruzione Fabrizio Curcio e i sindaci, tecnici e amministratori di Bagnara di Romagna, Cotignola, Fusignano e Lugo; era inoltre presente il Comune di Russi; l’incontro segue precedenti approfondimenti fatti dal commissario con le singole Amministrazioni dei Comuni interessati dall’alluvione (Sant’Agata sul Santerno, Bagnacavallo, Conselice e Massa Lombarda).
Il commissario ha sottolineato come sia stato un elemento positivo il fatto che l’alluvione di settembre 2024 sia stata riconosciuta come evento collegato a quella del 2023 ai fini dei rimborsi, una decisione che ha permesso di semplificare notevolmente i passaggi tecnici e burocratici, rendendo più snello l’intero iter procedurale. La struttura commissariale ha confermato la propria disponibilità ad aprire tavoli dedicati a problematiche specifiche, con le stesse modalità delle commissioni speciali già istituite.
Il commissario ha annunciato l’imminente uscita dell’ordinanza numero 54, che riguarderà i ristori per chi ha subito l’alluvione nel 2024. I Comuni hanno relazionato sullo stato dell’arte dei lavori a loro attribuiti (quasi totalmente completati), nonché lo stato di avanzamento di quelli sopra i 500mila in capo a Sogesid, presente all’incontro (per esempio, le casse di laminazione di Lugo sud e ovest, via Leonelli a Ca’ di Lugo e la sistemazione stradale di diverse vie, tra cui il circondario di Lugo, interventi che partiranno nel 2026).



