domenica
03 Agosto 2025

Quartiere Farini, commercianti nel mirino: «Entrano gruppi di ragazzini e rubano»

C’è chi perde clienti: «I turisti evitano il passaggio». La ristoratrice sceglie la linea dura: «Non facciamo servizio bar e non vendiamo da asporto, una maggiore rigidità può essere una soluzione». Il titolare del negozio import-export: «Risse e spaccio ora cominciano già al mattino»

Basilica

Furti nella notte, minacce, spaccio davanti alle vetrine e coltelli rubati dal bancone della macelleria: i commercianti dell’area tra la stazione e i Giardini Speyer a Ravenna raccontano la loro quotidianità in un periodo di crescente tensione. C’è chi dice di «non riuscire più a dormire, preoccupato per il negozio» e chi crede che una maggiore rigidità da parte dei commercianti possa essere un primo passo per risolvere i problemi del quartiere. Gli esercenti di bar e locali in viale Farini (in prevalenza italiani) hanno preferito non rilasciare dichiarazioni, mentre i proprietari dei negozi sotto i portici di via Carducci (prevalentemente bazar gestiti da stranieri) sembrano più propensi a esporsi.

«Sono qui da quasi 7 anni – racconta Mohamed, titolare di ModAsia – e la situazione è peggiorata. Anche nei momenti di calma, la presenza di persone losche spaventa i clienti. I turisti che arrivano dalla stazione evitano questa strada e gli affari ne risentono». Sheak Arshad, titolare di New Mondo export-import, conferma: «La mia clientela è composta soprattutto da donne, ma ultimamente molte evitano il negozio per paura. Lo spaccio, il consumo di sostanze o le risse non sono una novità, ma prima succedeva di notte. Ora, fin dal mattino, si ritrovano sotto i portici per bere, fumare o spacciare. Molti sono arabi o africani, ma ci sono anche italiani, soprattutto ragazze, giovanissime. Sono preoccupato per loro».

Non mancano le rapine, dalle vetrine rotte durante la notte ai piccoli furti dei più giovani: «Pochi giorni fa ho trovato la porta distrutta – continua Arshad –. Sono entrati nella notte e hanno rubato il fondo cassa, collane, orologi e effetti personali. Al danno economico si aggiungono quasi duemila euro di riparazioni». Stessa situazione per Iyanna bigiotteria: «Ho anticipato la chiusura, e mia moglie non viene più a lavorare il pomeriggio perché non si sente sicura», spiega il titolare. Sul telefono conserva i video dei furti più recenti, registrati dalle telecamere di sorveglianza e già inviati alla polizia: «Spesso sono ragazzini: entrano in gruppo e rubano quello che possono. Se provo a cacciarli mi minacciano, a volte hanno dei coltelli. È da due anni che il negozio è in perdita, se va avanti così saremo costretti a chiudere».

Alle denunce si è recentemente aggiunta anche una lettera inviata al Comune firmata dai commercianti del quartiere: «Non abbiamo ancora ricevuto risposta – conclude Arshad -. Abbiamo contattato anche la guardia di finanza, ma dicono di avere le mani legate. Nell’ultima settimana i controlli sono più frequenti ma le persone vengono lasciate libere. Speriamo che la situazione cambi presto, anche in vista dello studentato in costruzione: questa zona va resa più sicura per i ragazzi che la abiteranno».

Su viale Farini il proprietario della macelleria halal “Alì” racconta gli attimi di paura del 12 febbraio, quando un giovane è entrato in negozio per rubare un coltello: «Non l’avevamo mai visto. È entrato come un normale cliente e poi ha allungato la mano dietro al bancone e ha preso il coltello da carne. Pensavamo che volesse usarlo contro di noi o per attaccare qualcuno in strada». L’uomo si è poi diretto al vicino McDonald’s minacciando i passanti e ferendo un agente della polizia locale. «Chiediamo un maggiore presidio a tutela dei lavoratori e di una zona nevralgica di Ravenna, biglietto da visita per tanti turisti», commenta il responsabile del fast food della stazione. I disagi però sembrano essere circoscritti all’area più prossima agli Speyer, e a soli pochi passi gli esercenti offrono un quadro diverso: «Conosciamo le criticità della zona ma non abbiamo mai avuto problemi – commenta Rita Bertozzi, titolare dell’osteria Il Paiolo di via Farini – adottiamo una politica molto intransigente, selezioniamo la clientela e per disincentivare situazioni già critiche non offriamo servizio di bar e distribuzione di alcolici da asporto. Siamo contenti di ciò che abbiamo costruito negli anni, e crediamo che una maggiore rigidità da parte dei commercianti possa essere una soluzione alle tensioni del quartiere».

Dello stesso parere anche edicola e piadineria di viale Farini: «La maggior parte delle situazioni a rischio si concentra negli spazi verdi del parco, o sotto i portici, da questo lato della strada tutto sembra tranquillo».

Anticipazioni dal Beaches Brew: fuori i primi 12 nomi della line-up internazionale

Il festival tornerà sulla spiaggia dell’Hana-bi dal 10 al 12 giugno

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Un concerto al bagno Hana-Bi (foto Francesca Sara Cauli)

Torna dal 10 al 12 giugno il Beaches Brew: l’appuntamento free-entry sulla spiaggia di Marina di Ravenna targato Bronson che riunisce per la dodicesima edizione i grandi nomi della scena indie internazionale sul palco dell’Hana-bi. I primi nomi che formeranno la line-up 2025 sono già stati anticipati: Marie Davidson (Canada), Moin (Uk),  DJ Tobzy feat. Aunty Rayzor (Nigeria),  Nídia & Valentina (Portogallo/Italia), Lord Spikeheart (Kenya), Eleanor Friedberger (Usa), Baby Volcano (Svizzera/Guatemala)Dummy (Usa), Tramhaus (Paesi Bassi) e Khana Bierbood (Thailandia).

Dodici artisti da 11 diversi paesi, per una line-up che vuole simboleggiare un “giro del mondo” attraverso le diverse direttrici sonore del contemporaneo. Al dance-pop fuori formato della producer québécoise Marie Davidson, si affiancherà il grunge/shoegaze del trio londinese Moin. A DJ Tobzy e Aunty Rayzor (due tra i talenti più esplosivi della fervida scena nigeriana) farà da contraltare la raffinata dance music di Nídia &Valentina, altra collaborazione che vede coinvolta Valentina Magaletti insieme alla dj e producer portoghese di origini africane Nídia. E ancora il cantante, autore e produttore keniota Lord Spikeheart, figura di spicco della scena metal africana grazie alla sua miscela esplosiva di growls gutturali e rap; l’indie rock chic e sfuggente della cantautrice newyorkese Eleanor Friedberger e l’irriverente witchcraft pop della svizzero-guatemalteca Baby Volcano. Le anticipazioni si chiudono con il rock viscerale dei losangelini Dummy, con la loro miscela originale di psichedelia e shoegaze; il postpunk degli olandesi Tramhaus, e il sound unico dei thailandesi Khana Bierbood, ugualmente influenzato dalla musica surf degli anni ’60, dal garage rock degli anni ’70 e dalla musica tradizionale del loro paese. I nomi che si uniranno a quelli già confermati saranno annunciati nel corso delle prossime settimane.

Il festival conferma la sua natura libera e gratuita, grazie al supporto dell’assessorato alla cultura. Sul sito di Beachesbrew sono inoltre disponibili i braccialetti per i supporter del festival che al costo di 50 euro prevedono un lettino da spiaggia riservato, cinque free drink, la shopper ufficiale, un articolo di merchandising dedicato e altri vantaggi.

Attacco hacker a siti di istituzioni italiane, colpito anche il Comune di Ravenna

Il sito internet del Comune di Ravenna da stamani, 27 febbraio, non è consultabile per effetto di un attacco informatico. L’azione, secondo quanto fa sapere il Comune, è stata rivendicata dal gruppo di hacker filorossi denominato NoName057 che ha colpito anche i siti di altre istituzioni italiane, rendendoli offline a causa di un sovraccarico di traffico.

L’amministrazione comunale sta monitorando la situazione e i tecnici sono al lavoro per ripristinare il sito isolando le richieste malevoli e garantendo la protezione dei servizi e delle informazioni.

I dati delle iscrizioni alle scuole superiori: il calo più alto è al liceo Oriani

In provincia perdono appeal i professionali. LA TABELLA

Rientro Scuola Classico
Ragazzi fuori dal liceo classico di Ravenna

A Ravenna tengono solo il liceo Dante Alighieri, l’Itc Ginanni e il Morigia-Perdisa. Le circa 90 iscrizioni in meno rispetto all’anno precedente se le spartiscono invece il liceo scientifico Oriani (record negativo con 37 domande in meno), il professionale Olivetti-Callegari (-19), il liceo Nervi-Severini (-18) l’Itis Nullo Baldini (-16). Si tratta del numero degli alunni che si sono iscritti al primo anno degli istituti di istruzione secondaria nel comune di Ravenna per l’anno scolastico 2025-2026, che sono 1.414 in tutto, contro i 1.507 che hanno iniziato la prima lo scorso settembre.

Allargando lo sguardo all’intera provincia, le iscrizioni (aggiornate al 18 febbraio) sono 3.291, 129 in meno rispetto al dato definitivo di un anno prima. I dati complessi delle tre tipologie di istruzione (Licei, Tecnici e Professionali) mostrano una prevalenza dei Licei (41,8%), seguiti dai Tecnici (39.3%) e dai Professionali (18.9%). Rispetto allo scorso anno scolastico, le famiglie e gli alunni hanno espresso un maggiore interesse verso i licei (+1.4%) e tecnici (+0.9%), mentre si è registrato un calo delle iscrizioni ai professionali (-2.3%). L’aumento delle iscrizioni nell’istruzione liceale riguarda in particolare le iscrizioni all’indirizzo classico, linguistico e scienze applicate. Il calo delle iscrizioni incide maggiormente su tecnici (in particolare sul settore tecnologico: – 21 iscrizioni) e sui professionali (con un calo per tutti gli indirizzi e 104 iscrizioni in meno).

Un dato ancora più accentuato su Faenza, dove il liceo “Torricelli-Ballardini” ha visto crescere le iscrizioni (+37) nonostante un calo complessivo di domande per le scuole superiori della città manfreda (-28).

Qui sotto la tabella con tutti i dati delle singole scuole nel dettaglio.

Dati Scuole 2025 2026

La “Vestale” arriva all’Alighieri, con uno sguardo a Visconti e alla Callas

La riedizione del capolavoro di Spontini andrà in scena venerdì 28 febbraio e domenica 2 marzo. In programma anche un incontro di approfondimento a Palazzo Rasponi

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La Stagione d’Opera del Teatro Alighieri di Ravenna continua venerdì 28 febbraio (20.30) e domenica 2 marzo (15.30), con il nuovo allestimento de La vestale che reimmagina il capolavoro di Gaspare Spontini a partire dall’incontro fra Visconti e Callas. Sono trascorsi duecentocinquanta anni dalla nascita Spontini e settanta dalla storica produzione scaligera della sua Vestale con Luchino Visconti alla regia, Antonino Votto sul podio e, in scena, Franco Corelli e Maria Callas.

Gianluca Falaschi, regista della riedizione commenta: «Così la vestale romana e il soprano greco si rispecchiano l’una nell’altra, perché come Maria Callas, Giulia è una figura osservata, giudicata e spinta verso una perfezione insostenibile, un peso che alla fine si rivela schiacciante». Nel ruolo della giovane destinata al tempio c’è Carmela Remigio, mentre Bruno Taddia è Licinio, che di Giulia è innamorato; Joseph Dahdah è l’amico Cinna, mentre Daniela Pini è la Gran Vestale (nella replica del 2 marzo il ruolo è di Lucrezia Venturiello) e Adriano Gramigni interpreta il Gran Pontefice. Infine, l’orchestra (La Corelli) è guidata da Alessandro Benigni guida l’Orchestra e Corrado Casati è maestro del Coro del Teatro Municipale di Piacenza; le coreografie sono firmate da Luca Silvestrini e le luci da Emanuele Agliati.

Il costo dei biglietti andrà da 15 a 45 euro, con riduzioni per under 18 (5 euro) e possessori di Carta Giovani Nazionale (platea e palchi 20 euro). I sottotitoli e la trama del libretto sono consultabili gratuitamente l’app gratuita Lyri, in italiano e inglese.

L’opera sarà introdotta dall’appuntamento di giovedì 27 febbraio alle 18, nel Salone Nobile di Palazzo Rasponi (Piazza Kennedy) per la rassegna a ingresso libero “Prima dell’opera”, dedicata all’approfondimento dei titoli in cartellone. In questo caso guida l’incontro Emilio Sala, musicologo e docente all’Università Statale di Milano.

In occasione delle recite sono esposte a teatro le opere commissionate all’artista Felice Nittolo e dedicate ai titoli della Stagione. Per La vestale, Nittolo si è ispirato al mosaico degli amanti della Villa del Casale di Piazza Armerina.

Vent’anni di Notte Rosa: festeggiamenti anticipati a giugno nei giorni del solstizio

Sadegholvaad (VisitRomagna): «Il “weekend rosa” darà il via all’estate della Riviera. Tra le novità, il ritrovato coinvolgimento di comitati turistici, associazioni e operatori del settore»

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La Notte Rosa festeggia 20 anni con un’edizione ispirata alla “Hit’s Summer”, «dove per hit non si intendono solo musica e canzoni, ma tutte le eccellenze dell’estate in Romagna, dal food, allo sport, al mare» commenta Claudio Cecchetto, ambassador della celebrazione.

La novità più significativa di questa ventesima edizione riguarda l’anticipo dei festeggiamenti a giugno, nel weekend del 20, 21 e 22, in occasione del solstizio d’estate. «La Notte Rosa è il nostro evento di sistema più rappresentativo, l’emblema di una Romagna che accoglie, che fa divertire e che sa emozionare – ha dichiarato Jamil Sadegholvaad, presidente di Visit Romagna  –. Quest’anno vogliamo rilanciare ancora con più forza il nostro messaggio di energia e positività, trasformando la Notte Rosa nella grande festa di inizio estate».

Il fine settimana rosa abbraccerà quindi le giornate più luminose dell’anno, con eventi distribuiti più fasce orarie: dai concerti all’alba alle proposte di wellness, dalla danza sportiva alle iniziative per bambini e giovanissimi, dalla musica pop al jazz, dal folk all’indie, passando per l’enogastronomia e le eccellenze locali.

Tra le altre novità, il coinvolgimento “dal basso” di comitati turistici, le associazioni d’area e gli operatori per la realizzazione di eventi e iniziative trasversali e il claim coniato da Cecchetto: «Hit’s Summer. Il battito dell’estate, il suono della musica, il ritmo della festa».

Approvata la riqualifica dell’ex Garage Europa: diventerà un parcheggio da 300 posti

L’amministrazione investirà 550 mila euro nel progetto. L’avvio del cantiere è previsto per la tarda primavera

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Approvato il progetto di fattibilità per la sistemazione dell’area Ex Garage Europa a Milano Marittima. Il progetto, che prevede un investimento di 550 mila euro, prevede la riqualificazione complessiva dell’intera area, che sarà destinata a parcheggio. I lavori inizieranno prima dell’estate, con la rimozione delle coperture di cemento-amianto nell’edificio principale e nel locale bar dei campi da tennis, in modo da mettere in sicurezza l’area senza limitare la funzionalità delle zone già adibite a parcheggio. Successivamente verranno demoliti gli edifici e la piscina, per poi procedere con la realizzazione delle pavimentazioni e delle recinzioni.

A lavori ultimati, l’area sarà divisa in due parti: una a ridosso del viale Due Giugno e accessibile a tutti, con circa 50 posti auto a pagamento. L’altra, di 270 posti, sarà invece a disposizione dei clienti di alberghi, stabilimenti balneari e campeggi. Al termine dei lavori il parcheggio potrà ospitare complessivamente circa 330 posti auto rispetto ai 200 attuali.

Nel frattempo, a seguito della scadenza della convenzione con il Consorzio Welcome Cervia che ha gestito il parcheggio fino al 2024, l’Amministrazione comunale ha pubblicato un avviso pubblico di gara per la ricerca di un gestore per i prossimi due anni, con possibilità di un solo rinnovo. L’avviso pubblico, che scade il 13 marzo 2025, riguarda la gestione di un’area di 6.200 metri quadrati; l’importo a base di gara è di 25 mila euro all’anno e prevede la possibilità di revocare la concessione in anticipo in accordo col nuovo gestore, qualora si dovesse procedere alla realizzazione del progetto dell’Auditorium pubblico, obiettivo di mandato di questa Amministrazione.

«Questo intervento è solo il primo passo di un progetto più vasto per la valorizzazione e il recupero dell’area su cui si trova l’ex Garage Europa. L’area sarà messa in sicurezza e resa maggiormente fruibile e più gradevole alla vista. – commentano il sindaco Mattia Missiroli e l’assessore ai lavori pubblici Mirko Boschetti -. Stiamo percorrendo la strada per realizzare uno degli obiettivi principali del nostro programma di mandato, che vedrà la rigenerazione complessiva di un luogo strategico nella zona centrale di Milano Marittima».

Minacciava e aggrediva la moglie davanti al figlio: arrestato un 27enne

Il giovane è stato poi scarcerato, con l’obbligo però di lasciare casa e il divieto di avvicinarsi alla donna

Free Public Domain CC0 Photo.

Avrebbe minacciato, insultato e aggredito la moglie davanti al figlio piccolo. A finire in manette è stato un 27enne di San Pietro in Vincoli, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

La notizia è riportata sul Carlino Ravenna in edicola oggi, 27 febbraio.

L’arresto è avvenuto nella serata di lunedì 24 febbraio, dopo una chiamata della donna alle forze dell’ordine. Ieri l’interrogatorio e la convalida dell’arresto. Il giovane è stato poi scarcerato con l’obbligo di allontanamento dalla casa coniugale e il divieto di avvicinarsi alla moglie e di avere qualsiasi contatto con lei.

Tra gli episodi contestati, lo strappo di capelli e minacce di morte.

Cappelli (Arci): «A Ravenna tante potenzialità inespresse. C’è un problema di spazi»

La presidente uscente traccia un bilancio, non particolarmente generoso, degli ultimi anni: «Non ci sono luoghi pubblici dove i giovani possano sperimentare: le risorse non aumentano e i beneficiari restano gli stessi»

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Roberta Cappelli nel suo ufficio

Presidente di Arci dal 2022, dopo un precedente mandato, Roberta Cappelli sta per lasciare le redini, con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza. A lei abbiamo chiesto come ha visto cambiare la città dal suo osservatorio di associazione che si occupa di cultura, giovani, politica, ambiente.

Stanno aumentando o diminuendo i circoli, presidente?
«Diciamo che noi continuiamo a ricevere richieste, è un periodo in cui c’è molto movimento, magari qualcuno chiude, ma altri aprono o vorrebbero aprire, nonostante una riforma del Terzo Settore non proprio incoraggiante. Se non fosse che c’è un problema di spazi a prezzi accessibili in città».

Di che tipo di spazi parla e per farci cosa?
«Innanzitutto, mancano spazi dove i ragazzi possano auto-organizzarsi, decidere loro come stare e per fare cosa, luoghi dove non siano guidati o sorvegliati».

Un po’ come il Quake in Darsena?
«Non proprio. Il Quake va benissimo, è utilissimo, ma è comunque un luogo strutturato, dove ci sono educatori che organizzano le attività; io parlo invece di spazi dove i ragazzi possano decidere da soli cosa e come farlo. Spazi che possano essere frequentati liberamente e dove non sia necessario spendere. Avevo sperato che potesse nascere qualcosa del genere nell’ex Ostello Dante, ma non è stato possibile…».

Sta forse lanciando un messaggio al sindaco che verrà?
«In un certo senso sì, in questi anni passati si è intesa la cultura come offerta di spettacoli, incontri e tutto questo va benissimo. Ma stiamo perdendo di vista il fatto che cultura è anche il modo in cui si fanno le cose: responsabilizzare i ragazzi, farli diventare parte attiva, dare loro la possibilità di fare e di sbagliare è secondo me fondamentale».

E perché l’Arci non si fa promotrice di un’iniziativa simile?
«Per la verità abbiamo sempre le porte spalancate a tutti i gruppi che vengono da noi con un’idea di città, società, dello stare insieme. E noi saremmo anche disposti a cercare sul libero mercato, ma gli affitti sono diventati improponibili e insostenibili per un normale circolo. Per fortuna ci sono ancora le case del Popolo, ma non sono sufficienti e non c’è un’edilizia pubblica pensata per questi scopi. Dobbiamo forse rivolgerci a un supermercato?»

Ma il Comune cosa potrebbe fare concretamente?
«Da anni il Comune sostiene, sia per gli immobili sia con i contributi, un certo numero di associazioni che hanno progetti molto interessanti, ma ormai non c’è più spazio per nessun altro. Le risorse non aumentano e i beneficiari restano gli stessi, anche quando sono realtà strutturate. C’è un problema di equilibrio fra stabilità e innovazione. Questa è una città con potenzialità che non vengono espresse, si ha la sensazione di essere in un ambiente un po’ paludoso».

Volontariarci
I volontari dell’ultima festa provinciale dell’Arci, a Fusignano

Oltre che di cultura e giovani, Arci si occupa anche di sociale, lì le cose vanno meglio? Voi facevate parte del tavolo della povertà, per esempio, che fine ha fatto?
«Avevamo messo in piedi progetti interessanti in rete con molti soggetti della città, come Ecologia di comunità, che portava avanti l’eredità di Nutrire Ravenna, incentrato sulla povertà alimentare: stato dell’arte e nuove prospettive. Avevamo alcuni obiettivi concreti: un osservatorio permanente e un progetto di cucina popolare, ma non c’è stato niente da fare. Il tavolo ha perso pezzi, non c’è stato sicuramente l’appoggio necessario da parte della politica e quello slancio si è arenato. Per noi l’idea di progetti che servano a “togliere etichette” è prioritario. Collaboriamo con molte associazioni che si occupano di povertà, contribuiamo a “Tutti i bambini e le bambine vanno a scuola”, ma manca una progettualità di più ampio respiro, mentre il tema delle povertà è sempre più pressante. Anche noi associazioni abbiamo delle responsabilità: le diverse organizzazioni dovrebbero mettere da parte la difesa delle proprie peculiarità ed essere più disponibili a lavorare insieme per una città sempre migliore».

La scuola è sempre stata una delle preoccupazione di Arci, anche qui il Comune potrebbe fare di più?
«Sì, la scuola è fondamentale. Una scuola per tutti e tutte è la precondizione per una società giusta e democratica. E anche qui, credo che in realtà il Comune potrebbe avere un ulteriore ruolo di visione complessiva, con progetti che possano coinvolgere parti o intere generazioni di ragazzi e ragazze. È stato così per il sostegno alla scuola senza zaino o al Progetto Liberi dalle Mafie o alla outdoor education, ma sono passati ormai diversi anni, e il contesto generale è molto peggiorato».

Sta descrivendo una città, dopo l’ultimo mandato di De Pascale, oggi in Regione, che ha perso progettualità dal basso, che non sta sperimentando e non sta investendo sui giovani. Un giudizio piuttosto severo…
«Mi sembra che si sia contribuito, non in modo consapevole, a diffondere l’idea che non si possa cambiare, che ormai le cose devono andare così, che non si può fare nulla per cambiarle davvero».

E però alla fine le persone e gli elettori sono soddisfatti, e non lo abbiamo visto solo nelle urne. Penso per esempio alle poche e sporadiche manifestazioni contro il rigassificatore, a cui voi avete aderito…
«Anche io faccio parte di quegli elettori, ma credo fortemente che il confronto e il conflitto siano il sale della democrazia e un motore di cambiamento. Nel caso del rigassificatore, il sindaco ricordo che organizzò un incontro pubblico per presentare il progetto dove parlavano Snam e vari tecnici di Arpae, dei vigili del fuoco, senza opinioni diverse. Sembrò una prova di forza, più che un momento in cui i cittadini potessero essere ascoltati coi loro legittimi dubbi. Anche da situazioni come quelle si lancia il messaggio che non si può esprimersi davvero liberamente e soprattutto che non ci sono alternative credibili».

Ma secondo lei esiste un problema di censura in città?
«Direi soprattutto di autocensura. In un clima generalizzato in cui chi la pensa diversamente è per forza contro e basta, le posizioni si semplificano, si formano due squadre e l’approfondimento, la complessità, sono inutili appesantimenti. Spesso poi deridere una posizione sostituisce il confronto».

Novità a Marina di Ravenna: il Me Beach cambia gestione e diventa Formentera

Al timone dello stabilimento balneare alcuni noti imprenditori locali

Me Beach Marina Ravenna
Il Me Beach in una foto dell’estate 2024

Novità a Marina di Ravenna: cambia gestione uno degli stabilimenti balneari più noti della località, il Me Beach della famiglia Mandorlini.

Il timone passa a un nuovo gruppo formato anche da nomi noti dell’imprenditoria e del mondo del divertimento locali: Cristian Correnti, Nicola Rossi, Luca Poletti, Nicola Ferrini e Mattia Montanari.

Il bagno cambierà nome e progetto: si chiamerà Formentera e vuole essere uno spazio «semplice, accogliente e rilassante, proprio come una giornata sull’isola più bella del Mediterraneo», dicono i nuovi titolari.

Primo Post Formentera

Il ristorante sarà aperto sia a pranzo che a cena, con la novità che sarà rappresentata dall’introduzione della pizzeria. Saranno inoltre presenti spazi per lo sport (ping pong, teqball e i campi per le discipline sulla sabbia) e altri dedicati ai bambini, con un’attenzione particolare per gli aperitivi fronte mare.

Aggiornamenti e la data dell’inaugurazione verranno pubblicati sui profili social.

Il Ravenna in finale di Coppa Italia: il 12 marzo a Teramo contro il Guidonia

Pareggio 1-1 a Lavagna nella semifinale di ritorno. I giallorossi giocheranno sul campo dove nel 2007 conquistarono la serie B l’ultima volta

Ignazio Cipriani, presidente del Ravenna FcUn pareggio per 1-1 a Lavagna nella semifinale di ritorno della Coppa Italia della serie D di calcio basta al Ravenna per conquistare la finale dopo la vittoria per 2-0 nel match casalingo di andata. La partita decisiva per il titolo si giocherà il 12 marzo allo stadio Bonolis di Teramo: i giallorossi affronteranno il Guidonia che attualmente è al terzo posto del girone G. Il Ravenna non ha mai vinto la competizione riservata alle squadre militanti nella quarta serie nazionale.

Il Guidonia Montecelio 1937 Football Club è una società calcistica italiana con sede nel comune di Guidonia Montecelio, nella città metropolitana di Roma. Fondata nel 1968 a Monterosi (Viterbo) come Società Sportiva Monterosi e poi successivamente ridenominatasi a più riprese (specie a seguito di fusioni), ha avuto il suo apice nel 2021 in serie C col nome di Monterosi Tuscia Football Club. Nessuna partita professionistica è mai stata giocata a Monterosi e al termine della stagione 2023-2024 è avvenuto il cambio formale di denominazione e il trasferimento della sede in quel di Guidonia.

Il campo di Teramo evoca dolci ricordi per la tifoseria ravennate: nel 2007 un pareggio per 0-0 contro la formazione di casa stabililì la matematica vittoria del girone di C1 e la promozione in serie B, l’ultima conquistata dai giallorossi. In quel caso si giocò mercoledì 9 maggio per recuperare la partita interrotta per maltempo iniziata la domenica precedente. La gara fu interrotta sul risultato di 1-0 per i padroni di casa ma si ricominciò da capo in quanto il regolamento della serie C, a differenza di quello di A e B, non prevedeva che la gara si riprendesse dal momento dell’interruzione.

Rubano gasolio da un camion e offrono 150 euro ai carabinieri per lasciarli andare

Arrestati due uomini di 24 e 46 anni in azione nella zona industriale

Thumbnail Cc Furto Gasolio

Sono stati sorpresi dai carabinieri mentre rubavano gasolio dal serbatoio di un camion in sosta e hanno offerto soldi ai militari per chiudere un occhio. Due uomini sono stati arrestati a Massa Lombarda per furto aggravato e tentata corruzione.

I due arrestati, due stranieri di 46 e 24 anni, sono stati in flagrante ieri notte (martedì 25 febbraio) nella zona industriale della località. All’arrivo della pattuglia i due hanno cercato di nascondere qualcosa nella vegetazione circostante per darsi alla fuga.

Gli accertamenti dei carabinieri del nucleo operativo di Lugo hanno trovato tra la vegetazione sette taniche di plastica da 25 litri piene di gasolio e i tubi di gomma utilizzati per il furto del carburante. Il camion derubato, una motrice austriaca con rimorchio frigorifero con targa romena, presentava evidenti segni di manomissione sui tappi dei serbatoi.

Poco dopo i due autori del furto sono stati rintracciati: nel tentativo di evitare l’identificazione, hanno invitato i carabinieri a “chiudere un occhio” offrendo loro alcune banconote. Al rifiuto dei militari, uno dei due ha cercato di infilare 150 euro nel taschino della giacca di servizio, mentre il complice accompagnava il gesto strofinando simbolicamente il pollice e l’indice, aggravando ulteriormente la loro posizione.

I due sono stati quindi fermati e trattenuti nella caserma di Lugo. Nel pomeriggio di oggi il tribunale di Ravenna ha convalidato l’arresto e disposto l’immediata liberazione, come richiesto dall’avvocato, in attesa dell’udienza fissata per il prossimo giugno.

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