lunedì
23 Giugno 2025

Frontale tra due auto in via Bagnara: due feriti con codice di massima gravità

Grave incidente nel pomeriggio di oggi, poco dopo le 16, lungo via Pilastrino, tra Bagnara di Romagna e Solarolo.
A scontrarsi in un frontale sono state una Volkswagen Golf guidata da un ragazzo di età probabilmente compresa tra i 20 e i 30 anni anni e una Hyundai i20 con a bordo una donna sulla quarantina.

Mentre la Golf viaggiava in direzione solarolo, la Hyundai proceva in senso contrario, fino al forte impatto, avvenuto per dinamiche ancora in corso di accertamento, che ha richiesto il tempestivo intervento dei soccorritori. Entrambi i conducenti sono stati trovati coscienti, ma sono stati ricoverati con codice di massima gravità. La donna è stata trasportata all’ospedale Bufalini di Cesena in elisoccorso, mentre il giovane è stato accompagnato nello stessa struttura con una delle due ambulanze giunte sul posto.

Per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi del caso, via Pilastrino risulta ancora chiusa al traffico. Sul luogo dello scontro è intervenuta anche la Polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, che si sta occupando della ricostruzione dell’esatta dinamica del sinistro.

Inaugurato il nuovo Ospedale di Comunità: 20 posti letto per un’assistenza vicina al territorio

Russi compie un nuovo importante passo avanti nel percorso per lo sviluppo della rete dei servizi territoriali di Ausl Romagna, inaugurando il nuovo ospedale di Comunità (Odc) con valenza interdistrettuale, coinvolgendo le aree territoriali di Ravenna, Lugo e Faenza.

L’Odc nasce negli spazi dell’ex Ospedale di Russi, struttura storica voluta da Francesco e Giovanna Maccabelli tra il 1700 e il 1800. Oggi il presidio conta 13 camere di degenza per un totale di 20 posti letto, in un ambiente totalmente rinnovato e caratterizzato da spazi ampi, funzionali che riflettono attenzione per l’umanizzazione dell’assistenza. La realizzazione del nuova nuovo polo rientra negli interventi finanziati dal Pnrr – Missione 6 per una valore totale di 1 milione e 89 mila 846 euro. L’allestimento interno (dagli arredi alle attrezzature informatiche e sanitarie) è stato invece reso possibile dalla generosità di aziende del territorio, associazioni, istituzioni bancarie, imprese e privati cittadini, per un totale di oltre 220 mila euro.

La struttura prevede, oltre ai locali di servizio, una palestra riabilitativa gestita da fisioterapisti (aperta anche a utenti non ricoverati) e diversi locali volti alla socializzazione, come soggiorno con libreria, TV, zona cucina con frigorifero e forno a microonde.

La funzione principale di queste strutture è quella di accorciare le distanze tra l’assistenza domiciliare e l’ospedale, per tutte quelle persone che non hanno necessità di essere ricoverate in reparti specialistici, ma necessitano di un’assistenza sanitaria che non potrebbero ricevere a casa. Progettata come una struttura a gestione infermieristica con  infermieri e Oss che garantiscono una assistenza continuativa 24 ore al giorno, la presenza medica è garantita per 4,5 ore al giorno dal lunedì al sabato.

I primi pazienti, Maria e Maurizio (entrambi russiani), sono stati accolti a partire da lunedì 19 maggio e, ad oggi la struttura è pienamente operativa. L’ingresso può avvenire tramite l’ospedale (su proposta del personale medico e infermieristico dell’Unità Operativa) oppure direttamente dal domicilio, su proposta del Medico di Medicina Generale. La degenza è totalmente gratuita e si pone come obiettivo la realizzazione di uno specifico progetto di cura che, di norma, si conclude entro i 30 giorni. Questo progetto può essere assistenziale, riabilitativo o sociale e viene condiviso con l’assistito e con le sue persone di riferimento (caregiver) sin dai primi giorni da un professionista esperto nella definizione dei percorsi di cura (CaseManager).

«Una riqualificazione dal grande valore sociale. L’ospedale di comunità di Russi ci parla di un luogo ricco di storia che ritorna a essere centro di un servizio sanitario – commenta il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale -. Una struttura che risponde a un’esigenza sempre più sentita: offrire un’assistenza qualificata e continuativa a pazienti che necessitano di cure ma non di un ricovero ospedaliero specialistico. Un bel risultato a servizio delle aree di Ravenna, Lugo e Faenza, frutto di quel processo di integrazione di servizi di assistenza sanitaria nel quale la Regione crede fortemente».

La spiaggia di Cervia protagonista di due appuntamenti su Rai 1

Due appuntamenti televisivi in Rai con le spiagge di Cervia e Milano Marittima: gli inviati di Linea Verde e Camper hanno recentemente fatto visita alla Città del Sale per raccontare: «la bellezza di una cittadina dove si cammina sempre all’ombra, promuovendo questo luogo di vacanza perfetto per chi vuole trascorrere una vacanza di lusso e godere appieno di  innumerevoli servizi di qualità».
Le due trasmissioni andranno in onda nei prossimi giorni: domenica 22 giugno sarà la volta di Linea Verde che vedrà il presidente Fabio Ceccaroni insieme alla conduttrice Margherita Granbassi raccontare tutte le novità dell’Accademia del salvataggio di Cervia, unica in Italia, fiore all’occhiello della Cooperativa che anche quest’anno ha schierato 80 marinai di salvataggio su 9 km di costa.
Lunedì 23 giugno andrà invece in onda un servizio nella trasmissione Camper, il programma di Rai Uno, condotto da Peppone Calabrese che accende i riflettori sui luoghi di vacanza più belli del Belpaese. L’inviata Elisa Silvestrin, accompagnata dal consigliere della Cooperativa bagnini Danilo Piraccini, si concentrerà sul nuovo lungomare di Milano Marittima, tra i campi da tennis rossa e l’elegante spiaggia, tra un’intervista ai marinai di salvataggio e una lezione di yoga in riva al mare.
«Siamo impegnati, come ufficio comunicazione, nella promozione di Milano Marittima – afferma la Cooperativa bagnini di Cervia – per premiare una località bellissima che oggi viene messa sotto i riflettori per episodi non consoni e con una narrazione completamente sbagliata in piena stagione. Questa località è una perla e si distingue, invece, per la sua eleganza, unica della Riviera con ben cinque alberghi a 5 stelle, immersa nella pineta, con spiagge elegantemente arredate che offrono servizi di alta qualità».

Torna la festa del Pd: cinque giorni di stand e incontri

Consegnato il Premio Intercultura alla Capitaneria di porto per le operazioni di soccorso in mare

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno il Comune di Ravenna ha consegnato il Premio Intercultura 2025 della Città di Ravenna alla Capitaneria di porto e alle organizzazioni non governative che svolgono operazioni di soccorso nel Mar Mediterraneo.

Dal 2022 Ravenna è tra le città italiane che hanno svolto un ruolo di primo piano nell’accoglienza dei naufraghi salvati in mare con ventuno sbarchi di migranti avvenuti fino ad ora. Con la consegna del premio si vuole riconoscere l’impegno di tutte le persone coinvolte nella tutela dei diritti umani.

«Dove si nasce non è un merito – commenta il sindaco Alessandro Barattoni – e quello che sta accadendo a livello internazionale, in tante parti del mondo, fra tensioni religiose, conflitti militari e carestie, sta causando un aumento delle migrazioni. Spesso, questo porta a trasformare il Mediterraneo centrale da mare della speranza a mare della morte. Nell’assordante e pericolosa assenza di un sistema europeo di ricerca e soccorso in mare, questo compito è attuato dalla Guardia costiera e dalle Ong che oggi abbiamo premiato».

La cerimonia si è svolta nell’ambito del Festival delle culture ed è stata condotta dai giornalisti Vittorio Longhi, direttore della Carta di Roma, e Maria Cuffaro, volto storico della Rai, collegata da remoto. Hanno raccontato la loro testimonianza alcuni ragazzi e ragazze salvati in mare e ora coinvolti nei progetti Sai (Sistema accoglienza integrazione) di Ravenna.

A consegnare i premi (un mosaico raffigurante una delle stelle del Mausoleo di Galla Placidia), è stato il sindaco Alessandro Barattoni. Per la Capitaneria di porto lo ha ritirato il capitano di vascello Marco Landi, reggente della Capitaneria di porto di Ravenna, ed è stato consegnato alle ong: Emergency (Roberto Maccaroni, responsabile sanitario area migrazione); Open Arms (Cecilia Aldazabal, responsabile dei progetti educativi nelle scuole); ResQ (Luciano Scalettari, presidente), MSF Geo Barents (Giulia Virdis, Legal advisor per le operazioni SAR di Medici senza frontiere); Mediterranea Saving Humans (Vanessa Guidi, vicepresidente); SOS Mediterranee (Francesca Vecchio, volontaria del gruppo territoriale di Bologna); Sea Watch, Solidaire (Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch Italia che ha inviato un messaggio video). Tutte già approdate a Ravenna almeno una volta, ad eccezione di Resq- People saving people.

«Sono orgoglioso di come la città, negli ultimi due anni, abbia reagito ai ventuno sbarchi effettuati nel nostro scalo. Quella dei porti lontani è una scelta del Governo sbagliata, che penalizza in primis le Ong, ma che qui ha sempre visto un’organizzazione di solidarietà impeccabile – continua Barattoni -, Per questo, desidero ringraziare la Prefettura, la Croce Rossa, i volontari e tutti gli operatori coinvolti non solo per gli aspetti formali e organizzativi, ma anche per gli sguardi e le mani tese che hanno saputo offrire una speranza di futuro».

Ogni anno il Festival delle Culture conferisce il Premio Intercultura ad enti e persone che si sono distinti in materia di immigrazione, asilo, politiche di coesione sociale e tutela dei diritti umani. Tra le motivazioni che accompagnano la consegna del riconoscimento alla capitanieria di Ravenna si legge: «Dal 31 dicembre 2022 Ravenna è tra le città che hanno svolto un ruolo di primo piano nell’accoglienza dei naufraghi salvati […]. Si vuole così riconoscere pubblicamente il legame profondo tra il soccorso in mare e la costruzione di una società democratica fondata sui diritti umani. Il vostro lavoro non solo protegge vite, ma afferma con forza i valori della convivenza civile, della giustizia e della solidarietà. Ravenna rende omaggio a chi ogni giorno, nel Mediterraneo, difende il diritto alla speranza e mette al centro della propria azione la vita delle persone, riaffermando la vocazione storica di città di dialogo e accoglienza».

La “nave della pace” approda a Ravenna: attesi 200 giovani da Palestina, Libano, Siria e altri paesi del Mediterraneo

Approderà in Darsena a Ravenna dal 29 agosto al primo settembre la Bel Espoir, nave-scuola della pace che sta solcando il Mediterraneo con a bordo 200 giovani provenienti da Palestina, Libano, Siria, Egitto, Giordania, Italia e altri Paesi. Un viaggio simbolico e concreto, partito il 1° marzo da Barcellona e che, tappa dopo tappa, promuove il dialogo tra culture, religioni e storie differenti.

Per l’occasione verranno organizzati eventi, convegni e appuntamenti aperti a tutta la città. Il fulcro sarà un grande incontro sul tema “Cristianesimi di Oriente e di Occidente”, con importanti relatori come fra Lorenzo Raniero, preside dell’Istituto San Bernardino di Venezia, Giovanni Gardini, presidente dell’Amei, il priore della comunità di Bose, Sabino Chialà, Adriano dall’Asta di Russia cristiana e Laila Simoncelli, della Papa Giovanni XXIII. Il sabato sera per i giovani verrà organizzata una visita guidata alle piazze e alle opere di street art di Ravenna mentre la domenica è in programma una visita ai nostri monumenti Unesco e, in serata, a Marina, una festa della Pastorale giovanile-vocazionale

«La scelta di Ravenna come uno dei cinque porti italiani del progetto nasce dalla nostra storia di dialogo con l’Oriente – spiega don Pietro Parisi, direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo intereligioso della Diocesi –. Sarà un segno per tutta la città».

Promosso dalla diocesi di Marsiglia, dall’associazione Bel Espoir-Ajd, e da Mar Yam, il progetto Med25 prevede 30 tappe in altrettante città del Mediterraneo, di cui cinque in Italia.

Un’esperienza nata anni fa come momento di incontro in alcune città che si affacciano sul grande mare e che quest’anno, in occasione del Giubileo 2025, ha preso la forma di un pellegrinaggio.

«Purtroppo la tappa numero quattro del nostro percorso, in Libano, è saltata per le bombe che sono cadute in Iran – ha spiegato in collegamento video don Alexis Leproux, vicario episcopale per le relazioni mediterranee della Diocesi di Marsiglia e responsabile del progetto Med 25 -. La nave è dovuta tornare a Cipro e la comunità di Beirut ha dovuto rinunciare ad accogliere i giovani. Ora è diretta a Istanbul. L’obiettivo è fare del Mediterraneo un luogo di fraternità».

Il weekend del Mar tra fumetto e installazioni sonore

Il weekend del Mar propone due appuntamenti imperdibili per gli amanti del fumetto e dell’arte contemporanea: negli spazi del museo continua infatti il Coconino Fest, incentrato per questa edizione sulla parola Futuro (Future): Nell’anno in cui Coconino Press festeggia il suo venticinquesimo anniversario, il festival diventa l’occasione per interrogarsi sul futuro, del mondo in cui viviamo e della narrazione per immagini, ripercorrendo la storia della casa editrice.

Ad aprire il percorso espositivo sarà l’autore americano George Herriman (1880-1944), con la sua celebre striscia nata nel 1913 e dedicata al gatto Krazy Kat e al topo Ignatz. Quella di Herriman al MAR è una vera e propria mostra-evento: curata da Giovanni Nahmias, è la più ampia e importante mai dedicata in Italia a uno dei padri della “nona arte” del fumetto.

Partendo da Herriman, il percorso espositivo proverà a illuminare le tante anime del catalogo Coconino. Sarà ospite con una mostra personale  David B., uno dei più importanti autori contemporanei della bande dessinée francese, mentre un’esposizione a cura di Paolo La Marca sarà dedicata all’arte raffinata di Maruo Suehiro, maestro giapponese dell’erotico-grottesco e di visioni horror, con le tavole originali di un racconto tratto dal volume Paradiso. Accanto a loro ci saranno le grandi autrici e i grandi autori italiani: Zuzu con le tavole del suo nuovo graphic novel RagazzoAlessandro Tota con La magnifica illusioneDaniele Kong che quest’anno ha visto il suo Bestie in fuga presentato al prestigioso Premio Strega.
Grande attenzione come ogni anno sarà dedicata ai nuovi talenti, con le mostre di Cleo Bissong e Chiara Fazi, che nei loro esordi per Coconino affrontano tematiche attuali e sensibili come l’immagine della donna nella società contemporanea e l’immigrazione.

Nella Arts & New Media Room del Mar invece, in occasione dell’acquisizione nella collezione del museo, si espone in forma di installazione Abyssal Creatures, il gruppo di sculture sonore in vetro soffiato realizzate dal poliedrico artista Francesco Cavaliere con la cura e accompagnamento produttivo di Xing, grazie al sostegno di Italian Council (2023).

Abyssal Creatures è un progetto di Francesco Cavaliere che, nel corso di tre anni, ha preso molteplici forme come materializzazione di una saga fantastica immaginata dall’artista, che si affaccia su un universo etereo e fluttuante, sospeso tra alchimia e science-fiction ricollocando il sapere sulla materia e la natura in una dimensione poetica, che eccede un pensiero misurato.

Le tre opere di Francesco Cavaliere sono un ensemble di sculture vitree concave, in vetro soffiato di Murano – verde, arancione, e giallo – che richiamano animali e piante delle profondità marine, creature non bipedi, trasparenti, ibridate con figure archetipiche dell’inconscio umano.

«Sono tre grandi corpi sonori che funzionano come strumenti musicali ambivalenti: idiofoni, come campane, e aerefoni, suscettibili alle vibrazioni dell’aria, per cui sono state usate le due materie trasparenti per eccellenza: il vetro, forma rigida e cristallina, e il suono, elemento intangibile, che per vie aeriformi si muove e organizza – così l’artista descrive l’opera -. Gli elementi floreali delle sculture e le forme curvilinee costituiscono un insieme di risonatori sonori, conico cilindrici, che ospitano dei sistemi di riproduzione e diffusione sonora. Le sculture sembrano essudare rumori, il suono le attraversa come un sistema vascolare astratto».

Federconsumatori: «Serve una legge sugli affitti brevi, ma non scarichi oneri sui turisti»

La Regione Emilia-Romagna ha avviato un percorso per arrivare a una legge che regoli gli affitti brevi a uso turistico e Federconsumatori, associazione di tutela dei consumatori affiliata a Cgil, assicura che riterrà inaccettabile ogni norma volta a scaricare su turiste e turisti ulteriori oneri, anche attraverso una crescite dei prezzi delle prestazioni turistiche.

Federconsumatori condivide la necessità di contenere la crescita degli affitti brevi: «In alcuni casi cercandone la riduzione, laddove questa ha contribuito a determinare la forte riduzione degli affitti tradizionali e di quelli rivolti agli studenti, ed ha nel contempo contribuito alla crescita eccessiva del costo degli affitti».

Il principio guida dell’associazione è la tutela dei diritti dei turisti e del consumatore di turismo «La rivoluzione portata da internet in questo ambito ha cambiato in profondità e per sempre l’offerta turistica – si legge in una nota dell’associazione –. Un cambiamento in parte positivo, che ha dato più opportunità agli operatori e maggiori possibilità di scelta e maggiore trasparenza ai consumatori. Allo stesso tempo ne conosciamo bene i difetti: la perdita di competenze e di professionalità e la proliferazione di soggetti più che discutibili».

Il 30 aprile scorso Federconsumatori ha segnalato che il 47 percento degli immobili in affitto breve a Bologna era dotato dell’illegale self check-in, «poi sanato da una discutibile sentenza che ha registrato l’entusiasmo degli operatori del settore».

Airbnb, di cui si cita la posizione dominante nel mercato degli affitti brevi, impone commissioni elevate: «Quelle sostenute dai clienti del portale frequentemente raggiungono il 15 percento, mentre gli host sono chiamati a riconoscere ad Airbnb un più contenuto 3 percento. Tutto il carico sui turisti, ma anche questo sembra scandalizzare pochi».

Federconsumatori condivide quindi la necessità di norme regionali che vadano nel senso di alleviare questo grave problema, facendo le dovute distinzioni, considerando ad esempio una ricchezza la presenza degli affitti brevi nei luoghi dove l’ospitalità tradizionale è assente o molto ridotta. «Vale in primis per le aree interne della nostra regione, dove può essere sviluppato il turismo; vale per l’Appennino, la cui rete alberghiera è sempre più debole. Allo stesso tempo invochiamo tutto il rigore possibile verso i soggetti che non rispettano le regole, che evadono il fisco danneggiando la collettività mettendo a rischio gli ospiti. Non parliamo solo degli affitti brevi, ma di tutto il complesso dell’offerta turistica della nostra regione, che deve presentarsi in modo impeccabile, certamente migliore di oggi».

Dalla Camera di commercio mezzo milione di euro a sostegno delle imprese che puntano sui giovani

Approvata dalla Giunta della Camera di commercio di Ferrara-Ravenna la seconda annualità del piano straordinario a sostegno delle giovani generazioni. Si tratta di 500mila euro per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, il ricambio generazionale, la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. Le risorse si aggiungono a quelle stanziate lo scorso anno che, nel 2024, hanno permesso di finanziare 61 imprese gestite da giovani con meno di 35 anni.

Un obiettivo della Camera di commercio resta quello di accorciare la distanza tra giovani, lavoro e impresa, tanto più in presenza di una crisi demografica che ha ridotto in notevole misura la presenza dei giovani nelle comunità.  «Nel pieno di una grande trasformazione, i giovani intravedono possibilità inesplorate – afferma il presidente della Camera di commercio Giorgio Guberti. Quando è data loro l’occasione di concretizzare una visione, di investire le loro migliori energie, di utilizzare le tecnologie più recenti per intercettare e soddisfare i bisogni emergenti, aprono un’impresa e generano sviluppo».

Il progetto sta mobilitando, sulla base di modelli già consolidati dall’ente camerale, ulteriori risorse provenienti dai Comuni del territorio che permetteranno un maggiore impatto in termini di sviluppo imprenditoriale e di creazione di posti di lavoro. I fondi comunali già destinati, e quelli che arriveranno successivamente, interverranno a finanziare esclusivamente le domande delle imprese localizzate nei rispettivi territori e solo dopo l’esaurimento delle risorse della Camera di commercio. Proseguiranno anche le azioni rivolte al mondo della formazione, alla connessione scuola-lavoro ed alla valorizzazione, in particolare, degli ITS (corsi di specializzazione post diploma). «La cifra di questo intervento vuole essere la qualità – prosegue Guberti –. L’obiettivo è dare gambe ad interventi che favoriscano un’occupazione stabile, una relazione scuola-lavoro di valore, un orientamento mirato alle aspettative dei giovani, nuovi modelli di business, per produrre quel salto culturale necessario al cambiamento, di cui i giovani sono eccezionali acceleratori. Il mio auspicio è che questo piano sappia evolversi con la collaborazione e la disponibilità di chi condivide la nostra visione».

Per consultare le informazioni sui bandi: https://www.fera.camcom.it/bandi/piano-giovani-bando-sostegno-della-creazione-di-imprese-giovanili

A Cotignola usano le coccinelle per disinfestare il verde pubblico

Prosegue nel territorio di Cotignola la lotta biologica per la difesa fitosanitaria del verde pubblico. In questi giorni, in particolare, sono in corso trattamenti disinfestanti che si basano sull’utilizzo di insetti utili, precisamente coccinelle della specie Adalia bipunctata e Propylea quatuordecimpunctata.

Gli interventi fitosanitari interessano tigli, acacie, lagerstroemie, pioppi, betulle e altre piante su cui sono stati rilevati gli afidi infestanti, nello specifico in viale Vassura, via Pascoli, via D’Azeglio, via Alighieri, piazza Giovanni Paolo II e ancora nel villaggio Kennedy e in alcuni parchi e giardini pubblici.

Dal Comune di Cotignola affermano che «la scelta di combattere gli agenti infestanti con altri insetti consente di evitare l’utilizzo di sostanze nocive per l’ambiente ed è coerente con il Pan (Piano di azione nazionale) in merito alla lotta biologica, oltre che al protocollo regionale che regolamenta i trattamenti nelle aree frequentate dalla popolazione».

Ancisi (Lpr): «Il mausoleo di Teodorico ha bisogno di essere ripulito da alghe e muffe»

Il consigliere comunale di Ravenna Alvaro Ancisi, reduce dal 6,47 percento alle ultime elezioni che lo ha confermato ancora in municipio, presenta la prima interrogazione al nuovo sindaco sulle condizioni del mausoleo di Teodorico: «Ha bisogno di essere ripulito».

Il decano dell’opposizione mette a confronto una fotografia non recente estratta dal sito internet www.turismo.it, dove il mausoleo appare ancora discretamente lucente nel suo biancore, e una più attuale di Lista per Ravenna, dove prevalgono invece nettamente il grigio/nero e lo sporco: «Sono causati da alghe e muffe, che lo abbruttiscono, riducendone il decoro e l’attrazione. Per ripulire e difendere dagli agenti esterni la pietra d’Aurisina, possono essere applicati, utilizzando detergenti specifici per superficie lapidee, metodi d’intervento soffici e cautelativi, accompagnati da trattamenti protettivi idrorepellenti e antimacchia. Ove fossero necessarie operazioni di risarcitura o restauro, è ancora mirabilmente attiva, nei pressi di Trieste, l’antica Cava Romana del marmo di Aurisina, risalente all’epoca dell’impero romano».

Il mausoleo di Teodorico è tra i monumenti più visitati di Ravenna (66mila visitatori nel 2024). Di proprietà dello Stato, la gestione dei suoi servizi di accoglienza e strumentali è stata concessa in affidamento alla Fondazione di RavennAntica, di cui è fondatore e partecipe anche il Comune di Ravenna.

«Pare dunque auspicabile – prosegue Ancisi – che la Giunta comunale, nella persona del neo assessore delegato dal sindaco alle Politiche Culturali, alla Multiculturalità e al Turismo, assuma l’iniziativa di proporre, nei modi confacenti, la necessità che il Mausoleo di Teodorico sia adeguatamente ripulito, riportato all’originario caratteristico biancore e protetto dagli agenti esterni aggressivi. Al riguardo, potrebbe essere interessata la “Conferenza provinciale permanente”, attiva presso la Prefettura di Ravenna, presieduta dal Prefetto e composta dai responsabili delle strutture periferiche dello Stato e dai rappresentanti degli enti locali. In tal senso interrogo la disponibilità del sindaco».

Violenza e resistenza a pubblico ufficiale: arrestato 42enne in un bar di Alfonsine

Un 42enne è stato arrestato dai carabinieri a Alfonsine con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, oltre ad aver rifiutato di fornire la propria identità. Si tratta di un cittadino extracomunitario, senza fissa dimora, già conosciuto alle forze dell’ordine per episodi simili.

Erano le 19.30 del 18 giugno quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Mezzano è stata inviata ad Alfonsine, in rinforzo ai colleghi di Russi, poiché il titolare di un bar aveva segnalato la presenza di una persona in evidente stato di agitazione. I militari hanno tentato più volte di calmare ed identificare l’uomo che, visibilmente ubriaco, ha inveito pesantemente contro le divise, con un comportamento aggressivo e minaccioso fino a spintonare uno dei carabinieri.

L’arrestato, dopo aver trascorso la notte nella cella di sicurezza della caserma, è stato accompagnato in tribunale per l’udienza direttissima durante la quale il suo arresto è stato convalidato. L’uomo è stato successivamente sottoposto all’obbligo di presentazione alla caserma carabinieri di Alfonsine tre volte alla settimana.

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