lunedì
18 Agosto 2025

I grandi della letteratura all’ombra di Baracca, 20 anni di Caffè letterario a Lugo

La rassegna culturale del Caffè letterario di Lugo è un vero e proprio fiore all’occhiello della Romagna. Da due decenni porta all’Hotel Ala d’Oro le opere dei migliori scrittori del panorama nazionale. Dal gennaio 2005 ha condiviso con la città di Baracca oltre mille incontri a ingresso grauito che hanno coinvolto un’audience totale di 50mila persone grazie al lavoro dei curatori Patrizia Randi, Marco Sangiorgi e Claudio Nostri, in collaborazione da sempre con la storia libreria lughese Alfabeta. Negli anni la rassegna ha inoltre sviluppato collaborazioni importanti con realtà del territorio tra cui l’associazione Entelechia, la biblioteca Trisi e il festival ScrittuRa.

«Il Caffè Letterario è nato quasi per caso, in vari incontri informali tra amici –  ricorda Patrizia Randi –. In cui desideravamo tutti fare altro al di fuori della nostra professione. Eravamo tutti appassionati di letteratura, io amavo leggere e Marco Sangiorgi aveva già presentato autori per altre rassegne, così Claudio Nostri ha messo a disposizione l’albergo per ospitare incontri con gli scrittori».

Il primo è stato nel gennaio 2005 con il famoso psichiatra Paolo Crepet, ma senza l’ambizione di creare una rassegna: «Riuscimmo a contattarlo dato che era già a Ravenna – prosegue Randi. – La prima serata fu un successo di pubblico, la sala era colma e quindi abbiamo deciso di proseguire inizialmente in maniera sporadica. Ogni volta ci sorprendevamo del numero di persone che riempivano la sala».

Inizialmente gli stessi curatori erano sorpresi dalla disponibilità ad approdare in una meta di provincia come Lugo: «La nostra carta vincente, è stata sempre l’accoglienza. Oltre alla presentazione del libro si cena assieme e li portiamo a scoprire la città. Abbiamo fatto da guide turistiche, ma loro ci hanno fatto vedere il Pavaglione, il monumento a Baracca e in generale tutta la città con uno sguardo nuovo. Negli anni, in tanti ci hanno scritto stupende testimonianze e sono voluti tornare».

In questi vent’anni non sono mancati i momenti di difficoltà, sia a livello economico, che a livello identitario: «Ci sono stati parecchi momenti di crisi in cui dicevo “Basta non lo facciamo più”» ammette Randi. «A nessuno di noi è mai piaciuto chiedere soldi agli sponsor, perchè non è il nostro mestiere e non fa parte della nostra formazione. A volte siamo arrivati al limite, contribuendo di tasca nostra, per fortuna in generale abbiamo trovate realtà in ascolto come la Bcc, la Cna e Icel, oltre al contributo del Comune di Lugo. L’altra crisi è stata anche quella sulla scelta degli autori: c’è stato un momento in cui abbiamo dato spazio agli autori locali perché ci riempivano la sala, ma poi abbiamo capito che rischiavamo di abbassare la qualità della proposta. Ci è sempre interessato incontrare autori che piacciono a noi o comunque che ci dicono qualcosa, soprattutto che ci facciano uscire dalla bolla in cui viviamo».  Per Randi i momenti impressi nel cuore sono vari. Da professoressa di italiano e amante della lettura ha avuto il privilegio di conoscere e dialogare con protagonisti della scena letteraria: «Piero Dorfles, per esempio, è sempre stato un mio mito. Ha condotto una trasmissione per anni dal titolo “Per un pugno di libri”, della quale ero grande fan. Quindi mi ha fatto effetto presentare una persona di quel calibro. All’inizio ero particolarmente emozionata in tutti gli incontri: avevo la famosa sindrome dell’impostore, non pensavo di essere in grado di dialogare con scrittori, giornalisti o artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura italiana».

Nonostante all’Hotel Ala d’Oro siano stati invitati grandi personaggi, l’obiettivo della rassegna del Caffè Letterario è sempre stato quello di mettere al centro l’opera e non l’autore. «Non abbiamo mai invitato qualcuno per il nome. Poi chiaramente alcune personalità come quella di Sgarbi prendono la scena durante l’incontro. In generale, In questi anni ho vissuto un po’ come un privilegio poter incontrare personaggi che nella vita mai avrei incontrato senza spostarmi da Lugo – conclude Randi con orgoglio -. Inoltre, mi è stata data la possibilità di ascoltare voci e pensieri che aprono orizzonti di tutti i tipi, anche linguistici. Da professoressa, dialogare con certi scrittori e scrittrici è stato meglio di qualunque corso di aggiornamento».

La prossima stagione del Caffè Letterario sarà quella autunnale: in attesa del completamento del calendario, l’Hotel Ala d’Oro sarà il teatro della presentazione dei libri di Elisabetta Rasy (nell’ultima cinquina del Premio Strega), del politologo Vittorio Parsi con la moglie giornalista Tiziana Pannella, dello storico Tommaso Piffer e della professoressa Annalisa Andreoni.

Scomparso dopo una cena in spiaggia a Punta Marina, si cerca un 58enne

Dalla serata di lunedì 21 luglio non si hanno più notizie di Vittorio Buccioli, un uomo di 58 anni nato a Ravenna e residente a Casal Borsetti. I familiari hanno denunciato la scomparsa: l’ultima geolocalizzazione rilevata dal suo telefonino, come si legge in un post su Facebook fatto dal Comune di Comacchio, risulta essere stata a Bellocchio, località ferrarese.

Il 21 luglio il 58enne ha cenato al bagno Wave di Punta Marina da dove se ne è andato verso le 22.30 per raggiungere Casalborsetti. L’ultimo a vederlo è stato un amico che ha cenato in sua compagnia. Da quel momento si sono perse le sue tracce. Era alla guida di una moto Bmw grigia con casco giallo, quella sera indossava maglietta e bermuda blu e sneakers bianche.

Per la prima volta le elementari Mordani non avranno la classe prima

Mentre si parla di nuovi parcheggi e di riportare in centro alcune funzioni e uffici pubblici per mantenere vivo il centro, diventa ufficiale la notizia che la scuola più antica di Ravenna, l’elementare Filippo Mordani, nell’omonima via, non avrà una prima. Solo una decina gli iscritti che sono stati di fatto dirottati sull’altra scuola elementare del comprensivo Novello, ossia la scuola Pascoli in via Scuole pubbliche.

Effetto del calo demografico, certo, delle scelte di alcune famiglie che abitano in centro e preferiscono comunque iscrivere i figli altrove o alle due scuole private che sono in centro storico. Una fotografia che dice molto di come oggi non solo i bambini siano calati, ma anche della distribuzione delle famiglie sul territorio. E questo nonostante il Comune abbia attivato tutti i servizi per la scuola nonostante i bassi numeri, come i servizi di pre e post, e non abbia intenzione di dismettere quella che è una vera e propria istituzione per la città.

Negli anni, il Comune aveva predisposto il cosiddetto “Patto per la scuola” che era sempre stato firmato dai dieci istituti comprensivi del Comune e che di fatto vincolava i vari presidi a non accettare, se non in casi specifici e comprovati, iscritti al di fuori dello stradario di riferimento. Se all’inizio il patto è servito soprattutto per evitare situazioni di sovraffollamento, negli anni a seguire e più di recente, dicono dal Comune, è stato utile invece per “salvare” le scuole più periferiche e del forese dove le prime vengono accettate e l’organico garantito anche con numeri molto bassi. Sarebbe stato possibile questo al Mordani? Impossibile saperlo. In ogni caso, la dirigenza attuale pare non abbia firmato il suddetto patto, scegliendo di concentrare i pochi nuovi iscritti appunto nel plesso della scuola Pascoli.

Resta il vulnus di una scuola che ha letteralmente fatto la storia della città (fu aperta nel 1845) e che oggi resta, per la prima volta, senza la prima. L’auspicio è che non sia un tendenza destinata a durare e che già dal prossimo anno si possa tornare, magari tenendo conto della specificità del centro storico, a formare una classe anche con numeri più bassi.

Il Comune: «Il nuovo asfalto nel piazzale della stazione non resterà giallo ocra»

A Faenza in questi giorni di fine luglio si stanno concludendo le operazioni di asfaltatura di piazza Cesare Battisti e dell’adiacente area dell’ex Scalo Merci, interventi chiave che stanno ridefinendo l’area antistante la stazione ferroviaria.

Il cuore del progetto per piazza Cesare Battisti è la sua riconversione in un’area ampiamente pedonale, con una spinta verso una mobilità sostenibile con modifiche, prese in accordo con la Soprintendenza per restituire unitarietà allo spazio e valorizzarne l’importanza storica.

Una nota inviata alla stampa dal Comune fornisce alcuni dettagli sui lavori: «La pavimentazione di piazza Cesare Battisti viene realizzata con un innovativo asfalto “albino”, uno specifico conglomerato bituminoso con legante trasparente e inerti a vista di colore chiaro. Questa scelta non è casuale: il colore chiaro è progettato per massimizzare l’albedo, la capacità di riflettere la luce solare, contribuendo attivamente alla mitigazione delle “isole di calore” urbane e migliorando il comfort termico della piazza».

Dal Comune assicurano che, pur partendo da una tonalità giallo-ocra (quella che i cittadini stanno vedendo stendere in questi giorni dagli operai della ditta incaricata), il materiale è destinato a virare verso sfumature ancor più naturali e chiare, quasi a diventare bianche.

L’obiettivo architettonico è anche quello di ricreare lo spirito della pavimentazione storica di quella porzione di città quando la piazza era caratterizzata da una semplice superficie in terra battuta e ghiaietto chiaro.

Per completare la riqualificazione e migliorare la fruibilità degli spazi, verranno introdotti nuovi elementi di arredo urbano installati una volta terminata la pavimentazione sia di piazza Cesare Battisti che dell’ex Scalo Merci.

Nell’ex Scalo Merci sono stati inoltre creati una trentina di nuovi posti auto, per sopperire a quelli che sono stati eliminati dal piazzale della stazione ferroviaria ai quali si aggiungeranno quelli che a breve verranno messi a disposizione nella vicina area del ‘Baule’. Nella piazza a tutela dei pedoni e delle persone in bicicletta verranno inoltre installati anche una serie di fittoni dissuasori e nuovi porta-biciclette.

Altro punto focale del progetto è la realizzazione del nuovo polo intermodale per il trasporto pubblico nell’area dell’ex Scalo Merci e il trasferimento dalla vecchia sede della ‘stazione delle corriere’ da viale delle Ceramiche previsto prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Questa riorganizzazione consentirà di decongestionare l’attuale area dei bus e di offrire un servizio più efficiente e integrato con i treni e le linee autobus delle Ferrovie. Il nuovo hub, recentemente ultimato, è dotato di ampie pensiline che si estendono per coprire le fermate degli autobus, e un edificio dedicato con biglietteria automatica e altri servizi per i viaggiatori.

Varato il nuovo ponte Bailey sul fiume Senio nella frazione di Isola

La frazione di Isola, nel comune di Riolo Terme, ha di nuovo un collegamento che supera il fiume Senio dopo un anno e mezzo. L’Unione della Romagna faentina fa sapere che nella mattinata di oggi, 23 luglio, è stato varato il nuovo ponte Bailey. Prima della messa in funzione saranno necessarie le operazioni di collaudo, previste a settembre.

La posa della struttura arriva a poche settimane dall’inizio dei lavori portati avanti dalla ditta Janson Bridging Italia. L’intervento, approvato dalla giunta dell’Unione, è stato finanziato per 650mila euro dalle ordinanze numero 19 e 33 della struttura commissariale per la gestione dell’emergenza alluvione. A fine 2024 era stato rilasciato il nulla osta idraulico da parte di Arpae, con la concessione per l’occupazione dell’area del demanio idrico.

Il vecchio ponte di Isola, la cui realizzazione risaliva alla Seconda guerra mondiale, è stato prima pesantemente danneggiato dalle alluvioni del 2023 ed è stato dichiarato inagibile dopo il maltempo del 2 novembre di due anni fa, con la contestuale programmazione della sua rimozione e sostituzione.  L’alluvione del 18 settembre 2024 e l’ulteriore piena del Senio hanno spostato il ponte dalla sua sede, sradicandolo dagli argini del fiume.

«La sistemazione del ponte ha ridato alla frazione di Isola la possibilità di avere un’ulteriore via per accedere all’abitato – commenta la sindaca di Riolo, Federica Malavolti -. Questo intervento ci può garantire inoltre la possibilità di sistemare più a valle via Bertossi, che vive una condizione di notevole fragilità dopo l’ulteriore alluvione del 18 di settembre e dopo anche la piena del 14 di marzo».

La prima cittadina promette che il ponte di Isola è soltanto il primo dei ponti che saranno sistemati: «Abbiamo iniziato dall’ultimo ponte crollato, preceduto dalla passerella pedonale e, la mattina del 17 maggio 2023, dal ponte dei Crivellari. Anche quest’ultimo è al vaglio della struttura commissariale e il suo progetto è già in fase di approvazione. Subito dopo verrà progettata la passerella pedonale di via Senio».

Un ulteriore lavoro si dovrà fare in via Rio Ferrato, nei pressi della turbina, dove a causa di franamenti ci sono ancora alcune criticità.

Ruba un’auto davanti al proprietario, ma resta bloccato nel traffico: arrestato

Ruba un’auto lasciata incustodita dai proprietari per pochi istanti, ma resta bloccato nel traffico e viene arrestato dai carabinineri. È successo ieri, 22 luglio, a Mezzano. In manette un 43enne disoccupato marocchino, già noto alle forze dell’ordine.

Erano le 12.30, una coppia di Mezzano a bordo della propria auto, completa di carrello carico di due motociclette, stava entranndo nella propria abitazione. Il ladro, approfittando di una breve distrazione, è salito a bordo del veicolo e si è allontanato.

Il proprietario ha raggiunto l’auto a piedi, è montato a bordo e dopo una breve colluttazione con il ladro, è riuscito a sfilare le chiavi dal cruscotto, costringendo il malvivente ad abbandonare il mezzo e darsi alla fuga.

Una pattuglia dei carabinieri in transito, richiamata da alcune persone presenti, ha inseguito il ladro fino a bloccarlo. Nel corso della successiva udienza tenutasi questa mattina in tribunale a Ravenna, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’accompagnamento dello straniero in carcere a Ravenna. Per il proprietario lievi ferite.

Nuova viabilità per il sottopasso: è pronta la rotatoria di via Fornazzo

In via Fornazzo a Bagnacavallo è stata aperta al transito dei residenti la nuova rotatoria e si stanno concludendo le opere di asfaltatura. A poca distanza è in corso la realizzazione di un’altra rotonda: le opere, al momento, riguardano gli interventi per la gestione delle acque meteoriche e la definizione del tracciato viario, con la predisposizione dei sottofondi stradali. È l’ultimo aggiornamento, dato 22 luglio 2025, del cantiere da quasi 13 milioni di euro per la realizzazione del sottopasso ferroviario carrabile di via Bagnoli Superiore e della nuova rete viaria che collegherà la Sp253 San Vitale all’area produttiva situata lungo la provinciale Naviglio. Nella giornata di ieri gli assessori comunali Francesco Ravagli, Cristina Baldini e Fabio Bassi hanno svolto un sopralluogo insieme a rappresentanti di Italferr (Gruppo Fs Italiane) e dell’impresa appaltatrice Rem.

I prossimi lavori in programma sono la deviazione del canale Zani e la realizzazione della fossa di varo del futuro sottopassaggio, che prenderanno il via al termine delle opere attualmente in corso sulla viabilità.

«Come amministrazione comunale – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Ravagli – siamo soddisfatti della conclusione delle opere alla rotatoria di via Fornazzo, che hanno consentito la riapertura della viabilità ai residenti della zona. Il sopralluogo ci ha permesso di constatare i progressi compiuti in questi mesi e di osservare come l’infrastruttura stia progressivamente prendendo forma. Continueremo a monitorare da vicino l’avanzamento del cantiere affinché si possa giungere quanto prima al completamento dell’opera». Il comunicato diffuso dal Comune, però, non fissa date per la conclusione dei lavori.

La stazione appaltante è Rete Ferroviaria Italiana, la direzione lavori è affidata a Italferr, entrambe società del Gruppo FS Italiane, mentre l’esecuzione delle opere è a cura dell’impresa Rem. Il costo complessivo dell’intervento è di circa 12 milioni e 850mila euro, oltre la metà dei quali finanziati dal Comune di Bagnacavallo con contributi di Rfi, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna.

 

Fermato con qualche grammo di cocaina, la compagna ne aveva 6 etti in casa

La collaborazione tra la polizia di stato di Ravenna e il presidio di polizia Cesenatico ha portato all’arresto di una sessantenne di Gatteo a Mare, trovata in possesso di oltre 6 etti di cocaina destinata allo spaccio.

Le indagini sono partite nella serata di domenica 20, quando una volante di Ravenna avrebbe notato il compagno della donna, un cinquantenne con precedenti, vagare in stato confusionale nei pressi della questura. L’uomo è stato trovato in possesso di un piccolo quantitativo di cocaina e, dopo aver contattato l’ufficio di Cesenatico, si è presto risaliti all’indirizzo dell’uomo, residente a Gatteo A Mare.

Informati della circostanza, gli agenti Cesenatico si sono dunque precipitati sul posto, per verificare se all’interno della palazzina vivesse anche qualcun altro e per rintracciare eventuali altre sostanze stupefacenti. In casa, i poliziotti hanno trovato la compagna del cinquantenne, una donna di sessant’anni residente nel comprensorio e già nota alle forze dell’ordine per reati di spaccio. Nella borsa nascondeva due “sassi” di cocaina, grossi involucri contenenti circa 26 e 36 grammi di sostanza, e 4 involucri più piccoli, per un peso approssimativo di 2 grammi, probabilmente pronti per lo spaccio. Oltre ai 65 grammi di droga, sono stati trovati in suo possesso anche un bilancino di precisione per preparare le dosi e della polvere da taglio.

Al termine delle formalità di rito, la donna è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di droga e, come disposto dal Pm della Procura di Forlì, è stata riaccompagnata alla sua abitazione in attesa della convalida dell’arresto, avvenuta nel corso del giorno seguente.

“La pastasciutta antifascista” a Castiglione di Cervia e alla Rocca Brancaleone di Ravenna

In occasione dell’anniversario della caduta del regime fascista, avvenuta il 25 luglio 1943, l’Anpi e numerose associazioni del territorio promuovono due “pastasciutta antifascista”: giovedì 24 luglio a Castiglione di Cervia e venerdì 25 luglio a Ravenna, per ricordare il valore della resistenza e la figura della famiglia Cervi.

La sera del 25 luglio di 81 anni fa, gli italiani appresero dalla radio che il re aveva accettato le dimissioni di Benito Mussolini, nominando il maresciallo Pietro Badoglio nuovo capo del governo. La notizia segnò la caduta del fascismo, e in tutta Italia si accesero spontanee manifestazioni di gioia. Tra le più emblematiche, quella della famiglia Cervi, contadini antifascisti di Campegine (Reggio Emilia), che decisero di cucinare e distribuire pastasciutta per festeggiare la fine del regime. Quel gesto semplice e potente è diventato, negli anni, un simbolo di condivisione e memoria democratica.

Giovedì 24 luglio, dalle ore 19.30, si terrà “La pastasciutta antifascista” presso l’Arena Palma d’Oro in piazza Tre Martiri a Castiglione di Cervia, con cena popolare e un ricco programma culturale.
Alle ore 21.15 interverranno il sindaco di Cervia Mattia Missiroli, Cesare Zavatta (che ricorderà il partigiano Giuseppe Burioli “Saetta” nel centenario della nascita) e Susanna Florio, della segreteria nazionale dell’ANPI. Alle ore 21.45 spazio alla musica popolare e di lotta con i Bella Ciao Trio: Gianluigi Tartaull, Ivan Corbara e Umberto Rinaldi.
La serata si concluderà alle ore 23 con l’estrazione della lotteria, che mette in palio un’opera del pittore Onorio Bravi di San Zaccaria e quattro volumi a tema Resistenza e Costituzione.

Il menù della cena prevede: tagliatelle al ragù, salsiccia, salame e pancetta alla griglia, patate fritte, ciambella, piadina, vino e acqua. Il contributo per la cena è di 15 euro. Prenotazione obbligatoria: 0544 973350.

Il giorno successivo, venerdì 25 luglio, sempre alle ore 19.30, la Rocca Brancaleone di Ravenna ospiterà un’altra pastasciutta antifascista, organizzata dalla Sezione “Natalina Vacchi” dell’ANPI di Ravenna, in collaborazione con Associazione Italia-Cuba e il gruppo ravennate di Emergency. Spazio anche alla musica con i Bella Ciao Trio e alla cena con il menù fisso su prenotazione al 328 1188617. L’evento si conclude con la proiezione del film “Berlinguer – la grande ambizione” durante la rassegna Roccacinema.

Firmato il nuovo patto per la Sicurezza tra Unione Faentina e Bassa Romagna

Rafforzare la collaborazione tra istituzioni, garantire un presidio più efficace del territorio e rispondere al crescente bisogno di sicurezza percepito nei luoghi pubblici e nei centri abitati: sono questi gli obiettivi al centro del nuovo Patto per la Sicurezza Urbana che le Unioni della Romagna Faentina e della Bassa Romagna hanno firmato oggi (martedì 22 luglio) in Prefettura a Ravenna.

L’accordo, siglato con la partecipazione delle forze dell’ordine, nasce per migliorare la vivibilità e la tutela del decoro urbano attraverso lo scambio informativo tra le unità di polizia e il coordinamento dei sistemi di videosorveglianza.
Tra i punti del piano infatti compare anche un nuovo impianto di videosorveglianza dell’Unione della Romagna Faentina. Per la sua realizzazione è già stato trasmesso il progetto di fattibilità tecnico-economica, che prevede l’installazione di 40 nuove telecamere nei Comuni di Castel Bolognese, Faenza, Solarolo, Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio. La richiesta di finanziamento è già stata trasmessa agli enti competenti e si attende un riscontro.

«Abbiamo costruito un progetto unitario e concreto, pronto per essere finanziato – dichiara Luca Della Godenza, vicepresidente dell’Unione con delega alla sicurezza –. Oggi più che mai è necessario investire sulla sicurezza come presidio di legalità, coesione e fiducia nelle istituzioni».

Violenza e stalking all’ex compagna: disposti gli arresti domiciliari per un 29enne

È scattata nella mattinata di domenica 20 luglio l’ordinanza di arresti domiciliari per un 29enne di Alfonsine, denunciato dall’ex fidanzata per atti persecutori, minacce, molestie e violenza sessuale.

La relazione tra i due era nata nel 2023, dopo una conoscenza sul lavoro. Dopo poco però, la donna si è trovata costretta interrompere i rapporti a causa degli atteggiamenti opprimenti e controllanti dell’uomo. Il compagno infatti, definito come estremamente geloso, avrebbe poi continuato nel tempo ad avere atteggiamenti aggressivi, violenti e ingiuriosi nei confronti della donna, ormai ex fidanzata, sottoponendola anche a vere e proprie costrizioni per avere rapporti sessuali. Gli atteggiamenti molesti si sono poi riversati anche nei confronti dei familiari e dei conoscenti della donna, a tal punto che si è vista costretta a far ritorno nel suo paese d’origine.

La denuncia da parte della vittima ai Carabinieri di Massa Lombarda è arrivata alla fine dello scorso anno. Le indagini scaturite hanno poi permesso di validare le accuse e il Gip ha disposto l’ordine di rintraccio e esecuzione della misura cautelare. Il Giudice del Tribunale di Ravenna, a seguito della richiesta formulata dal Pm ha emesso un’ulteriore ordinanza nei confronti dell’uomo, con il divieto di comunicare tramite qualsiasi mezzo con persone estranee rispetto ai conviventi.

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