venerdì
15 Agosto 2025

Il vicesindaco Fusignani “esautorato”, il centrodestra: «Dov’è la dignità del Pri»?

Critiche per il rimpasto di giunta: «Il Pd fa quello che vuole, le altre forze sono solo comparse»

Fusignani De Pascale

«Alla faccia della fiducia e, soprattutto, di otto anni di fedele gregariato. Nel momento in cui il repubblicano Eugenio Fusignani avrebbe potuto ritagliarsi qualche mese da vero protagonista come sindaco ad interim di Ravenna, ecco calare la mannaia del Pd che lo declassa a semplice assessore per far posto a Fabio Sbaraglia, dem senza se e senza ma».

A sottolineare l’anomalo “rimpasto” di giunta del Comune di Ravenna (con l’assessore Fabio Sbaraglia del Pd che è diventato vicesindaco al posto del collega repubblicano Eugenio Fusignani, in vista delle dimissioni del sindaco Michele de Pascale, eletto in Regione) è Elena Marin, consigliera territoriale della Lega. «Troppo indipendente Fusignani o troppo intraprendente? Chissà? Sta di fatto che l’onnipresente Michele de Pascale non vuole scherzi. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio e con il Pri non si sa mai. A Fusignani, che tante volte abbiamo criticato, la nostra solidarietà. Ma era da immaginare: il “campo largo” è la foglia di fico per coprire una situazione dove conta solo il Pd mentre le altre forze politiche sono solo comparse, meglio se silenti».

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere nazionale del Popolo della Famiglia e consigliere comunale a Riolo Terme Mirko De Carli: «La nomina a vicesindaco di Fabio Sbaraglia rappresenta un gioco di potere del Partito Democratico. Oltre ad una forzatura della legge comunale, traspare l’intenzione del Partito Democratico di avere ben saldo il timone ed il comando delle operazioni in questi mesi prima delle elezioni comunali. Il Partito Repubblicano, che da tempo fa da stampella alla sinistra, non facendo onore alla sua storia, riceve una grossa bocciatura. L’ex Vicesindaco Fusignani non gode della stima del Pd? Sicuramente questa è una operazione politica cui Michele De Pascale e soci devono chiare spiegazioni.  Se il Partito Repubblicano avesse avuto maggiore polso, si sarebbe opposto a questa decisione, che tutto pare fuorché collegiale».

Su Facebook, a commentare tra gli altri è anche il segretario comunale di Forza Italia, Nicola Tritto. «Metodi beceri, da regime totalitario – dice -. Dignità dove sei? Era tutto previsto. Poi ci chiediamo perché cresce l’astensionismo durante le votazioni. La politica perde sempre di più di credibilità».

Se ne va Castrese De Rosa, il prefetto delle alluvioni. Arriva Raffaele Ricciardi

Il ringraziamento del sindaco De Pascale: «È stato un sicuro punto di riferimento a tutela della sicurezza di cittadini»

Castrese De Rosa

Cambia il prefetto di Ravenna. Castrese De Rosa, dopo quasi tre anni di servizio, viene infatti trasferito a Catanzaro. Al suo posto, a Ravenna, arriva Raffaele Ricciardi, 59 anni, da Gorizia.

«È con sincera gratitudine che, a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale, desidero salutare il prefetto Castrese De Rosa – sono le parole del sindaco uscente di Ravenna, Michele de Pascale -. La nostra città e tutta la provincia in questi anni hanno potuto contare su una guida autorevole e un sicuro punto di riferimento a tutela della sicurezza di cittadini e cittadine e a coordinamento delle strutture statali sul territorio. In un momento segnato da sfide complesse, in primis le alluvioni che hanno messo a dura prova il nostro territorio, si è lavorato ogni giorno, fianco a fianco, mossi da un forte e leale spirito di collaborazione, per il bene della comunità. Il prefetto De Rosa è stato per noi un interlocutore di altissima professionalità e competenza, attento e aperto al dialogo, che ha saputo tenere alti egregiamente quei valori di condivisione, confronto e supporto reciproco che rendono forti le istituzioni.  Ringrazio di cuore il dottor De Rosa per lo straordinario impegno e dedizione che ha dedicato al nostro territorio, facendogli i miei migliori auguri per il suo nuovo incarico. Contestualmente a questi doverosi ringraziamenti rivolgo anche il mio più cordiale benvenuto al Prefetto Raffaele Ricciardi, neonominato Prefetto di Ravenna».

4 mila euro al reparto di dermatologia in memoria del figlio scomparso

Per il terzo anno consecutivo la famiglia Gobbi ha devoluto i ricavati del torneo di Beach Tennis dedicato a Enrico all’ospedale di Ravenna

Foto Donazione Dermatologia

Una donazione e da 4 mila euro in favore del reparto di Dermatologia di Ravenna per ricordare il figlio scomparso. I donatori sono Francesca Minotti e Paride Gobbi, genitori di Enrico Gobbi, scomparso prematuramente poco più di tre anni fa a causa di un melanoma metastatico. Ogni anno Francesca e Paride organizzano un torneo di beach tennis in memoria di Enrico e anche quest’anno hanno voluto devolvere il ricavato all’ospedale ravennate, dove il figlio è stato accolto e assistito durante il suo percorso di cura.

La cerimonia di ringraziamento si  è svolta lunedì 25 novembre, alla presenza della dottoressa Francesca Bravi, direttrice sanitaria dell’Ausl della Romagna, della dottoressa Costanza Martino, direttrice del Dipartimento Chirurgico dell’Ospedale Santa Maria delle Croci, e la dottoressa Michela Tabanelli, direttrice dell’unità operativa di Dermatologia di Ravenna che ha assistito Enrico durante il suo percorso di cura, e il personale medico e infermieristico del reparto.

«È una grande emozione ricevere questa nuova donazione nella sala d’aspetto della dermatologia di Ravenna dedicata ad Enrico; il sostegno dei suoi genitori ci ha permesso di migliorare l’accoglienza dei pazienti all’interno della nostra struttura e di migliorare la qualità delle cure erogate. Anche quest’anno Francesca e Paride ci hanno ricordato che il nostro ruolo di medici è quello di prenderci cura sempre e nel miglior modo possibile dei nostri pazienti, in particolare i più fragili, come anziani, bambini, adolescenti e pazienti oncologici – dichiara la dottoressa Tabanelli -. Grazie a questa donazione porteremo avanti il progetto di umanizzazione del reparto e miglioramento dell’assistenza per porre al centro del nostro lavoro il paziente, rivogendoci in particolare a chi è affetto da patologie oncologiche dermatologiche ed ai pazienti pediatrici a cui vorremmo dedicare uno spazio e servizi specifici di assistenza e accoglienza all’interno del reparto». I genitori hanno accompagnato la donazione con queste parole: «Per il terzo anno consecutivo siamo riusciti ad organizzare questo torneo di beneficenza in memoria di Enrico e speriamo di poter continuare a ripetere l’evento anche nei prossimi anni. Siamo felicissimi di poter contribuire all’acquisto di nuovi macchinari per il reparto perché sappiamo che una diagnosi precoce può salvare la vita a tante persone. Ringrazio la dottoressa Tabanelli per aver voluto dedicare la sala d’attesa ad Enrico perché qui lui si è sempre sentito accolto, segno che la differenza nel percorso di cura la fa non solo l’ambiente ma anche e soprattutto le persone».

De Pascale in Regione, Sbaraglia (Pd) vicesindaco al posto di Fusignani (Pri)

Si avvicina la decadenza del sindaco di Ravenna e nell’ultimo semestre prima delle elezioni l’assessore alla Cultura sarà il facente funzioni. Al segretario repubblicano la delega alla Salute

344742519 206154442176582 3137037140090785871 NIn vista dell’imminente passaggio da sindaco di Ravenna a presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale ha definito un nuovo assetto della giunta comunale: il vicesindaco non è più Eugenio Fusignano (Pri), ma diventa Fabio Sbaraglia (Pd), finora assessore alla Cultura che quindi di fatto prenderà il posto del sindaco nel semestre che porterà alle elezioni amministrative a primavera 2025. A Fusignani viene assegnata la delega Salute, finora conservata dal primo cittadino. La delega Pnrr, l’altra ricoperta da De Pascale, andrà ad aggiungersi ai Lavori Pubblici guidati da Federica Del Conte (Pd), in quanto trattasi di una fase di mera attuazione degli interventi. Il quadro delle restanti deleghe rimane invariato.

«Ringrazio tutti i componenti della giunta per il servizio appassionato e l’impegno di questi anni, per alcuni di loro in entrambi i mandati per altri solo nel secondo – ha dichiarato il sindaco De Pascale –. Negli ultimi mesi ho ben percepito l’ulteriore sforzo e l’impegno profuso a servizio della città e ho trovato in loro il massimo della coesione e dello spirito di squadra per affrontare i mesi che abbiamo davanti. Fino all’ultimo giorno eserciterò il mio incarico con la massima dedizione e in ogni caso la mia gratitudine e impegno per il territorio del Comune e della Provincia di Ravenna non verranno mai meno. Ringrazio in particolare Fabio Sbaraglia ed Eugenio Fusignani per la disponibilità e la serietà dimostrata nel rendersi disponibili a questo nuovo assetto».

Il segretario comunale del Partito democratico, Lorenzo Margotti, è intervenuto in merito al passaggio di deleghe e funzioni: «In questi mesi il consiglio comunale e i consigli territoriali hanno continuato a operare senza sosta, garantendo piena continuità amministrativa. La giunta ha portato avanti un lavoro fondamentale che dovrà proseguire con lo stesso impegno nei mesi che ci separano dalle prossime elezioni, auspicabilmente fissate nella prima finestra utile del 2025. L’obiettivo prioritario della coalizione di governo rimane quello di assicurare una transizione ordinata, mantenendo costante il focus sulle esigenze della comunità e sul progresso della città».

Un venerdì di sciopero generale. Pullman da tutta la provincia per Bologna

Manifestazione di Cgil e Uil contro la manovra di bilancio del governo. «Aumenta le disuguaglianze»

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Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale per la giornata di venerdì 29 novembre. La mobilitazione è finalizzata «a cambiare la manovra di bilancio del governo Meloni – si legge in una nota dei sindacati -, che è destinata ad aumentare le disuguaglianze sociali nel Paese»; a rimarcare il dissenso degli stessi sindacati rispetto al decreto sicurezza, «che limita le libertà di espressione e ha una natura fortemente repressiva» e «alle politiche insufficienti di questo governo rispetto al tema della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori».

In occasione dello sciopero saranno organizzate diverse manifestazioni a livello nazionale. Per il territorio di Ravenna l’appuntamento è a Bologna. Alle 9,30 è previsto il concentramento a Porta Lame da dove partirà un corteo che raggiungerà piazza Maggiore. Dal palco, l’intervento di apertura sarà di Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia Romagna, e quello conclusivo sarà affidato a Maurizio Landini, segretario generale della Cgil.

Dalla provincia di Ravenna partiranno diversi pullman che raggiungeranno il capoluogo di regione. Per prenotarsi e ricevere informazioni è possibile telefonare allo 0544 244280 (Camera del lavoro di Ravenna), allo 0545 913011 (Camera del lavoro di Lugo) e allo 0546 699611 (Camera del lavoro di Faenza) oppure scrivendo allo ra.manifestazioni@er.cgil.it, allo 0544 292257 (sede Uil Ravenna), oppure scrivendo alla segreteria@uil-ravenna.it .

I pullman dalla provincia di Ravenna partiranno da diverse località. Gli orari e i ritrovi sono riportati di seguito. Partenze da: Longastrino alle 6,55 da piazza del Popolo, 2; Alfonsine alle 7,10 da piazza della Resistenza; Glorie alle 7,18 dalla fermata bus fronte Biesse Idro via Reale; Mezzano alle 7,20 dalla fermata bus “piazza della Repubblica” via Reale; Piangipane alle 7,30 dalla fermata bus “Chiesa” SP98 via Braccesca; Fusignano alle 7,55 dal Clipper Bar; Bagnacavallo alle 8,05 dalla fermata bus “fronte stazione FFSS” via Chiusa (direzione Lugo); Lugo alle 8,10 dal parcheggio Stadio; Lavezzola alle ore 7,45 da piazza Caduti; Conselice alle 8 dal parcheggio Acquajoss; Massa Lombarda alle 8,10 dalla stazione FFSS; Cervia alle 6,55 dalle Terme; Cervia alle 7 dalla piazza Resistenza; Fosso Ghiaia alle 7,10 dalla fermata bus “Chiesa” via Romea Sud; Classe alle 7,15 dalla fermata bus “Classe FR scuola elementare” fronte piazzale Guerrino Ravaioli; Ravenna alle 7,30 dal Cinemacity; Ravenna alle 7,30 via Le Corbusier; Russi alle 7 dalla stazione FFSS; S.P.Vincoli alle 7,30 dalla fermata bus Conad via Farini; Faenza alle 8 dal parcheggio IEMCA, Faenza alle 8 dal hotel B&B; Riolo Terme alle 7,30 dall’autostazione; Castel Bolognese alle 7,45 dalla Chiesa Cappuccini via Ghinotta; Lugo alle 8 dallo stadio; Cotignola alle 8,10 dal parcheggio campo sportivo via Cenacchio; Cotignola alle 7,45 all’uscita autostrada.

Le ragioni dello sciopero

I sindacati chiedono «l’aumento di salari e pensioni, il finanziamento della sanità, dell’istruzione, dei servizi pubblici e investimenti nelle politiche industriali». I segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, hanno spiegato che la manovra economica del Governo introduce« corposi e drammatici tagli alla sanità, alla scuola, ai servizi sociali e ai Comuni». Sul fronte dei salari, nel settore pubblico ci sono aumenti del 6% quando l’inflazione è stata del 17%. «Cgil e Uil contestano anche l’ennesimo ricorso ai condoni, mentre non sono previste che briciole per il sostegno al lavoro dipendente e ai pensionati. La legge di bilancio affossa ancora una volta il welfare e promuove gli evasori. Ancora una volta i sacrifici sono chiesti quasi esclusivamente al lavoro dipendente e pensionati».

Cgil e Uil prevedono «che il Governo imporrà sette anni di austerità nel corso dei quali si assisterà alla perdita del potere d’acquisto e all’ulteriore incremento di lavoro sommerso e di precarietà, di nuovi tagli alla sanità, all’istruzione e al trasporto pubblico. Avremo contratti pubblici inadeguati, cuneo fiscale a carico dei lavoratori, vantaggi per gli evasori, nessun intervento sugli extraprofitti, peggioramento delle legge Monti-Fornero, pensioni minime rivalutate in modo insufficiente, ritardi sul Pnrr e restrizioni alla libertà di dissenso con il Ddl sicurezza».

Laboratori, musica e talk per un’economia solidale e consumo consapevole

Torna al plesso ex Salesiani la fiera “Semi di Futuro”. Espositori e workshop dedicati alla riparazione e al riciclo creativo

semi di futuro

Due giorni di incontri, conferenze, laboratori e musica a Faenza per esplorare “Il ruolo dellecomunità nella transizione”. Questo il tema di “Semi di Futuro” la fiera sull’economia solidale e consumo consapevole che per il quinto anno si svolgerà negli spazi di Faventia Sales (plesso ex Salesiani di via San Giovanni Bosco), sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre.

Si parte alle 10 di sabato 30 con l’inaugurazione dell’evento e dei banchi espositori. Nella mattinata partiranno anche i laboratori, con un incontro tra studenti e espositori e un “repair party” a cura di Mani Tese Firenze nel pomeriggio. A seguire il laboratorio artistico “Il telaio – intrecci di idee”, per preparare una corona natalizia con il gruppo “La soffitta di Bastiano”. Per tutta la giornata ci sarà uno spazio di gioco per bambini curato da Giò Segatura.

Alle 17  l’iniziativa “Terra che rinasce dal titolo. Sostenibilità e minor impatto ambientale nella ceramica contemporanea” a cura del Museo Carlo Zauli. Alle ore 19:30 comincerà l’incontro proposto da “Mani Tese: cooperare per trasformare il mondo!” in cui si tratterà di sfide e i progetti per un’azione globale e locale per il clima e per le comunità, con un collegamento in diretta dal Senegal.

Alle ore 20:45 si esibiranno in un live musicale i Cumbia Poder Trio composti dal colombiano Carlos Forero (voce e chitarra), l’argentino Andrés Langer (piano, fisarmonica, bass synth, voce) e l’italiano Marco Zanotti (batteria, percussioni, voce).

Domenica 1 dicembre, gli eventi ospitati dagli spazi di Faventia Sales partono alle ore 11 con il talk “Un mondo a Pozzi”, condotto da Roberto Pozzi in cui si parlerà di fotovoltaico, mobilità elettrica, cibo sostenibile e altre ricette cucinate insieme. Sempre in mattinata, il laboratorio “Aggeggia & Sorseggia”: un tavolo imbandito con tutto il materiale per creare liberamente insieme alle sarte di Mani Tese Firenze. Dalle 10:30 alle 12:20 si terrà “Mandalargilla” un laboratorio di ceramica, a cura di Antonella Bassenghi e Museo Carlo Zauli. Durante tutta la giornata, oltre allo spazio gioco di Giò Segatura, si terrà un altro laboratorio di “La soffitta di Bastiano”. dal titolo “Il telaio intrecci di idee” in cui si lavorerà con i filati di lana.

Alle ore 17 parte la sfilata di moda “Ethical Fashion” in cui sfileranno abiti, gioielli e accessori degli espositori.

Patrizia Bozza, coordinatrice Mercatino Mani Tese, spiega: «Dal 2019 siamo in questi bellissimi spazi di Faventia Sales. L’idea della fiera è sempre stata quella di raccogliere imprese anche piccole, cooperative sociali che cercano nella loro attività di portare avanti valori molto importanti. Come titolo quest’anno abbiamo scelto “Il ruolo della comunità in transizione” perché l’idea è quella di vivere assieme e trovare modi quotidiani per farlo. La fiera quest’anno conterà 30 espositori provenienti da tutto il mondo, laboratori di vario tipo, un talk comico condotto da Roberto Pozzi, cibo ambulante, musica dal vivo e una sfilata finale».

Un filtro per avere in casa acqua “buona e libera” «Più richieste dopo la pandemia»

Microfiltrazione, osmosi inversa, addolcitori: ne parla Annalisa Pelliconi di Teknoterm: «Ecco quali sono i vantaggi»

Microfiltrazione

Microfiltrazione, osmosi inversa e addolcitori: termini sempre più diffusi anche in provincia, dove il trattamento delle acque domestiche è molto richiesto soprattutto tra le famiglie più numerose e negli ambienti lavorativi, grazie ai notevoli riscontri economici e ambientali.

A parlarcene è Annalisa Pelliconi, titolare di Teknoterm Progetto Casa, l’azienda lughese a conduzione famigliare di via Canaletto 1 che dagli anni ‘80 si occupa di trattamento dell’acqua, oltre che del commercio di materiale idraulico a tutto tondo e di arredo bagno. «I vantaggi dell’installazione di un filtro domestico per le acque sono principalmente tre: il primo, di matrice logistico-ambientale va a contrastare l’utilizzo di plastica monouso, non sempre adeguatamente riciclata, impedendo inoltre l’accumulo di riserve in casa, lasciando spazio per lo stoccaggio di diversi prodotti. Il secondo riguarda il risparmio economico: la plastica degli imballaggi e delle bottiglie d’acqua e il trasporto su ruote sono fattori che, oltre a danneggiare l’ambiente, pesano sul costo finale della bottiglia d’acqua al supermercato. Ultimo, ma non meno importante, l’aspetto salutistico: il trattamento rende l’acqua con un basso residuo fisso e libera da pericolosi metalli pesanti, batteri e microplastiche, cosa non garantita dalla tradizionale bottiglietta in plastica, spesso stoccata in magazzini o piazzali anche sotto il sole». Tra i diversi tipi di impianti possibili c’è la micro filtrazione, un processo che rimuove gran parte delle particelle solide e delle micro impurità contenute nell’acqua, trattenendo particelle, solidi sospesi e odori. Con questo sistema è possibile inoltre aggiungere all’acqua elementi come il magnesio e lo zinco e utilizzare erogatori che permettono di rendere l’acqua fresca o frizzante.

Un’alternativa è l’impianto a osmosi inversa, che separa l’acqua dalle sostanze disciolte e in sospensione grazie a un processo del tutto naturale. L’acqua viene filtrata per eliminare il cloro e i residui più grossolani, poi, per effetto della pressione, passa attraverso una sottile e porosa membrana osmotica, caratterizzata da fori più piccoli di un milionesimo di millimetro, in grado di trattenere la maggior parte delle sostanze, compresi metalli pesanti, micro plastiche, batteri, virus, nitrati, calcare e sali minerali. Il risultato è un’ acqua depurata molto leggera con una bassa concentrazione salina, estremamente simile a quella del supermercato.

Infine ci sono gli addolcitori, strumenti in grado di ridurre la durezza dell’acqua, rimuovendo gli ioni di calcio e magnesio dall’acqua e sostituendoli con ioni di sodio, eliminando il calcare. I benefici sono importanti per tutto l’impianto idraulico, per gli elettrodomestici e anche per la salute di pelle e capelli.

In provincia, i picchi di richiesta di installazione di depuratori si sono registrati a seguito della pandemia, e successivamente dell’alluvione: «L’acqua è un bene di prima necessità, ma particolarmente delicato e impegnativo da trasportare e stoccare in caso di emergenza – continua Pelliconi -. Anche il progetto “spesa a domicilio”, attivo durante il periodo Covid per tutelare i cittadini più fragili, spesso prevedeva limitate quantità di casse d’acqua a causa delle difficoltà di trasporto. In molti hanno realizzato in quel momento l’importanza di avere acqua sana e buona sempre a disposizione. Nel periodo post alluvionale invece la maggior parte delle richieste riguardava il ripristino del sistema danneggiato. In qualche caso, anche coloro che si sono trovati bloccati ai piani alti della casa per più giorni hanno deciso di ricorrere all’installazione del sistema per una maggiore sicurezza in futuro. Noi siamo fortunati, perchè abitiamo in una zona dove l’acqua proveniente dall’acquedotto è sottoposta a rigidi e costanti controlli, e si può bere senza criticità per la salute. Il problema però resta il gusto, a causa del cloro e del calcare presenti. Partendo quindi dall’acqua sana che arriva nelle nostre case è facilmente possibile quindi produrre acqua “minerale” buona ma soprattutto libera da microplastiche e pericolosi metalli pesanti, come piombo e rame presenti negli impianti domestici obsoleti».

Ai Weiwei e l’arte come resistenza nel “graphic memoir” di Costantini e Stamboulis

Il disegnatore e la sceneggiatrice ravennati hanno realizzato un libro di rara intensità e poesia in cui la vicenda personale di uno degli artisti più famosi al mondo, viene intrecciata ai 12 segni dell’oroscopo cinese

Zodiac Costantini

Dodici capitoli di una graphic novel che raccontano la storia personale di Ai Weiwei – forse l’artista cinese più conosciuto al mondo – e insieme descrivono la cultura e la storia della Cina dagli anni della rivoluzione culturale di Mao a oggi: stiamo parlando di Zodiac, il libro nato dalla collaborazione dell’artista con due ravennati – Gianluca Costantini per i disegni ed Elettra Stamboulis per la sceneggiatura – pubblicato da poco per le edizioni Oblomov dopo essere uscito negli Stati Uniti, in Germania, Francia, Portogallo e Tailandia. A Ravenna il libro verrà presentato venerdì 29 novembre (ore 18.30) alla biblioteca Oriani con Danilo De Biasio (giornalista e direttore del Festival dei Diritti Umani) che dialogherà con i due autori.

Il successo di Zodiac non è determinato solo dalla chiara fama dell’artista: contribuisce il fatto di essere un libro di memoir molto complesso, stratificato, coinvolgente, ottimamente illustrato e sceneggiato. La complessità della narrazione è determinata dai numerosi registri narrativi che intrecciano in modo sincronico passato, presente e futuro, senza appesantire lo scorrere della narrazione. La scansione determinata dai dodici segni dell’oroscopo cinese determina la costruzione narrativa di avvenimenti e memorie sui piani della storia privata e del paese: si parte quindi dalle prime pagine con l’illustrazione del mito di fondazione dell’oroscopo attraverso immagini fantastiche – assolutamente adatte alle articolazioni eleganti del segno di Costantini – in cui ogni segno crea un incipit, ogni qualità del segno zodiacale dà luogo al ricordo di avvenimenti e a riflessioni. Cosa sia vivere sotto terra e senza libri, tranne quei pochi concessi dal potere – i testi di due dittatori –, riflette una società orwelliana che non è frutto di fantasia ma è racconto di realtà. La dimensione fantastica è lo stesso onnipresente: le mitologie, le leggende, le narrazioni popolari non creano intermezzi ma corrispondono a emozioni reali, a illusioni, ampliano talvolta il senso di alcuni avvenimenti storici.

Protagonista della graphic è ovviamente Ai Weiwei, nato nel 1957 da una famiglia sgradita al potere ed esiliata in una regione nel profondo nord della Cina. Gli anni di detenzione del padre precedenti al confino vengono descritti nel capitolo di apertura, dedicato al segno del topo, che nella sua furbizia e capacità di sopravvivenza incarna bene il potere e le sue oppressive articolazioni. La riflessione su cosa sia la libertà e quali gli antidoti a una vita di silenzi conniventi costuisce lo scheletro narrativo, pagina dopo pagina, mentre la dimensione della memoria personale restituisce a brevi flash la lunga storia della Cina, dagli anni della rivoluzione maoista al governo successivo dei Quattro, da quello di Deng Xiaoping e le memorabili proteste di piazza Tienanmen fino all’ascesa di Xi Jinping.

La grande storia, la cultura cinese e la biografia dell’artista non sono gli unici registri che si seguono nella narrazione: grazie a una grande capacità di calibrare i vari livelli narrativi, il passato remoto e familiare di Ai Weiwei si rapporta col senso di memoria nei dialoghi al presente con suo figlio Lao. Questo passaggio intergenerazionale – fatto di considerazioni sui miti, sulle privazioni, sui desideri, sulle speranze fallite o realizzate e sulle scelte – è una ricchezza tutta umana che cuce le pagine in un’ottima sintesi, frutto della sceneggiatura di Elettra Stamboulis.

Sono stati necessari vari incontri anche dal vivo, interviste all’artista e tanto studio sulla cultura e storia della Cina per tessere un arazzo in cui memorie personali, arte antica e contemporanea, storia, cultura, favole, proverbi e mitologie di un paese molto lontano dalla visione occidentale contribuissero a creare una narrazione così potente.

Ai Weiwei appare in Zodiac non solo nella dimensione adamantina di puro spirito combattente e artista geniale, versatile quale è ma in una veste umana. Ricorrenti i ricordi del padre Ai Qing, un poeta famoso più volte candidato al Nobel che venne spedito a pulire latrine subito dopo la “campagna dei cento fiori” in cui vennero puniti tutti gli intellettuali che avevano preso parola e descritto un possibile futuro per il proprio paese. La storia degli anni ‘50 è occasione per riflettere sul rapporto affettivo e intellettuale col padre – perfino su ciò che non si ricorda ma che è invece accaduto, come un abbraccio – ma anche un modo per comprendere il proprio ruolo paterno. Il dubbio se esista un eccesso di verità è uno dei tanti quesiti che Weiwei risolve sia nella vita pubblica che in quella privata, grazie alla definizione del concetto opposto della paura. Abbondano le riflessioni sul tempo e sull’arte ma nel capitolo del segno del coniglio, l’animale proiettato eternamente al futuro, chi legge deve spogliarsi dell’idea occidentale: pur vivendo la contraddizione di essere un appassionato collezionista, Ai Weiwei li ha spesso utilizzati nei propri allestimenti senza quel senso di museificazione e sottrazione al quotidiano a cui li costringe l’Occidente. Fra allestimenti, installazioni, progetti architettonici e opere vere e proprie, i lavori eseguiti nella lunga carriera di Weiwei appaiono in Zodiac in vari modi: possono giustificare la narrazione autobiografica, come nel caso degli anni della sua formazione artistica a New York, oppure chiarire la profonda natura di attivista. Vale in questo caso l’opera che denuncia le migliaia di giovani studenti morti durante un terremoto sotto le fragili costruzioni statali delle scuole, denuncia che è valsa all’artista un rapimento e una detenzione di 81 giorni senza processo, né possibilità di contatti. Le sue opere possono apparire anche a margine di meditazioni sull’importanza di alcuni aspetti della vita, come nel caso della figura del drago – simbolo della leggerezza – modificato poi dall’artista nell’allestimento al carcere di Alcatraz. Realizzato a distanza in un regime di semilibertà, Ai Weiwei preferisce mettere a fuoco le detenzioni di altre persone e traduce il simbolo nel significato di privazione delle libertà.

L’arte è inoltre presente come racconto collettivo: oltre alle opere dell’artista, attraverso Zodiac conosciamo le avanguardie artistiche cinesi degli anni ‘70 e ‘80, quasi del tutto sconosciute visto che l’esistenza di un’arte contemporanea cinese è diventata percepibile a livello mondiale solo dopo la metà degli anni ‘90.

Nella trama collettiva sono presenti sia i compagni di strada incrociati a New York come gli amici del cuore lasciati in un paese in cui è impossibile o del tutto sconsigliabile tornare. Qui ritorna le dimensione tutta umana dell’esule che in ogni pagina di Zodiac si vena di malinconia. L’atto di resistenza tramite l’arte e la rivendicazione della libertà di parola, testimoniata ogni giorno dai lavori e dalle prese di posizione di Ai Weiwei, costituiscono un imperativo categorico che condanna alla distanza. La stessa di Brodskij, altro esule eccellente, che comunque affermava che l’arte non serve a salvare il mondo ma è il più formidabile «acceleratore della coscienza, del pensiero, della comprensione del mondo».

Contrasto a bullismo e violenza di genere, siglato accordo in prefettura

Il protocollo d’intesa coinvolge i centri antiviolenza e le scuole di Ravenna e Bologna

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Un momento dell’iniziativa di presentazione del protocollo

È stato sottoscritto stamattina, lunedì 25 novembre, il “Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza di genere, bullismo e cyberbullismo” tra le prefetture di Ravenna e Bologna, insieme ai vertici delle forze di polizia, i sindaci delle due città, i rappresentanti dell’Asl Romagna e dei centri antiviolenza Linea Rosa, Demetra Donne in Aiuto e SOS Donna ODV, nonché alcuni dirigenti scolastici e operatori dei servizi sociali. Nel corso della giornata è stato anche illustrato un progetto allegato al protocollo, dedicato alle “Azioni preventive e di contrasto ai fenomeni di violenza di genere e del bullismo tra gli adolescenti”.

L’obiettivo del protocollo è quello di mettere a disposizione del mondo della scuola alcune équipe multidisciplinari composte da operatori dell’Asl, forze di polizia, centri antiviolenza e servizi sociali dei Comuni, per offrire sostegno professionale ai dirigenti e docenti degli istituti scolastici allo scopo di contrastare e prevenire episodi di violenza di genere e bullismo. Nello specifico, questi sono i punti dell’accordo:

  • formazione continua degli operatori nel trattamento delle fattispecie di reato e gestione operativa delle problematiche legate alla violenza di genere;
  • attuazione di percorsi educativi e informativi a supporto delle vittime;
  • interventi sul territorio per favorire il superamento delle cause delle violenze e intercettare tali fenomeni;
  • sostegno alle vittime di violenza e bullismo in tutte le fasi conseguenti a episodi “sentinella”.

La prefettura svolgerà funzioni di coordinamento e coinvolgimento delle forze di polizia, mentre le procure daranno ulteriore impulso all’attività formativa per gli operatori sulle procedure e sugli istituti a tutela dei minori, anche fornendo dati statistici sui fenomeni del bullismo e della violenza di genere. Infine, le scuole si occuperanno di progetti che andranno a coniugarsi con quelli di prevenzione primaria già inseriti nei programmi curriculari scolastici, mentre agli operatori sanitari spetterà un compito fondamentale nelle azioni preventive e di contrasto ai fenomeni di violenza di genere e bullismo tra gli adolescenti.

De Pascale si è dimesso da presidente della Provincia di Ravenna

Le funzioni passano alla vicepresidente Valentina Palli, fino alle elezioni che dovranno tenersi entro i prossimi 90 giorni

De Pascale Palli
Valentina Palli e Michele De Pascale

Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha presentato questa mattina la sua lettera di dimissioni dalla carica di presidente della Provincia di Ravenna, che ha ricoperto per due mandati. La decisione era stata preannunciata, in seguito all’elezione a presidente della Regione Emilia-Romagna dopo le votazioni del 17 e 18 novembre scorsi. La vicepresidente Valentina Palli, sindaca di Russi, assumerà le funzioni attribuite al presidente della Provincia fino alle elezioni provinciali del nuovo presidente, che avranno luogo entro 90 giorni dall’effettività delle dimissioni.

Nella lettera di dimissioni De Pascale ha ringraziato la vicepresidente Palli e i componenti del consiglio provinciale, per il «lavoro svolto insieme e la collaborazione preziosa», estendendo i ringraziamenti a tutti i dipendenti e le dipendenti dell’ente.

«Il mio mandato da presidente della Provincia è stato segnato da una caratteristica, è stato il primo senza l’elezione diretta dei cittadini, cioè da quando la norma ha iniziato a prevedere un’elezione di secondo livello», ha sottolineato De Pascale nel corso di un incontro con la stampa. «Questi otto anni sono stati quindi segnati dall’idea di ritrovare un’identità di funzione per la Provincia, che ha perso la sua legittimazione popolare. Ecco perché fin dal primo giorno abbiamo cercato di colmare questa mancanza, cercando di amministrare la provincia in maniera collegiale, con gli altri sindaci e sindache del territorio».

Durante l’intervento, De Pascale ha ripercorso le principali sfide affrontate da presidente della Provincia, dalla pandemia all’alluvione, fino alla gestione della viabilità e l’edilizia scolastica.

Scopre la tresca con l’amante e ricatta l’ex collega di lavoro: arrestata

La donna è finita ai domiciliari con l’accusa di estorsione

Estorsione

Aveva minacciato di rendere nota la tresca tra un suo ex collega e una donna sposata, se l’uomo non avesse acconsentito alle sue richieste di denaro. I carabinieri di Lido Adriano hanno arrestato, con l’accusa di estorsione, una 29enne originaria di Fabriano e domiciliata a Lugo. L’arresto è avvenuto nella serata di venerdì 22 novembre.

Nel mirino della ricattatrice era finito un suo ex collega di lavoro, domiciliato a Ravenna, che avrebbe avuto una relazione extraconiugale con un’altra donna sposata. Rapporto di cui era venuta a conoscenza proprio la marchigiana che, da quando aveva saputo della tresca tra i due, non avrebbe esitato ad avanzare una richiesta di denaro al suo ex collega.

Le indagini sono scattate subito dopo la denuncia da parte del 45enne, il quale, da qualche giorno, aveva incominciato a ricevere una serie di messaggi di natura estorsiva dalla sua ex collega, già dipendente della stessa società con cui aveva cessato il rapporto di lavoro da alcuni mesi.

La ragazza, in cambio del suo silenzio sul rapporto sentimentale della vittima con una donna sposata, avrebbe chiesto in cambio 500 euro in contanti da consegnarle in una busta. La sera di venerdì 22 novembre, verso le 19, i due si sono dati appuntamento nei pressi di un parcheggio nelle vicinanze del circolo tennis di Lugo. Lì però lo scambio è stato osservato dai carabinieri che, atteso il ritiro della busta contenente la somma di denaro pattuita, hanno subito bloccato e arrestato in flagranza di reato la fabrianese, recuperando le banconote contenute all’interno.

Degli eventi è stata subito informata la pm di turno presso la procura di Ravenna, che ha disposto gli arresti domiciliari dell’arrestata a Lugo, nell’abitazione di una parente, in attesa della convalida parte del giudice per le indagini preliminari. Convalida che è avvenuta nella mattinata di oggi, al seguito della quale il giudice ha disposto anche nei confronti della donna il divieto di avvicinamento alla vittima e a quello di dimora nel Comune di Ravenna.

Impresa Massa Lombarda: batte il Club Parioli di Cobolli e si salva in A1

La squadra targata Oremplast e capitanata da Montalbini aveva raccolto solo sconfitte nelle sei sfide della fase a gironi, ma nei playout contro il circolo romano è riuscita a imporsi 4-2 e 3-1. Nel 2025 per la nona volta sarà tra le 16 società italiane in massima serie

Massa Lombarda Spareggio Al ParioliDopo zero vittorie nella sei sfide della fase a gironi, il Circolo Tennis Massa Lombarda ha fatto l’impresa ai playout salvezza del campionato a squadre di A1: le vittorie per 4-2 all’andata e 3-1 al ritorno contro il Tennis Club Parioli di Roma (terzo nel suo girone con 7 punti) consentono al team capitanato da Michele Montalbini (assistito come vice da Nicola Gualanduzzi) di conservare un posto tra le 16 società dell’elite del tennis italiano. L’andata si è giocata in Romagna il 17 novembre e il ritorno nella capitale ieri, 24 novembre.

Massa Lombarda è riuscita nell’impresa nonostante sia stata costretta a rinunciare per infortunio per l’intera competizione alle sue due punte di diamante, Giulio Zeppieri e Francesco Forti. Nel momento decisivo degli spareggi, il team ha fatto leva sullo spirito di gruppo garantendosi per il 2025 la partecipazione alla serie A1 per la nona volta, la terza di fila (presidente del circolo massese è Giorgio Errani, padre della tennista Sara che ha appena vinto la Bjk Cup con l’Italia femminile). Il prestigioso circolo capitolino – che nella fase a gironi aveva schierato come “vivaio” anche Flavio Cobolli, 32 della classifica mondiale Atp – retrocede in A2 sebbene fosse partito con ben altre ambizioni.

Sceso in campo sulla terra battuta romana con tanta fiducia dopo il risultato del confronto di andata, il team targato Oremplast (l’azienda della famiglia Pagani è da tempo partner del club di via Fornace di Sopra) si è aggiudicato i tre incontri individuali disputati visto che Francesco Forti non avendo risolto i problemi fisici che lo bloccano da mesi è stato schierato da numero 1 solo pro forma e Gabriele Pennaforti ha così vinto per forfait. Lorenzo Rottoli ha sconfitto con un periodico 6-3 Gabriele Vulpitta, l’esperto sloveno Blaz Kavcic, che ormai non disputa più attività nel circuito professionistico (è stato numero 68 nel 2012), ha lasciato appena un game a Francesco Bessire e l’under 16 Pietro Ricci, a sette giorni di distanza dalla prima affermazione in questa competizione, ha saputo conquistare il punto decisivo piegando in tre set Riccardo Grassi.

«È veramente una grandissima soddisfazione, l’unica parola che mi viene in mente in questo momento visto che non mi piace parlare di miracolo in ambito sportivo – sottolinea il capitano Michele Montalbini –. Poter disputare anche il prossimo anno il massimo campionato maschile ed essere quindi tra le migliori 16 squadre d’Italia è sicuramente un privilegio e un onore per una cittadina come Massa Lombarda e per chi come noi fa parte dello staff tecnico. Per l’ennesima volta abbiamo dato prova di essere prima di tutto una grande famiglia, aiutandoci tutti l’uno con l’altro nonostante le difficoltà e il peso di assenze pesantissime. A onor del vero anche il Parioli nello spareggio non ha potuto disporre di alcuni elementi chiave, ma questa è un po’ l’incognita che da sempre accompagna la serie A1. Pertanto complimenti a tutti, dai protagonisti sul campo come Rottoli, Kavcic, per i nostri ragazzi straordinario esempio di professionalità e attaccamento alla causa, e al giovane Ricci, che sta maturando esperienze preziose. È doveroso da parte nostra ringraziare anche tutti gli sponsor, a cominciare da Oremplast e quindi la famiglia Pagani, dedicando inoltre questa impresa all’indimenticabile Oreste, per sempre nel mio cuore. Ora ci godiamo un po’ questo bel risultato, poi inizieremo a programmare in vista del 2025, sempre mantenendo quelle che sono le prerogative del nostro fare attività agonistica».

Ha motivi per sorridere anche Fulvio Campomori, dirigente al seguito della squadra nella capitale: «Sapevamo benissimo che l’obiettivo della permanenza in categoria era difficilissimo da raggiungere quest’anno alla luce delle vicissitudini che ci hanno privato di due pedine fondamentali, però come sempre fatto anche in passato ci siamo ripromessi di lottare tutti insieme, uniti, fino all’ultimo punto, proprio come ci chiedeva Oreste Pagani. È stata un’emozione forte per me aver raggiunto la salvezza proprio in uno dei circoli storici e di maggior prestigio del nostro Paese. E ribadisco che per una realtà come la nostra il confermarsi in A1 è come vincere lo scudetto».

Ritorno
TC PARIOLI ROMA – CIRCOLO TENNIS MASSA LOMBARDA  1-3
Gabriele Pennaforti (PA) b. Francesco Forti (MA) per ritiro
Lorenzo Rottoli (MA) b. Gabriele Vulpitta (PA) 63 63
Blaz Kavcic (MA) b. Gabriele Vulpitta (PA) 61 60
Pietro Ricci (MA) b. Riccardo Grassi (PA) 6146 62

Andata
CIRCOLO TENNIS MASSA LOMBARDA – TC PARIOLI ROMA 4-2
Lukas Neumayer (PA) b. Francesco Forti (MA) per ritiro
Lorenzo Rottoli (MA) b. Gabriele Pennaforti (PA) 20 ritiro
Blaz Kavcic (MA) b. Gabriele Vulpitta (PA) 63 63
Pietro Ricci (MA) b. Andrea Bessire (PA) 64 62
Lorenzo Rottoli/Blaz Kavcic (MA) b. Francesco Bessire/Riccardo Grassi (PA) 61 63
Lukas Neumayer/Gabriele Vulpitta (PA) b. Filippo Giovannini/Pietro Ricci (MA) 63 46 10-6

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