lunedì
07 Luglio 2025

In centinaia ai funerali di Alice Soli. Il saluto anche della curva del Bologna

Cordoglio per la morte della 19enne di Massa Lombarda. Il ricordo dei professori della scuola dove si era appena diplomata

Alice Soli
Alice Soli nella foto pubblicata sul sito dell’istituto Paolini, dove si era da poco diplomata

Una comunità sconvolta, quella di Massa Lombarda, per la scomparsa della 19enne Alice Soli, morta nei giorni scorsi per l’aggravarsi di una cardiopatia con cui conviveva da anni, dopo che quando ne aveva soltanto 9 era riuscita a sconfiggere un tumore.

In centinaia hanno partecipato al funerale di ieri (28 settembre), stringendosi attorno ai genitori Marika e Francesco e ai due fratelli, Mattia di 21 anni e Federico di 7, con cui Alice viveva a Massa.

A ricordarla, con uno striscione, anche la curva del Bologna – squadra di cui è grande tifoso il padre – ieri sera allo Stadio Dall’Ara, in occasione della gara contro l’Atalanta.

Alice Soli Stadio Bologna

Nei giorni scorsi a ricordarla anche il corpo docenti dell’Istituto Paolini di Imola, dove si era diplomata pochi mesi fa. Sull’annuario scolastico, Alice aveva lasciato questo pensiero: “Non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti voluto essere”. «Attraverso queste parole – si legge sul sito della scuola, in una nota firmata dai professori – volevi lasciare un segno nella nostra scuola. E tu, cara Alice, avresti voluto essere tante cose. I tuoi occhi raccontavano tutta la tua voglia di vivere, di viaggiare, di divertirti e di lasciarti alle spalle la sofferenza che per un po’ ti aveva fatto compagnia. Ognuno di noi conserva nel cuore il proprio ricordo di te: qualcuno ti ricorderà per la tua insicurezza e per la paura di non farcela; qualcun altro si ricorderà di te per il tuo temperamento, forte e combattivo; altri ancora per il tuo dolce sorriso. Non hai mai avuto paura di esprimere la tua opinione, hai sempre voluto essere libera di dire e fare quello che pensavi. Ci piace ricordarti così Alice, per quella che sei. Con affetto».

«Non è mai giusto – ha scritto invece il sindaco di Massa Lombarda, Stefano Sangiorgi, sui social -, stavolta lo è ancora meno! Quando qualcuno ci lascia, non ci sono delle morti che valgono meno di altre, ma ci sono delle persone che lasciano il segno più di altre, vuoi per amicizia, vuoi per quello che hanno rappresentato, vuoi per quello che hanno fatto. In questi giorni il cuore di Alice ha smesso di battere, lasciando l’intera comunità senza parole. Un piccola grandissima combattente, un esempio per la famiglia e per noi tutti, un esempio fino alla fine, decidendo di donare gli organi e dare una seconda vita ad altre persone da tanto in attesa, da tanto speranzose, quella stessa speranza che a lei è stata troncata, quella seconda possibilità che dopo tante sofferenze sin da piccolina ci si chiede: Perché, perché, perhé? Alice vola alto, non ti dimenticheremo mai. Tutta l’amministrazione comunale si stringe al dolore della famiglia Soli e Cenni. Riposa in pace e che tutto ti sia lieve».

Nelle frazioni di Bagnacavallo si chiude la fase dell’emergenza: «Grazie a tutti»

Continuano i cantieri sugli argini. Attive le raccolte fondi

Dipendenti Comune A Traversara

A poco più di una settimana dai drammatici eventi alluvionali che hanno colpito il territorio bagnacavallese, la situazione complessiva nelle frazioni di Boncellino, Traversara e Villanova sta migliorando sempre di più, grazie all’enorme sforzo congiunto compiuto da istituzioni, enti e volontariato.

«Mentre continuiamo a lavorare sul territorio per i ripristini e gli interventi necessari, come Amministrazione comunale desideriamo ringraziare profondamente quanti hanno reso possibile tempestivi soccorsi, immediate opere di ripristino, continua assistenza alla popolazione – commenta il sindaco Matteo Giacomoni -. Tutto questo è stato possibile perché ogni forza in campo si è spesa senza risparmiarsi, e a ogni persona che ci è stata accanto in questi giorni va la nostra gratitudine. In particolare ringraziamo l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, la colonna mobile regionale e il coordinamento provinciale, le colonne mobili della Protezione Civile Lombardia e di Trento, l’Ucl dei Vigili del Fuoco, Hera, il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, il gruppo comunale di Protezione Civile, i dipendenti del Comune, i Consigli di zona, le associazioni e i tanti, tantissimi volontari. Restano molti altri lavori da fare e criticità da affrontare – conclude il sindaco Giacomoni – ma la grande prova di unità e solidarietà che sta dando la nostra comunità è il viatico migliore per affrontare con determinazione il percorso della ricostruzione che ci aspetta».

Se si chiude la fase di emergenza diretta, non si fermano i lavori. Continueranno nei prossimi giorni i cantieri sugli argini a cura dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, come anche i lavori portati avanti da Italgas a Traversara per ripristinare la rete in tutta la frazione

Prosegue inoltre la raccolta fondi avviata dal Comune per le popolazioni colpite, per la quale è possibile donare nelle seguenti modalità: Satispay, PagoPa, bonifico bancario all’Iban IT 80Z0627013199T20990000280 – Causale “Raccolta fondi emergenza alluvioni Bagnacavallo”. Alla stessa raccolta fondi aderisce la festa “San Michele per l’alluvione”.

Sul sito del Comune è stata inoltre creata un’apposita sezione dove trovare informazioni per chi desidera donare oggetti e servizi alle famiglie colpite: sarà costantemente aggiornata con le necessità che saranno via via manifestate della popolazione.

Per segnalazioni e richieste di interventi tecnici e ripristini: 334 2192758, urp@comune.bagnacavallo.ra.it.

Amianto, Eni Rewind dovrà pagare a Inail gli indennizzi versati a 24 lavoratori

Si tratta di circa 7 milioni di euro, compresi gli interessi

Polo Chimico Ravenna Petrolchimico
Polo chimico, foto di repertorio

Il giudice del lavoro Dario Bernardi del Tribunale di Ravenna ha condannato Eni Rewind spa a pagare a Inail gli indennizzi versati a suo tempo per 24 lavoratori perlopiù morti di mesotelioma a causa della esposizione professionale all’amianto all’interno del petrolchimico di Ravenna.

Il totale ammonta a circa 7 milioni di euro compresi gli interessi.

La decisione, come riferito da il Resto del Carlino, è arrivata in seguito al ricorso di azione di regresso promosso da Inail (avvocato Gianluca Mancini) nei confronti di Eni Rewind spa, già Syndial Attività Diversificate spa.

E prende spunto dalla sentenza penale, passata in giudicato nel dicembre 2021, che aveva visto una raffica di assoluzioni dei vari responsabili di settore avvicendatisi nel tempo ma con una formula che lasciava intuire che, anche se non era stato possibile stabilire il momento esatto della formazione del tumore irreversibile e dunque non era possibile associarlo a una persona fisica precisa, il fatto comunque sussisteva.

L’indagine penale aveva abbracciato un arco produttivo che andava dagli anni ’60 al 2012 individuando 78 parti offese tra lavoratori ammalati o familiari di deceduti (c’era pure la moglie di un operaio che si era ammalata lavando le sue tute).

Dopo l’esclusione di 32 casi dal Gup perché caduti in prescrizione, per gli altri il giudice del Lavoro ha ora isolato quelli per i quali nel penale si è dimostrato il nesso di causalità tra malattia e inalazione amianto. In particolare – si legge nella sentenza – “nel lungo excursus penale, per i mesoteliomi c’è stata assoluzione ma per non avere commesso il fatto, essendo al contrario accertata la dannosità dell’ambiente, le malattie dei lavoratori, nonché il nesso di causalità tra questi due poli”. (fonte Ansa.it)

Alessandro Gori: «La mia comicità? Un atto libero, selvaggio, esoterico»

Parla “Lo Sgargabonzi”, autore di sette libri e ospite di “Manualetto” a Ravenna con Eraldo Baldini

9.Alessandro Gori

Alessandro Gori, conosciuto online anche come Lo Sgargabonzi, è uno degli scrittori e performer più interessanti della scena nazionale. Dal 2005, anno dell’apertura del suo blog, a oggi, l’ascesa di Gori è stata continua e impressionante, collezionando collaborazioni con alcune delle riviste più importanti del Paese (Linus, Rolling Stone, Snaporaz), trasmissioni televisive (Una pezza di Lundini, Battute?), e arrivando a pubblicare ben sette libri. L’ultimo è Gruppo di leprecauni in un interno, uscito pochi mesi fa per Rizzoli Lizard.

Domenica 29 settembre, alle 21, Gori sarà ospite del festival Manualetto (qui il programma), per un incontro più unico che raro: un tandem di lettura dal vivo assieme alla gloria locale Eraldo Baldini. L’incontro è a ingresso libero.

In un’intervista di qualche tempo fa mi dicevi che fare lo scrittore non è mai stata la tua prima ambizione. Spesso dici anche di non leggere molto. Per te la scrittura è un lavoro come un altro? È faticosa o ti viene naturale?

«Scrivere mi viene naturale, ma non mi dà nessun piacere. Trovo sempre una scusa per rimandare o fare altro. Quello che mi piace e mi motiva è il risultato finale. Non ho mai sognato di fare lo scrittore né tantomeno il comico. I libri che ho letto in vita mia stanno sulle dita di quattro mani. Da grande appassionato di musica, mi sarebbe piaciuto fare il musicista ma sapevo di non averne le qualità. Rispetto a quello che avrei voluto fare ho scelto quello che sapevo di saper fare».

Con Rizzoli Lizard, dal 2022 a oggi, hai pubblicato un libro all’anno. Si ha l’impressione di stagione creativa molto felice per te. È così? Per un autore esiste la paura di pubblicare troppo?

«Non forzo mai le cose. Non scrivo mai direttamente per la pubblicazione e mai su commissione. Scrivo solo quello che so scrivere e pubblico solo quando ritengo un libro perfettamente cesellato. Ogni racconto deve essere un diorama perfetto, ma perché lo sia devi lasciarlo decantare. Negli anni, di diorami ne ho accumulati un po’: nel mio ultimo libro ci sono racconti che ho scritto quasi vent’anni fa. Voglio che ogni libro sia al suo massimo potenziale. Deve ambire a essere come uno dei primi tre album degli Oasis: un classico, un ordigno perfetto, senza riempitivi. Anche se non ho mai amato Bring It On Down, dal primo disco».

Parlaci del tuo nuovo libro, Gruppo di leprecauni in un interno. Come hai selezionato i racconti del libro? C’è un filo conduttore?

«È una sorta di manuale di caccia, dove snido e metto alla berlina molti di quelli che ritengo essere demoni minori del nostro contemporaneo. Costumi, retoriche, cose o persone ammantate da una qualche presentabilità di facciata, anzi spesso molto amate. Mi diverto a spegnere la macchina del fumo e svelarne il trucco. È il mio libro più satirico, scatologico, adolescenziale, irriverente e arrapato. Un inferno dantesco gioiosamente impresentabile. Con un paio di oasi dove riprendere fiato: la Riviera Romagnola e Pietro Pacciani».

Una volta per tutte: che cos’è un leprecauno, e come è diventato un tuo marchio di fabbrica?

«Sono agenti del caos del folklore irlandese. Questi gnomi un po’ imbolsiti e ridicoli, tutti impettiti e vestiti eleganti, con panciotto, cilindro e pipa in bruyere, che ti viene voglia di ribaltarli con una schicchera come briciole da un tavolaccio».

In questo libro c’è un pezzo che si intitola Trattatello definitivo sulla Riviera Romagnola. Il tuo amore per i nostri lidi è ben noto e risale alla tua infanzia. Come hai visto cambiare la Riviera in questi anni, sempre ammesso che abbia la capacità di cambiare

«Purtroppo l’ho vista cambiare in peggio. Per esempio, la mia amata Milano Marittima è molto diversa dalla località da Dolce Vita che era negli anni ‘80 e ‘90, quando era piena di famiglie, turisti tedeschi e olandesi, negozi di gente del posto e variegate occasioni di svago. Oggi il centro è in mano ai grandi marchi e somiglia a quello di qualsiasi città. Hanno chiuso librerie e arene estive per aprire gioiellerie e negozi d’abbigliamento che durano tre stagioni. Non esiste più nemmeno un ristorante dove mangiare bene a prezzi popolari. La tavola calda “Al Momento” e la gelateria “Ottocento” sono rimasti gli ultimi baluardi di quel mondo irripetibile. È finita anche la stagione delle discoteche. Quest’anno i pochi giovani che ho visto in giro parevano gli zombi di Romero al supermercato. Si aggiravano barcollanti senza sapere che fare, perché non trovavano più pane per i loro denti. Bene così».

Claudio Giunta, tra i più importanti critici in Italia, ha fatto gli elogi della tua scrittura. È un bel traguardo. Secondo te in Italia c’è ancora l’idea che il comico sia uno scrittore minore rispetto a quelli seri, o meglio seriosi? In generale, come vivi l’etichetta “comico”? Come una gabbia o ti senti a tuo agio?

«Mi va benissimo, anche perché la comicità ha una grande autorevolezza ai miei occhi. A patto che non la si intenda in ginocchio dinnanzi al pubblico e che non abbia la missione precipua di far ridere o, peggio ancora, far riflettere. Io intendo la comicità come un atto libero, selvaggio, esoterico e misterioso anche per chi lo compie, ai confini con l’astrazione, come una macchia di colore d’un quadro di Pollock. Fino a che pensiamo alla comicità come una macchina generatrice di risate, sarà sempre intesa come mero artigianato, una chill out zone dove attardarsi prima di tornare a fare quello che conta nella vita. E invece no: nella vita conta solo la comicità».

Scrivi a volte racconti cinici e violenti per ridicolizzare il cinismo e la violenza della nostra società. Non hai paura che questa tua maschera possa essere scambiata per la tua natura?

«Mi piace che ci sia questa ambiguità ed è attivamente cercata. Se il mio intento dovesse essere chiaro e calligrafico, creerei con gli artigli spuntati e ne uscirebbero giocattoli innocui».

Il pezzo più estremo che tu abbia mai scritto?

«Il Pifferaio di Hamelin, ad oggi inedito. Sarà nel mio nuovo spettacolo».

A tal proposito, da ottobre sarai in tour con Leprecauni Show. Passerai anche per Ravenna?

«Non per adesso, ma mi farebbe piacere, quindi aspetto la chiamata. Poi ho un sogno: avere il vostro (in realtà faentino) Alessandro Ristori ospite sul palco o anche solo in platea. Di Ristori apprezzo il mondo, la purezza, l’integrità. Sono un suo grande estimatore».

In questo tuo ultimo libro hai inserito un racconto in sei parti, intitolato “Romanzo di formazione”, che rappresenta un po’ il telaio dell’opera. Ti sei sempre trovato a tuo agio con i racconti brevi; con questo lavoro pari avvicinarti alla forma romanzo. È così? A quando un romanzo di Gori?

«In realtà Bolbo, il mio secondo libro, scritto insieme a Gianluca Cincinelli, era un romanzo, anche se aveva la forma della decostruzione dello stesso. Ma non penso che scrivere un romanzo sia un salto di qualità rispetto a scrivere racconti. A me piacciono le scene madri e mi annoiano gli snodi, i momenti di passaggio. Scrivere un libro di quaranta scene madri mi dà una soddisfazione impagabile».

A Manualetto, quest’anno, sarai a tu per tu con quello che definisci il tuo scrittore italiano preferito, Eraldo Baldini. Cosa ti piace della scrittura di Baldini, e quali sono i suoi libri preferiti?

«Lessi Gotico Rurale sotto l’ombrellone, in un’estate caldissima, e tanto rabbrividii leggendo il racconto Il Gorgo Nero. Di Baldini mi piace la visione disincantata che ha del breve tempo che abbiamo su questa Terra e la pietà che nutre per l’Uomo. Poi non è uno che se la racconta, né te la vuole raccontare. Mentre leggevo L’Uomo nero e la bicicletta blu avevo la necessità impellente di conoscerlo di  persona, l’aspirazione di diventarci, almeno un po’, amico. Oltretutto avevo intuito quanto fosse divertente dal vivo e, pure lui, quanto fosse vicino al bambino che era stato. Nell’ultimo anno ci siamo conosciuti e abbiamo comunicato spesso. Quando mi ha fatto i complimenti per un mio libro, per me è stato meglio che limonare con una svedese».

Qui una nostra recente intervista a Eraldo Baldini

La stagione dei teatri di Ravenna: da Geppi Cucciari al nuovo lavoro di Martinelli

Abbonamenti entro il 4 novembre, per sei titoli fissi e due a scelta. Ecco tutti i protagonisti

Geppi Cucciari
Geppi Cucciari

È stato presentato ufficialmente alla città il cartellone de La Stagione dei Teatri, organizzato da Ravenna Teatro in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che sarà ospitato nei due teatri cittadini, il Rasi e l’Alighieri.

Nel corso della mattinata sono intervenuti due dei protagonisti: l’attore e regista Marco Baliani, che in febbraio porterà lo spettacolo Arlecchino?, con Andrea Pennacchi, e la regista Licia Lanera, che per la prima volta metterà in scena Altri Libertini dell’indimenticato Pier Vittorio Tondelli.

La nuova stagione (dal 22 novembre al 16 aprile, qui il programma completo) sarà caratterizzata da affondi in una tradizione rivisitata, come nel caso del già citato Arlecchino? e di Moby Dick alla prova, quest’ultimo firmato dal regista Elio De Capitani, considerazioni sul tema del lavoro, introdotte dal ragioniere più famoso d’Italia, Ugo Fantozzi, qui impersonato dal comico Gianni Fantoni; riflessioni sull’essere donna, ieri come oggi, proposte da Marta Cuscunà, Geppi Cucciari, Concita De Gregorio, Maša Pelko e Chiara Lagani, introspezioni nell’animo umano fornite dal lavoro di Nicola Lagioia – che dà il titolo allo spettacolo della compagnia VicoQuartoMazzini, La ferocia – così come avviene in Via del popolo o, ancora, in Manson, spettacolo di Fanny & Alexander con Andrea Argentieri.

Arlecchino
Arlecchino

La prossima stagione di Ravenna sarà inoltre caratterizzata dal nuovo lavoro ideato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari e dedicato alla figura di Gian Lorenzo Bernini, che porterà con sé occasioni di incontro e approfondimento lungo il mese di dicembre con giornalisti e studiosi. In questo ambito si colloca lo spettacolo di Alberto Giorgio Cassani su Leon Battista Alberti con Gianfranco Tondini.

La formula dell’abbonamento prevede sei titoli fissi e due a scelta sui quattordici disponibili. Sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento creando un proprio percorso entro il  4 novembre. I prezzi non hanno subito variazioni. Grande attenzione continuerà ad essere riservata anche a chi ha meno di 26 anni, che potrà usufruire di abbonamenti a prezzi ridotti.

«Mai come in questo periodo storico – sottolineano i due co-direttori di Ravenna Teatro, Alessandro Argnani e Marcella Nonni – riteniamo ci sia bisogno di una cultura intesa come rito collettivo, come antidoto ad una quotidianità sempre più sopraffatta dalla contingenza. Il nuovo cartellone che presentiamo alla città contiene titoli e protagonisti in grado di affrontare i grandi temi dell’oggi lasciando spunti di riflessione utili per ridisegnare nuove traiettorie».

I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri, sono: Perfetta, un testo di Mattia Torre interpretato da Geppi Cucciari, che ricorda quanto il ciclo mestruale influenzi la vita delle donne; Lettere a Bernini, il nuovo lavoro di Marco Martinelli (in scena Marco Cacciola); Fantozzi. Una tragedia, con la regia di Davide Livermore che guida sulla scena Gianni Fantoni; Arlecchino? di Marco Baliani; Moby Dick alla prova, spettacolo di Elio De Capitani che si rifà all’adattamento di Orson Welles del romanzo di Melville; L’angelo della storia, un testo di Teatro Sotterraneo che trae spunto dall’ultimo lavoro di Walter Benjamin e che rappresenta la metafora del progresso che avanza.

A margine di ognuno degli spettacoli fissi, fatta eccezione per Perfetta, seguirà, il sabato successivo all’andata in scena, il tradizionale incontro delle 18 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri.

Nella rosa dei titoli che compongono gli spettacoli a scelta compaiono invece Altri libertini, tratto dall’omonimo romanzo di Pier Vittorio Tondelli, con la regia di Licia Lanera e la presenza, tra gli altri, dell’attore delle Albe Roberto Magnani; Impronte dell’anima, in omaggio alla giornata della memoria; i due progetti di Fanny &Alexander dal titolo Manson e Maternità; lo spettacolo Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, che vede in scena la giornalista Concita De Gregorio e la cantautrice Erica Mou; Fratellina, vincitore del Premio Le Maschere del Teatro 2023 come miglior spettacolo; Via del popolo, di e con Saverio La Ruina; Five Kinds Of Silence, della regista slovena Maša Pelko che affronta il dramma della violenza familiare; My Body Solo, uno spettacolo di danza prodotto da Nanou; Mulinobianco. Back to the green future, una riflessione di Babilonia Teatri sull’ambiente; La ferocia, tratto dall’omonimo capolavoro di Nicola Lagioia; Voodoo, con Eleonora Sedioli di Masque Teatro; La semplicità ingannata. Satira per attrici e pupazze sul lusso di essere donne, in cui Marta Cuscunà si interroga sulla condizione femminile prendendo spunto dalla resistenza attuata dalle monache del convento di Santa Chiara di Udine nel ‘500. Chiude il cartellone lo spettacolo Sarabanda, ispirato all’opera di Ingmar Bergman.

Si segnala infine l’evento speciale di sabato 18 gennaio, quando, alle 21, il Teatro Rasi accoglierà lo spettacolo Mangiare tutto! dell’ex concorrente di Masterchef Nicolò Califano, scritto da Califano insieme all’autore ravennate Matteo Cavezzali.

Presentazioni itineranti
Come lo scorso anno, nel mese di settembre sono iniziate le presentazioni itineranti: studi professionali, dipartimenti universitari, sedi di associazioni, scuole, case di privati e centri di aggregazione dal cuore della città alla periferia ospiterano, fino a fine ottobre, il racconto degli spettacoli in Cartellone.

In viaggio verso il teatro
Anche quest’anno Ravenna Teatro torna ad offrire ai residenti delle Circoscrizioni Nord e Sud del comune di Ravenna e a quelli del comune di Alfonsine e di Voltana l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio di trasporto gratuito (abbonamento più servizio di trasporto 146 euro / under 26 50 euro). Novità di quest’anno, il viaggio si aprirà ai lidi ravennati – da Marina di Ravenna a Punta Marina a Lido Adriano – fino alla frazione di Porto Fuori.

Concorso per le scuole
Tornerà il consueto concorso rivolto alle scuole. La proposta è quella di recensire uno o più spettacoli in calendario attraverso linguaggi congeniali ad alunni e alunne (dalla creazione di un testo scritto alla realizzazione di un video). Una giuria qualificata assegnerà il primo premio alla classe vincitrice, che avrà la possibilità di partecipare ad un viaggio alla scoperta di realtà italiane che presentano percorsi simili a quelli di Ravenna Teatro. Questo aspetto si legherà al progetto In viaggio con Ravenna Teatro – un itinerario alla scoperta di realtà che condividono valori simili a quelli di questo Centro di Produzione – che quest’anno porterà a visitare, in primavera, la città di Lecce, Teatro Koreja e altri luoghi d’arte e teatro.

Il bar
Da quest’anno il bar del teatro Alighieri aprirà alle ore 20 per dare modo a spettatrici e spettatori di fermarsi per un periodo più lungo prima dell’inizio degli spettacoli.

Abbonamenti fino a lunedì 4 novembre; biglietti in vendita da sabato 9 novembreal Teatro Alighieri; telefonicamente con carta di credito o Satispay; su ravennateatro.com; presso le agenzie de La Cassa di Ravenna Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto.   

Condannato a 5 anni di carcere per spaccio, rintracciato e arrestato a Russi

Condannato per vari reati commessi in Campania tra il 2012 e il 2018

Carabinieri Russi

Da non molto abitava a Russi. Dove ieri (27 settembre) è stato rintracciato dai carabinieri, che lo hanno arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale della Corte d’appello di Napoli.

Si tratta di un 38enne di origine partenopea, pregiudicato, che ora dovrà scontare in carcere un cumulo di pene per le varie condanne per spaccio di droga commessi in Campania tra il 2012 e il 2018.

Dopo l’arresto, l’uomo è stato portato a Port’Aurea per l’espiazione della pena di 5 anni, 9 mesi e 14 giorni di reclusione, oltre al pagamento di una pena pecuniaria di 20mila euro.

Arrestato dopo una fuga da film tra i cortili delle case

Si tratta di un 31enne condannato a oltre 7 anni di reclusione

Polizia Squadra Mobile

Nel pomeriggio di ieri (27 settembre) i poliziotti della Squadra Mobile di Ravenna hanno arrestato un 31enne pluripregiudicato, di origini tunisine, ritenuto una figura di spicco del panorama criminale locale.

La procura di Ravenna ha emesso ieri un ordine di carcerazione nei suoi confronti, dovendo espiare la pena di sette anni, sette mesi e 18 giorni di reclusione. L’uomo è stato rintracciato nei pressi della sua abitazione e bloccato dopo una breve fuga tra i cortili delle case vicine.

Aggressioni fuori dalla discoteca: in 6 non potranno più andare all’Onyx per 2 anni

“Daspo” del questore, dopo i fatti dello scorso marzo

Onyx

Per due anni non potranno né entrare e né stazionare nei pressi della discoteca Onyx di Godo. È il cosiddetto Daspo “Willy”, emesso (oltre al Foglio di Via) dal questore di Ravenna nei confronti di sei giovani, di cui tre minorenni, ritenuti pericolosi “per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

Si tratta delle conseguenze della rissa dello scorso 31 marzo, per cui erano già state denunciate sette persone. Secondo la ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri, circa dieci ragazzi avrebbero aggredito dei coetanei prima  nei pressi del locale e poi in stazione. Spinte, pugni, calci e anche un coltello utilizzato dal gruppo nei confronti delle vittime (per un diverbio innescato in discoteca per futili motivi), due delle quali finite al pronto soccorso.

Cgil e Uil in piazza contro il Ddl Sicurezza

Lunedì davanti alla prefettura per «difendere la libertà e il diritto di manifestare il dissenso»

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Cgil e Uil organizzano un presidio in piazza del Popolo, a Ravenna, per dire No al Ddl Sicurezza e difendere la libertà e il diritto di manifestare il dissenso. L’appuntamento è per lunedì 30 settembre, dalle 17 alle 18, davanti alla Prefettura.

«Scendiamo in piazza del proteggere la democrazia del nostro Paese – spiegano Cgil e Uil in una nota -. Siamo nettamente contrari a una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Questo Ddl limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali. Chiude in carcere le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età, introduce il reato della resistenza passiva rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifica, magari dovuta alle condizioni disumane di molte carceri. Il Ddl introduce nuovamente interventi a impronta securitaria e di criminalizzazione quando si parla di migranti. Tutto questo – sottolineano Cgil e Uil – mentre il Governo decide di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni mafiose».

Turismo, dati positivi a Ravenna nei primi otto mesi: «Miglior parziale dal 2017»

Ottima performance degli stranieri, più in crisi il mercato domestico. L’analisi dell’assessore Costantini

Pexels Andrea Piacquadio 3771110

I dati dei turisti dei primi otto mesi del 2024 sono positivi per il Comune di Ravenna con un +5 percento di arrivi (ossia il numero di turisti che si presenta nelle strutture ricettive) e un +3,3 percento di presenze (ossia il numero dei pernottamenti) rispetto allo stesso periodo del 2023. Ottima la performance per quanto riguarda i turisti stranieri (+9,2 percento per gli arrivi e +8,5 percento per quanto riguarda i pernottamenti).

Si tratta dei dati Istat pubblicati sul sito della Regione.

«È il miglior parziale dal 2017 a oggi – sottolinea l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – pur dovendo registrare a malincuore il calo, circoscritto agli alberghi, delle presenze degli italiani che diminuiscono del 2%, mentre anche qui crescono dell’1,3% gli arrivi».

Secondo l’assessore Costantini, che avanza una prima analisi da approfondire più avanti dopo la validazione e definizione dei dati, «per migliorare dobbiamo concentrarci sui dati con segno negativo, dove il calo è dovuto in parte ad alcuni fattori, come ad esempio la minore capacità di spesa delle famiglie, che hanno penalizzato in generale tutte le destinazioni balneari italiane, mentre invece la mucillagine ha pesato soprattutto sulle prenotazioni della costa romagnola. Tuttavia siamo soddisfatti perché nei lidi gli arrivi complessivi crescono del 5,7% e le presenze del 3,8% (citiamo sempre i dati Istat, ndr) rispetto ai dati dello stesso periodo del 2023».

Il mese di agosto fotografa una sostanziale tenuta rispetto al 2023 registrando nel comune la crescita dell’1,3% degli arrivi e il calo delle presenze dello 0,7%, confermando il trend dei mesi estivi precedenti con il calo del turismo italiano (- 0,3% degli arrivi; – 1,5% delle presenze) ma con una sostanziosa crescita degli stranieri (+ 5,3% degli arrivi, +1,5% delle presenze).

La città d’arte vede invece una sorta di tenuta degli arrivi (-0,5 percento) e un calo dei pernottamenti (-5,6 percento) rispetto all’ottimo agosto del 2023, dovuto anche alla diminuzione dei passeggeri delle crociere: il dato relativo alle crociere home port, che effettuano operazioni di imbarco e sbarco a Ravenna, prevedeva nel calendario aggiornato lo scorso giugno 42.780 passeggeri per agosto 2024, rispetto ai 49.680 dell’agosto 2023. Trend molto positivo degli stranieri in città che segna + 7,5% degli arrivi e +4,8% delle presenze nei primi otto mesi dell’anno.

Nei lidi il fenomeno della mucillagine, che anche se con discontinuità di orari e zone ha comunque caratterizzato tutto il mese, lasciava presagire dati preoccupanti; invece si registra un + 2% negli arrivi e un – 0,1% nelle presenze.

«Ritengo – sostiene ancora Costantini – che la buona performance del turismo straniero vada ulteriormente incoraggiata, puntando sempre di più alla internazionalizzazione, accrescendo le relazioni con i mercati dove registriamo flussi emergenti, e alla valorizzazione dell’offerta attraverso l’integrazione di mare, natura e cultura e l’arricchimento con esperienze legate a enogastronomia, sport ed escursioni, Dante e mosaico. Dall’altro lato però non dobbiamo sottovalutare le sintomatiche difficoltà del turismo domestico, che necessitano di una riflessione corale. Nei prossimi mesi le attività di promozione e comunicazione saranno incrementate insieme a Visit Romagna e Apt attraverso la partecipazione alle fiere di settore e a una campagna speciale di promozione che stiamo mettendo a punto in questi giorni incentrata su Ravenna Città del Mosaico e in previsione del Giubileo del 2025. Durante l’estate abbiamo inoltre prodotto molto materiale audiovisivo che sarà utilizzato per la promozione soprattutto dei lidi legata al parco marittimo per la declinazione del connubio natura e balneare».

Paolo Crepet parla di emozioni al teatro Alighieri

Martedì 1 ottobre il noto psichiatara a Ravenna

Crepet

Il noto psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista Paolo Crepet porterà la sua conferenza spettacolo “Mordere il Cielo” martedì 1 ottobre al teatro Alighieri di Ravenna.

Lo spettacolo parte dal suo omonimo libro, in cui condividendo ricordi personali, incontri e riflessioni, Crepet esorta il lettore a ribellarsi all’indifferenza, invitandolo a riappropriarsi delle proprie emozioni per tornare finalmente a «mordere il cielo».

Si rifanno 4 strade alluvionate a Fornace Zarattini con i soldi del Commissario

Oltre 1,2 milioni di euro per alcuni tratti della Faentina e le vie Braille, Ricci Curbastro e Sirotti

Via Braille
Via Braille

La giunta ha approvato nei giorni scorsi il progetto di ripristino della pavimentazione di quattro strade che attraversano l’abitato e l’area artigianale di Fornace Zarattini che avevano subito gravi danni durante l’alluvione del maggio 2023.

L’intervento, che ammonta complessivamente a 1.258.000 euro, è finanziato con il contributo statale previsto nell’ordinanza 13/2023 dal Commissario straordinario alla ricostruzione per il piano degli interventi di messa in sicurezza e ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali, nei territori delle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche.

Le strade coinvolte sono la via Faentina – nei tratti da via del Giannello a via Maestri del Lavoro; dalla rotonda Fornasari a civico 200 e dal cavalcaferrovia alla rotonda Fornasari –
via Braille, via Ricci Curbastro e via Silver Sirotti.

Gli obiettivi che il progetto si prefigge sono quelli di un ripristino delle condizioni di sicurezza per la circolazione di pedoni e ciclisti, il miglioramento delle prestazioni in termini di funzionalità operativa e sicurezza della viabilità esistente e la conseguente riduzione della incidentalità.

Gli interventi previsti consisteranno, tra gli altri, e in generale per tutte e quattro le strade, nella fresatura della pavimentazione, nella rimozione e sostituzione dei chiusini esistenti ammalorati, nella posa di pavimentazione in conglomerato bituminoso per tappeto d’usura prevedendo anche bonifiche localizzate nei tratti più ammalorati, nel ripristino della segnaletica orizzontale e verticale.

I lavori saranno realizzati a tratte, in modo da poter mantenere le strade interessate aperte al transito di veicoli, pedoni e biciclette.

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