Il Ravenna Fc torna allo stadio di Benelli per la terza giornata di campionato (domenica 22 settembre, ore 15), per affrontare il Tuttocuoio. Entrambe le squadre arrivano all’incontro con 3 punti in classifica, frutto di una vittoria e una sconfitta a testa. Dopo la convincente vittoria per 3 a 0 in trasferta contro la Sammaurese, i giallorossi di mister Mauro Antonioli vogliono dare continuità ai risultati e regalare un’altra prestazione di spessore davanti ai propri tifosi.
Il Ravenna si è presentato ai nastri di partenza con l’ambizione di recitare un ruolo da protagonista in questa stagione, e una vittoria domenica sarebbe un segnale importante per confermare le proprie aspirazioni di alta classifica.
Dall’altra parte, il Tuttocuoio guidato da Aldo Firicano arriva al Benelli con l’obiettivo di cercare di portare a casa punti per alimentare il proprio percorso verso la salvezza. La squadra toscana ha dimostrato solidità e spirito di sacrificio, potendo contare su giocatori di esperienza come Salto ex Pistoiese o sul talento di Moras che i giallorossi conoscono dopo una prestazione condita da 2 reti ed un assist che estromise il Ravenna di Serpini dalla Coppa Italia di due anni fa.
Biglietteria e informazioni utili. I biglietti per la partita sono disponibili sul sito ufficiale ravennafc.vivaticket.it e presso i punti vendita autorizzati.
La società invita i tifosi a raggiungere lo stadio con anticipo per evitare code ai botteghini e a seguire le disposizioni di sicurezza.
Domenica i cancelli e le casse dello stadio Benelli saranno aperte dalle ore 14.
Ai responsabili sarà vietata la partecipazione agli eventi sportivi per cinque e otto anni
Emesse dal questore di Ravenna Lucio Pennella 8 D.A.Spo (due delle quali con obbligo di firma) a seguito degli scontri tra tifosi del “San Pancrazio ” e del “Bagnacavallo” nel pomeriggio del 15 settembre 2024, durante l’incontro di calcio della prima giornata del campionato di Prima Categoria, allo stadio “D.Neri” di Russi.
I provvedimenti sono stati adottati nei confronti dei responsabili dei disordini basandosi sulle indagini della Divisione Anticrimine e sugli accertamenti forniti da Digos e Stazione Carabinieri di Russi. Sul luogo sono stati rinvenuti sassi, bastoni di bandiere, cinture e lucchetti. È stato proprio il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, a scongiurare conseguenze più gravi causate dalle violenze e dagli scontri tra le due tifoserie.
Ai responsabili sarà vietato assistere a tutte le manifestazioni sportive nazionali ed internazionali per cinque e otto anni.
Il fermo è scattato dopo l’aggressione verbale a un’infermiera e alla colluttazione con una guardia giurata e un agente intervenuto sul posto
Aggredisce verbalmente un’infermiera e si scontra con una guardia giurata che prova a fermarlo. È stato arrestato ieri sera al pronto soccorso di Ravenna un uomo italiano di 52 anni, di origini siciliane, con l’accusa di violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Il soggetto, già noto alle forze dell’ordine, era stato trasportato all’ospedale dal servizio del 118 per un consulto, visto il suo stato di’ profonda agitazione. Giunto alla struttura sanitaria, l’uomo ha iniziato a minacciare verbalmente un’infermiera, provocando l’intervento di una guardia giurata presente sul posto. La guardia, nel tentativo di fermare l’aggressore, ha utilizzato lo spray al peperoncino, senza tuttavia riuscire a calmare l’individuo che, al contrario, ha risposto iniziando una colluttazione l’addetto alla sicurezza.
All’arrivo della Polizia, l’uomo ha opposto ulteriore resistenza, strattonando violentemente uno degli agenti. Il soggetto è stato poi immobilizzato e tratto in arresto. Si è svolto in mattinata il giudizio direttissimo, al termine del quale l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la richiesta dello stato d’emergenza, deliberando un primo stanziamento. Sopralluoghi della presidente della Regione: «Lavoriamo senza perdere un’ora, priorità assoluta l’assistenza alla popolazione. Finita questa prima fase, la ricognizione delle urgenze e a seguire la conta dei danni»
La Regione annuncia il proseguo incessante dei lavori di ripristino a seguito dell’ondata di maltempo. Gli interventi, svolti anche durante le ore notturne hanno permesso di bloccare falla del fiume Senio che ha interessato i comuni di Cotignola e Lugo. Sulla riva destra è in attività il cantiere per la pulizia di un pozzo, mentre nelle prossime ore inizieranno i lavori di sgombero e pulizia a cura dei volontari. Non si fermano gli interventi di ripristino nell’area di Traversara di Bagnacavallo: la rottura del fiume Lamone è stata chiusa nella notte, ma proseguono i lavori sulle arginature e di pulizia nella frazione, pesantemente colpita dall’acqua. L’area del cantiere sarà interdetta alle persone per ragioni di sicurezza. All’ospedale di Lugo è previsto per domenica 22 settembre il rientro dei pazienti evacuati nei giorni scorsi.
Il numero degli sfollati risulta dimezzato rispetto all’inizio dell’emergenza: da circa 2.500 ai 1.266 attuali, quasi tutti in assistenza autonoma. Quelli assistiti in palestre e in palazzetti sono 140. Sono iniziate anche le operazioni di smaltimento dei rifiuti, con 7 aree di ammassamento allestite da Hera. Per la giornata di domani (domenica 22 settembre) è stata comunque emessa un’allerta arancione per l’area ravennate, non per la previsione di fenomeni significativi ma per l’eventualità di frane e problematiche ai terreni.
La presidente facente funzione Irene Priolo ha invece annunciato l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della richiesta dello Stato di emergenza avanzata dalle Regioni Emilia-Romagna e Marche. Oltre allo stato di emergenza, della durata di 12 mesi, è stato deliberato anche uno stanziamento di 20 milioni di euro per fare fronte ai primi interventi urgenti, il soccorso e l’assistenza alla popolazione e il ripristino dei servizi e delle infrastrutture. In agenda per Priolo anche una serie di sopralluoghi nelle località più colpite, tra cui Brisighella, Modigliana e Casola Valsenio.
«Non stiamo perdendo nemmeno un minuto, la priorità resta l’assistenza alle popolazioni colpite. Voglio ringraziare tutti i volontari e gli operatori delle forze dell’ordine e della Protezione Civile, tra cui tanti provenienti da altre regioni, che come sempre stanno dando una dimostrazione di generosità e professionalità straordinaria, così come tutti i sindaci che stanno reagendo di fronte a questa ennesima avversità – afferma la presidente Priolo-. Ringrazio il Governo per il primo stanziamento che ci permette di coprire una prima parte di interventi urgenti e di attivare i contributi a favore delle persone colpite direttamente dall’acqua. In queste ore prosegue la ricognizione degli interventi inderogabili e a seguire inizierà la conta dei danni, che chiuderemo nel più breve tempo possibile. Ringrazio anche il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che è stato il primo a chiamarmi per esprimere solidarietà alla nostra Regione e a offrirmi aiuto e collaborazione».
Durante l’emergenza si sono registrati in regione 24 voli di recupero che hanno permesso di salvare 114 persone, oltre a 4 cani e 5 gatti. I volontari impegnati nel soccorso e nell’assistenza alla popolazione sono stati circa mille, tra colonne mobili regionali e organizzazioni di volontariato. Il numero verde 800 024662 ha registrato 205 chiamate solo nella giornata di giovedì 19 e rimarrà attivo fino a venerdì 27 settembre. Prosegue anche il monitoraggio dei versanti collinari, complessivamente, il quadro restituito dai sopralluoghi restituisce una diffusa criticità dovuta alla pioggia che ha provocato smottamenti dovuti soprattutto a colate di terra scesa dall’Appennino. Poche le unità di edifici interessati, gli evacuati coinvolti da questi fenomeni sono 22 tra Loiano, Castel del Rio e Brisighella. Già rincasate le 10 persone coinvolte a Modigliana.
Ll’Ucc (Unità Coordinamento Consorzi) 27 pompe mobili, di cui 17 già installate e operanti e le restanti in disponibilità. Fin da martedì 17 settembre sono stati fermati gli impianti di sollevamento e da mercoledì il Canale Emiliano-Romagnolo è stato sezionato, con la chiusura di circa 100 paratoie, e messo in sicurezza per evitare che in caso di ingresso di acqua da parte di fiume, questo non portasse acqua in altre zone a valle non alluvionate ma comunque in situazioni di grave criticità. In zona Cotignola più di un milione di metri cubi di acque provenienti dal Senio sono stati in parte invasati in Cer e in parte scaricati in Savio. Nel frattempo non è stato interrotto il funzionamento per uso potabile. Attualmente il Cer è in sicurezza non ricevendo più acqua di alluvione e si sta procedendo con lo scarico in Savio per il suo svuotamento.
La coreografa ravennate e le giovani artiste Zoe Francia Lamattina e Ida Malfatti sono al lavoro su “allenamenti”, serie di laboratori aperti a tutti in vista della rievocazione dello storico spettacolo “Fragole e Sangue” al Ravenna Festival 2025
foto di Emma Graziani
ll 2024 è un anno speciale, denso di iniziative, per “CorpoGiochi”, originale e unica – è brevettata con una ® – disciplina artistica, espressione fisica, attività pedagogica e di aggregazione sociale, aperta a tutte e tutti, che supera 20 anni di impegno e creatività a Ravenna. Ne parliamo con le protagoniste: l’ideatrice Monica Francia (una carriera fra gli anni ‘80 e ‘90 nel campo della danza contemporanea) e le giovani artiste Zoe Francia Lamattina e Ida Malfatti.
Mettere in gioco il corpo, a partire dai fondamenti della danza, liberamente, senza limiti di età, predisposizione fisica, provenienza sociale e culturale. E dire che ci sono già molteplici attività sportive e di benessere, dallo yoga ad altre filosofie psicomotorie… Quando, perché e come sono nate le pratiche rivolte alla cittadinanza? Monica Francia: «Dopo aver formato la mia compagnia e dopo aver costruito sistemi di curatela performativa sperimentale, ho scelto di guardare fuori dal sistema-danza. Nel mio percorso la ricerca artistica è stata sempre strettamente connessa con la trasmissione delle pratiche a ogni corpo, non solo a quelli che pensano di “danzare”. Intendo la ricerca non solo come un modo per creare e mettere in scena opere artistiche ma soprattutto per innescare delle trasformazioni che agiscano a rilascio prolungato nelle relazioni. Questo è quello che ho sempre fatto all’interno del mondo della danza e che continuo a fare fuori, in tutti gli altri mondi che attraverso. Per questo ho inventato il metodo CorpoGiochi che si inserisce anche nelle scuole. Ciò che distingue queste pratiche da altre pratiche corporee e sportive è infatti la scelta di posizionarle in maniera consapevole e intelligente nel sistema obbligatorio di educazione pubblica tramite cui tutte le soggettività devono passare, come da un setaccio, per poter entrare nella vita sociale e politica».
Quest’anno, in particolare, avete pubblicato un volumetto – “CorpoGiochi in 20 pratiche” – che va oltre il consueto almanacco annuale che testimonia il lavoro svolto coi laboratori nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie della città, che coinvolgono centinaia di bambini e adolescenti, genitori, insegnanti… Rende conto dell’attività intrapresa, ma va oltre, prefigurando un futuro ancora a venire, eppure chiaramente immaginato. Un’eredità, un’evoluzione possibile? Ida Malfatti: «Il libro è una delle emersioni del processo sotterraneo “archivia”, una progettualità iniziata da Zoe per mettere mano, letteralmente mano-mettere, l’eredità di Monica. Io entro qui, in veste di teorica, per produrre linguaggi che tengano traccia delle trasformazioni già in corso e che non lascino ad altri il compito postero e postumo di fare l’archivio. Abbiamo iniziato con le parole del metodo CorpoGiochi. Ora tocca al resto, a tutti i materiali che eccedono CorpoGiochi, a partire dalle scritture degli spettacoli della compagnia Monica Francia passando dalle pratiche di formazione delle performer e dagli appunti che sono stati messi da parte per riemergere ora in nuove combinazioni».
A partire da fine settembre, oltre ai consueti laboratori con le scuole, fino a primavera del 2025, avete organizzato una serie di nuovi laboratori, aperti a tutti e gratuiti, intitolati “allenamenti”. Di cosa si tratta? Zoe Francia Lamattina: «“allenamenti” è l’occasione per ogni corpo di incontrare le pratiche, di attivare sensibilità e movimenti extraquotidiani e di uscirne trasformata. Si tratta infatti di un’azione che porta le pratiche a contatto diretto con la cittadinanza fuori dal sistema delle scuole pubbliche e della danza, permettendo l’incontro transgenerazionale. Quest’anno il ciclo di incontri di laboratorio è gratuito grazie alla collaborazione con Ravenna Teatro e al sostegno di Ammutinamenti. La presentazione del progetto è stata ospitata dal festival Ammutinamenti il 7 settembre grazie alla giovane direzione artistica che da qualche anno ha preso il testimone passato da Monica, ideatrice del festival e delle azioni del network Anticorpi XL. Il primo appuntamento è il 24 settembre al Teatro Lo Zodiaco a cura di CorpoGiochi ASD in collaborazione con Galla & Teo. Gli incontri proseguono, con cadenza circa mensile, fino a maggio 2025. Tutte le informazioni per partecipare sono al sito www.corpogiochiasd.it e per informazioni si può scrivere alla mail recuperopratiche2022@gmail.com. Rispondo io».
Scena da “Fragole e Sangue” di Monica Francia (1994)
Al centro di “allenamenti” c’è la rievocazione di una memorabile performance di danza sperimentale degli anni ’90, “Fragole e Sangue”, firmata dalla Compagnia Monica Francia, che avrà un nuovo esito spettacolare nell’edizione 2025 del Ravenna Festival. Com’era in origine questa creazione artistica e come sarà rieditata per il festival? Ida Malfatti: «“allenamenti” è un percorso intrecciato in modo sperimentale alla nuova produzione “fragolesangue”. La scelta è stata quella di condividere con la cittadinanza non solo l’esito scenico ma anche il percorso verso lo spettacolo. Durante “allenamenti” si condivideranno pratiche, metodi e partiture che permetteranno a chi partecipa e ne ha desiderio di avere un ruolo spettatoriale attivo che non coinvolge soltanto la visione e gli occhi. Di “Fragole e Sangue” (1994) triplichiamo la regia, che sarà firmata da noi tre, e moltiplichiamo il numero dei performer in scena con il coinvolgimento della sound designer Chiara Cecconello e della tecnica teatrale Sara Zannoni. Ogni persona coinvolta nella produzione è anche coinvolta in prima persona nelle pratiche corporee: i ruoli sono differenti ma a partire da un processo di trasformazione che è comune a tutte le professionalità necessarie alla scena. Scegliamo poi di mantenere la drammaturgia sonora originale tratta da film del passato, tenendo aperto il conflitto con un mondo poetico-politico che non è attuale e tuttavia ancora brucia. Da qui il titolo “fragolesangue”, scritto tutto attaccato: il suono è lo stesso ma la scrittura è differente».
A sostenere questa iniziativa, ritorna “archivia”, una sorta di memoria organizzata… Qual è e quale sarà il suo ruolo in futuro? Zoe Francia Lamattina: «“archivia” è la trama sottesa che fa innescare ed esplodere i materiali del passato e li riconfigura in forme nuove. In questo senso sono prodotti di “archivia” sia il libro su Corpogiochi sia “fragolesangue” in scena a Ravenna Festival 2025. “archivia” è un progetto di ricerca coreografica che dal 2021 mette in discussione la modalità di trasmissione dei saperi da madre a figlia e da insegnante ad allieva. Dentro il progetto “archivia” ho chiamato Monica al fianco di performer, attrici e danzatrici giovani attive nelle arti performative contemporanee non con un ruolo di guida, ma di corpo che trasmette saperi che sono allo stesso tempo singolari e collettivi. Il gruppo è ora attivo e prosegue a incontrarsi in intense sessioni di ripetizione delle partiture verso “fragolesangue” ma l’obiettivo rimane l’apertura di nuovi modi di fare futuri coi passati e viceversa».
Immagine di Zoe Francia Lamattina
CALENDARIO ALLENAMENTI
24/9 + 15/10 + 5/11 + 26/11 + 17/12 a cura di CorpoGiochi ASD in collaborazione con Galla & Teo Teatro Lo Zodiaco, dalle ore 18 alle ore 20
13/1 + 27/1 + 10/2 + 17/2 + 3/3 + 10/3 + 23/4 + 29/4 a cura di Ravenna Teatro Teatro Rasi, dalle ore 18 alle 20
A seguito dell’emergenza causata dal maltempo continuano i monitoraggi sulle vie della provincia
Arriva dalla prefettura l’aggiornamento sulla percorribilità delle strade in Provincia, a seguito delle chiusure dovute al maltempo degli scorsi giorni.
Vengono riaperte al traffico oggi (sabato 21 settembre):
SP 88 Cogollo
SP 95 Strada di coll. A14dir e la città di Lugo
Viene modificata invece la chiusura per:
SP 114 Alberico da Barbiano chiusa da innesto bretella SP. 253 S.Vitale
DIR>Bagancavallo fino a Piratello
Restano invariate le chiusure di:
SP 25 Torri-Entirate-Villanova-Glorie (da SP 253 S.Viale fino a SP 88 Cocollo)
SP 75 Boncellino e Gabina (da sc via S.Gervasio fino a sc Boncellino)
SP 89 Cocchi
SP 90 Giovanni (da via Gaggio fino a Chiusaccia)
SP 253R S.Vitale da innesto SP 119 fino a rotonda Via di Giù
SP 105 Destra Senio – Molinazza (da innesto SS 16 fino a innesto strada cimitero)
L’esposizione sarà visitabile a partire dal 22 settembre. L’inaugurazione, prevista per sabato 21 è stato annullata a causa dell’emergenza meteorologica
Sarà visitabile da domenica 22 settembre la mostra “La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso”, al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo. La mostra, curata da Davide Caroli e Martina Elisa Piacente, è a ingresso gratuito contiene al suo interno alcuni schizzi di artisti come Picasso, e Goya e Degas, doveva essere originariamente inaugurata oggi (sabato 21), ma a causa dell’emergenza legata al maltempo il vernissage è stato annullato.
La mostra ripercorre, con oltre cento opere in fogli sciolti, un viaggio di revisione del sé e della rappresentazione della realtà attraverso le mutazioni dei segni nell’arte dell’incisione, partendo da alcune grafiche di Goya, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell’800, passando attraverso l’iconico e ironico tratto di Daumier e arrivando alle poco conosciute grafiche impressioniste, con fogli di Manet, Renoir e Degas, e ai così detti post-impressionisti da Toulouse-Lautrec, Matisse, Wlaminck a Gauguin, Cezanne e Bonnard.
Si prosegue con l’espressionismo tedesco di Ensor, Grosz, Kirchner, Kokoschka, Kollwitz, Masereel, Nolde, Pechstein, Schiele, al Simbolismo di Redon e Alberto Martini; dall’astrattismo di Kandinskij e Klee al Surrealismo di Ernst, Man Ray, Magritte, Dalì, Picabia. Altri autori in mostra sono difficilmente circoscrivibili in movimenti codificati: agli italiani Arturo Martini, de Chirico, Morandi, Wildt, Boccioni, Marini, Manzù, Carrà, Campigli, si affiancano gli europei Chagall, Rouault, Giacometti, Léger, con una spazio importante riservato al lavoro di Picasso, l’autore che forse più di tutti ha segnato l’arte del’900 e che ha utilizzato tutto lo spettro delle tecniche artistiche, comprese quelle calcografiche, per esprimere il suo pensiero.
La mostra, realizzata grazie alla preziosa collaborazione di diversi musei, al prestito di generosi collezionisti, e al supporto di Mixer Spa ed Edison Stoccaggio Spa, ed è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna ed è accompagnata da un catalogo che include le fotografie di tutte le opere esposte. Durante l’esposizione saranno organizzati eventi che approfondiranno diversi aspetti della cultura a cavallo tra i due secoli presi in esame e workshop dedicati alle tecniche incisorie.
La mostra è aperta al pubblico nei seguenti giorni e orari:
martedì e mercoledì: 14.30-18;
giovedì: 10-12.30 e 14.30-18;
venerdì, sabato e domenica: 10-12.30 e 14.30-19.
Dal 26 al 28 settembre, in occasione della Festa di San Michele, orario ampliato dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23. Domenica 29 settembre orario continuato 10-23.
1° novembre, 8 dicembre, 26 dicembre e 6 gennaio aperto con orario 10-12.30 e 14.30-19.
La risposta della Regione: «Era inevitabile, non si tratta di mancata manutenzione dell’alveo, ma dei detriti provenienti da Modigliana»
È stato ripulito da tronchi e detriti il ponte ferroviario di Boncellino (località di Bagnacavallo). La Regione dichiara di aver lavorato in estrema urgenza in collaborazione con protezione civile, esercito e Rete ferroviaria italiana.
L’accumulo di legname prima della rimozione
Il “tappo” aveva fatto molto discutere negli scorsi giorni, secondo alcuni infatti una corretta manutenzione del fiume avrebbe potuto scongiurare la tracimazione in prossimità della ferrovia.
L’ammasso di legname è stato infatti attribuito alla mancata rimozione di alberi e rami dopo il taglio della scorsa estate, effettuato proprio al fine di limitare il rischio di esondazione ma non correttamente monitorato. La regione però risponde indicando che legni e tronchi proverebbero in realtà da Modigliana, finendo con l’ammassarsi a causa del violento deflusso delle acque.
«Quando si verifica un evento di dimensioni importanti come quello che il 18 e 19 settembre ha colpito il bacino montano del fiume Marzeno, e tutti abbiamo potuto vedere le immagini di Modigliana- spiega Marco Bacchini, direttore responsabile dell’Ufficio Territoriale di Ravenna dell’Agenzia regionale di Protezione civile-, è purtroppo normale che a valle ci sia un forte trasporto di materiale vegetale. La quantità di materiale accatastata nell’alveo del fiume Lamone, in cui il Marzeno confluisce, è dunque una conseguenza dell’evento meteorologico che si è verificato. La criticità- conclude- è stata data dall’interferenza del ponte del Boncellino, accentuata dalle pile in alveo, che di fatto ha creato un ostacolo per il normale deflusso dei detriti».
Solo l’anno scorso l’attività era stata premiata come Bottega Storica dell’Emilia Romagna
Ultimo giorno di attività per la Jeanseria Cipriani di Piazza Baracca: ad annunciarlo sono i titolari attraverso un post pubblicato ieri (venerdì 20 settembre) su Facebook.
Nella dichiarazione condivisa sui social Itala Cipriani e i figli Paola e Stefano Perani ringraziano i clienti affezionati che hanno accompagnato la bottega, gli amici, i vicini, i rappresentanti e, più in generale, i colleghi delle attività del centro al fianco dei quali hanno lavorato per tanti anni. Il post si conclude con un invito a passare per un ultimo saluto all’attività nel corso della giornata di oggi.
Secondo quanto dichiarato dai titolari al Carlino, le prime difficoltà dell’attività sono nate a seguito della pandemia. La minore affluenza di clientela nel centro storico, anche a causa della mancanza di parcheggi e la concorrenza online avrebbero poi dato la stoccata finale.
Durante una rissa all’uscita da uno stabilimento balneare avevano estratto un tirapugni e un coltello, ferendo gravemente due giovani forlivesi
Si trovano in carcere a Ravenna i due aggressori che lo scorso San Lorenzo hanno accoltellato due ragazzi forlivesi di 17 e 18 anni, all’uscita di uno stabilimento balneare a Lido di Classe. Secondo quanto riportato dai quotidiani cittadini Carlino e Corriere in edicola oggi, sabato 21 settembre, si tratta di due giovani forlivesi di 20 e 21 anni, uno pizzaiolo e uno studente-lavoratore, entrambi italiani di origine albanese e incensurati.
I due giovani sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di arma bianca (un coltello e un tirapugni) e per lunedì è previsto l’interrogatorio di garanzia, dove potranno condividere la loro versione dell’accaduto. Alla base della rissa sembra esserci un apprezzamento rivolto alla fidanzata di uno dei due aggressori. Durante l’accesa lite tra gli stabilimenti Mattley e Torakiki i due avrebbero impugnato coltello e tirapugni, davanti agli occhi di diversi testimoni. Per i due feriti, le prognosi iniziali erano di 7 giorni (poi diventata di oltre 40) e, per il più grave, di 40 giorni per fendenti a torace e schiena. Dopo l’aggressione le due armi non sono state ritrovate.
Nessun disperso. In 48 ore caduti 350 mm di pioggia. Circa 1.300 interruzioni di energia elettrica
Danni ancora da quantificare, ma che con ogni probabilità supereranno il miliardo di euro, tutte le energie concentrare per le operazioni essenziali di ripristino degli argini colpiti e per un ritorno alla normalità il prima possibile, e una buona notizia: non c’è alcun disperso.
Il giorno dopo l’incubo che a distanza di poco più di un anno torna in Emilia-Romagna, l’alluvione che ha colpito in particolare alcune aree del Ravennate e del Bolognese, si cominciano a fare i conti: al momento ci sono complessivamente 2.500 persone evacuate in via precauzionale, centinaia e centinaia di case invase dal fango, campagne allagate con gli agricoltori in ginocchio, linee dei treni locali ancora parzialmente sospese, viabilità critica in alcune zone per via di frane e smottamenti ancora in evoluzione.
La buona notizia arriva dalla Prefettura di Ravenna, è la smentita dell’iniziale segnalazione di due persone disperse dopo la piena che ha travolto argini e case a Traversara, frazione di Bagnacavallo. Un tecnico del consorzio di bonifica, sul posto, aveva creduto di vedere una persona spazzata via dall’acqua e un’altra in una casa poi crollatagli davanti agli occhi. Segnalazione, ricostruisce il prefetto ravennate Castrese De Rosa, che era opportuno verificare e accertare. Ieri la notizia era stata rilanciata dal viceministro Galeazzo Bignami, appresa dal capo della Protezione civile, mentre oggi (20 settembre) le verifiche e i riscontri hanno dato tutte esito negativo.
Le conseguenze di uno scarico di pioggia definito straordinario dai tecnici – 350 millimetri caduti in 48 ore, quando per un raffronto nel maggio 2023 furono 400-450 i millimetri in due alluvioni – sono devastanti, soprattutto su una popolazione che si stava appena riprendendo dalla distruzione di un anno e mezzo fa. Ora però finita la fase dei soccorsi, tecnici e imprese sono già al lavoro per ripristinare gli argini: non si registrano più fuoriuscite d’acqua su Senio e Lamone. Oltre mille gli interventi solo dei vigili del fuoco, con le situazioni più critiche a Lugo, dove è stato inizialmente evacuato anche l’ospedale, e Bagnacavallo.
Circa 1.300 in tutto le interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino. (fonte Ansa.it)
E non sono necessarie donazioni di viveri e indumenti
L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna raccomanda a chiunque voglia aiutare i territori colpiti dell’alluvione di contattare le realtà attive sul territorio prima di recarsi sul posto, per evitare situazioni di intralcio alle operazioni di soccorso e altre situazioni di potenziale pericolo.
I volontari sono invitati a rivolgersi ai seguenti contatti: chi volesse aiutare sul territorio di Cotignola, il numero da contattare è 339 8310504 (dalle 8 alle 20).
Per il territorio di Bagnacavallo (Boncellino, Traversara, Villanova), al momento la situazione richiede ancora interventi principalmente della Protezione civile e i turni di volontariato per sabato 21 e domenica 22 settembre sono già al completo. È possibile tenersi informati su come e quando poter aiutare in qualità di volontario, consultando la pagina dedicata www.comune.bagnacavallo.ra.it/Novita/Notizie/Alluvione-aiutare-come-volontari.
Per il territorio di Lugo contattare l’Urp allo 0545 299441 (sabato 21 settembre dalle 9 alle 18 e domenica dalle 8 alle 17), oppure il 338 3785043 (solo messaggi Whatsapp).
Chi volesse aiutare amici o parenti, può farlo in autonomia contattando direttamente gli interessati, assicurandosi che l’abitazione su cui operare sia accessibile.
Chi necessita di aiuto per la pulizia della propria casa allagata può rivolgersi agli stessi contatti.
Sono necessari aiuti per la pulizia delle abitazioni alluvionate, così come strumenti utili alla pulizia e alla rimozione di acqua e fango. Non sono necessarie donazioni di viveri e indumenti.
Per chi volesse fare donazioni, è ancora attivo l’Iban creato dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per l’alluvione del 2023: IT66A0627013199T20990000380, intestato a Unione dei Comuni della Bassa Romagna, scrivendo nella causale «Raccolta fondi emergenza alluvione».