domenica
24 Agosto 2025

Francesco Giampaoli e i Manuel Pistacchio «La musica è come un viaggio»

«L’etichetta Brutture Moderne? Non è un business ma ci permette di portare avanti pensieri creativi»

 DSC2713Il concerto di Cesare Basile, domenica 17 novembre (dalle ore 17) al Cisim di Lido Adriano, è anche un’ottima occasione, in apertura di serata, per ascoltare in anteprima dal vivo Pellegrino, terzo album dei Manuel Pistacchio che uscirà nel febbraio del 2025, preceduto da una serie di singoli (venerdì 15 novembre è uscito il secondo, Parole). Trio formato da Diego Pasini (testi, voce e chitarra) e Lorenzo Camera (synth, chitarra, percussioni e arrangiamenti, già in Ponzio Pilates e Mondoriviera), entrambi di Bellaria Igea Marina, e dal ravennate Francesco Giampaoli (basso, synth, percussioni e arrangiamenti, attivo, tra gli altri, in Sacri Cuori, Classica Orchestra Afrobeat, Hugo Race Fatalists e Opez, nonché titolare dell’etichetta Brutture Moderne), Manuel Pistacchio è senza dubbio una delle realtà più interessanti e apprezzate della scena rock indipendente nazionale. Abbiamo fatto due chiacchiere con Francesco Giampaoli e Diego Pasini.

I titoli dei primi due dischi dei Manuel Pistacchio, Di primo mattino e Scordato Cuore, prendevano entrambi spunto da poesie (una di Roby Puma, artista e performer di Bellaria Igea Marina, l’altra di Montale) qual è invece l’origine di Pellegrino?

Diego Pasini: «Per Pellegrino non c’è un riferimento preciso a un poeta, ci piaceva usarlo perché secondo noi esprime la poetica, sia sonora che testuale, dell’album. È l’anima in comune di Manuel Pistacchio, quella dei tre musicisti che si fa in qualche modo pellegrina, devota e in qualche modo veggente, che intraprende un po’ questo viaggio che va avanti da cinque anni mettendo come meta sacra la musica. È un album che abbiamo davvero scritto in tre, ognuno ha suonato determinati strumenti (Francesco poi ha fatto i mix e la produzione) e messo la propria caratteristica in ogni brano».

Francesco Giampaoli: «Sicuramente il titolo ha a che fare col muoversi, col viaggio. Quando ho conosciuto Diego e Lorenzo nel 2018, loro avevano fatto 4, 5 pezzi e ascoltarli per me fu davvero un’illuminazione, oltre al fatto che mi sembrava di essere con loro da sempre, erano come i miei amici di quando avevo vent’anni, e tutto questo senza dire nulla. Questa vicinanza in campo artistico prosegue da allora, e quindi è un viaggio che ha a che fare con la musica, con lo spostarsi, con dimensioni parallele, trascendentali, volendo, vai te a capire cosa è l’arte».

Una musica che trascende se stessa, quindi.

FG: «Per me è un’esperienza che ci porta ad approdare a luoghi nuovi e inaspettati e il fatto di farlo insieme rende questi luoghi unici. C’è condivisione, un dialogo dal punto di vista creativo, c’è questo trovarsi in posti sempre nuovi, muoversi, cercare. Per me fare musica ha assolutamente a che fare con lo spirito, va al di là della realtà più concreta e ti porta in altri mondi. Fare questa musica insieme è esso stesso rivelazione, occorre la volontà di ascoltarsi e farlo, questo viaggio. E credo che stiamo facendo davvero una bella passeggiata».

Le sonorità di Pellegrino sono diverse dal precedente Scordato Cuore, sembra più “suonato”.

FG: «La sonorità dei Manuel Pistacchio è frutto di un approccio sempre molto maniacale, ma mentre prima eravamo ancora più astratti, ora abbiamo tirato fuori il musicista che suona in maniera un po’ più concreta, e questo disco è, se vuoi, un po’ più semplice, per quanto non manchino i tocchi di elettronica sperimentale. Manuel Pistacchio prima aveva una componente molto onirica nel suonare, adesso c’è anche quella più terrena del musicista che suona, più fisicamente in primo piano. Prima a volte eravamo più astratti, ma anche questo fa parte del viaggio, dello spostarsi. Abbiamo sempre un’attenzione profonda nel rispetto di un pensiero estetico, però non c’è la paura di gettarsi anche nel vuoto. Ci siamo trovati in una situazione nuova e quindi, sì, ci sono sonorità diverse, così come lo erano quelle del secondo disco rispetto al primo. Siamo una vera band e tutti e tre gli elementi ci mettono dentro la propria creatività, creando tantissime possibilità».

DP: «Il fuoco in Pellegrino va più sull’alchimia tra musicista e strumento, come se lo strumento divenisse anche una sorta di oggetto magico, un ponte tra l’intuizione e la scrittura. Anche registrare nello studio di Francesco, in una modalità diversa dalle altre volte, è stata una scelta in qualche modo estetica».

Diego, tu scrivi i testi: come arrivano? Ispirazioni improvvise o riflessioni su temi che ti stanno a cuore?

DP: «Un po’ entrambe le cose. Per scrivere una canzone o la linea melodica parto molto spesso dal testo e in rari casi sono riuscito a creare le due cose insieme. Sento che la mia creatività si manifesta molto nello scrivere, nel creare immagini con le parole. Un’elaborazione della scrittura parte molto spesso da una domanda, poi seguita da una ricerca. Usare la poesia e le immagini è il modo migliore in cui riesco a esprimere un determinato concetto, più che con la prosa. Lo vedo come un metodo più ermetico ma riesce a scavallare determinati muri, è una specie di simbolismo per chi vuole ascoltare anche più in profondità».

Francesco, la tua etichetta discografica Brutture Moderne ha quasi quindici anni, tempo di bilanci?

FG: «Sono sicuramente contento, ho sempre visto l’etichetta come gli argini di un fiume che possono raccogliere la creatività e dargli più forza. Non è sicuramente un gran business, però continua a darci la possibilità di poter portare avanti dei pensieri creativi. Si cerca sempre di capire come fare meglio però ci confrontiamo di continuo con generazioni sempre più giovani, ad esempio proprio i Manuel Pistacchio sono molto più giovani di me, il primo disco l’ho fatto semplicemente come discografico, ne ho seguito la produzione, però dal vivo suonavano con il fratello di Lorenzo, Matteo Camera, che a un certo punto è partito per lungo tempo e l’ho sostituito, entrando nel gruppo abbastanza casualmente. Ma stiamo facendo dischi con ragazzi ancora più giovani, come Mary Bianco. Non ho però la fissa dei giovani, non credo sia un valore assoluto di per sé, anche se in questo momento sembrerebbe così, però anche avere questo rapporto costante tra generazioni, questo dialogo, secondo me è il modo giusto per portare avanti il pensiero creativo. Si chiamano radici, le si possono portare avanti oralmente e, appunto, con la condivisione umana, l’etichetta mi permette di fare tutto questo e ne sono molto contento».

Ci sono artisti che in qualche misura si possono considerare un’ispirazione nel tuo lavoro di musicista?

FG: «Ho alcuni artisti che mi fanno da punto di riferimento – e che non cambiano per qualsiasi tipo di musica faccia –, come se fossi circondato da 4, 5 puntini che a seconda delle situazioni si trasformano in tante stelle polari. C’è Paolo Conte, il Mulatu Astatke delle ethiopiques series, poi Lou Reed e i Velvet Underground, a loro penso anche quando faccio afrobeat. In realtà è molto interessante ispirarsi ai Velvet Underground mentre stai facendo un brano di Fela Kuti, per dire. C’è Duke Ellington, e poi c’è una bassista americana tuttora vivente che ho scoperto in tarda età, si chiama Carol Kaye, una delle bassiste più prolifiche della storia della musica, attiva negli anni ‘50, ‘60 e ’70. Lei inventò dei metodi scolastici, che ho studiato, e che tuttora mi danno spunti creativi. Poi io penso più agli arrangiamenti e ai modi di suonare che alle parti specifiche, approcci creativi più che altro. Per fortuna mi capita di suonare in campi abbastanza diversi, ad esempio, con la Classica Orchestra Afrobeat ci confrontiamo con la musica africana, ma da poco ho fatto un disco assieme a Koralle/Lorenzo “Nada”, che si chiama Bassona, in cui suono contrabbasso e chitarre e lui tastiere e beat. Quindi mondi molto diversi».

Qual è il tuo rapporto con le piattaforme di streaming?

FG: «Le modalità di fruizione della musica stanno cambiando e noi cerchiamo di capire come poter adattarci al meglio. Conosco tanti artisti della mia generazione, e anche più vecchi, che danno vita a lotte infinite con Spotify, ma, a parte certe ragioni che posso condividere, il mondo cambia e devi imparare ad adattarti, non è una battaglia. In una situazione “mordi e fuggi” come quella attuale, fare uscire i vari brani uno alla volta, ad esempio, come per il disco dei Manuel Pistacchio, è un modo per comunicare un po’ di più l’intero disco. E comunque è ormai una prassi comune».

Regionali: quattro candidati alla presidenza, 40 ravennati in lizza per tre seggi

Ecco le dieci liste e tutti i nomi dei candidati che è possibile votare in provincia il 17 e 18 novembre

Elena Ugolini Michele De Pascale
Elena Ugolini e Michele de Pascale durante un confronto

Domenica 17 novembre (dalle 7 alle 23) e lunedì 18 (dalle 7 alle 15) si vota per scegliere il nuovo presidente della Regione Emilia-Romagna e il nuovo consiglio regionale. Le elezioni si tengono con qualche mese di anticipo rispetto alla fine naturale della legislatura per le dimissioni dell’ex presidente Stefano Bonaccini (Pd) eletto a giugno al Parlamento europeo.

Quattro candidati alla presidenza
A correre per la carica più importante di via Aldo Moro a Bologna ci sono il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, a capo di una coalizione di centrosinistra molto ampia con cinque liste a suo sostegno; Elena Ugolini, candidata civica, dirigente scolastico, con precedenti esperienze nel governo Monti, oggi sostenuta da tutti i partiti al governo nazionale e formazioni civiche di centrodestra per un totale di quattro liste; Federico Serra, sostenuto da una lista di estrema sinistra che raccoglie Pap, Rifondazione comunista e Pci; il no vax Luca Teodori, che nella circoscrizione ravennate si presenta senza alcuna lista a sostegno.

Quaranta candidati al consiglio  per tre seggi
Per quanto riguarda il consiglio regionale, alla circoscrizione di Ravenna spettano tre rappresentanti. Sono ben quaranta i candidati ravennati in corsa divisi in dieci liste. Nelle ultime tornate sono sempre stati eletti due esponenti del principale partito della coalizione vincente e uno del principale partito della coalizione perdente. In pratica negli ultimi anni questo si è tradotto in due rappresentanti per il Pd e uno per la Lega (prima del sorpasso di Fratelli d’Italia registrato nelle ultime tornate elettorali).

Per poter entrare in consiglio lo sbarramento per le liste è al 3 percento dei voti. Per la coalizione vincente è previsto un premio di maggioranza di 9 seggi sui 50 del consiglio (40 invece sono assegnati su base proporziale e uno spetta al presidente eletto).

La scheda e il voto
La scheda sarà una soltanto, di colore verde, ma sarà possibile votare in più di un modo. Innanzitutto si può votare solo per il candidato presidente, in questo caso il voto non si estenderà a nessuna delle liste collegate. Si può votare solo per una lista, esprimendo fino a due preferenze scrivendo i nomi purché di sesso diverso (pena l’annullamento della seconda preferenza) dei candidati di quella lista. In questo caso il voto andrà automaticamente anche al candidato presidente sostenuto dalla lista, come si fossero fatte due croci, una sul candidato e una sulla lista (altra opzione lecita). Infine, è previsto come per le comunali, il cosiddetto “voto disgiunto”, ossia il voto a una lista per il consiglio regionale e a un candidato presidente diverso da quello sostenuto dalla lista.

Scheda Ravenna

Ecco le liste con tutti i candidati della provincia di Ravenna, in ordine di sorteggio e quindi così come previsto nella scheda elettorale.

CENTROSINISTRA PER MICHELE DE PASCALE

Civici, con De Pascale presidente
La lista intende mettere assieme le liste civiche locali di centrosinistra. I candidati in provincia: la 30enne cervese Chiara Caraboni, laureata in Relazioni Internazionali e Scienze Diplomatiche, è figlia di bagnini e si occupa di comunicazione all’interno dello staff del sindaco di Cervia; Riccardo Francone, 50 anni, insegnante di scuola superiore, per due volte (2013 e 2018) è stato eletto sindaco di Bagnara di Romagna con una lista civica appoggiata dal centrodestra; la 52enne Michela Guerra otto anni fa ha sfidato De Pascale per la poltrona di sindaco a capo di una lista di area grillina, ora si candida con lui: avvocata, ha diretto per oltre vent’anni la clinica privata San Francesco, di proprietà della famiglia e poi venduta a un gruppo della sanità privata; il 49enne Pier Luigi Zanotti, infine, abita a Sant’Agata sul Santerno, è un ingegnere per l’Ambiente con un master in Sostenibilità, vicino agli ambienti di Azione Cattolica.

Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle della provincia di Ravenna si presenta con la propria lista che è stata approvata dai sostenitori tramite una consultazione online. In lizza Igor Gallonetto (avvocato, assessore comunale di Ravenna), Anastasia Ruggeri (gastronoma), Massimo Bosi (coordinatore provinciale grillino e assessore comunale a Faenza) e Antonella Ravagli (insegnante).

Partito Democratico

Elly Schlein candidati Pd
I quattro candidati del Pd con Elly Schlein e il segretario provinciale Barattoni


Tra i più papabili a essere eletti, in base a quello che scrivevamo nell’introduzione, saranno due tra i quattro nomi in corsa per il Pd: i ravennati Massimo Cameliani, ex assessore e presidente del consiglio comunale, e Petia Di Lorenzo, l’ex sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni e il faentino Nicolò Bosi, presidente del consiglio comunale.

Emilia-Romagna Futura
La lista Riformisti Emilia-Romagna futura raggruppa quattro partiti: Azione, Più Europa, Repubblicani e Psi. Non ne fa parte Italia viva, dopo il veto del M5s alla presenza del simbolo del partito di Matteo Renzi nella coalizione. I candidati in provincia sono il vicesindaco repubblicano di Ravenna, Eugenio Fusignani; l’ex collega di partito Chiara Francesconi, ora consigliera comunale nel gruppo misto a Ravenna e candidata con Azione; Andrea Pasi (ex Pd) rappresenta Più Europa mentre la faentina Federica Gullotta, 33enne cassiera di supermercato, è la “quota” socialista.

Alleanza Verdi Sinistra
La lista raccoglie diverse anime e sensibilità politiche, riunendo Europa Verde, Sinistra Italiana, Possibile e coalizioni civiche. In provincia candida Fausto Tomei, ricercatore ambientale all’Arpae Emilia-Romagna; Maria Pia Galletti, assessora all’Ambiente a Lugo, educatrice professionale per 40 anni; Caterina Capelli è una designer e illustratrice che, insieme al padre Claudio, organizza il celebre festival internazionale dell’aquilone “Artevento” a Cervia; Massimo Donati, ingegnere, dipendente pubblico, già consigliere comunale per i Verdi a Faenza negli anni ’90.

CENTRODESTRA PER ELENA UGOLINI

Forza Italia
I berlusconiani si schierano in provincia di Ravenna con un poker di nomi già noti alle cronache politiche locali. Fabrizio Dore, militante fin dal 2011, è stato eletto segretario provinciale al congresso del dicembre 2023. Per lui è la prima candidatura alle elezioni regionali. E poi tre consiglieri comunali freschi di incarico dalle recenti amministrative. Antonella Brini, candidata a sindaca a Massa Lombarda con una lista che ha superato il 9 percento dei voti, con una lunga esperienza politica e alla sua terza candidatura in regione. Francesco Ferrini, consigliere comunale a Cervia alla sua prima esperienza politica, eletto nella lista civica del candidato sindaco Massimo Mazzolani con 138 preferenze. Diletta Principale, avvocata, attuale consigliera comunale a Bagnacavallo, ha sfidato a giugno scorso il Pd per la guida della città e, riconoscendosi di Forza Italia, ha accettato da indipendente la proposta di una nuova candidatura.

Fratelli d’Italia

fratelli italia
I quattro candidati della provincia di Fratelli d’Italia


Il partito della premier Giorgia Meloni si presenta nel collegio di Ravenna candidando tre esponenti che già hanno incarichi elettivi a livello locale. Alberto Ferrero, operatore finanziario 43enne, è capogruppo di Fdi in consiglio comunale a Ravenna e segretario provinciale; per lui ci sono concrete possibilità di elezione. Stefano Bertozzi è capogruppo di Fdi in consiglio comunale a Faenza. Desy Maja, studentessa di giurisprudenza 21enne, ha scelto di candidarsi per rappresentare la Bassa Romagna e i giovani che la abitano. Annalisa Pittalis, imprenditrice nel settore alberghiero, è vicepresidente del consiglio comunale e capogruppo a Cervia.

Lega
La Lega ha presentato i suoi quattro candidati che si contenderanno i tre seggi del collegio della provincia di Ravenna. Enea Puntiroli, Elena Marin, Mirko De Carli e Roberta Bravi. Di fatto solo i primi due sono già rappresentanti leghisti (Puntiroli è consigliere comunale a Cervia e Marin è consigliere territoriale del Mare a Ravenna). De Carli infatti è ormai storico esponente del Popolo della Famiglia (consigliere comunale a Riolo e dirigente nazionale del Pdf) e Roberta Bravi sarebbe dovuta essere la candidata civica del Terzo polo a Lugo alle amministrative di giugno in quanto capogruppo uscente della lista civica “Per la buona politica”.

Elena Ugolini Civici
Anche la coalizione di centrodestra propone una lista di impronta civica legata al nome di Elena Ugolini, con candidati meno connotati da colori di partito. Claudio Fiocco ha 61 anni, nato a Ravenna, si occupa di servizi tecnici in ambito industriale; Benedetta Mercati è originaria di Sansepolcro ma romagnola d’adozione, ha scelto Ravenna per la sua professione d’insegnante; Cristina Tassinari, 67 anni, è attualmente in pensione ma ricopre l’incarico di consigliere comunale ad Alfonsine; Massimo Zoli, 58 anni di Faenza, ricopre attivamente l’incarico di consigliere comunale a Faenza sin dal 2020, dove è stato eletto con la lista civica “Per Faenza” poi trasformata in “Progetto Civico Faentino”.

NO VAX PER LUCA TEODORI

A pochi giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, è arrivata anche la quarta candidatura alle Regionali dell’Emilia-Romagna. Si tratta della lista “Lealtà coerenza verità” che candida alla presidenza Luca Teodori, attivista no vax ferrarese di 58 anni, già segretario del movimento “Vaccini vogliamo verità”, anche noto come 3V. Gli elettori del collegio di Ravenna potranno votare solo Teodori come presidente: la lista infatti non è presente nel collegio di Ravenna e di conseguenza non ci sono ovviamente candidati.

COMUNISTI PER FEDERICO SERRA

Federico Serra

Emilia-Romagna per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro
Alle elezioni regionali ci sarà come detto anche la lista Emilia-Romagna per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro, fondata da Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo. A Ravenna i candidati sono Giovanni Gavelli (fisico magistrale che si occupa di ricerca, consulenza, formazione), Marisa Iannucci (ricercatrice, insegna Diritto ed economia politica nella scuola secondaria), Franca Mori (metalmeccanica) e Roberto Gentilini (meteorologo, responsabile dell’Osservatorio Torricelli di Faenza).

Ex Farmografica, le istituzioni chiedono a Focaccia di prendere tempo fino al 2025

Per definire una soluzione industriale praticabile. Il ministero disposto a fornire il sostegno necessario

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La protesta dei lavoratori dell’ex Farmografica il 13 novembre 2024 a Cervia

Verificare, entro il prossimo 31 dicembre, un progetto industriale praticabile e ampio per proseguire l’attività e salvaguardare l’occupazione dell’ex Farmografica di Cervia, evitando atti unilaterali. Questo, riavviando il dialogo per un supporto di Invitalia al piano industriale, con la disponibilità del Mimit a fornire il sostegno necessario e quella confermata dalla Regione a mettere in campo tutti gli strumenti, normativi e amministrativi, utili per sostenere il nuovo investimento.

È questa la proposta avanzata oggi dalle istituzioni, e condivisa dalle organizzazioni sindacali, a conclusione dell’incontro tecnico convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per fare chiarezza dopo la lettera di rinuncia di Focaccia Group a proseguire l’attività della storica azienda cervese rilevata dalla società austriaca Mayer-Melnhof Packaging. Il 30 settembre scorso la procedura di passaggio di ramo aziendale e la costituzione della nuova società AGR Packaging Srl (Arti Grafiche Romagnole).
A rischio licenziamento un’ottantina di lavoratori assunti senza soluzione di continuità nel nuovo progetto imprenditoriale.

Per questo, al fine di riavviare un processo prospettico per salvaguardare il sito produttivo e l’occupazione, si è tenuto oggi (15 novembre) l’incontro online con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione, il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, il Comune di Cervia, la Provincia di Ravenna, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei lavoratori e i vertici di Focaccia Group.

C’è una pasticceria della provincia di Ravenna tra le migliori d’Italia

Sebastiano Caridi ha vinto anche un premio speciale nella nuova edizione della guida del Gambero Rosso

Sebastiano Caridi Faenza

C’è anche una pasticceria della provincia di Ravenna tra le top d’Italia secondo la 14esima edizione della guida Pasticceri & Pasticcerie di Gambero Rosso, presentata il 14 novembre a Palazzo Varignana.

Si tratta di Sebastiano Caridi, la cui pasticceria di Faenza ottiene “due torte” e un punteggio di 88/100, ma soprattutto uno dei premi speciali di quest’anno, quello per la miglior pasticceria salata (insieme a Dalmasso di Avigliana).

Caridi è considerato uno dei più talentuosi pasticceri italiani. Dopo il successo delle sue pasticcerie a Faenza e Bologna, ha da poco inaugurato il suo terzo locale a Imola.

Sono 660 i locali censiti dalla guida. Sale a 33 il numero delle insegne che ottengono il massimo riconoscimento delle Tre Torte (solo 2 sono in Emilia-Romagna, Gino Fabbri Pasticcerie di Bologna e Rinaldini a Rimini) a cui si aggiunge, comme d’habitude, Iginio Massari, Maestro dei maestri in Italia e nel mondo con Pasticceria Veneto di Brescia che merita Tre Torte d’oro.

Un 74enne condannato a un anno e mezzo per abusi sessuali ai danni di una colf

L’anziano aveva assunto la 30enne tramite un annuncio sul web

Tribunale Fallimentare

Un ravennate di 74 anni, finora incensurato, è stato condannato a un anno e mezzo per abusi sessuali ai danni di una colf (una donna di 30 anni di origini straniere) che aveva assunto tramite un annuncio sul web.

La notizia è riportata dai due quotidiani locali in edicola oggi, 15 novembre.

Assunta a inizio 2023, la vittima se ne andò bruscamente dopo un paio di mesi e dopo aver registrato con il cellulare alcuni audio come prova. L’anziano avrebbe tentato a più riprese di baciarla e toccarla, riuscendo a infilarle le mani sotto i vestiti.

Nel corso delle indagini, l’uomo ha negato, sostenendo di essersi limitato ad accarezzarle il volto. Una versione non ritenuta credibile dai giudici che lo hanno condannato anche a versare alla colf un risarcimento pari a 5mila euro.

In piazza Kennedy a Ravenna apre la pista di pattinaggio su ghiaccio

Tutti i giorni fino a mezzanotte. Torna anche lo scivolo per i più piccoli

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Apre al pubblico sabato 16 novembre alle ore 15 in Piazza Kennedy a Ravenna la nuova stagione di “Jfk on Ice”, con la grande pista per il pattinaggio su ghiaccio e lo scivolo ghiacciato dedicato ai più piccoli.

La pista, di 600 metri quadrati, realizzata anche per questa edizione dalla ditta “Zannoni Chiara”, rimarrà aperta fino a domenica 19 gennaio e prevederà diversi piccoli eventi e promozioni durante tutto il periodo natalizio. «Allestiamo sempre con molto piacere in città – spiega Chiara Zannoni, che gestisce l’impianto – perché la pista è sempre molto attesa ed è ormai diventato il momento che inaugura la stagione invernale e natalizia».

La pista rimarrà aperta tutti i giorni, dal 16 novembre al 19 gennaio, dalle 10 alle 24 ad esclusione del 25 dicembre e del 1° gennaio, con apertura dalle 15 alle 24, e del 31 dicembre, quando l’apertura sarà eccezionalmente prolungata fino alle 2 del mattino. I prezzi di ingresso alla pista per il pattinaggio sono di 10 euro per gli adulti, 8 euro per i bambini fino a 120 cm. L’ingresso con i propri pattini ha un costo di 8 euro, mentre l’ingresso delle scolaresche in orario scolastico è di 5 euro. Per i possessori di Carta Bianca l’ingresso è gratuito.

Il prezzo di ingresso allo Scivolo ghiacciato, riservato ai bambini, è di 3 euro a scivolata, con un prezzo speciale di 10 euro per cinque scivolate. Per informazioni: 331 918 0093 – riccardomarzocchi1976@gmail.com

I “veri” cappelletti di Faenza a Uno Mattina, con la ricetta della sfoglina

Il progetto “Pasta Grannies” arriva nello studio Rai

Cappelletti Uno Mattina

La tradizione culinaria di Faenza è stata protagonista nello spazio dedicato alle ricette delle nonne dello storico programma Uno Mattina. Livia De Giovanni, chef e producer faentina di Pasta Grannies – la celebre serie web con milioni di visualizzazioni dedicata alle nonne italiane e alle loro ricette di pasta fresca (qui una nostra intervista) – ha portato nello studio Rai Luisa Peduli, sfoglina della città manfreda, per svelare i segreti dei cappelletti romagnoli.

Luisa, con la sua maestria e passione, ha mostrato così come si preparano i veri cappelletti di Faenza: dalla sfoglia tirata a mano con sei uova, alla farcia saporita a base di formaggi locali; ogni gesto è stato un omaggio alla tradizione culinaria della città. La presentatrice Daniela Ferolla ha intervistato Luisa e Livia approfondendo la storia e le peculiarità dei cappelletti faentini, e ha toccato anche il tema della situazione attuale della città, dopo gli eventi alluvionali.

Lunedì 18 novembre riapre al traffico il ponte mobile di Cervia

Dopo l’intervento di manutenzione

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Nella giornata di mercoledì 13 novembre sono stati completati gli interventi di manutenzione sul piano del ponte mobile di Cervia con la stesura della seconda ed ultima mano di strato protettivo. Il ponte rimarrà chiuso al transito dei veicoli fino a domenica 17 novembre compresa, con riapertura prevista per lunedì 18 novembre allo scopo di ottenere il necessario grado di asciugatura ed indurimento dei prodotti applicati.

Le basse temperature di questa settimana e la giornata di pioggia di giovedì 14 hanno determinato un allungamento della tempistica di maturazione del prodotto per poter raggiungere una resistenza sufficiente al transito dei veicoli. Il Comune precisa che lo stendimento dello strato carrabile a vista rappresenta l’ultima delle manutenzioni eseguite nei giorni scorsi, che hanno riguardato anche la smerigliatura e la stuccatura delle parti usurate, la posa di uno strato di base con materiale collante e quarzo granuloso allo scopo di rendere ruvida la pavimentazione.

I comunisti contro il «monopolio» De Pascale-Ugolini: «Due proposte uguali»

Potere al Popolo e la candidatura di Federico Serra: «Abbiamo il diritto di parlare anche noi»

Serra Potere Al Popolo

«Una campagna elettorale scandalosa, in cui hanno potuto parlare soltanto De Pascale e Ugolini, due facce della stessa medaglia, dello stesso partito unico del cemento, della guerra e dell’Autonomia differenziata».

L’attacco è della sezione ravennate di Potere al Popolo, uno dei tre partiti (insieme a Pci e Rifondazione Comunista) che ha dato vita alla lista “Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro” che candida a presidente Federico Serra, «sistematicamente escluso dalla maggior parte dei confronti pubblici», si legge nella nota inviata alla stampa.

«Non basta la disparità di mezzi economici, che sta trasformando il nostro sistema in quello americano, dove vince chi è più ricco, e permette a destra e campo largo di spendere centinaia di migliaia di euro in pubblicità sui giornali, nelle radio, sugli autobus, ma hanno monopolizzato anche i dibattiti pubblici, perché evidentemente preferiscono parlare senza contraddittorio. Leggiamo grande preoccupazione per un’affluenza sotto il 50%, ma perché i cittadini dovrebbero andare a votare tra due proposte uguali? Chi ha deciso che le elezioni devono essere soltanto a due? Così si umilia la democrazia: siamo una forza politica che deve rispettare regole durissime, a partire dalla raccolta di 8.000 firme su tutta la regione».

«Ciò che è successo stasera a Bologna nel dibattito organizzato dal Resto del Carlino, solo tra i 2 candidati maggiori – termina la nota di Potere al Popolo -, è sintomatico e vergognoso: Federico Serra insieme a 2 candidati della nostra lista sono stati tenuti fuori dalla sala addirittura dalla Digos. Così come  la tanto declamata “par condicio” nei vari Tg nazionali e soprattutto nel Tg3 regionale, che è stata aggirata con servizi specifici solo su De Pascale e Ugolini. La democrazia è fatta di regole formali, ma anche di diritti sostanziali: senza diritto alla parola non c’è democrazia. Abbiamo il diritto di parlare anche noi».

Due kg di cocaina nascosti nel materasso, 22enne arrestato dalla polizia

Il giovane si era stabilito in un alloggio temporaneo e i movimenti di gente nei dintorni hanno portato a diverse segnalazioni alle autorità

2024.11.14 Sq. Mob. Arresto CocainaUn 22enne straniero è stato arrestato dalla polizia perché deteneva due chilogrammi di cocaina nel materasso di un alloggio temporaneo. È successo nel tardo pomeriggio di ieri, 13 novembre, a Solarolo. L’operazione è stata condotta dalla squadra mobile dopo alcune segnalazioni riguardo movimenti sospetti in una zona della cittadina ove sono presenti alcune strutture ricettive.

Gli approfondimenti dei poliziotti permettevano di individuare il luogo di dimora temporanea del 22enne, con precedenti di polizia ed in regola con le norme sull’immigrazione: la perquisizione dell’alloggio ha permesso di rintracciare la droga in una tasca ricavata nel materasso.

Forza Italia: «Ravenna decapitata da mesi perché il sindaco pensa alla candidatura»

Il segretario Dore e il capogruppo Ancarani segnalano i tanti appuntamenti di De Pascale lontano dalla città di cui è ancora amministratore: «Si muove solo per i suoi interessi che mette davanti a quelli del territorio e dei cittadini che rappresenta»

Fabrizio Dore e Alberto Ancarani di Forza Italia«Ravenna è una città decapitata da mesi perché Michele de Pascale, anche se percepisce lo stipendio da sindaco che i contribuenti pagano e che sarebbe giustificato dalle importanti responsabilità amministrative a suo carico, si è disinteressato della città e pensa a portare avanti la sua campagna elettorale per la presidenza della Regione». Forza Italia critica l’assenza del primo cittadino dalla poltrona che gli elettori gli hanno affidato nel 2021. Il segretario provinciale Fabrizio Dore e il capogruppo in consiglio comunale Alberto Ancarani invitano i cittadini ravennati a considerare il comportamento di De Pascale come una motivazione in più per non votare a sinistra. «De Pascale rappresenta tutta la percezione di negatività di cui si è auto-permeata la politica, agli occhi della maggior parte dei cittadini elettori, ossia il muoversi solo ed esclusivamente per i propri interessi anziché anteporre quelli del territorio e dei cittadini che si rappresenta».

Per dare un esempio recente della distanza fisica del sindaco dalla città che amministra, Dore e Ancarani hanno citato alcuni degli appuntamenti fuori Ravenna cui ha preso parte De Pascale in novembre. Quella che segue è l’agenda completa dell’ultima settimana che è stata resa nota giorno per giorno dallo stesso De Pascale.

7 novembre
11.45 a Rimini, fiera Ecomondo
18.30 a Forlì, evento pubblico in piazzetta della Misura
20.30 a Ravenna, evento pubblico in Darsena

8 novembre
18.30 a Gatteo a Mare, incontro pubblico
21.00 a Cesena, incontro pubblico

9 novembre
10.00 a Bertinoro, evento pubblico alla Ca’ de be’
12.30 a Imola, pranzo di chiusura campagna elettorale
14.30 a Santarcangelo, fiera San martino
17.30 a Bellaria, evento pubblico piazzale Fellini
19.00 a Cattolica, evento pubblico piazza Nettuno
20.30 a Rimini, evento pubblico con Elly Schlein

10 novembre
18.30 a Ferrara, evento pubblico in galleria Matteotti

11 novembre
9.15 a Copparo, manifestazione allo stabilimento Berco

12 novembre
17.00 a Castel San Giovanni (Piacenza), incontro pubblico
19.00 a Piacenza, evento pubblico
21.00 a Parma, evento pubblico in piazza della Steccata

13 novembre
15.00 a Pavullo nel Frignano, incontro pubblico al Caffè Speranza
20.30 a Reggio Emilia, evento pubblico Centro internazionale Loris Malaguzzi

14 novembre
11.30 a Parma, dibattito de Pascale-Ugolini
15.00 a Bologna, incontro di chiusura di campagna elettorale sulla sanità
20.30 a Modena, evento pubblico di chiusura campagna elettorale con Stefano Bonaccini

Proprio nella serata di ieri, 13 novembre, mentre De Pascale era a Reggio Emilia, a Ravenna c’era la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein: «Ai limiti del grottesco gli incastri con la sua segretaria: era presente con lei il 9 novembre a Rimini, ma ha diserta la partecipazione il 13 novembre a Ravenna, cioè in quella che dovrebbe essere ancora la sua città, quella città che con un certo spregio dà ormai per scontata, o quella città che sa di salutare per sempre senza persino il timore di essere additato per strada in futuro, non avendola nemmeno mai abitata (De Pascale è ancora residente a Cervia, ndr), e per cui non ritiene evidentemente più necessario neppure fare atto di presenza».

I due esponenti di Forza Italia criticano l’atteggiamento del sindaco che fu eletto la prima volta nel 2016: «Ha deciso di fare “all in” abbandonando la nave a se stessa, ma senza rinunciare al lauto stipendio, peraltro aumentato di gran lunga per legge dello Stato, e a cui lui ha aggiunto l’indennità come membro del Consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti, in barba a molte delle considerazioni sulla sobrietà e sulla correttezza che va propagandando». Nel 2023 il reddito lordo di De Pascale è stato 153mila euro.

Ancarani e Dore sottolineano la debolezza della giunta che emerge nel momento in cui il sindaco è assente: «Sindaco accentratore, la necessità di tenere le redini, dimostrando in realtà scarsa capacità di leadership, lo ha indotto a nominare una giunta di rara debolezza il cui sfrangiamento è ancora più evidente proprio nel momenti in cui lui è completamente assente, mentre la città vive un inquietante stato di degrado e abbandono sotto tutti i punti di vista».

Al via i lavori in via Canale Magni: da lunedì divieto di transito per auto e pedoni

La conclusione degli interventi è prevista entro domenica 8 dicembre

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Al via lunedì 18 novembre i lavori di realizzazione di una rotonda prevista nell’ambito delle opere di urbanizzazione denominate “Ca Ponticelle”, che comporteranno chiusure e deviazioni legate alla viabilità in via Canale Magni, nel tratto compreso tra la rotonda degli Scaricatori e la rotonda degli Ormeggiatori. La fine dei lavori è prevista entro domenica 8 dicembre.

Durante tutta la durata dell’intervento vigerà nel tratto interessato il divieto temporaneo di transito per tutti i veicoli e i pedoni. In queste settimane i veicoli potranno utilizzare il percorso rotonda degli Ormeggiatori, via Baiona (tratto compreso tra la rotonda degli Ormeggiatori e la rotonda dei Doganieri), rotonda dei Doganieri, via Bassette, Rotonda degli Scaricatori e viceversa.

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