lunedì
30 Giugno 2025

Rossetti, smalti e trucchi potenzialmente pericolosi: sequestrati 10mila articoli

La finanza ha ritirato dal mercato prodotti non conformi al Codice

Nell’attività di contrasto alle forme di abusivismo commerciale e, nello specifico, nel corso di controlli in materia di sicurezza prodotti, la Guardia di Finanza di Lugo ha sequestrato migliaia di articoli di estetica, cosmesi e bigiotteria pericolosi per la salute dei consumatori. Si tratta di prodotti posti in commercio e potenzialmente dannosi in quanto non conformi alle norme del “Codice del Consumo”.

In particolare nel corso di questa settimana i finanzieri hanno sottoposto a controllo un imprenditore di origine cinese rinvenendo e sequestrando 4.900 articoli di estetica, cosmesi e bigiotteria (kit per la ricostruzione delle unghie, smalti, rossetti, correttori, trucchi per il viso e orecchini) privi delle indicazioni minime previste dalla legge.

Il sequestro fa seguito ad uno analogo sempre dei finanzieri della Tenenza di Lugo, nel mese di luglio, nei confronti di un altro imprenditore di origine cinese, di 5.600 articoli di estetica e cosmesi della stessa specie.

Le sanzioni contestate agli esercenti vanno da un minino di 516 euro ad un massimo di oltre 25.000 euro.

Ora è ufficiale: affidata a Vasco Errani la ricostruzione del post terremoto

Renzi annuncia la nomina dell’ex Presidente della Regione
Salvini: «Ma in Emilia ci sono ancora 20mila edifici inagibili»  

La ricostruzione del post terremoto sarà affidata a Vasco Errani, che sarà nominato oggi, giovedì 1 settembre.

Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Maranello nella conferenza congiunta con la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del bilaterale Italia-Germania. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi è arrivata così l’ufficialità sul nome di Errani, già commissario all’emergenza e alla ricostruzione nel sisma del maggio 2012.

«È stato presidente dell’Emilia-Romagna che 4 anni fa ha subito un forte sisma ed ora è in piedi: scegliamo la stessa squadra», sono state le dichiarazioni di Renzi riportata dall’Ansa in un’agenzia che qui riportiamo.

Solo poche ore prima la stessa Ansa aveva riportato nuovamente l’attacco a Errani da parte di Matteo Salvini. «Impariamo dagli errori del passato – aveva affermato il leader della Lega Nord –. In Emilia, in provincia di Modena e Ferrara, ci sono ancora 20mila edifici inagibili, più di 12 miliardi di euro che lo Stato ancora deve risarcire a famiglie e aziende agricole».

Ora è ufficiale: affidata a Vasco Errani la ricostruzione del post terremoto

Renzi annuncia la nomina dell’ex Presidente della Regione Salvini: «Ma in Emilia ci sono ancora 20mila edifici inagibili»  

La ricostruzione del post terremoto sarà affidata a Vasco Errani, che sarà nominato oggi, giovedì 1 settembre.

Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Maranello nella conferenza congiunta con la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del bilaterale Italia-Germania. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi è arrivata così l’ufficialità sul nome di Errani, già commissario all’emergenza e alla ricostruzione nel sisma del maggio 2012.

«È stato presidente dell’Emilia-Romagna che 4 anni fa ha subito un forte sisma ed ora è in piedi: scegliamo la stessa squadra», sono state le dichiarazioni di Renzi riportata dall’Ansa in un’agenzia che qui riportiamo.

Solo poche ore prima la stessa Ansa aveva riportato nuovamente l’attacco a Errani da parte di Matteo Salvini. «Impariamo dagli errori del passato – aveva affermato il leader della Lega Nord –. In Emilia, in provincia di Modena e Ferrara, ci sono ancora 20mila edifici inagibili, più di 12 miliardi di euro che lo Stato ancora deve risarcire a famiglie e aziende agricole».

«La riforma costituzionale è un pasticcio sbagliato e pericoloso»

Il deputato Maestri (Possibile): «Quello della Boschi è un testo che compromette i sistemi di pesi e contrappesi»

Deputato ravennate di Possibile, ex Pd, Andrea Maestri di questa riforma ci dice che salverebbe solo l’abolizione del Cnel. Decisamente un po’ poco. Su tutto il resto la sua è una bocciatura senza se e senza ma, come ha avuto modo di spiegare anche all’incontro pubblico sul tema che si è tenuto a Mezzano all’interno della festa di Ravenna in Comune (cui Possibile a livello locale aderisce).

Maestri, lei quindi non crede che il superamento del bicameralismo perfetto sia un traguardo?
«In realtà così come è stato concepito è un vero pasticcio. Il realtà il Senato dovrà occuparsi di temi talmente ampi e trasversali, come le politiche europee o la valutazione della politiche pubbliche, e si creerà un’enorme confusione e non maggiore efficienza. Non solo, abdichiamo alla possibilità di eleggere i senatori ma senza alcun reale contenimento dei costi, visto che il senato in quanto macchina burocratica resterà in piedi. Se davvero si fosse voluto intervenire si sarebbe potuto agire sui regolamenti parlamentari, così avremo una “navetta” tra Camera e Senato intermittente. E si poteva pensare a un monocameralismo o meglio a una riduzione di 1/3 dei deputati e senatori con contestuale riduzione delle indennità».

Tra le ragioni del No c’è il presunto rischio di una minor “democraticità del sistema”, perché dite questo?
«Perché si va a intervenire sul sistema dei pesi e contrappesi. Quello prefigurato è un sistema governocentrico, dove il governo avrà una corsia preferenziale per l’approvazione delle leggi, quando già oggi l’80 percento delle leggi sono decreti governativi ratificati dal Parlamento in fretta e furia…».

Appunto, non è meglio regolamentare questo aspetto?
«No, si tratta di una patologia e non capisco perché inserire in Costituzione una patologia. Io immagino una democrazia ampia dove ci sia rappresentatività degli elettori e dove ci sia anche un controllo tra gli enti. Con il famigerato articolo 70 per esempio invece si spogliano le Regioni del loro ruolo e si va così a incidere anche sui principi previsti dalla prima parte della Costituzione, per esempio l’articolo 5. Il riaccentramento di alcuni temi come le politiche energetiche spogliano i territori della possibilità di incidere…».

L’articolo 70 è sotto accusa anche per come è stato scritto. Ma l’aspetto estetico e formale è davvero un argomento a favore del No?
«Certo, perché la Costituzione è l’elemento fondante e dovrebbe avere una qualità anche della scrittura per essere comprensibile a tutti».

Almeno la convince la parte sul referendum e le leggi di iniziativa popolare?
«Già 50mila firme per una legge di iniziativa popolare erano tantissime da raccogliere, ora sarà ancora più difficile raggiungere l’obiettivo…».

Però ci sarà almeno l’obbligo di discuterle…
«Ma quando comunque arriverà dal governo, un governo con sempre meno contrappesi, l’ordine di bocciarle, saranno bocciate. No, nemmeno questo è un miglioramento».

Nessun imbarazzo per un uomo di sinistra come lei a portare avanti questa battaglia con compagni di strada come Forza Italia, Lega Nord e addirittura Casa Pound? Oltre naturalmente ai 5 Stelle….
«Sono strade diverse, anche se hanno una comune direzione. La diversità sta nel merito delle critiche che ciascuna forza politica muove. Non tutti sono genuinamente impegnati a salvare il bene più prezioso di una comunità nazionale, quale è la sua Costituzione. Da uomo di sinistra, leale ai valori della Resistenza e della democrazia parlamentare e rappresentativa mi preme solo l’obiettivo di salvare la Costituzione da una riforma sbagliata e pericolosa».

Darsena, un progetto da 26 milioni per fare decollare la riqualificazione

Il Comune partecipa a una gara ministeriale che coinvolge 8 soggetti privati decisi a investire nell’area. Richiesti contributi per 12,8 milioni

Mappa DarsenaUn progetto unitario da 26 milioni di euro – articolato in 12 interventi in darsena, tutti in destra Candiano – di cui 14 milioni investiti dai privati e 12,8 richiesti al Governo in riferimento al bando del Programma Straordinario nazionale per finanziare interventi di risanamento, recupero e messa in sicurezza di aree periferiche urbane. Per sommi capi è l’iniziativa promossa e coordinata dagli uffici urbanistici del Comune, con ampia compartecipazione di soggetti privati, per cercare di fare decollare la riqualificazione del comparto darsena di città, grazie ad un cospicuo e quantomai indispensabile finanziamento messo a gara dallo Stato.

Dodici interventi integrati fra pubblico e privato
Dentro il progetto “Ravenna in Darsena/il mare in piazza” si collocano e integrano diversi interventi, 4 pubblici e 8 privati, diversi già noti in forma preliminare, altri parzialmente attivi o in procinto di attuazione, alcuni del tutto inediti: dal proseguimento del tunnel sotto la stazione fino alle banchine al recupero del Sigarone, dall’area della Darsena Pop Up all’Area T, da un pontile per collegamenti con il mare con eco-imbarcazioni ad una passeggiata sopraelevata lungocanale, ad un’area verde interdisciplinare fra didattica e ambiente, fino alla realizzazione di infrastrutture fognarie-depurative e di connessione digitale.

In ballo contributi statali per 12 milioni e 800mila euro
Il bando, in scadenza il 29 agosto scorso, e il progetto predisposto da Ravenna, per ottenere i 12,8 milioni preventivati (o almeno una parte…) sono stati presentati dal neo assessore all’Urbanistica Federica Del Conte e dalle dirigenti comunali Paola Bissi (capo area Economia e Territorio) e Francesca Proni (Progettazione Urbanistica). La candidatura ravennate – hanno spiegato assessore e tecnici – corrisponde in pieno alle disposizioni del bando statale a partire dalla conformità degli interventi agli strumenti urbanistici in vigore (soprattutto il Poc “Darsena di Città”) e allo scenario da riqualificare (area periferica, degradata e priva di servizi).
Peraltro i dodici interventi proposti rispondono adeguatamente ad altri punti del capitolato di gara, fondamentali da centrare per ottenere il finanziamento: i progetti sono in grado di rivitalizzare il quartiere, sono rapidamente esecutivi e cantierabili; sono “fattibili” anche sul piano economico; prevedono un ampio coinvolgimento soprattutto finanziario di soggetti privati, che sono stati sollecitati preliminarmente dal Comune attraverso una “avviso pubblico di manifestazione di interesse“, appena due mesi fa. Dalla selezione delle proposte pervenute in conformità al progetto “Ravenna in Darsena” il Comune ha individuato e coinvolto 8 soggetti privati. 

collegamentiSe arrivano i finanziamenti i privati coinvolti si sono impegnati a investire
Gli interventi messi in campo sono tutti di interesse collettivo e insistono su tre grandi linee progettuali interconnesse: le infrastrutture di collegamento fra città e darsena e fra darsena e mare (sottopassi fra centro e darsena e collegamenti con il litorale via acqua); le infrastrutture di servizio (rete fognaria, cablaggio in fibra ottica, videosorveglianza), il recupero strutturale o temporaneo di aree dismesse ed edifici di archeologia industriale. E come si diceva si tratta in buona parte di interventi fondati su investimenti privati o di altri Enti (quasi il 54% del budget complessivo) che si sono impegnati con il Comune – nel caso i progetti siano premiati dai finanziamenti statali – di procedere con la fase esecutiva e l’avvio dei cantieri, secondo una precisa programmazione temporale.

Tre anni per realizzare tutti gli interventi previsti
La graduatoria del bando statale con gli esiti dell’aggiudicazione dei contributi dovrebbe essere pubblicata entro 90 giorni. In caso positivo – secondo gli amministratori comunali – a dicembre si potrebbe sottoscrivere l’accordo con lo Stato e avviare la fase esecutiva e di realizzazione che dovrebbe concludersi entro il 2019. Nel caso di un finanziamento di importo inferiore rispetto ai 12,8 milioni di euro richiesti si procederebbe con una «rimodulazione in riduzione di alcuni interventi ritenuti maggiormente strategici e efficaci per raggiungere gli obiettivi del progetto complessivo».

passeggiataL’assessore Del Conte ha voluto ricordare che «l’Amministrazione comunale mantiene una grande apertura nei riguardi dei privati che non avevano le condizioni per partecipare a questo bando e che potrebbero proporre nuove idee per la riqualificazione della Darsena».
Il sindaco De Pascale ha sottolineato l’impegno «di tutti i tecnici dell’amministrazione e degli enti che ci hanno supportato, l’Autorità Portuale in primis, e anche i tanti privati e i loro tecnici che, nel poco tempo a disposizione, hanno dato vita ai progetti per prendere parte a questa candidatura… Tanta progettualità e la conseguente disponibilità a investire appare tutt’altro che scontata, rappresenta una scelta coraggiosa da parte degli imprenditori che con la partecipazione a questo bando s’impegnano ufficialmente a realizzare gli investimenti. Nel progetto c’è il mix di tutti quegli aspetti di cui da tempo si parla per la nostra darsena, dagli interventi meno impattanti di riuso temporaneo fino a interventi di riqualificazione più strutturati. È chiaro che l’intervento macro di risanamento ambientale d’investimento sulla rete fognaria rappresenta la pre-condizione alla realizzazione degli altri interventi».

La risoluzione del caso Sic
A margine della presentazione il sindaco ha ribadito anche l’impegno del Comune per risolvere il caso del bitumificio e cementificio Sic in area Cmc. «Il trasferimento delle attività Sic, visti gli obiettivi di risanamento ambientale di quell’area in darsena restano una priorità. Certo stiamo ragionando per una delocalizzazione dell’impianto in una zona più adeguata, sia per salvaguardare l’occupazione sia per garantire al nostro territorio l’approvvigionamento di materiali per sistemare le strada, che nel caso venissero a mancare dovremmo andare a trovarli altrove con un aumento dei costi di manutenzione pubblica. Ma nel caso la proprietà decidesse la cessazione della produzione non potremo che accogliere la chiusura dell’impianto».

Di seguito la descrizione sintetica dei 12 interventi del progetto Ravenna in Darsena/il mare in piazza con i budget e i tempi di realizzazione.

1 – Prolungamento sottopasso binari stazione e mobilità sostenibile
L’intervento prevede il prolungamento dell’attuale sottopasso di stazione, con risalita in una zona strategica della banchina in testata Darsena in prossimità del pontile per l’attracco dei previsti mezzi di collegamento col mare e in adiacenza al parcheggio del nodo intermodale. Quale servizio all’imbarco per il mare è previsto un servizio di bike sharing mediante l’allestimento di 15 stazioni automatizzate con biciclette pubbliche a pedalata assistita. Obiettivi: collegare, mediante la Darsena, il cuore della città storica (Piazza del Popolo) col mare, attraverso la stazione ferroviaria e gli interventi 4 e 5; migliorare la fruibilità e l’accessibilità della stazione con un secondo accesso dalla Darsena e dal nodo intermodale di Piazzale A. Moro.
Promotore pubblico: RFI (Ferrovie dello Stato) nell’ambito del Piano Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio. Costo: 1 milione e 600mila euro. Nessun contributo statale richiesto. Cantierabilità immediata.

darsena pop up2 – Potenziamento nodo intermodale di Piazzale Aldo Moro
L’intervento prevede la messa in sicurezza e riqualificazione dell’accesso e del sottopasso esistente, che collega il centro (viale Pallavicini) al nodo intermodale (piazzale A. Moro) e la sua trasformazione in una galleria d’arte multifunzionale. Prevede inoltre un nuovo info point, realizzato in legno sotto la campata della pensilina degli autobus, quale spazio fisico informativo e piattaforma di e-gov e maketing territoriale, elemento di comunicazione visiva e interattiva collegato ai siti istituzionali e di connessione fra i circuiti turistici del centro città, la darsena e il litorale. Obiettivi: potenziamento di P.le Aldo Moro quale nodo intermodale strategico, terminal turistico e punto di interscambio fra diversi tipi di mobilità pesante/dolce/terra/acqua; rifunzionalizzazione del sottopasso esistente quale punto di transito ciclo-pedonale fondamentale per i flussi di pendolarismo locale e turistici.
Promotore privato: Giampaolo Monduzzi/Associazione Naviga in Darsena. Costo: 170mila euro. Investimento: 43mila euro. Contributo statale richiesto 127mila euro. Cantierabilità: 2 mesi.  

3 – Piattaforme per il diritto alla cittadinanza digitale (Politiche inclusive nella Darsena di Ravenna)
L’intervento prevede progettazione e realizzazione di piattaforme web organizzate come un unicum che servirà a collegare virtualmente la Darsena al territorio. Una piattaforma è relativa al sito istituzionale del Comune di Ravenna (sharing economy) per valorizzare e condividere le best practice che nasceranno nella Darsena, una è dedicata alla promozione turistica della Città. Obiettivi: valorizzare le attività della Darsena collegandola e integrandola, anche dal punto di vista della architettura informatica, con i tradizionali portali istituzionali; favorire i processi di partecipazione e di inclusione sociale nella Darsena e la sua promozione, mettendo a disposizione dell’intera collettività le risorse del nuovo quartiere.
Promotore pubblico: Comune di Ravenna. Costo: 300mila euro. Risorse comunali: 124mila euro. Contributo statale richiesto: 176mila euro. Cantierabilità immediata

Sigarone4 – Pontile per l’accesso all’acqua e collegamento con il mare in mobilità sostenibile
L’intervento prevede la realizzazione di un pontile galleggiante privo di barriere architettoniche quindi utilizzabile anche da disabili motori e l’acquisto di un’imbarcazione ibrida per il trasporto di passeggeri da e verso il mare. Il pontile, predisposto per avere accesso alle imbarcazioni sia in autonomia che con ausilio di solleva persone, è elemento essenziale per rivitalizzare l’acqua come spazio per il tempo libero, come via di comunicazione per sviluppare attività culturali ed educative sullo spazio acqueo grazie ad una struttura che permetta di accogliere regate, veleggiate, scuola di vela, ecc. Obiettivi: garantire l’accesso e l’uso dell’acqua da parte di tutta la collettività e favorire il collegamento tra la città e il mare.
Promotore privato: Giampaolo Monduzzi/Associazione Naviga in Darsena. Importo complessivo: 800mila euro. Investimento: 200mila euro. Contributo statale richiesto: 600mila euro. Cantierabilità: 4 mesi  

5 – Servizio trasporto passeggeri – visite guidate – itinerari didattici
L’intervento prevede acquisto, ristrutturazione e uso di una motonave per un servizio integrato di trasporto passeggeri dalla testata Darsena e per le località balneari con la possibilità di caricare a bordo anche mezzi propri o noleggiati (biciclette). Si prevede inoltre il trasporto passeggeri per visite guidate al porto e alle attività presenti nella zona marittima, visite didattiche di scolaresche, organizzazione di eventi culturali. Obiettivi: promuovere iniziative didattiche, culturali e turistiche nonché la conoscenza della Darsena e delle zone marittime; favorire il collegamento tra la città e le località balneari.
Promotore privato: Franco Gardini/Porto Franco srl. Costo: 350mila euro. Investimento: 175mila euro. Contributo statale richiesto: 175mila euro. Cantierabilità immediata.  

6 – Controllo integrato in Darsena
L’intervento si propone di sviluppare una piattaforma, con modalità innovativa e sperimentale, aperta, modulare e scalabile per la gestione integrata di servizi di sicurezza e sorveglianza del territorio da applicare alla Darsena ed estendere al resto del contesto urbano. Obiettivi: conferire alle autorità competenti, grazie all’applicazione di tecnologie e soluzioni ICT avanzate, una maggiore capacità di monitoraggio e di governance dei flussi che si sviluppano nella Darsena e nel resto del territorio; acquisire una maggiore capacità di pianificazione, nel medio-lungo termine, degli interventi in materia di sicurezza; migliorare la capacità della PA di rispondere alla richiesta di sicurezza dei cittadini, rendendoli partecipi della gestione della sicurezza.
Promotore pubblico: Comune di Ravenna. Costo complessivo: 464mila euro. Contributo statale richiesto: 175mila euro. Cantierabilità immediata.
 
area T7 – Infrastrutturazione fognaria-depurativa e per il cablaggio in fibra ottica (1°stralcio in destra canale)
L’intervento prevede la realizzazione di un sistema fognario di 2 dei 4 bacini previsti in Dx Candiano, ed il loro recapito agli impianti idrovori, armonizzati con le opere preliminari alla realizzazione dei comparti privati. Prevede inoltre la posa in opera, all’interno delle sezioni di scavo dei collettori, di canalizzazioni per l’implementazione della fibra ottica a servizio della Darsena. Obiettivi: intervento strategico e requisito indispensabile per favorire l’attivazione da parte dei privati dei progetti di riqualificazione dei comparti di proprietà che fino ad ora sono stati frenati dall’elevato costo dell’opera pubblica fognaria; favorire l’insediamento di attività connesse al nuove tecnologie digitali e di telecomunicazioni.
Promotore privato e ente: Romagna Acque/privati. Costo: 8 milioni e 89mila euro. Investimenti: 1 milione e 43mila euro + 945mila euro (valore cessione aree privati). Contributo statale richiesto: 7 milioni e 46mila euro. Cantierabilità: 14 mesi.

8 – Passeggiata lungocanale (1° stralcio)
L’intervento prevede una Passerella, in legno e acciaio zincato, sopraelevata di 80 cm che, partendo dalla radice del canale arriva fino al ponte mobile, per una lunghezza di 1.140 m e una larghezza di 5,50 m, con 3,60 m di libera percorrenza pedonale e 1,90 m per tutte le altre funzioni: sedute, rampe, scalinate, arredi, collegamenti web. La Passerella, con affaccio anche in banchina, è anche a servizio delle attività che vi si svilupperanno. Con l’estensione del sottopasso della stazione, in adiacenza all’inizio della passerella, si offrirà alla città una nuova passeggiata sull’acqua, a 5 minuti dalla piazza centrale, che offre l’inusuale spettacolo del tramonto sull’acqua. Il finanziamento è richiesto per la realizzazione di un 1° stralcio di 280 m. Obiettivi: recuperare il rapporto percettivo con l’acqua del canale, impedito dalle alte banchine di sponda; creare un collegamento funzionale fra tutte le attività esistenti e future con affaccio sul canale.
Promotore privato: Lorenzo Sarti/Teprin Associati. Costo: 700mila euro. Contributo statale richiesto: 700mila euro. Cantierabilità: 10 mesi
 
9 – Darsena Pop Up (2° stralcio – sport nautica ricerca)
Darsena PopUp, è un progetto pilota di RiUso che mette in campo modalità progettuali innovative per creare aggregatori urbani, servizi innovativi e startup, con il coinvolgimento della collettività ed enti di formazione. L’intervento prevede il potenziamento del 1° stralcio a vocazione sportiva, già attuato, con un nuovo ambito di servizi e nuovi spazi per attività: educative, finalizzate alla logistica per eventi, per la nautica da diporto, per la ricerca scientifica sui trattamenti dell’acqua in collaborazione con le Facoltà di Scienze Ambientali e Biologia Marina di Ravenna e di Scienze Ambientali della Sapienza di Roma. Le attività saranno ospitate nelle strutture prefabbricate (containers e moduli lignei) che caratterizzano l’intero intervento e garantiscono un’immediata cantierabilità. Obiettivi: rafforzare il legame della città con l’acqua e il mare (centro per la nautica da diporto e centro di ricerca); creare spazi di socializzazione e rivitalizzazione dell’ambito e nuove opportunità occupazionali ed imprenditoriali.
Promotore privato: Francesco Mattiello/Darsena Futura. Costo: 1 milione e 630mila euro. Investimento: 410mila euro. Contributo statale richiesto: 1 milione e 220mila euro. Cantierabilità: 2 mesi.
 
orti e serra10 – Archeologia industriale recupero SigarOne (magazzino ex Sir)
L’intervento è relativo al recupero di un manufatto di archeologia industriale, il cosiddetto SigarOne (magazzino ex Sir), edificio vincolato che per la sua caratteristica forma di paraboloide allungato, per dimensione e collocazione è uno dei più rappresentativi della Darsena e uno dei pochi esempi esistenti in Italia. Si prevede il consolidamento della struttura esistente e la valorizzazione della peculiare spazialità interna. La copertura del piano terra diviene piazza a uso pubblico per manifestazioni ed eventi culturali e ricreativi, luogo addensante e centrale per tutta la comunità. Sono previste le tecnologie più innovative, dalla domotica all’illuminazione a led per la parte a piazza pubblica (per la quale si richiede il finanziamento) che sarà coperta con pannelli fotovoltaici che garantiranno il fabbisogno energetico. Il costo complessivo dell’intervento è riferito al recupero dell’edificio di archeologia e non contempla la stecca a sei livelli a usi privati. Obiettivi: recuperare e valorizzare edifici di archeologia industriale, dotando il quartiere di nuovi spazi di socializzazione e servizi.
Promotore privato: Daniele Baldini/Corsini srl. Costo: 9 milioni di euro. Investimento: 8 milioni di euro. Contributo statale richiesto: 1 milione di euro. Cantierabilità: 10 mesi

11 – Archeologia industriale recupero Area T (magazzino ex Sir)
L’intervento è relativo al recupero e riuso di un manufatto di archeologia industriale a pianta rettangolare che si affaccia direttamente sulla banchina, originariamente utilizzato come deposito di rinfuse varie. Il grande spazio interno, diviso in due parti, sarà destinato, per la parte frontistante il canale, ad attività culturali ricreative con annesso pubblico esercizio, per la rimanente parte a grande open-space per mostre ed attività espositive. Il fabbisogno energetico dell’edificio verrà garantito tramite pannelli fotovoltaici e termici collocati in copertura. Obiettivi: recuperare e valorizzare edifici di archeologia industriale con nuovi spazi ricreativi e servizi.
Promotore privato: Daniele Baldini/Classe Alta srl. Costo: 2 milioni di euro. Investimento: 1 milione e 500mila euro. Contributo statale richiesto: 500mila euro. Cantierabilità: 2 mesi

12 – Orti inclusione sociale e welfare urbano
L’intervento prevede la rigenerazione urbana di un comparto di proprietà comunale, destinandolo ad attività interdisciplinari a tema ambiente, paesaggio, clima, botanica, bio-dinamica fino ad arrivare alla definizione di un polo dell’arte site specific, dove nuovi spazi per attività creative e nuovi servizi, residenze d’artista, realizzazioni in situ, laboratori, conferenze, workshop, attività didattiche, educative, progetti ed eventi culturali ed artistici favoriscano la più ampia fruizione pubblica da svolgersi sia all’aperto (parco urbano tematico) che nelle strutture amovibili ospitate nella grande serra. Una parte sarà altresì destinata ad orti quale manifestazione di interazione uomo/natura. Obiettivi: integrazione funzionale con l’adiacente area dell’ex Tiro a Segno già oggetto di RiUso; accrescimento della sicurezza territoriale, della capacità di resilienza urbana, dell’inclusione sociale; realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano; promuovere l’occupabilità, lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione.
Promotore privato: Roberto Ravaioli/associazione Chub Cantine Hub. Costo: 900mila euro. Investimento: 100mila euro. Contributo statale richiesto: 800mila euro. Cantierabilità: 10 mesi

Darsena, un progetto da 26 milioni per fare decollare la riqualificazione

Il Comune partecipa a una gara ministeriale che coinvolge 8 soggetti privati decisi a investire nell’area. Richiesti contributi per 12,8 milioni

Mappa DarsenaUn progetto unitario da 26 milioni di euro – articolato in 12 interventi in darsena, tutti in destra Candiano – di cui 14 milioni investiti dai privati e 12,8 richiesti al Governo in riferimento al bando del Programma Straordinario nazionale per finanziare interventi di risanamento, recupero e messa in sicurezza di aree periferiche urbane. Per sommi capi è l’iniziativa promossa e coordinata dagli uffici urbanistici del Comune, con ampia compartecipazione di soggetti privati, per cercare di fare decollare la riqualificazione del comparto darsena di città, grazie ad un cospicuo e quantomai indispensabile finanziamento messo a gara dallo Stato.

Dodici interventi integrati fra pubblico e privato
Dentro il progetto “Ravenna in Darsena/il mare in piazza” si collocano e integrano diversi interventi, 4 pubblici e 8 privati, diversi già noti in forma preliminare, altri parzialmente attivi o in procinto di attuazione, alcuni del tutto inediti: dal proseguimento del tunnel sotto la stazione fino alle banchine al recupero del Sigarone, dall’area della Darsena Pop Up all’Area T, da un pontile per collegamenti con il mare con eco-imbarcazioni ad una passeggiata sopraelevata lungocanale, ad un’area verde interdisciplinare fra didattica e ambiente, fino alla realizzazione di infrastrutture fognarie-depurative e di connessione digitale.

In ballo contributi statali per 12 milioni e 800mila euro
Il bando, in scadenza il 29 agosto scorso, e il progetto predisposto da Ravenna, per ottenere i 12,8 milioni preventivati (o almeno una parte…) sono stati presentati dal neo assessore all’Urbanistica Federica Del Conte e dalle dirigenti comunali Paola Bissi (capo area Economia e Territorio) e Francesca Proni (Progettazione Urbanistica). La candidatura ravennate – hanno spiegato assessore e tecnici – corrisponde in pieno alle disposizioni del bando statale a partire dalla conformità degli interventi agli strumenti urbanistici in vigore (soprattutto il Poc “Darsena di Città”) e allo scenario da riqualificare (area periferica, degradata e priva di servizi).
Peraltro i dodici interventi proposti rispondono adeguatamente ad altri punti del capitolato di gara, fondamentali da centrare per ottenere il finanziamento: i progetti sono in grado di rivitalizzare il quartiere, sono rapidamente esecutivi e cantierabili; sono “fattibili” anche sul piano economico; prevedono un ampio coinvolgimento soprattutto finanziario di soggetti privati, che sono stati sollecitati preliminarmente dal Comune attraverso una “avviso pubblico di manifestazione di interesse“, appena due mesi fa. Dalla selezione delle proposte pervenute in conformità al progetto “Ravenna in Darsena” il Comune ha individuato e coinvolto 8 soggetti privati. 

collegamentiSe arrivano i finanziamenti i privati coinvolti si sono impegnati a investire
Gli interventi messi in campo sono tutti di interesse collettivo e insistono su tre grandi linee progettuali interconnesse: le infrastrutture di collegamento fra città e darsena e fra darsena e mare (sottopassi fra centro e darsena e collegamenti con il litorale via acqua); le infrastrutture di servizio (rete fognaria, cablaggio in fibra ottica, videosorveglianza), il recupero strutturale o temporaneo di aree dismesse ed edifici di archeologia industriale. E come si diceva si tratta in buona parte di interventi fondati su investimenti privati o di altri Enti (quasi il 54% del budget complessivo) che si sono impegnati con il Comune – nel caso i progetti siano premiati dai finanziamenti statali – di procedere con la fase esecutiva e l’avvio dei cantieri, secondo una precisa programmazione temporale.

Tre anni per realizzare tutti gli interventi previsti
La graduatoria del bando statale con gli esiti dell’aggiudicazione dei contributi dovrebbe essere pubblicata entro 90 giorni. In caso positivo – secondo gli amministratori comunali – a dicembre si potrebbe sottoscrivere l’accordo con lo Stato e avviare la fase esecutiva e di realizzazione che dovrebbe concludersi entro il 2019. Nel caso di un finanziamento di importo inferiore rispetto ai 12,8 milioni di euro richiesti si procederebbe con una «rimodulazione in riduzione di alcuni interventi ritenuti maggiormente strategici e efficaci per raggiungere gli obiettivi del progetto complessivo».

passeggiataL’assessore Del Conte ha voluto ricordare che «l’Amministrazione comunale mantiene una grande apertura nei riguardi dei privati che non avevano le condizioni per partecipare a questo bando e che potrebbero proporre nuove idee per la riqualificazione della Darsena».
Il sindaco De Pascale ha sottolineato l’impegno «di tutti i tecnici dell’amministrazione e degli enti che ci hanno supportato, l’Autorità Portuale in primis, e anche i tanti privati e i loro tecnici che, nel poco tempo a disposizione, hanno dato vita ai progetti per prendere parte a questa candidatura… Tanta progettualità e la conseguente disponibilità a investire appare tutt’altro che scontata, rappresenta una scelta coraggiosa da parte degli imprenditori che con la partecipazione a questo bando s’impegnano ufficialmente a realizzare gli investimenti. Nel progetto c’è il mix di tutti quegli aspetti di cui da tempo si parla per la nostra darsena, dagli interventi meno impattanti di riuso temporaneo fino a interventi di riqualificazione più strutturati. È chiaro che l’intervento macro di risanamento ambientale d’investimento sulla rete fognaria rappresenta la pre-condizione alla realizzazione degli altri interventi».

La risoluzione del caso Sic
A margine della presentazione il sindaco ha ribadito anche l’impegno del Comune per risolvere il caso del bitumificio e cementificio Sic in area Cmc. «Il trasferimento delle attività Sic, visti gli obiettivi di risanamento ambientale di quell’area in darsena restano una priorità. Certo stiamo ragionando per una delocalizzazione dell’impianto in una zona più adeguata, sia per salvaguardare l’occupazione sia per garantire al nostro territorio l’approvvigionamento di materiali per sistemare le strada, che nel caso venissero a mancare dovremmo andare a trovarli altrove con un aumento dei costi di manutenzione pubblica. Ma nel caso la proprietà decidesse la cessazione della produzione non potremo che accogliere la chiusura dell’impianto».

Di seguito la descrizione sintetica dei 12 interventi del progetto Ravenna in Darsena/il mare in piazza con i budget e i tempi di realizzazione.

1 – Prolungamento sottopasso binari stazione e mobilità sostenibile
L’intervento prevede il prolungamento dell’attuale sottopasso di stazione, con risalita in una zona strategica della banchina in testata Darsena in prossimità del pontile per l’attracco dei previsti mezzi di collegamento col mare e in adiacenza al parcheggio del nodo intermodale. Quale servizio all’imbarco per il mare è previsto un servizio di bike sharing mediante l’allestimento di 15 stazioni automatizzate con biciclette pubbliche a pedalata assistita. Obiettivi: collegare, mediante la Darsena, il cuore della città storica (Piazza del Popolo) col mare, attraverso la stazione ferroviaria e gli interventi 4 e 5; migliorare la fruibilità e l’accessibilità della stazione con un secondo accesso dalla Darsena e dal nodo intermodale di Piazzale A. Moro.
Promotore pubblico: RFI (Ferrovie dello Stato) nell’ambito del Piano Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio. Costo: 1 milione e 600mila euro. Nessun contributo statale richiesto. Cantierabilità immediata.

darsena pop up2 – Potenziamento nodo intermodale di Piazzale Aldo Moro
L’intervento prevede la messa in sicurezza e riqualificazione dell’accesso e del sottopasso esistente, che collega il centro (viale Pallavicini) al nodo intermodale (piazzale A. Moro) e la sua trasformazione in una galleria d’arte multifunzionale. Prevede inoltre un nuovo info point, realizzato in legno sotto la campata della pensilina degli autobus, quale spazio fisico informativo e piattaforma di e-gov e maketing territoriale, elemento di comunicazione visiva e interattiva collegato ai siti istituzionali e di connessione fra i circuiti turistici del centro città, la darsena e il litorale. Obiettivi: potenziamento di P.le Aldo Moro quale nodo intermodale strategico, terminal turistico e punto di interscambio fra diversi tipi di mobilità pesante/dolce/terra/acqua; rifunzionalizzazione del sottopasso esistente quale punto di transito ciclo-pedonale fondamentale per i flussi di pendolarismo locale e turistici.
Promotore privato: Giampaolo Monduzzi/Associazione Naviga in Darsena. Costo: 170mila euro. Investimento: 43mila euro. Contributo statale richiesto 127mila euro. Cantierabilità: 2 mesi.  

3 – Piattaforme per il diritto alla cittadinanza digitale (Politiche inclusive nella Darsena di Ravenna)
L’intervento prevede progettazione e realizzazione di piattaforme web organizzate come un unicum che servirà a collegare virtualmente la Darsena al territorio. Una piattaforma è relativa al sito istituzionale del Comune di Ravenna (sharing economy) per valorizzare e condividere le best practice che nasceranno nella Darsena, una è dedicata alla promozione turistica della Città. Obiettivi: valorizzare le attività della Darsena collegandola e integrandola, anche dal punto di vista della architettura informatica, con i tradizionali portali istituzionali; favorire i processi di partecipazione e di inclusione sociale nella Darsena e la sua promozione, mettendo a disposizione dell’intera collettività le risorse del nuovo quartiere.
Promotore pubblico: Comune di Ravenna. Costo: 300mila euro. Risorse comunali: 124mila euro. Contributo statale richiesto: 176mila euro. Cantierabilità immediata

Sigarone4 – Pontile per l’accesso all’acqua e collegamento con il mare in mobilità sostenibile
L’intervento prevede la realizzazione di un pontile galleggiante privo di barriere architettoniche quindi utilizzabile anche da disabili motori e l’acquisto di un’imbarcazione ibrida per il trasporto di passeggeri da e verso il mare. Il pontile, predisposto per avere accesso alle imbarcazioni sia in autonomia che con ausilio di solleva persone, è elemento essenziale per rivitalizzare l’acqua come spazio per il tempo libero, come via di comunicazione per sviluppare attività culturali ed educative sullo spazio acqueo grazie ad una struttura che permetta di accogliere regate, veleggiate, scuola di vela, ecc. Obiettivi: garantire l’accesso e l’uso dell’acqua da parte di tutta la collettività e favorire il collegamento tra la città e il mare.
Promotore privato: Giampaolo Monduzzi/Associazione Naviga in Darsena. Importo complessivo: 800mila euro. Investimento: 200mila euro. Contributo statale richiesto: 600mila euro. Cantierabilità: 4 mesi  

5 – Servizio trasporto passeggeri – visite guidate – itinerari didattici
L’intervento prevede acquisto, ristrutturazione e uso di una motonave per un servizio integrato di trasporto passeggeri dalla testata Darsena e per le località balneari con la possibilità di caricare a bordo anche mezzi propri o noleggiati (biciclette). Si prevede inoltre il trasporto passeggeri per visite guidate al porto e alle attività presenti nella zona marittima, visite didattiche di scolaresche, organizzazione di eventi culturali. Obiettivi: promuovere iniziative didattiche, culturali e turistiche nonché la conoscenza della Darsena e delle zone marittime; favorire il collegamento tra la città e le località balneari.
Promotore privato: Franco Gardini/Porto Franco srl. Costo: 350mila euro. Investimento: 175mila euro. Contributo statale richiesto: 175mila euro. Cantierabilità immediata.  

6 – Controllo integrato in Darsena
L’intervento si propone di sviluppare una piattaforma, con modalità innovativa e sperimentale, aperta, modulare e scalabile per la gestione integrata di servizi di sicurezza e sorveglianza del territorio da applicare alla Darsena ed estendere al resto del contesto urbano. Obiettivi: conferire alle autorità competenti, grazie all’applicazione di tecnologie e soluzioni ICT avanzate, una maggiore capacità di monitoraggio e di governance dei flussi che si sviluppano nella Darsena e nel resto del territorio; acquisire una maggiore capacità di pianificazione, nel medio-lungo termine, degli interventi in materia di sicurezza; migliorare la capacità della PA di rispondere alla richiesta di sicurezza dei cittadini, rendendoli partecipi della gestione della sicurezza.
Promotore pubblico: Comune di Ravenna. Costo complessivo: 464mila euro. Contributo statale richiesto: 175mila euro. Cantierabilità immediata.
 
area T7 – Infrastrutturazione fognaria-depurativa e per il cablaggio in fibra ottica (1°stralcio in destra canale)
L’intervento prevede la realizzazione di un sistema fognario di 2 dei 4 bacini previsti in Dx Candiano, ed il loro recapito agli impianti idrovori, armonizzati con le opere preliminari alla realizzazione dei comparti privati. Prevede inoltre la posa in opera, all’interno delle sezioni di scavo dei collettori, di canalizzazioni per l’implementazione della fibra ottica a servizio della Darsena. Obiettivi: intervento strategico e requisito indispensabile per favorire l’attivazione da parte dei privati dei progetti di riqualificazione dei comparti di proprietà che fino ad ora sono stati frenati dall’elevato costo dell’opera pubblica fognaria; favorire l’insediamento di attività connesse al nuove tecnologie digitali e di telecomunicazioni.
Promotore privato e ente: Romagna Acque/privati. Costo: 8 milioni e 89mila euro. Investimenti: 1 milione e 43mila euro + 945mila euro (valore cessione aree privati). Contributo statale richiesto: 7 milioni e 46mila euro. Cantierabilità: 14 mesi.

8 – Passeggiata lungocanale (1° stralcio)
L’intervento prevede una Passerella, in legno e acciaio zincato, sopraelevata di 80 cm che, partendo dalla radice del canale arriva fino al ponte mobile, per una lunghezza di 1.140 m e una larghezza di 5,50 m, con 3,60 m di libera percorrenza pedonale e 1,90 m per tutte le altre funzioni: sedute, rampe, scalinate, arredi, collegamenti web. La Passerella, con affaccio anche in banchina, è anche a servizio delle attività che vi si svilupperanno. Con l’estensione del sottopasso della stazione, in adiacenza all’inizio della passerella, si offrirà alla città una nuova passeggiata sull’acqua, a 5 minuti dalla piazza centrale, che offre l’inusuale spettacolo del tramonto sull’acqua. Il finanziamento è richiesto per la realizzazione di un 1° stralcio di 280 m. Obiettivi: recuperare il rapporto percettivo con l’acqua del canale, impedito dalle alte banchine di sponda; creare un collegamento funzionale fra tutte le attività esistenti e future con affaccio sul canale.
Promotore privato: Lorenzo Sarti/Teprin Associati. Costo: 700mila euro. Contributo statale richiesto: 700mila euro. Cantierabilità: 10 mesi
 
9 – Darsena Pop Up (2° stralcio – sport nautica ricerca)
Darsena PopUp, è un progetto pilota di RiUso che mette in campo modalità progettuali innovative per creare aggregatori urbani, servizi innovativi e startup, con il coinvolgimento della collettività ed enti di formazione. L’intervento prevede il potenziamento del 1° stralcio a vocazione sportiva, già attuato, con un nuovo ambito di servizi e nuovi spazi per attività: educative, finalizzate alla logistica per eventi, per la nautica da diporto, per la ricerca scientifica sui trattamenti dell’acqua in collaborazione con le Facoltà di Scienze Ambientali e Biologia Marina di Ravenna e di Scienze Ambientali della Sapienza di Roma. Le attività saranno ospitate nelle strutture prefabbricate (containers e moduli lignei) che caratterizzano l’intero intervento e garantiscono un’immediata cantierabilità. Obiettivi: rafforzare il legame della città con l’acqua e il mare (centro per la nautica da diporto e centro di ricerca); creare spazi di socializzazione e rivitalizzazione dell’ambito e nuove opportunità occupazionali ed imprenditoriali.
Promotore privato: Francesco Mattiello/Darsena Futura. Costo: 1 milione e 630mila euro. Investimento: 410mila euro. Contributo statale richiesto: 1 milione e 220mila euro. Cantierabilità: 2 mesi.
 
orti e serra10 – Archeologia industriale recupero SigarOne (magazzino ex Sir)
L’intervento è relativo al recupero di un manufatto di archeologia industriale, il cosiddetto SigarOne (magazzino ex Sir), edificio vincolato che per la sua caratteristica forma di paraboloide allungato, per dimensione e collocazione è uno dei più rappresentativi della Darsena e uno dei pochi esempi esistenti in Italia. Si prevede il consolidamento della struttura esistente e la valorizzazione della peculiare spazialità interna. La copertura del piano terra diviene piazza a uso pubblico per manifestazioni ed eventi culturali e ricreativi, luogo addensante e centrale per tutta la comunità. Sono previste le tecnologie più innovative, dalla domotica all’illuminazione a led per la parte a piazza pubblica (per la quale si richiede il finanziamento) che sarà coperta con pannelli fotovoltaici che garantiranno il fabbisogno energetico. Il costo complessivo dell’intervento è riferito al recupero dell’edificio di archeologia e non contempla la stecca a sei livelli a usi privati. Obiettivi: recuperare e valorizzare edifici di archeologia industriale, dotando il quartiere di nuovi spazi di socializzazione e servizi.
Promotore privato: Daniele Baldini/Corsini srl. Costo: 9 milioni di euro. Investimento: 8 milioni di euro. Contributo statale richiesto: 1 milione di euro. Cantierabilità: 10 mesi

11 – Archeologia industriale recupero Area T (magazzino ex Sir)
L’intervento è relativo al recupero e riuso di un manufatto di archeologia industriale a pianta rettangolare che si affaccia direttamente sulla banchina, originariamente utilizzato come deposito di rinfuse varie. Il grande spazio interno, diviso in due parti, sarà destinato, per la parte frontistante il canale, ad attività culturali ricreative con annesso pubblico esercizio, per la rimanente parte a grande open-space per mostre ed attività espositive. Il fabbisogno energetico dell’edificio verrà garantito tramite pannelli fotovoltaici e termici collocati in copertura. Obiettivi: recuperare e valorizzare edifici di archeologia industriale con nuovi spazi ricreativi e servizi.
Promotore privato: Daniele Baldini/Classe Alta srl. Costo: 2 milioni di euro. Investimento: 1 milione e 500mila euro. Contributo statale richiesto: 500mila euro. Cantierabilità: 2 mesi

12 – Orti inclusione sociale e welfare urbano
L’intervento prevede la rigenerazione urbana di un comparto di proprietà comunale, destinandolo ad attività interdisciplinari a tema ambiente, paesaggio, clima, botanica, bio-dinamica fino ad arrivare alla definizione di un polo dell’arte site specific, dove nuovi spazi per attività creative e nuovi servizi, residenze d’artista, realizzazioni in situ, laboratori, conferenze, workshop, attività didattiche, educative, progetti ed eventi culturali ed artistici favoriscano la più ampia fruizione pubblica da svolgersi sia all’aperto (parco urbano tematico) che nelle strutture amovibili ospitate nella grande serra. Una parte sarà altresì destinata ad orti quale manifestazione di interazione uomo/natura. Obiettivi: integrazione funzionale con l’adiacente area dell’ex Tiro a Segno già oggetto di RiUso; accrescimento della sicurezza territoriale, della capacità di resilienza urbana, dell’inclusione sociale; realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano; promuovere l’occupabilità, lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione.
Promotore privato: Roberto Ravaioli/associazione Chub Cantine Hub. Costo: 900mila euro. Investimento: 100mila euro. Contributo statale richiesto: 800mila euro. Cantierabilità: 10 mesi

Darsena, un progetto da 26 milioni per fare decollare la riqualificazione

Il Comune partecipa a una gara ministeriale che coinvolge 8 soggetti privati decisi a investire nell’area. Richiesti contributi per 12,8 milioni

Mappa DarsenaUn progetto unitario da 26 milioni di euro – articolato in 12 interventi in darsena, tutti in destra Candiano – di cui 14 milioni investiti dai privati e 12,8 richiesti al Governo in riferimento al bando del Programma Straordinario nazionale per finanziare interventi di risanamento, recupero e messa in sicurezza di aree periferiche urbane. Per sommi capi è l’iniziativa promossa e coordinata dagli uffici urbanistici del Comune, con ampia compartecipazione di soggetti privati, per cercare di fare decollare la riqualificazione del comparto darsena di città, grazie ad un cospicuo e quantomai indispensabile finanziamento messo a gara dallo Stato.

Dodici interventi integrati fra pubblico e privato
Dentro il progetto “Ravenna in Darsena/il mare in piazza” si collocano e integrano diversi interventi, 4 pubblici e 8 privati, diversi già noti in forma preliminare, altri parzialmente attivi o in procinto di attuazione, alcuni del tutto inediti: dal proseguimento del tunnel sotto la stazione fino alle banchine al recupero del Sigarone, dall’area della Darsena Pop Up all’Area T, da un pontile per collegamenti con il mare con eco-imbarcazioni ad una passeggiata sopraelevata lungocanale, ad un’area verde interdisciplinare fra didattica e ambiente, fino alla realizzazione di infrastrutture fognarie-depurative e di connessione digitale.

In ballo contributi statali per 12 milioni e 800mila euro
Il bando, in scadenza il 29 agosto scorso, e il progetto predisposto da Ravenna, per ottenere i 12,8 milioni preventivati (o almeno una parte…) sono stati presentati dal neo assessore all’Urbanistica Federica Del Conte e dalle dirigenti comunali Paola Bissi (capo area Economia e Territorio) e Francesca Proni (Progettazione Urbanistica). La candidatura ravennate – hanno spiegato assessore e tecnici – corrisponde in pieno alle disposizioni del bando statale a partire dalla conformità degli interventi agli strumenti urbanistici in vigore (soprattutto il Poc “Darsena di Città”) e allo scenario da riqualificare (area periferica, degradata e priva di servizi).
Peraltro i dodici interventi proposti rispondono adeguatamente ad altri punti del capitolato di gara, fondamentali da centrare per ottenere il finanziamento: i progetti sono in grado di rivitalizzare il quartiere, sono rapidamente esecutivi e cantierabili; sono “fattibili” anche sul piano economico; prevedono un ampio coinvolgimento soprattutto finanziario di soggetti privati, che sono stati sollecitati preliminarmente dal Comune attraverso una “avviso pubblico di manifestazione di interesse“, appena due mesi fa. Dalla selezione delle proposte pervenute in conformità al progetto “Ravenna in Darsena” il Comune ha individuato e coinvolto 8 soggetti privati. 

collegamentiSe arrivano i finanziamenti i privati coinvolti si sono impegnati a investire
Gli interventi messi in campo sono tutti di interesse collettivo e insistono su tre grandi linee progettuali interconnesse: le infrastrutture di collegamento fra città e darsena e fra darsena e mare (sottopassi fra centro e darsena e collegamenti con il litorale via acqua); le infrastrutture di servizio (rete fognaria, cablaggio in fibra ottica, videosorveglianza), il recupero strutturale o temporaneo di aree dismesse ed edifici di archeologia industriale. E come si diceva si tratta in buona parte di interventi fondati su investimenti privati o di altri Enti (quasi il 54% del budget complessivo) che si sono impegnati con il Comune – nel caso i progetti siano premiati dai finanziamenti statali – di procedere con la fase esecutiva e l’avvio dei cantieri, secondo una precisa programmazione temporale.

Tre anni per realizzare tutti gli interventi previsti
La graduatoria del bando statale con gli esiti dell’aggiudicazione dei contributi dovrebbe essere pubblicata entro 90 giorni. In caso positivo – secondo gli amministratori comunali – a dicembre si potrebbe sottoscrivere l’accordo con lo Stato e avviare la fase esecutiva e di realizzazione che dovrebbe concludersi entro il 2019. Nel caso di un finanziamento di importo inferiore rispetto ai 12,8 milioni di euro richiesti si procederebbe con una «rimodulazione in riduzione di alcuni interventi ritenuti maggiormente strategici e efficaci per raggiungere gli obiettivi del progetto complessivo».

passeggiataL’assessore Del Conte ha voluto ricordare che «l’Amministrazione comunale mantiene una grande apertura nei riguardi dei privati che non avevano le condizioni per partecipare a questo bando e che potrebbero proporre nuove idee per la riqualificazione della Darsena».
Il sindaco De Pascale ha sottolineato l’impegno «di tutti i tecnici dell’amministrazione e degli enti che ci hanno supportato, l’Autorità Portuale in primis, e anche i tanti privati e i loro tecnici che, nel poco tempo a disposizione, hanno dato vita ai progetti per prendere parte a questa candidatura… Tanta progettualità e la conseguente disponibilità a investire appare tutt’altro che scontata, rappresenta una scelta coraggiosa da parte degli imprenditori che con la partecipazione a questo bando s’impegnano ufficialmente a realizzare gli investimenti. Nel progetto c’è il mix di tutti quegli aspetti di cui da tempo si parla per la nostra darsena, dagli interventi meno impattanti di riuso temporaneo fino a interventi di riqualificazione più strutturati. È chiaro che l’intervento macro di risanamento ambientale d’investimento sulla rete fognaria rappresenta la pre-condizione alla realizzazione degli altri interventi».

La risoluzione del caso Sic
A margine della presentazione il sindaco ha ribadito anche l’impegno del Comune per risolvere il caso del bitumificio e cementificio Sic in area Cmc. «Il trasferimento delle attività Sic, visti gli obiettivi di risanamento ambientale di quell’area in darsena restano una priorità. Certo stiamo ragionando per una delocalizzazione dell’impianto in una zona più adeguata, sia per salvaguardare l’occupazione sia per garantire al nostro territorio l’approvvigionamento di materiali per sistemare le strada, che nel caso venissero a mancare dovremmo andare a trovarli altrove con un aumento dei costi di manutenzione pubblica. Ma nel caso la proprietà decidesse la cessazione della produzione non potremo che accogliere la chiusura dell’impianto».

Di seguito la descrizione sintetica dei 12 interventi del progetto Ravenna in Darsena/il mare in piazza con i budget e i tempi di realizzazione.

1 – Prolungamento sottopasso binari stazione e mobilità sostenibile
L’intervento prevede il prolungamento dell’attuale sottopasso di stazione, con risalita in una zona strategica della banchina in testata Darsena in prossimità del pontile per l’attracco dei previsti mezzi di collegamento col mare e in adiacenza al parcheggio del nodo intermodale. Quale servizio all’imbarco per il mare è previsto un servizio di bike sharing mediante l’allestimento di 15 stazioni automatizzate con biciclette pubbliche a pedalata assistita. Obiettivi: collegare, mediante la Darsena, il cuore della città storica (Piazza del Popolo) col mare, attraverso la stazione ferroviaria e gli interventi 4 e 5; migliorare la fruibilità e l’accessibilità della stazione con un secondo accesso dalla Darsena e dal nodo intermodale di Piazzale A. Moro.
Promotore pubblico: RFI (Ferrovie dello Stato) nell’ambito del Piano Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio. Costo: 1 milione e 600mila euro. Nessun contributo statale richiesto. Cantierabilità immediata.

darsena pop up2 – Potenziamento nodo intermodale di Piazzale Aldo Moro
L’intervento prevede la messa in sicurezza e riqualificazione dell’accesso e del sottopasso esistente, che collega il centro (viale Pallavicini) al nodo intermodale (piazzale A. Moro) e la sua trasformazione in una galleria d’arte multifunzionale. Prevede inoltre un nuovo info point, realizzato in legno sotto la campata della pensilina degli autobus, quale spazio fisico informativo e piattaforma di e-gov e maketing territoriale, elemento di comunicazione visiva e interattiva collegato ai siti istituzionali e di connessione fra i circuiti turistici del centro città, la darsena e il litorale. Obiettivi: potenziamento di P.le Aldo Moro quale nodo intermodale strategico, terminal turistico e punto di interscambio fra diversi tipi di mobilità pesante/dolce/terra/acqua; rifunzionalizzazione del sottopasso esistente quale punto di transito ciclo-pedonale fondamentale per i flussi di pendolarismo locale e turistici.
Promotore privato: Giampaolo Monduzzi/Associazione Naviga in Darsena. Costo: 170mila euro. Investimento: 43mila euro. Contributo statale richiesto 127mila euro. Cantierabilità: 2 mesi.  

3 – Piattaforme per il diritto alla cittadinanza digitale (Politiche inclusive nella Darsena di Ravenna)
L’intervento prevede progettazione e realizzazione di piattaforme web organizzate come un unicum che servirà a collegare virtualmente la Darsena al territorio. Una piattaforma è relativa al sito istituzionale del Comune di Ravenna (sharing economy) per valorizzare e condividere le best practice che nasceranno nella Darsena, una è dedicata alla promozione turistica della Città. Obiettivi: valorizzare le attività della Darsena collegandola e integrandola, anche dal punto di vista della architettura informatica, con i tradizionali portali istituzionali; favorire i processi di partecipazione e di inclusione sociale nella Darsena e la sua promozione, mettendo a disposizione dell’intera collettività le risorse del nuovo quartiere.
Promotore pubblico: Comune di Ravenna. Costo: 300mila euro. Risorse comunali: 124mila euro. Contributo statale richiesto: 176mila euro. Cantierabilità immediata

Sigarone4 – Pontile per l’accesso all’acqua e collegamento con il mare in mobilità sostenibile
L’intervento prevede la realizzazione di un pontile galleggiante privo di barriere architettoniche quindi utilizzabile anche da disabili motori e l’acquisto di un’imbarcazione ibrida per il trasporto di passeggeri da e verso il mare. Il pontile, predisposto per avere accesso alle imbarcazioni sia in autonomia che con ausilio di solleva persone, è elemento essenziale per rivitalizzare l’acqua come spazio per il tempo libero, come via di comunicazione per sviluppare attività culturali ed educative sullo spazio acqueo grazie ad una struttura che permetta di accogliere regate, veleggiate, scuola di vela, ecc. Obiettivi: garantire l’accesso e l’uso dell’acqua da parte di tutta la collettività e favorire il collegamento tra la città e il mare.
Promotore privato: Giampaolo Monduzzi/Associazione Naviga in Darsena. Importo complessivo: 800mila euro. Investimento: 200mila euro. Contributo statale richiesto: 600mila euro. Cantierabilità: 4 mesi  

5 – Servizio trasporto passeggeri – visite guidate – itinerari didattici
L’intervento prevede acquisto, ristrutturazione e uso di una motonave per un servizio integrato di trasporto passeggeri dalla testata Darsena e per le località balneari con la possibilità di caricare a bordo anche mezzi propri o noleggiati (biciclette). Si prevede inoltre il trasporto passeggeri per visite guidate al porto e alle attività presenti nella zona marittima, visite didattiche di scolaresche, organizzazione di eventi culturali. Obiettivi: promuovere iniziative didattiche, culturali e turistiche nonché la conoscenza della Darsena e delle zone marittime; favorire il collegamento tra la città e le località balneari.
Promotore privato: Franco Gardini/Porto Franco srl. Costo: 350mila euro. Investimento: 175mila euro. Contributo statale richiesto: 175mila euro. Cantierabilità immediata.  

6 – Controllo integrato in Darsena
L’intervento si propone di sviluppare una piattaforma, con modalità innovativa e sperimentale, aperta, modulare e scalabile per la gestione integrata di servizi di sicurezza e sorveglianza del territorio da applicare alla Darsena ed estendere al resto del contesto urbano. Obiettivi: conferire alle autorità competenti, grazie all’applicazione di tecnologie e soluzioni ICT avanzate, una maggiore capacità di monitoraggio e di governance dei flussi che si sviluppano nella Darsena e nel resto del territorio; acquisire una maggiore capacità di pianificazione, nel medio-lungo termine, degli interventi in materia di sicurezza; migliorare la capacità della PA di rispondere alla richiesta di sicurezza dei cittadini, rendendoli partecipi della gestione della sicurezza.
Promotore pubblico: Comune di Ravenna. Costo complessivo: 464mila euro. Contributo statale richiesto: 175mila euro. Cantierabilità immediata.
 
area T7 – Infrastrutturazione fognaria-depurativa e per il cablaggio in fibra ottica (1°stralcio in destra canale)
L’intervento prevede la realizzazione di un sistema fognario di 2 dei 4 bacini previsti in Dx Candiano, ed il loro recapito agli impianti idrovori, armonizzati con le opere preliminari alla realizzazione dei comparti privati. Prevede inoltre la posa in opera, all’interno delle sezioni di scavo dei collettori, di canalizzazioni per l’implementazione della fibra ottica a servizio della Darsena. Obiettivi: intervento strategico e requisito indispensabile per favorire l’attivazione da parte dei privati dei progetti di riqualificazione dei comparti di proprietà che fino ad ora sono stati frenati dall’elevato costo dell’opera pubblica fognaria; favorire l’insediamento di attività connesse al nuove tecnologie digitali e di telecomunicazioni.
Promotore privato e ente: Romagna Acque/privati. Costo: 8 milioni e 89mila euro. Investimenti: 1 milione e 43mila euro + 945mila euro (valore cessione aree privati). Contributo statale richiesto: 7 milioni e 46mila euro. Cantierabilità: 14 mesi.

8 – Passeggiata lungocanale (1° stralcio)
L’intervento prevede una Passerella, in legno e acciaio zincato, sopraelevata di 80 cm che, partendo dalla radice del canale arriva fino al ponte mobile, per una lunghezza di 1.140 m e una larghezza di 5,50 m, con 3,60 m di libera percorrenza pedonale e 1,90 m per tutte le altre funzioni: sedute, rampe, scalinate, arredi, collegamenti web. La Passerella, con affaccio anche in banchina, è anche a servizio delle attività che vi si svilupperanno. Con l’estensione del sottopasso della stazione, in adiacenza all’inizio della passerella, si offrirà alla città una nuova passeggiata sull’acqua, a 5 minuti dalla piazza centrale, che offre l’inusuale spettacolo del tramonto sull’acqua. Il finanziamento è richiesto per la realizzazione di un 1° stralcio di 280 m. Obiettivi: recuperare il rapporto percettivo con l’acqua del canale, impedito dalle alte banchine di sponda; creare un collegamento funzionale fra tutte le attività esistenti e future con affaccio sul canale.
Promotore privato: Lorenzo Sarti/Teprin Associati. Costo: 700mila euro. Contributo statale richiesto: 700mila euro. Cantierabilità: 10 mesi
 
9 – Darsena Pop Up (2° stralcio – sport nautica ricerca)
Darsena PopUp, è un progetto pilota di RiUso che mette in campo modalità progettuali innovative per creare aggregatori urbani, servizi innovativi e startup, con il coinvolgimento della collettività ed enti di formazione. L’intervento prevede il potenziamento del 1° stralcio a vocazione sportiva, già attuato, con un nuovo ambito di servizi e nuovi spazi per attività: educative, finalizzate alla logistica per eventi, per la nautica da diporto, per la ricerca scientifica sui trattamenti dell’acqua in collaborazione con le Facoltà di Scienze Ambientali e Biologia Marina di Ravenna e di Scienze Ambientali della Sapienza di Roma. Le attività saranno ospitate nelle strutture prefabbricate (containers e moduli lignei) che caratterizzano l’intero intervento e garantiscono un’immediata cantierabilità. Obiettivi: rafforzare il legame della città con l’acqua e il mare (centro per la nautica da diporto e centro di ricerca); creare spazi di socializzazione e rivitalizzazione dell’ambito e nuove opportunità occupazionali ed imprenditoriali.
Promotore privato: Francesco Mattiello/Darsena Futura. Costo: 1 milione e 630mila euro. Investimento: 410mila euro. Contributo statale richiesto: 1 milione e 220mila euro. Cantierabilità: 2 mesi.
 
orti e serra10 – Archeologia industriale recupero SigarOne (magazzino ex Sir)
L’intervento è relativo al recupero di un manufatto di archeologia industriale, il cosiddetto SigarOne (magazzino ex Sir), edificio vincolato che per la sua caratteristica forma di paraboloide allungato, per dimensione e collocazione è uno dei più rappresentativi della Darsena e uno dei pochi esempi esistenti in Italia. Si prevede il consolidamento della struttura esistente e la valorizzazione della peculiare spazialità interna. La copertura del piano terra diviene piazza a uso pubblico per manifestazioni ed eventi culturali e ricreativi, luogo addensante e centrale per tutta la comunità. Sono previste le tecnologie più innovative, dalla domotica all’illuminazione a led per la parte a piazza pubblica (per la quale si richiede il finanziamento) che sarà coperta con pannelli fotovoltaici che garantiranno il fabbisogno energetico. Il costo complessivo dell’intervento è riferito al recupero dell’edificio di archeologia e non contempla la stecca a sei livelli a usi privati. Obiettivi: recuperare e valorizzare edifici di archeologia industriale, dotando il quartiere di nuovi spazi di socializzazione e servizi.
Promotore privato: Daniele Baldini/Corsini srl. Costo: 9 milioni di euro. Investimento: 8 milioni di euro. Contributo statale richiesto: 1 milione di euro. Cantierabilità: 10 mesi

11 – Archeologia industriale recupero Area T (magazzino ex Sir)
L’intervento è relativo al recupero e riuso di un manufatto di archeologia industriale a pianta rettangolare che si affaccia direttamente sulla banchina, originariamente utilizzato come deposito di rinfuse varie. Il grande spazio interno, diviso in due parti, sarà destinato, per la parte frontistante il canale, ad attività culturali ricreative con annesso pubblico esercizio, per la rimanente parte a grande open-space per mostre ed attività espositive. Il fabbisogno energetico dell’edificio verrà garantito tramite pannelli fotovoltaici e termici collocati in copertura. Obiettivi: recuperare e valorizzare edifici di archeologia industriale con nuovi spazi ricreativi e servizi.
Promotore privato: Daniele Baldini/Classe Alta srl. Costo: 2 milioni di euro. Investimento: 1 milione e 500mila euro. Contributo statale richiesto: 500mila euro. Cantierabilità: 2 mesi

12 – Orti inclusione sociale e welfare urbano
L’intervento prevede la rigenerazione urbana di un comparto di proprietà comunale, destinandolo ad attività interdisciplinari a tema ambiente, paesaggio, clima, botanica, bio-dinamica fino ad arrivare alla definizione di un polo dell’arte site specific, dove nuovi spazi per attività creative e nuovi servizi, residenze d’artista, realizzazioni in situ, laboratori, conferenze, workshop, attività didattiche, educative, progetti ed eventi culturali ed artistici favoriscano la più ampia fruizione pubblica da svolgersi sia all’aperto (parco urbano tematico) che nelle strutture amovibili ospitate nella grande serra. Una parte sarà altresì destinata ad orti quale manifestazione di interazione uomo/natura. Obiettivi: integrazione funzionale con l’adiacente area dell’ex Tiro a Segno già oggetto di RiUso; accrescimento della sicurezza territoriale, della capacità di resilienza urbana, dell’inclusione sociale; realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano; promuovere l’occupabilità, lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione.
Promotore privato: Roberto Ravaioli/associazione Chub Cantine Hub. Costo: 900mila euro. Investimento: 100mila euro. Contributo statale richiesto: 800mila euro. Cantierabilità: 10 mesi

Incendio nel boschetto dell’ospedale di Ravenna: ustionata una senzatetto  

Viveva in una tenda e si stava preparando la cena

Una donna, di cui non sono note le generalità, è rimasta gravemente ustionata agli arti inferiori e superiori in un incendio nella tenda in cui viveva all’interno del boschetto dell’ospedale di Ravenna.

L’episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri, martedì 30 agosto. Ad avvisare vigili del fuoco e sanitari del 118, alcuni passanti che hanno sentito in lontananza le urla della donna.

A causare l’incendio potrebbe essere stata la donna stessa mentre stava cercando di cucinarsi la cena.

La senzatetto è stata ricoverata in ospedale, non in pericolo di vita.

Minacciò clienti ubriachi con una spranga La questura chiude un bar per 7 giorni

L’episodio risale a maggio: un gruppo di avventori stava disturbando la clientela e il titolare provò a risolvere le cose a modo suo

Un gruppetto di clienti ubriachi stava disturbando il resto della clientela del bar e il gestore, invece di chiamare le forze dell’ordine, si armò di una spranga di ferro offendendo e minacciando i presenti, uno dei quali riportò anche una ferita alla testa. Per questo episodio accaduto il 7 maggio scorso al Blu Bar di Lido di Classe è arrivato il provvedimento della questura che impone la chiusura del locale per sette giorni. Nell’esercizio commerciale le forze dell’ordine avevano effettuato diversi interventi dal 2013 ad oggi. Ieri, 29 agosto, i carabinieri della stazione di Savio hanno notificato il provvedimento ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Torna il festival dei murales a Ravenna Il clou nella nuova area Darsena PopUp

Subsidenze porta in città importanti street artist. In programma
anche una mostra allo spazio Bonobolabo e una biciclettata

Anno dopo anno la visione della città si arricchisce di sempre nuovi muri colorati ad arte. Accompagnato dal successo delle scorse edizioni, torna infatti dall’1 all’11 settembre il terzo appuntamento con il festival di street art “Subsidenze”, realizzato da Associazione culturale Indastria, assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna, col patrocinio del Gai (Giovani Artisti Italiani) e la collaborazione di altri soggetti pubblici e privati.

«Il festival Subsidenze, alla sua terza edizione, si colloca e corona un percorso di quasi vent’anni teso a legittimare e a valorizzare la street art – ha affermato l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi -. Un impegno virtuoso che ci ha reso oggi responsabili e coordinatori a livello nazionale di un gruppo che ha il compito di elaborare provvedimenti e strategie utili per agevolare l’espressione di questa arte».

Come lo scorso anno, “Subsidenze” ha già avuto un importante prologo nei mesi scorsi, con l’artista russo QBic che ha dipinto la parete di un edificio di via Fiume ispirata al tema della migrazione, e con un’opera di notevoli dimensioni realizzata da Hope in via Magazzini posteriori.
Prossime mete degli street artist durante le giornate del festival saranno la nuova area PopUp lungo il canale Candiano e via Magazzini Posteriori nei pressi dell’Almagià, cui sono destinate grandi opere d’arte realizzate da esponenti tra i più noti di questa particolare forma d’arte: Geometric Bang, Dzia, e Nemo’s.

Dipingeranno alla presenza del pubblico, che potrà localizzarli grazie alle mappe distribuite negli Iat e attraverso spot culturali, da giovedì 1 settembre sui muri di via Magazzini Posteriori (2 muri). Moallaseconda, in particolare realizzerà un’installazione ambientale che sarà inaugurata l’11 settembre nella nuova area PopUp, zona spiaggia.

Sabato 10 e domenica 11 settembre toccherà a quattro giovani artisti emiliano romagnoli vincitori di un apposito bando cimentarsi con la realizzazione di un muro “sociale” in via Carducci 23, presso la sede dello sportello comunale di mediazione sociale CittA@ttiva.

Durante il festival sono in programma anche diversi eventi collaterali: venerdì 9 settembre alle 18 allo spazio Bonobolabo in via Centofanti l’inaugurazione di “Subsidenze 2016”, mostra collettiva di tutti gli artisti che hanno partecipato nel corso degli anni al festival, curata da Marco Miccoli, la mostra terminerà sabato 1 ottobre; sabato 10 settembre inaugurerà alle 19.30 presso i container di Darsena PopUp, zona Almagià, la mostra fotografica sulla street art a Ravenna a cura sempre di Miccoli; alle 22:30 sempre in PopUp si svolgerà lo spettacolo di danza contemporanea in collaborazione con Ammutinamenti con Entomo di Elias Aguirre e Alvaro Esteban.

Domenica 11, giorno di chiusura del festival, sarà una giornata ricca di iniziative: partirà alle 17 un tour guidato in bicicletta – organizzato dall’Associazione Fiab con ritrovo all’ingresso dell’ex Ippodromo – che farà tappa a tutti i murales realizzati in questa edizione. Il rientro è previsto per le 19 circa in Darsena, cuore pulsante della manifestazione, con la mostra Fotografica “Subsidenze” e l’installazione di Moallaseconda.

Nel mese di novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, verrà dipinta una cabina dell’Enel ubicata in un’area verde della frazione di Porto Fuori – Ravenna, in collaborazione con l’ U.O. Politiche Sociali e l’Associazione Donne di Porto Fuori.

Torna il festival dei murales a Ravenna Il clou nella nuova area Darsena PopUp

Subsidenze porta in città importanti street artist. In programma
anche una mostra allo spazio Bonobolabo e una biciclettata

Anno dopo anno la visione della città si arricchisce di sempre nuovi muri colorati ad arte. Accompagnato dal successo delle scorse edizioni, torna infatti dall’1 all’11 settembre il terzo appuntamento con il festival di street art “Subsidenze”, realizzato da Associazione culturale Indastria, assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna, col patrocinio del Gai (Giovani Artisti Italiani) e la collaborazione di altri soggetti pubblici e privati.

«Il festival Subsidenze, alla sua terza edizione, si colloca e corona un percorso di quasi vent’anni teso a legittimare e a valorizzare la street art – ha affermato l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi -. Un impegno virtuoso che ci ha reso oggi responsabili e coordinatori a livello nazionale di un gruppo che ha il compito di elaborare provvedimenti e strategie utili per agevolare l’espressione di questa arte».

Come lo scorso anno, “Subsidenze” ha già avuto un importante prologo nei mesi scorsi, con l’artista russo QBic che ha dipinto la parete di un edificio di via Fiume ispirata al tema della migrazione, e con un’opera di notevoli dimensioni realizzata da Hope in via Magazzini posteriori.
Prossime mete degli street artist durante le giornate del festival saranno la nuova area PopUp lungo il canale Candiano e via Magazzini Posteriori nei pressi dell’Almagià, cui sono destinate grandi opere d’arte realizzate da esponenti tra i più noti di questa particolare forma d’arte: Geometric Bang, Dzia, e Nemo’s.

Dipingeranno alla presenza del pubblico, che potrà localizzarli grazie alle mappe distribuite negli Iat e attraverso spot culturali, da giovedì 1 settembre sui muri di via Magazzini Posteriori (2 muri). Moallaseconda, in particolare realizzerà un’installazione ambientale che sarà inaugurata l’11 settembre nella nuova area PopUp, zona spiaggia.

Sabato 10 e domenica 11 settembre toccherà a quattro giovani artisti emiliano romagnoli vincitori di un apposito bando cimentarsi con la realizzazione di un muro “sociale” in via Carducci 23, presso la sede dello sportello comunale di mediazione sociale CittA@ttiva.

Durante il festival sono in programma anche diversi eventi collaterali: venerdì 9 settembre alle 18 allo spazio Bonobolabo in via Centofanti l’inaugurazione di “Subsidenze 2016”, mostra collettiva di tutti gli artisti che hanno partecipato nel corso degli anni al festival, curata da Marco Miccoli, la mostra terminerà sabato 1 ottobre; sabato 10 settembre inaugurerà alle 19.30 presso i container di Darsena PopUp, zona Almagià, la mostra fotografica sulla street art a Ravenna a cura sempre di Miccoli; alle 22:30 sempre in PopUp si svolgerà lo spettacolo di danza contemporanea in collaborazione con Ammutinamenti con Entomo di Elias Aguirre e Alvaro Esteban.

Domenica 11, giorno di chiusura del festival, sarà una giornata ricca di iniziative: partirà alle 17 un tour guidato in bicicletta – organizzato dall’Associazione Fiab con ritrovo all’ingresso dell’ex Ippodromo – che farà tappa a tutti i murales realizzati in questa edizione. Il rientro è previsto per le 19 circa in Darsena, cuore pulsante della manifestazione, con la mostra Fotografica “Subsidenze” e l’installazione di Moallaseconda.

Nel mese di novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, verrà dipinta una cabina dell’Enel ubicata in un’area verde della frazione di Porto Fuori – Ravenna, in collaborazione con l’ U.O. Politiche Sociali e l’Associazione Donne di Porto Fuori.

Torna il festival dei murales a Ravenna Il clou nella nuova area Darsena PopUp

Subsidenze porta in città importanti street artist. In programma anche una mostra allo spazio Bonobolabo e una biciclettata

Anno dopo anno la visione della città si arricchisce di sempre nuovi muri colorati ad arte. Accompagnato dal successo delle scorse edizioni, torna infatti dall’1 all’11 settembre il terzo appuntamento con il festival di street art “Subsidenze”, realizzato da Associazione culturale Indastria, assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna, col patrocinio del Gai (Giovani Artisti Italiani) e la collaborazione di altri soggetti pubblici e privati.

«Il festival Subsidenze, alla sua terza edizione, si colloca e corona un percorso di quasi vent’anni teso a legittimare e a valorizzare la street art – ha affermato l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi -. Un impegno virtuoso che ci ha reso oggi responsabili e coordinatori a livello nazionale di un gruppo che ha il compito di elaborare provvedimenti e strategie utili per agevolare l’espressione di questa arte».

Come lo scorso anno, “Subsidenze” ha già avuto un importante prologo nei mesi scorsi, con l’artista russo QBic che ha dipinto la parete di un edificio di via Fiume ispirata al tema della migrazione, e con un’opera di notevoli dimensioni realizzata da Hope in via Magazzini posteriori.
Prossime mete degli street artist durante le giornate del festival saranno la nuova area PopUp lungo il canale Candiano e via Magazzini Posteriori nei pressi dell’Almagià, cui sono destinate grandi opere d’arte realizzate da esponenti tra i più noti di questa particolare forma d’arte: Geometric Bang, Dzia, e Nemo’s.

Dipingeranno alla presenza del pubblico, che potrà localizzarli grazie alle mappe distribuite negli Iat e attraverso spot culturali, da giovedì 1 settembre sui muri di via Magazzini Posteriori (2 muri). Moallaseconda, in particolare realizzerà un’installazione ambientale che sarà inaugurata l’11 settembre nella nuova area PopUp, zona spiaggia.

Sabato 10 e domenica 11 settembre toccherà a quattro giovani artisti emiliano romagnoli vincitori di un apposito bando cimentarsi con la realizzazione di un muro “sociale” in via Carducci 23, presso la sede dello sportello comunale di mediazione sociale CittA@ttiva.

Durante il festival sono in programma anche diversi eventi collaterali: venerdì 9 settembre alle 18 allo spazio Bonobolabo in via Centofanti l’inaugurazione di “Subsidenze 2016”, mostra collettiva di tutti gli artisti che hanno partecipato nel corso degli anni al festival, curata da Marco Miccoli, la mostra terminerà sabato 1 ottobre; sabato 10 settembre inaugurerà alle 19.30 presso i container di Darsena PopUp, zona Almagià, la mostra fotografica sulla street art a Ravenna a cura sempre di Miccoli; alle 22:30 sempre in PopUp si svolgerà lo spettacolo di danza contemporanea in collaborazione con Ammutinamenti con Entomo di Elias Aguirre e Alvaro Esteban.

Domenica 11, giorno di chiusura del festival, sarà una giornata ricca di iniziative: partirà alle 17 un tour guidato in bicicletta – organizzato dall’Associazione Fiab con ritrovo all’ingresso dell’ex Ippodromo – che farà tappa a tutti i murales realizzati in questa edizione. Il rientro è previsto per le 19 circa in Darsena, cuore pulsante della manifestazione, con la mostra Fotografica “Subsidenze” e l’installazione di Moallaseconda.

Nel mese di novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, verrà dipinta una cabina dell’Enel ubicata in un’area verde della frazione di Porto Fuori – Ravenna, in collaborazione con l’ U.O. Politiche Sociali e l’Associazione Donne di Porto Fuori.

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