venerdì
04 Luglio 2025

Sondaggio Youtrend: De Pascale davanti. Ma il 48,8 percento è indeciso

L’analisi effettuata sulla base di 1.008 telefonate tra il 2 e il 6 settembre

Ugolini De Pascale

Il 48,8 percento degli elettori dell’Emilia-Romagna ancora non sa chi voterà alle prossime elezioni regionali. Tra chi ha deciso, invece, il 56,8 percento voterà il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, candidato alla presidenza per il centrosinistra mentre il 43,2 percento si schiera con Elena Ugolini del centrodestra.

Il sondaggio è stato realizzato tra il 2 e il 6 settembre (quando ancora non era nota la presenza del terzo candidato Federico Serra) con 1.008 interviste su un campione rappresentativo della popolazione della regione (con un margine di errore dichiarato del 3,1 percento) da parte di Youtrend strategies, commissionato dalla stesso De Pascale.

A pubblicare gli esiti, il Corriere Romagna in edicola oggi, 15 settembre.

Per quanto riguarda i partiti, non si schiera solo il 38,7%. Il Pd resta il più votato con il 35,1% dei consensi. A seguire Fratelli d’Italia (29,3%), Lega (6,8%), Movimento 5 Stelle (6,5%), Alleanza Verdi-Sinistra (6%), Forza Italia-Noi Moderati (6%), Azione (3,2%), + Europa (1,9%), Italia Viva (1,6%).

Beppe Severgnini: «Con i social, il giornalista è stato scavalcato dall’algoritmo»

Il volto noto anche della tv chiude il festival dantesco ai chiostri francescani: «Un tempo la volgarità era trasgressione, oggi è ridicola banalità»

Beppe Severgnini Foto2

«Se Dante Alighieri tornasse a trovarci, potrebbe querelare. L’eloquenza non è più volgare, e le persone volgari non sono eloquenti. […] La volgarità si è allontanata dall’etimologia, il popolo non c’entra più. La volgarità contemporanea è prevedibile e ripetitiva. Una forma contagiosa di scarlattina verbale, un tentativo di accodarsi alla carovana della maggioranza».

Con queste parole Beppe Severgnini commenta il suo prossimo intervento a Prospettiva Dante, la rassegna dedicata al Poeta (qui il programma) che vedrà ospite il giornalista e scrittore domenica 15 settembre (ore 11) in occasione della chiusura del festival agli Antichi Chiostri Francescani. Severgnini, nato a Crema nel 1956, è editorialista del Corriere della Sera dal 1995 e, dal 2013 al 2021, è stato opinionista per il New York Times. Oltre all’attività giornalistica, conta diverse pubblicazioni letterarie e collaborazioni in radio e televisione, prestando sempre attenzione allo studio del linguaggio e delle tecniche di comunicazione.

Per la chiusura di Prospettiva Dante porterà una riflessione sul volgare di ieri e quello di oggi, cosa dobbiamo aspettarci?

«Credo che chi parteciperà all’incontro abbia chiara la differenza tra il volgare di Dante e quello che noi oggi intendiamo per volgare. Quello di Dante è a suo modo nobile, un vero colpo di genio per avvicinarsi al popolo. Oggi però il volgare non è più del popolo, non ha classe di reddito, età o provenienza, è mera maleducazione. La comunicazione è cambiata, se un tempo la volgarità era una forma di trasgressione, cosa che la impreziosiva e le dava forza, oggi è ridicola banalità. Riesco a essere indulgente solo nei confronti degli adolescenti: per loro è un rito di passaggio, la rottura di un tabù».

La comunicazione è cambiata, quindi anche il giornalismo?

«Completamente. Il vero punto di rottura in questo caso è stato internet. Ho iniziato a fare il giornalista 40 anni fa, quando i pezzi si battevano sulle macchine da scrivere, i comunicati si dettavano al telefono, e ogni sera si componevano le lastre al piombo per la stampa. Per certi versi, fare il giornalista nel ‘34 o nell’84 era praticamente la stessa cosa. Internet ha segnato un prima e un dopo, un approccio diverso alla notizia, ha richiesto una maggiore velocità e produttività nella scrittura e una particolare predisposizione all’adattamento ai diversi tipi di media. La mia fortuna è stato capirlo subito».

Quanto è importante oggi la trasversalità mediatica?

«Fondamentale, e credo che la mia carriera e la mia attività ne siano la prova: ho pubblicato 20 libri, ho imparato a scrivere in inglese, a parlare davanti a un microfono, come muovermi davanti a una telecamera, come girare un video. Non l’ho fatto per vezzo, ma perché tutto ciò è necessario per fare il giornalista nel ventunesimo secolo».

Cos’è invece che in tanti anni non è cambiato (e forse non cambierà mai)?

«Che se uno ha davvero qualcosa da dire, il modo lo trova. La pluralità di media è una grande opportunità da questo punto di vista, perché offre diverse possibilità di espressione. L’importante però è avere qualcosa da dire, e di farlo possibilmente in modo non volgare, cosa che oggi non è così scontata, soprattutto per diversi influencer o personaggi di spicco di social e tv…».

A proposito di social, che ruolo hanno nella comunicazione contemporanea?

«Un ruolo fin troppo importante, è come se il giornalista fosse stato scavalcato dall’algoritmo. I social, così come Google, non valutano le notizie in base alla loro importanza, o veridicità, ma in termini di engagement. Questo porta la proliferazione di una comunicazione inutilmente scandalistica, impoverita nei contenuti e spesso faziosa e grottesca, in grado di creare una bolla attorno al lettore e radicarlo nelle sue convinzioni, a prescindere da quanto deliranti siano».

Un consiglio che vorrebbe dare a un giovane giornalista, scrittore o divulgatore alle prese con le dinamiche di comunicazione contemporanee?

«Di preoccuparsi sempre prima del contenuto, la forma si impara col tempo. Comunicare non vuol dire lanciare frecce in giro per la stanza, ma centrare il bersaglio. Prima si mette a fuoco ciò che si vuole dire poi si pensa al media più adatto per esprimerlo e alla forma più raffinata per farlo. Dopo aver parlato a Oxford o Harward mi sono accorto che la conferenza più difficile che abbia mai tenuto è stata quella all’asilo nido di mia nipote Agata. Un discorso di 50 minuti in occasione della “Giornata dei Nonni”. Non avevo idea di come tenere l’attenzione di un pubblico di due anni e mezzo ma, prima ancora di preoccuparmi del tono di voce da usare, mi sono informato su cosa piacesse loro: oggetti? Animali? Su quello ho basato tutto l’incontro, ed è stato un successo. Questo non fa di me un super nonno, anche se sarebbe il mio sogno, ma un attento comunicatore. Corriere, Londra, Milano, Prospettiva Dante o asilo Nido del Sole, l’atteggiamento non cambia, il contenuto e il ragionamento devono restare al primo posto».

Inaugurato il “nuovo” asilo nido – FOTO – Intervento da oltre 800mila euro

Sezioni più luminose e confortevoli. Restaurata la targa di ingresso

Si è tenuto nella mattinata di ogg, sabato 14 settembre, il taglio del nastro del rinnovato asilo nido comunale “Enrico Mazzanti” di Conselice. Per l’occasione erano presenti il sindaco Andrea Sangiorgi, il progettista Daniele Gulinelli e il coordinatore pedagogico Nicola Ragazzini, insieme al personale della struttura e a numerose famiglie.

Il nido, che ha riaperto le porte ai bambini in tempo per l’inizio dell’anno educativo nei primi di settembre, è stato interessato da lavori di riqualificazione e messa a norma grazie a un finanziamento europeo di 841mila euro, nell’ambito Pnrr.

Sono stati eseguiti interventi strutturali di miglioramento sismico, di efficientamento energetico (infissi e nuovo impianto di illuminazione a led), impiantistici (impianto elettrico, fotovoltaico, condizionamento, nuovo impianto di rilevazione antincendio, ventilazione meccanica controllata), lavori edili generali e per eliminare le barriere architettoniche.

A parità di bambini che la struttura può ospitare, si amplia l’offerta oraria a favore delle famiglie, in quanto in precedenza solo due sezioni su tre potevano frequentare la struttura a tempo pieno: grazie alla rimodulazione interna degli spazi – che ha restituito tre sezioni dotate di locali adeguati e autonomi da destinare al riposo dei bambini – il nido ristrutturato consente a tutti gli iscritti di frequentare a tempo pieno.

Inoltre, dalla rimodulazione e rivisitazione degli spazi, ne sono derivate sezioni più luminose, areate, confortevoli in termini di benessere climatico, con bagni e spazi più adeguati, nonché modelli organizzativi più consoni ai progetti pedagogici ed educativi attuali (per esempio, maggiori connessioni della struttura con gli spazi esterni per l’educazione all’aperto).

Grazie all’associazione Art Lab è stata inoltre restaurata la targa di ingresso con il grillo parlante. Il gruppo Alpini di Conselice ha invece fatto una donazione di 3mila euro all’asilo.

«È stata data nuova vita a un edificio che risale al 1975, riportandolo ai massimi standard di efficienza e sicurezza – ha dichiarato il sindaco Andrea Sangiorgi -. Un lavoro iniziato dalla precedente Amministrazione che oggi trova finalmente il suo compimento. L’asilo nido è il luogo dove si creano e costruiscono le basi del benessere di una comunità, perché è qui che i cittadini di domani ricevono i primi, fondamentali, stimoli di crescita. Possiamo contare su servizi educativi efficienti e all’avanguardia, e ora finalmente anche di una struttura adeguata a tutto il nostro potenziale. I bimbi di Conselice con questo intervento saranno più al sicuro e in un ambiente più confortevole».

Tenta di rubare una bici, poi aggredisce il proprietario e sfonda un parabrezza

Arrestato un 38enne che ha anche lanciato un mattone contro il derubato

Carabinieri Arresto Notturno

Un uomo è stato arrestato dai carabinieri nella tarda serata di ieri (13 settembre) per aver tentato di rubare bicicletta e zaino a un cittadino pakistano in via Berlinguer, a Ravenna. A finire in manette un 38enne di origini tunisine, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine.

Approfittando della bicicletta lasciata temporaneamente incustodita dal proprietario, seduto poco distante sotto i portici, in maniera disinvolta, dopo essersi avvicinato, il 38enne ha afferrato il velocipede e ha cercato di fuggire portandosi via anche lo zaino che si trovava sul portapacchi.

Il proprietario ha iniziato a urlare allertando il 112, telefonando anche a un suo amico per chiedere aiuto. Poi ha tentato di bloccare il ladro che lo ha però prima colpito al volto con un pugno e poi minacciato di morte, scagliandogli contro anche un mattone raccolto da terra, fortunatamente senza riuscire a colpirlo.

Non pago, ha anche sfondato il parabrezza dell’auto dell’amico della vittima dell’aggressione, giunto in suo soccorso, dove i due si erano rifugiati. A evitare il peggio, l’arrivo dei carabinieri, che sono riusciti a bloccare il malvivente e a riconsegnare bicicletta e zaino al proprietario.

Il 38enne è stato arrestato per il reato di rapina e portato questa mattina al carcere di Ravenna in attesa dell’udienza di convalida.

A Faenza arriva Its Maker, un corso biennale di progettazione tecnologica avanzata

Per una formazione spendibile nei settori auto, motorsport, materiali compisti e meccatronica

Its Maker Faenza

Nel mese di ottobre partirà a Faenza il primo percorso Its Academy organizzato dalla fondazione Its Maker Academy in collaborazione con importanti aziende di settore del territorio. Il percorso, post diploma, dell’Istituto Tecnologico Superiore meccanico è stato voluto e promosso dal Comune per offrire ai giovani una formazione tecnologica avanzata, in linea con i fabbisogni espressi dalle imprese.

Il percorso si svolgerà a Faenza nella sede del Tecnopolo di via Granarolo.

«Questo Its – spiega il sindaco Massimo Isola – nasce dopo un lungo percorso. In questi anni abbiamo deciso di investire sulla formazione post diploma poiché riteniamo che potesse essere la giusta strategia per la costruzione di un percorso legato allo sviluppo economico-produttivo legato alle sfide del nostro tempo. Grazie a un dialogo tra pubblico e privato, negli anni, abbiamo così costruito l’Its per la ceramica, un Ifts, sempre per la ceramica, poi un Ifts sui materiali avanzati. Adesso arriva questo Its Maker, un corso biennale completamente gratuito per i partecipanti (grazie a fondi Pnrr, ndr) che rilascia il diploma di Stato e che consente agli studenti di formarsi sia nelle aziende oltre che attraverso lezioni pratiche e teoriche. Si tratta dell’anello mancante sul grande tema dei materiali avanzati. A Faenza abbiamo costruito un vero e proprio ecosistema sui materiali avanzati del carbonio, un po’ il simbolo di questa storia, dove, da un lato abbiamo un sistema delle imprese che cresce a ritmi veramente importanti e dall’altro si è voluto creare una rete formativa educativa di ricerca che contemplano l’interazione con diverse realtà: Università, Master, Ifts, Centri di ricerca come l’Enea, il Cnr, l’Incubatore d’impresa, gestiti da Romagna Tech, e ora questo Its Maker. È evidente che la sfida di generare trasferimenti tecnologici e di conoscenza tra il mondo della ricerca e dello studio con il mondo dell’impresa è la sfida del nostro secolo. Con questo Its Maker diventiamo ancora più forti, consentendo alle imprese di potere accedere a personale altamente qualificato dando, allo stesso tempo, la possibilità ai nostri ragazzi, attraverso un percorso formativo giusto, di potere entrare nel mondo del lavoro più velocemente e con maggiori competenze».

Quasi la metà della formazione si svolge in azienda, attraverso un tirocinio che consente l’acquisizione delle competenze settoriali e trasversali. L’ambito di studio è quello della “Progettazione tecnologica avanzata” che permette di inserirsi nelle imprese con la qualifica di progettista Cad-Cam, come disegnatore tecnico e programmatore di macchine Cnc e altri ruoli spendibili nel settore auto, motorsport, materiali compisti, meccatronica.

«Questa nuova avventura a Faenza è molto importante per noi – sottolinea Ormes Corradini, presidente di Fondazione Its Maker Academy – perché colma una lacuna e perché nel territorio faentino e ravennate sono molte le aziende che hanno necessità di assumere ragazzi e ragazze formati e capaci di inserirsi sin da subito nel mondo del lavoro».

Fondazione Its Maker Academy, che realizza il corso, è una delle prime tre Its Academy a livello nazionale con i suoi 21 corsi in tutta la regione Emilia-Romagna e può vantare un tasso di occupazione che supera ampiamente il 90% già a sei mesi dal conseguimento del diploma.

Per iscriversi al corso occorre sostenere una prova di idoneità che prevede un test scritto, ma soprattutto un colloquio motivazionale per definire insieme al candidato il percorso formativo e professionale. Termine ultimo per l’iscrizione è il 27 settembre alle ore 16 per le prove di idoneità attraverso il sito www.itsmaker.it al link https://itsmaker.it/open-days/open-day-faenza-12-settembre-2024/.

C’era una volta Marina: «Tanti hanno cambiato lido. Pesano i parcheggi persi»

L’analisi degli operatori, che stimano un calo di almeno il 20 percento delle presenze «Poca gente soprattutto fra settimana, quando non si può aspettare il navetto sotto il sole allo scambiatore…»

Marina Di Ravenna

L’estate appena trascorsa è stata quella della definitiva metamorfosi della spiaggia di Marina di Ravenna, con il Parco marittimo di fatto completato (in attesa della crescita della vegetazione) i parcheggi persi che non sono stati recuperati e la sperimentazione del senso unico nel weekend. In linea con i lidi della riviera romagnola e più in generale con il trend che ha visto le spiagge italiane perdere presenze, soprattutto italiane, nell’estate 2024, la crisi di Marina sembra ancora più accentuata, soprattutto nei giorni fra settimana. Con presenze in calo di almeno il 20 percento, secondo un po’ tutti gli operatori interpellati.

Stefano De Ruvo
Stefano De Ruvo al Peter Pan

«Questa che si sta chiudendo è stata un’estate un po’ complicata per tanti motivi» dice per esempio Stefano De Ruvo, da 27 anni tra i soci del bagno Peter Pan di Marina di Ravenna, uno degli stabilimenti ormai storici del lido, famoso per i cocktail, per la musica e i live del mercoledì, Qui ogni stagione lavora una trentina di persone, tra dipendenti e contratti a chiamata. «Abbiamo avuto un calo in spiaggia attorno al 20 o 30 percento. Non ne abbiamo risentito nei week-end o a cena, ma durante il giorno. Tra le cause ci sono stati un po’ il maltempo di inizio stagione, un po’ l’onda lunga dell’alluvione, nel senso che tante famiglie che l’anno scorso hanno subito danni ora sentono il peso dei costi che hanno sostenuto, e un po’ le questioni di viabilità e parcheggio». Come noto, il parco marittimo ha in effetti eliminato ormai dallo scorso anno i posti auto negli stradelli retrodunali. «Vorrei precisare che il parco marittimo è molto apprezzato, ora qui c’è gente ogni giorno dell’anno a passeggiare o correre, mentre prima era una terra un po’ dimenticata da tutti; il problema è che non è stato adeguato il contorno. Tra settimana trovare un parcheggio vicino è difficile, e i navetti non girano. Per questo abbiamo avuto anche disdette di ombrelloni stagionali di persone che hanno preferito altre località, più comode. E in generale questo ha fatto sì che anche tanti che venivano in pausa pranzo o per l’aperitivo dopo il lavoro oggi ci rinunciano. Nel fine settimana il problema si sente meno perché la gente era già abituata a dover usare lo scambiatore e non viene in genere in spiaggia solo per un paio d’ore».

Il senso unico, secondo De Ruvo, così com’è stato fatto non è stato di grande aiuto e anzi per alcuni, in particolare per chi deve raggiungere i bagni per lavorare, ha finito per allungare ulteriormente i tempi di spostamento. Un’estate dove ha fatto capolino anche la mucillaggine ma che, soprattutto, si conclude con le novità sui famosi bandi per la spiaggia. «Sono davvero molto deluso da tutte le forze politiche e anche dai nostri sindacati: tutto quello che sono stati capaci di organizzare per far sentire la nostra voce sono state due ore di chiusura degli ombrelloni. Questa ennesima proroga per noi rappresenta ancora due anni di agonia. Da quello che si è capito non ci sarà nessun riconoscimento per il cosiddetto “avviamento” e mi sembra sinceramente di aver lavorato 27 anni per niente. Averlo immaginato prima, forse avrei fatto scelte diverse. In tanti ci hanno dipinti come se fossimo dei delinquenti. ma noi abbiamo sempre fatto tutto come ci era stato detto di fare, seguendo le regole decise dai nostri governanti. Le concessioni sono basse? Che vengano alzate, non abbiamo deciso noi i prezzi. E tutto ciò che c’è sulla sabbia lo abbiamo costruito a nostre spese, a differenza di quanto accade altrove. Ora sembra non valere più nulla e anzi potremmo dover sostenere i costi di abbattimento delle strutture mobili, mentre sarà premiato chi potrà fare un’offerta al rialzo magari per più concessioni, ma chi potrà davvero permetterselo, se non i grandi gruppi? Così stiamo disperdendo la ricchezza e la varietà della nostra offerta. Quanta amarezza».

Bagno Astoria
Il bagno Astoria di Marina di Ravenna

Sulla stessa lunghezza d’onda i titolari di un altro bagno storico di Marina di Ravenna, l’Astoria, da cinquant’anni gestito dalla famiglia Paladini. «Ci vogliono di fatto espropriare; gli indennizzi previsti inizialmente non tengono conto del valore della nostra azienda. Senza considerare per esempio che anni fa, quando era stata definita una proroga fino al 2033, abbiamo fatto investimenti con qualche certezza in più, che ora potrebbero non essere considerati».

Per quanto riguarda la stagione, «il problema fondamentale è che il Parco ,arittimo, che è sicuramente un bel intervento dal punto di vista estetico, se sarà continuamente manutentato – continua Paladini – ha tolto tantissimi parcheggi e non si è pensato a vere e proprie alternative. Soprattutto fra settimana, il servizio del navetto è scadente, non si può aspettare sotto il sole per venti-trenta-quaranta minuti. E il calo dei clienti, dal lunedì al venerdì, è stato evidente. In generale, hanno sofferto tutti questa estate, ma in tanti hanno cambiato località, hanno scelto lidi più facili da raggiungere e dove è più facile parcheggiare. Ci sono mancati proprio i giornalieri, quelli che prendevano un lettino o un ombrellone ogni tanto, che venivano a mangiare…».

Il senso unico su viale delle Nazioni, invece, secondo il titolare dell’Astoria, «ha impattato poco. Sicuramente c’è stata un po’ di confusione, in tanti non avevano capito, ma credo che abbia un po’ migliorato il traffico». 

Concerto Alba Finisterre Beach
Un concerto all’alba del bagno Finisterre

Anche Laura Sillato, titolare del Finisterre Beach di Marina di Ravenna, conferma che l’impatto del senso unico non è stato rilevante sul traffico: «Sicuramente però ha disincentivato ad andare in paese verso sera e le attività del centro possono essere state danneggiate. Per quanto riguarda la viabilità non saprei, gli ingorghi sono stati meno a fronte di un drastico calo di presenze». Anche per Sillato, soprattutto dal lunedì al venerdì. «Per quanto il progetto Parco marittimo sia molto apprezzato per come ha trasformato l’area dietro i bagni, dall’altro lato ha allontanato molta gente, una fetta di persone ha smesso di frequentare Marina di Ravenna senza più quei parcheggi. E anche a causa di una comunicazione che ha fatto un po’ di terrorismo: in tanti credevano che i parcheggi sul lungomare fossero sempre a pagamento (in realtà lo erano solo dal venerdì, ndr), mi è stato riportato da più parti… Di fatto il concetto che è passato è che a Marina è diventato complicato andare, che è vero solo in parte».

Sillato può parlare anche da albergatrice, avendo in gestione l’Alba Hotel, in paese, dal 2016. «I turisti quest’anno sono mancati tantissimo e in questo caso la colpa è stata anche della mucillagine. Si tratta comunque di un fenomeno più diffuso, non solo di Marina di Ravenna. La riviera ha perso un po’ di appeal e le famiglie hanno meno soldi da spendere. A livello turistico non ricordo un anno peggiore. Per la prima volta ho dovuto “spezzare” il weekend – che solitamente vendevo a pacchetto di due notti – perché non c’era domanda. Il problema è che se il trend è questo, non vedo grandi prospettive future». Da operatrice, Sillato per il rilancio di Marina di Ravenna chiede al Comune «di mettere mano all’arredo urbano, perché ridotto abbastanza male» e di «fare più investimenti, insieme al privato, su iniziative sportive e musicali. Il Parco marittimo, ripeto, è bello; ma senza contenuti non attrae gente».

Aprono le prevendite dei biglietti per la Trilogia del Ravena Festival

Dal 15 al 19 novembre con Accademia Bizantina e il controtenore polacco Jakub Jòzef Orlinski

RAVENNA 24/05/2024. RAVENNA FESTIVAL 2024 Franz Joseph Haydn, La Creazione (Die Schöpfung). Direttore Ottavio Dantone Charlotte Bowden Soprano Martin Vanberg Tenore Andre Morsch Basso Accademia Bizantina Philharmonia Chor Wien Direttore Walter Zeh
Ottavio Dantone

È stata anticipata a lunedì 16 settembre l’apertura delle prevendite dei biglietti singoli della Trilogia d’Autunno, il viaggio nel cuore del melodramma con cui Ravenna Festival impreziosisce – da ormai dodici anni – il proprio itinerario.

Quest’anno le atmosfere che conquisteranno il Teatro Alighieri di Ravenna per cinque giorni dal 15 al 19 novembre, con l’alternarsi delle performance sera dopo sera, sono quelle del barocco seicentesco. Due i nuovi allestimenti che contano sulla raffinata regia di Pier Luigi Pizzi e la sapienza musicale di Accademia Bizantina e Ottavio DantoneIl ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi (15 e 18 novembre) e una produzione dedicata a Purcell, la cui ode a Santa Cecilia, patrona della musica, incastona Didone e Enea (16 e 19 novembre). Al centro di questo dittico, un recital rende omaggio al repertorio degli evirati cantori del passato, con Beyond (17 novembre) del controtenore polacco Jakub Józef Orliński, affiancato dall’ensemble Il Pomo d’Oro.

È ancora possibile acquistare i carnet (3 spettacoli con il 15% di sconto), grazie al contingente dedicato; sia i carnet che i biglietti sono disponibili alla Biglietteria del Teatro, telefonicamente (0544 249244), online (ravennafestival.org), presso le filiali La Cassa di Ravenna Spa e gli Iat di Ravenna e Cervia. I biglietti singoli sono acquistabili anche sul circuito Vivaticket.

Inizia la scuola, l’appello della Regione: «Meno smartphone e più rapporti umani»

La lettera della presidente dell’assemblea legislativa alla vigili dell’apertura dell’anno scolastico

Petitti 1 E1682804549920«Care ragazze e cari ragazzi, è arrivato il momento di ritornare fra i banchi di scuola per proseguire il vostro cammino verso il futuro. Un futuro bellissimo. Perché andare a scuola, studiare, conoscere, non è solo indispensabile per una crescita culturale e personale, ma significa anche riscoprire le relazioni autentiche, la socialità, lo stare a contatto con i propri amici e le proprie amiche». Inizia così la lettera che Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha indirizzato, in occasione dell’apertura dell’anno scolstico 2024-2025, alle studentesse e agli studenti delle scuole primarie nonché delle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado del territorio regionale.

«In un’epoca in cui troppo spesso spendiamo molto del nostro tempo davanti allo schermo di un computer o sul telefonino – sottolinea la presidente – è fondamentale riscoprire valori come il rispetto per il prossimo, l’ascolto e il confronto, la solidarietà e l’amicizia. Per cui mi sento di dirvi: distogliete l’attenzione dai vostri smartphone, nutritevi soprattutto di relazioni umane e di esperienze concrete. Perché si impara sui libri ma anche attraverso l’autenticità del contatto, del dialogo, dello stare insieme».

«Cercate – evidenzia Petitti – di fare un uso consapevole di quegli strumenti che fanno certamente parte della nostra quotidianità ma che non possono sostituire il rapporto tra le persone. Anche questo è un modo per responsabilizzarvi e imparare a gestire il vostro tempo. L’autonomia va conquistata attraverso piccoli passi. Vivete appieno questi anni, non perdetevi su ciò che vi passa davanti scorrendo con un dito le notifiche sul telefonino ma cercate la vita reale, condividete esperienze, guardatevi in faccia, cercate il confronto vero».

«È nel rapporto con i compagni e con gli insegnanti – puntualizza la presidente – che imparerete a tendere la mano a chi è in difficoltà, a riscoprire interazioni genuine, il piacere di stare insieme e quello della condivisione senza nascondersi continuamente dietro un display. Per tornare a comunicare con sincera profondità l’uno con l’altro».

Si schianta in auto contro un albero: un 33enne al Bufalini

È successo all’alba in via Trieste, alle porte di Ravenna

Un uomo di 33 anni è stato trasportato d’urgenza al Bufalini di Cesena dopo essersi schiantato contro un albero all’alba di oggi (14 settembre) in via Trieste, all’altezza dell’azienda Micoperi. Non ci sono altri mezzi coinvolti.

Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale intervenuta per i rilievi, il 33enne, alla guida di una Dacia Sandero in direzione Ravenna, avrebbe prima sbandato a sinistra, per poi concludere la propria corsa uscendo di strada a destra, contro un albero.

Durante le operazioni di soccorso, l’uomo è rimasto sempre cosciente ma è stato trasportato con il codice di massima gravità in elicottero al Bufalini di Cesena.

Esce dal carcere il 78enne che ha ucciso la moglie: ai domiciliari dalla sorella

L’uomo si è detto consapevole e pentito. «L’ho fatto per alleviarle il dolore». La donna era malata di Alzheimer

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Enzo Giardi, il 78enne che lunedì ha ucciso la moglie Piera Ebe Bertini nella loro villetta di via Lolli, è stato scarcerato e, su disposizione del giudice, ora si trova agli arresti domiciliari a casa della sorella. Nel frattempo, è stata eseguita l’autopsia sul corpo della donna, che ha confermato la causa della morte per annegamento, senza rilevare segni di violenza.

Lo scrivono i due quotidiani in edicola oggi, 14 settembre.

Giardi, ex bancario in pensione, deve rispondere di omicidio volontario aggravato dal rapporto coniugale e dalla minorata difesa della vittima. Lunedì, poche ore prima il programmato trasferimento in una struttura di assistenza, ha annegato nella vasca da bagno la moglie 77enne, affetta da tempo da Alzheimer, malattia che era ormai giunta a uno stadio avanzato.

L’uomo ha dimostrato davanti al giudice di essere consapevole del gesto, di cui si sarebbe pentito, dicendosi disperato, dopo che nei giorni scorsi aveva dichiarato di averlo fatto «per alleviarle la sofferenze».

Schianto all’incrocio: muore una donna di 62 anni

La vittima, Laura Galassi, abitava a Montaletto, vicino al luogo dell’incidente

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È morta in un incidente a pochi chilometri da casa la 62enne Laura Galassi, di Montaletto di Cervia. Il sinistro è avvenuto nella mattinata di ieri, 13 settembre, nella campagne di Bagnile, nel Cesenate ma lungo il confine con la provincia di Ravenna. La donna si trovava alla guida della sua Volkswagen Polo quando, all’altezza dell’incrocio tra via San Giorgio e via Pozzo, si è schiantata contro una Renault Capture con al volante un 20enne di Savignano. L’impatto laterale è stato fatale per la 62enne, che all’arrivo dei soccorsi era già morta. Praticamente illeso invece il 20enne.

Laura Galassi era molto nota in zona. In passato era stata segretaria di Radio Incontro, dove aveva conosciuto e poi sposato il dj Antonio Ravegnini, con il quale ha avuto il figlio Matteo.

Notte d’oro: visite guidate ai mosaici e ai palazzi storici di Ravenna

Aperte le prenotazioni per il weekend del 12 e 13 ottobre

Vsita Guidata Classense
Una visita guidata alla Classense

In occasione della Notte d’Oro, che si terrà sabato 12 ottobre, con in piazza lo spettacolo comico di Giacobazzi e iMasa, sarà possibile partecipare a diverse iniziative particolari, tra le quali lo Speciale Mosaico di Notte, l’evento dedicato alla scoperta dei mosaici che caratterizzano la città.

Inoltre, domenica 13 ottobre, in seguito al grande successo degli scorsi anni, saranno in programma le visite guidate a edifici storici di grande rilevanza, eccezionalmente aperti al pubblico. Tra questi, il Palazzo della Provincia, la Biblioteca Classense, la Residenza municipale, il Palazzo della Prefettura e il Molino Lovatelli.

Due gli itinerari di visita guidata per lo Speciale Mosaico di Notte, di sabato 12 ottobre, alle 21, con due finali diversi. Il primo prevede la visita alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, al Battistero Neoniano e alla Domus dei Tappeti di Pietra, il secondo si conclude al Museo Nazionale. Gli itinerari sono a pagamento e su prenotazione.

Domenica 13 ottobre la giornata è dedicata alla scoperta di Palazzi storici di Ravenna:

  • il Palazzo della Provincia, che sorge sul luogo dell’antico palazzo della famiglia Rasponi, risalente al XVII secolo e fu realizzato su progetto dell’architetto piacentino Giulio Ulisse Arata e dell’ingegnere Gioacchino Luigi Mellucci. Sarà visitabile dalle 10 alle 12.30, ingresso gratuito, su prenotazione;
  • la Biblioteca Classense è ospitata all’interno di un monastero camaldolese, eretto a partire dal 1512. Il complesso è considerato un vero e proprio gioiello architettonico e artistico tanto da richiamare ogni anno centinaia di visitatori curiosi di ammirarne gli spazi e i tesori conservati. Sarà visitabile dalle 10 alle 12.30, ingresso gratuito,  su prenotazione;
  • il Palazzo della Prefettura, un tempo sede del Legato apostolico, sin dal XIII secolo, rappresentante stabile della Santa Sede in città, più volte oggetto di ristrutturazioni è sede della Prefettura dal 1863. Sarà visitabile dalle 10 alle 17, ritrovo sul posto, ingresso gratuito, non è richiesta la prenotazione. La visita sarà allietata da un momento musicale a cura degli studenti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi”;
  • la Residenza Municipale, conosciuta anche come Palazzo Merlato, oggi sede del Comune, un tempo della famiglia Da Polenta, ha subito nel corso dei secoli varie vicissitudini, tutte da scoprire durante la visita guidata dalle 15 alle 17.30, ritrovo sul posto, ingresso gratuito, non è richiesta la prenotazione;
  • il Molino Lovatelli, documentato fin dal 1237, è un importante esempio di archeologia industriale che parla della storia delle acque di Ravenna. Utilizzava, infatti, come fonte di energia le acque del canale del Molino, che derivava dal fiume Montone e che congiungeva trasversalmente quest’ultimo con il fiume Ronco. Sarà visitabile dalle 15 alle 17.30, ingresso gratuito, solo su prenotazione.

Info e prenotazioni: www.visitravenna.it

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