Con l’avvicinarsi dell’inverno, gli automobilisti devono assolvere all’obbligo o di montare gli pneumatici invernali omologati (salvo che il mezzo abbia montato un set di gomme 4 stagioni) o di dotarsi di catene da tenere in auto e da utilizzare in caso di necessità.
In Emilia-Romagna l’obbligo vige dal 15 novembre 2024 al 15 aprile 2025.
Chi non ottempera rischia una sanzione pecuniaria, il cui importo varia a seconda della strada che si sta percorrendo: da 41 a 169 euro per chi circola nel centro urbano; da 85 a 338 euro fuori dal centro urbano; da 80 a 318 euro in autostrada. In aggiunta sono previsti la decurtazione dalla patente di tre punti ed il fermo del veicolo, fino a quando non sarà dotato di gomme invernali o di catene.
Parimenti se non vengono montate quelle estive, trascorso un mese dalla scadenza dell’obbligo, avvicinandosi l’estate, le sanzioni previste sono ancora più elevate: da 422 a 1.682 euro, perché il pneumatico invernale e quello estivo garantiscono una tenuta maggiore in base alle diverse condizioni atmosferiche stagionali.
Dal 9 novembre, con prezzi speciali per chi ha già un abbonamento
Altri Libertini
Da sabato 9 novembre sono in vendita i biglietti per la Stagione dei Teatri 2024-2025 di Ravenna, un cartellone unico che unisce oltre venti titoli tra classici rivisitati e sperimentazione. Si potranno acquistare, tra gli altri, biglietti per spettacoli quali Sarabanda, l’ultimo film di Ingmar Bergman che arriva a teatro con Renato Carpentieri, o Altri Libertini, che al Piccolo di Milano ha appena fatto registrare il tutto esaurito.
A partire dalle 10 e fino alle 13 di sabato 9 novembre ci si potrà recare al Teatro Alighieri: chi ha già un abbonamento potrà inoltre acquistare titoli ad un prezzo speciale, 12 euro per gli spettacoli che verranno proposti al Teatro Alighieri, 10 euro per quelli al Teatro Rasi. I biglietti sono in vendita anche on-line, sul sito teatroalighieri.org e ravennateatro.com
I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri (ad eccezione di Lettere a Bernini, che sarà al Teatro Rasi), sono: Perfetta, un testo di Mattia Torre interpretato da Geppi Cucciari che ricorda quanto il ciclo mestruale influenzi la vita delle donne; Lettere a Bernini, il nuovo lavoro del regista ravennate Marco Martinelli sul maggiore esponente dell’arte figurativa barocca, Gian Lorenzo Bernini (in scena Marco Cacciola); Fantozzi. Una tragedia, con la regia di Davide Livermore che guida sulla scena Gianni Fantoni per immortalare il ragioniere più famoso d’Italia; Arlecchino? uno spettacolo di Marco Baliani, con protagonista Andrea Pennacchi, che racconta un’Italia piena di contraddizioni; Moby Dick alla prova, spettacolo di Elio De Capitani che si rifà all’adattamento di Orson Welles del romanzo di Melville; L’angelo della storia, un testo di Teatro Sotterraneo che trae spunto dall’ultimo lavoro di Walter Benjamin e che rappresenta la metafora del progresso che avanza. A margine di ognuno degli spettacoli fissi, fatta eccezione per Perfetta, seguirà, il sabato successivo all’andata in scena, il tradizionale incontro delle 18 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri.
Nella rosa dei titoli che compongono gli spettacoli a scelta compaiono invece Altri libertini, tratto dall’omonimo romanzo di Pier Vittorio Tondelli, con la regia di Licia Lanera e la presenza, tra gli altri, dell’attore delle Albe Roberto Magnani; Impronte dell’anima, in omaggio alla giornata della memoria; i due progetti di Fanny &Alexander dal titolo Manson e Maternità; lo spettacolo Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, che vede in scena la giornalista Concita De Gregorio e la cantautrice Erica Mou; Fratellina, vincitore del Premio Le Maschere del Teatro 2023 come miglior spettacolo; Via del popolo, di e con Saverio La Ruina; Five Kinds Of Silence, della regista slovena Maša Pelko che affronta il dramma della violenza familiare; My Body Solo, uno spettacolo di danza prodotto da Nanou; Mulinobianco. Back to the green future, una riflessione di Babilonia Teatri sull’ambiente; La ferocia, tratto dall’omonimo capolavoro di Nicola Lagioia; Voodoo, con Eleonora Sedioli di Masque Teatro; La semplicità ingannata. Satira per attrici e pupazze sul lusso di essere donne, in cui Marta Cuscunà si interroga sulla condizione femminile prendendo spunto dalla resistenza attuata dalle monache del convento di Santa Chiara di Udine nel ‘500. Chiude il cartellone lo spettacolo Sarabanda, ispirato all’opera di Ingmar Bergman.
Da segnalare anche l’evento speciale di sabato 18 gennaio, quando, alle 21, il Teatro Rasi accoglierà lo spettacolo Mangiare tutto! dell’ex concorrente di Masterchef Nicolò Califano, scritto da Califano insieme all’autore ravennate Matteo Cavezzali.
BIGLIETTI
Come detto, i biglietti sono in vendita da sabato 9 novembre presso il Teatro Alighieri; telefonicamente con carta di credito o Satispay; su ravennateatro.com; presso le agenzie de La Cassa di Ravenna Spa e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto.
Teatro Alighieri
Platea e palco I, II e III ordine intero 26 € ridotto* 22 € under26 10 €
Galleria e palco IV ordine intero 18 € ridotto* 16 € under26 10 €
Loggione intero 9,00 € under26 6 €
Perfetta
Platea e palco I, II e III ordine 40 €
Galleria e palco IV ordine 35 €
Loggione 20 €
Fantozzi. Una tragedia
Arlecchino?
Platea e palco I, II e III ordine 32 €
Galleria e palco IV ordine 23 €
Loggione 15 €
* Cral aziendali, gruppi organizzati, docenti, oltre i 65 anni, TCI Touring Club Italiano, soci Coop Alleanza 3.0, Esp Club Card, soci Credito Cooperativo, Arci, Ali Intesa Sanpaolo, Avis, Amici di RavennAntica, Capit, Assicoop, Confcooperative, Coldiretti, Cna, Legacoop, Emergency, Stadera, Unipol e Euro Company.
Teatro Alighieri via Mariani 2 Ravenna biglietteria aperta tutti i feriali dalle 10:00 alle 13:00, giovedì anche dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima di ogni evento tel. 0544 249244 Teatro Rasi via di Roma 39 Ravenna biglietteria aperta il giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e da un’ora prima di ogni evento tel. 0544 30227
Ravenna Teatro Centro di Produzione Teatrale via di Roma 39 Ravenna uffici aperti al pubblico da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 tel. 0544 36239 info@ravennateatro.com biglietteria@ravennateatro.com
UN NUOVO TRASPORTO SUI LIDI DIRETTO A TEATRO. Anche quest’anno Ravenna Teatro offre ai residenti di alcune zone di Ravenna e dei comuni di Alfonsine e Voltana un servizio di trasporto gratuito per assistere agli spettacoli serali e tornare a casa. sul pullman saranno presenti ‘esperti’ che racconteranno la serata. La novità di quest’anno è l’estensione del servizio ai lidi ravennati, da Marina di Ravenna fino a Porto Fuori, passando per Punta Marina e Lido Adriano (abbonamento più servizio di trasporto 146 euro / under 26 50 euro). Ancora pochi posti disponibili, per informazioni tel. 0544 36239.
Ma al momento manca il braccialetto elettronico. La procura fa ricorso e chiede il carcere
Sofia Stefani
Il Gip del Tribunale di Bologna, Domenico Truppa, ha concesso i domiciliari a Giampiero Gualandi, 62enne ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia accusato dell’omicidio volontario aggravato di Sofia Stefani, 33 anni, sua ex collega (in servizio a Cervia) con cui aveva avuto una relazione.
Gualandi è finito in carcere lo scorso maggio e si è sempre difeso dicendo che è stato un incidente, un colpo della pistola di ordinanza partito per sbaglio durante una colluttazione negli uffici del comando della polizia locale di Anzola.
Il provvedimento, che attenua la misura cautelare, risale a circa venti giorni fa ma Gualandi si trova ancora in carcere, come spiega il suo legale, Claudio Benenati, «perché siamo in attesa del braccialetto elettronico». Nel frattempo la Procura, con il pm Stefano Dambruoso e la procuratrice aggiunta Lucia Russo, ha impugnato il provvedimento chiedendo nuovamente il carcere: il ricorso verrà discusso il 15 novembre.
Secondo quanto riportato inoltre dal Corriere di Bologna, la consulenza balistica del Ris disposta dalla Procura e depositata nei giorni scorsi, non esclude che la traiettoria del colpo possa confermare uno sparo partito durante una colluttazione. D’altro lato però gli accertamenti biologici sull’arma, secondo il quotidiano locale, non hanno rinvenuto tracce del dna della vittima. «La consulenza depositata confermerebbe una fase del racconto di Gualandi fatto nel suo interrogatorio – spiega Benenati – gli esperti dicono che c’è stata la colluttazione descritta dal mio assistito, però questo primo esito è stato contestato dalla Procura che ha chiesto degli ulteriori chiarimenti. Diciamo che dal nostro punto di vista ci sono delle conferme molto importanti, come la distanza e la posizione, ma per avere una versione definitiva bisogna aspettare la fine degli accertamenti che sono stati disposti». (fonte Ansa.it)
Il vicepremier a sostegno della candidata alla presidenza della Regione Elena Ugolini
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sarà a Ravenna sabato pomeriggio (9 novembre) per sostenere la candidatura di Elena Ugolini alla presidenza della Regione.
L’appuntamento con il leader della Lega (nonché vicepremier) è per le 17 al caffè Nazionale di piazza del Popolo per un “aperitivo elettorale” a cui parteciperà anche il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone.
La presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, commissaria per l’emergenza, ha firmato l’ordinanza che posticipa di tre settimane il termine per perfezionare le richieste.
La proroga è stata decisa per agevolare le popolazioni residenti nei territori delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini interessate dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 17 settembre scorso.
Appuntamento sabato 8 novembre alle 18 con la nuova edizione della rassegna culturale ideata dalla cooperativa sociale San Vitale
Alle ore 18.00 di sabato 9 novembre tornano a Ravenna le “Giornate da Libridine“, la rassegna culturale ideata dalla cooperativa sociale San Vitale per dare visibilità ai talenti del territorio. L’edizione 2024/2025 si apre con Loretta Merenda che, accompagnata dalle letture di
Giusi Maestri, presenterà il libro di poesie Ninne nanne perfide (Pendragon 2024).
Il libro nasce da una semplice domanda: cosa fareste voi se vostro marito, senza alcun gesto d’affetto, si addormentasse nel letto al vostro fianco russando sonoramente? L’autrice, lasciando da parte ogni piccolo rancore, ha deciso di comporre 136 brevissime poesie per trasformare le ostilità quotidiane della vita di coppia in momenti di creatività e buonumore.
L’evento è a ingresso libero e si svolgerà a Ravenna in viale Baracca 91, negli spazi della libreria “Libridine”, che impegna nelle sue attività un gruppo di ragazzi con autismo e disabilità intellettive.
La nuova edizione delle “Giornate da Libridine” ha in programma otto appuntamenti da novembre ad aprile 2025, e che vedranno alternarsi presentazioni di libri, spettacoli di improvvisazione teatrale, letture recitate di fiabe e conversazioni su arte e sentierismo.
Il progetto “SPORTAmi con te” dona buste di stoffa da usare al supermercato
Il Comune di Faenza lancia un progetto dedicato alla riduzione dei rifiuti. Si chiama “SPORTAmi con te” ed è completamente finanziato con un contributo regionale erogato da Atersir.
Il progetto “SPORTAmi con te” si pone due obiettivi: da un lato la graduale eliminazione delle buste per la spesa dai mercati cittadini mediante la distribuzione di sportine durevoli e riutilizzabili; dall’altro l’accrescimento della consapevolezza dei cittadini rispetto all’impatto che i consumi e soprattutto le abitudini hanno sull’ambiente e sulla crisi climatica.
Nell’ambito del progetto è nata una doppia collaborazione con l’Isia di Faenza, che ha curato il design delle sportine e creato la sportina “Mia”, e con l’associazione di promozione sociale Fraternità e Lavoro di Faenza, che ha realizzato a mano mille sportine. Le sportine sono state confezionate utilizzando stoffe recuperate da scarti di lavorazione fornite gratuitamente dall’azienda Atl Group.
La distribuzione delle sportine avverrà venerdì 15 novembre al mercato del contadino di Piazzale Pancrazi e lunedì 18 novembre al Bio Marchè di fianco alla Chiesa dei Cappuccini. Le sportine verranno consegnate ai clienti direttamente dai commercianti, a fronte di una spesa di almeno 10 euro in unico scontrino.
Alla Classense una bella mostra dedicata all’opera grafica dell’artista
La grafica di Cafiero Tuti da Strapaese al dopoguerra, la mostra dedicata al lavoro di Cafiero Tuti, aperta fino al 9 novembre alla Manica Lunga della Classense, rappresenta una buona occasione per far luce su una figura di un artista storico (1907-1958) legato alla città di Ravenna e alla locale Accademia di Belle Arti.
Inaugurata da poco al Mar la grande mostra sul mosaico che celebra il centenario dell’apertura della Scuola di Mosaico in seno all’Accademia, quella sul lavoro di Tuti – curata da Flaminio Gualdoni e Francesco Mele – ne risulta un buon complemento: l’artista empolese infatti si trasferì a Ravenna nel 1932 dopo aver vinto il concorso dell’insegnamento di decorazione, diventando anche il responsabile della Scuola di Mosaico. La cattedra era stata lasciata libera da Giovanni Guerrini – nello stesso anno invitato a Roma come direttore dell’Enapi (ente nazionale per l’artigianato e le piccole industrie) –, uno dei più entusiastici sostenitori della nascita nel 1924 della locale scuola di mosaico. Avviata soprattutto al restauro musivo grazie a Ricci, a Guaccimanni e al duo Azzaroni e Zampiga, la Scuola aveva intrapreso fin da subito anche la strada della creazione di mosaici moderni in un contesto nazionale di rilancio e valorizzazione delle decorazioni a parete. Nella commissione giudicatrice per il concorso della cattedra afffidata a Tuti sedevano il faentino Giuseppe Ugonia e il veneziano Guido Cadorin, che riconobbero nel giovane artista una spiccata sensibilità proprio per la decorazione. Cafiero Tuti divenne quindi una figura fondamentale per la scuola, un professore stimato da allieve e allievi – Renato Signorini, Libera Musiani e Ines Morigi Berti fra i tanti –, che si trovarono a tradurre alcuni dei suoi cartoni per varie committenze italiane.
Cafiero Tuti, Senza titolo (Le Grazie), 1947-52 c., carboncino e gessetto su carta, collezione Tuti-Baruzzi
In mostra alla Manica Lunga è principalmente una selezione di opere grafiche – disegni e incisioni – con qualche inserimento di acquerelli che seguono una scansione cronologica: l’assenza dall’esposizione della sua produzione pittorica – su cui si spera si ritorni in altra occasione – non impedisce comunque di comprendere lo svolgimento della carriera di Tuti, le scelte tematiche e stilistiche più evidenti, oltre al legame con Ravenna. Le prime opere grafiche in mostra datano ai primi anni ‘20, quando l’artista, giovanissimo, frequenta la sezione di pittura decorativa murale dell’Istituto d’arte di Firenze. È proprio in questi anni che inizia a frequentare Ardengo Soffici e Ottone Rosai, ma la figura cardine del momento è Mino Maccari, che lo mette in contatto con la redazione de Il Selvaggio, l’organo di riferimento per il movimento di Strapaese: Tuti consegna disegni e incisioni che gli permettono appena ventenne di raggiungere una visibilità nazionale. Grazie alla direzione di Maccari la rivista si affranca dall’esordiente politica fascista e delega uno spazio maggiore all’arte e alla letteratura, mantenendo una visione paesana, rurale e patriottica. Nei disegni e nelle incisioni del periodo – dedicate a ritratti o a gruppi di uomini che giocano a carte – sembra ben compendiare il gusto dell’annotazione vivace e diretta della vita quotidiana nei paesi toscani. La bella serie xilografica dei soldati eseguita fra il 1930-1931 invece appare meno allineata sui valori nazionalistici: Tuti preferisce rappresentarli quasi dimessi, avvolti nei pastrani d’ordinanza, come sagome monumentali bloccate sotto un peso che appare improprio.
Nello stesso biennio Tuti insegna ornato alla Scuola d’arte del legno di Cascina e poi nella scuola professionale per l’alabastro a Volterra: sono le esperienze di docenza che anticipano la cattedra di decorazione a Ravenna, dove si trasferisce per abitare in via Maggiore. Durante i lunghi anni di lavoro alla Scuola del Mosaico la produzione di Tuti prende due direzioni: da una parte prosegue con una linea in continuità con l’attività precedente, composta in questo caso da disegni e incisioni che indagano i consueti soggetti di persone comuni in una sorta di appunti di viaggio quotidiano che confluisce da sempre l’interesse dell’artista. A questa dimensione intima va aggiunta una serie di disegni e schizzi di paesaggi ravennati – si riconoscono il Duomo, porta San Mama, la chiesa di Santa Maria in Porto, il cancello d’ingresso a San Vitale – che raccontano di una città ricca di verde e orti interni, ormai scomparsa. Dall’altra parte c’è invece una produzione più allineata con le richieste ufficiali rivolte alla Scuola di mosaico per le mostre accademiche, per le Biennali di Venezia, le Triennali: la committenza pubblica e privata richiede monumentalità, classicismo e adeguamento dei soggetti alla retorica del governo. In mostra un bel bozzetto preparatorio per un cartone con alcune personificazioni allegoriche (1933-37) rende l’idea delle richieste ma nella bella serie dei disegni preparatori per il Pugile, realizzato a mosaico da Renato Signorini e Libera Musiani per la mostra degli Istituti artistici a Roma, ritorna una vena antieroica. Assolto il tributo classico forse ispirato al bronzo ellenistico del Museo nazionale di Roma, Tuti blocca il movimento e avvolge in un mantello rendendo la figura in atteggiamento di riposo dell’atleta più monumentale ma senza retoriche d’ossequio.
Termina la mostra una serie di disegni, carboncini e acquerelli eseguiti fra il dopoguerra e i primi anni ‘50: di nuovo compaiono appunti veloci di paesaggio ravennate ma anche un aggiornamento sui grandi artisti europei – Matisse soprattutto – quasi a voler ripercorrere gli insegnamenti di alcuni dei grandi maestri oscurati nei decenni precedenti.
La mostra è aperta fino al 9 novembre alla Manica Lunga della Classense, dalle 15 alle 18.30 (sabato anche dalle 10 alle 13); ingresso libero.
L’uomo, pluripregiudicato, ha minacciato le forze dell’ordine con delle tronchesi
Da giorni disturbava i clienti di un noto supermercato del centro di Faenza, tanto da attirare l’attenzione dei carabinieri. Ma l’uomo si è accanito anche contro le forze dell’ordine, minacciandole con delle tronchesi. I carabinieri di Faenza hanno dunque messo le manette ai polsi dell’uomo, un pluripregiudicato di origini senegalesi.
I militari dell’arma erano impegnati nell’ordinario servizio di pattugliamento, e transitando per le vie del centro cittadino hanno notato del trambusto provenire dall’ingresso di un supermercato. Una volta intervenuti, si sono ritrovati davanti un uomo che stava minacciando gli avventori e i dipendenti dell’esercizio pubblico. Alla vista dei carabinieri, l’uomo ha cercato di aggredirli con delle tronchesi. I militari dell’arma sono però riusciti a disarmare l’uomo e ad ammanettarlo.
L’individuo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata nei confronti di un dipendente del supermercato, nonché denunciato per il porto di oggetti atti a offendere e ricettazione. Infatti, per spostarsi utilizzava una bicicletta rubata.
L’arrestato, con diversi precedenti penali alle spalle e già destinatario di un provvedimento di espulsione dall’Italia in attesa di esecuzione, è stato portato nel carcere di Ravenna ed è in attesa del processo.
I dati dell’Autorità portuale prevedono una ripresa per ottobre
Il porto di Ravenna nel periodo gennaio-settembre 2024 ha movimentato complessivamente 18.859.968 tonnellate, in calo del 4,2% (825 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023. Gli sbarchi sono stati pari a 16.323.831 tonnellate e gli imbarchi pari a 2.536.137 tonnellate (rispettivamente, -4,9% e +0,5% rispetto ai primi 9 mesi del 2023). Il numero di toccate delle navi è stato pari a 1.911, ovvero 15 in più rispetto al 2023. Lo affermano i dati del Servizio analisi e statistica dell’Autorità Portuale di Ravenna, divulgati oggi.
Analizzando le merci per condizionamento, nel periodo gennaio-settembre 2024 il report evince che le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate), con una movimentazione pari a 15.274.148 tonnellate, sono diminuite del 5,9% (951 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023. Nell’ambito delle stesse, le merci unitizzate in container, con 1.702.192 tonnellate, sono in calo del 5,6%; in calo anche le merci su rotabili (-5,3%) con 1.323.844 tonnellate, mentre i prodotti liquidi, con una movimentazione di 3.585.820 tonnellate, sono aumentati del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 3.579.897 tonnellate di merce, ha registrato nei primi 9 mesi del 2024 un calo pari al 9,5% (quasi 376 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023.
Per quanto riguarda l’andamento delle singole merceologie, la movimentazione dei cereali risulta ancora in calo e pari a 995.705 tonnellate (-25,6% per 342 mila tonnellate in meno), mentre la movimentazione delle farine, pari a 887.433 tonnellate, è cresciuta del 23,9%, ovvero 171 mila tonnellate in più. Ancora negativi gli sbarchi dei semi oleosi, con 834.785 tonnellate, in diminuzione del 10,9% (102 tonnellate in meno), e la movimentazione degli oli animali e vegetali, che con 476.527 tonnellate, sono in calo del 4,8% (24 mila tonnellate in meno).
Nei primi nove mesi del 2024 i materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione complessiva di 3.217.074 tonnellate, in diminuzione del 3,4% rispetto al 2023 (111 mila tonnellate in meno). In calo, in particolare, le materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 2.886.686 tonnellate (-3,9%, e quasi 119 mila tonnellate in meno). Per quanto riguarda i prodotti metallurgici, sono state movimentate 4.553.068 tonnellate in diminuzione del 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 (473 mila tonnellate in meno). Buono il risultato dei prodotti petroliferi con 2.170.351 tonnellate, quasi 232 mila tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+12,0%) e dei concimi con 1.272.004 tonnellate (+2,3% rispetto al 2023), mentre risultano in linea con lo scorso anno i prodotti chimici pari a 806.816 tonnellate (di cui 743.310 tonnellate di chimici liquidi).
Positivo il risultato complessivo dei primi nove mesi del 2024 per trailer/rotabili e automotive, in aumento del 4,2% per numero di pezzi movimentati (71.440 pezzi, 2.892 in più rispetto al 2023), ma in diminuzione del 5,3% in termini di merce movimentata (1.323.844 tonnellate). In particolare, per i trailer e altri veicoli movimentati sulla linea Ravenna-Brindisi-Catania, nel periodo gennaio-settembre del 2024 i pezzi movimentati, pari a 56.737, sono calati dell’8,4% rispetto al 2023 (5.212 pezzi in meno). Per il traffico di automotive prosegue invece l’ottimo risultato con 14.703 pezzi, 8.104 pezzi in più rispetto allo stesso periodo del 2023, sempre grazie al traffico di vetture Bmw dirette verso i mercati dell’Asia Orientale.
Il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 341, è in linea con 2023; mentre nel terminal crociere si sono registrati 67 scali di navi da crociera (contro i 76 scali dello stesso periodo del 2023), per un totale di 241.396 passeggeri (-11,8%), di cui 203.155 in “home port”.
Per il mese di ottobre 2024, l’Autorità portuale stima una movimentazione complessiva pari a quasi 2,4 milioni di tonnellate, in significativo aumento (+21,5%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In recupero, anche se ancora negativa, la stima dei primi dieci mesi del 2024, che dovrebbero chiudersi con una movimentazione complessiva di poco oltre 21,2 milioni di tonnellate, in calo di circa l’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Una lettera dell’imprenditore Focaccia, indirizzata alle istituzioni, informa della rinuncia. 87 persone restano senza lavoro.
Sfumano le speranze per gli oltre ottanta ex dipendenti di M&M Packaging, la ex Farmografica di Cervia. Dopo 18 mesi di incertezze e trattative tra la multinazionale austriaca Mayer-Melnhof (che gestiva la produzione al momento dell’alluvione di maggio 2023, la quale ha causato il cessare dell’attività) e il gruppo cervese Focaccia (che aveva rilevato l’organico aziendale per l’avvio di una nuova impresa nel settore), sembrava arrivato il lieto fine per i lavoratori, grazie alla firma del Ministero per le imprese e il made in Italy dello scorso 10 settembre, che avrebbe permesso la cessione di fondi statali e l’avvio della nuova società “AGR – Arti Grafiche Romagnole”, con l’ufficializzazione dell’assunzione dell’intera forza lavoro il primo ottobre scorso.
Nella serata di ieri, mercoledì 6 novembre, è stata però divulgata una lettera del 31 ottobre firmata dall’imprenditore Riccardo Focaccia, indirizzata a istituzioni provinciali e sindacati, dove si annuncia la chiusura del progetto Farmografica per mancanza dei contributi richiesti. L’avvio della nuova attività produttiva richiederebbe infatti un investimento di oltre 21 milioni di euro (di cui 16 milioni per il ripristino delle linee produttive e 5,5 milioni per la costruzione della struttura edilizia per ospitare la produzione), una cifra impossibile da sostenere per il gruppo cervese senza un investimento a fondo perduto pari almeno al 50 per cento dei costi complessivi.
Dopo i primi segnali di cauto ottimismo a seguito dell’incontro del 10 settembre, il team di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) ha fatto marcia indietro, chiarendo che l’intervento di finanziamento messo in campo non sarebbe a fondo perduto, bensì pari a un fondo di investimento. L’azienda dovrebbe quindi presentare un budget secondo le aspettative di fatturato, che verrebbe poi valutato ed eventualmente finanziato dalle istituzioni, con partecipazione di capitale in minoranza, da restituire al quinto anno di esercizio. Il risultato è che Focaccia Group dovrebbe investire 21 milioni di euro in cinque anni, iniziando a fatturare (forse) dopo due dalla apertura. Un progetto che, a queste condizioni, secondo l’imprenditore è destinato a naufragare in meno di un anno, «contro l’interesse di tutte le parti».
In questi mesi di trattativa, il gruppo cervese ha già sostenuto oltre 350 mila euro per le operazioni di acquisizione del ramo d’azienda, tra procedure legali e commerciali. A questi si aggiungono i pagamenti delle imposte e i 300 mila euro mensili destinati al pagamento dei lavoratori. Vista la recentissima creazione della newco Agr, senza un piano industriale sostenibile o un indice di indebitamento non è altresì possibile attivare la cassa integrazione straordinaria legata alla ripartenza. A queste condizioni, l’amministratore ha dichiarato la chiusura del progetto entro la fine di novembre, essendo impossibilitato a sostenere ulteriormente la mole di spese senza ritorno certo e causando quindi il licenziamento di tutti gli 87 lavoratori. Davanti al silenzio di politici e istituzioni, l’ultimo appello rimane quello al sindacato, pronto a intervenire con delle azioni coordinate con i lavoratori. Si prospetta pertanto un nuovo incontro al ministero per chiarire le dinamiche intercorse.
Tra gli ostacoli al finanziamento, c’è anche la mancata registrazione del marchio “Farmografica”, non assimilabile a un’azienda storica territoriale. Neanche la sollecitazione al governo del 26 gennaio scorso, con due ordini del giorno sulla vicenda approvati all’unanimità dalla Camera dei deputati, sembra aver avuto rilevanza sull’esito politico della storia. È stata valutata anche l’ipotesi di restringere i costi tramite una riduzione dell’organico aziendale, ritenuta però fallimentare a fronte dello scontro con competitor troppo grossi nel settore farmaceutico e non in linea con il progetto di tutela dell’intera forza lavoro sostenuto dall’imprenditore.
Nell’ultimo mese stavano già prendendo il via gli assetti organizzativi della newco e la richiesta comune di sindacati, lavoratori e gruppo d’impresa ora è quella di non abbandonare la lunga lotta di non «gettare le promesse nel fango».
I bizantini sono reduci da tre successi consecutivi
Il derby Ravenna-Forlì dello scorso anno al Benelli
A causa della concomitante maratona, è stato anticipato alla sera di sabato 9 novembre (calcio d’inizio alle 20), allo stadio Benelli di Ravenna, l’attesissimo derby tra i giallorossi padroni di casa e il Forlì. Si tratta del big match dell’undicesima giornata del campionato di calcio di serie D (girone D).
L’ambizioso Ravenna targato Ignazio Cipriani, dopo un inizio di stagione complicato. è reduce da tre vittorie consecutive in altrettante partite con il nuovo allenatore, l’ex calciatore di Juve e Fiorentina Marco Marchionni. Il Forlì è invece secondo in classifica con 2 soli punti di vantaggio sui padroni di casa.
Sabato sera al Benelli è atteso dunque il pubblico delle grandi occasioni. L’obiettivo è superare i 2.500 spettatori del turno infrasettimanale contro il Piacenza. I biglietti (per i non abbonati) sono già in vendita online su VivaTicket e nelle prevendite abituali (tra cui, a Ravenna, il Bar Revenge e l’agenzia Desiderando Viaggiare). Il giorno della gara i botteghini saranno comunque aperti dalle ore 18.30, ma non saranno disponibili quelli per il settore ospite. I 627 posti della curva destinata ai tifosi del Forlì saranno a disposizione esclusivamente in prevendita e solo fino alle 19 di venerdì 8 novembre.
Parcheggi, divieti e modifiche alla viabilità
A partire dal derby di sabato, il Ravenna FC ha introdotto la possibilità di parcheggio agevolato per anziani e famiglie con bambini. Gli abbonati delle categorie over 65 e family avranno infatti la possibilità di richiedere un pass nominativo e non trasferibile, che consentirà loro di parcheggiare in Piazza Sighinolfi durante le partite casalinghe. Maggiori informazioni sul ritiro del pass si trovano sul sito del Ravenna Calcio.
In occasione della partita, saranno inoltre in vigore le consuete ordinanze e modifiche alla viabilità. Tre ore prima dell’inizio e un’ora e mezza dopo la fine della partita, la viabilità sarà modificata come segue:
Via Sighinolfi (tratto compreso fra via dei Bersaglieri e via Cassino), piazza Brigata Pavia, via Cassino (tratto compreso fra via Punta Stilo e il civico 15), via dei Bersaglieri (tratto compreso fra via Sighinolfi e via Punta Stilo), via El Alamein (tratto antistante piazza Brigata Pavia), via Punta Stilo (tratto antistante piazza Brigata Pavia e tratto compreso fra viale Berlinguer e via dei Bersaglieri), viale Berlinguer (tratto compreso fra via Fontana e rotonda Irlanda/San Mama e adiacente strada di servizio lato civici dispari): divieto di transito e divieto di sosta con zona rimozione per tutti i veicoli. In via El Alamein (tratto compreso fra l’intersezione con via San Mama e l’intersezione con piazza Brigata Pavia) verrà istituito il doppio senso di circolazione.
Via Cassino (corsia sud tratto compreso fra via Marzabotto e via Marconi, tratto compreso fra via Sighinolfi e via Punta Stilo e tratto compreso fra il civico 13 e via San Mama), via Montanari (tratto compreso fra via Cassino e via Nervesa), via Stelvio (tratto compreso fra via Cassino e via Nervesa), via Punta Stilo (tratto compreso fra via Cassino e via Nervesa), via Nonte Nero per tutta l’estensione, via El Alamein (tratto compreso fra piazza Brigata Pavia e via San Mama) via Sighinolfi (tratto compreso fra viale Berlinguer e via dei Bersaglieri), via Anzio, via Montelungo e via dei Bersaglieri (tratto compreso fra via Punta Stilo e via S. Mama): divieto di transito per tutti i veicoli, eccetto quelli dei i residenti e divieto di sosta con zona rimozione per tutti i veicoli. Ai veicoli provenienti da via Marconi sarà consentito transitare lungo via Cassino in direzione viale Randi.
Via Cassino (tratto compreso fra Via Marconi e Via Sighinolfi): divieto di transito e divieto di sosta con zona rimozione per tutti i veicoli, eccetto quelli dei residenti.
Viale Berlinguer (nel tratto compreso fra via Marconi e via Fontana): divieto di transito per tutti i veicoli, eccetto quelli dei residenti. Ai veicoli provenienti da via Fontana sarà consentito transitare lungo viale Berlinguer in direzione viale Randi, ai veicoli provenienti da via Monte Nero sarà consentito transitare lungo via Montanari in direzione via Piave.
Parcheggio retrostante l’edificio posto al civico 8 (Confartigianato) di viale Berlinguer (limitatamente all’area pubblica): divieto di sosta con zona rimozione per tutti i veicoli, ad eccezione di quelli che vi verranno dirottati dai funzionari addetti alla sicurezza e all’ordine pubblico.
Saranno consentiti il transito e la sosta ai veicoli autorizzati dai funzionari addetti alla sicurezza e all’ordine pubblico e, al termine delle operazioni di sfollamento dei tifosi, ai veicoli addetti all’effettuazione delle operazioni di pulizia.
I provvedimenti legati al divieto di somministrare, vendere o consumare bevande in vetro o in lattina per gli esercizi commerciali della zona entreranno in vigore due ore prima dell’inizio e l’ora immediatamente successiva alla fine della partita. Le violazioni prevedono sanzioni tra i 200 e i 400 euro.