venerdì
07 Novembre 2025

Frontale sulla Dismano, muore un ragazzo di 19 anni

L’incidente nella prima mattinata all’altezza di Borgo Faina

Mortale Borgo Faina
Foto di Massimo Argnani

Nuova tragedia sulle strade del Ravennate nella prima mattinata di oggi, 11 febbraio. Un ragazzo di 19 anni, infatti, è morto in seguito a un frontale tra due auto avvenuto lungo la via Dismano, all’altezza di Borgo Faina, nei pressi dell’incrocio con via Argine Sinistro Canale Molino.

Ferito gravemente l’uomo alla guida dell’altra auto, mentre il 19enne (residente nel Ravennate) è morto durante il trasporto in ospedale.

Tornano le sfilate dei carri allegorici, a Ravenna e a Lido Adriano

Doppio appuntamento il 23 febbraio e il 2 marzo

Carnevale Concorso Giorgio Re
La foto vincitrice del concorso in ricordo di Giorgio Re, scattata da Leonardo Del Gaudio

La prima sfilata del tradizionale “Carnevale dei Ragazzi” si terrà domenica 23 febbraio in centro a Ravenna. L’appuntamento è dalle 14.30 in via di Roma (davanti alla basilica di Santa Maria in Porto) per la partenza della sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati delle parrocchie. Il percorso, come noto, si svilupperà poi lungo viale Santi Baldini e via Alberoni, per poi tornare in via di Roma.

Durante la sfilata verrà premiata la fotografia vincitrice del secondo concorso fotografico dedicato a Giorgio Re (nella foto qui sopra quella vincitrice del 2024). Si potranno inoltre acquistare i biglietti della lotteria di beneficenza (in palio come primo premio un’automobile), il cui ricavato andrà a sostegno delle missioni diocesane.

La domenica successiva, 2 marzo, la sfilata verrà ripetuta a Lido Adriano (in caso di maltempo il 23, si terrà invece a Ravenna).

 

Il segretario del Pd Barattoni presenta la sua candidatura a sindaco di Ravenna

Appuntamento sabato 22 febbraio

Alessandro Barattoni Pd

Aspettando che il centrodestra faccia il grande passo (ossia presenti un altro candidato, oltre all’84enne Alvaro Ancisi sostenuto dalla Lega) il Pd entra nel vivo della campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera.

Sabato 22 febbraio l’appuntamento in questo senso è alle 11 nel piazzale coperto della Compagnia Portuale di Ravenna, in via Antico Squero 6 (ma il luogo è ancora da confermare ufficialmente), con la presentazione della candidatura a sindaco del segretario provinciale del Partito Democratico, Alessandro Barattoni. L’iniziativa è aperta al pubblico.

Trovato con 6,5 grammi di hashish, per 5 anni non potrà frequentare la zona stazione

Un giovane fermato dopo aver ceduto una parte di droga a un cliente

PoliziaLo spaccio di 2,5 grammi di hashish per strada e il possesso di altri 4 grammi addosso hanno portato un giovane a ricevere un cosiddetto Daspo urbano dalla questura di Ravenna, il divieto emesso dal questore di frequentare e intrattenersi per cinque anni nelle vicinanze dei locali pubblici e istituti scolastici di un determinato quartiere, in questo caso la zona della stazione ferroviaria dove il pusher è stato fermato.

L’intervento, reso noto dagli uffici della polizia in viale Berlinguer, è avvenuto nell’ambito di servizi straordinari di prevenzione disposti dal questore Lucio Pennella, nella giornata di sabato scorso, 8 febbraio. In particolare le Volanti, con il supporto investigativo di equipaggi della squadra mobile, hanno perlustrato luoghi e esercizi pubblici in prossimità della stazione. Lo scambio tra due persone ha attirato l’attenzione degli agenti.

Uno dei due si allontanava a bordo di una bicicletta, ma veniva intercettato e trovato con 2,5 grammi di hashish che riferiva di aver acquistato pochi istanti prima. Il presunto spacciatore è stato a sua volta fermato e controllato: in tasca altri 4 grammi e banconote di piccolo taglio sequestrate in quanto ritenute provento dell’attività illecita. Nella mattinata odierna, 10 febbraio, l’arresto è stato convalidato dal giudice con disposizione degli arresti domiciliari.

Visti i precedenti specifici dell’arrestato e rilevata una presunta pericolosità sociale sulla base di una breve istruttoria svolta dalla divisione Anticrimine, il questore ha emesso il provvedimento di Daspo urbano.

Si ride sul (e del) calcio a teatro con Gli Autogol

Il trio comico di youtuber e imitatori all’Alighieri in marzo. Ancora (pochi) biglietti disponibili

Gli Autogol

Fa tappa anche a Ravenna la prima tournée nei teatri de Gli Autogol, trio comico di youtuber, imitatori e conduttori radiofonici.

L’appuntamento è per il 17 marzo al teatro Alighieri con Calcio Spettacolo, show ambientato in uno spogliatoio, dove Alessandro, Michele e Rollo alterneranno le loro gag sui luoghi comuni che ogni ragazzo vive prima di una partita di calcetto. E poi le parodie, quelle più amate dal pubblico del web, e le imitazioni di giocatori e allenatori della Serie A.

Ci sono ancora (pochi) biglietti disponibili in prevendita, a questo link.

Ottant’anni dalla rinascita della cooperazione: al Socjale l’assemblea di Legacoop

Con il presidente della Regione De Pascale

Legacoop
Un dettaglio del manifesto dell’assemblea di Legacoop

Ottant’anni dalla Liberazione dal giogo nazifascista, ottant’anni dalla rinascita del movimento cooperativo in Romagna. Per ricordare il duplice anniversario, Legacoop Romagna ha preparato un programma di eventi che si susseguiranno in tutto il territorio nel corso dei prossimi mesi.

Si comincia mercoledì 12 febbraio al Teatro Socjale di Piangipane, dove si terrà l’assemblea annuale e di resoconto di metà mandato dell’associazione. In tale occasione verrà presentata una ricerca del professor Tito Menzani, docente di Storia Economica dell’Università di Bologna. Il documento si intitola “Quarantacinque”, numero che evoca la data, ma anche l’articolo della Costituzione che riconosce la specificità dell’impresa cooperativa nel nostro ordinamento.

I lavori inizieranno alle 9 con la seduta riservata ai delegati. La parte pubblica inizierà con il saluto di benvenuto di Fabrizio Galavotti, presidente della Cooperativa agricola braccianti Ter.Ra., erede diretta dei pionieri cooperativi organizzati da Nullo Baldini. Seguiranno la presentazione dell’approfondimento storico e la relazione del presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi.

Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione, Michele de Pascale. Il suo intervento prenderà spunto dai temi sollevati negli interventi video di quattro giovani cooperatori di Deco Industrie, Formula Servizi, Centofiori e Cac.

«Il 2025 segna un traguardo storico: ottant’anni dalla rinascita del movimento cooperativo nel nostro territorio – dice il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi –. È un anniversario che rappresenta non solo la memoria di un passato di lotte e sacrifici per la libertà, ma anche il continuo impegno per il progresso sociale ed economico della comunità romagnola. Oggi che Legacoop Romagna conta circa 380 cooperative attive nei più diversi settori, con 320mila soci e 28mila lavoratori, intendiamo ricordare il percorso compiuto guardando al futuro, con la consapevolezza che la cooperazione resta un modello di sostenibilità e di solidarietà fondamentale per il Paese».

Nuove iscrizioni in calo, 4mila imprese in meno rispetto a 10 anni fa in provincia

Soffrono i settori più tradizionali: agricoltura, commercio e manifattura

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Alla fine del 2024 l’anagrafe delle imprese ravennati registra un bilancio negativo, con un saldo tra aperture e chiusure che si attesta a -53 unità nei dodici mesi da poco conclusi. Alle 1.922 iscrizioni di nuove attività economiche hanno fatto eco 1.975 cessazioni di attività esistenti, per un tasso di crescita della base imprenditoriale che si attesta a -0,14% contro il + 0,29% del 2023.

Rispetto alle 2.011 nuove iscrizioni del 2023, il calo è del 4,4 percento. Complessivamente sono 36.836 le imprese registrate, mai così poche in tempi recenti, quasi 4mila in meno rispetto a dieci anni fa.

Imprese Registro

Bene Turismo, Servizi e Costruzioni, soffrono Manifattura, Commercio, Agricoltura e Logistica. Queste alcune delle evidenze che emergono dai dati Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel 2024, elaborati dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara Ravenna sulla base del Registro delle imprese.

A livello settoriale, il risultato del 2024 riflette dinamiche eterogenee tra i vari comparti. Fra i più dinamici, in termini di crescita imprenditoriale, sono ancora il comparto delle Costruzioni, nonostante la secca riduzione dei bonus legati al mondo dell’edilizia, e quello delle attività dei Servizi di alloggio e di ristorazione, sulla scia della ripresa del generale andamento del turismo. A fronte di questi risultati positivi, i settori più tradizionali continuano a segnalare un restringimento della platea delle imprese (Agricoltura, Commercio, Manifattura e Logistica). Oltre alle Costruzioni, che hanno fatto registrare un incremento ancora elevato (+96 unità il saldo totale dello stock rispetto al 2023, al netto delle cancellazioni d’ufficio), il cui trend risente positivamente della performance dell’Artigianato (+66 unità) ed è il settore che cresce di più, tra i comparti che nel 2024 hanno fatto registrare i risultati migliori in termini di stock, si annovera anche la filiera delle imprese turistiche, di cui Alloggio e ristorazione con +41 unità; si accompagna un vivace interesse per le attività ricreative e che favoriscono la crescita delle Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+26). In crescita, in ragione d’anno, anche il Credito (+42), le Consulenze professionali, tecniche e scientifiche (+34), il Noleggio, agenzie-viaggio e servizi di supporto (+31), Servizi ICT (+7) e le Altre attività dei servizi (+7).

Sul versante opposto, nell’indotto dell’edilizia, andamento negativo per le Attività immobiliari (-13); anche i settori più tradizionali continuano a segnalare un restringimento della platea delle imprese. Nell’Agricoltura il bilancio di fine anno evidenzia una riduzione complessiva di 188 imprese in meno; il Commercio ha perso 84 unità, l’Industria manifatturiera -19 e la Logistica presenta una perdita di 7 imprese.

Più dinamico il sistema delle imprese Artigiane; il contributo dell’artigianato al saldo generale è stato positivo e pari a +69 unità, come differenza tra 758 nuove imprese artigiane nate tra gennaio e dicembre e 689 che, nello stesso periodo, hanno cessato di operare. Il tasso di crescita trimestrale delle imprese artigiane (+0,70%) segnala però un arretramento, di quasi cinque decimali (circa mezzo punto percentuale) rispetto allo stesso periodo del 2023 (quando era arrivato a +1,19%).

La lettura dei dati dal punto di vista delle forme organizzative, conferma il rafforzamento strutturale del tessuto imprenditoriale ravennate, in atto ormai da anni, che appare rafforzato grazie alla significativa espansione delle imprese costituite in forma di società di capitali, cresciute del +2,9% rispetto al 2023 (+261 unità il saldo fra iscrizioni e cancellazioni, in miglioramento rispetto al +222 dell’anno prima). Questo progresso avviene a scapito delle altre forme organizzative, il cui numero si è complessivamente ridotto di oltre 310 unità (-137 le società di persone, -159 le imprese individuali, -18 le residuali “altre forme”).

Crescono le imprese giovanili: il saldo netto annuale della movimentazione (cioè la differenza fra iscrizioni e cancellazioni volontarie) è ancora largamente positivo (+258; era +379 nel 2023); positivo anche il tasso di variazione relativo (+10,3% ed era +15,3% nel 2023) anche se in rallentamento, mentre era stato progressivamente in crescita fino al 2023. Per le imprese femminili, nel 2024, il saldo della movimentazione tra aperture e chiusure è invece negativo (-37, ed era positivo e pari a +34 nell’anno precedente); l’andamento del tasso annuale scende a -0,47%, dal +0,42 dell’anno prima. Per le imprese straniere la differenza tra aperture e chiusure, sempre positiva (+235 unità), risulta però lievemente inferiore rispetto al dato del 2023 (+281). Regredisce, seppure di poco, il tasso di crescita annuale (+5,1% contro il +5,5% del 2023).

Ripartono gli incontri con gli associati, appuntamenti in tutta la provincia

Si spazierà dalla crisi dei prezzi a quella climatica, passando per le nuove strategie per tutelare il settore agricolo locale

Incontro Soci

Riparte da mercoledì 12 febbraio la campagna di ascolto e confronto di Coldiretti, un momento dedicato agli associati che toccherà via via, partendo dal capoluogo, tutti i 18 Comuni della provincia.

Al centro degli incontri i problemi che affliggono le singole filiere, a partire dalla delicata questione della crisi dei prezzi (inquadrata all’interno del contesto internazionale) e i tanti fronti aperti con l’Unione Europea, ma anche la situazione connessa al post alluvione e le difficoltà che pesano sul settore a causa degli effetti dei cambiamenti climatici e della gestione del territorio.

«I momenti di confronto con gli associati della provincia sono costanti durante tutto l’anno afferma il Presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte, presidente di Coldiretti Ravenna -. oggi troviamo queste ulteriori possibilità di approfondimento perché è possibile agire con concretezza per il bene degli agricoltori e della nostra agricoltura solo con trasparenza e dialogo». Sul nuovo ciclo di incontri interviene anche il Direttore Zampini :«Il nostro impegno nel rappresentare al meglio le imprese agricole viene da lontano e guarda al futuro, prendendo in mano un presente che è fatto di responsabilità, capacità d’ascolto, concretezza e perseveranza. Queste assemblee, che toccheranno l’intera provincia, sono occasioni importanti per confrontarci con gli associati su tutte le istanze aperte, ma anche per aggiornare ed informare, illustrando le strategie che Coldiretti mette in campo quotidianamente per tutelare e valorizzare l’agricoltura locale».

Quattro nuovi incontri gratuiti dedicati alle difficoltà adolescenziali

Quattro appuntamenti tra Lugo, Alfonsine, Fusignano e Massa Lombarda aperti a ragazzi, genitori e docenti

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Ripartono gli incontri di “Tiascolto”, con quattro ulteriori appuntamenti del progetto nato dal Centro delle Famiglie in collaborazione con i servizi sociali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna dedicato alle tematiche e alle difficoltà dell’adolescenza.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la comunità e le famiglie sulle problematiche tipiche dell’adolescenza, attraverso l’intercettazione precoce dei segnali di disagio.

Il primo appuntamento è in programma venerdì 28 febbraio a Lugo, alle 20.30 nell’aula magna del liceo «Gregorio Ricci Curbastro», dove lo psicopedagogista Stefano Rossi,esperto di educazione emotiva, terrà un intervento su «Educare l’amore. Coltivare l’educazione emotiva degli adolescenti». Si prosegue giovedì 27 marzo, ad Alfonsine, con «Chiedimi se sono felice. Un viaggio tra immagine di sé, identità e benessere adolescenziale» di Natascia Maesi, giornalista e presidente di Arcigay nazionale. L’appuntamento è a palazzo Marini alle 20.30. All’incontro parteciperanno anche rappresentanti del Centro antidiscriminazioni Lgbti+ della Romagna.
Giovedì 3 aprile, alla sala del Carmine di Massa Lombarda (ore 21), l’attore e autore Davide Nesfun sarà protagonista di «Liberante. Participio presente del verbo liberare, ovvero colui che deve essere liberato. Nuove consapevolezze di un vecchio detenuto», spettacolo teatrale che nasce grazie all’impegno dell’associazione Kayros di Milano, che da un quarto di secolo progetta percorsi di autonomia per minori in difficoltà. Gli appuntamenti di «Tiascolto» si concluderanno martedì 22 aprile, alle 21 all’auditorium comunale di Conselice, con «Ero un bullo. La vera storia di Daniel Zaccaro», testimonianza del protagonista del libro scritto da Andrea Franzoso sulla difficile esperienza di Daniel, tra bullismo, violenze domestiche, carceri minorili ma anche la volontà di riprendere in mano la propria vita e non rassegnarsi a un destino avverso.

Gli incontri sono tutti a ingresso libero e il ciclo di eventi si affianca all’omonimo sportello «Tiascolto», attivo già da quattro anni al Centro per le famiglie. Si tratta di uno spazio di ascolto e consulenza che prevede percorsi gratuiti di consulenza psicoeducativa rivolti a famiglie, preadolescenti e adolescenti, insegnanti, educatori e operatori che lavorano con i ragazzi. Allo sportello si accede solo su appuntamento, inviando una mail a tiascolto@unione.labassaromagna.it.

Al Cisim il teatro è anche per “piccolissimi”: doppia replica per Tina&Gigi

Lo spettacolo fa parte della stagione delle Arti della Marionetta ed è dedicato a un pubblico a partire da 20 mesi

Tinaegigi

Al Cisim lo spettacolo è per tutti, anche per i “piccolissimi”: il centro di Lido Adriano ospiterà domenica 16 febbraio la performance di teatro di figura Tina&Gigi, una produzione di Teatro del Drago (in collaborazione con la casa editrice Fatatrac) dedicata ai bambini a partire da 20 mesi. Sono previste due repliche nel corso della giornata, alle 11 e alle 17.

Lo spettacolo è tratto dai libri “Gli amici di Tina & Gigi” e “Chi sono?”  (Fatatrac-Giunti) e fa parte della stagione teatrale Le Arti della Marionetta, organizzata e diretta dal Teatro del Drago/ Famiglia d’arte Monticelli di Ravenna, in convenzione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, e racconta la storia dell’elefantino Tina, il tigrotto Gigi, il topo Ignazio, la tartaruga Rita e il maialino Ninè, nati dalla penna dell’illustratore Andrea Rivola, e sapientemente mossi a vista da Roberta Colombo, Mariasole Brusa e Andrea Monticelli, protagonisti dello spettacolo Tina&Gigi, ultima produzione di Teatro del Drago, dedicata all’infanzia.

«Lo spettacolo Tina & Gigi è un viaggio alla scoperta dell’amicizia, delle meraviglie della geometria e della bellezza e ricchezza della diversità. – raccontano dalla compagnia -. Le forme e i colori primari si mescolano, i punti diventano linee ed infine figure: quadrato, cerchio, triangolo. Così nascono l’elefantino Tina, il tigrotto Gigi, il topo Ignazio, la tartaruga Rita e il maialino Ninè. Insieme sono una comunità, uniti nel gioco come nella vita, e proprio l’armonia e il desiderio di stare insieme danno origine ad una piacevole sorpresa».

I biglietti sono acquistabili al Cisim di Lido Adriano (viale Parini 48) un’ora prima degli spettacoli. Per le prenotazioni è possibile chiamare il 392 6664211 o scrivere a prenotazione@teatrodeldrago.it. Il costo intero del biglietto è di 7 euro, 5 per bambini, over 65 e soci Famila. La promo speciale famiglia offre 2 biglietti adulti e 2 per bambini a 20 euro,  il terzo figlio paga invece 1 euro. Lo spettacolo è fruibile anche dai possessori della “Fagiolino Card”, che garantisce 10 ingressi a 50 euro.

A Traversara riprendono le corse ordinarie dei bus

Resta soppressa la fermata del centro. Gli orari aggiornati sono consultabili sul sito di Start

Autobus Piazza

Start Romagna comunica che a partire da oggi, lunedì 10 febbraio, le linee 154, 183 e 187 riprenderanno a effettuare il loro percorso ordinario, transitando per Traversara. Le linee, avevano subito delle modifiche a seguito degli eventi alluvionali dello scorso settembre e dei lavori necessari a ristabilire la normalità.

Resta tuttora soppressa, a causa degli ingenti danni, la fermata di Traversara centro. In attesa di individuare un’alternativa gli utenti potranno utilizzare le fermate accessibili. Gli orari aggiornati delle corse sono consultabili sul sito di Start Romagna.

Marco Travaglio, sempre controcorrente: «Per un’alternativa alla stampa omologata»

Il direttore del “Fatto Quotidiano” al teatro Alighieri con uno spettacolo di satira: «Racconto l’arrivo della Meloni in Italia: sta completando la restaurazione inaugurata dal Governo Draghi, andando contro alle origini del suo partito»

marco travaglio

Al Teatro Alighieri di Ravenna martedì 11 febbraio arriva lo spettacolo I migliori danni della nostra vita: il direttore del Fatto Quotidiano e noto giornalista Marco Travaglio sarà sul palco con un’opera di satira sul mondo di oggi. Lo abbiamo intervistato.

Perché proprio uno spettacolo a teatro? A quale pubblico si rivolge?
«Per raccontare l’arrivo della Meloni alla guida del nostro paese occorre del tempo e il teatro è in grado di fornirlo, a differenza della tv, dove gli interventi sono per forza di cosa molto brevi. Sul palco si crea un’interazione in “carne e ossa” che nessun altro tipo di mezzo di comunicazione può dare: dalla platea capisci cosa funziona e cosa no, cosa fa ridere, cosa fa riflettere. E poi, per conoscere i propri lettori è necessario uscire dalla redazione. Lo spettacolo si snoda attraverso un linguaggio satirico, il pubblico a cui mi rivolgo quindi è quello che apprezza la satira: chi vuole capire veramente, senza prediche di ore, ma ridendo amaramente del nostro presente».

In che direzione si sta muovendo la democrazia, in Italia, in Occidente, nel mondo?
«La democrazia lancia grandi allarmi, ma già da tempo. Ci troviamo più precisamente in una post-democrazia e noi in Italia abbiamo fatto da cavie: qui votiamo ma il “sistema” rimane uguale. Nel 2011, per esempio, Napolitano decise di non andare alle elezioni e di istituire un governo tecnico (guidato da Mario Monti, ndr), ben sapendo che una vittoria dei 5 Stelle avrebbe cambiato le cose. E di nuovo nel 2013, quando al posto dell’ammucchiata tecnica ce ne fu una politica, guidata da Letta e dagli sconfitti alle elezioni: abbiamo potuto vedere come in realtà in Italia rimanga sempre tutto com’era prima. Non è un caso che negli anni successivi abbiano avuto successo proprio le parti escluse a quelle elezioni: nel 2018 il Movimento 5 Stelle, alle Europee del 2019 la Lega e nel 2022 Fratelli d’Italia. Oggi la Meloni sta distruggendo le politiche di cambiamento dei 5 Stelle: in Europa Conte ottenne più di 300 miliardi (con il cosiddetto “recovery plan”, ndr), la Meloni invece è tornata in negativo; ha smantellato il reddito di cittadinanza e sta completando una restaurazione inaugurata dal governo Draghi, che la fece sostanzialmente resuscitare portandola dal 12 al 26 percento, andando contro alle origini sociali, anti atlantiste, anti europeiste del suo partito, senza tassare i grandi gruppi e i grandi patrimoni; appena hanno sfiorato le lobby, Marina Berlusconi ha fatto capolino e si è compiuta un’inversione di marcia per non infastidire le persone sbagliate».

Che peso ha, che ruolo ha il giornalismo oggi, nell’età apolitica, dell’individuo e dell’intelligenza artificiale?
«Il giornalismo oggi ha un ruolo infimo, è omologato, ed è terreno fertile per una sostituzione da parte dell’Intelligenza artificiale. Per “combatterla” occorre originalità, andare controcorrente e resistere alla semplificazione del messaggio».

Come percepisce il suo ruolo di giornalista in un’Italia senza ormai penne davvero super partes, capaci di attaccare il potere a prescindere dalla parte politica?
«Mi diverto: meglio essere in pochi. E poi credo che non siamo in questa situazione per meriti miei, ma per demerito altrui. Quando iniziai a fare il giornalista una quarantina di anni fa erano centinaia a fare questo mestiere come lo faccio io. Oggi invece in molti dipendono da grandi gruppi o dalla pubblicità, a causa della crisi dell’editoria, e quindi non attaccano, non fanno domande scomode per non mettere a rischio il loro posto di lavoro. Il Fatto Quotidiano si avvale della sua indipendenza: se un grande gruppo acquista una pagina pubblicitaria siamo felici di vendergliela ma se il progetto si espande a “tutto il giornale” allora rifiutiamo perché dobbiamo poter mettere in luce tutto ciò che il potere fa, senza essere condizionati».

Il Fatto è tra i pochi giornali a crescere. Riesce a mantenersi con i suoi lettori, si può andare avanti anche così?
«Per il momento si cresce, andiamo avanti, cerchiamo di essere originali, di fare diversamente, di prendere posizioni forti quando le cose non vanno come dovrebbero. Cerchiamo soprattutto di farlo subito, non a distanza di anni, come con Monti per esempio, dove fummo tra i pochissimi a muovere critiche al momento dell’insediamento. O con l’Ucraina, dove scrivemmo nei primi mesi che la guerra l’Occidente la stava perdendo, che le sanzioni non funzionavano e che Zelensky non era altro che un burattino, un ostaggio angloamericano. Con interventi come questi abbiamo forse conquistato lettori in cerca di una via alternativa all’omologazione generale della stampa di oggi».

In questo momento cosa si sta muovendo in Italia, in Europa, di positivo, di progressivo, qualcosa che possa portare a un miglioramento politico e in generale sociale?
«Nel mio giudizio politico sono laico, applaudo il giusto, non l’incoerenza: se Trump fermasse la guerra in Ucraina io lo direi, se la Meloni tassasse i grandi gruppi io lo sottolineerei, ma se va contro ogni idea fondante del suo partito e si fa schiava dell’Europa e degli Stati Uniti io non posso che criticarla. Oggi ritengo sarebbero importanti le politiche sociali, una lotta all’atlantismo cieco, andare a prendere soldi negli extra profitti delle grandi aziende e delle grandi banche, cercare la pace e il negoziato. Vedo queste idee in piccole frange del Pd e nel Movimento 5 Stelle».

Un consiglio a noi ventenni di oggi, appassionati di storia, politica, economia, mondo, narrazione?
«Direi di informarsi, di sviluppare uno spirito critico attraverso il messaggio complesso, non con le poche frasi lampo dei social, direi di non assecondare il potere che dice che il nostro voto non conta».

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