giovedì
11 Settembre 2025

Concessioni balneari: la norma-ponte del Governo “salva” ancora le spiagge

Resteranno in vigore fino alla nuova legge di riordino del settore
L’assessore Corsini: «Premiato il nostro impegno per le imprese»

In attesa delle riforma delle concessioni balneari, quelle in essere rimangono in vita, e quindi sono prolungate fino al 2020, data della loro scadenza, o comunque fino all’entrata in vigore della nuova legge del settore. Lo prevede un emendamento al decreto sugli Enti Locali, presentato dal relatore Antonio Misiani (Pd) e approvato dalla Commissione Bilancio della Camera a pochi giorni dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che aveva bocciato le proroga italiana al 2020. Il sottosegretario Pier Paolo Baretta ha detto in Commissione che la riforma del settore dovrebbe essere avviata nel 2017.

«È una norma-ponte che come Regione abbiamo fortemente richiesto – spiega Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo – e che ci proietterà nel nuovo regime che sarà definito dalla legge delega sul riordino complessivo della materia. Con l’approvazione urgente di questo provvedimento crediamo sia stato premiato il nostro impegno a favore delle imprese e dei lavoratori del settore». Quindi, con la norma approvata ieri, gli attuali concessionari potranno continuare il loro lavoro finché il governo non varerà la riforma generale del demanio marittimo.

«La nuova legge dovrà prevedere –ha detto Corsini- un adeguato e congruo periodo transitorio, il riconoscimento del valore commerciale delle imprese in grado di tutelare gli investimenti effettuati, una quantificazione dei canoni non basate sui valori dell’Osservatorio del mercato immobiliare e, soprattutto, una lunga durata delle concessioni. Inoltre, dovrà essere salvaguardata la professionalità e l’esperienza acquisita nell’ambito della gestione delle concessioni demaniali turistico-ricreative».

«Nel corso dell’iter legislativo non verrà meno il nostro impegno – conclude l’assessore al Turismo – a difesa e a tutela delle circa 1.500 imprese che occupano migliaia di lavoratori».

Concessioni balneari: la norma-ponte del Governo “salva” ancora le spiagge

Resteranno in vigore fino alla nuova legge di riordino del settore L’assessore Corsini: «Premiato il nostro impegno per le imprese»

In attesa delle riforma delle concessioni balneari, quelle in essere rimangono in vita, e quindi sono prolungate fino al 2020, data della loro scadenza, o comunque fino all’entrata in vigore della nuova legge del settore. Lo prevede un emendamento al decreto sugli Enti Locali, presentato dal relatore Antonio Misiani (Pd) e approvato dalla Commissione Bilancio della Camera a pochi giorni dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che aveva bocciato le proroga italiana al 2020. Il sottosegretario Pier Paolo Baretta ha detto in Commissione che la riforma del settore dovrebbe essere avviata nel 2017.

«È una norma-ponte che come Regione abbiamo fortemente richiesto – spiega Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo – e che ci proietterà nel nuovo regime che sarà definito dalla legge delega sul riordino complessivo della materia. Con l’approvazione urgente di questo provvedimento crediamo sia stato premiato il nostro impegno a favore delle imprese e dei lavoratori del settore». Quindi, con la norma approvata ieri, gli attuali concessionari potranno continuare il loro lavoro finché il governo non varerà la riforma generale del demanio marittimo.

«La nuova legge dovrà prevedere –ha detto Corsini- un adeguato e congruo periodo transitorio, il riconoscimento del valore commerciale delle imprese in grado di tutelare gli investimenti effettuati, una quantificazione dei canoni non basate sui valori dell’Osservatorio del mercato immobiliare e, soprattutto, una lunga durata delle concessioni. Inoltre, dovrà essere salvaguardata la professionalità e l’esperienza acquisita nell’ambito della gestione delle concessioni demaniali turistico-ricreative».

«Nel corso dell’iter legislativo non verrà meno il nostro impegno – conclude l’assessore al Turismo – a difesa e a tutela delle circa 1.500 imprese che occupano migliaia di lavoratori».

Anziana annega a Casal Borsetti

Forse un malore fatale alla 82enne Maria Pia Gaddoni

Una donna di 82 anni è morta annegata a Casal Borsetti, nel tratto di mare antistante il bagno Bamboo. Molto probabilmente le è stato fatale un malore, mentre si trovava in acqua a diverse decine di metri dalla riva.

Immediato l’intervento del bagnino di salvataggio – allertato da un canoista – che ha portato la donna sulla battigia dove anche i soccorritori del 118 – giunti in elicottero – hanno tentato un ultimo disperato tentativo di rianimazione. Per la donna – Maria Pia Gaddoni di Massa Lombarda, al mare con la cugina – non c’è stato però niente da fare.

Camionista ritrovato in azienda a terra col cranio fracassato

Nessun testimone a San Romualdo. La vittima è un uomo di 61 anni

Giallo alla cooperativa agricola Sopred di San Romualdo. Nella serata di ieri, lunedì 18 luglio, un camionista è stato ritrovato nel piazzale – come riportano i quotidiani – con il cranio fracassato.

La vittima è il 61enne Giovanni Bravi, di Sant’Antonio. L’uomo era da poco rientrato con il camion carico di balle di paglia, che aveva lasciato sulla pesa. Il mezzo è stato ritrovato ancora lì con lo sportello di sinistra ancora aperto. L’uomo, in condizioni disperate al momento del ritrovamento, è morto in ambulanza.

I carabinieri, giunti sul posto, hanno cercato di far luce sul tragico evento ma non è stato trovato alcun testimone. Le ipotesi in campo sono quelle di un’aggressione o di un incidente, magari causato da un collega che potrebbe poi essersi dileguato.

In disco in 4 in fila dietro la vittima, furto e blocco: fermata la banda del trenino

Collane strappate, cellulari sfilati, borse tagliate con le forbici In un sabato notte quattro arresti per undici episodi denunciati

Quella mano poteva essere ferro e essere piuma a seconda se c’era da strappare una collana dal collo o sfilare un cellulare dalla tasca. La vittima veniva colta di sorpresa alle spalle nella ressa della discoteca e il primo che agiva, sempre lo stesso perché il più esperto del gruppo, poi passava in fretta la refurtiva al primo complice dietro e poi via via di mano in mano lungo la fila indiana – ecco perché li hanno ribattezzati la banda del trenino – in modo che l’ultimo potesse allontanarsi a nascondere il bottino mentre gli altri tre ostacolavano la reazione della vittima facendo muro se si voltava. Sono stati arrestati quattro giovani – il più grande è un marocchino di 30 anni e gli altri sono italiani di seconda generazione tra 19 e 24 anni di cui due fratelli, tutti residenti con i genitori in provincia di Reggio Emilia – per quanto accaduto sabato notte nella discoteca Touchè Santafè di Marina di Ravenna: in totale sono undici le denunce raccolte dai militari da clienti del locale per furti di una dozzina di cellulari, due collanine d’oro, alcuni portafogli, un Rolex tarocco.

Il più grande del gruppo, che teneva le fila in virtù della sua maggiore esperienza, era stato già identificato nello stesso locale sette giorni prima durante un controllo della polizia chiamata da alcuni clienti proprio per episodi simili. In quel caso non c’erano stati elementi sufficienti per una denuncia o un arresto mentre sabato scorso i carabinieri del nucleo operativo radiomobile sono riusciti a raccogliere un quadro più completo anche grazie alla collaborazione degli addetti alla sicurezza della discoteca che hanno chiamato subito il 112 appena sono arrivate le prime segnalazioni di furti subiti in pista.

Quando la banda si è vista scoperta ha cominciato a disfarsi di svariati oggetti appena rubati lasciandoli cadere a terra sul pavimento del locale in una scia di refurtiva che ha aiutato i carabinieri a individuare i presunti autori. La presenza di uno dei quattro arrestati nello stesso locale anche la settimana prima fa ipotizzare ai militari che si tratti di un gruppo di pendolari dall’Emilia: venivano a trascorrere il sabato sera in riviera arrotondando le spese di viaggio e divertimento con furti e rapine improprie.

Dalla perquisizione personale e dell’auto utilizzata per la gita in Romagna, una Mercedes intestata al più grande del gruppo, sono saltati fuori diversi utensili da scasso e altri oggetti di cui non hanno saputo fornire la provenienza. Uno di loro addosso dentro al locale aveva un paio di forbici utilizzate per tagliare borse e zaini: diversi infatti i clienti che si sono trovati tagli nella stoffa e gli effetti personali spariti. Gli arresti sono stati formalizzati nella mattinata di domenica dopo una notte in cella di sicurezza e stamani, 18 luglio, al processo per direttissima l’avvocato ha chiesto i termini ha difesa. I quattro con spontanee dichiarazioni hanno sostanzialmente chiesto scusa. Il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nei comuni di residenza e il divieto di uscire di casa dalle 20 alle 6.

Scoperti tredici lavoratori in nero nella raccolta delle pesche

In un’azienda agricola di Massa Lombarda. In arrivo la maxisanzione

Nell’ambito di un controllo in materia di contrasto allo sfruttamento della manodopera irregolare, i finanzieri della tenenza di Lugo hanno individuato 13 lavoratori in nero impegnati nella stagionale raccolta delle pesche su un fondo di proprietà di un’azienda agricola nel territorio di Massa Lombarda.

I lavoratori irregolari, di origine rumena, albanese e marocchina, erano tutti sprovvisti del contratto d’assunzione e della comunicazione preventiva agli enti preposti.

Per ogni posizione di lavoro in nero rilevata, le Fiamme Gialle hanno avviato le procedure per l’irrogazione della “Maxisanzione”, che va da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 9.000 euro, ai sensi della normativa di settore da ultimo modificata con la Legge n. 151/2015. Saranno approfondite inoltre le posizioni previdenziali dei singoli braccianti, per accertare l’eventuale indebita percezione di indennità di disoccupazione o di altri sussidi a carico del bilancio pubblico.

Scoperti tredici lavoratori in nero nella raccolta delle pesche

In un’azienda agricola di Massa Lombarda. In arrivo la maxisanzione

Nell’ambito di un controllo in materia di contrasto allo sfruttamento della manodopera irregolare, i finanzieri della tenenza di Lugo hanno individuato 13 lavoratori in nero impegnati nella stagionale raccolta delle pesche su un fondo di proprietà di un’azienda agricola nel territorio di Massa Lombarda.

I lavoratori irregolari, di origine rumena, albanese e marocchina, erano tutti sprovvisti del contratto d’assunzione e della comunicazione preventiva agli enti preposti.

Per ogni posizione di lavoro in nero rilevata, le Fiamme Gialle hanno avviato le procedure per l’irrogazione della “Maxisanzione”, che va da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 9.000 euro, ai sensi della normativa di settore da ultimo modificata con la Legge n. 151/2015. Saranno approfondite inoltre le posizioni previdenziali dei singoli braccianti, per accertare l’eventuale indebita percezione di indennità di disoccupazione o di altri sussidi a carico del bilancio pubblico.

A Marina di Ravenna arriva uno scivolo acquatico gonfiabile lungo 150 metri

Un’iniziativa di Marina Flower, in programma dal 22 al 24 luglio

Dopo la prima tappa di Cesena (foto qui sopra), arriva anche a Marina di Ravenna il tour di “Slide in Town”. Si tratta di un mega scivolo acquatico gonfiabile di circa 150 metri – «il più lungo d’Italia» secondo gli organizzatori – che sarà a disposizione di tutti dalla mattina di venerdì, 22 luglio, fino alle 21 di domenica 24 a Marina di Ravenna.

Si tratta di un’iniziativa dell’associazione Marina Flower, tutte le informazioni sulla pagina Facebook dedicata.

A Marina di Ravenna arriva uno scivolo acquatico gonfiabile lungo 150 metri

Un’iniziativa di Marina Flower, in programma dal 22 al 24 luglio

Dopo la prima tappa di Cesena (foto qui sopra), arriva anche a Marina di Ravenna il tour di “Slide in Town”. Si tratta di un mega scivolo acquatico gonfiabile di circa 150 metri – «il più lungo d’Italia» secondo gli organizzatori – che sarà a disposizione di tutti dalla mattina di venerdì, 22 luglio, fino alle 21 di domenica 24 a Marina di Ravenna.

Si tratta di un’iniziativa dell’associazione Marina Flower, tutte le informazioni sulla pagina Facebook dedicata.

Donne nel mito e nei secoli narrate con CantaLaStoria

Nel sito dell’Antico Porto di Classe, incontri e letture il 20 e 21 luglio.
L’area archeologica è stata anche teatro di un set fotografico di moda

ConferenzaPrende il via il 20 e 21 luglio nel sito archeologico dell’Antico porto di Classe la prima edizione della rassegna “CantaLaStoria” ideata e organizzata dalla fondazione RavennAntica. L’iniziativa si propone in modo brillante, fra racconti e incontri con autori e studiosi di  rinnovare il piacere dell’indagine e della narrazione storica.


Il tema prescelto per queste due serate d’esordio è quello della donna nel mito e nella storia. Mercoledì 20 luglio si parlerà di “Rapite, sedotte, tradite, abbandonate: donne mitiche!”. Alle 19 ci sarà “Il Ratto delle Sabine” raccontato ai più piccoli con Carola Susani e Rita Petruccioli e letture di Laura Piazza. Alle 20 è in programma l’archeoaperitivo mitologico: “Per esempio, Didone è pop” con Beatrice Monroy, autrice di Dido. Operetta pop (Avagliano) e Mariangela Galatea Vaglio che ha scritto Didone, per esempio (Castelvecchi), con letture di Laura Piazza. Alle 21.30 l’incontro è invece dedicato al tradimento con “Arianna tradita, Elena traditrice” grazie a  Silvia Romani che ne Il mito di Arianna (Einaudi) ha indagato magie e misteri della fanciulla cretese  e  Giorgio Ieranò che agli dei ed eroi di Grecia ha già dedicato tre godibilissimi libri (tutti editi da Sonzogno). Letture sempre affidate a Laura Piazza
Giovedì 21 invece si racconta del “Tramare nell’ombra, o soccombere”. Si comincia sempre alle 19 con l’incontro alle 19 dal titolo  “Troppe mogli per l’imperatore” con Paolo Cesaretti autore de Le quattro mogli dell’imperatore (Mondadori). Alle 20, archeoaperitivo barbarico, “Rosmunda la regina che beveva troppo” con Mariangela Galatea Vaglio. Alle 21.30 protagonisti saranno Lorenzo Braccesi e Danila Comastri Montanari che parleranno delle donne di Augusto il moralizzatore. In occasione di tutti e tre gli incontri sono previste letture di Franco Costantini. Info dettagliate su: www.anticoportoravenna.it.

Il sito archeologico dell’Antico Porto di Classe è stato anche scelto come ambientazione per il set fotografico organizzato dalla stilista ravennate Cristina Rocca in collaborazione con RavennaAntica, che ha avuto luogo giovedì scorso nell’ambito della rassegna intitolata “L’Antico Porto al chiaro di Luna”. Numerosissimo il pubblico, tra fotografi amatoriali e appassionati di moda, che ha potuto vivere da vicino e respirare l’atmosfera che si crea intorno a uno shotting fotografico, dove le splendide modelle sono state ritratte dai fotografi locali Lidia Bagnara, Daniele Casadio, Giampiero Corelli, Massimo Fiorentini, Vincenzo Pioggia e Fabrizio Zani, con indosso le creazioni della Rocca sul tema Donne nell’antica Classis.
Oltre a Cristina Rocca, erano presenti il direttore di RavennAntica Sergio Fioravanti e l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino, che hanno auspicato il ripetersi di questa bella ed originale iniziativa anche per il prossimo anno.
In particolare, alla creazione e diffusione nei social network delle bellissime immagini realizzate sul set, hanno contribuito @Igers_Ravenna, @life­_  after_stef (Stefania Pullini), @RavennAntica e @livingavenna (Antonella Barozzi).

Votate Corpogiochi! A sostegno del progetto didattico di Cantieri

L’associazione di Ravenna in lizza per ottenere risorse utili al
lavoro con bimbi e adolescenti

CorpogiochiCorpogiochi a Scuola, il progetto educativo realizzato dall’associazione culturale Cantieri, partecipa a La Buona Vernice, preziosa iniziativa grazie alla quale l’azienda Renner donerà la somma di 35.000 euro a dieci progetti di particolare rilevanza sociale realizzati da organizzazioni no-profit sul territorio emiliano-romagnolo.

Corpogiochi è molto conosciuto in città, “ha fatto scuola” incrociando generazioni di giovani futuri adulti – accompagnandoli dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia fino alle scuole medie e di secondo grado – privilegiando la creatività dell’esperienza corporea, la cui centralità all’interno della formazione di bambini e ragazzi, è invito alla scoperta autentica delle proprie emozioni, allo sviluppo della piena coscienza di sé e fiducia nelle proprie capacità, liberando la voglia di giocare e creare con una maggiore consapevolezza del proprio e dell’altrui spazio.

«Mi sono sempre stupita, anche quando ero piccola, che non fosse previsto a scuola un tempo specifico di allenamento alla convivenza pacifica, alla gestione dei conflitti e delle situazioni, al rispetto dei propri confini e di quelli degli altri… Allenamento per me è mettersi in gioco con il proprio corpo, uno strumento sensibilissimo, è il mezzo di relazione con l’ambiente (cose, persone, situazioni) che ha grande possibilità di espressione e d’ascolto, ma solo se continuamente allenato ad ascoltare e ascoltarsi» spiega in una nota artistica Monica Francia, creatrice per Cantieri del metodo Corpogiochi.

E sarà proprio attraverso la comunità online di Renner, e in particolare la pagina Facebook dedicata, che sarà possibile esprimere la preferenza per Corpogiochi fino al 31 luglio: si tratta di una risorsa molto importante, poiché le dieci proposte più “cliccate” si aggiudicheranno le relative somme destinate a finanziare il proprio progetto.
Votare è semplicissimo: è sufficiente seguire le istruzioni riportate a questi link: https://www.labuonavernice.it/corpogiochi-a-scuola

Votate Corpogiochi! A sostegno del progetto didattico di Cantieri

L’associazione di Ravenna in lizza per ottenere risorse utili al lavoro con bimbi e adolescenti

CorpogiochiCorpogiochi a Scuola, il progetto educativo realizzato dall’associazione culturale Cantieri, partecipa a La Buona Vernice, preziosa iniziativa grazie alla quale l’azienda Renner donerà la somma di 35.000 euro a dieci progetti di particolare rilevanza sociale realizzati da organizzazioni no-profit sul territorio emiliano-romagnolo.

Corpogiochi è molto conosciuto in città, “ha fatto scuola” incrociando generazioni di giovani futuri adulti – accompagnandoli dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia fino alle scuole medie e di secondo grado – privilegiando la creatività dell’esperienza corporea, la cui centralità all’interno della formazione di bambini e ragazzi, è invito alla scoperta autentica delle proprie emozioni, allo sviluppo della piena coscienza di sé e fiducia nelle proprie capacità, liberando la voglia di giocare e creare con una maggiore consapevolezza del proprio e dell’altrui spazio.

«Mi sono sempre stupita, anche quando ero piccola, che non fosse previsto a scuola un tempo specifico di allenamento alla convivenza pacifica, alla gestione dei conflitti e delle situazioni, al rispetto dei propri confini e di quelli degli altri… Allenamento per me è mettersi in gioco con il proprio corpo, uno strumento sensibilissimo, è il mezzo di relazione con l’ambiente (cose, persone, situazioni) che ha grande possibilità di espressione e d’ascolto, ma solo se continuamente allenato ad ascoltare e ascoltarsi» spiega in una nota artistica Monica Francia, creatrice per Cantieri del metodo Corpogiochi.

E sarà proprio attraverso la comunità online di Renner, e in particolare la pagina Facebook dedicata, che sarà possibile esprimere la preferenza per Corpogiochi fino al 31 luglio: si tratta di una risorsa molto importante, poiché le dieci proposte più “cliccate” si aggiudicheranno le relative somme destinate a finanziare il proprio progetto.
Votare è semplicissimo: è sufficiente seguire le istruzioni riportate a questi link: https://www.labuonavernice.it/corpogiochi-a-scuola

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