giovedì
21 Agosto 2025

Riapre l’ex pizzeria nella pineta a pochi passi dal centro di Marina

Sarà un pub-bar aperto dalla mattina fino a notte, con anche
una terrazza vista mare. Si aggiunge al Localito Clandestino

Aperto solo da alcuni mesi, è già riuscito in qualche modo da solo a rilanciare la vita serale e notturna di Marina di Ravenna in un periodo tradizionalmente poco favorevole per la località marittima ravennate come quello invernale. Si tratta del Localito Clandestino, ristorante latino sullo stile della celebre Pousada di Milano Marittima, nato dalle ceneri di quello che molti ravennati ricordano come il Pub XXXX negli anni novanta, negli ultimi tempi invece ristorante Larry’s, su viale delle Nazioni, a pochi passi dal centro della località.

Con l’avvio della stagione balneare, la movida si intensificherà ulteriormente grazie anche alla riapertura del Santana, ex pizzeria e ristorante vicino al Localito, all’incrocio con via Ciro Menotti, nella pineta all’altezza dell’accesso per il bagno Obelix. Un locale chiuso da ormai otto anni e che ora è al centro di un importante investimento di riqualificazione con l’obiettivo di essere pronto per inaugurare per il ponte del 25 aprile. Si chiamerà Don Carlos dal nome dell’imprenditore edile faentino, di origini brasiliane, Carlos Alpi, che lo gestirà in base all’accordo con il proprietario, il commercialista ravennate Roberto Cottifogli, che incontriamo nel suo studio di viale Randi.

«È la prima volta che faccio un investimento in questo settore – ci racconta – e l’ho fatto in primo luogo perché voglio nel mio piccolo riportare Marina ai tempi in cui era una località frequentata e viva, con anche tanti emiliani, oltre ai ravennati, a divertirsi e fare serata».

Cottifogli, 48 anni, ha acquistato lo stabile e il terreno due anni fa, tramite la Regione Emilia-Romagna, essendo un luogo vincolato a causa della sua posizione all’interno della pineta protetta. Un investimento – ci dice – a cui serviranno almeno sei anni di tempo per ripagarsi. «Credo possa funzionare, essendo in una posizione strategica, all’inizio della zona pedonale estiva, tra il Localito e gli street bar e la discoteca. L’obiettivo credo debba essere quello di fare squadra, tra imprenditori, per rilanciare Marina, che necessiterebbe anche di un’offerta ricettiva di livello. E insieme ad altri imprenditori stiamo pensando anche a un progetto in questo senso…».

Il locale sarà un caffè-bar aperto dalla mattina fino a notte, con ristorazione veloce e di sera – nelle intenzioni dei gestori – musica dal vivo e atmosfera stile pub in particolare nel giardino esterno.

Grande novità sarà poi quella di utilizzare anche la terrazza vista mare, se non già quest’anno, sicuramente a partire dalla stagione 2017.

Riapre l’ex pizzeria nella pineta a pochi passi dal centro di Marina

Sarà un pub-bar aperto dalla mattina fino a notte, con anche
una terrazza vista mare. Si aggiunge al Localito Clandestino

Aperto solo da alcuni mesi, è già riuscito in qualche modo da solo a rilanciare la vita serale e notturna di Marina di Ravenna in un periodo tradizionalmente poco favorevole per la località marittima ravennate come quello invernale. Si tratta del Localito Clandestino, ristorante latino sullo stile della celebre Pousada di Milano Marittima, nato dalle ceneri di quello che molti ravennati ricordano come il Pub XXXX negli anni novanta, negli ultimi tempi invece ristorante Larry’s, su viale delle Nazioni, a pochi passi dal centro della località.

Con l’avvio della stagione balneare, la movida si intensificherà ulteriormente grazie anche alla riapertura del Santana, ex pizzeria e ristorante vicino al Localito, all’incrocio con via Ciro Menotti, nella pineta all’altezza dell’accesso per il bagno Obelix. Un locale chiuso da ormai otto anni e che ora è al centro di un importante investimento di riqualificazione con l’obiettivo di essere pronto per inaugurare per il ponte del 25 aprile. Si chiamerà Don Carlos dal nome dell’imprenditore edile faentino, di origini brasiliane, Carlos Alpi, che lo gestirà in base all’accordo con il proprietario, il commercialista ravennate Roberto Cottifogli, che incontriamo nel suo studio di viale Randi.

«È la prima volta che faccio un investimento in questo settore – ci racconta – e l’ho fatto in primo luogo perché voglio nel mio piccolo riportare Marina ai tempi in cui era una località frequentata e viva, con anche tanti emiliani, oltre ai ravennati, a divertirsi e fare serata».

Cottifogli, 48 anni, ha acquistato lo stabile e il terreno due anni fa, tramite la Regione Emilia-Romagna, essendo un luogo vincolato a causa della sua posizione all’interno della pineta protetta. Un investimento – ci dice – a cui serviranno almeno sei anni di tempo per ripagarsi. «Credo possa funzionare, essendo in una posizione strategica, all’inizio della zona pedonale estiva, tra il Localito e gli street bar e la discoteca. L’obiettivo credo debba essere quello di fare squadra, tra imprenditori, per rilanciare Marina, che necessiterebbe anche di un’offerta ricettiva di livello. E insieme ad altri imprenditori stiamo pensando anche a un progetto in questo senso…».

Il locale sarà un caffè-bar aperto dalla mattina fino a notte, con ristorazione veloce e di sera – nelle intenzioni dei gestori – musica dal vivo e atmosfera stile pub in particolare nel giardino esterno.

Grande novità sarà poi quella di utilizzare anche la terrazza vista mare, se non già quest’anno, sicuramente a partire dalla stagione 2017.

Riapre l’ex pizzeria nella pineta a pochi passi dal centro di Marina

Sarà un pub-bar aperto dalla mattina fino a notte, con anche una terrazza vista mare. Si aggiunge al Localito Clandestino

Aperto solo da alcuni mesi, è già riuscito in qualche modo da solo a rilanciare la vita serale e notturna di Marina di Ravenna in un periodo tradizionalmente poco favorevole per la località marittima ravennate come quello invernale. Si tratta del Localito Clandestino, ristorante latino sullo stile della celebre Pousada di Milano Marittima, nato dalle ceneri di quello che molti ravennati ricordano come il Pub XXXX negli anni novanta, negli ultimi tempi invece ristorante Larry’s, su viale delle Nazioni, a pochi passi dal centro della località.

Con l’avvio della stagione balneare, la movida si intensificherà ulteriormente grazie anche alla riapertura del Santana, ex pizzeria e ristorante vicino al Localito, all’incrocio con via Ciro Menotti, nella pineta all’altezza dell’accesso per il bagno Obelix. Un locale chiuso da ormai otto anni e che ora è al centro di un importante investimento di riqualificazione con l’obiettivo di essere pronto per inaugurare per il ponte del 25 aprile. Si chiamerà Don Carlos dal nome dell’imprenditore edile faentino, di origini brasiliane, Carlos Alpi, che lo gestirà in base all’accordo con il proprietario, il commercialista ravennate Roberto Cottifogli, che incontriamo nel suo studio di viale Randi.

«È la prima volta che faccio un investimento in questo settore – ci racconta – e l’ho fatto in primo luogo perché voglio nel mio piccolo riportare Marina ai tempi in cui era una località frequentata e viva, con anche tanti emiliani, oltre ai ravennati, a divertirsi e fare serata».

Cottifogli, 48 anni, ha acquistato lo stabile e il terreno due anni fa, tramite la Regione Emilia-Romagna, essendo un luogo vincolato a causa della sua posizione all’interno della pineta protetta. Un investimento – ci dice – a cui serviranno almeno sei anni di tempo per ripagarsi. «Credo possa funzionare, essendo in una posizione strategica, all’inizio della zona pedonale estiva, tra il Localito e gli street bar e la discoteca. L’obiettivo credo debba essere quello di fare squadra, tra imprenditori, per rilanciare Marina, che necessiterebbe anche di un’offerta ricettiva di livello. E insieme ad altri imprenditori stiamo pensando anche a un progetto in questo senso…».

Il locale sarà un caffè-bar aperto dalla mattina fino a notte, con ristorazione veloce e di sera – nelle intenzioni dei gestori – musica dal vivo e atmosfera stile pub in particolare nel giardino esterno.

Grande novità sarà poi quella di utilizzare anche la terrazza vista mare, se non già quest’anno, sicuramente a partire dalla stagione 2017.

La cocaina era nella matrioska: in manette 35enne già arrestato per spaccio mesi fa

Perquisizione della polizia: nei guai un piccolo artigiano

La polizia ha trovato la droga nascosta in una matrioska. Nella tradizionale bambolina di legno c’erano 50 grammi di cocaina. Per questo motivo è stato arrestato dagli uomini del commissariato di Faenza un 35enne residente regolarmente nella città manfreda, piccolo artigiano di origini albanesi, già arrestato per spaccio un anno fa.

La polizia lo teneva d’occhio già da qualche tempo e dopo aver notato un giovane sospetto fuori dalla sua abitazione, presumibilmente recatosi dal 35enne per comprare una dose, hanno deciso di effettuare la perquisizione.

Il 35enne è stato quindi nuovamente arrestato per il reato di cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nella matrioska c’era anche, oltre alla droga, materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e altra sostanza da taglio.

Terzo Tempo: un intero anno da Città europea, tra sport e cultura

Teatro, libri, danza, passeggiate: ecco il calendario organizzato per il titolo del 2016 dall’agenzia di comunicazione Tuco

Nell’anno delle Olimpiadi di Rio de Janeiro e soprattutto nell’anno in cui Ravenna è Città europea dello sport, nasce “Terzo Tempo”, un ricco cartellone di appuntamenti tra arte e sport a cura di TuCo – Tutta la Comunicazione.

«Il progetto nasce due anni fa da un’idea di Ravenna teatro/Teatro delle Albe – affermano Alberto Marchesani e Alessandro Fogli – quando le Albe, in occasione dello spettacolo Incantati aprirono un tavolo di discussione sulla relazione fra arte e sport. All’epoca si focalizzò l’attenzione al teatro. L’obiettivo di TerzoTempo è quello di aprire la discussione a tutti i linguaggi artistici e intrecciare i diversi pubblici. Gli eventi, fra cui alcuni creati appositamente, sono in divenire e visibili su www.terzotempo.ra.it, e per chiunque volesse aderire, ci sarà tempo fino al prossimo 31 dicembre».

«È un modo – commenta l’assessore comunale allo Sport Guido Guerrieri – di evidenziare il legame tra sport e arte nelle sue molteplici forme, raccontando lo sport non più dal punto di vista di chi lo vive in prima persona, ma attraverso rappresentazioni artistiche, teatrali, letterarie e chi più ne ha, più ne metta».

Si parte ufficialmente il 7 marzo alle 21, a Palazzo Rasponi, con la presentazione del libro del giornalista Davide De Zan, Pantani è tornato. Il complotto, il delitto, l’onore, nell’ambito della rassegna “Il tempo ritrovato”. Sono già una ventina le realtà culturali e sportive ravennati finora coinvolte nel progetto.

Ci sono Ravenna Teatro, con lo spettacolo Pantani il 9 e 10 marzo nella stagione di prosa dell’Alighieri e alcuni episodi della non-scuola e il Festival GialloLuna NeroNotte dell’associazione Pa.Gi.Ne, con mostre e romanzi di genere ambientati nel mondo dello sport.

«Questo è un anno importante per lo sport – afferma Nevio Galeati di Pa.Gi.Ne. –. Così abbiamo pensato di dare spazio a tematiche quali doping, scommesse clandestine, delitti al centro di eventi sportivi, con interessanti autori. Con oltre trecento ragazzi del liceo artistico abbiamo inoltre avviato un progetto di disegni-illustrazioni sul tema».

In cartellone anche Trail Romagna, che ha organizzato “Attraversa-Menti”, camminata nei luoghi della cultura ravennate; l’Osservatorio Fotografico, che presenta il suo libro sul rugby; Ravenna Cinema, con varie iniziative dedicate al pugilato; il Cisim, con la breakdance per la Festa della Repubblica; Bronson Produzioni, con una serie di iniziative in spiaggia; il gruppo nanou e lo spettacolo Sport, ospitato nella suggestiva cornice del Museo d’Arte della città di Ravenna in collaborazione con Associazione Cantieri/Festival Ammutinamenti che sta anche organizzando altre iniziative; l’Associazione Norma, con iniziative al Centro Valtorto dopo l’estate; Que Vida, lo stabilimento balneare di Porto Corsini, con una serie di presentazioni di libri a tema sportivo; Lilith Studio Gallery e alcuni progetti sulla camminata; Basket Ravenna e la sua Orchestra dei Giovani che suonerà in occasione delle partite casalinghe; Bonobolabo, con la mostra “Impossible basket” e il concorso arte & skate; la Libreria Momo, che inizia con un progetto su letteratura per bambini, fotografia e camminata; Tanti Cosi Progetti, con una serie di proposte sul calcio; il Gruppo dello Zuccherificio con appuntamenti in via di definizione all’interno del festival “Il grido della farfalla”; Tante Lune e le camminate per bambini alla scoperta dell’arte cittadina; lo scrittore Iacopo Gardelli e l’attore Lorenzo Carpinelli, che in autunno debuttano con il monologo teatrale Santa Europa Defensora.

Terzo Tempo: un intero anno da Città europea, tra sport e cultura

Teatro, libri, danza, passeggiate: ecco il calendario organizzato
per il titolo del 2016 dall’agenzia di comunicazione Tuco

Nell’anno delle Olimpiadi di Rio de Janeiro e soprattutto nell’anno in cui Ravenna è Città europea dello sport, nasce “Terzo Tempo”, un ricco cartellone di appuntamenti tra arte e sport a cura di TuCo – Tutta la Comunicazione.

«Il progetto nasce due anni fa da un’idea di Ravenna teatro/Teatro delle Albe – affermano Alberto Marchesani e Alessandro Fogli – quando le Albe, in occasione dello spettacolo Incantati aprirono un tavolo di discussione sulla relazione fra arte e sport. All’epoca si focalizzò l’attenzione al teatro. L’obiettivo di TerzoTempo è quello di aprire la discussione a tutti i linguaggi artistici e intrecciare i diversi pubblici. Gli eventi, fra cui alcuni creati appositamente, sono in divenire e visibili su www.terzotempo.ra.it, e per chiunque volesse aderire, ci sarà tempo fino al prossimo 31 dicembre».

«È un modo – commenta l’assessore comunale allo Sport Guido Guerrieri – di evidenziare il legame tra sport e arte nelle sue molteplici forme, raccontando lo sport non più dal punto di vista di chi lo vive in prima persona, ma attraverso rappresentazioni artistiche, teatrali, letterarie e chi più ne ha, più ne metta».

Si parte ufficialmente il 7 marzo alle 21, a Palazzo Rasponi, con la presentazione del libro del giornalista Davide De Zan, Pantani è tornato. Il complotto, il delitto, l’onore, nell’ambito della rassegna “Il tempo ritrovato”. Sono già una ventina le realtà culturali e sportive ravennati finora coinvolte nel progetto.

Ci sono Ravenna Teatro, con lo spettacolo Pantani il 9 e 10 marzo nella stagione di prosa dell’Alighieri e alcuni episodi della non-scuola e il Festival GialloLuna NeroNotte dell’associazione Pa.Gi.Ne, con mostre e romanzi di genere ambientati nel mondo dello sport.

«Questo è un anno importante per lo sport – afferma Nevio Galeati di Pa.Gi.Ne. –. Così abbiamo pensato di dare spazio a tematiche quali doping, scommesse clandestine, delitti al centro di eventi sportivi, con interessanti autori. Con oltre trecento ragazzi del liceo artistico abbiamo inoltre avviato un progetto di disegni-illustrazioni sul tema».

In cartellone anche Trail Romagna, che ha organizzato “Attraversa-Menti”, camminata nei luoghi della cultura ravennate; l’Osservatorio Fotografico, che presenta il suo libro sul rugby; Ravenna Cinema, con varie iniziative dedicate al pugilato; il Cisim, con la breakdance per la Festa della Repubblica; Bronson Produzioni, con una serie di iniziative in spiaggia; il gruppo nanou e lo spettacolo Sport, ospitato nella suggestiva cornice del Museo d’Arte della città di Ravenna in collaborazione con Associazione Cantieri/Festival Ammutinamenti che sta anche organizzando altre iniziative; l’Associazione Norma, con iniziative al Centro Valtorto dopo l’estate; Que Vida, lo stabilimento balneare di Porto Corsini, con una serie di presentazioni di libri a tema sportivo; Lilith Studio Gallery e alcuni progetti sulla camminata; Basket Ravenna e la sua Orchestra dei Giovani che suonerà in occasione delle partite casalinghe; Bonobolabo, con la mostra “Impossible basket” e il concorso arte & skate; la Libreria Momo, che inizia con un progetto su letteratura per bambini, fotografia e camminata; Tanti Cosi Progetti, con una serie di proposte sul calcio; il Gruppo dello Zuccherificio con appuntamenti in via di definizione all’interno del festival “Il grido della farfalla”; Tante Lune e le camminate per bambini alla scoperta dell’arte cittadina; lo scrittore Iacopo Gardelli e l’attore Lorenzo Carpinelli, che in autunno debuttano con il monologo teatrale Santa Europa Defensora.

Terzo Tempo: un intero anno da Città europea, tra sport e cultura

Teatro, libri, danza, passeggiate: ecco il calendario organizzato per il titolo del 2016 dall’agenzia di comunicazione Tuco

Nell’anno delle Olimpiadi di Rio de Janeiro e soprattutto nell’anno in cui Ravenna è Città europea dello sport, nasce “Terzo Tempo”, un ricco cartellone di appuntamenti tra arte e sport a cura di TuCo – Tutta la Comunicazione.

«Il progetto nasce due anni fa da un’idea di Ravenna teatro/Teatro delle Albe – affermano Alberto Marchesani e Alessandro Fogli – quando le Albe, in occasione dello spettacolo Incantati aprirono un tavolo di discussione sulla relazione fra arte e sport. All’epoca si focalizzò l’attenzione al teatro. L’obiettivo di TerzoTempo è quello di aprire la discussione a tutti i linguaggi artistici e intrecciare i diversi pubblici. Gli eventi, fra cui alcuni creati appositamente, sono in divenire e visibili su www.terzotempo.ra.it, e per chiunque volesse aderire, ci sarà tempo fino al prossimo 31 dicembre».

«È un modo – commenta l’assessore comunale allo Sport Guido Guerrieri – di evidenziare il legame tra sport e arte nelle sue molteplici forme, raccontando lo sport non più dal punto di vista di chi lo vive in prima persona, ma attraverso rappresentazioni artistiche, teatrali, letterarie e chi più ne ha, più ne metta».

Si parte ufficialmente il 7 marzo alle 21, a Palazzo Rasponi, con la presentazione del libro del giornalista Davide De Zan, Pantani è tornato. Il complotto, il delitto, l’onore, nell’ambito della rassegna “Il tempo ritrovato”. Sono già una ventina le realtà culturali e sportive ravennati finora coinvolte nel progetto.

Ci sono Ravenna Teatro, con lo spettacolo Pantani il 9 e 10 marzo nella stagione di prosa dell’Alighieri e alcuni episodi della non-scuola e il Festival GialloLuna NeroNotte dell’associazione Pa.Gi.Ne, con mostre e romanzi di genere ambientati nel mondo dello sport.

«Questo è un anno importante per lo sport – afferma Nevio Galeati di Pa.Gi.Ne. –. Così abbiamo pensato di dare spazio a tematiche quali doping, scommesse clandestine, delitti al centro di eventi sportivi, con interessanti autori. Con oltre trecento ragazzi del liceo artistico abbiamo inoltre avviato un progetto di disegni-illustrazioni sul tema».

In cartellone anche Trail Romagna, che ha organizzato “Attraversa-Menti”, camminata nei luoghi della cultura ravennate; l’Osservatorio Fotografico, che presenta il suo libro sul rugby; Ravenna Cinema, con varie iniziative dedicate al pugilato; il Cisim, con la breakdance per la Festa della Repubblica; Bronson Produzioni, con una serie di iniziative in spiaggia; il gruppo nanou e lo spettacolo Sport, ospitato nella suggestiva cornice del Museo d’Arte della città di Ravenna in collaborazione con Associazione Cantieri/Festival Ammutinamenti che sta anche organizzando altre iniziative; l’Associazione Norma, con iniziative al Centro Valtorto dopo l’estate; Que Vida, lo stabilimento balneare di Porto Corsini, con una serie di presentazioni di libri a tema sportivo; Lilith Studio Gallery e alcuni progetti sulla camminata; Basket Ravenna e la sua Orchestra dei Giovani che suonerà in occasione delle partite casalinghe; Bonobolabo, con la mostra “Impossible basket” e il concorso arte & skate; la Libreria Momo, che inizia con un progetto su letteratura per bambini, fotografia e camminata; Tanti Cosi Progetti, con una serie di proposte sul calcio; il Gruppo dello Zuccherificio con appuntamenti in via di definizione all’interno del festival “Il grido della farfalla”; Tante Lune e le camminate per bambini alla scoperta dell’arte cittadina; lo scrittore Iacopo Gardelli e l’attore Lorenzo Carpinelli, che in autunno debuttano con il monologo teatrale Santa Europa Defensora.

Incubo Bolkestein per i bagnini Ma al De André il governo rassicura

In arrivo una sentenza della Corte di giustizia di Lussemburgo verso
le aste delle concessioni. Se ne è parlato alla fiera di Coop Spiagge

Da Lussemburgo, dove ha sede la Corte di giustizia dell’Unione europea che ha il compito di garantire l’osservanza del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Ue, nei prossimi mesi potrebbe arrivare un colpo di spugna sulla proroga dal 2015 al 2020, concessa dal Governo italiano, per la scadenza delle concessioni demaniali rilasciate dallo Stato a imprese private per svolgere attività turistico-ricettive balneari a fronte del pagamento di un canone. In buona sostanza sono i permessi necessari per gli stabilimenti sulle spiagge che sono aree di proprietà pubblica. La questione arriva dai palazzi delle istituzioni comunitarie nel nord Europa ma riguarda da vicino il territo- rio ravennate: basti pensare che i 47 km del tratto di costa della provincia, suddivisa fra i comuni di Ravenna e Cervia, contano circa 400 concessionari per quasi altrettanti stabilimenti balneari. Ogni concessione ha un canone annuo che varia, a seconda della superficie, da circa 8mila euro fino oltre 30mila a cui si sommano i 5-6mila euro necessari per garantire il servizio salvataggio. Contro la proroga al 2020 – la seconda dopo una prima che aveva già spostato la scadenza dal 2013 al 2015, in entrambi i casi per prendere tempo per arrivare a legiferare in materia senza che ancora sia accaduto – hanno fatto ricorso al Tar due imprese interessate a subentrare in due concessioni demaniali esistenti in Sardegna e in Lombardia, rinnovate senza apertura al mercato. I due tribunali amministrativi regionali hanno così rivolto una questione pregiudiziale alla Corte europea chiedendo di verificarne la compatibilità del comportamento italiano con il diritto comunitario. In particolare i giudici del Tar dubitavano della legittimità dell’automatismo per la proroga. Nei giorni scorsi l’Avvocatura generale della Corte ha dato parere negativo sul comportamento italiano. Il parere dell’avvocato non è definitivo, resta da attendere il pronunciamento ufficiale della Corte di Giustizia che però difficilmente ribalta l’opinione della sua avvocatura.

Tutto gira intorno alla direttiva dell’Ue formalmente identificata dalla sigla 2006/123/CE ma molto più nota come direttiva Bolkestein dal nome del politico olandese Frederik “Frits” Bolkestein, il commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi che ha sostenuto la sua approvazione. La Bolkestein è stata presentata dalla Commissione europea nel febbraio del 2004 e emanata nel 2006, la legislazione italiana l’ha recepita tramite l’approvazione del decreto legislativo numero 59 del 26 marzo 2010. La direttiva si concentra sui servizi del mercato unico europeo e si occupa di concorrenza: per quanto riguarda in particolare le attività dei bagnanti prevede la possibilità a tutti, anche ad operatori di altri Paesi dell’Ue, di partecipare ai bandi pubblici per l’assegnazione delle concessioni. Le cosiddette aste per le spiagge. Invece il Governo approvò una legge per slittare al 31 dicembre 2020 la scadenza delle concessioni su tutta la costa italiana fissata al 31 dicembre 2015, confermando gli stessi concessionari senza gara ad evidenza pubblica. Una proroga automatica.

Ora si attende la sentenza della Corte. I più ottimisti dicono tra maggio e giugno ma più probabilmente solo dopo l’estate. Sarà sì una sentenza riferita ai due casi specifici ricordati ma farà giurisprudenza e il legislatore non potrà non tenerne conto nel momento in cui andrà finalmente a mettere mano alla riforma del settore. La notizia del parere dell’avvocatura ha messo in fibrillazione l’ambiente dei bagnini ravennati ma un’analisi più lucida ipotizza l’eventuale scenario delle aste non certo dietro l’angolo.

Sul tema si è svolto al Pala De André (nell’ambito della fiera della cooperativa spiagge, vedi articoli correlati) un incontro definito dai rappresentanti dei bagnini «franco e costruttivo» tra i presidenti dei due maggiori sindacati regionali dei balnearei (Fiba e Sib), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale Andrea Corsini.

I presidenti delle associazioni regionali Maurizio Rustignoli e Simone Battistoni hanno chiesto quali prossime azioni il governo, nazionale e regionale, abbia intenzione di mettere in campo al fine di scongiurare complicazioni derivanti da eventuali future pronunce negative da parte della Corte di Giustizia Europea sui ricorsi in essere.

Il sottosegretario Gozi ha ribadito l’intenzione del governo nazionale di lavorare su una legge di riordino del settore che contempli la previsione del cosiddetto “doppio binario” con il riconoscimento di un congruo periodo transitorio a favore degli attuali concessionari. Per arrivare a questo risultato, su cui si dovrà proseguire il negoziato con l’Unione Europea in tutte le sedi, è necessaria l’unità di intenti dei ministri coinvolti, della Conferenza Stato Regioni e delle associazioni di categoria. Il Presidente Bonaccini, unitamente all’Assessore Corsini, ha ribadito l’impegno della Regione Emilia Romagna in questo senso annunciando l’imminente apertura del tavolo di confronto con il neo Ministro agli Affari Regionali Enrico Costa.

«Il prossimo appuntamento – si legge nella nota dei balneari – è dunque programmato tra qualche settimana con il fermo impegno ad arrivare preparati al momento decisivo dell’approvazione di una legge che terrà nella massima considerazione le proposte unitarie avanzate dalle federazioni balneari».

Incubo Bolkestein per i bagnini Ma al De André il governo rassicura

In arrivo una sentenza della Corte di giustizia di Lussemburgo verso le aste delle concessioni. Se ne è parlato alla fiera di Coop Spiagge

Da Lussemburgo, dove ha sede la Corte di giustizia dell’Unione europea che ha il compito di garantire l’osservanza del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Ue, nei prossimi mesi potrebbe arrivare un colpo di spugna sulla proroga dal 2015 al 2020, concessa dal Governo italiano, per la scadenza delle concessioni demaniali rilasciate dallo Stato a imprese private per svolgere attività turistico-ricettive balneari a fronte del pagamento di un canone. In buona sostanza sono i permessi necessari per gli stabilimenti sulle spiagge che sono aree di proprietà pubblica. La questione arriva dai palazzi delle istituzioni comunitarie nel nord Europa ma riguarda da vicino il territo- rio ravennate: basti pensare che i 47 km del tratto di costa della provincia, suddivisa fra i comuni di Ravenna e Cervia, contano circa 400 concessionari per quasi altrettanti stabilimenti balneari. Ogni concessione ha un canone annuo che varia, a seconda della superficie, da circa 8mila euro fino oltre 30mila a cui si sommano i 5-6mila euro necessari per garantire il servizio salvataggio. Contro la proroga al 2020 – la seconda dopo una prima che aveva già spostato la scadenza dal 2013 al 2015, in entrambi i casi per prendere tempo per arrivare a legiferare in materia senza che ancora sia accaduto – hanno fatto ricorso al Tar due imprese interessate a subentrare in due concessioni demaniali esistenti in Sardegna e in Lombardia, rinnovate senza apertura al mercato. I due tribunali amministrativi regionali hanno così rivolto una questione pregiudiziale alla Corte europea chiedendo di verificarne la compatibilità del comportamento italiano con il diritto comunitario. In particolare i giudici del Tar dubitavano della legittimità dell’automatismo per la proroga. Nei giorni scorsi l’Avvocatura generale della Corte ha dato parere negativo sul comportamento italiano. Il parere dell’avvocato non è definitivo, resta da attendere il pronunciamento ufficiale della Corte di Giustizia che però difficilmente ribalta l’opinione della sua avvocatura.

Tutto gira intorno alla direttiva dell’Ue formalmente identificata dalla sigla 2006/123/CE ma molto più nota come direttiva Bolkestein dal nome del politico olandese Frederik “Frits” Bolkestein, il commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi che ha sostenuto la sua approvazione. La Bolkestein è stata presentata dalla Commissione europea nel febbraio del 2004 e emanata nel 2006, la legislazione italiana l’ha recepita tramite l’approvazione del decreto legislativo numero 59 del 26 marzo 2010. La direttiva si concentra sui servizi del mercato unico europeo e si occupa di concorrenza: per quanto riguarda in particolare le attività dei bagnanti prevede la possibilità a tutti, anche ad operatori di altri Paesi dell’Ue, di partecipare ai bandi pubblici per l’assegnazione delle concessioni. Le cosiddette aste per le spiagge. Invece il Governo approvò una legge per slittare al 31 dicembre 2020 la scadenza delle concessioni su tutta la costa italiana fissata al 31 dicembre 2015, confermando gli stessi concessionari senza gara ad evidenza pubblica. Una proroga automatica.

Ora si attende la sentenza della Corte. I più ottimisti dicono tra maggio e giugno ma più probabilmente solo dopo l’estate. Sarà sì una sentenza riferita ai due casi specifici ricordati ma farà giurisprudenza e il legislatore non potrà non tenerne conto nel momento in cui andrà finalmente a mettere mano alla riforma del settore. La notizia del parere dell’avvocatura ha messo in fibrillazione l’ambiente dei bagnini ravennati ma un’analisi più lucida ipotizza l’eventuale scenario delle aste non certo dietro l’angolo.

Sul tema si è svolto al Pala De André (nell’ambito della fiera della cooperativa spiagge, vedi articoli correlati) un incontro definito dai rappresentanti dei bagnini «franco e costruttivo» tra i presidenti dei due maggiori sindacati regionali dei balnearei (Fiba e Sib), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale Andrea Corsini.

I presidenti delle associazioni regionali Maurizio Rustignoli e Simone Battistoni hanno chiesto quali prossime azioni il governo, nazionale e regionale, abbia intenzione di mettere in campo al fine di scongiurare complicazioni derivanti da eventuali future pronunce negative da parte della Corte di Giustizia Europea sui ricorsi in essere.

Il sottosegretario Gozi ha ribadito l’intenzione del governo nazionale di lavorare su una legge di riordino del settore che contempli la previsione del cosiddetto “doppio binario” con il riconoscimento di un congruo periodo transitorio a favore degli attuali concessionari. Per arrivare a questo risultato, su cui si dovrà proseguire il negoziato con l’Unione Europea in tutte le sedi, è necessaria l’unità di intenti dei ministri coinvolti, della Conferenza Stato Regioni e delle associazioni di categoria. Il Presidente Bonaccini, unitamente all’Assessore Corsini, ha ribadito l’impegno della Regione Emilia Romagna in questo senso annunciando l’imminente apertura del tavolo di confronto con il neo Ministro agli Affari Regionali Enrico Costa.

«Il prossimo appuntamento – si legge nella nota dei balneari – è dunque programmato tra qualche settimana con il fermo impegno ad arrivare preparati al momento decisivo dell’approvazione di una legge che terrà nella massima considerazione le proposte unitarie avanzate dalle federazioni balneari».

Rubavano i risparmi dai conti bancari ottenendo informazioni tramite mail

Dieci arrestati dai carabinieri, movimentate somme per milioni di euro
In manette anche un latitante dedito ai furti in appartamento

I carabinieri di Cervia-Milano Marittima smantellano un’organizzazione criminale internazionale dedita al furto di risparmi da conti bancari.

Dieci le persone arrestate: phishing (ossia la truffa attraverso la quale si convincono persone ignare a fornire informazioni personali) via mail dei codici segreti, accesso abusivo ai conti delle vittime e giro di bonifici attraverso carte dotate di iban, intestate a soggetti inesistenti o prestanome.

Movimentate somme per milioni di euro. Tra i dieci arrestati anche un pericoloso latitante dedito ai furti in appartamento.

Dal Comune neanche una sede: a Russi chiude il festival dei libri mai visti

Gli organizzatori: «Non riusciamo più a sostenere le spese vive»

Dopo l’annuncio, su Facebook, della fine (almeno a Ravenna) del prestigioso festival Komikazen del fumetto di realtà per mancanza di fondi e di spazi, la storia si ripete a Russi, quasi identica, con un’altra eccellenza del panorama culturale della nostra provincia, il festival dei “Libri mai mai visti”, con alle spalle ben 21 edizioni. Un festival-concorso unico nel suo genere dove il libro – realizzato nelle forme e coi materiali più disparati – diventa esso stesso un’opera d’arte.

Gli organizzatori di Vaca, in una nota inviata alla stampa, si dicono impossibilitati a organizzare la 22esima edizione, «perché non più in grado di sostenere le “spese vive” della manifestazione, cioè affitto della sede, utenze, premi, buffet di libri, allestimento mostra eccetera», a fronte di un contributo del Comune di Russi che in questi anni si è stabilizzato attorno ai 5mila euro e che serviva esclusivamente per coprire le spese d’affitto. «A sua volta il Comune di Russi, partner storico della manifestazione è impossibilitato a reperire una sede per alloggiare i manufatti, pur essendo da anni esibita questa assoluta necessità», rivelano ancora gli organizzatori, che nella loro lettera aperta fanno intendere che l’auspicio è di poter trovare spazio altrove.

«In attesa di trovare un nuovo partner – continua la nota – ringraziamo di cuore quanti hanno sostenuto in qualsiasi modo il concorso internazionale che ha visto arrivare a Russi, a proprie spese, concorrenti da Tokyo, Taywan, Los Angeles, Londra, Berlino e da tutta Europa e, ovviamente, a migliaia dall’Italia. Restano, a testimoniare la bellezza e il valore artistico della mostra-concorso di Libri mai mai visti, i cataloghi delle ventuno edizioni, le trasferte delle opere alla Casa della Cultura alla New York University, al Salon du Livre a Parigi, alle due esposizione nel Regno Unito e quelle in importanti biblioteche pubbliche italiane. Restano anche altre due preziose testimonianze. Una è il deposito che molti artisti avevano fatto, presso Vaca, delle loro opere e l’altra quello dei libri delle firme dei visitatori anno per anno: sono decine di migliaia. Tutto ciò è, purtroppo, solo intelligenza e amore: due luci oggi molto oscurate».

Dal Comune neanche una sede: a Russi chiude il festival dei libri mai visti

Gli organizzatori: «Non riusciamo più a sostenere le spese vive»

Dopo l’annuncio, su Facebook, della fine (almeno a Ravenna) del prestigioso festival Komikazen del fumetto di realtà per mancanza di fondi e di spazi, la storia si ripete a Russi, quasi identica, con un’altra eccellenza del panorama culturale della nostra provincia, il festival dei “Libri mai mai visti”, con alle spalle ben 21 edizioni. Un festival-concorso unico nel suo genere dove il libro – realizzato nelle forme e coi materiali più disparati – diventa esso stesso un’opera d’arte.

Gli organizzatori di Vaca, in una nota inviata alla stampa, si dicono impossibilitati a organizzare la 22esima edizione, «perché non più in grado di sostenere le “spese vive” della manifestazione, cioè affitto della sede, utenze, premi, buffet di libri, allestimento mostra eccetera», a fronte di un contributo del Comune di Russi che in questi anni si è stabilizzato attorno ai 5mila euro e che serviva esclusivamente per coprire le spese d’affitto. «A sua volta il Comune di Russi, partner storico della manifestazione è impossibilitato a reperire una sede per alloggiare i manufatti, pur essendo da anni esibita questa assoluta necessità», rivelano ancora gli organizzatori, che nella loro lettera aperta fanno intendere che l’auspicio è di poter trovare spazio altrove.

«In attesa di trovare un nuovo partner – continua la nota – ringraziamo di cuore quanti hanno sostenuto in qualsiasi modo il concorso internazionale che ha visto arrivare a Russi, a proprie spese, concorrenti da Tokyo, Taywan, Los Angeles, Londra, Berlino e da tutta Europa e, ovviamente, a migliaia dall’Italia. Restano, a testimoniare la bellezza e il valore artistico della mostra-concorso di Libri mai mai visti, i cataloghi delle ventuno edizioni, le trasferte delle opere alla Casa della Cultura alla New York University, al Salon du Livre a Parigi, alle due esposizione nel Regno Unito e quelle in importanti biblioteche pubbliche italiane. Restano anche altre due preziose testimonianze. Una è il deposito che molti artisti avevano fatto, presso Vaca, delle loro opere e l’altra quello dei libri delle firme dei visitatori anno per anno: sono decine di migliaia. Tutto ciò è, purtroppo, solo intelligenza e amore: due luci oggi molto oscurate».

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