lunedì
03 Novembre 2025

Luigi De Angelis e i Premi Ubu: «Ma dopo 32 anni viviamo ancora nell’incertezza»

Parla il regista della compagnia ravennate Fanny & Alexander

LuigiCon il recente successo ai Premi Ubu dello spettacolo Trilogia della Città di K. (un progetto di Federica Fracassi tratto dall’omonimo romanzo di Agota Kristof e andato in scena al Piccolo di Milano), il regista della compagnia ravennate Fanny & Alexander, Luigi Noah De Angelis – Noah è il cognome della madre, che De Angelis ha deciso di aggiungere al suo per omaggiare la famiglia – si è aggiudicato, oltre a quello per il miglior spettacolo, i riconoscimenti per la miglior regia, il miglior disegno luci e la migliore scenografia (senza contare quello per il miglior progetto sonoro, firmato da Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio). Con Noah De Angelis parliamo di questa felice esperienza e del futuro della compagnia.
Luigi, da dove è arrivata la messa in scena della Trilogia?
«Il libro mi fu regalato negli anni Novanta, agli inizi di Fanny & Alexander, dalla madre di Chiara Lagani (cofondatrice della compagnia, che nella Trilogia cura adattamento e drammaturgia, ndr) Loretta Masotti, che era la mia professoressa di storia e filosofia al liceo classico, e fu una rivelazione. Tanti anni dopo, l’intuizione di Federica Fracassi è stata quella di proporcene la messa in scena. Noi non ci avevamo mai pensato e a quel punto ci siamo anche chiesti come fosse stato possibile, visto che si tratta proprio di un’opera nelle nostre corde. A volte le commissioni esterne possono essere illuminanti. Insomma, una bellissima idea, e per me è stato anche un onore poter mettere in scena un testo di così grande complessità in un teatro importante come il Piccolo».

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Trilogia della città di K. – Foto di Masiar Pasquali

Proprio la complessità e lo spaesamento mi sembrano gli aspetti del libro più difficili da rendere a teatro, come avete lavorato?
«Chiara ha fatto l’adattamento, facendo un lavoro di ricerca quasi da detective sulla questione dei due gemelli protagonisti. È stata anche a Koszeg, ai confini tra Austria e Ungheria, che di fatto è la città di K., e la storia della trilogia è anche la storia dell’esilio di Agota Kristof stessa dall’Ungheria in seguito all’invasione dei russi. Personalmente, la cosa che più mi interessava fin dall’inizio era di mettermi al servizio della soggettiva del lettore, che, soprattutto nella prima parte, è quella di confrontarsi con la violenza delle situazioni, perché la lingua del libro, sintetica e telegrafica, ti porta a questo confronto con una violenza di situazioni in cui occorre molto immaginare. Come spesso mi capita è scaturita in me un’immagine – che chiamo generatrice – che ha poi guidato un po’ tutta la messa in scena dello spettacolo, ed è quella di un’installazione per il Museo d’arte di San Paolo (aperto nel 1968), in Brasile, fatta dall’architetta che lo aveva progettato, Lina Bo Bardi, italiana naturalizzata brasiliana. Nel museo le opere sono tutte allestite in un’unica stanza, senza gerarchie di nomi o correnti artistiche. Le opere sono tutte sospese su dei vetri trasparenti incastonati su basamenti di marmo, per cui la prima impressione, quando si arriva nella sala, è che le opere stiano volando, e la cosa molto interessante è che questo tipo di allestimento obbliga il visitatore ad avere un atteggiamento totalmente diverso dal solito perché i titoli sono dietro i quadri, dunque si deve essere attratti dall’empatia che l’opera crea nei tuoi confronti, da come l’immagine ti attrae, non hai altre informazioni se non la tua propria esperienza. Quindi ecco l’idea, con questi 21 schermi di varie dimensioni posizionati nello spazio – la sala Melato del Piccolo è un anfiteatro, si prestava bene – che andavano a creare una narrazione frammentata, in cui lo spettatore fa delle scelte continue tra cosa guardare o come comporre, istintivamente, senza pensarci, è una foresta di immagini che cambia continuamente a seconda dei momenti della narrazione».
Non sorprende che oltre a quello per la regia siano arrivati anche i premi per luci e scene.
«Lo dico sempre, in quello che faccio io non potrò mai scindere scena e luci, mi sento più un architetto, non sono un regista che va dire all’attore come deve dire le battute; semmai cerco di creare un mondo in cui l’interprete viene messo in un sistema complesso di stimoli, come in effetti può succedere quando, entrando in un’opera architettonica, siamo indotti a guardare in un certo modo, ad andare in una certa direzione. Non è che pensiamo a come approcciarci a una porta o a scendere le scale, è l’architettura che in maniera invisibile ti induce a farlo. Io lavoro così, quindi scindere luci e scene dalla regia sarebbe impossibile, e infatti, come dici, è coerente che ci siano stati questi premi uno attaccato all’altro».
Fanny & Alexander ha sempre trovato grande ispirazione dalla letteratura, una scelta o un caso?
«Sicuramente è anche una scelta, perchè c’è un amore molto grande per la letteratura, per la sua capacità di inventarsi dei mondi e di lasciare molto spazio a chi legge, e per noi questo percorso attivo del lettore – così come quello dello spettatore – è molto importante, anche se poi molti nostri lavori partono da istanze legate alla realtà. Sicuramente i romanzi spesso permettono una specie di bagno alchemico con un mondo altro e quindi permettono di giocare alla ricostruzione e all’evocazione di un mondo complesso».
Per il 2025 su cosa state lavorando?
«Abbiamo un progetto lirico a I Teatri di Reggio Emilia che debutterà il 16 maggio, la compositrice è Virginia Guastella (palermitana ma residente a Bologna) e il titolo è My name is Floria, una nuova opera, sarà una prima mondiale. Si tratta di un lavoro sul post-Tosca, ossia l’idea di essere nella testa di Floria dopo il tentativo di suicidio che qui non si è concretizzato; è il ricostituirsi di Floria dopo il trauma. Poi ci sarà uno spettacolo al Ravenna Festival, Ghosts, dai racconti di Edith Wharton che Chiara Lagani sta traducendo per Einaudi, con in scena la stessa Chiara e Andrea Argentieri. La cosa davvero emozionante è che in quell’occasione torneremo a lavorare con quello che io considero il mio maestro assoluto di sound-design, ossia Luigi Ceccarelli, con cui collaborammo nel 2001 per Requiem. Invece in autunno, sempre al Piccolo di Milano con Federica Fracassi, faremo un lavoro a partire da un altro scritto di Agota Kristof, L’analfabeta, la sua autobiografia. Una specie di secondo capitolo del nostro incontro con la scrittrice. Inoltre, al di fuori di Fanny & Alexander, sto lavorando al mio primo lungometraggio. Dopo La trilogia, dove per la prima volta mi sono confrontato anche con un cast solo in video, ho pensato di recuperare delle idee che avevo nel cassetto, ed essendo io un artista belga, ho redatto in Belgio un soggetto e sono riuscito ad avere un fondo per la scrittura a livello professionale di questo film, che si chiama Le courant d’Alexandre (La corrente di Alessandro) ed è scritto in francese, la mia prima lingua».
Di cosa parla il film?
«È su un adolescente, studente di botanica, che sta perdendo la madre malata gravemente e che va a Berlino negli ultimi mesi della malattia perché ha l’occasione di poter raccogliere materiali su quello che è il suo soggetto di tesi, Alexander Von Humboldt, il primo ecologo della storia. Là scopre le registrazioni della voce di Von Humboldt e grazie all’ascolto si connette al suo universo, al metaverso si potrebbe dire, diventando lui stesso Von Humboldt nel passato. Grazie a queste connessioni quasi sciamaniche riesce a trovare la forza per superare il suo momento di grande difficoltà esistenziale. Ho finito di scrivere la sceneggiatura, c’è una produzione in Belgio, vedremo, la voglio portate avanti assolutamente, insieme al teatro».
Ti ho intervistato per la prima volta nel 2005. Come sono cambiati in vent’anni Fanny & Alexander? E il teatro italiano?
«Chiara Lagani e io siamo cambiati nel senso che abbiamo saputo inseguire anche i nostri desideri individuali, senza aver paura di perdere la forte connessione che ci unisce. La curiosità di portare avanti anche progetti singoli fuori dalla compagnia ci ha nutrito tantissimo e ha fatto sì che potessimo crescere senza fossilizzarci in una formula. Ad esempio, l’dea di fare cinema è dovuta al fatto che a 50 anni mi è tornata la voglia di essere un principiante, perché è vero che ho 32 anni di esperienza nel teatro e nel video ma il cinema è un’altra lingua, e sono convinto che quando quest’esperienza si concretizzerà andrà a nutrire il teatro in un altro modo ancora una volta. Poi sicuramente è cambiato che riusciamo a fare un progetto così complesso come La trilogia al Piccolo, cosa che non siamo mai riusciti a fare altrove, se non in ambito operistico. Per quanto riguarda invece il teatro italiano, la situazione non è semplice, perché negli anni si è cercato sempre più di schiacciare le compagnie indipendenti, di fare in modo di smembrarle perché ognuno lavori sempre più come singolo che come gruppo. Lo vediamo anche nell’ambito dell’opera lirica, si fa molta fatica a far passare il concetto di team, anche la legislazione per i pagamenti cerca di andare contro questa dimensione, è tutto molto complesso. Però speriamo che i riconoscimenti facciano sì che si continui a lavorare. Essendo fuori dal grande sistema del mercato degli scambi, noi soffriamo e siamo sempre al limite della sopravvivenza. Dopo 32 anni di lavoro essere ancora qui con il cappio dell’incertezza è inspiegabile».

Una conferenza per ricordare Berthe Morisot, l’unica donna dell’impressionismo

Appuntamento sabato 18 gennaio con Giulia Perin, curatrice della mostra sulla pittrice francese della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

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Donna con ventaglio o Al ballo, 1875, olio su tela, 62 x 52 cm, Parigi, Musée Marmottan Monet

Una conferenza per ricordare Berthe Morisot, l’unica donna protagonista del movimento impressionista. L’appuntamento, promosso dalla Società Dante Alighieri Comitato di Ravenna è Sabato 18 gennaio (17.30) nella Sala Grande della Casa Matha in Piazza Costa.

Il 2024 è stato l’anno internazionalmente dedicato all’impressionismo, e tra le rassegne ancora visitabili si ricorda l’esposizione “Berthe Morisot. Pittrice impressionista”, ospitata dalla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. La co-curatrice della mostra Giulia Perin, verrà a Ravenna per una conversazione con proiezione di dispositive sull’artista parigina di spicco nel panorama dell’impressionismo ottocentesco: «Morisot non fu affatto una presenza minore né, banalmente, solo modella o moglie del fratello del grande Èduard Manet, come è apparsa nella narrazione di una storia dell’arte che ha sempre lasciato nell’ombra le protagoniste femminili, ma una spiccata personalità artistica. Morisot ha partecipato a sette delle otto mostre tenute tra il 1874 e il 1886 da Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley e Cézanne, affermandosi come una personalità indipendente, grazie al suo tratto delicato e ai suoi colori luminosi» spiega Perin. L’ingresso alla conferenza è libero e tutti i cittadini sono invitati a riscoprire la storia e il talento dell’artista.

Un’app per interagire direttamente con il Comune: a Cervia arriva Municipium

La nuova piattaforma consente al cittadino di comunicare con l’amministrazione in modo veloce e “smart”, restare aggiornato sulle allerte meteo e leggere le ultime notizie dell’ente

Piazza Garibaldi Comune Cervia

A Cervia è attiva da oggi l’App Municipium: la piattaforma multicanale consente ai cittadini di segnalare problematiche, guasti o pericoli sul territorio direttamente agli uffici competenti del Comune, sostituendo l’app Comuni-chiamo e mantenendone le funzioni.

L’ App Municipium è disponibile gratuitamente per dispositivi iOS e Android, e rappresenta un canale bidirezionale di comunicazione fra cittadino e pubblica amministrazione, che permette di inviare segnalazioni ma anche di leggere le notizie diffuse dall’ente, vedere le allerte della protezione civile, ottenere informazioni sui servizi comunali e accedere ai siti strategici per il cittadino, come lo Sportello Telematico Polifunzionale, PagoPA e il Rifiutologo di Hera.

Il progetto è stato realizzato grazie ai fondi del Pnrr, nell’ambito della misura 1.4.1 “Esperienza del cittadino nei servizi pubblici”, parte del programma Pa digitale 2026.L’App è già stata adottata da oltre 1600 comuni in tutta Italia e scaricandola è possibile utilizzarla anche quando si visita uno dei comuni che hanno aderito.

«Si tratta del primo passo verso la messa in linea del nuovo sito web istituzionale, previsto nelle prossime settimane e che rappresenterà un importante traguardo nel percorso di innovazione digitale, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza dei cittadini nell’accesso ai servizi pubblici – commentano dall’amministrazione -. l’app è semplice e intuitiva e vuole rappresentare un passo verso un’amministrazione più moderna, vicina e accessibile».

Stretta sugli affitti brevi: nuove norme e un codice identificativo da esporre

Le strutture dovranno anche dotarsi di estintori e dispositivi per la rilevazione del monossido di carbonio per registrarsi sulle Ota come Booking e AirBnb. Confcommercio: «Oltre 100 appartamenti a uso turistico solo nel centro storico di Ravenna. È importante adeguarsi subito per evitare le sanzioni»

Case Vacanza

Con il nuovo anno scatta a la stretta sugli affitti turistici brevi, sempre più diffusi anche nei centri cittadini a discapito del mercato di locazione tradizionale. A partire da gennaio infatti, i titolari di strutture ricettive alberghiere e extralberghiere (comprese quelle gestite da privati) sono tenuti a dotarsi del Cin (Codice Identificativo Nazionale) rilasciato dal Ministero del Turismo dopo l’assegnazione del Cir (Codice Identificativo di Riferimento). Il codice è strettamente collegato alla categoria catastale delle singole unità immobiliari e comporta una serie di obblighi e forme da rispettare.

Senza il Cin non sarà infatti possibile pubblicare la propria offerta sulle Ota (Online Travel Agency) come Booking o AirBnb. Il codice andrà inoltre esposto in tutte pubblicazioni, pubblicità, attività promozionali svolte e dovrà essere affisso anche all’esterno della struttura ricettiva. «È evidente che con questa norma l’intento del legislatore è quello di contrastare il fenomeno del sommerso, – commenta Paolo Giulianini, vice direttore di Confcommercio Ravenna – il Cin infatti sarà tracciato anche sul 730 dei privati, così come dare risposta alla levata di scudi di molti sindaci delle principali città turistiche, che vorrebbero arginare il fenomeno degli affitti brevi. Nel tempo si è affermata una cultura diversa di far turismo, anche a Ravenna molti privati si sono affacciati al mondo dell’ospitalità riconvertendo i propri immobili, creando un’alternativa al mercato degli affitti ad uso abitativo, più rischioso nel caso di insolvenze da parte dei locatari. Per questo è importante che le persone siano correttamente informate sui nuovi obblighi».

La normativa prevede anche che nei locali, ad eccezione di quelli che utilizzano solo energia elettrica per riscaldamento e produzione di acqua calda, vengano installati dispositivi per la rilevazione del monossido di carbonio e del gas combustibile. Inoltre, le strutture dovranno essere dotate di uno o più estintori con le modalità definite dal legislatore. Il mancato rispetto di questi obblighi porterà a multe salate, da 800 a 8.000 euro in caso di mancato ottenimento del Cin; da 500 a 5000 euro in caso di mancata esposizione del Cin; da 600 a 6000 nel caso di assenza di uno o più requisiti di sicurezza.

Dai dati di Federalberghi e del Ministero del Turismo è emerso che a livello nazionale le strutture alberghiere che al 3 gennaio non avevano provveduto a dotarsi del Cin a erano 4.064, contro le 5.944 del 12 dicembre. L’adeguamento sta ormai interessando quasi tutta la categoria considerando che gli alberghi prettamente stagionali sono ancora chiusi e che potrebbero non avere ancora definito la procedura. Non si hanno ancora analoghi dati per il settore dell’extra ricettivo. Nel ravennate sono più di 1000 le strutture registrate sulla piattaforma Air BnB, di queste oltre un centinaio si trovano in centro storico nel centro storico.

«In questi giorni gli uffici di Confcommercio Ravenna stanno riscontrando maggiori richieste dei privati che non avendo ancora provveduto ad adeguarsi alla normativa, si rivolgono a noi per tutte le pratiche connesse – sottolinea Giulianini – non solo per ottenere il Cin, ma anche per regolarizzazione dei loro immobili da adibire ad affitti turistici. Di solito in questi casi verifichiamo anche che siano rispettati gli obblighi di comunicazione delle generalità dei clienti alla questura tramite il portale “Alloggiati web”, che siano correttamente gestite le comunicazioni inerenti l’imposta di soggiorno per cui, a fine mese ricordo scade il termine per l’inoltro del Modello 21 e che sia stata effettuata la trasmissione annuale al Me. Visto l’enorme clamore di alcuni casi di cronaca che hanno riportato episodi di avvelenamento di monossido che purtroppo si sono registrati a fine anno, non escludo che vi siano più puntali controlli sul rispetto dei requisiti di sicurezza per cui invito vivamente gli operatori del settore ad attivare tutte le procedure del caso. I nostri uffici sono a disposizione per una corretta informazione sulle norme vigenti».

Cervia rinnova la partnership con il tour operator Expedia

Una serie di landing pages sul sito dell’agenzia viaggi racconteranno il territorio, le attività e le particolarità della Città del Sale. L’adesione al progetto per gli operatori del terzo settore è completamente gratuita

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Cervia punta su una promozione innovativa e digitale rinnovando per il secondo anno la partnership tra Cervia In (fondazione per il turismo) e Exepedia Group, l’intermediario di viaggi, colosso leader in Nord Europa, America e Asia per le prenotazioni alberghiere. Expedia è stata pioniera nel creare la fortunata combinazione hotel + volo (o altro mezzo di trasporto) e quindi risulta molto allettante per il mercato internazionale.

L’agenzia inoltre ha un dipartimento dedicato esclusivamente alle destinazioni turistiche (Expedia Media Solutions) che, grazie alla creazione landing pages, presenta e promuove intere località, con temi che descrivono il territorio e le esperienze disponibili quali le attività per famiglie, la spiaggia, la gastronomia, lo sport con la possibilità ovviamente di prenotare anche l’hotel. La città di Cervia ha scelto proprio questo tipo di pacchetto, con pagine web dedicate alla località e ai punti di forza che ne contraddistinguono l’offerta turistica, personalizzate in base alle nazioni interessate dalle campagne sponsorizzate per lingua e tipo di moneta e promosse attraverso i canali social tradizionali, con azioni di re-marketing fino a spot televisivi.

Le campagne sono state attivate in 4 nazioni: Svizzera, un mercato già storicamente molto affine che nel 2024 ha “acquistato” la destinazione sulla piattaforma in maniera consistente; Svezia, è un mercato di famiglie giovani con bambini che ha dimostrato un crescente interesse per il territorio grazie ai collegamenti con frequenza settimanale dall’aeroporto di Bologna a due località di questo paese; Germania, certamente un ospite che conosce la città e per questo è importante mantenere vivo il messaggio e presidiare la posizione rispetto a località competitor; Stati Uniti, dai dati si tratta del secondo paese che compra la località su Expedia.com e questo è dovuto principalmente al mercato crocieristico, in cui vediamo Porto Corsini come Hub (non scalo) di Venezia per almeno 3 compagnie internazionali e le strutture della città sono in grado di accogliere gli ospiti che arrivano con qualche giorno in anticipo o che ritardano la loro partenza sulla via del ritorno.

In base alle informazioni fornite da Expedia, gli ospiti di questi Paesi sono abituati a pianificare con largo anticipo le loro vacanze, ad esempio la finestra di prenotazione per il mercato USA è fino a 180 giorni prima della data di arrivo. Proprio per questo motivo, le campagne di sponsorizzazione sono partite già da metà dicembre e saranno attive fino a giugno 2025.

L’adesione al progetto per gli operatori della città è completamente gratuita. Per partecipare è necessario essere presenti sulla piattaforma con le tariffe 2025 già caricate per non perdere l’opportunità di ricevere le prenotazioni.

«La possibilità di rendersi visibili come destinazione nella sua accezione più completa ovvero esperienze, territorio ed ospitalità è un’opportunità preziosa che consente di proporsi ad un mercato internazionale che come singoli imprenditori sarebbe impensabile da affrontare in autonomia – spiegano da Cervia In -. Come tutte le grandi agenzie online, Expedia ha a disposizione un patrimonio di potenziali clienti che, in base a profilazioni determinate da scelte di viaggio di luoghi simili a Cervia, permetterà di far raggiungere al brand Discover Cervia, un pubblico più ampio e sicuramente in maniera più diretta».

Un progetto da 4,5 milioni per migliorare la piscina comunale di Lugo

Nel pomeriggio di lunedì, le docce avevano causato alcuni disservizi, tempestivamente ripristinati. L’assessore allo Sport: «La struttura necessita di interventi sostanziali per raggiungere gli standard qualitativi attuali»

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L’amministrazione di Lugo propone progetto da 4,5 milioni di euro per miglioramenti strutturali alla piscina comunale. Nel pomeriggio di lunedì scorso (13 gennaio) si sono verificati alcuni problemi alle docce, dove l’acqua sgorgava troppo fredda. Il disservizio, risolto nel giro di alcune ore, è stato causato da una serie di lavori sul circuito dell’acqua sanitaria durante la chiusura festiva, legati al ripristino della piena funzionalità della piscina dopo i danni alluvionali.

«La chiusura invernale della piscina viene attuata da alcuni anni dal gestore per razionalizzare le spese, a fronte di un aumento repentino dei costi energetici e gestionali – spiega l’assessore allo Sport Luigi Pezzi -. Con le basse temperature gli impianti faticano a mantenere i giusti standard qualitativi. Le associazioni coinvolte nelle attività della piscina e la consulta dello Sport sono state informate puntualmente della situazione e gli interventi straordinari del Comune sono stati determinanti per il mantenimento del servizio, considerando anche l’alluvione del settembre 2024, che ha colpito parte della zona tecnica/impiantistica».
La piscina è stata inaugurata nel 1976, e negli anni è stata oggetto di manutenzioni parziali che ne hanno sempre evitato la chiusura prolungata «ma è indubbio che l’intera struttura necessiti oggi di interventi sostanziali per raggiungere gli attuali standard qualitativi  – prosegue Pezzi-, per questo l’amministrazione comunale in dicembre ha incontrato le associazioni interessate per intraprendere un percorso di rifacimento dell’impiantistica e delle strutture che miglioreranno il comfort e la funzionalità per l’utenza, dando anche la possibilità di evitare la chiusura invernale. Siamo consci del valore sociale, educativo e sanitario dello sport e per questo l’amministrazione ha stanziato 4 milioni e mezzo di euro per realizzare un progetto tecnico pluriennale che porterà grandi benefici all’utenza della piscina. Non appena sarà più strutturato, questo progetto verrà condiviso con le associazioni e la consulta dello Sport, al fine di adottare le migliori soluzioni per raggiungere l’obiettivo di una piscina moderna e funzionale».

Le Frecce Tricolori tornano a Punta Marina

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Dopo un anno di “pausa” – complice gli impegni in America – le Frecce Tricolori torneranno a colorare il cielo di Punta Marina. L’appuntamento è per domenica 8 giugno 2025, nell’ambito del Tricolore Air Show, che sarà anche l’occasione per festeggiare i 75 anni di vita dell’Aeroclub Baracca di Lugo.

Questo il calendario completo degli Air Show del 2025.

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Riapre La Reverie, con i formaggi del Buon Pastore e i vini di Tenute Tozzi

Cambia la gestione del locale di via Mura San Vitale che aveva chiuso a fine 2024 dopo 11 anni di attività

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Tutti gli affezionati a La Rêverie, che ha chiuso i battenti dopo 11 anni di attività a fine 2024, possono stare tranquilli, perché il locale di via Mura San Vitale, in centro a Ravenna, riapre domani, mercoledì 15 gennaio (alle ore 10), con una nuova gestione, quella delle sorelle Agata e Virginia Lo Rizzo.

Ma quanto cambierà La Rêverie? «Non molto – spiega Agata, che sarà fisicamente nel locale, inizialmente affiancata dalle precedenti titolari, Francesca Felletti e Gabriella Scarabelli –, La Rêverie rimarrà un laboratorio artigianale in cui fare una pausa pranzo leggera di stampo vegetariano e vegano, con lavorazione di frutta e verdure di stagione, quindi il passaggio per i clienti abituali sarà indolore. L’unica differenza è che introdurremo i prodotti provenienti dalle nostre tenute, ossia i formaggi del caseificio Buon Pastore di Sant’Alberto e i vini di Tenute Tozzi (ne avevamo parlato con Virginia Lo Rizzo in un’intervista che è possibile leggere a questo link, ndr), oltre al nostro miele, l’olio e le marmellate».

Anche gli orari rimarranno gli stessi, con apertura dal lunedì al sabato dalle 10 alle 16. «Qualche novità arriverà col tempo – aggiunge Virginia – come ad esempio l’idea di inserire gli aperitivi serali».

Una rassegna eventi e laboratori per la chiusura della mostra “Una montagna di voci”

Dall’incontro con lo scrittore Daniele Zovi ai workshop creativi per i più piccoli con Irene Penazzi

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Irene Penazzi

In occasione degli ultimi giorni della mostra “Una montagna di voci”, visitabile nella Manica lunga della Classense fino al 25 gennaio, è stata proposta una serie di eventi pensati per grandi e piccoli: si parte giovedì 16 gennaio alle 17.30, quando nella sala Muratori si terrà l’incontro con Daniele Zovi, scrittore e divulgatore, esperto di foreste e di animali selvatici che offrirà un viaggio “sentimentale” attraverso i suoi libri, permettendo di approfondire il suo rapporto con la scrittura, di scoprire curiosi aneddoti della sua vita da forestale e di riflettere sulle montagne, le Alpi e l’umanità che vi gravita attorno. Sabato 18, alle 10.30 è in programma un laboratorio creativo per bambini dai 6 ai 10 anni, sul tema della bellezza del paesaggio montano. Nel pomeriggio di mercoledì 22 invece, l’illustratrice Irene Penazzi condurrà il laboratorio “Su e giù per la montagna” destinato a bambini dai 6 ai 9 anni (Casa Vignuzzi, ore 16.45). Nel corso della giornata si scopriranno vari materiali naturali e si sperimenteranno i modi per documentare le osservazioni e realizzare un taccuino delle esplorazioni. Sempre a Casa Vignuzzi e sempre alle 16.45 è in programma anche un secondo appuntamento, mercoledì 5 febbraio (fuori dai tempi della mostra), dedicato ai bambini dai 4 ai 6 anni, che proveranno a costruire una capanna e a disegnarne gli interni.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e per i laboratori con Irene Penazzi è richiesta la prenotazione alla mail vignuzzi@comune.ra.it. La mostra è invece aperta da martedì a venerdì 15-18.30; e il sabato 10-13 / 15-18.30.

Strutture metalliche e colori pastello: la personale di Alex Corno a Ravenna

Da sabato 18 gennaio gli spazi della Fondazione Sabe ospiteranno una mostra che guarda agli oltre 40 anni di carriera dell’artista lombardo

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Inaugura sabato 18 gennaio (ore 11) “Costruire il cielo”, la mostra personale di Alex Corno, allestita negli spazi della  Fondazione Sabe per l’arte.

La mostra, realizzata con il patrocinio del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, vuole rivolgere uno sguardo alla carriera più che quarantennale dell’artista lombardo. Le opere degli ultimi anni si presentano come un approdo nella costante ricerca di equilibrio tra le materie industriali e i richiami a una dimensione spirituale e cosmologica: è il concetto stesso di equilibrio, oggi, a essere centrale nel lavoro di Corno, grazie a strutture metalliche che nel tempo si sono fatte più lamellari, recuperando una leggerezza di superfici offerta in passato soprattutto dai rilievi.
Le nuove opere abbandonano le dissonanze materiche degli anni Novanta e Duemila per una levigatezza svettante, accresciuta da una felicità cromatica che recupera i colori pastello degli esordi e si stende ovunque come uno smalto energetico. Proprio il colore contribuisce a dare una vita inedita alle sculture di Corno, che oscillano sempre fra le traiettorie astratte e ideali delle sue orbite e una figurazione quasi antropomorfa, ludica, divertita.

Il Comune cerca un dirigente in ambito tecnico per un’assunzione a tempo determinato

C’è tempo fino al 10 febbraio per candidarsi come direttore di progetti relativi al Pnrr/Pnc

Municipio Ravenna

Il Comune di Ravenna è alla ricerca di una figura dirigenziale (ambito tecnico) da inserire nell’organico a tempo pieno e determinato per la presa in carico di progetti relativi agli interventi del Pnrr/Pnc con incarico di capo servizio Strade dell’area Infrastrutture Civili. Il contratto stipulato sarebbe valido fino al 31 dicembre 2026.

Le candidature devono essere inviate al Portale Unico di Reclutamento entro il 10 febbraio 2025. Per inviare la propria domanda è necessario disporre dell’abilitazione professionale e corredata dal titolo di studio universitario (specifica LaureaMagistrale/Specialistica/Diploma di Laurea vecchio ordinamento), pregressa esperienza professionale e dei requisiti di professionalità necessari per l’espletamento delle funzioni di Rup. I dettagli e gli altri requisiti di partecipazione sono indicati nell’avviso di selezione sul sito del Comune. La procedura ha modalità comparative senza formulazione di una graduatoria di merito

Oltre 400 aziende coinvolte nello sciopero dei metalmeccanici in provincia

La soddisfazione dei sindacati: «Grande partecipazione al presidio, adesioni vicine al cento per cento in alcune realtà»

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In seguito alla rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, si è svolto oggi (martedì 14 gennaio) lo sciopero del settore in provincia di Ravenna indetto dai sindacati Cisl, Cgil e Uil. «Abbiamo registrato una grande partecipazione al presidio che si è svolto di fronte alla sede di Confindustria a Ravenna –  spiegano Andrea Mingozzi, segretario generale di Cgil Ravenna, Nicolas Alan Bertilotti della Uilm Ravenna e Riccardo Zoli, segretario generale di Cisl Romagna –, a ciò si aggiunge la significativa risposta dei lavoratori alla giornata di sciopero di 8 ore. In alcune aziende, erano oltre 400 quelle coinvolte, l’adesione è stata vicina al 100%». Le realtà dove le astensioni sono state maggiori sono De Angelis, Fonderia Morini, Setramar, Marini Spa, Bucci Automations Spa Divisione Iemca, Biesse Diamut, Foris Index e in alcuni reparti di Marcegaglia Ravenna Spa e Marcegaglia Carbon Steel.

«La speranza è che la grande mobilitazione dei metalmeccanici, che si sta registrano in tutta Italia, possa portare a risultati concreti con la riapertura del tavolo di trattativa, per il rinnovo del contratto nazionale, con le associazioni datoriali. – concludono in sindacati -. La giornata di sciopero è inoltre coincisa con l’apertura di una grave crisi sul territorio. La Lafert ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Fusignano e le conseguenze occupazionali rischiano di essere drammatiche».

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