domenica
29 Giugno 2025

Due società di nuoto preoccupate: «Non avremo la vasca da 50 metri per troppo tempo»

Lettera aperta di Libertas e Rinascita per il programma dei lavori di rifacimento della comunale Gambi a Ravenna: è prevista la costruzione di una vasca da 25 metri e poi in seguito l’abbattimento e il rifacimento del vecchio impianto con la vasca olimpionica

IMG 5455I presidenti di due società sportive di nuoto che svolgono attività nella piscina comunale Gambi di Ravenna sono preoccupati per il futuro dei propri atleti perché il programma dei lavori per il rifacimento dell’impianto in via Falconieri prevede di non chiudere mai la struttura ma per un periodo di circa 18/24 mesi non ci sarà disponibilità della vasca da 50 metri. «Una parte dei nostri atleti sarà costretta a emigrare in altre società», dicono Nicolò Napoli della Rinascita Nuoto Team Romagna e Roberto Scozzoli Presidente della Libertas Ravenna.

«La piscina tanto agognata e richiesta da circa 15 anni si sta trasformando in un boomerang contro gli atleti e le società del territorio – affermano i due dirigenti in una nota inviata alla stampa locale –. Nel 2023 eravamo stati messi a conoscenza e condiviso un progetto che prevedeva la costruzione in primis di una vasca da 50 metri che ci avrebbe permesso di continuare, anche se con qualche disagio, fino al termine dell’intera struttura che prevede anche una vasca da 25 metri. Ci hanno chiamato qualche mese fa per presentarci un progetto completamente stravolto, che prevede subito la costruzione di una vasca da 25 metri e poi in seguito l’abbattimento del vecchio impianto, lasciandoci per non so quanto tempo solo con una vasca da 25 metri a 8 corsie a disposizione delle squadre e della cittadinanza. Non so se riusciremo andare avanti».

Il progetto per la piscina gode dei finanziamenti Pnrr. Per questo il completamento deve arrivare entro il 2026 (come abbiamo spiegato in questo articolo). Ma il cantiere doveva partire all’inizio dell’estate e invece non è ancora avviato.

I due presidenti sono dispiaciuti per quegli atleti alcuni provenienti da realtà limitrofe attratti proprio dalla possibilità di utilizzare l’impianto da 50 metri, uno dei pochi in regione. «Speriamo che si possa trovare ancora una soluzione. A breve, come coordinamento delle società sportive della piscina, avremo un incontro con il sindaco De Pascale. Siamo fiduciosi in un ripensamento da parte dell’amministrazione».

Le preoccupazioni di Scozzoli e Napoli nascono dal timore di limitare le possibilità di miglioramento di alcuni nuotatori giovanili che si stanno distinguendo in acqua. Si sono appena conclusi a Roma i campionati nazionali di categoria di nuoto dove erano presenti le due squadre ravennati: Chiara Sama (Rinascita) e Asia Del Monte (Libertas) hanno conquistato la medaglia d’oro nella propria specialità «con tempi ragguardevoli e molti interessanti in prospettiva nazionale».

Sama, recente vincitrice della medaglia d’oro ai Campionati Europei Junior con la staffetta Italiana 4 X 200 stile libero, ha confermato la sua Leadership nei 200 stile con di 1’59’98, scendendo sotto il muro dei due minuti, attualmente la nona prestazione assoluta in Italia. Del Monte ha vinto i 50 Stile libero con l’ottimo tempo di 25’85 realizzando così la quattordicesima prestazione assoluta in Italia.

«Le due atlete si allenano regolarmente tutti i giorni per almeno tre ore, tra allenamento a secco e allenamento in acqua, nell’impianto di Ravenna per lo più utilizzando la vasca da 50 metri ancora oggi una delle poche fruibili in Emilia-Romagna».

Molo guardiano del porto chiuso per i fuochi di Ferragosto

È inoltre vietato l’accesso dal punto in cui si trova la sede che ospita il Ravenna Yacht Club, durante lo spettacolo pirotecnico

È stata firmata l’ordinanza in relazione alla chiusura del molo guardiano nord e del molo guardiano sud del porto di Ravenna in occasione dello spettacolo pirotecnico che si svolgerà il 15 agosto.

È pertanto vietato l’accesso dalle ore 7 di giovedì 15 alle ore 4 di venerdì 16 agosto, fermo restando l’eventuale posticipo al giorno successivo dello spettacolo pirotecnico.

È inoltre vietato l’accesso nel molo guardiano sud del porto, dal punto in cui si trova la sede che ospita il Ravenna Yacht Club, durante lo spettacolo pirotecnico e quindi, indicativamente, nel periodo di tempo compreso tra le ore 22 e le ore 24 del 15 agosto.

Nelle giornate, negli orari e nelle aree sopra indicate, dalle ore 8 del 15 alle ore 4 del 16 agosto è sospesa la validità di ogni autorizzazione rilasciata dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro settentrionale.

Sorpreso con la droga prova ad aggredire i carabinieri, arrestato giovane faentino

L’uomo è stato condotto nella mattinata odierna, martedì 13 agosto, presso il tribunale di Ravenna, dove dopo la convalida è stato sottoposto ai domiciliari

GCPK5119I carabinieri della Stazione di Faenza Borgo Urbecco, nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 agosto hanno arrestato un giovane italiano con precedenti penali alle spalle, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto è iniziato da un normale controllo della circolazione stradale effettuato dai militari dell’Arma che hanno rinvenuto all’interno dell’automobile dell’uomo la somma in contanti di 380 euro, verosimilmente provento di attività di spaccio di droga. I carabinieri quindi, insospettiti dal denaro trovato, hanno deciso di estendere la perquisizione all’abitazione del fermato che a quel punto ha dato in escandescenza aggredendo i militari per cercare di impedire la perquisizione ma senza successo.

Cc Faenza 2

L’esito delle ricerche ha portato al rinvenimento di 64 grammi di “hashish” e 20 grammi di “chetamina”, oltre a un coltello utilizzato per tagliare la sostanza stupefacente. Il giovane è stato quindi arrestato e condotto nella mattinata odierna, martedì 13 agosto, presso il tribunale di Ravenna, dove dopo la convalida dell’arresto è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Sei nuove licenze per il servizio taxi, domande entro il 16 settembre

Il valore sarà di 90mila euro per il rilascio della tipologia ordinaria e di 76mila e 500 euro per quella destinata a veicoli appositamente allestiti per il trasporto di persone con disabilità gravi

TaxiSi possono presentare entro il 16 settembre le domande per partecipare al bando relativo a sei nuove licenze di servizio taxi a Ravenna, di cui due destinate all’impiego di mezzi attrezzati per il trasporto di disabili gravi con necessità di incarrozzamento. Le informazioni e la modulistica sono reperibili a questo link.

In particolare, il valore delle licenze sarà di 90mila euro per il rilascio della licenza di tipologia ordinaria e di 76mila e 500 euro per il rilascio della licenza destinata a veicoli appositamente allestiti per il trasporto di persone con disabilità gravi con necessità di incarrozzamento. Inoltre, il rilascio delle nuove licenze sarà vincolato all’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, secondo le disposizioni in vigore dell’Unione europea.

Ulteriori caratteristiche si trovano sul bando sempre al link, dove è possibile scaricare anche il modulo di domanda con il quale è obbligatorio fare istanza di partecipazione al concorso. Le domande vanno trasmesse via Pec, inderogabilmente entro e non oltre le 13 del 16 settembre 2024, all’indirizzo attivitaeconomiche.comune.ravenna@legalmail.it, riportando nell’oggetto la dicitura “Bando pubblico – 6 licenze taxi a titolo oneroso di cui n.2 riferite a veicolo attrezzato anche per il trasporto di disabili gravi con necessità di incarrozzamento – anno 2024”.

La commissione di concorso, valutata la regolarità delle istanze presentate, convocherà gli ammessi via Pec per sostenere la prova consistente in un esame orale oppure in un test attitudinale che verterà sulle seguenti materie: Codice della strada; toponomastica dell’area urbana del comune di Ravenna; conoscenza della lingua italiana; tecniche di primo soccorso; normativa in materia fiscale, amministrativa e civilistica del settore.

Lido Adriano, istituito in via sperimentale il mercato nel periodo invernale

Si comporrà di 22 posteggi a merceologia specifica, di cui 8 alimentari e 14 non alimentari

MERCATOCreare un servizio aggiuntivo per la popolazione locale, con merceologie specifiche in grado di completare l’offerta degli esercizi esistenti, consentire positive ricadute economiche, conferire slancio e prospettive di sviluppo anche sociale e dell’indotto attraendo clientela dalle località limitrofe: sono questi alcuni degli obiettivi che hanno guidato la scelta della Giunta nell’istituzione, al momento in via sperimentale, di un mercato durante il periodo invernale a Lido Adriano.

Il mercato si svolgerà come d’estate in viale Virgilio, nel tratto che va dalla rotonda di viale Marziale alla rotonda di viale Alessandro Manzoni, nelle giornate del martedì, dalle 7 alle 14.30, dal 24 settembre al 13 maggio 2025.

Il mercato si comporrà di 22 posteggi a merceologia specifica, di cui 8 alimentari (alimentari e prodotti tipici, frutta e verdura, piadina, dolciumi, gastronomia) e 14 non alimentari (piante e fiori, abbigliamento bambini, abbigliamento uomo e/o donna, calzature, profumeria e bigiotteria, biancheria per la casa, casalinghi, borse e accessori di abbigliamento).

Se la sperimentazione darà esito positivo, l’istituzione del mercato verrà sancita in via definitiva.

Nuovi tablet in dono al reparto di Anestesia e Rianimazione

I donatori sono stati accolti dall’equipe del reparto, che ha voluto ringraziarli personalmente per la generosità

Foto Consegna DonazioneQuattro tablet sono stati donati al reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Ravenna, donati dai familiari di Massimo Vassura, paziente di 84 anni, deceduto in terapia intensiva lo scorso luglio nell’immediato post-operatorio di un intervento di chirurgia toracica per neoplasia.

Alla cerimonia di consegna erano presenti Marina Terzitta, direttrice di Anestesia e rianimazione, Valter Virga Maccano, Coordinatore infermieristico, Claudio Gecele, responsabile medico della ierapia intensiva, ed Elia Graziani. Inoltre, la moglie di Vassura, Lucia Alsini, le figlie Emanuela e Monia e i generi Mauro Ciappelloni e Mario Maroncelli.

I tablet sono stati acquisiti utilizzando la somma raccolta durante il funerale di Vassura e l’idea di poter fornire ai pazienti un nuovo strumento che potesse alleggerire la degenza in terapia intensiva è stata accolta con piacere dalla dott.ssa Terzitta, in quanto rientrante a pieno titolo nel progetto di umanizzazione delle cure a cui si dà sempre più rilievo anche in un reparto altamente specialistico e tecnologico.

Nei pazienti non sedati ma che necessitano di prolungare la degenza in ambiente intensivo per ottimizzare la stabilità clinica, la possibilità di utilizzare il tablet, accedere a programmi di intrattenimento o ascoltare musica, rende più fluido lo scorrere del tempo, meno gravosa la degenza stessa e permette al paziente di mantenere il contatto con la realtà esterna condizionando in maniera positiva il suo recupero psico-fisico.

I donatori sono stati accolti dall’equipe del reparto, che ha voluto ringraziarli personalmente per la generosità di questa donazione e la riconoscenza dimostrata nei confronti del lavoro che medici e infermieri, con impegno e passione, svolgono ogni giorno.

Da 72 anni ripara scarpe: «Oggi anche i modelli costosi hanno materiali scadenti»

Questo lavoro ha iniziato a farlo nel 1952, quando aveva appena 13 anni. E ora che ha superato gli 85, è arrivato per lui il momento del ritiro

Battigaglia«Venga a prenderle entro la prossima settimana, perché poi Marcello chiude». Sembra una frase comune, in un periodo in cui molti negozi si preparano ad abbassare le serrande per qualche giorno di ferie. Ma in questo caso non lo è, perché la chiusura è per sempre e soprattutto perché a pronunciarla, mentre ritira un paio di scarpe da riparare, è un punto di riferimento per un’intera città. Marcello Battigaglia è conosciuto da tutti a Cervia come “il calzolaio Marcello”, come recita la piccola insegna all’ingresso della sua bottega in Borgo Saffi, sul retro delle storiche case dei salinari, dove esercita questo mestiere dal 1981.

Ma questo lavoro ha iniziato a farlo trent’anni prima, nel 1952, quando aveva appena 13 anni. E ora che ha superato gli 85, è arrivato per lui il momento del ritiro. «Ho appena subito tre operazioni e inizio a essere stanco», racconta. «Ma non smetterò di lavorare, anzi spero di poter accontentare i clienti ancora per qualche anno. Però mi sposterò a casa, tanto hanno tutti il mio numero di telefono».

Il negozio ha chiuso il 31 luglio e dopo qualche settimana di meritato riposo, inizierà il trasloco di tutti gli attrezzi e gli scaffali. «Non riuscirei mai a smettere, conto di tornare operativo entro la fine di settembre», dice Battigaglia. «La scorsa primavera sono rimasto sotto i ferri per tre ore e non ho fatto altro che pensare alle scarpe rimaste qui in bottega da finire».
Marcello ha fatto questo mestiere per una vita intera, seguendo la tradizione di suo padre, suo nonno e suo bisnonno. Ora il passaggio di consegne si interrompe: «Mio figlio è ingegnere elettronico e solo uno dei miei quattro fratelli ha fatto il calzolaio come me. Entrambi non abbiamo avuto eredi. Avrei tanto voluto trovarlo, ma è stato impossibile. Gli introiti della mia attività sono diventati molto bassi e se avessi assunto un allievo, non avrei avuto abbastanza per me. Lo Stato avrebbe dovuto trovare il modo di favorire la trasmissione di questi mestieri in via di estinzione».

La famiglia Battigaglia è originaria di Isola Capo Rizzuto, dove è nato anche Marcello, come è facile capire dall’accento calabrese che non è scomparso, nonostante abbia lasciato la sua terra natia quando era appena ventenne. «Al sud si faceva la fame, perciò nel 1958 mi sono trasferito a Milano. Ho avuto una bottega per più di vent’anni nel quartiere di Quarto Oggiaro, e lì sono arrivato all’apice del successo. I clienti erano tanti e benestanti».
A quei tempi il lavoro riguardava soprattutto la creazione di scarpe su misura, ma con il predominio della produzione industriale che ha affossato gli artigiani, Marcello ha iniziato a concentrarsi sulla riparazione di calzature, cinture e altri oggetti di pelle. Soprattutto quando si è spostato in riviera. «Una ricca cliente romagnola mi parlò bene di questa terra e provò a vendermi la sua casa a Cesenatico. La trattativa non andò a buon fine, ma decisi comunque di trasferirmi qui. A Milano sono dovuto andare per sopravvivere, mentre la Romagna è stata una scelta. Grazie ai risparmi ho potuto acquistare un ettaro di terreno e una bottega a Cervia, dove mi sono trasferito nel 1981».

Battigaglia lavora con gli stessi macchinari che utilizzava da giovane. «Arrivano dalla Calabria e li ho sempre portati con me. Sono dei cimeli, li ho più volte riparati da solo e funzionano ancora alla perfezione. Ma rispondono solo ai miei comandi», dice scherzando.
In città tutti conoscono il suo talento nel riuscire anche nelle riparazioni più difficili, l’antica calligrafia con cui annota il nome dei clienti, il suo parlare di sé in terza persona, la memoria con cui estrae le scarpe riparate non appena il loro proprietario arriva a ritirarle. «È un mito, un artista», dice una signora entrando nel negozio, quando vede il calzolaio in posa per la foto. Alle sue spalle ci sono centinaia di paia di scarpe. «Alcune sono qui da anni», sbotta. «Le persone si dimenticano di venire a prenderle, nonostante abbia sempre fatto pagare in anticipo». La regola è riportata anche nel cartello stampato al suo fianco, l’unico elemento di origine digitale in questo luogo d’altri tempi. Ma cosa ne farà di tutte le scarpe rimaste? «Le regalerò a chi interessano oppure le darò in beneficienza», risponde il calzolaio.

La bottega testimonia un mondo che non c’è più, quando le scarpe rotte si riparavano anziché buttarle. «Oggi, invece, si compra un paio nuovo anche se si strappa un laccio», dice scherzando, ma non troppo. La fast fashion ci ha abituati così, a scapito della qualità e della durata. «Ma non è una questione di denaro», conclude il calzolaio. «Spesso i clienti mi portano da riparare delle scarpe molto costose, a cui si è scollata la suola dopo il primo utilizzo. Quelle di oggi non si possono nemmeno chiamare scarpe: mentre una volta erano fatte tutte di cuoio e duravano una vita, oggi la pelle è solo uno strato superficiale, mentre sotto c’è la plastica. Per questo le calzature si distruggono dopo pochi anni. Anzi, talvolta iniziano a sbriciolarsi quando sono ancora nella scatola. In questi anni ho visto i peggiori difetti della produzione industriale».

Con “Verso il blu” Nevio Galeati cambia genere. E sorprende

La penna è attenta, precisa, delicata ma non superficiale, affonda e arriva là dove deve per mettere a nudo paure, debolezze, limiti di ognuno

GaleatDopo una vita dedicata al genere come lettore, autore e direttore di festival (GialloLuna NeroNotte), il ravennate Nevio Galeati esce dal canone del giallo per dare vita a una raccolta di racconti che è difficile definire e incasellare. Verso il blu, pubblicato da Clown Bianco, è una lettura per molti aspetti sorprendente dove i confini si fanno sfumati e i protagonisti si trovano a vivere situazioni che mescolano istanti quotidiani a tocchi e pennellate di magico.

I personaggi sono talvolta colti in momenti che si potrebbero dire liminali della loro vita, in cui si trovano ad affrontare se stessi, il proprio passato unendo piccoli gesti di sopravvivenza quotidiana a grandi questioni esistenziali, intrisi di una melanconia pervasiva. Fragilità nascoste dietro vite piu o meno comuni ci fanno sentire in qualche modo meno soli, ci fanno entrare in connessione profonda con uomini di diverse età che si trovano davanti a uno specchio a cui non possono mentire.

Gale

La penna è attenta, precisa, delicata ma non superficiale, affonda e arriva là dove deve per mettere a nudo paure, debolezze, limiti di ognuno. Il tutto con più di un tocco di quel “genere” che Galeati ha a lungo frequentato (il suo ultimo libro, sempre per Clown bianco, è Fragili omicidi per un commissario) e che vediamo nel twist che non ci aspettiamo, nel mistero che si svela alla fine del racconto, nel personaggio seriale. Ebbene sì, due racconti mettono in scena lo stesso Giovanni, prima bambino e poi preadolescente, lasciandoci presagire che chissà, prima o poi potremmo reincontrarlo da adulto. A tutto questo, si unisce un intero mondo di riferimenti e citazioni libere, tra alto e basso, e un omaggio al potere salvifico della letteratura e della lettura in uno dei racconti sicuramente più riusciti (per quanto non sia semplice scegliere). Un libro di certo coraggioso per Galeati, tra i pochi a uscire dal seminato del giallo nel momento in cui sempre più scrittori sembrano invece sceglierlo.

Galeati presenterà il suo libro in agosto il 15 a Cervia (per la festa di chiusura di La spiaggia ama il libro, dalle ore 9.30 al Circolo nautico) e il 30 alla Feltrinelli di Ravenna.

Doppia misura d’urgenza in meno di 48 ore per stalking e tentata estorsione

L’uomo era seguito dal Sert e soffre di problemi da dipendenze

Stalking

Un 31enne ravennate è stato allontanato due volte con decreto urgente in nemmeno 48 ore, prima dalla madre, per lesioni aggravate e per tentata estorsione, poi dalla compagna per stalking. È quanto riporta il quotidiano Il Resto del Carlino in edicola oggi, martedì 13 agosto.

È stato l’uomo stesso ad ammettere, nella mattina di lunedì 12 agosto davanti al gip Andrea Galanti, di soffrire di problemi legati alle dipendenze, tanto da essere seguito dal Sert.

Il gip, dopo avere convalidato entrambe le misure applicate d’urgenza, ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi alle due donne e ai luoghi da loro solitamente frequentati. Il primo episodio, dice l’accusa, risale a mercoledì scorso, quando il 31enne, sotto l’effetto di stupefacenti, ha maltrattato violentemente la madre in seguito al rifiuto di ottenere denaro, che si è ritrovata con una prognosi quantificata in almeno due giorni. Il tutto sotto agli occhi di un testimone, un operaio impegnato in lavori di ristrutturazione dell’abitazione sottostante.

Nel secondo caso, i comportamenti ritenuti vessatori verso la compagna, andavano avanti da gennaio, con particolare gravità nel mese di luglio.

Maggiori controlli e più pattuglie interforze in vista del Ferragosto

In prefettura si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per fare il punto sui dispositivi di controllo e vigilanza lungo il litorale per tutto il mese

CONTROLLI STRADALI POLIZIA LOCALE RAVENNA MARINA DI RAVENNANel pomeriggio di oggi, lunedì 12 agosto, si è riunito in prefettura il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per fare il punto sui dispositivi di controllo e vigilanza organizzati lungo il litorale ravennate per il mese di agosto, con particolare attenzione ai giorni del “ponte” di Ferragosto.

Nel corso dell’incontro, è stata analizzata la situazione partendo da un recente episodio a Lido di Classe, dove una lite tra giovani è sfociata in una rissa, culminata nel ferimento di un ragazzo e nel suo successivo ricovero in ospedale. Un episodio grave che impone il massimo sforzo da parte degli investigatori per individuare i responsabili dell’aggressione. I militari dell’Arma dei Carabinieri sono già al lavoro, esaminando ogni dettaglio rilevante per le indagini.

Con l’aumento della presenza di giovani nei locali della riviera durante queste sere estive, è stato deciso di potenziare i controlli delle forze di Polizia, soprattutto nelle ore serali e notturne, per contrastare la cosiddetta “malamovida”. I controlli mirano anche a garantire la massima sicurezza stradale possibile, con l’obiettivo di assicurare una mobilità sicura per i giovani e per tutti gli altri utenti della strada.

Finora sono stati effettuati numerosi controlli e sono state comminate diverse sanzioni, ma l’obiettivo principale resta quello di prevenire e fermare comportamenti che possano disturbare l’ordine e la sicurezza pubblica. Questa strategia è stata sviluppata in collaborazione con i sindaci del territorio per garantire un divertimento sano e responsabile, prevenendo ogni forma di illegalità ed eccesso

FS, varato a Marradi il nuovo ponte sul Lamone della linea Faenza-Firenze / VIDEO

Per la rimozione della vecchia travata e il posizionamento della nuova è stata impiegata una gru alta oltre 30 metri e della portata di 700 tonnellate

Varo Ponte Sul Lamone Marradi 120824 (3)A Fantino, nel comune di Marradi, Rete Ferroviaria Italiana (del Gruppo FS Italiane) sta effettuano il rinnovo del ponte ferroviario sul fiume Lamone, sulla linea Faenza – Borgo S. Lorenzo – Firenze.

Dopo la rimozione del vecchio impalcato lungo circa 34 metri, avvenuta nei giorni scorsi, questa mattina, lunedì 12 agosto, è stata varata la nuova travata metallica del peso di oltre 200 tonnellate. Già completate le attività di consolidamento e impermeabilizzazione delle spalle del ponte su cui poggia la nuova travata.

Circa 50 i tecnici di RFI e delle imprese appaltatrici al lavoro nel cantiere, coadiuvati da vari mezzi d’opera. Per la rimozione della vecchia travata e il posizionamento della nuova è stata impiegata una gru alta oltre 30 metri e della portata di 700 tonnellate. I componenti della gru sono stati portati nell’area di cantiere con vari trasporti eccezionali e sono stati assemblati sul posto con l’ausilio di una seconda gru. Per consentire questa attività è stata realizzata un’area di cantiere su due livelli: uno superiore per la gru di supporto e per il deposito della nuova e della vecchia travata e uno inferiore per la gru utilizzata per movimentare le travate. L’investimento di RFI per questo intervento è di circa 12 milioni di euro.

Il rinnovo del ponte sul Lamone è parte degli interventi di RFI sulla linea Faentina avviate il 3 agosto e che si concluderanno il primo settembre. In particolare è stata avviata la prima fase dei lavori per installare il nuovo sistema ERTMS (European Railway Traffic Management System), il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni che una volta attivato permetterà di avere sulla linea prestazioni più elevate. Il valore complessivo di quest’ultima attività, finanziato con risorse del Pnrr, ammonta a 140 milioni di euro.

Cantiere da 300mila euro per consolidare i versanti sul Lamone

Lo scopo è migliorare la stabilità della scarpata che affaccia sul fiume per mettere in sicurezza l’abitato di Fognano

Lavori Fognano 1A Fognano, nel comune di Brisighella, si apre un cantiere da 300mila euro per consolidare i versanti sul fiume Lamone e ridurre il rischio idrogeologico. Le opere, finanziate dal Pnrr e progettate dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, si concluderanno in autunno.

Migliorare la stabilità della scarpata che affaccia sul fiume Lamone per mettere in sicurezza l’abitato di Fognano, nel comune di Brisighella: è lo scopo delle opere di consolidamento sui versanti, finanziate dal Pnrr con 300mila euro, avviate dalla Regione per preservare la scarpata fluviale da un possibile arretramento e ridurre il rischio idrogeologico nell’area bagnata dal fiume.

Lavori Fognano 2Il progetto e la direzione dei lavori sono a cura dei tecnici dell’Ufficio territoriale di Ravenna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Attualmente è in corso la riprofilatura del ciglio della scarpata, erosa dall’alluvione dello scorso anno, oltre al taglio della vegetazione morta e pericolante. Allo stesso tempo si sta provvedendo alla messa in opera delle reti protettive e di una geo-griglia di contenimento aderente al terreno. La struttura è tenuta ferma da un intreccio di funi in acciaio bloccate in superficie con una chiodatura diffusa. Questi interventi si aggiungono a quanto già realizzato a Fognano alla confluenza del Rio Bagno con il Lamone. Per risistemare le scarpate sono stati impiegati rivestimenti in reti anti-erosive e calcestruzzo, tiranti, chiodature e dreni sub-orizzontali.

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