venerdì
18 Luglio 2025

Il renziano Bartolotti boccia il Pd locale

Mister Micoperi non scende in campo ma scarica il candidato Liverani
«Serve una figura forte che non vedo nemmeno nelle liste avversarie»

Fino a poche settimane fa un po’ tutti gli addetti ai lavori – pubblicamente e più spesso lontano dai microfoni – tiravano in ballo il suo nome o si domandavano quale sarebbe stato il ruolo di Silvio Bartolotti nell’imminente campagna elettorale ravennate. C’era chi lo avvicinava al Pd – lui che aveva sostenuto pubblicamente Matteo Renzi quando da queste parti i renziani si contavano davvero ancora sulla punta delle dita – chi lo vedeva bene invece come candidato a sindaco contro il Pd, magari nella lista civica in divenire di Maurizio Bucci, lui che era stato tra i protagonisti, sul palco, dell’inaugurazione del nuovo Mariani dell’imprenditore ora appena fuoriuscito da Forza Italia.

In realtà adesso è possibile che la campagna elettorale appena inaugurata in città lo veda invece solo come spettatore, nonostante sia stato tirato per la giacca più volte dalla politica, soprattutto dopo la fama planetaria ottenuta con la sua Micoperi per l’operazione di raddrizzamento della Costa Concordia. Prima dell’operazione al Giglio di certo non era stato invece al centro delle stesse attenzioni… «Ma a Ravenna, a differenza di quello che succede in altre città, è davvero difficile fare gli imprenditori…», ci racconta ricevendoci nel suo ufficio di via Trieste. «Dio solo sa quante volte ho tentato una collaborazione con il sindaco Matteucci e la sua giunta, ma ogni tentativo è andato a vuoto».

Il cruccio, per il patron di Micoperi, è in particolare quello di non trovare corrispondenze tra il Pd locale e quello nazionale guidato da Renzi, di cui resta un grande fan. «Vedo molta differenza tra il Partito democratico che è riuscito a ridare dignità al nostro Paese e quello ravennate, ancora molto legato alla politica del passato. Ci vorrebbe un Renzi anche a Ravenna: questa città ha bisogno di una figura forte, rappresentativa, che ridia slancio…». Un identikit che non corrisponde per Bartolotti a quello di Enrico Liverani, scelto invece dai vertici locali dei democratici come candidato a sindaco. «Non condivido nella maniera più assoluta il metodo: il Pd attraverso elezioni primarie, avrebbe potuto fare una scelta più democratica, anziché imporne una dall’alto senza rispettare i cittadini».

«Ora – continua l’imprenditore ravennate – anche a Ravenna sono diventati tutti renziani, ma bisogna fare attenzione e cercare di capire chi lo è veramente e chi per finta. Non ce l’ho con Liverani personalmente (lui che è però ex sindacalista e rappresenta di certo l’ala più a sinistra di Renzi del Pd, ndr), ma non credo sia la scelta giusta per Ravenna e per affrontare i problemi della città. Questa volta il Pd potebbe avere brutte sorprese alle elezioni».

Ma per Bartolotti – che smentisce di star collaborando con la Pigna di Maurizio Bucci come continua a pensare qualcuno – non sembrano esserci all’orizzonte neppure alternative valide. «Non penso possano funzionare le liste anti Pd di cui sento parlare, ma che sono costruite con la logica della vecchia politica. Resto convinto che se all’interno del Pd non si costruiscono condizioni diverse a favore della nostra comunità (la speranza che ci confida Bartolotti è ancora quella che il Partito democratico decida di cambiare il nome del candidato, magari con pressioni dal nazionale, ndr), serva qualcuno di spessore fuori dalla politica che faccia ripartire questa città con competenza e le faccia ritrovare il suo orgoglio romagnolo. Al momento non vedo persone che possano essere in grado di farlo, ma se se ne candiderà una, avrà il mio sostegno, indipendentemente dalla lista per cui si presenterà. E oltre alle persone servono programmi, che non sono ancora sul tavolo».

La ricetta per far ripartire Ravenna, secondo Bartolotti, deve passare in primo luogo dalle infrastrutture, per cercare di combattere il tradizionale isolamento in cui versa la città. «Poi turismo, porto e la darsena: possibile che in questi anni non si sia riuscito a dare il via a un progetto serio di riqualificazione?».

Ecco i vincitori della maratona dei record Conquistato un titolo italiano assoluto

E per la prossima edizione si pensa a ripristinare la 30 km

In una calda giornata di sole, Tarik Marhnaoui in 2:20:15 e Catherine Bertone vincono la XVII Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte. Per la valdostana Catherine Bertone tripla soddisfazione, perché con il tempo di 2:39:19 ha conquistato anche il titolo italiano assoluto di maratona e ha fissato il nuovo record della corsa di Ravenna in campo femminile, superando quello di Maria Cocchetti del 2001. A vincere il titolo italiano maschile invece è stato Dario Santoro dell’Atletica Potenza Picena in 2:24:25, terzo alla maratona, dietro all’altro marocchino Mohammed El Kasmi, giunto 2° (2:22:33). Per il podio tricolore dietro a Santoro, Massimiliano Strappato dell’Atletica Osimo in 2:25:32 (4° tempo della maratona) e Massimiliano Brigo della Bovisio Masciago in 2:25:46 (5° alla maratona).

Tra le donne il podio della maratona è coinciso con quello del Campionato Italiano Assoluto Maratona, ovvero alle spalle della trionfatrice Bertone dell’Atletica Sandro Calvesi (2.39.19), Anna Spagnoli di Forlimpopoli dell’Atletica Futura (2:42:23), argento, e la sarda Claudia Pinna del Cus Cagliari (2:44:53), bronzo.

Per il secondo anno consecutivo, affluenza record, per la Maratona internazionale Ravenna Città d’Arte, che ha superato le 6000 presenze nel corso della due giorni di manifestazione: 2757 gli iscritti alle due gare competitive (arrivati al traguardo 1041 alla maratona e 1353 alla mezza) e 3500 quelli che hanno partecipato a Family Run, 10 km e Urban Walking. Un risultato raggiunto con una gara in meno rispetto al 2014, la 30 km che tornerà il prossimo anno.

Sono state 34 le nazionalità presenti, un record per la manifestazione organizzata da Ravenna Runners Club. Emozionante la partenza preceduta da un lunghissimo biscione colorato che per disperdersi ci ha messo 5 minuti. Le cheerleaders dei Chiefs hanno colorato e animato la zona di partenza e arrivo in via di Roma per tutta la gara, mentre i giocatori dei Chiefs in divisa hanno fatto da cordone all’avvio.

Molto contento il vincitore della maratona, portacolori della Colleferro Atletica: “Sonopartito solo e sono arrivato solo – commenta il marocchino Marhnaoui -. E’ la prima volta che vengo a Ravenna, mi piace correre la mezza, ma questa volta ho pensato di provare la maratona e sono molto contento perché ho migliorato anche il mio personale. Il percorso è bellissimo: i primi due giri mi sono piaciuti meno perché ci sono tante curve, ma gli ultimi tre in rettilineo sono proprio nelle mie corde, perché si corre tanto. Per me è stata una bellissima giornata e sono contentissimo”.

Felice a metà il campione italiano pugliese Santoro: “Innanzitutto sono soddisfatto per il titolo italiano, ma non per il tempo. Nella prima parte mi sono lasciato andare a strappi e dal 30 km ho corso coi crampi. Se fosse stata un’altra maratona mi sarei fermato, ma c’era in palio il titolo italiano e sono andato avanti. Riparto da qui per fare meglio la prossima volta. Ringrazio chi è venuto da Manfredonia a sostenermi e dedico il titolo a mio figlio di 4 anni, a mia moglie e alla mia famiglia”.

Sprizza gioia da tutti i pori Catherine Bertone, valdostana di padre italiano nata in Turchia: “Dedico la vittoria del titolo alla parte italiana della famiglia. E’ la prima volta che sono a Ravenna, è una bella corsa, molto paesaggistica, è bello correre tra i monumenti. Sono felicissima per il titolo e al record della manifestazione non avevo nemmeno pensato”.

La mezza maratona. Il riminese Gianluca Borghesi dell’Atletica Imola Sacmi ha vinto la mezza maratona (1:10:49), davanti al marocchino dell’Edera Forlì Smail Charfaoui (1:11:06), secondo, e all’altro marocchino Abderrazak Haoul del Salcus (1:12:36). Borghesi a Ravenna è di casa e quest’estate aveva già vinto la Ravenna Night Run. “È stata dura correre con questo caldo inaspettato a novembre, si è fatto sentire durante la gara. Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto, perché ho ripreso ad allenarmi da tre settimane. In estate l’idea era di partecipare alla maratona, ma ho avuto qualche acciacco ultimamente e così ho dovuto rinunciare e ho deciso di fare la mezza”.

Prima assoluta e subito vincente Francesca Iachemet del’Atletica Trento (1:20:17), che ha tagliato il traguardo prima di Paola Dal Mas della Libertas Porcia (1:21:05) e della terza classificata Valentina Menonna dell’Atletica Candelo (1:23:54). “Sono contentissima per il tempo, che è buonissimo – commenta Iachemet -. È la prima volta che vengo a Ravenna e uno dei motivi è stato proprio la possibilità di correre passando accanto a sette degli otto monumenti patrimonio dell’Unesco. Complimenti all’organizzazione e speriamo di rivederci il prossimo anno”.

Alla 10 km ha partecipato anche l’assessore allo Sport Guido Guerrieri che ha terminato la sua corsa a un’ora e cinque minuti, ma il suo entusiasmo non è per il tempo ma per la bellissima giornata di sport. “È stato uno spettacolo bellissimo. Vedere alla partenza un biscione interminabile di cui non si vedeva la fine è stato entusiasmante. Una vera giornata di festa per la città. La Maratona è cresciuta è diventata un evento di richiamo, cominciato sabato con la Family Run. Ancora una volta sono stati raggiunti numeri altissimi e importantissimi”.

Un altro successo, dunque, per Ravenna Runner Club. “Per mettere in piedi una manifestazione del genere ci vuole tanta passione – ammette il presidente Stefano Righini -. Siamo stati baciati anche dal clima, è stata una giornata bellissima e calda. La partenza è stata emozionante: dallo sparo all’ultimo atleta sono passati 5 minuti. Siamo stati gratificati quest’anno dalla Fidal con il Campionato Italiano Assoluto Maratona, un riconoscimento che ci fa piacere e premia il lavoro fatto in questi anni. Una volta la maratona di Ravenna era piccola, ora no. La soddisfazione è grande perché la maratona è sempre più internazionale. Un ringraziamento alle autorità, alle forze dell’ordine, agli sponsor e ai volontari, essenziali per la realizzazione dell’evento”.

Oltre un mese di eventi e incontri contro la violenza (non solo) di genere 

La rassegna frutto del lavoro di quindici associazioni e del Comune

“Una società per relazioni, strade alternative alla violenza” è il titolo della rassegna – 23 iniziative iniziate il 7 novembre e che proseguiranno fino al 21 dicembre – dedicata dal Comune e da 15 diverse realtà associative ravennati, con il patrocinio della Consigliera di parità della Provincia Sonia Alvisi, alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Saranno proposti incontri e appuntamenti che avranno come protagonisti l’arte, il cinema, il teatro, la musica e i libri.
“Questa progettualità condivisa – ricorda l’assessora alle Politiche e cultura di genere Giovanna Piaia – ha preso voce negli incontri di ‘Conosciamo la vita delle donne a Ravenna?’ e si è realizzata intrerpretando, attraverso linguaggi culturali e artistici diversi, la densità eterogenea dei conflitti relazionali. Centrale nella rassegna resta il conflitto uomo donna, ma interessante sarà approfondire il conflitto nel genere, quello che vivono le donne interiormente e fra donne. Osserveremo i conflitti in ambito lavorativo e intrafamiliare, generazionale anche tra pari, ma non perderemo mai d’occhio il punto di vista di genere, anche quando parleremo di conflitti bellici e delle possibili soluzioni pacifiche, creative ed evolutive dei conflitti. La nostra idea di fondo e di prospettiva è che dalla dignità delle donne dipende la dignità maschile e solo nella migliore qualità di relazioni fra donne e uomini potremo avere una reale qualità civile e democratica della società”.

LUNEDÌ 9 NOVEMBRE

Ore 20.30 Casa delle Donne, via Maggiore 120
Incontro con Lidia Menapace, autrice di “Io, partigiana. La mia Resistenza”, a cura di associazione Udi e Casa delle donne.

GIOVEDÌ 12 NOVEMBRE
Ore 17/19 Sala d’Attorre, via Ponte Marino 2
Conferenza di Stefano Ciccone, di associazione Femminile Maschile Plurale; presenta Piera Nobili; partecipa l’assessora alle Politiche e cultura di genere Giovanna Piaia
Ore 19.39/22.30 sala di via Gaspare Garattoni 1
Aperitivo con buffet a pagamento; incontro/laboratorio per adulti condotto da Psicologia Urbana e Creativa. I due appuntamenti rientrano nel ciclo “Tra potere e libertà: alle radici della violenza”, a cura di associazione Femminile Maschile Plurale e Psicologia Urbana e Creativa.

VENERDÌ 13 NOVEMBRE
Ore 10 aula magna istituto Morigia, via Guglielmo Marconi 6
Incontro/confronto con gli/le studenti del progetto “La scuola promotrice di salute”, con Stefano Ciccone di associazione Femminile Maschile Plurale e dottor Giorgio Palazzi Rossi. Nell’ambito del ciclo “Tra potere e libertà: alle radici della violenza”, a cura di associazione Femminile Maschile Plurale e Psicologia Urbana e Creativa.
Ore 21 Casa delle Donne, via Maggiore 120
Incontro con Carla Baroncelli, autrice di “Storie sui fili”; inaugurazione di una installazione fotografica e letture di alcune storie tratte dal libro. A cura di Casa delle Donne e Linea Rosa.

LUNEDÌ 16 NOVEMBRE
Ore 21 centro Cisim di Lido Adriano, viale Parini 48
Proiezione del documentario “Asmarina” di Alan Maglio e Medhin Paolos. A seguire incontro con Igiaba Scego per la presentazione del suo libro “Adua”. Nell’ambito del ciclo “Relazioni familiari, identità e conflitti”, a cura di cooperativa sociale Libra.

VENERDÌ 20 NOVEMBRE
Ore 17 sala albergo Cappello, via IV Novembre 41
Incontro “Leadership al femminile: una leadership generativa”, con Simona Cuomo, psicologa, professor alla Bocconi School of Management. A cura di associazione Soroptimist.

SABATO 21 NOVEMBRE
Ore 11 libreria Feltrinelli, via Armando Diaz 14
Incontro “Donne e diritto”, riflessioni a partire dalla recente pubblicazione “Donne, diritto, diritti. Prospettive del giusfemminismo” (autori vari, a cura di Thomas Casadei). A cura di associazione Life.

DOMENICA 22 NOVEMBRE
Ore 15.30 teatro Socjale di Piangipane, via Piangipane153
Spettacolo teatrale “Un brutto spettacolo”, della compagnia teatrale Magazzino FS di Cotignola. Regia di Piero Nabendu Zama. A cura di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil provincia di Ravenna, in collaborazione con Linea Rosa.

LUNEDÌ 23 NOVEMBRE
Ore 17 Sala d’Attorre, via Ponte Marino 2
Incontro “Amore e violenza nell’adolescenza”, con Doriana Togni, sociologa, e Alessandra Campani, dell’associazione Nondasola di Reggio Emilia. A cura dell’associazione Femminile Maschile Plurale.

MERCOLEDÌ 25 NOVEMBRE
Ore 10 centro Cisim di Lido Adriano, viale Parini 48
Proiezione del film “Little miss sunshine” di Jonathan Dayton. Nell’ambito del ciclo “Relazioni familiari, identità e conflitti”, a cura di cooperativa sociale Libra.
Ore 11.30 Giardino Sorelle Mirabal, via Tolmino (zona stadio)
Inaugurazione dell’opera Mariposas, dedicata alle sorelle Mirabal, intervento di urban art realizzato dalla artista Hyuro. A cura di Casa delle Donne e associazione culturale Indastria in collaborazione con il Subsidenze street art festival e l’assessorato alle Politiche giovanili.
Ore 18 Circolo dei Forestieri, via Corrado Ricci 22
Presentazione del progetto “Inside Out: il potere della condivisione”. A cura di Linea Rosa.
Ore 18.30 Caffè Letterario, via Armando Diaz 26
Presentazione del libro “L’amore cattivo” di Francesca Mazzucato, coordina Matteo Cavezzali, giornalista del Fatto quotidiano.

GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE
Ore 20.30 Sala Nullo Baldini, via Faentina 106
Proiezione del film “Nella terra del sangue e del miele”, di Angelina Jolie. A cura del circolo Cooperatori e dell’associazione Femminile Maschile Plurale.

VENERDÌ 27 NOVEMBRE
Ore 21.30 Mama’s club, via San Mama 75
“Non avendo il fucile tra le mani”, serata dedicata alla presenza e al ruolo delle donne antifasciste italiane nella guerra civile spagnola. A cura dell’associazione Volontari spagnoli. A seguire “La figura e le canzoni di Federico Garcia Lorca”.

MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE
Ore 14.30/16.30 centro Cisim di Lido Adriano, viale Parini 48
“Le relazioni familiari”, incontro condotto dalle psicologhe Marisa Biondi e Milena Romboli. Nell’ambito del ciclo “Relazioni familiari, identità e conflitti”, a cura di cooperativa sociale Libra.

GIOVEDÌ 3 DICEMBRE
Ore 21 Mama’s club, via San Mama 75
Lettura teatrale “Dialogo sentimentale” (tratto da “Mal di Pietre” di Milena Agus) con Marina Magnani, direttrice artistica del festival “Donne verso il mare aperto”; Giselle Cavallari, psicoterapeuta; Antonella Barbanto, vocalist. A cura dell’associazione Fidapa.

SABATO 5 DICEMBRE
Ore 21 teatro Socjale di Piangipane, via Piangipane 153
Spettacolo teatrale della compagnia delle Liridi. A cura di Linea Rosa in occasione del 24° compleanno dell’associazione.

DOMENICA 6 DICEMBRE
Ore 21 teatro Novella Montanari, ex Zodiaco, viale Enrico Mattei 28
Spettacolo teatrale “Donna”. Regia di Alessandra Cogoli e Patrizia De Palma. A cura di associazione Bolero Danzarte e di associazione Quelli della Recita.

MARTEDÌ 8 DICEMBRE
Ore 17 chiesa dei Cappuccini, via Guglielmo Oberdan 6
“Coro femminile per un giorno” in “Donne in canto”, diretto da Etsuko Ueda; al pianoforte Monica Ferrini, al violoncello Marcella Trioschi. A cura di Casa delle Donne. A seguire letture da “Voci di donne”, a cura di Carla Scala dell’associazione Asja Lacis.

GIOVEDÌ 10 DICEMBRE
Ore 21 Mama’s club, via San Mama 75
Piece “Quando l’amore…”, come e perché la coppia contemporanea naufraga, sempre più spesso, nella deriva della violenza. Regia di Alessandro Braga, con Elisabetta Rivalta, Lorenzo Carpinelli, Alessandro Braga. Relatrice Olga Cellentani, psicoanalista. A cura dell’associazione Fidapa

MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE
Ore 10 centro Cisim di Lido Adriano, viale Parini 48
Proiezione del film “Caterina va in città” di Paolo Virzì. A seguito di ogni proiezione verrà offerto un piccolo buffet che consentirà di dialogare liberamente con i/le partecipanti. Nell’ambito del ciclo “Relazioni familiari, identità e conflitti”, a cura di cooperativa sociale Libra.

LUNEDÌ 21 DICEMBRE
Ore 14.30/16.30 centro Cisim di Lido Adriano, viale Parini 48
“Le relazioni familiari”, incontro condotto dalle psicologhe Marisa Biondi e Milena Romboli. Nell’ambito del ciclo “Relazioni familiari, identità e conflitti”, a cura di cooperativa sociale Libra.

Liceo classico Dante Alighieri, piazza Anita Garibaldi 2
“Microfono aperto speaker corner”: un’esperienza che permetterà ai ragazzi e alle ragazze di esprimersi liberamente in merito ai temi del conflitto e delle diversità. A cura di Citta@ttiva in collaborazione con il liceo classico Dante Alighieri.

Fingevano di voler comprare casa per rubare gioielli e denaro

Arrestata una coppia e condannata per direttisima a un anno e otto mesi

La tecnica era abbastanza semplice: la donna, 33 anni, andava a chiedere informazioni circa la vendita di immobili nel quartiere distraendo i padroni di casa, l’uomo, invece 28 anni, andava a ripulire l’abitazione di denaro e preziosi.

I Carabinieri della Stazione di Fusignano li hanno arrestati dopo averli blottacati all’interno di un cortile e hanno trovato loro addosso oggetti d’oro e 600 euro appena rubati a una coppia di ignari pensionati e precedenti refurtive. I due, pregiudicati, risiedono nel bolognese e nel modenese e i militari li definiscono genericamente “nomadi” di di cittadinanza italiana.

Giudicati con rito direttissimo, sono stati entrambi condannati a un anno e sei mesi di reclusione. L’uomo dovrà scontare la pena in carcere la donna in regime degli arresti domiciliari.

Civati atteso in città con Maestri mentre Paglia entra in Sinistra Italiana

Il fondatore di Possibile al Caffé letterario lunedì 9 novembre. I due deputati ravennati, divisi a Roma, in città sostengono la Sutter

Pippo Civati, ex Pd fondatore del movimento Possibile, sarà a Ravenna lunedi 9 novembre alle 18 al Caffé letterario di via Diaz in un incontro che vedrà con lui anche i colleghi deputati Beatrice Brignone e il ravennate Andrea Maestri.

L’incontro arriva in una data quanto mai significativa, visto che proprio sabato 7 novembre a Roma, al Quirino, è nato un nuovo soggetto politico che include deputati di Sel ed ex Pd, ma non Pippo Civati e Andrea Maestri che ne sono rimasti fuori.

Invece, tra i parlamentari ravennati, a Sinistra Italiana ha aderito Giovanni Paglia che sul suo profilo facebook ha scritto: “Tanti eravamo oggi al Quirino e altrettanti fuori, per la presentazione del nuovo gruppo parlamentare Sinistra Italiana. Cominciamo bene e questo ci da la grande responsabilità di metterci tutti i giorni a disposizione di ogni lotta, per aiutarla ad andare un passo avanti e per trarne la spinta a fare lo stesso. Io intanto sono orgoglioso e felice di poter dare una mano”.

I due, Paglia e Maestri, a Ravenna sostengono invece entrambi il progetto Ravenna in Comune e la candidato a sindaco Raffaella Sutter.

 

Nella foto Andrea Maestri, Beatrice Brignone e Pippo Civati di Possibile, tutti e tre a Ravenna lunedì 9 novembre.

Il comitato Ave Ravenna chiede che in piazza Kennedy si scavi ancora

“Aiutateci a salvaguardare il nostro patrimonio affinché non sia nuovamente sepolto e diventi fonte di guadagno”

Riceviamo e pubblichiamo l’appello del comitato AveRavenna in merito agli scavi di piazza Kennedy dove sono emerse le vestigia di Sant’Agnese durante i lavori di riqualificazione. Il comitato chiede che si proceda a scavare per riscoprire il tesoro archeologico della città per farlo diventare una fonte di guadagno per i giovani e la città.

“Scriveva lo storico Agnello “la mia casa … chiamata casa presbiteriale nella zona detta -ai Ninfei- vicino alla chiesa di S. Agnese …”.

Il Ninfeo era una delle due fontane monumentali, arricchite di statue rappresentanti le divinità protettrici della acque, citate nelle memorie storiche della Ravenna romana; una fontana è indicata nella area davanti al Mercato coperto, alla confluenza dei due fiumi cittadini, il FLUMISELLUM ed il PADENNA, l’altra fontana è indicata vicino alla chiesa di S. Agnese. Il ninfeo vicino a S. Agnese era il bacino di raccolta acque che defluivano dall’acquedotto costruito da Traiano che proveniva da Galeata e che da essa si dipartivano per tutta la città.

Ne sono la prova i tratti di condutture rinvenuti nello scavo effettuato sotto la Banca Popolare in piazza Arcivescovado.

Perché non continuare a scavare in piazza Kennedy per recuperarne i resti ?

Si parla attualmente della basilica di S. Agnese e ci si batte per “salvarne” ciò che è emerso.

Parliamo dei resti situati nell’angolo nord-ovest della ex Piazza del mercato che fu aperta nel cuore di Ravenna tra la fine del 1937 e l’estate del 1938. C’è chi vuole attivarsi per la sua salvaguardia e chi vede nei resti di S. Agnese un irrealizzabile sogno di antichi mosaici.

Il 20 giugno 1811 il Podestà di Ravenna cedette al Prefetto del Rubicone le colonne e i marmi di ragione demaniale esistenti nella soppressa chiesa di S. Agnese perché fossero trasportati a Milano.

Si riservò “di conservare 4 colonne che sono di pregio” tutte le altre sono di poco valore, essendo le medesime di marmo inferiore. La chiesa di S. Agata in via Mazzini fu costruita contemporaneamente a S. Agnese ed erano una copia dell’altra chiesa.

Della chiesa di S. Agnese abbiamo resti sparsi in città.

Le sue colonne più importanti sorreggono il porticato davanti all’ex negozio Bubani in Piazza del Popolo. Un frammento d’ambone marmoreo è all’interno del Museo Nazionale di Ravenna.

Un sarcofago di marmo greco venato è conservato dentro alla Basilica metropolitana (Duomo) come altare del SS. Crocifisso, nella seconda cappella della navata sinistra, contenente le reliquie di San Esuperanzio, fondatore della chiesa di S. Agnese, e di San Massimiano vescovo che la consacrò al culto cristiano.

Nel cortile interno del palazzo Rasponi delle Teste era conservato un capitello di tipo corinzio di età tardo-romana.

E’ ormai noto che la chiesa di S. Agnese fu costruita sul tempio di Ercole da cui il nome di Ercolana a questa zona della città: davanti al tempio c’era un statua consacrata al sole raffigurante Ercole detto orario perché reggeva una meridiana. La statua fu distrutta durante uno dei tanti terremoti ravennati; il suo basamento è ora il sostegno della “colonna dell’aquila” di piazza XX settembre.

Ravenna possiede, in via Pier Traversari, il Dipartimento di Storia Cultura Civiltà dell’Università di Bologna con specializzazioni in Archeologia, ma costringe gli studenti, che costituiscono un’eccellente forza lavoro, a costosi tirocini di scavo all’estero e qui a Ravenna, dove straripiamo di reperti archeologici, implodiamo nel più tacito e inoperoso silenzio.

Riprendiamoci ciò che ci appartiene e smettiamo di adagiarci alle decisioni che pochi prendono al nostro posto.

Aiutateci a salvaguardare il nostro patrimonio affinché non sia nuovamente sepolto ma diventi una fonte di lavoro e guadagno per noi e i nostri figli”.

Sequestrate reti da posta dagli uomini della Guardia costiera

L’intervento, dopo una segnalazione,  alla foce del fiume Savio

Nella mattina di sabato 7 novembre, gli uomini della guardia Costiera di Ravenna, a bordo del gommone B 95, a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa, hanno rimosso e conseguentemente sequestrato circa 1000 metri di reti da posta illegalmente collocate alla Foce del fiume Savio.

Le reti semi affioranti, a causa del loro posizionamento e della mancata segnalazione, avrebbero potuto causare non poche difficoltà ai natanti che transitavano in quel tratto di mare frequentato dai diportisti del locale Circolo Velico.

Foto con paziente appena deceduta Pm chiede archiviazione

Nel processo a carico dell’ex infermiera di Lugo

La Procura di Ravenna ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto con l’ipotesi di vilipendio di cadavere per i due scatti che ritraggono l’ex infermiera 43enne Daniela Poggiali dell’ospedale “Umberto I” di Lugo, sorridente e con i pollici alzati accanto a una paziente appena deceduta.

Lo rivela in un’agenzia – che qui citiamo testualmente – l’Ansa. La circostanza è emersa venerdì sera a margine del processo che in corte d’assise a Ravenna vede la 43enne accusata di avere ucciso una paziente 78enne l’8 aprile 2014 con una iniezione letale di potassio.

Con la bici cade in un dirupo Arriva il soccorso alpino

È finito in un dirupo mentre stava percorrendo con la sua mountain bike un sentiero nel comune di Zattaglia, fratturandosi una caviglia.

Per soccorrerlo è stato necessario l’intervento del Soccorso alpino che ha impegnato sabato mattina due squadre di tecnici delle stazioni Monte Falco e Rocca di Badolo.

Il ciclista, un 49enne di Castel Bolognese, stava percorrendo alcuni sentieri nel bosco in località Cà Cavina. È stato recuperato con il verricello, e trasportato al pronto soccorso. (Ansa.it)

Bravata finita male: quindicenne ricoverato dopo una caduta

Insieme ad alcuni amici cercava di arrampicarsi sulla parete di un capannone in disuso a Lugo

Un ragazzino di quindici anni è ricoverato al Bufalini di Cesena dove è arrivato, trasportato dall’elisoccorso, dopo una caduta da circa cinque metri di altezza di un capannone abbandonato, in via Taglioni, a Lugo. La giovane vittima riporta numerose fratture ma non è fortunatamente in pericolo di vita. L’esatta dinamica dell’incidente è al vaglio, ma pare probabile che si sia trattato di una bravata finita in un incidente. Il ragazzino infatti sarebbe caduto nel tentativo di arrampicarsi su una parete dell’edificio in disuso, ma recintato, chiuso, tenuto in condizioni di sicurezza e in genere non frequentato. L’adolescente lughese si trovava insieme a due o tre coetanei che hanno chiamato i soccorsi. Sul posto anche i Vigli del Fuoco di Lugo e i Carabinieri.

«Coraggio e tenacia per la svolta» Bucci corre per la Pigna

L’imprenditore e consigliere comunale sarà il candidato sindaco della lista civica “per immaginare Ravenna senza il Pd”

«Per fare il candidato di una lista come la Pigna ci vuole un matto come me, non avrei mai potuto chiederlo a una “persona normale”». Maurizio Bucci chiude con una battuta il discorso in cui annuncia ufficialmente la propria candidatura per la neonata lista civica La Pigna, di cui è fondatore e presidente. Del resto tutto il discorso dell’imprenditore nella sede di via Circonvallazione al Molino (curiosamente ex sede di Forza Italia, il partito da cui Bucci è da poco fuoriuscito) è un mix fatto di grandi temi e impegni, ma che vuole trasmettere anche schiettezza, passione, sentimento dove non mancano aneddoti e qualche battuta che strappa più di una risata. Bucci in realtà parla per ultimo dopo persone provenienti dai diversi ambiti (insegnanti, architetti, traduttrici, attori, consulenti aziendali, avvocati, ingegneri, persone giovani e meno giovani, uomini e donne) che mettono nome e faccia a sostegno del progetto La Pigna come Silvia Gaudenzi, Stefano Cavina, Cristiano Caldironi, Micheline Lopez, Giulio Mongardi, Fatima Dehestany, tanto per citare alcuni. “Persone che magari”, spiega il vicepresidente Andrea Bandini “a livello nazionale hanno riferimenti politici diversi ma che hanno un’idea invece di cosa vogliono per Ravenna.”

E la prima cosa è l’idea appunto di “svolta”, di vera valorizzazione delle potenzialità della città che il sistema di potere vigente da ormai decenni secondo loro non è in grado di effettuare. “Passione, coraggio, trasparenza, entusiasmo, positività e anche umiltà” sono tra le parole d’ordine del candidato sindaco che propone un modello di intraprendenza, da imprenditore qual è (come è noto è lui ad aver dato vita al Mariani Lifestyle), in cui si riconosca il valore del “rischio”, del “mettersi in gioco”. Tutte caratteristiche che a suo dire mancano al candidato Pd e in generale a questa classe dirigente comunale che, sempre con un una battuta, Bucci dice “farebbe fallire anche un Sali e Tabacchi”.

Nel concreto, La Pigna ha già messo in chiaro alcuni punti qualificanti di un programma che sarà stilato, dicono, anche in base alle competenze e alle individualità di chi vorrà partecipare a un progetto aperto per una città più “libera”. Alcuni di questi aspetti sono quelli che storicamente hanno presentato i programmi di centrodestra in città ma che ora diventano appunto patrimonio di una lista civica trasversale come lo snellimento della macchina comunale (con una drastica riduzione dei numeri dei dirigenti e una revisione al sistema dei premi di produzione), una liberalizzazione dei servizi, l’attacco al sistema delle controllate e poi ancora sicurezza e lotta al degrado (qui l’esempio è quello di quanto fatto a Trento), sostegno alla famiglia come nucleo fondante della società, da non lasciare mai sola quando è in difficoltà. Altri sono invece quelli per cui La Pigna è nata prima come associazione culturale e solo in un secondo momento come formazione politica: la valorizzazione della cultura come volano anche economico, immaginando per esempio Ravenna come città del mosaico e di Dante con la realizzazione di musei e percorsi integrati. E in generale, auspica Bucci, una minor tendenza alla lamentela e un po’ più di positività, una diversa mentalità, più apertura e libertà e maggiore apprezzamento per il lavoro degli imprenditori che non devono vergognarsi della propria eventuale ricchezza.

Il sogno è quello di emulare Perugia e Spoleto che nel pieno dell’onda renziana pro Pd sono comunque passate all’opposizione in nome di una spinta al cambiamento, nel frattempo quella che si profila è una campagna elettorale che Bucci e i suoi immaginano a contatto con la gente, sul territorio, a “stringere le mani delle persone” e ad ascoltare, cosa che dice il consigliere comunale imprenditore “il Pd non è mai stato in grado di fare e questo lo so bene per l’esperienza ormai ventennale in consiglio comunale”. E non è escluso che vedremo presto circolare per le strade comunale il camper La Pigna.

 Non è mancato il riferimento alla mancata alleanza, a lungo cercata, con le forze di opposizione del centrodestra. Un balletto di voci e promesse non mantenute tra Ancisi e la Lega che hanno spinto Bucci a scegliere di riutare l’invito a entrare nella Lega e a correre da solo e subito convinto anche, come si dice, che la candidatura di Elio Bagnari non sia davvero in campo. Obiettivo elettorale? “Partiamo dallo 0 percento, per noi tutto quello che arriva è buono. E puntiamo a vincere, certo non possiamo garantire nulla a nessuno, noi. In caso di ballottaggio, valuteremo”.

In sala, a dare l’idea davvero di un’impresa dove Bucci non è solo, tanta gente di diversa provenienza e sul fondo anche Giuseppe Roccafiorita, l’ex Pd renziano che come ci aveva rivelato è pronto a correre per La Pigna e che potrebbe addirittura rivestire il ruolo di capolista.

Videosorveglianza, illuminazione e assistenti: il sindaco sulla sicurezza

Matteucci ringrazia le forze dell’ordine per i posti di blocco in strada con uno scopo preventivo rispetto anche a furti e criminalità

Il sindaco Fabrizio Matteucci interviene sul tema della sicurezza. Ecco la sua dichiarazione, che arriva peraltro all’indomani della notizia secondo cui Ravenna risulterebbe in cima alle classifiche per numero di incidenti stradali sottolineata anche da Alvaro Ancisi e mentre continua a tenere banco un generale dibattito sul tema sicurezza tra i cittadini riguardo a furti, degrado e micro (o macro) criminalità. Inutile dire che si tratta di uno dei temi che si prospettano più caldi in vista della campagna elettorale.

“L’intensificazione nel nostro territorio del numero e dell’intensità  dei posti di controllo e dei posti di blocco – scrive Matteucci – è stato proposto un anno fa dal nostro Questore dottor Mario Mondelli. È un piano per il controllo del territorio contro la criminalità che interessa tutta la nostra provincia. 

Io ho  condiviso totalmente questa sua proposta nel Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico presieduto da Signor Prefetto dottor Francesco Russo.

I posti di controllo in genere interessano un unico senso di marcia delle strade e comportano un utilizzo più limitato sia di mezzi che di uomini e in genere vengono attuati da un unica Forza dell’Ordine.

Un posto di blocco invece  è una postazione dove i passanti e i veicoli vengono fermati  per verifiche e controlli da parte delle Forze dell’Ordine, impegna un numero di mezzi e uomini superiore e in genere è un intervento inter-forze.

A volte i posti di blocco vengono istituiti da parte delle forze dell’ordine in casi eccezionali, per esempio quando si è alla ricerca di un pericoloso latitante o altre gravi ed eccezionali situazioni. Non è il caso di cui parliamo adesso.

Un anno fa, su proposta del Questore nel Comitato Provinciale per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico, con la piena condivisione del Comune di Ravenna, si è deciso di sperimentare l’incremento sia dei posti di controllo che dei posti di blocco, come forma di controllo preventivo del territorio per contrastare l’aumento del numero di alcuni reati predatori molto odiosi come i furti negli appartamenti.

Questa forma di prevenzione tramite il controllo straordinario delle strade di accesso alla città e del forese è una delle azioni che gli esperti valutano come importante azione di contrasto preventivo della criminalità predatoria.

L’altra azione consiste nell’azione investigativa per catturare queste bande che in genere vengono da fuori, come nel caso della recente cattura della banda che faceva pendolarismo fra Ravenna e Catania.

Insieme a questa spiegazione desidero esprimere il mio totale sostegno al nuovo corso impresso dal nostro Questore alle modalità di controllo del territorio del Comune di Ravenna:a fine anno verificheremo l’efficacia che ha avuto e i risultati che ha prodotto.

La criminalità predatoria è cresciuta in tutte le città italiane e dunque anche a Ravenna.

Furti e scippi non sono micro – criminalità : sono criminalità e basta e vanno contrastati con durezza. Vanno contrastati con decisione non solo per i danni economici o patrimoniali che provocano ma anche per i danni devastanti che producono sulla vita delle persone, a partire da quelle anziane.

A fianco del sostegno alle Forze dell’Ordine, che ringrazio sempre, il Comune di Ravenna, sempre d’intesa con il Prefetto e il Questore, mette in pratica un insieme di politiche per la sicurezza urbana.La riassumo in pochi punti e molto parzialmente.

Il sistema della video – sorveglianza che potenzieremo e ammoderneremo sempre di più.

Il grande lavoro dei Mistral a cui aggiungeremo la presenza degli assistenti civici.

L’illuminazione delle zone potenzialmente più critiche.

Azioni antidegrado diffuse, che nelle prossime settimane avranno impulso sul tema delle scritte che deturpato alcune zone della città.

La vivibilità della città.Vie e piazze animate rendono la nostra vita più sicura.Faccio per tutti l’esempio delle azioni attuate in piazza San Francesco dal Comune e dai privati, approfittando di questa circostanza per ringraziare la nostra Archidiocesi che ha condiviso il progetto che porterà in piazza San Francesco la pista del ghiaccio nel periodo natalizio, che renderà quella zona così importante di Ravenna meta di tante famiglie.

Con questo spirito, per fare un altro esempio, lavoriamo al tavolo permanente Comune-CittAttiva-residenti e commercianti della zona della stazione, con azioni permanenti che riguardano l’arredo urbano, l’illuminazione, l’animazione e i controlli di legalità: a questo proposito incontreremo il Prefetto Russo nella giornata del 16 novembre.

Così come, infine, voglio rimarcare il valore della grande collaborazione, sottolineata in molte occasioni dal nostro Prefetto e dal nostro Questore, fra le Forze dell’Ordine e la  Polizia Municipale di Ravenna”.

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