sabato
28 Giugno 2025

Olimpiadi: a contendere l’oro all’Italia c’è il mito del volley ravennate

Karch Kiraly, che ha vinto tutto con il Messaggero, è l’allenatore della nazionale femminile degli Stati Uniti

Kiraly
Kiraly ai tempi del Messaggero Ravenna

L’ultimo ostacolo tra la medaglia d’oro e la nazionale italiana di volley, arrivata per la prima volta a una finale olimpica, ha il volto di una leggenda dello sport ravennate. Si chiama Karch Kiraly e per un certo periodo – come lo ricorda la Gazzetta dello Sport – è stato il “Maradona della pallavolo”. Che i ravennati hanno avuto la fortuna di ammirare per due stagioni al Pala De André, insieme al connazionale Steve Timmons, nel Messaggero di Raul Gardini, con cui vinse nell’arco di appena due stagioni (tra il 1990 e il 1992) uno Scudetto, una Coppa Italia, il Campionato mondiale per club, la Coppa dei Campioni e la Supercoppa europea. Un periodo davvero d’oro, con un sestetto che in quegli anni poteva contare anche su Andrea Gardini, Roberto Masciarelli e Fabio Vullo, oltre al faentino Stefano Margutti.

Kiraly Usa
Kiraly alle Olimpiadi di Parigi da allenatore degli Usa

Kiraly ora allena la nazionale femminile del suo paese, gli Stati Uniti, che domenica 11 agosto (dalle 13) contenderà l’oro olimpico all’Italia di Julio Velasco. A 64 anni è già riuscito in una sorta di “slam” incredibile del volley: due Olimpiadi da giocatore, una nel beach e l’ultima a Tokyo sempre da allenatore della femminile. La speranza degli italiani – e dei suoi ex tifosi ravennati – è che abbia già la pancia piena…

A Ravenna uno degli ultimi due noleggi di moto d’acqua autorizzati attivi in Italia

Il titolare ha aperto l’attività nel 1989: «Oggi per portare avanti questo lavoro ci vuole passione. Jetski e runabout runabout si portano dietro la nomea di mezzi pericolsi, ma non è così»

IMG 9055 (1)

La comparsa delle prime moto d’acqua sui lidi ravennati si annota intorno alla metà degli anni ’80 quando, dopo qualche decennio dalla diffusione in Europa, il nuovo mezzo diventò una vera e propria moda anche sulle coste italiane. Seppur si trattasse di un divertimento apprezzato da turisti e giovani avventurosi, l’uso spesso sconsiderato delle moto ha portato all’abrogazione di una legge, nel 2005, che obbliga i conducenti a detenere la patente nautica di tipologia A per la navigazione in mare aperto, dando un taglio improvviso al mercato.

Senza patente è consentita la navigazione all’interno di apposite aree circoscritte, come laghi artificiali. Ad oggi però, su territorio nazionale, sono solo due i noleggi di moto d’acqua rimasti attivi, uno dei quali proprio a Ravenna, in via della Sacca 3 (lungo la statale Adriatica). «Prima del 2005 questo tipo di attività dava lavoro a oltre 300 famiglie su tutta la costa italiana. Oggi, per mandare avanti un’attività di questo tipo serve tanta passione. Oltre al nostro noleggio se ne conta solo un altro nel Paese, a Signa, in Toscana» racconta Emiliano Pieri, che gestisce il noleggio ravennate di jetski “Lago Pineta” dal 1989, insieme alla sua famiglia. «In Italia, questo tipo di attività si porta dietro da sempre un’ombra di paura e diffidenza. Si parlava di “moto assassine” o di sport estremo, ma la verità è che nei primi anni di diffusione è mancata la corretta regolamentazione: le moto giravano in mezzo ai natanti, mancavano direttive definite e un po’ di buonsenso da parte dei fruitori. Le moto in sé però sono tutt’altro che pericolose. Sta al conducente ricordarsi sempre che si tratta di un mezzo di trasporto, e non di un giocattolo». 
Dopo il primo anno di attività sulla costa di Lido di Savio, Pieri acquista il lago artificiale di via della Sacca, al tempo adibito come zona di pesca sportiva, per creare una struttura dedicata: «L’idea del noleggio nasce dal sogno di mio fratello. Era importante per lui, e lo è diventato ancor di più per me dopo la sua prematura scomparsa. Il nostro primo anno di attività fu un buco nell’acqua – spiega il titolare – fu il primo anno della mucillagine e gli affari non decollarono. Ma non ci siamo arresi, abbiamo capito il potenziale di quello che stavamo facendo e abbiamo costruito questa attività passo dopo passo».

Schermata 2024 08 10 Alle 17.11.23

Oggi il Lago Pineta dispone di due aree di circolazione, una dedicata al noleggio di jetski (una piccola moto d’acqua che si utilizza in piedi) prevalentemente da parte di neofiti, e una ad uso esclusivo dei navigatori più esperti, che possono far girare all’intero del lago i propri mezzi privati, jetski o moto d’acqua con seduta (runabout). «Il nostro noleggio dispone di jetski “stand-up”, modello di dimensioni ridotte (rispetto a quelle con la sella) ma facile da utilizzare per un primo approccio. Arrivano a una velocità massima di 50/60 chilometri orari, mentre per i mezzi più grandi con seduta si superano facilmente i 100 – spiega il ventunenne Davide Pieri, figlio di Emiliano, cresciuto in mezzo alle moto d’acqua ed entusiasta di portare avanti l’attività di famiglia. Il noleggio è aperto a tutti e ai neofiti viene impartita una lezione introduttiva prima del noleggio. Gli unici limiti riguardano l’età e un minimo di prestanza fisica: «Il jetski richiede più impegno rispetto alla tradizionale moto con seduta, bisogna trovare il giusto equilibrio. È uno sport completo, adatto praticamente a tutti. Solitamente si inizia con giri brevi, di 15 minuti, per prendere confidenza con il mezzo e testare la propria forza – continua Davide – il divertimento però, non è paragonabile: se la moto d’acqua dopo le prime corse rischia di diventare ripetitiva, con il jetski non si finisce mai di imparare, e ogni uscita è più divertente della precedente». 
Vista la rarità di spazi autorizzati e sicuri per la navigazione con questo tipo di mezzi, il lago ravennate attira turisti da diverse parti d’Europa e del mondo, ma anche ravennati curiosi: «Purtroppo crediamo che questo tipo di sport non avrà mai il suo giusto riscatto in Italia, però sopravvive, grazie alla passione di chi lo pratica. Molti piloti di livello mondiale vengono qui per sfruttare le caratteristiche particolari del lago, che permettono un allenamento paragonabile alla sessione in gara, per non parlare poi dei raduni che si creano a bordo lago, che fortificano ancor di più il rapporto tra professionisti e neofiti. È come sperimentare tutta la libertà del motocross con la sicurezza di una caduta in acqua» conclude il titolare. Ma abbandonati i preconcetti, l’esperienza è assolutamente consigliata anche a livello amatoriale: la sensazione è impagabile, sembra di volare!

Alessandro Barattoni sarà il nuovo candidato sindaco del Pd a Ravenna

La città si prepara per andare alle urne in primavera. Barattoni: «Vivo questo momento con grande emozione e gratitudine»

Schermata 2024 08 10 Alle 14.58.10
Nella foto, da sinistra Lorenzo Margotti, la presidente dell’assemblea comunale Federica Del Conte e Alessandro Barattoni.

Il Pd ha scelto il candidato a sindaco che dovrà correre per la poltrona ravennate, lasciata libera da Michele de Pascale, in piena campagna elettorale per la presidenza della Regione. Si andrà alle urne nella prossima primavera.

L’assemblea è avvenuta nella mattinata di oggi, sabato 10 agosto, e il nome emerso è quello del quarantunenne Alessandro Barattoni, segretario provinciale dal 2017. Barattoni è laureato in economia politica e ha lavorato per 15 anni nel settore della gestione della logistica e movimentazione merci su gomma, mentre ora si occupa di gestione immobiliare presso la Federcoop Romagna.

«Oggi sono particolarmente lieto di condividere una notizia che ci riempie di orgoglio e soddisfazione – ha detto il segretario comunale del Pd Lorenzo Margotti. Dopo un processo di consultazioni ampie e partecipate, che hanno coinvolto molte persone, siamo giunti a una decisione importante per il futuro della nostra città. La scelta di Alessandro Barattoni rappresenta non solo una conferma della sua qualità e del suo impegno, ma anche un segnale forte della fiducia che in tanti ripongono in lui e nel progetto che rappresenta. Barattoni ha dimostrato, nel corso degli anni, una dedizione instancabile e una visione chiara per il futuro di Ravenna. Siamo convinti che, con la sua guida, la nostra città potrà continuare a crescere e prosperare, affrontando con determinazione le sfide che ci attendono. In primo luogo, abbiamo identificato e condiviso una candidatura che è in grado di unire la coalizione che attualmente governa la città, includendo anche i movimenti civici. Egli sarà portatore di una visione strategica della città che si estende oltre il 2035. In secondo luogo, ci impegniamo a garantire una transizione ordinata della città nei mesi che ci separano dalle prossime elezioni. Sono in costante contatto con il sindaco, la giunta, i presidenti dei consigli territoriali e tutti gli esponenti della coalizione e posso confermare che stiamo osservando una grande coesione politica. Infine, inizieremo immediatamente la costruzione del programma elettorale. Nelle prossime settimane, insieme al candidato, incontreremo gli esponenti della coalizione, i rappresentanti dei sindacati, le associazioni di categoria e le forze sociali ed economiche della città. Questo dialogo è già stato avviato a partire da queste settimane. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato alle consultazioni, dimostrando ancora una volta quanto sia forte e vivace il senso di comunità e di partecipazione democratica. Siamo pronti a lavorare insieme per costruire un futuro migliore per Ravenna, mettendo sempre al centro le persone e i valori di giustizia, equità e solidarietà che ci caratterizzano.»

Sulla candidatura interviene anche lo stesso Barattoni: «Vivo questo momento con grande emozione e gratitudine. Desidero innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno riposto in me la loro fiducia, sostenendomi e credendo nelle mie capacità di guidare la nostra città verso il futuro. Questo è un onore e una responsabilità che mi commuove e che prendo con la massima serietà e impegno. Accetto la candidatura con l’intenzione di portare avanti il lavoro svolto e di introdurre nuove idee che possano migliorare ulteriormente la qualità della vita nella nostra città. La mia candidatura è un impegno sentito volto al servizio della collettività, perché la politica si occupa del bene comune e quindi di ciascun cittadino. Non credo nell’autosufficienza per questo mi impegnerò fin da subito nella costruzione della coalizione a partire dagli attuali alleati e incontrerò tutti coloro che intenderanno condividere idee e proposte, a prendere parte insieme a noi per costruire una Ravenna migliore. Insieme possiamo fare la differenza. Insieme possiamo progettare la Ravenna dei prossimi 10 anni Ravenna all’insegna della sostenibilità, inclusività e innovazione. Vi chiedo di unirvi a me in questo viaggio, di scrivere insieme questo progetto e di lavorare fianco a fianco per un futuro più prospero e giusto per tanti».

Torna il “Settembre Dantesco” incontri, letture e concerti per celebrare il poeta

Tra gli artisti coinvolti anche Marco Martinelli, Ermanna Montanari e Chiara Muti. Un accordo con gli albergatori per promuovere in chiave turistica la lettura perpetua

Settembre Dantesco

Tornano nella seconda settimana del mese gli eventi del “Settembre Dantesco”, l’annuale celebrazione del poeta in occasione della sua morte, di cui ricorrerà quest’anno il 703esimo annuale.

Gli incontri inizieranno domenica 8 settembre con la conferenza in Classense del giornalista, storico e conduttore televisivo Aldo Cazzullo. Dal 23 agosto però avranno inizio le lezioni della ventottesima edizione della Scuola estiva internazionale dantesca, realizzata dal Centro Dantesco in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano e l’Università di Verona. La Scuola propone a studiosi e appassionati di tutto il mondo contenuti multidisciplinari e un metodo critico di approccio al poeta, con diversi appuntamenti pomeridiani e serali aperti al pubblico che si svolgeranno nella sala Ragazzini fino alo 25 agosto.

Tra i protagonisti della rassegna anche Ermanna Montanari e Marco Martinelli, che hanno coinvolto l’attrice e drammaturga Chiara Muti, per l’interpretazione del canto XXXIII del Paradiso, recitato dal balcone del palazzo della Provincia. Grazie alla collaborazione con albergatori e associazioni di categoria al fine di promuovere anche in chiave turistica la Lettura perpetua della Divina Commedia, proponendola anche agli ospiti delle strutture ricettive in occasione della loro visita a Ravenna. Nell’ambito della collaborazione con il servizio Turismo del Comune di Ravenna verrà anche inaugurata una mostra in via Zirardini dal titolo “Ravenna celebra Dante. L’Annuale della morte del Poeta”. L’esposizione presenterà una serie di scatti realizzati dal fotografo Marco Parollo e provenienti dagli archivi della Biblioteca Classense che raccontano i momenti salienti delle celebrazioni dell’ultimo quinquennio.

L’1, il 2 e il 3 settembre 2024 seguiranno  gli appuntamenti con Oltre Dante dove, nel corso delle 3 serate, cantori, lettori, volontari di diversa provenienza sociale e culturale si alterneranno nella Commedia dalle 18.25 alle 23. Il 7 e l’8 settembre invece, la Fondazione RavennAntica organizza visite guidate a Museo e Casa Dante con prenotazione consigliata. In queste due giornate l’ingresso al percorso museale sarà gratuito per tutti.

Prosegue anche quest’anno la collaborazione con il festival Prospettiva Dante, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che si terrà dall’11 al 15 settembre all’interno degli Antichi Chiostri e altri luoghi della città, anche grazie alla partecipazione di alcuni ospiti alla Lettura perpetua che per l’occasione verrà anticipata alle 17. Tra le personalità che leggeranno, lo scrittore Marco Vichi, il lessicografo Mario Cannella e l’attore Virginio Gazzolo. Tra gli ospiti delle cinque giornate di festival Alessio Boni, Samuele Bersani, Beppe Severgnini, Donatella Di Pietrantonio, Mauro Moretti, Lorenzo Villoresi, Marcello Prayer, Maria Pia Timo e Pap Khouma.

Il giorno della ricorrenza della morte del poeta, 13 settembre, la basilica di San Francesco ospiterà la celebrazione “Dantis Poetae Transitus”. L’attrice Lucilla Giagnoni, partendo dal canto XXXIII del Paradiso, proporrà una riflessione su “Il Paradiso e la Vergine madre” mentre la Cappella musicale di San Francesco curerà gli interventi musicali.  Quest’ultima sarà protagonista anche del “Concerto per Dante”sempre in Basilica il 22 settembre alle 19.30. Alle21 del 26 settembre invece il Centro Dantesco propone “Divine Sonata”, concerto per pianoforte del pianista compositore iraniano Arashk Azizi che presenterà in prima assoluta la sua nuova composizione commissionata da Ge.Ne.Ra.

Pesca e turismo a rischio a causa della mucillagine: le richieste di Europa Verde

I Verdi della Regione: «Fiumi puliti per un mare pulito. Sapere che le alghe non sono nocive per la salute non basta più, i bagnanti cercano acque pulite»

Mucillagine

«La Regione e il governo nazionale cambino passo sulle mucillagini: il mantra che non sono nocive per la salute dei bagnanti non basta più, perché i turisti vogliono fare il bagno in acque pulite. Inoltre, questa fioritura anomala segnala che si è spezzato l’equilibrio ecosistemico per cause anche antropiche. In altre parole, responsabile è l’afflusso nelle acque del Po, anche tramite gli affluenti, di sostanze azotate e fosforo rilasciate dai fertilizzanti di sintesi chimica in agricoltura e dai reflui degli allevamenti intensivi. Un quadro aggravato sia dalle sostanze chimiche mobilizzate dall’alluvione del 2023, sia dalle alte temperature fuori norma, sia dalle piogge copiose di giugno che hanno aumentato l’afflusso in mare di acqua inquinata dei fiumi».

Così la delegazione regionale di Europa Verde interviene sull’anomala proliferazione di mucillagine nelle acque del territorio, definendo «Uno scenario complesso che richiede in futuro misure preventive e risorse per fiumi puliti per un mare pulito». Secondo il gruppo infatti, occorre spostare l’attenzione sulle cause, considerando i ristori necessari soltanto per tamponare l’emergenza economica legata ai settori di turismo e pesca, ma non come soluzione sistemica al problema.

«Ci associamo quindi alle richieste dei nostri storici esponenti Verdi di Rimini e Cattolica, che invocano un serio impegno a tutela della qualità delle acque dei fiumi e del sistema di vegetazione riparia. – concludono dal partito – L’alluvione del 2023 ha parlato chiaro: i fiumi non vanno intubati, bensì lasciati liberi di espandersi quando aumenta la loro portata. Mentre le mucillagini hanno richiamato l’attenzione sulla qualità delle acque dei fiumi e, a discendere, di balneazione in mare. Si inizi con l’investimento su depurazione e contratti di fiume. La comunicazione che le mucillagini non sono tossiche, pur corretta, non basta più».

Malnutriti abbandonati sotto al sole in un casolare: la polizia salva 14 setter

Si tratta di sei cuccioli e otto esemplari adulti, ora in affido temporaneo al canile comunale. Il proprietario, un 65enne del posto, è stato denunciato

setter

A seguito di una segnalazione del servizio veterinario dell’Ausl, la polizia locale faentina ha salvato 14 cani, detenuti in condizioni precarie tra sporcizia e malnutrizione, in un casolare tra Faenza e Reda.
Secondo quanto riportato dal Corriere in edicola oggi (sabato 10 agosto) si tratta di cani da caccia razza setter, 6 dei quali cuccioli, appartenenti a un 65enne del luogo. Gli animali vivevano abbandonati tra i loro stessi escrementi, senza quantità sufficienti di cibo e acqua e senza un riparo per il sole nonostante le alte temperature degli ultimi giorni.

La polizia locale ha quindi disposto l’immediato sequestro e il soccorso dei cani, trasportati al canile municipale di via Plicca, dove sono stati ripuliti, rifocillati e presi in cura dai veterinari che li hanno sottoposti ai trattamenti sanitari del caso: molti esemplari infatti, erano anche affetti da parassiti.

Ora, i 14 setter sono in affido temporaneo al canile comunale faentino, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria che ha già convalidato il sequestro e esposto denuncia nei confronti del proprietario per il reato di abbandono di animali.

Identificato grazie alle impronte digitali l’uomo morto nell’incendio di via Aniene

Si tratta del 49enne ravennate Simone Bonini

Incendio via Aniene Ravenna 8 agosto

Si chiamava Simone Bonini, il ravennate di 49 anni morto all’alba di giovedì nell’incendio in un appartamento al terzo piano di una palazzina di via Aniene, a Ravenna.

Come riportano i due quotidiani in edicola oggi, 10 agosto, l’uomo è stato identificato grazie alle impronte digitali. Si trovava infatti in un appartamento sulla carta sfitto. Sono quindi in corso indagini per capire come mai il 49enne si trovasse in quella abitazione, dove pare aver trovato la morte mentre stava scappando dalla camera da letto, soffocato inizialmente dal fumo e poi raggiunto dalle fiamme.

Splendido ottavo posto per Milena Baldassarri nella finale olimpica

La ravennate ha ottenuto ottimi punteggi nell’esercizio con la palla e in quello con le clavette

BuonaSi chiude con un ottimo ottavo posto definitivo la seconda olimpiade della ravennate Milena Baldassarri, che nell’esercizio con la palla (vedi video sotto, pubblicato da Eurosport) si è superata, ottenendo anche un ottimo punteggio alle clavette, più alto di quello della semifinale di ieri. Storico il bronzo della connazionale marchigiana Sofia Raffaeli, prima italiana a ottenere una medaglia olimpica nella ginnastica ritmica individuale.

La 22enne Baldassarri si è qualificata per la seconda volta consecutiva alla finale all-around della ginnastica ritmica alle Olimpiadi. Dopo lo storico sesto posto di Tokyo, l’atleta della Ginnastica Fabriano (dove si è trasferita da ragazzina per costruire la propria carriera) ha provato a fare un’impresa anche ai Giochi di Parigi, insieme alla connazionale Sofia Raffaeli, che alla fine si è aggiudicata una storica prima medaglia per l’Italia.

 

Soci-lavoratori Co.Fa.Ri, quote sociali sparite nella giungla degli appalti

I crediti di lavoro vantati dagli ex-soci, considerati i termini di prescrizione, ammontano a circa 20.000 euro

La sede di Cofari a RavennaIl sindacato SGB torna sulla crisi della Co.Fa.Ri e annuncia una battaglia legale: «”Procacciare liquidità con l’ingresso di un numero maggiore di soci”: questa la strategia aziendale dichiarata da Co.Fa.Ri. nella relazione al bilancio del 2017.
Era lo stesso anno in cui Co.Fa.Ri. subentrò nell’appalto di Logistica Ferrari alla Marcegaglia.

I lavoratori, già impegnati nell’appalto, avevano diritto alla conservazione del lavoro e delle condizioni economiche e normative acquisite (come accertato successivamente dal Tribunale di Ravenna), ma Co.Fa.Ri. doveva “procacciare soci” e tanti lavoratori, per non perdere l’occupazione, furono costretti a versare 10.000 euro di quota sociale, trovandosi poi parte del salario decurtato.
Lavoratori che oggi, assieme a tanti ex soci-dipendenti della cooperativa, non si rassegnano alla perdita della quota sociale, dopo avere subito per anni la sottrazione di parte del salario, a causa di un perenne “stato di crisi” che permetteva alla cooperativa di sottrarre il 70% di tredicesima e di quattordicesima, 48 ore di permessi, la retribuzione delle festività e di 6 ore mensili di lavoro effettivamente prestato, per una decurtazione sulla retribuzione contrattuale di circa 3.500 – 4.000 euro all’anno, oltre al mancato versamento di milioni di euro di contributi previdenziali ora giustamente contestati dall’INPS.

Uno “stato di crisi” che, da misura straordinaria prevista per le cooperative in difficoltà, era divenuto evidentemente uno strumento ordinario di dumping contrattuale con cui competere nella “giungla degli appalti” della logistica. Ed è in quella “giungla” che si sono perse le quote sociali, parte del salario e contributi previdenziali. Un sistema voluto e realizzato dalle imprese committenti per comprimere salari e diritti dei lavoratori.
È certo che di quello “stato di crisi” di Co.Fa.Ri. si sono avvantaggiate tutte le società committenti (oltre a Marcegaglia, Setramar, Metalsider, Eurodocks, Yara Italia, LNT, Iron Service, Bunge ed altre ancora) che hanno potuto contare su un minor costo del lavoro e che oggi non possono che essere richiamati alla loro responsabilità solidale nei confronti dei lavoratori.

Sui crediti di lavoro vantati dagli ex-soci di Co.Fa.Ri. (che considerati i termini di prescrizione ammontano a circa 20.000 euro) c’è chi avrebbe voluto metterci “una pietra sopra”. Nell’operazione di cessione del ramo di azienda, Co.Fa.Ri. ed Elle Emme hanno infatti preteso dai lavoratori una conciliazione tombale su tutti i crediti di lavoro maturati presso la cooperativa. Conciliazione in sede sindacale a cui si sono prestati CGIL, CISL e UIL. Se da un punto di vista sindacale contestiamo l’ennesima svendita dei diritti dei lavoratori da parte dei sindacati concertativi, dall’altra parte siamo certi che da un punto di vista giuridico le conciliazioni firmate dai lavoratori siano illegittime, perché mancanti dell’elemento essenziale della reciproca concessione: il lavoratore ha rinunciato a tutto, senza ricevere alcunché da parte di Co.Fa.Ri. ed Elle Emme.
Nei prossimi giorni impugneremo le conciliazioni tombali, ma daremo anche avvio all’iniziativa sindacale per richiamare Co.Fa.Ri., Elle Emme e tutti i committenti alle loro responsabilità e ricercare una positiva soluzione al recupero delle differenze retributive e alla restituzione della quota sociale.

Sul fronte sindacale, il primo appuntamento sarà l’assemblea degli soci-lavoratori di Co.Fa.Ri., ora dipendenti di Elle Emme. L’incontro, che intendiamo svolgere presso la sede di Co.Fa.Ri., si terrà il 21 agosto dalle 13 alle 15.
Della vicenda degli ex soci-lavoratori abbiamo voluto informare in questi giorni il Prefetto, per il tramite del Capo di Gabinetto, da cui abbiamo ricevuto ascolto e attenzione, con l’impegno da parte nostra di tenere costantemente aggiornata la Prefettura degli sviluppi della nostra iniziativa».

La fondazione “Una Nessuna Centomila” dona 25mila euro a Linea Rosa

Bagnara: «La collaborazione con la Fondazione è per noi motivo di grande orgoglio e ci spinge a continuare con maggiore determinazione il nostro lavoro sul territorio»

Alessandra Bagnara
Alessandra Bagnara

Un contributo di 25mila euro è stato devoluto a Linea Rosa ODV dalla Fondazione Una Nessuna Centomila ETS in seguito al ricavato della raccolta fondi realizzata durante il concerto evento a Verona “Una Nessuna Centomila in Arena” e dalla campagna solidale SMS, svoltisi lo scorso maggio.

Una somma generosa che sarà utilizzata per sostenere le attività del Centro Antiviolenza di Ravenna, Cervia e Russi e per garantire un supporto costante alle donne vittime di maltrattamenti.

La Fondazione con sede legale a Roma, iscritta al R.U.N.T.S. nella sezione “Altri enti del terzo settore” del Runts, da sempre si impegna nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne, promuovendo un cambiamento culturale nella società. Questa donazione, raccolta grazie alla campagna di numerazione solidale attivata dal 3 all’11 maggio 2024, rappresenta un aiuto fondamentale per sostenere le spese correnti del Centro.

«Siamo profondamente grate alla Fondazione Una Nessuna Centomila ETS per questa donazione – ha detto Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa ODV, ha dichiarato. Questi fondi ci permetteranno di continuare a offrire supporto e assistenza alle donne vittime di violenza, garantendo la sostenibilità delle nostre attività quotidiane. La collaborazione con la Fondazione è per noi motivo di grande orgoglio e ci spinge a continuare con maggiore determinazione il nostro lavoro sul territorio».

La donazione sarà utilizzata per coprire le spese di gestione ordinaria del Centro Antiviolenza e ogni sei mesi Linea Rosa ODV provvederà a fornire un rendiconto dettagliato delle spese sostenute, insieme a un report narrativo delle attività realizzate grazie a questo contributo.

Fiba Confesercenti: «Balneari, grandissima adesione alla mobilitazione»

In Romagna la partecipazione è stata quasi totale, oltre l’80% a livello nazionale

WhatsApp Image 2024 08 09 At 07.20.08
Ombrelloni chiusi per lo “sciopero” dei balneari

Secondo gli organizzatori Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio, nella giornata di oggi, venerdì 9 agosto, c’è una grande adesione, al di sopra delle aspettative, al momento di sensibilizzazione: i bacini balneari più importanti d’Italia, come la Romagna e la Toscana, vedono una partecipazione quasi totale, e oltre l’80% degli operatori balneari ha tenuto chiuso il servizio ombreggio sul territorio nazionale.

«Un’adesione – ha dichiarato Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti – che ci dà forza e coraggio nel proseguire questa battaglia giusta e doverosa per chiedere al Governo subito una legge definitiva che possa finalmente ridare certezze al comparto balneare italiano. Non chiediamo privilegi, non vogliamo eludere i principi europei, ma non siamo disponibili a far espropriare le nostre imprese. Registriamo, inoltre, con soddisfazione come i nostri clienti stiano sostenendo il nostro gesto simbolico di chiusura degli ombrelloni e condividano il nostro impegno invitandoci a proseguire con le nostre richieste.

Ci scusiamo, comunque, con i fruitori dei nostri stabilimenti balneari per eventuali disagi, ma crediamo che questo momento di attenzione sia fondamentale per garantire il futuro delle nostre imprese e dell’offerta turistica balneare italiana. Vogliamo ricordare, infatti, che in Italia oltre agli stabilimenti balneari, ci sono molte altre imprese che operano in regime concessorio: alberghi, campeggi, ristoranti, negozi, che devono poter riavere le certezze smarrite e la dignità che in questi quindici anni è andata perduta. Prosegue, dunque, il nostro confronto con le istituzioni e aspettiamo fiduciosi il prossimo Consiglio dei Ministri che, come da fonti governative, affronterà il tema delle concessioni demaniali. Siamo certi che questo Governo saprà trovare la soluzione definitiva, per questo abbiamo sospeso le ulteriori due giornate di mobilitazione del settore del 19 e 29 agosto. Questo non significa che non ci saranno ulteriori forme di protesta, se necessario, ma al momento ribadiamo la nostra fiducia all’esecutivo».

Per luglio si stima una crescita del 4% rispetto allo stesso mese del 2023

15 milioni le tonnellate complessive di merce movimentata da gennaio a luglio, recuperando così la perdita di volumi da inizio anno

In primo piano la centrale elettrica, sullo sfondo la penisola Trattaroli (foto da pagina Facebook di Ap)Il Porto di Ravenna nel primo semestre del 2024 ha movimentato complessivamente 12.612.337 tonnellate.
Gli sbarchi sono stati pari a 10.897.423 tonnellate e gli imbarchi pari a 1.714.914 tonnellate (rispettivamente, -7,1% e +3,4% rispetto ai primi 6 mesi del 2023).
Il numero di toccate delle navi è stato pari a 1.273, con 46 toccate in più (+3,6%) rispetto al 2023.

Il mese di giugno 2024 ha registrato una movimentazione complessiva di 2.179.109 tonnellate, in calo del 5,5% (oltre 126 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso mese del 2023.
Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 2.402.875 tonnellate di merce, ha registrato nei primi 6 mesi del 2024 un calo pari all’11,6% (quasi 314 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023.
I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione complessiva di 2.034.211 tonnellate, in diminuzione del 14,1% rispetto al 2023 (quasi 334 mila tonnellate in meno); in calo, in particolare, le materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 1.820.023 tonnellate (-16,2%, e oltre 352 mila tonnellate in meno).

Per quanto riguarda i prodotti metallurgici sono state movimentate 2.983.113 tonnellate, in diminuzione del 7,9% rispetto allo stesso periodo del 2023 (oltre 257 mila tonnellate in meno).
Buono il dato dei prodotti petroliferi, con 1.401.841 tonnellate movimentate e oltre 135 mila tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+10,7%).
Continua il trend positivo per i prodotti chimici (+5,5%), con 575.467 tonnellate (di cui 529.875 tonnellate di chimici liquidi) e positivo torna il dato dei concimi, con una movimentazione pari a 976.663 tonnellate (+8,6% rispetto al 2023).

In termini di tonnellate, la merce trasportata in container nel periodo, pari a 1.181.468 tonnellate, è calata del 6,8% rispetto al 2023; il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 229, è in linea con il 2023.

Nel primo semestre 2024 si sono registrati 33 scali di navi da crociera (contro i 29 scali dello stesso periodo del 2023), per un totale di 88.090 passeggeri (-2,6%), di cui 71.273 in “home port”.

Nel comprensorio portuale di Ravenna il traffico ferroviario nel primo semestre del 2024 ha registrato 4.074 treni, 724 treni in più (+21,6%) rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incidenza del traffico ferroviario sul traffico marittimo nei 6 mesi risulta il 14,5%.

Dai primi dati rilevati sul PCS, per il mese di luglio 2024, si stima una movimentazione complessiva pari a quasi 2,3 milioni di tonnellate, in aumento di 87 mila tonnellate (+4,0%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. I primi 7 mesi del 2024 dovrebbero chiudersi, in sintesi, con una movimentazione complessiva di quasi 14,9 milioni di tonnellate, in calo di circa il 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Le crociere nei primi 7 mesi dovrebbero avere portato oltre 142 mila passeggeri (in calo di circa il 14,3% rispetto al 2023), di cui quasi 120 mila in homeport. Nel solo mese di luglio i passeggeri sono stati quasi 54 mila di cui 48 mila in homeport.

Nel report completo – a cura del Servizio Analisi e Statistica (Direzione Operativa) dell’Autorità Portuale di Ravenna – si possono visualizzare tutti i dati.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi