domenica
29 Giugno 2025

Il maestro Muti al Pala De André per il concerto inaugurale del Ravenna Festival

Il 31 maggio al Pala De André tra Beethoven e Mozart. Con il violinista Gibboni

RAVENNA 20/07/2023. RAVENNA FESTIVAL. RICCARDO MUTI, TAMÁS VARGA. Riccardo Muti Direttore Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Tamás Varga Violoncello

È nel segno della tradizione classica, del repertorio più amato dal grande pubblico e dei massimi interpreti che prende ufficialmente il via la XXXVI edizione di Ravenna Festival: Mozart e Beethoven, indiscussi capisaldi della letteratura sinfonica di tutti i tempi affidati alla maestria e al talento di Riccardo Muti. Ancora una volta tocca a lui, “nume tutelare” di questo festival, di inaugurarne ufficialmente il cartellone, con un concerto sempre molto atteso dal pubblico, che sabato 31 maggio alle 21 si terrà nell’ampia platea del Pala De André: Muti sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini al cui fianco salirà in palcoscenico Giuseppe Gibboni, giovane tra i più talentuosi violinisti del nostro tempo. 

G.Gibboni MM2 8604 ©Andrej Grilc

E se, come recita il titolo posto a riunire le tante anime del cartellone di Ravenna Festival, “Donde hay música no puede haber cosa mala” (Dove c’è musica non può esserci alcun male), ecco che la serata d’apertura appare come un inno alla “massima” che Cervantes affida a Sancho, l’improbabile scudiero di Don Chisciotte. Per lo spirito che anima l’incontro di tanti nell’esperienza comunitaria dell’ascolto, e per la qualità intrinseca alle musiche scelte dal Maestro. A cominciare dal “perentorio” inconfondibile attacco del Coriolano, l’ouverture in do minore op. 62 di Ludwig van Beethoven posta ad aprire il concerto, pagina di intensa e inquieta drammaticità in cui opposti stati d’animo giungono a suprema sintesi. A quest’opera composta nel 1807 legata all’omonima tragedia scritta da Heinrich Joseph von Collin (seppure eseguita una sola volta insieme ad essa), l’impaginato della serata fa seguire il Quarto Concerto per violino e orchestra in re maggiore K 218 di Wolfgang Amadeus Mozart. Frutto del genio appena diciannovenne, è uno dei soli cinque concerti violinistici di Mozart, che lo compone a Salisburgo nel 1775. A incorniciare Mozart, di nuovo Beethoven: la Settima Sinfonia in la maggiore op. 92, composta nel 1812.

Nei due giorni seguenti, domenica 1 e lunedì 2 giugno, Muti guiderà oltre 3.000 coristi da tutt’Italia in due giorni di masterclass su pagine verdiane, nell’ambito del progetto Cantare amantis est. 

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti da 18 a 80 Euro (ridotti da 15 a 72); under 18: 5 Euro
Navetta gratuita per il concerto con due partenze dalla stazione ferroviaria (19.40, 20.20) e ritorni

Tifosi, sponsor e staff del Ravenna si sfidano in un triangolare di beneficenza

La Partita del Cuore è in programma lunedì 2 giugno alle 20 e il ricavato sarà devoluto all’Advs

PARTITA DEL CUORE POST

Si avvicina l’appuntamento con La Partita del Cuore, l’evento benefico organizzato dal Ravenna Fc in programma lunedì 2 giugno alle 20 allo Stadio Benelli. Il ricavato del triangolare tra tifosi, sponsor e staff del Ravenna sarà devoluto a favore di Advs Ravenna. L’ingresso sarà possibile con un biglietto dal valore simbolico di 5 euro, disponibile anche in prevendita presso il punto prelievi Advs all’ospedale di Ravenna.

A rendere ancora più speciale la serata sarà la presenza in campo, nella squadra dello Staff Ravenna Fc, di alcune leggende del calcio giallorosso, protagonisti di pagine indimenticabili della storia del club: Dodo Giorgetti, Marino D’Aloisio, Lamberto Zauli e Beppe Pregnolato. 

Nel corso della serata si terrà anche una sfilata del settore giovanile giallorosso. Durante gli intervalli tra le gare, invece, il pubblico potrà ammirare le esibizioni delle atlete de Lo Zodiaco Asd. Il gruppo Silver categoria Open, si esibirà in due coreografie ispirate alla mitologia greca. Insieme a loro, anche le ginnaste più giovani proporranno due coreografie di hip hop, dedicate a Zeus e Athena, per un connubio inedito tra sport, danza e racconto mitologico.

Arco Lavori, bilancio da record. Il portafoglio ordini supera il miliardo di euro

Tra i cantieri in corso quelli nel Ravennate della nuova piscina e della stazione marittima del terminal crociere di Porto Corsini

Porto Corsini Stazione Marittima Crociere
I lavori della nuova stazione marittima del terminal crociere di Porto Corsini

Il Consorzio Arco Lavori – che ha oltre 500 soci e opera in tutta Italia – ha approvato i dati di preconsuntivo del 2024: il valore della produzione supera i 400 milioni, livello mai raggiunto dal consorzio ravennate nei suoi 25 anni di vita. In parallelo a ciò, si è deciso un robusto consolidamento finanziario, con la sottoscrizione di un aumento di capitale che porta il patrimonio netto a oltre 15 milioni, con un incremento del 13% rispetto all’esercizio 2023.  Oltre al rafforzamento del capitale sociale, il Consorzio ha incrementato il valore massimale del deposito a garanzia e della quota garantita, portandolo da 18 a 22 milioni di euro. Un importo costituito al fine di tenere indenne Arco Lavori dai rischi assunti in ragione del proprio scopo sociale.

Va sottolineato anche l’importante valore del portafoglio ordini, che oggi ha superato il miliardo di euro: di cui circa 400 milioni relativi ad opere connesse al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel dettaglio, ecco alcuni dei principali lavori in corso.

A Ravenna, la costruzione e la gestione del Centro Nuoto “Gambi” del Comune, ossia la nuova piscina al centro di tante polemiche; e i lavori di costruzione della nuova stazione marittima del terminal crociere di Porto Corsini. Tre importanti lavori sono poi collegati ai Giochi Olimpici Milano-Cortina. Si tratta della ristrutturazione del padiglione “Codivilla” dell’ospedale di Cortina d’Ampezzo; della realizzazione del parcheggio interrato “Mottolino”, nel Comune di Livigno; e della ristrutturazione del “pentagono” e della “piastra-pagoda”, che saranno sedi delle Olimpiadi nel Comune di Bormio.

Vanno infine elencati, in varie parti d’Italia, diversi importanti lavori in ambito sanitario-ospedaliero. In primis, i lavori di riqualificazione dell’area Ospedale Maggiore-Policlinico Mangiagalli e Regina Elena di Milano. Sempre a Milano, la riqualificazione del padiglione “Antonini Rossini” per l’ampliamento dell’area emergenza e urgenza dell’ospedale Niguarda. Quindi il nuovo edificio per la pediatria dell’Azienda Ospedale-Università di Padova; la nuova palazzina per ambulatori del policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna; e il nuovo fabbricato ospedaliero per le attività afferenti al dipartimento materno-infantile del Policlinico di Modena.

“Donde hay música no puede haber cosa mala”, il libro-catalogo di Ravenna Festival

Un viaggio tra i temi della trentaseiesima edizione, da Don Chisciotte alla musica palestinese, passando per i grandi anniversari della musica sacra e i protagonisti della scena contemporanea

Stefano Ricci

Come ogni anno, puntuale ad annunciare l’inizio del viaggio attraverso musica, teatro, danza che animerà la città e il territorio nei prossimi mesi, si presenta al pubblico il libro-catalogo di Ravenna Festival. Il catalogo vuole dare conto della natura “polifonica” del cartellone, dai nuclei tematici che lo caratterizzano alle riflessioni che scaturiscono da scelte artistiche.

Il titolo scelto per questa 36esima edizione è “Donde hay música no puede haber cosa mala”, preso a prestito dal capolavoro di Cervantes. In apertura infatti, si trova subito un dipinto del pittore ravennate Domenico Miserocchi che ritrae proprio Don Chisciotte. Ma il tema cavalleresco è declinato secondo l’appartenenza “romagnola” anche da uno studioso e linguista come Giuseppe Bellosi, che introduce il lettore al primo esempio di poesia dialettale in Romagna: il Pulon matt, poema appunto in dialetto di anonimo cesenate risalente ai primi del Seicento, del quale Bellosi traccia le influenze derivanti dall’Orlando Furioso.

A chiudere la sezione “donchisciottesca” è riproposto un saggio di Pietro Citati, che approfondendo la figura dell’hidalgo seicentesco conduce a una finestra aperta proprio sulle realtà teatrali ravennati con le quali il Festival negli anni ha stabilito rapporti importanti e duraturi. Una sorta di “prima ricognizione del teatro a Ravenna Festival” introdotta dalle parole di Franco Masotti – Felix Ravenna – che si sofferma appunto su alcune compagnie: per il Teatro delle Albe il puntuale resoconto è di Marco Sciotto, per Fanny & Alexander è di Rodolfo Sacchettini, mentre a raccontare il rapporto con Elena Bucci è Alessandro Toppi, tre studiosi di teatro che indagano un rapporto duraturo e fruttuoso.

Il libro affonda poi le mani nella contemporaneità rivolgendo lo sguardo alla tragica quotidianità di un popolo, attraverso le immagini di I Grant You Refuge, la mostra di sei fotografi palestinesi attualmente allestita in città. A queste si collega il saggio di Marcello Lorrai, giornalista di Radio Popolare, che, anche prendendo come riferimento i protagonisti dei concerti allestiti in collaborazione con il Festival delle Culture, ne Il canto di un popolo traccia la storia di “un secolo di musica palestinese”.

La seconda parte del libro, condotta dal musicologo Marino Angelocola, vuole perlustrare un’altra traccia significativa del Festival, quella rivolta alla Vocazione al sacro, quindi alla musica sacra e liturgica che da sempre caratterizza i cartelloni e si avvia a celebrare alcuni importanti anniversari: dai 500 anni dalla nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, il più importante compositore della Chiesa Cattolica e modello imprescindibile per tutta la musica sacra (e non solo) a venire, di cui scrive in un intrigante saggio Marco Della Sciucca, specialista già autore di una importante monografia sull’argomento. Poi i centenari della nascita di due protagonisti della musica del Novecento: Luciano Berio e Pierre Boulez, entrambi in passato ospiti di Ravenna Festival, qui affiancati grazie a due loro scritti (rispettivamente Del gesto e di Piazza Carità e Questioni di generazioni) che rimandano a un’esperienza comune, un aneddoto che li vede a Napoli appunto in cerca di Piazza Carità.

Per Roberto De Simone, poi, non si tratta di un anniversario, ma solo di omaggiare uno dei protagonisti della vita musicale e teatrale del nostro Paese, venuto a mancare pochi mesi fa: a ricordarlo con affetto è Riccardo Muti, che con lui tante volte ha collaborato a importanti produzioni operistiche, tra l’altro anche a Ravenna Festival – in buca i Wiener Philharmoniker, per due titoli della trilogia Mozart-Da Ponte, diretti da Muti, alla regia appunto De Simone.

Infine, alcuni scritti si legano a produzioni che punteggiano il cartellone: il musicologo Giordano Montecchi, sapiente indagatore del contemporaneo musicale (soprattutto quello antiaccademico), restituisce un quadro dell’esperienza compositiva di Heiner Goebbels; Helmut Failoni, critico musicale del Corriere della Sera, tratteggia un ritratto di Uri Caine, presente al Festival con il suo The Passion of Octavius Catto; mentre Alessandro Carrera – il più illustre “dylanologo” italiano – prova a ripercorrere la singolare vicenda, o meglio vera e propria leggenda, del concerto di Bob Dylan a Manchester del maggio 1966 – lo stesso che Cat Power riprenderà anche sul palcoscenico ravennate. Ancora, Pierfrancesco Pacoda, critico musicale e saggista che si occupa di linguaggi, culture e stili di vita giovanili, introduce il lettore alla Napoli segreta, ovvero a una discografia minore eppure fertile nella Napoli degli anni Settanta e Ottanta, gli stessi che poi porteranno a musicisti come Pino Daniele.  A chiudere il volume, della figura di Anita Garibaldi, centrale nella nuova opera di Gilberto Cappelli, ci racconta uno storico del Risorgimento quale Sauro Mattarelli.

Il libro è in vendita, al prezzo di 30 euro, alla Biglietteria del Teatro Alighieri, nei luoghi di spettacolo, alla Libreria Dante di Longo e nei bookshop di alcuni dei principali musei della città. : Basilica Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico, Museo Nazionale, Casa Dante, Classis Museo del Territorio e della città, Domus Tappeti di Pietra.

Sciame d’api alla Rocca Estense, necessario l’intervento dei carabinieri

L’allarme è partito dagli ambulanti, preoccupati per i possibili rischi in caso di attacco al banco dei dolci o ai passanti

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È stato necessario l’intervento dei carabinieri per allontanare uno sciame d’api che aveva preso d’assalto un angolo della Rocca di Lugo: la segnalazione è partita nella mattinata di oggi (28 maggio) quando gli ambulanti della zona hanno notato uno sciame accanto ai “capperi della Rocca” che si è poi collocato all’interno di una delle tante finestre affacciate su piazza Garibaldi, a poca distanza dalle bancarelle che affollavano la piazza.

L’intervento dei Carabinieri è stato immediato, perché le api avrebbero potuto recarsi sulla bancarella dei dolci posizionata proprio a poca distanza dallo sciame. Inoltre, se qualcuno fosse stato punto, tutte le altre api, attratte dal feromone lasciato a seguito della puntura, avrebbero potuto continuare a pungere la vittima con conseguenze mortali, o per allergie o per numero di punture: ne bastano circa 50 punture per causare potenzialmente la morte di un essere umano.

A seguito di un sopralluogo, i carabinieri di San Lorenzo hanno immediatamente recintato la zona e allontanato i curiosi. Uno dei militari intervenuti, avendo alle spalle una passione personale per le api, ha messo a disposizione la sua esperienza e attrezzatura, indossando prontamente la tuta da apicoltore e iniziando la raccolta degli insetti: utilizzando un apposito aspiratore che non nuoce alla salute delle api, le ha convogliato all’interno di un idoneo contenitore, impiegando circa mezz’ora nel prelievo dell’intero sciame. Gli esemplari recuperati sono 30 mila, e verranno ora custodite in un luogo idoneo per la loro sopravvivenza, lontano da pericoli.

Vendevano prodotti Apple contraffatti dalla loro auto: denunciati due uomini a Lugo

I dispositivi, perfettamente riprodotti nell’estetetica e nel confezionamento, disponevano tutti dello stesso codice seriale

Carabinieri Lugo Contraffazione

Vendevano prodotti tecnologici contraffatti dalla loro auto: i carabinieri di Lugo denunciano due napoletani, di 45 e 48 anni, per ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti falsi.

Nel corso della mattinata di sabato 24 infatti, è giunta in questura la segnalazione della presenza un’auto in città all’interno della quale venivano venduti dispositivi tecnologici contraffatti. L’auto (una Fiat Panda noleggiata a Napoli) è stata rintracciata intorno alle 10, nel parcheggio di un noto supermercato cittadino, e all’interno sono stati rinvenuti diversi modelli “Apple” contraffatti, come iPhone 16 Pro Max, Apple Watch e auricolari modello AirPods Pro, il tutto completo di confezioni apparentemente originali con logo e marchio registrato.

Solo un controllo più approfondito ha permesso di scoprire che tutti i cellulari avevano lo stesso codice Imei, mentre gli altri prodotti mostravano lo stesso codice seriale, rendendo chiara la contraffazione dei prodotti. Inoltre, nonostante il perfetto confezionamento e l’ottima resa estetica, i cellulari non disponevano del sistema operativo iOS (univoco dei telefoni a marchio Apple), ma di un software differente.

Accoltella la compagna incinta e cerca di farlo passare per un incidente

La polizia arresta un uomo di origine balcanica, già noto agli agenti per precedenti violenti

2025.05.28 Comm.to Faenza Arresto Lesioni AggAccoltella la fidanzata incinta durante una discussione e cerca di farlo passare come un incidente causato dalla donna: la lite sarebbe scaturita nella notte, all’interno di un appartamento del centro storico di Faenza, e sarebbe proseguita fino all’uscita in strada della donna ferita e all’arrivo dell’ambulanza che l’avrebbe portata via.

L’accaduto, segnalato agli agenti della polizia di stato del commissariato faentino, ha portato a un immediato intervento nell’abitazione, dove è stato identificato un uomo di origini balcaniche, già noto alle forze dell’ordine per episodi violenti. L’uomo avrebbe giustificato la vicenda raccontando dell’accesa lite con la convivente, e della ferita che la donna stessa si sarebbe inflitta accidentalmente con un coltello mentre lui cercava di impedirle di portare a termine un atto autolesionistico.

Gli accertamenti dei poliziotti però hanno permesso di constatare che la donna sarebbe invece stata aggredita intenzionalmente dall’uomo, al culmine di una delle frequenti liti causate dalle divergenze della coppia sul suo stato di gravidanza. Considerati i precedenti dell’uomo, quest’ultimo è stato arrestato per il reato di lesioni aggravate. A seguito dell’udienza di convalida all’uomo è stata imposta la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima e presentazione quotidiana agli uffici di Polizia.

Sgominato un giro di prostituzione e riciclaggio internazionale nel cuore di Russi

A capo dell’organizzazione, una sessantenne cinese residente nel comune e un connazionale del bolognese, ma l’operazione coinvolgeva anche tre italiani

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Dal 2014, all’interno di un anonimo appartamento nel cuore di Russi, si celava un racket di prostituzione, tra casting di donne da introdurre alla “vita” e riciclaggio di denaro in beni di lusso.

A capo dell’organizzazione, secondo quanto emerso dalle indagini, una sessantenne di origine cinese residente a Russi e un connazionale di 41 anni domiciliato a Bologna. Coinvolta anche la convivente dell’uomo, una donna di 41 anni, per la quale è stato disposto l’obbligo di firma. Nel sistema erano implicati anche tre italiani, residenti tra le province di Ravenna e Alessandria, accusati di aver favorito l’attività illecita mettendo a disposizione appartamenti, pagando utenze e contribuendo alla logistica degli spostamenti delle prostitute.

Le ricerche dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ravenna (realizzate in collaborazione con i Carabinieri di Russi e dei Comandi provinciali di Bologna e Alessandria) sono iniziate nel marzo 2024, quando sono stati notati i primi andirivieni sospetti nell’abitazione del centro. Se in un primo momento si sospettava la sola attività di prostituzione, investigazioni più approfondite hanno permesso di smascherare un’organizzazione più strutturata, che reclutava ragazze cinesi attraverso provini. Le donne venivano poi ospitate nell’appartamento di Russi, dove la sessantenne gestiva gli incontri, trattenendo il denaro che la coppia bolognese raccoglieva successivamente. I consistenti guadagni venivano poi riciclati attraverso l’acquisto di auto di grossa cilindrata, immobili, oggetti di lusso oppure trasferiti all’estero tramite bonifico.

Nella giornata di ieri (27 maggio) i Carabinieri di Bologna e Alessandria, con due unità cinofile della Guardia di Finanza di Bologna e Ravenna hanno ispezionato gli appartamenti attenzionati, rivenendo grazie al fiuto dei cani 1.200 euro contanti e un orologio di valore a Russi e 43 mila euro nell’abitazione di Bologna, parte dei quali occultati all’interno del frigorifero. Dopo aver sequestrato la contabilità e la documentazione comprovante i collegamenti dei diversi indagati nell’attività illegale, gli agenti sottoposto a sequestro preventivo due appartamenti su Bologna (e relative pertinenze) e tre autovetture di grossa cilindrata, in attesa della confisca.

Il Gip del Tribunale di Ravenna ha dunque emesso un’ordinanza di misure cautelari personali nei confronti degli indagati: la sessantenne di Russi e il 41enne di Bologna sono stati arrestati con le accuse di concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, riciclaggio di denaro e impiego di denaro di provenienza illecita, e si trovano attualmente ai domiciliari. Per la convivente dell’uomo è stato invece disposto l’obbligo di firma. I tre italiani sono stati denunciati a piede libero. Al momento sono ancora in corso accertamenti sulla regolarità del permesso di soggiorno di una donna cinese trovata all’interno dell’appartamento di Russi.

A Cervia torna lo Sposalizio del Mare: al via il 30 maggio la 581esima edizione

Domenica la cerimonia dell’anello e la sfilata del corteo storico in città

Sposalizio 2024 Lancio Anello

Tre giorni di festa per celebrare il legame tra la città Cervia e il mare: “Lo sposalizio del Mare” torna nel weekend tra il 30 maggio e il 1 giugno per la sua 581esima edizione. Il via alle celebrazioni verrà dato alle 21 di venerdì, con il tradizionale Concerto della Grande Orchestra Città di Cervia in piazza Garibaldi (in caso di maltempo al Teatro comunale “Walter Chiari”).

Il cuore della festa sarà, come ogni anno, la domenica dell’Ascensione (primo giugno), quando verrà celebrato il rito della pesca dell’anello che promette fortuna e prosperità alla città. La mattina, in piazzale dei Salinari (ore 10), è organizzato il Trofeo dell’Anello, torneo di tiro con l’arco. Alle 10.30 è in programma la passeggiata “Mare e Pesca”, dalla Torre San Michele, per scoprire le tradizioni locali legate al mare.

Dalle ore 16.30, in piazza Garibaldi, l’esibizione di sbandieratori, musici e alfieri e la sfilata dei figuranti in costumi storici precedono la benedizione solenne dell’anello da parte dell’Arcivescovo Mons. Lorenzo Ghizzoni. Alle ore 17.15 il Corteo si muoverà verso il porto canale, dove le barche aspettano di uscire in mare aperto per rinnovare l’antico rito del matrimonio con l’Adriatico. A indossare i costumi della Dama dell’Anello e del Podestà saranno anche in questo caso gli atleti Ilary Fontana e Serio Goffi.

Sarà possibile seguire la cerimonia in mare sui due maxischermo (allestiti in piazza Garibaldi e nei pressi del Porto Turistico, sul Lungomare D’Annunzio), o sulle le motonavi (qui i biglietti). Tornerà anche il tradizionale stand gastronomico a cura del Circolo Pescatori “La Pantofla”.

Città ospite di quest’anno sarà il comune trentino di Pinzolo, legato a Cervia da lunga data: l’amicizia tra le due città è alla base anche di scambi turistici che legano le due località. Pinzolo partecipa inoltre da anni alla manifestazione Cervia Città Giardino e in inverno regala a Cervia gli alberi di Natale che decorano la città.

Faenza scende in piazza per esprimere la sua solidarietà a Gaza

In programma una reading collettiva, musica e installazioni «per esprimere vicinanza e indignazione verso la posizione presa dall’Italia»

Faenza Per Gaza Foto Bici

Faenza scende in piazza per la Palestina: il 31 maggio Piazza del Popolo ospiterà “Faenza per Gaza – Reading per la Palestina libera”, un momento collettivo di solidarietà e denuncia del genocidio.

A partire dalle 17.30, oltre 30 voci si alterneranno per raccontare la strage che ha portato a più di 60 mila morti e 120 feriti accertati. L’evento è promosso da cittadini indipendenti e tra loro, al centro della piazza, ci saranno scrittori e giornalisti, studenti, attivisti in ambito sociale, ambientale, femminile e lgbtq+, medici e artisti, collettivi e associazioni del territorio.

Oltre alla condivisione di pensieri e testimonianze, si lascerà spazio alla poesia, alla musica e all’arte visiva, con la realizzazione di una grande kefiah palestinese come installazione collettiva.

«Questo incontro intende esprimere vicinanza e indignazione, perchè l’Italia non è neutrale: fornisce armi, partecipa allo sfruttamento delle risorse nei territori occupati, non riconosce lo stato di Palestina – comunicano dall’organizzazione -. Pretendiamo che i membri delle Commissioni Difesa di Camera e Senato interrompano l’accordo di cooperazione militare con Israele. Chiediamo di scendere in piazza senza bandiere di partiti e sindacati: portiamo i nostri corpi e la nostra solidarietà».

Tre notti di chiusura dell’E45 per la manutenzione del cavalcavia di via Campolungo

Modifiche alla viabilità tra Casemurate e Cesena Nord in direzione Ravenna

E45 Campolungo

Continuano i lavori di Anas per la manutenzione del cavalcavia del 231,535 km dell’E45 (statale 3 bis “Tiberina”), all’altezza di via Campolungo (Ravenna). Da qui sono previsti 3 giorni di chiusure notturne per chi viaggia in direzione nord: da giovedì 29 a sabato 31 maggio la carreggiata in direzione Ravenna resterà chiusa al traffico, tra lo svincolo di Cesena Nord e Casemurate dalle 21 alle 6.

Durante la chiusura la circolazione sarà deviata sulla viabilità locale (SR142 – via Dismano) tramite indicazioni sul posto.

Dopo l’incendio, l’attività del Mercato Coperto riparte dall’area esterna

Riaperti ortofrutta e pescheria, gli altri banchi si aggiungeranno invece nei prossimi giorni

CS 82 Mercato Coperto Piazza Gramsci

Il Mercato Coperto di Russi non si ferma: dopo l’incendio delle scorse settimane, che ha reso inagibile lo stabile per il prossimo periodo, i commercianti sono tornati operativi da oggi (28 maggio) nell’area esterna dell’edificio.

Le prime attività ripartite all’interno dell’area mercatale provvisoria sono quelle dei fratelli Terebinti con frutta e verdura e la pescheria di Mirco Magalotti. Le altre si aggiungeranno prossimamente.

Gli orari al pubblico saranno indicativamente dalle ore 6.30 alle 13.30, dal lunedì al sabato: ogni attività sarà presente nelle giornate e negli orari ad ognuna consueti, come in precedenza all’interno del Mercato.

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