giovedì
25 Dicembre 2025

Il colpo Viola in tribuna al Benelli: i tifosi del Ravenna ora sognano

Ha già fatto le prime foto con i tifosi giallorossi Nicolas Viola, prossimo colpo ad effetto del mercato invernale del Ravenna, uno di quelli che può far davvero sognare. Viola, infatti, da svincolato, scenderà per la prima volta nella sua carriera in serie C ed è reduce da una stagione (la 24/25) comunque da 27 presenze, 3 gol e 1 assist in Serie A (con il Cagliari). Nonostante i 36 anni appena compiuti, non può che rappresentare un vero e proprio valore aggiunto per una squadra di serie C.

L’operazione non è ancora ufficiale, ma è ormai in dirittura d’arrivo, con Viola che è in tribuna allo stadio Benelli in occasione della partita di Coppa Italia del Ravenna contro l’Arzignano (vinta 3-0 dai giallorossi, ora ai quarti di finale).

Trequartista o mezzala, ora toccherà a Marchionni trovargli posto in un 3-5-2 piuttosto blindato, con il Ravenna che quest’anno ha però forse espresso il gioco migliore quando è passato (solo in alcune fasi di alcune partite) al 4-3-1-2, modulo che sarebbe sicuramente più adatto all’ex Cagliari.

Il mercato del Ravenna però non dovrebbe finire con Viola: si parla infatti di un possibile interesse da parte della società per almeno un altro paio di giocatori (un esterno, un attaccante o un portiere).

Nuova pista ciclabile nel quartiere San Giuseppe: 350mila euro dal Comune, lavori nel 2027

Una pista ciclopedonale da circa 500 metri collegherà la zona residenziale del quartiere San Giuseppe, a Ravenna, con la nuova area commerciale e quella sportiva. Si tratta di un investimento da 350mila euro che verrà finanziato con risorse del Comune di Ravenna. L’obiettivo dell’Amministrazione è avviare e concludere nel 2026 la progettazione e la gara d’appalto, per poi partire con i lavori nella primavera del 2027.

Lo ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Cameliani, rispondendo in consiglio comunale a un’interrogazione del suo compagno di partito, Guido Fabbri. «Si tratta – afferma il consigliere di maggioranza – di un intervento necessario per garantire a residenti, studenti, ciclisti e pedoni un collegamento sicuro e continuo verso i principali servizi del quartiere, superando una criticità che da tempo limita la mobilità sostenibile nella zona. Accogliamo con soddisfazione la conferma dell’opera e continueremo a seguire il percorso fino all’avvio dei lavori».

Poliziotto fuori servizio aiuta un giovane minacciato in un locale e si trova una pistola contro

Un poliziotto fuori servizio in un locale del centro di Ravenna si è accorto che un giovane stava facendo il cosiddetto gesto universale di richiesta di aiuto e ha capito che uno sconosciuto ubriaco lo stava molestando e minacciando. Il poliziotto si è qualificato e il molestatore ha estratto una pistola – risultata poi una scacciacani senza tappo rosso – ed è stato immobilizzato fino all’arrivo della volante che l’ha arrestato. È successo nella notte tra il 24 e il 25 novembre, come reso noto dalla questura che sottolinea l’importanza di riconoscere i segnali di pericolo.

Il gesto universale di richeista aiuto consiste nel piegare il pollice all’interno del palmo e poi chiudere le altre quattro dita a pugno, intrappolando il pollice. È un gesto silenzioso creato per permettere alle persone in pericolo (soprattutto in situazioni di violenza domestica) di segnalare la loro situazione senza allarmare l’aggressore.

Il poliziotto ha capito la situazione e, senza presentarsi come agente, ha cercato di mettere in sicurezza il giovane invitandolo a sedersi accanto a lui. Nonostante i tentativi del personale del locale di allontanare l’uomo, quest’ultimo ha continuato ad avvicinarsi con atteggiamento aggressivo e insistente. È stato a quel punto che il poliziotto si è presentato ed è stato minacciato a sua volta con la replica dell’arma.

“La foto di classe”, primo romanzo dello «scrittore per caso» Mario Onofri, da Santerno

Sabato 29 novembre, alle 18.30 al Circolo degli scrittori in via Ghibuzza 12, a Ravenna, verrà presentato il romanzo d’esordio di Mario Onofri dal titolo “La foto di classe” (editore “1886 Publishing”). L’autore, che si definisce “scrittore per caso”, ha immaginato di ritrovare in una vecchia cantina la foto della quinta D di Ragioneria, datata Bologna 1980. Il romanzo narra le vicende di vita post diploma dei diciannove studenti, fra ragazzi e ragazze, e di una loro insegnante ritratti nell’ultima foto di classe.

Il romanzo si è aggiudicato il primo premio per le opere inedite al concorso “Castel di carta”, da una giuria presieduta da Maurizio De Giovanni. Contiene alcune prefazioni di autori locali: Renzo Maltoni, Paola Ravaioli, Massimo Pirini.

A quella di sabato prossimo seguiranno le seguenti presentazioni: giovedì 11 dicembre alle 18.30 al Centro sociale Bosco Baronio (via Meucci 23, Ravenna); venerdì 19 dicembre alle 20.30 alla biblioteca Ruffini di Mezzano (piazza della Repubblica 7).

Mario Onofri vive con la moglie a Santerno. “La foto di classe” è la sua prima opera pubblicata e auspica lo stesso destino per gli altri tre romanzi completati.

“Lavori in corso”: all’Esp un cantiere per sensibilizzare contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il centro antiviolenza Linea Rosa ha portato al centro commerciale Esp di Ravenna “Lavori in corso, un cantiere verso la libertà”: un finto cantiere animato da volontarie e volontari nei panni di performer, che guidavano i passanti attraverso le diverse forme della violenza maschile sulle donne. Il percorso immersivo è stato realizzato da Spazio A Teatro.
«Un’esperienza provocatoria che mette in luce ciò che spesso resta nascosto – dichiara Linea Rosa attraverso la propria pagina Facebook -: il peso dei tempi di cura, la violenza psicologica e verbale, il divario di genere sul lavoro, la ciclicità della violenza e le sue manifestazioni più gravi. Grazie a Esp Ravenna per aver deciso di aprire i propri spazi a questa importante battaglia».

Investita da un camion mentre era in bici sulla pista ciclabile: muore a Bologna una ragazza cervese di 23 anni

Era di Pinarella la ragazza morta questa mattina (25 novembre) in un incidente avvenuto intorno alle 8.45 a Bologna. Si chiamava Viola Mazzotti e aveva 23 anni. Secondo quanto riportato da Repubblica Bologna, la giovane era in bicicletta in via dell’Arcoveggio – in zona Corticella – quando è stata investita e uccisa da un camion che stava lavorando nei cantieri del tram. Dai primi accertamenti pare che la bicicletta percorresse la stessa via con medesima direzione – dal centro alla periferia – sulla pista ciclabile posta a destra della carreggiata. Giunto all’intersezione con via De Giovanni, il mezzo pesante avrebbe svoltato a destra, travolgendo la ciclista, che è finita sotto l’asse posteriore del mezzo.

Viola Mazzotti si era laureata nel 2024 in Management e Marketing all’Alma Mater e stava proseguendo gli studi in un master della Catòlica School of Business ed Economics di Lisbona. In questi giorni, tramite l’università, stava svolgendo un tirocinio alla Wp Lavori in corso, dove i colleghi la stavano attendendo questa mattina (la sede è proprio in via Arcoveggio).

Lascia i genitori e una sorella. A ricordarla, e a esprimere il cordoglio della comunità, è il sindaco di Cervia Mattia Missiroli: «Siamo profondamente addolorati per la tragica scomparsa di Viola Mazzotti. A nome dell’Amministrazione Comunale e di tutta la città, esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia. Ci stringiamo al dolore dei genitori Cristian e Debora e dei suoi cari, ai quali manifestiamo la più sentita vicinanza in questo momento di immensa sofferenza».

Nel 2025 i carabinieri in provincia hanno attivato 340 volte il Codice Rosso per violenza di genere

I carabinieri in provincia di Ravenna nel 2025 hanno attivato 340 volte il Codice Rosso, l’espressione che identifica una legge del 2019 – approvata con l’obiettivo di rafforzare la tutela delle vittime di violenza – e prevede un intervento immediato nei casi di violenza domestica e di genere. Il numero è stato reso noto dal comando provinciale dell’Arma oggi, 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

In 20 situazioni si è reso necessario l’intervento di centri antiviolenza o il ricorso a case rifugio, fondamentali per offrire alle vittime un percorso di protezione e sostegno.

Dai 340 Codici Rossi sono derivati una serie di provvedimenti:

  • 22 allontanamenti d’urgenza dalla casa familiare;
  • 49 divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima (22 dei quali con applicazione del braccialetto elettronico);
  • 51 arresti di cui 32 per maltrattamenti o lesioni aggravate in ambito familiare, 6 per atti persecutori (stalking), 4 per violenza sessuale, uno per costrizione o induzione al matrimonio, 8 per violazione di provvedimenti di allontanamento o divieto di avvicinamento.

Sono stati denunciati 290 soggetti:

  • 200 per maltrattamenti o lesioni aggravate in ambito familiare;
  • 65 per atti persecutori;
  • 19 per violenza sessuale;
  • 5 per revenge porn (condivisione non consensuale di materiale sessualmente esplicito);
  • 1 per violazione di provvedimenti di allontanamento o divieto di avvicinamento.

Per dare un’idea dell’estensione del fenomeno, in tutta la regione i presidi dei carabinieri hanno attivato 3.967 Codici Rossi.

In occasione della giornata, la sede del comando provinciale dei carabinieri in viale Pertini a Ravenna è illuminata di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere.

Il comando provinciale dei carabinieri di Ravenna è impegnato nel contrasto della violenza di genere e per la salvaguardia delle fasce deboli con il contributo di alcuni militari appositamente formati che, tra l’altro, collaborano con le strutture sanitarie e le varie associazioni di volontariato interessate. Inoltre, negli anni scorsi, con la collaborazione del Soroptimist Club sono state allestite sale dedicate all’ascolto protetto delle vittime vulnerabili all’interno delle sedi dell’Arma di Ravenna e Faenza. Quest’anno il Soroptimist ha donato al comando provinciale un kit informatico audiovisivo che va ad arricchire la dotazione delle sale.

In Emilia-Romagna nessun ticket sanitario per le persone che subiscono violenza di genere

In Emilia-Romagna le persone vittime di violenza di genere (e/o a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere) potranno accedere alle cure che si rendano necessarie in conseguenza di una violenza subita, senza alcun pagamento del ticket utile per le prestazioni specialistiche ambulatoriali.

Per la prima volta viene introdotto uno specifico codice di esenzione al pagamento, che ha validità annuale e prevede la possibilità di rinnovo qualora dovessero persistere le condizioni cliniche correlate alla violenza. Il titolo idoneo a documentare il diritto al riconoscimento dell’esenzione è il referto di Pronto Soccorso o il certificato specialistico, rilasciato in strutture sanitarie pubbliche.

«Con questo provvedimento, che siamo contenti di adottare proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – sottolineano gli assessori alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, e alle Pari opportunità, Gessica Allegni – la Regione prosegue nell’implementazione e nel rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Estendendo la gratuità anche alle visite specialistiche ambulatoriali, vogliamo essere a fianco delle vittime passo dopo passo, per una presa in carico che possa sostenerle nella fuoriuscita da percorsi difficili e dolorosi».

Barriere architettoniche, «manca sensibilità per le minoranze»

«Una barriera architettonica in un edificio o in uno spazio urbano quasi mai è dovuta a una mancanza tecnica di alternative costruttive più efficienti, molto spesso è solo l’effetto della scarsa sensibilità del progettista che, in nome di una ricerca estetica, ignora certe esigenze perché fanno riferimento a minoranze della popolazione».

Sono parole dell’architetto Matteo Masconale dello studio Netmobility di Verona che ha elaborato il piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) del Comune di Russi (incarico da circa 30mila euro, in parte coperto da fondi regionali). L’approvazione definitiva del consiglio comunale è arrivata nella primavera 2025 a conclusione di un percorso durato circa un anno.

Masconale spiega meglio l’approccio più idoneo con cui guardare alle barriere: «Bisogna partire dal concetto di diritto delle persone alla piena mobilità e accessibilità. Se ci fermiamo a pensare, non è accettabile che una persona disabile non trovi un bagno utilizzabile. L’obiettivo deve essere quello di rendere chiunque in grado di muoversi in autonomia in una città». Chiunque significa chiunque: «Non dimentichiamoci l’invecchiamento della popolazione che è fenomeno consolidato. Aumentano le difficoltà visive e motorie». Il concetto di “scarsa sensibilità” è ben rappresentato da un esempio pratico: «Le rampette per salire sui marciapiedi dovrebbero avere una pendenza massima stabilita dalle norme. Ma è consentito farle più ripide solo in condizioni particolari. La realtà dei fatti dice che ovunque vengono fatte con la pendenza più ripida possibile, anche quando ci sarebbero spazi per farle più dolci».

Netmobility ha lavorato ai Peba di diciotto Comuni distributi tra Veneto, Lombardia, Trentino e Emilia-Romagna: «Le linee guida definite da Bologna nel 2023 si sposano molto bene con l’approccio del nostro studio che crede molto nella partecipazione delle persone. Per esempio a Russi sono stati fatti tavoli di confronto aperti a tutti e passeggiate urbane con le scolaresche: a turno gli studenti si sono mossi come fossero ipovedenti o in sedia a rotelle per sperimentare in prima persona gli ostacoli degli ambienti». Un’esperienza che ha portato gli adolescenti a fare i conti con questioni che persone con disabilità conoscono bene: «Un esempio banale: è capitato spesso che i ragazzi si muovessero sul ciglio della strada e non sui marciapiedi perché il fondo era più regolare. Questo evidenzia un problema». Il coinvolgimento della cittadinanza è stato fatto anche incentivando l’invio di segnalazioni: «Perlustrare ogni angolo del territorio non sarebbe stato possibile. È stata lanciata una chiamata alla popolazione e ci si è resi conto che tanti problemi erano già noti alle persone». Ne è uscito un documento che fotografa la situazione attuale e stila una lista degli interventi in base a un ordine di priorità: «Ogni ostacolo ha una valutazione da 1 a 5 che tiene conto dell’ambiente circostante. Un gradino è una barriera oggettiva, ma se a una distanza ragionevole c’è una rampa non possiamo considerarlo un intervento urgente». In tutto servirebbero circa tre milioni di euro. Tra gli edifici, le somme più consistenti sono per i tre cimiteri (600mila euro), la scuola elementare “Lama” (240mila), la Casa della salute (219mila), lo stadio Bucci (157mila). Tra gli spazi urbani sono stati stimati 67mila euro per la direttrice Garibaldi ovest e 50mila per via San Giovanni e via Chiesuola, 45mila per piazza Farini e piazza Gramsci, 44mila per via Ungaretti.

Ponte di Ragone: prove di carico in programma il 5-6 dicembre, poi potrà riaprire al transito

Per le giornate del 5-6 dicembre sono in programma le cosiddette prove di carico, i test che verificano la capacità portante di una infrastruttura, per il ponte della strada provinciale 5 “Roncalceci” sul fiume Montone tra San Pancrazio e Ragone, al confine tra i comuni di Russi e Ravenna. Una volta superate le verifiche si potrà passare al collaudo stati e poi potrà essere riaperto al traffico. Il collegamento è interrotto dal 7 ottobre 2024 per demolizione e ricostruzione.

La tempistica del ponte è stata resa nota da un consigliere comunale di opposizione a Ravenna, Alberto Ancarani di Forza Italia, che ha presentato un’interrogazione al sindaco e ha ricevuto risposta dall’assessore Massimo Cameliani, titolare della delega ai Lavori pubblici.

Ancarani aveva presentato il question time per chiedere se sarebbe stata rispettata la scadenza del 30 novembre per la riapertura come promesso un mese fa da Valentina Palli, sindaca di Russi e presidente della Provincia. Ora è appurato che non sarà rispettata la scadenza.

Per ragioni di tenuta sismica è stato necessario demolire il vecchio ponte per ricostruirlo mediante il ricorso a una nuova struttura metallica, l’adeguamento funzionale della sezione stradale e la creazione di un percorso protetto per l’utenza debole. Il costo complessivo è di 1,6 milioni di euro, finanziato per 1,1 milioni attraverso un contributo concesso alla Provincia dal ministero delle Infrastrutture, e per mezzo milione attraverso risorse provinciali.

Scoperta società fantasma che reclutava personale senza autorizzazione: evasione fiscale per oltre 370mila euro

Un’evasione di contributi per oltre 370 mila euro è stata smascherata dall’Ispettorato del Lavoro di Ravenna al termine di un’articolata indagine condotta tra il 2024 e il 2025. Al centro dell’inchiesta una società apparentemente con sede all’estero che svolgeva a Ravenna attività di ricerca e selezione del personale senza alcuna autorizzazione, utilizzando come copertura un’agenzia di lavoro interinale.

Le verifiche sono scattate dopo una segnalazione del Ministero del Lavoro, che aveva individuato una società formalmente registrata fuori dall’Italia ma attiva nel reclutamento di personale anche attraverso note piattaforme social, nonostante l’assenza di qualunque abilitazione. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire il sistema: la società in questione stipulava con un’agenzia interinale un contratto di consulenza commerciale solo apparente. In realtà, l’accordo nascondeva una vera attività di ricerca, raccolta e selezione dei candidati per conto dell’agenzia. Quest’ultima ha ricevuto oltre 50 lavoratori reclutati con questo meccanismo, i quali sono stati destinati poi ad alcune imprese metalmeccaniche della zona di Ravenna. A confermare il funzionamento dello schema illecito (che comportava evasione dei contributi Inps) anche le numerose fatture emesse per presunte prestazioni di lavoro non presenti nelle buste paga dei dipendenti coinvolti.

Durante le indagini è inoltre emerso che uno dei soggetti coinvolti ricopriva incarichi nella società estera pur avendo un rapporto di lavoro pubblico, condizione quindi incompatibile con il ruolo ricoperto. Al termine delle verifiche, i responsabili sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria. Contestualmente è scattata la segnalazione all’Inps per l’avvio delle procedure di recupero dei contributi non versati.

Imprese in aumento ma non come nel 2024: chiuso il trimestre con più 43 attività

Nel terzo trimestre dell’anno, che comprende i mesi di luglio e settembre 2025, si è registrato un saldo positivo per il sistema imprenditoriale ravennate. Sul territorio bizantino ci sono 43 attività economiche in più, frutto della differenza fra 360 nuove iscrizioni e 317 cessazioni di attività esistenti. La crescita è in rallentamento rispetto al saldo di un anno fa, quando il saldo positivo era di +70. Continua a notarsi una crescita trainata soprattutto dalle imprese costituite in tipologie societarie (che determinano quasi l’83% della crescita) e da quelle operanti nei settori dei servizi, mentre persistono le difficoltà tra le imprese dei comparti storicamente rilevanti come le attività manifatturiere, il commercio e l’agricoltura. Lo stock complessivo di sedi di imprese, a Ravenna, è risultato pari a 36.247, cui si aggiungono 10.192 unità locali, per un totale di 46.439 attività.

«Gli imprenditori – ha sottolineato Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna – sono traino della nostra economia e concorrono al benessere del territorio, alla coesione interna, alla sua capacità di competere e, dunque, alle prospettive del futuro. Imprese attente al benessere delle famiglie dei dipendenti, che hanno a cuore i propri fornitori e clienti, che spesso rinunciano ai potenziali benefici di una delocalizzazione produttiva in paesi a più bassi costi di produzione, anche per senso di responsabilità nei confronti delle proprie comunità. Per questo vanno supportate sostenendo gli investimenti, rimuovendo i tanti ostacoli che ne frenano lo sviluppo e promuovendo un contesto amministrativo più semplice e digitale attraverso la costruzione di un sistema di relazioni stabile e coordinato tra istituzioni, associazioni di categoria e investitori».

Nel terzo trimestre 2025 il sistema imprenditoriale locale cresce in modo moderato (+0,1%), trainato soprattutto dalle Società di capitali, che aggiungono 58 unità (+0,65%) e restano la forma preferita dai nuovi imprenditori. Le Imprese individuali aumentano di 12 unità (+0,06%), mantenendo comunque il primato numerico con oltre 19 mila attività, mentre prosegue il calo delle Società di persone (-25). Sul fronte settoriale, i migliori risultati arrivano dai comparti più specializzati: Fornitura acqua (+5,2%), energia (+1,8%), istruzione (+1,3%). In termini assoluti, il contributo maggiore deriva però dalle Costruzioni, che crescono di 28 imprese, seguite dai servizi e dal turismo. In difficoltà commercio, manifatturiero e agricoltura. Il comparto artigiano è in lieve crescita (+8 imprese), ma rallenta rispetto agli anni precedenti. Molto positiva invece la dinamica delle imprese giovanili (+61 unità, +2,6%) e delle imprese straniere (+67, +1,4%). Quadro stabile per l’imprenditoria femminile, che chiude il trimestre con un saldo sostanzialmente invariato (7.692 imprese, 21,2% del totale).

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