domenica
29 Giugno 2025

Calcio: dalla serie D alla serie A in un anno, tutta la “normalità” di Matteo Prati

Il 20enne Matteo Prati, centrocampista del Cagliari, è l’unico calciatore ravennate nel campionato di calcio di serie A. Giovanili tra Cesena e Ravenna, una stagione da protagonista in D con i giallorossi e poi la scalata passando dalla B con la Spal. «La svolta della carriera? I Mondiali Under 20. Sono un timido, sto vivendo il successo restando me stesso»

Matteo Prati Cagliari 003Il 20enne Matteo Prati è l’unico calciatore ravennate attualmente presente in serie A (potrebbe raggiungerlo Antonio Raimondo, altro ventenne, tornato al Bologna dal prestito alla Ternana) nonché uno dei giovani più interessanti del panorama nazionale. Cresciuto prima nel Cesena e poi nel settore giovanile del Ravenna – dove è esploso in serie D nel campionato 2021/2022 – è reduce dalla sua prima esperienza nella massima serie, al Cagliari, dove ha collezionato 26 presenze condite da un gol e un assist. Lo abbiamo contattato per un’intervista a tutto tondo.

Prati Matteo 001

 

 

 

 

 

 

Prati ha fatto il suo esordio tra i professionisti del calcio in serie C con il Ravenna con una presenza nella stagione 2020-21, prima dei 32  gettoni (con 5 gol) dell’anno successivo in serie D. Ma l’affermazione è arrivata in B con la Spal nel 2022-23 con 20 presenze e 2 gol. Nell’estate 2023 il passaggio al Cagliari. Sono sette le convocazioni con l’Under 21 e nove con l’Under 20 con cui è arrivato secondo al Mondiale di categoria in Argentina nel 2023.

In questi giorni sei sotto i riflettori per le voci di mercato che ti vogliono alla Roma. Come stai vivendo questo momento?
«Non lo seguo il calcio mercato. Se c’è qualcosa che devo sapere, chi di dovere mi informerà. Al momento sono concentrato sulla prossima stagione con il Cagliari».

A pochi giorni dal disastro dell’Italia agli Europei, in tanti ti indicano come uno dei giovani “azzurrabili”. Cosa ne pensi? Hai seguito l’Italia in Germania?
«La nazionale è il sogno di ogni ragazzo che gioca a calcio. Sono contento di far parte dell’Under 21, se arriverà una chiamata dalla Nazionale maggiore in futuro sarà grande motivo di orgoglio. Certo, ho visto l’Italia agli Europei, diciamo che sono state partite complicate. Sono sicuro però che già dai prossimi impegni vedremo un’Italia diversa».

Matteo Prati NazionaleSei passato dalla serie D alla serie A nel giro di poco più di un anno. Come è stato possibile? Cosa si prova?
«Grande soddisfazione. Da parte mia ho sempre dato il massimo impegno in qualsiasi categoria in cui ho giocato, senza mai smettere di crederci, con la voglia di voler sempre crescere e migliorare. Voglia che ho tuttora».

C’è un momento che pensi possa aver rappresentato una sorta di svolta della tua carriera?
«Se devo sceglierne uno penso alla convocazione per i Mondiali Under 20 (giocati poi da protagonista in Argentina, con l’Italia che è arrivata seconda, ndr). Era un mio obiettivo, che ha rappresentato forse una piccola svolta».

Quali sono stati i momenti più belli invece della tua prima stagione in serie A con il Cagliari?
«È stato un grande mix di emozioni e di prime volte, sia personali che professionali. Ricordo il primo allenamento, il primo giorno a Cagliari, il primo incontro con il mister Claudio Ranieri, le prime partite contro le “grandi”, che fino a quel momento avevo sempre e solo sognato. La gioia più forte resta però il gol, un’emozione che è difficile da spiegare. In una partita così importante (il 19 maggio scorso in casa del Sassuolo, nella vittoria per 2-0 che ha garantito la salvezza matematica dei sardi, ndr), sotto la curva dove c’erano tantissimi nostri tifosi in trasferta. Quel gol mi ha dato un’energia di una potenza mostruosa».

Matteo Prati Cagliari 004Qual è stata la differenza maggiore che hai notato tra campionato di A e di B?
«L’intensità di gioco. In serie A hai pochissimo tempo per pensare, devi essere veloce di testa perché gli avversari ti sono subito addosso».

Soprattutto a centrocampo. Qual è il tuo ruolo preferito, tra i vari che hai provato?
«In passato ho fatto il trequartista, poi la mezzala, ma credo che ora il mio ruolo sia definitivamente quello di play davanti alla difesa».

Quale credi che sia il tuo grande pregio, dal punto di vista calcistico? E il difetto peggiore?
«Il pregio, anche secondo quanto dicono i vari allenatori che ho avuto, credo sia la freddezza con cui riesco ad affrontare gli impegni importanti e le varie fasi di gioco. I difetti sono tanti e continuo a lavorare tutti i giorni, seguendo i consigli dei mister».

Qual è il giocatore più forte contro cui hai giocato? E quello che ti ha stupito di più?
«Il più forte Calhanoglu. Quello che più mi ha stupito invece è stato Vlahovic, per la fame che ho visto che aveva in campo, incoraggiava tutti, si è preso la squadra sulle spalle quando abbiamo giocato contro la Juve a Cagliari».

Matteo Prati Cagliari 001Il tuo modello, nel tuo ruolo?
«A parte lo stesso Calhanoglu, mi piace tanto Rodri del City, così come mi piaceva Busquets. Tra gli italiani Pirlo e De Rossi, che non mollava mai».

Un tuo idolo, invece?
«Eto’o. Da piccolo tifavo per l’Inter e lo ricordo protagonista nel Triplete (nel 2010 Prati aveva 7 anni, ndr)».

Come stai vivendo questo successo?
«Vivo questo piccolo successo con normalità, la mia quotidianità è la stessa. Capita che qualcuno mi fermi e mi chieda qualcosa, sono un timido e mi imbarazzo. Mi sto godendo il momento tranquillamente, con la mia fidanzata, la mia famiglia, gli amici di sempre, sono lo stesso ragazzo di qualche anno fa. I miei genitori mi hanno insegnato a restare sempre umile».

Nostalgia della Romagna?
«Un po’, ma la fidanzata, i miei genitori, mio fratello, anche i nonni e gli zii sono venuti spesso a Cagliari a trovarmi, portandomi un po’ di Romagna, come le tagliatelle per esempio. E quando posso torno a Ravenna (come nei giorni di questa intervista, in cui ha fatto visita anche ai ragazzi del camp estivo del personal trainer Lorenzo Dadina, ndr)».

Matteo Prati Cagliari 007Segui il Ravenna del calcio? Cosa ne pensi delle novità di questi giorni?
«Seguo il Ravenna da tifoso, come per le altre squadre in cui ho giocato, il Cesena e la Spal: tutte mi hanno lasciato qualcosa di importante. Il Ravenna ha vissuto anni difficili, ora però i tifosi si sono riavvicinati alla squadra, c’è entusiasmo e auguro con tutto il cuore ai giallorossi di tornare dove meritano, nel calcio professionistico».

Chiudo con una domanda sul settore giovanile: tu hai fatto un percorso particolare, sei uscito a 15 anni dalle “grandi” per crescere a Ravenna…
«Dopo il fallimento del Cesena, dove ho giocato 7 anni dopo aver iniziato a tirare i primi calci nel Classe, sono andato al Ravenna, dove mi sono formato sia fisicamente che mentalmente. Non ero un precoce (Prati oltretutto è nato in dicembre, quasi una rarità nel calcio giovanile di oggi, ndr), nel settore giovanile chi cresce prima è “pronto” prima. Chi non è precoce fatica, ma ogni ragazzo ha un suo percorso, non c’è una regola. Non bisogna mollare mai, anche se in un certo momento non riesci a stare a certi livelli. Fare il campionato di D da molto giovane, per esempio, per me è stato fondamentale».

Sicurezza e legalità: Cervia assume 6 vigili urbani e 6 operatori di strada

L’iniziativa della nuova giunta comunale per contrastare i fenomeni di microcriminalità nelle notti del weekend

Polizialocale Cervia1Per garantire più sicurezza e ordine pubblico nel periodo estivo, il Comune di Cervia mette in campo dodici nuove persone: sei operatori della sicurezza denominati “street tutor” (operatori di strada) e sei agenti della polizia locale.

Gli “street tutor” rientrano nel progetto della regione Emilia-Romagna denominato “Sicuramente insieme”: saranno impiegati fino al termine dell’estate nelle giornate di venerdì, sabato e domenica nella aree di maggiore presenza e affollamento e in particolare a Milano Marittima.

I sei vigili urbani arrivano grazie alle disponibilità della graduatorie dei Comuni vicini, per essere impiegati da subito nel servizio di prevenzione e vigilanza.

La polizia locale di Cervia è anche presente nel punto serale/notturno a Milano Marittima nei fine settimana, e con l’ufficio mobile a Pinarella e Tagliata.

L’obiettivo è garantire un livello di sicurezza del territorio stabile, in termini di contrasto alla microcriminalità con presidi di pubblica sicurezza. Inoltre anche quest’anno dall’1 luglio sono attivi, oltre ai rinforzi dei carabinieri e della guardia di finanza, il presidio estivo della polizia di Stato a Pinarella e la collaborazione tra comandi della polizia locale di Ravenna e Cervia.

Nella notte tra il 10 e l’11 luglio Milano Marittima è stata teatro di una violenta rissa in strada. In viale Bologna tra le 2 e le 4 di notte alcuni individui si sono azzuffati e feriti.

Dichiarazione del sindaco Mattia Missiroli e dell’assessore alla Sicurezza, Gianni Grandu: «Vogliamo rispettare gli impegni presi in campagna elettorale. Con forza e determinazione costanti saremo sul territorio con l’impiego straordinario di uomini e risorse a disposizione. La sicurezza per noi è un tema fondamentale e metteremo a disposizione risorse ed energie per raggiungere risultati che garantiscano la legalità e la sicurezza pubblica per cittadini e turisti. Coinvolgeremo le realtà sociali, le associazioni di categoria della città, i responsabili delle forze di polizia, che ringraziamo fin da subito per la fiducia e la piena disponibilità per il raggiungimento degli obiettivi.  Faremo anche una riflessione complessiva sulla diffusa situazione di disagio collettivo e individuale soprattutto nelle fasce di età giovanile e del mutamento sociale. Infine ci teniamo a sottolineare, che la nostra è una città sicura, che ha raggiunto ottimi livelli di sicurezza e di qualità della vita, basti pensare al debellamento dell’abusivismo commerciale e al nostro Piano sulla sicurezza. Riteniamo che alcune situazioni di disordine, relative ai tafferugli giovanili, non debbano essere sottovalutate, ma non debbano essere generalizzate, perché Cervia è una città sicura e vive nella legalità».

Alberghiero, nuova succursale: 9 milioni, partiti i lavori, si passerà da 3 sedi a 2

Un nuovo edificio in via Tarlombani così verrà lasciata la sede in corso Matteotti: avrà spazi pubblici con alberature e parti pavimentate per eventi di carattere pubblico e un accesso diretto alle sale da pranzo in occasione delle serate di gala

2 Dalla Nuova PiazzaHanno preso il via alla fine di giugno i lavori per la realizzazione della nuova succursale dell’istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme, affidati dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail). L’investimento complessivo è di circa 9 milioni di euro e finanzia il progetto presentato dalla Provincia di Ravenna, aggiudicatario del bando “Scuole innovative” (decreto Miur del 7 agosto 2015).

24 07 12 Avvio Lavori Succurdale Artusi5La scuola attualmente articola la sua attività in due edifici principali, distinti tra la sede amministrativa e formativa di via Tarlombani (dotata di aule e laboratori didattici, biblioteca, aula magna, uffici) e la sede operativa di via Oberdan (dotata di laboratori attrezzati per la ristorazione con cucine, sale, banco bar, pasticceria, accoglienza). A queste si aggiunge una succursale in corso Matteotti 40, concessa in affitto dal Comune di Riolo. L’intervento in corso d’opera prevede la realizzazione di una nuova succursale in via Tarlombani che permetterà la dismissione della sede in corso Matteotti e il passaggio da 3 a 2 sedi.

1 Planivolumetrico RioloL’idea alla base del progetto è stata quella di reinterpretare le caratteristiche volumetriche dell’edificio scolastico esistente e realizzare un organismo edilizio che possa essere usato sia in piena autonomia che in stretta integrazione con la sede esistente e che, allo stesso tempo, risulti sufficientemente flessibile o trasformabile.

In particolare, la nuova struttura didattica ospiterà aule didattiche e laboratori formativi al piano terra, quali cucine-pasticceria, sale da pranzo, banco bar e simulazione accoglienza, mentre al primo e secondo piano sono previsti gli altri spazi della didattica, tra cui aule di gruppo, agorà, spazi informali e di servizio.

Sul lato est dell’istituto si prevede inoltre di realizzare un nuovo spazio pubblico che, arricchito da luoghi di sosta, alberature e parti pavimentate, consentirà la creazione di un punto di aggregazione per manifestazioni legate all’istituto alberghiero e a eventi di carattere pubblico.

Sempre nell’ottica di uno spazio aperto alla comunità, nell’angolo sud-est dell’edificio sarà situato un nuovo accesso all’istituto, dedicato al pubblico esterno. Tale ingresso costituirà un’innovativa connessione dell’istituto alla città, e permetterà un accesso diretto alle sale da pranzo in occasione delle serate di gala o di eventi, senza dover attraversare spazi esclusivamente dedicati alla didattica.

«Il programma relativo al progetto “scuole innovative” prevede un investimento complessivo di 350 milioni di euro da parte di Inail, che si occupa della realizzazione delle opere che poi vengono concesse ai Comuni attraverso un contratto di locazione i cui canoni sono a carico del ministero dell’Istruzione e del Merito – dichiara Carlo Gasperini, direttore centrale del Patrimonio Inail -. L’Istituto sta operando su 29 aree di intervento e per 6 sono aperti i cantieri per la realizzazione dell’opera».

«È stata una scelta strategica quella di realizzare questo grande investimento in collina – spiega il presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale – perché rappresenta anche un contributo determinante, in qualità di servizio scolastico, per contrastare lo spopolamento. Un intervento che oggi assume una rilevanza ancora più significativa anche a seguito degli eventi alluvionali che hanno fortemente colpito Riolo Terme e tutta la vallata del Senio».

Le priorità di De Pascale: «Sanità, dissesto idrogeologico, transizione ecologica»

La direzione regionale del Pd ha scelto all’unanimità la candidatura del sindaco di Ravenna per la presidenza dell’Emilia-Romagna (elezioni entro fine 2024): «Un onore immenso. Subito al lavoro per la coalizione ampia e conoscere i territori». E Ravenna dovrà votare per il sindaco nel 2025

450944153 1035917517892289 2966741200316810856 N«È un onore immenso avere la possibilità di servire la propria terra, e il mio impegno è mettere in questa sfida tutta l’energia, la visione e l’umiltà di cui sono capace». Sono le prime parole di Michele de Pascale, 39enne sindaco di Ravenna, all’indomani della decisione all’unanimità presa dalla direzione regionale del Partito democratico per indicarlo come candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna alle elezioni che si terranno entro Natale 2024.

De Pascale afferma: «Da oggi (13 luglio, ndr) sono al lavoro per costruire una coalizione ampia con forze politiche e civiche entrambe protagoniste e per costruire dal basso un nuovo grande progetto per tutta la Regione, Emilia, Bologna e Romagna».

De Pascale Sindaco Presidente RegioneIl neocandidato Pd mette già infila quelli che definisce punti fermi sulle priorità: «La salute pubblica prima di ogni altra cosa, sia a difesa del servizio sanitario nazionale, che rischia il collasso, sia su una nuova visione della prevenzione. E poi il contrasto al dissesto idrogeologico e una transizione ecologica più ambiziosa riguardo agli obiettivi di decarbonizzazione e di azzeramento del consumo di suolo e più concreta nella sua applicabilità reale, accompagnando filiere produttive e fragilità sociali nel cambiamento».

De Pascale è atteso da una intensa campagna elettorale che coincide con l’estate (come accadde nel 2021 per il secondo mandato alle Amministrative quando si votò a ottobre): «Da questa settimana lavorerò con umiltà per conoscere a fondo città e territori che per ovvie ragioni conosco meno; ma permettetemi di dedicare l’immenso onore e orgoglio di questa candidatura alla mia Romagna e alla sua gente, le cui ferite e paure profonde, dopo il maggio dell’anno scorso, porterò sempre dentro di me e alla cui cura continuerò a dedicare tutto me stesso».

La corsa per Bologna fa sì che nel 2025 andrà al voto anche Ravenna per eleggere il sindaco. «La mia decisione ha un impatto molto forte anche sul mio territorio e ringrazio di cuore le migliaia di ravennati che in questi giorni mi hanno riservato attestati di stima e di fiducia. La città e la provincia hanno le energie per affrontare questa sfida e rilanciare a loro volta verso il futuro».

Nei giorni scorsi i quotidiani locali hanno lanciato i primi nomi dei possibili candidati per il centrosinistra alla poltrona di sindaco di Ravenna: Alessandro Barattoni (segretario provinciale Pd) e Andrea Corsini (assessore regionale al Turismo e Infrastrutture) sono stati citati sia da Corriere Romagna che Resto del Carlino. Quest’ultimo ha inserito tra i papabili anche Annagiulia Randi (assessora comunale alle Attività produttive).

Ufficiale: De Pascale candidato alla presidenza della Regione per il Pd

Il sindaco di Ravenna votato all’unanimità dalla direzione del Pd dell’Emilia-Romagna

De Pascale Sindaco Presidente Regione

La direzione regionale del Pd dell’Emilia-Romagna, riunitasi nella sede di via Andreini a Bologna, ha votato all’unanimità la candidatura del sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, per le prossime elezioni regionali.

La decisione – cui mancava soltanto l’ufficialità – è arrivata dopo quasi tre ore di riunione, con oltre 20 interventi da parte dei partecipanti.

Al suo arrivo, De Pascale era già stato accolto con applausi, sorrisi e selfie dai componenti della direzione. Il primo passo, per il sindaco di Ravenna, sarà quello di mettersi al lavoro per costruire «una coalizione larga».

Bonaccini firma le dimissioni per l’Europarlamento, elezioni regionali entro Natale

La giunta regionale è decaduta e l’assemblea legislativa è sciolta: rimangono in carica per garantire gli affari correnti e la gestione ordinaria e la vicepresidente Priolo assume le funzioni attribuite al presidente

FotoBonacciniconfIl presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato stamani, 12 luglio, la lettera di dimissioni e le ha comunicate alla presidente dell’Assemblea Legislativa, Emma Petitti. Un atto dovuto che fa seguito all’elezione di Bonaccini al Parlamento europeo, stante l’incompatibilità delle due cariche, e in coerenza con l’annuncio dato da lui stesso in Aula nella seduta dell’Assemblea dello scorso 26 giugno.

Con le dimissioni di Bonaccini, la giunta regionale è decaduta e l’assemblea legislativa sciolta. Le prossime elezioni regionali si svolgeranno entro massimo cinque mesi. Secondo la legge regionale, infatti, il decreto di indizione è adottato dalla vicepresidente della giunta regionale facente funzioni di presidente entro tre mesi dallo scioglimento dell’assemblea legislativa, e le elezioni si svolgeranno entro i successivi due mesi. La data verrà decisa dalla vicepresidente Irene Priolo d’intesa con il presidente della Corte d’Appello di Bologna.

Con le dimissioni del presidente, come già accennato, le procedure stabilite all’articolo 126, terzo comma, della Costituzione, e all’articolo 32 dello Statuto Regionale, prevedono che la vicepresidente della giunta regionale assuma le funzioni attribuite al presidente della Regione fino all’insediamento dei nuovi organi. La giunta e il consiglio regionale rimangono in carica per garantire gli affari correnti e la gestione ordinaria dell’Ente, la cui attività entra così in una fase di affievolimento dei poteri fino allo svolgimento delle prossime elezioni regionali. Situazione di affievolimento che permarrà fino all’insediamento dei nuovi organi conseguente al rinnovo elettorale. In questa fase, gli atti adottati dovranno rispettare i limiti dell’ordinaria amministrazione, dell’urgenza e della indifferibilità.

Rigassificatore, i lavori procedono secondo i piani: operativo entro l’1 aprile 2025

Il ministro Pichetto Fratin (Sicurezza energetica) ha visitato i cantieri a mare e a terra: da febbraio è in corso lo smantellamento della piattaforma Petra per installare la nuova struttura di 14mila tonnellate a cui sarà ormeggiata la nave Bw Singapore. Acque marine troppo fredde per l’impianto: verranno riscaldate per la funzionalità

DSC07524I lavori per l’installazione del rigassificatore in mare al largo di Ravenna proseguono secondo il cronoprogramma: in occasione della visita ai cantieri del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, oggi 12 luglio è stato confermato il completamento delle infrastrutture entro il 31 dicembre 2024 e l’avvio dell’impianto entro l’1 aprile 2025, a seguito dei test e della delibera del rapporto di sicurezza definitivo. Attualmente lo stato di avanzamento dei lavori è pari a circa il 90 percento per le opere a terra (con 450mila ore lavorate) e superiore al 50 percento per le opere a mare (800mila ore lavorate).

La nave rigassificatrice Bw Singapore, acquistata da Snam nel luglio 2022, si trova attualmente in cantiere a Dubai per gli adeguamenti necessari alla collocazione sulle coste ravennati, e arriverà nelle acque dell’Adriatico nella seconda metà di dicembre.

Tra gli interventi in corso sulla nave, anche l’implementazione di un sistema in grado di preriscaldare l’acqua necessaria alla trasformazione del gas. La temperatura del nord dell’Adriatico, infatti, è risultata più bassa di qualche grado rispetto alle prime stime, e durante i mesi più freddi avrebbe garantito la corretta esecuzione del processo di rigassificazione.

A questa modifica al progetto iniziale (dal costo non meglio precisato di qualche decina di milioni di euro) si aggiunge la creazione di una diga frangiflutti di circa 900 metri che verrà installata a est della nave, con un intervento da circa 300 milioni di euro (attualmente in fase di gara) che prenderà il via ad agosto 2024.

DSC07426 (F)«Le particolari condizioni avverse di questo tratto di Adriatico hanno imposto studi meteomarini che hanno portato alla stima di una riduzione del 20 percento dell’attività in caso di avversità climatica. L’installazione di una diga a protezione delle navi garantirà il funzionamento a pieno regime dell’intera struttura», dichiara Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.

Con l’entrata in esercizio della Bw Singapore, la capacità di rigassificazione complessiva del Paese salirà a 28 miliardi di metri cubi all’anno, un volume corrispondente a circa il 45% della domanda italiana di gas del 2023. «La stessa quantità importata dalla Russia nel 2021 e, come tale, capace di consolidare la sicurezza degli approvvigionamenti per l’Italia, diversificando le provenienze del materiale grezzo», precisa il ministro Pichetto Fratin. Che si è complimentato con le imprese della città per «Il know-how dimostrato nella gestione del progetto».

20240522 131423Il nuovo impianto di rigassificazione, come noto, sorgerà a 8,5 chilometri da Punta Marina e sarà composto dalla nave, dalla nuova piattaforma di ormeggio (installata a 12 metri sul livello del mare grazie a 50 appositi pali, 36 dei quali di 3 metri di diametro e piantati per oltre 50 metri nei fondali del mare).

La piattaforma è composta da due semi deck, per una lunghezza totale di circa 440 metri e un peso di oltre le 14.000 tonnellate, che prenderà il posto di una piattaforma Petra esistente ma dismessa. Da febbraio 2024 si sta lavorando al suo smantellamento. Alcune delle vecchie condotte verranno preservate e utilizzate per l’allacciamento di cavi a media tensione, in un’ottica di riutilizzo. L’opera viene completata dal metanodotto per arrivare a alla terra ferma (8,5 chilometri sotto il fondale marino), l’impianto di regolazione pressione a monte di Punta Marina e il metanodotto di collegamento alla rete nazionale (altri 31,5 chilometri). Sul lato ovest della piattaforma sarà installata la diga foranea. Dal punto di vista occupazionale, sono 800 le risorse impegnate nel progetto, ma in corrispondenza del picco di attività le persone al lavoro saranno più di 1.200.

Sulle critiche all’operazione, da parte del mondo ambientalista ma non solo, interviene il sindaco Michele de Pascale: «Avevamo posto tre condizioni per il nostro sì: la sicurezza delle persone e dei lavoratori, la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente. Una volta arrivati questi tre via libera dalle organizzazioni competenti abbiamo iniziato a muoverci in questa direzione. A differenza di altri territori interessati dallo stesso percorso, è stata nostra priorità stabilire una compensazione di applicazione, come l’opera di rinaturalizzazione e piantumazione di 100 ettari di campi adiacenti alla frazione di Punta Marina. I rimborsi in bolletta ai residenti invece, non sono stati vagliati in alcun modo, perché in controtendenza con il progetto di transizione energetica che coinvolge il futuro della città. L’obiettivo di Ravenna ora è diventare un polo strategico a livello nazionale per le politiche energetiche del Paese».

Taxi, Cna: «Ravenna è l’unica città dove i taxisti hanno chiesto più licenze»

Franco Ventimiglia è referente per l’associazione di categoria: «L’Autorità dei trasporti sbaglia quando calcola 70 taxi per la città, in inverno non avrebbero lavoro». Il consorzio Radiotaxi riunisce una ventina di auto bianche e organizza i turni

Taxi

Spesso la volontà dei Comuni di rilasciare nuove licenze taxi si accompagna alla protesta dei tassisti già operativi che ostacolano la concorrenza. A Ravenna lo scenario pare opposto: «La richiesta di nuove licenze è venuta dalla categoria – spiega Franco Ventimiglia, responsabile per Fita-Cna che rappresenta gli artigiani del trasporto persone –, il mercato ravennate ha una domanda sufficiente per mantenere altre auto e la nuova stazione marittima delle crociere sarà la variabile da tenere in considerazione».

Quanto sia in aumento il lato della domanda è dimostrato da un dettaglio: «La normativa consente di mettere al volante collaboratori o familiari in modo che la vettura sia operativa anche una ventina di ore su 24». Con le sei licenze messe a bando ora si arriverà a 30, ma il nuovo regolamento comunale fissa a 42 l’organico complessivo di licenze rilasciabili: «In certi momenti di picco potrebbero esserci anche cento auto e non basterebbero, ma accade solo nelle giornate delle navi da crociera. Nel periodo invernale è tutto più contenuto. Anche per questo non è corretta la valutazione che fa l’Autorità dei trasporti che paragona Ravenna a Livorno: la città toscana ha traghetti tutto l’anno».

Oltre alle crociere, gli altri principali afflussi di traffico per i tassisti sono rappresentati dalle imprese del mondo portuale e industriale, gli anziani che devono recarsi alle strutture sanitarie, gli arrivi di turisti in stazione ferroviaria. «I servizi notturni con i giovani per i locali sono una quota minima sui lidi ravennati dove non ci sono molte discoteche, è un mercato più fiorente nella zona di Cervia»

Attualmente la quasi totalità dei titolari di licenze taxi nel comune di Ravenna sono riuniti nel consorzio Radiotaxi che organizza i turni sulla base di orari e giornate in modo da garantire un servizio h24 e distribuisce le chiamate ricevute al telefono. «Poi ci sono le piazzole di sosta definite dal Comune dove le vetture si mettono in fila e attendono passeggeri». È ancora un’attività redditizia? «Difficile dare cifre perché sarebbero medie, ma si può dire che a Ravenna si riesce ad avere entrate soddisfacenti»

I mosaici dell’Accademia di Belle Arti donati ai big del G7 Scienza e Tecnologia

L’istituzione ravennate fondata nel 1827 è stata scelta dal ministero dell’Università per realizzare le opere e le pins alle giacche dei musicisti

Mosaico G7L’Accademia di Belle Arti di Ravenna, nell’anno del centenario della Scuola del Mosaico, raggiunge un importante riconoscimento: l’incarico da parte del ministero dell’Università per realizzare i mosaici raffiguranti il logo del G7 Scienza e Tecnologia donati ai rappresentanti di Stato del recente G7 svoltosi a Bologna e a Forlì.

L’Accademia, oltre ai mosaici con il simbolo dell’ulivo scelto dalla ministra Anna Maria Bernini, ha realizzato 200 esclusive pins da giacca in micromosaico poste all’occhiello dei giovani musicisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori Italiani esibitisi a Forlì lo scorso mercoledì per il G7 Scienza e Tecnologia.

L’Accademia di Belle Arti di Ravenna, fondata nel 1827, è l’unica istituzione nazionale che ha un triennio e una specialistica in Arti visive-Mosaico. Dal primo luglio sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi: Arti Visive – Mosaico, Nuove Tecnologie dell’Arte e da quest’ anno si aggiungono due nuovi Trienni ad indirizzo in Pittura e Design del Gioiello.

“Burattini alla riscossa” in spiaggia: due appuntamenti a ingresso gratuito

Il festival diffuso fa tappa a Casal Borsetti il 12 luglio con Cremonesi e a Marina di Ravenna il 17 luglio con Venturi. Spettacoli per un pubblico dai tre anni in su

Tdodicilune1Il festival diffuso Burattini alla Riscossa, giunto alla 28esima edizione, prosegue con due appuntamenti al mare. Venerdì 12 luglio alle 21.15 al bagno Coja Blue di Casal Borsetti, dove Claudio Cremonesi propone “Zitto zitto”. Mercoledì 17 luglio (ore 21) alla Spiaggia 58 di Marina di Ravenna con I Burattini di Massimiliano Venturi. L’ingresso è sempre gratuito, gli spettacoli sono adatti a un pubblico dai 3 anni in su.

Al Coja Blue, in via delle Gardenie 25, Claudio Cremonesi propone “Zitto zitto”. In pista da oltre 25 anni, è lo spettacolo che raccoglie le esperienze di una vita d’artista: mai uguale a sé stesso, capace di rinnovarsi ad ogni replica secondo il contesto e nel gioco di improvvisazione con il pubblico, con uno stile unico. Che sia in strada o in teatro, Claudio Cremonesi, azzera fin da subito le distanze col suo pubblico e coinvolge tutti, adulti e bambini, in un susseguirsi di fantasiosi numeri comici, di giocolerie inaspettate e pericolosi equilibrismi. Oggetti di uso quotidiano vengono trasformati e resi sorprendenti (una valigia da pedalare, scope danzanti, copertoni che volano…) e nel dialogo che si crea con gli spettatori incalzano riflessioni, commenti, citazioni poetiche, battute, improvvisate e gag.

Alla Spiaggia 58, in viale delle Nazioni, Massimiliano Venturi mette in scena uno spettacolo con una carrellata di farse che si innestano sul solco della tradizione, per riportarla a nuova vita nella contemporaneità: Fagiolino, Sganapino e gli altri eroi del teatrino sono i protagonisti. Venturi porta in scena un programma sempre nuovo e differente di sketch e situazioni, debitamente rivisitate e attualizzate, calando lo spettatore in un’atmosfera senza tempo.

Al via in autunno lavori da 2,5 milioni di euro alla scuola media Montanari

Approvato il finanziamento del progetto di miglioramento sismico ed energetico e abbattimento delle barriere architettoniche

Scuola Montanari 2

La giunta del Comune di Ravenna ha approvato il finanziamento dei lavori del progetto di miglioramento sismico, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche alla scuola secondaria di primo grado Mario Montanari, in via Aquileia 31.

Il progetto è stato ammesso al finanziamento della Regione Emilia-Romagna e risultato beneficiario di un contributo di 2 milioni di euro, pari all’80% dell’importo dell’intervento. I lavori del valore complessivo di 2milioni500 mila euro saranno quindi coperti dal finanziamento regionale per 2 milioni e dal Comune per 500mila euro.

«Considerate le dimensioni dell’intero plesso e la necessità di dare continuità all’attività scolastica – afferma l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte –  si tratta di un intervento complesso che si prefigge l’obiettivo di eliminare le carenze statiche e migliorare il comportamento sismico mediante rinforzi specifici sugli elementi strutturali portanti, agendo successivamente sull’aspetto energetico attraverso la sostituzione degli infissi e un sistema di isolamento a cappotto. Al contempo si punta a migliorare e a ripristinare i sistemi di superamento delle barriere architettoniche per favorire l’accessibilità agli utenti con disabilità».

L’inizio dei lavori è previsto entro l’autunno per concludersi presumibilmente nell’estate 2026.

La scuola secondaria “Mario Montanari” rientra tra le più grandi scuole secondarie del Comune  per il numero di utenti e di locali: ospita infatti 7 corsi didattici per un totale di 21 aule di lezione oltre ad aule per attività speciali, una sala polivalente, due palestre di cui una provvista di campo regolamentare da basket e di una serie di locali a servizio della segreteria didattica.

L’edificio fu costruito alla fine degli anni Sessanta per tale scopo e da allora non ha mai cambiato destinazione.

Il volume dell’edificio risulta articolato e composto da più corpi di fabbrica con altezze e tipologie costruttive diverse. Negli anni si sono susseguiti diversi interventi di manutenzione straordinaria tesi a migliorare il plesso scolastico sotto vari punti di vista; ogni intervento eseguito è stato limitato ad una zona o ad una porzione strutturale. Attualmente è in fase di realizzazione l’intervento di miglioramento sismico mediante demolizione e ricostruzione della porzione di scuola denominata “Ala Callegari”, pertanto il nuovo intervento andrà a completare la messa in sicurezza strutturale e l’efficientamento energetico dell’intera scuola.

Svolta green per la Galleria Naviglio: il teleriscaldamento sarà a fonte rinnovabile

Il quartiere faentino abbandona il fossile rendendo l’impianto di generazione del calore più innovativo e sostenibile

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La rete di teleriscaldamento che alimenta la Galleria Naviglio di Faenza diventa green, convertendosi da fonte fossile a fonte rinnovabile.
«Una scelta lungimirante e attuale allo stesso tempo, che va incontro agli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti anche dall’agenda ONU 2030 (numero 7)» commentano da Tampieri energie srl, la società dell’omonimo gruppo faentino che ha acquisito Energia Civile (la società in carico alla Giovanni Caroli Sb) avviando la conversione green della rete, che sarà completata e resa operativa nel 2025.

La rete di teleriscaldamento si occupa del trasporto a distanza del calore ad uso riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta di un sistema efficiente, economico e sicuro per climatizzare in modo centralizzato intere aree abitate, siano esse ad uso residenziale, industriale o destinate a servizi. Tradizionalmente la generazione del calore avviene tramite caldaie alimentate a gas metano, quindi fonte fossile, mentre la forza motrice è garantita da sistemi di cogenerazione.

Il nuovo progetto prevede invece che il calore venga generato dall’impianto di Tampieri energie, alimentato a biomasse solide (quindi rinnovabili programmabili), e distribuito tramite una infrastruttura di collegamento, andando quindi ad ampliare l’attuale rete di teleriscaldamento della Galleria Naviglio, un complesso di attività economiche e professionali situato tra via Granarolo e via San Silvestro.

«Sono molto felice per la bellissima evoluzione che avrà il, già innovativo, sistema di trigenerazione che alimenta il teleriscaldamento di Galleria Naviglio, diventando un sistema rinnovabile. Grazie a Tampieri energie ci saranno enormi vantaggi ambientali nel quartiere Galleria Naviglio e per la città di Faenza, visto che la rete di teleriscaldamento sarà alimentata da fonti rinnovabili e non più da fonti fossili» dichiara Luciano Caroli, presidente di Caroli Giovanni.

L’operazione è stata portata a termine con la consulenza degli advisor Boies Schiller Flexner per Tampieri e Pwc Price Waterhouse Coopers per Energia civile.

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