giovedì
11 Settembre 2025

Coldiretti propone un albo di agricoltori presidio per sorvegliare i fiumi

L’idea dell’associazione di categoria si ispira anche all’esempio di un imprenditore di Cotignola che ha tamponato l’argine del Senio in attesa degli interventi degli enti

460975302 939552948199771 4097764704438195821 NLa sezione di Coldiretti della provincia di Ravenna, associazione di categoria che tutela gli interessi delle imprese agricole, lancia l’idea della costituzione del primo “Albo degli imprenditori presidio”, una chiamata volontaria a monitorare, controllare e curare il territorio, mettendo in atto verifiche preventive e periodiche sullo stato di argini, torrenti, fiumi, così da poter poi segnalare con costanza e in report dettagliati la presenza di criticità, le necessarie manutenzioni e tutto ciò che risulti utile al fine di poter garantire la sicurezza idrogeologica del territorio.

«È quello che l’agricoltore fa da centinaia di anni – commenta il direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini –. Gli agricoltori sono da sempre i primi tutori dell’equilibrio ambientale e i primi custodi del territorio, la loro attività di osservazione, in una fase in cui il sistema dei nostri fiumi è palesemente in sofferenza è ancora più importante. Ci sono tantissimi associati che in quei momenti drammatici si sono messi a servizio delle proprie comunità, nel pieno spirito di Coldiretti, da sempre forza sociale del Paese».

Un esempio viene da Augusto Matteucci, agricoltore Coldiretti di Cotignola che nella terribile nottata del 17 settembre è intervenuto sulla sponda del Senio, lato Bagnacavallo, tamponando falle e fontanazzi che avrebbero potuto degenerare in un’ennesima devastante rottura arginale: «Insieme ad alcuni vicini di casa e colleghi stavamo monitorando la situazione. Essendo tutti cresciuti qui sappiamo, infatti, i problemi che può dare il fiume e a preoccuparci, in particolare, erano le condizioni dell’argine nei pressi del ponte autostradale, zona questa già indebolita dall’alluvione 2023. La situazione era davvero critica, abbiamo quindi avvisato gli enti preposti ma nel frattempo, anche utilizzando i nostri indumenti, terra di riporto e materiali di fortuna, siamo riusciti a tamponare le ferite arginali, forse scongiurando il peggio».

Censimento popolazione: 5.700 famiglie coinvolte in provincia di Ravenna

Il campione di famiglie selezionato dall’Istat riceverà una lettera informativa a casa e potrà compilare il questionario online dal 7 ottobre al 9 dicembre (in seguito si potrà solo al telefono o con una visita su appuntamento). Partecipare è un obbligo di legge

28/03/02 RAVENNA. FOTO AEREE SU RAVENNA
FOTO AEREE SU RAVENNA

Al via il censimento 2024 della popolazione e delle abitazioni eseguito da Istat, l’istituto nazionale di statistica.

Sono circa 5.700 le famiglie della provincia di Ravenna coinvolte nella rilevazione da Lista, una delle due indagini campionarie del censimento permanente: 3.527 nel comune di Ravenna, 1.100 a Bagnacavallo, 700 a Lugo, 200 a Massa Lombarda e 150 a Cotignola.

Queste famiglie riceveranno via posta una lettera ufficiale a firma del presidente dell’Istat. La lettera informativa avvisa le famiglie coinvolte dell’avvio della rilevazione e delle sue finalità e modalità di svolgimento e fornisce le credenziali di accesso personali al questionario online e tutti i contatti per ricevere assistenza gratuita e chiarimenti. Tutte le risposte ai quesiti del questionario devono fare riferimento alla data del 6 ottobre 2024, ad eccezione dei casi in cui nella domanda sia indicato un periodo diverso.

A partire dal 7 ottobre 2024 la famiglia può compilare in autonomia il questionario online, anche in uno dei punti di facilitazione digitale attivati dal Comune di Ravenna, dove sono presenti postazioni con accesso a internet e dove è possibile ricevere l’aiuto di un facilitatore digitale. Compilare il questionario online è possibile fino al 9 dicembre 2024. Il tempo stimato per la compilazione online è circa 10-15 minuti.

Dal 10 dicembre le famiglie potranno ancora rispondere, ma solo attraverso le seguenti modalità:

  • visita a casa di un rilevatore, anche su appuntamento, per effettuare l’intervista faccia a faccia;
  • contatto telefonico per effettuare l’intervista con un operatore comunale.

La rilevazione si chiude il 23 dicembre 2024. Partecipare al censimento è un obbligo di legge. Per questo, a partire da una certa data scatterà una fase di sollecito con l’invio di lettere, da parte dell’Istat, a quanti non avranno ancora risposto.

Già dal 2018, Istat ha deciso di fare riferimento a un nuovo modello di rilevazione, che sostituisce i censimenti generali effettuati su tutta la popolazione e che avevano cadenza decennale (l’ultimo si è svolto nel 2011). La metodologia statistica è ora caratterizza dall’esecuzione di indagini campionarie annuali, che si svolgeranno da ottobre a dicembre, coinvolgendo un campione di famiglie, distribuite in diverse zone del territorio comunale e selezionate dall’Istat.

Le famiglie del comune di Ravenna potranno recarsi nei punti di facilitazione digitale nei seguenti orari di apertura al pubblico:

  • Sportello Polifunzionale URP – Via Berlinguer, 30; lunedì 9-12 – mercoledì e sabato 8-13
  • Marina di Ravenna – Largo Magnavacchi, 5; mercoledì e giovedì 8-13
  • Mezzano – P.za della Repubblica, 10; mercoledì 8-13
  • San Pietro in Vincoli – Via G. Pistocchi, 41/a; lunedì e venerdì 8-13
  • Centro immigrati – Via Oriani, 44; martedì e giovedì 14.30-17.30
  • Casa delle Culture – P.za Medaglie d’Oro, 4; martedì 9-13
  • Informagiovani – Via Luca Longhi, 9; martedì e giovedì 9.30-13
  • Informagiovani Lido Adriano – V.le Parini, 48; giovedì 9-12
  • Biblioteca Classense – Via Baccarini, 3; lunedì e venerdì 14-19
  • Biblioteca di Piangipane – P.za XXII Giugno 1944, 6; giovedì 8-13

Le famiglie potranno chiedere informazioni contattando il numero verde Istat 800-188802  oppure l’ufficio comunale di Censimento costituito all’Ufficio Studi e Statistica.

Traversara, aperta una falla sull’argine nello stesso punto del 19 settembre

L’acqua sta trafilando per i campi, attraverso la zona rossa. Continuano i lavori

Traversara Oggi
I lavori a Traversara il 3 ottobre

Il fiume Lamone ha aperto una falla a Traversara, nello stesso punto della rottura dell’argine del 19 settembre.

I mezzi di cantiere sono al lavoro e il Comune di Bagnacavallo ricorda che la frazione di Traversara deve restare evacuata come da ordinanza, chiedendo ai residenti delle vie Cogollo, Longanesi, Cocchi, Viazza Vecchia e Viazza Nuova di portarsi ai piani alti evacuando i piani terra, interrati, seminterrati e rialzati.

L’acqua attualmente sta trafilando per i campi, attraversando la zona rossa, e si scola nel fosso Barbavera che al momento (aggiornamento delle 6.30 di venerdì 4 ottobre) la sta supportando.

«I lavori di ripristino del manufatto arginale – spiegano dalla Regione – erano in via di completamento dal punto di vista della totale impermeabilizzazione, dopo quelli occorsi per riportarlo ad altezza. Durante il passaggio dell’onda di piena la sponda arginale ha retto, ma in alcuni punti si è determinata una infiltrazione dell’acqua, che ha progressivamente raggiunto terreni, strade e abitazioni vicine. Durante il passaggio dell’onda di piena la sponda arginale ha retto anche grazie al rinforzo delle palancole, ma si è generata una filtrazione d’acqua tra i massi che è risalita fino alla testa delle palancole trafilando in esterno».

La situazione è invece sotto controllo nei comuni limitrofi. A Faenza è stata revocata ieri sera l’ordinanza di evacuazione e le famiglie sono potute tornare per la notte nelle proprie abitazioni.

Cinque arnie con 300mila api vicino alla sede Surgital per misurare gli infestanti

L’apiario è stato installato a marzo 2024 e la produzione di miele per il consumo è stata 30 kg

Surgital BeeWay2Nell’area dello stabilimento della Surgital a Lavezzola, azienda di produzione di pasta fresca surgelata, sono state posizionate cinque arnie ospitanti oltre tremila api per controllare se le metodiche adottate per la gestione degli infestanti e la sicurezza alimentare sono condotte con metodologie compatibili con l’ambiente, favorendo l’impollinazione e quindi lo sviluppo della vegetazione e delle fioriture spontanee.

È un’iniziativa nata nell’ambito della collaborazione avviata con Beeway, programma di Evoluzione Servizi ispirato ad Apis Ram promosso dall’Unione Europea.

Questi insetti hanno un raggio d’azione che va dai tre ai cinque km dall’apiario, fungendo anche da sentinelle protettrici della qualità del suolo, dell’aria e dell’acqua, ancor più importante nei pressi di uno stabilimento di produzione alimentare come Surgital.

Le arnie, posizionate a marzo 2024 durante un giorno simbolo chiamato “Bee Day”, si trovano a Lavezzola nella porzione di terreno dove è già presente l’agrivoltaico di Surgital. Le api hanno prodotto miele in eccedenza rispetto alle esigenze nutritive della colonia, per un quantitativo disponibile al consumo pari a circa 30 kg, che Evoluzione Servizi ha da poco confezionato in appositi vasetti da 500 grammi.

Misurare la popolazione degli insetti impollinatori e verificare il mantenimento delle colonie diventa parte integrante dell’approccio aziendale alla strategia di sviluppo sostenibile.

Il Comune di Ravenna cerca un immobile da affittare per l’ufficio turistico

Lo spazio deve essere almeno 40 mq in totale e disponibile da inizio 2025. Offerte entro il 15 novembre

Il Comune di Ravenna ricerca nell’area di Lido di Savio un immobile da adibire a ufficio di informazione e accoglienza turistica (Iat).

L’immobile, che il Comune intende acquisire in locazione, deve essere disponibile dai primi mesi del 2025, avere caratteristiche idonee ad ospitare uffici pubblici e deve trovarsi preferibilmente in una zona centrale (viale Romagna o traverse limitrofe). La superficie minima calpestabile da destinare alla parte degli uffici di front e back office deve essere di 30 metri quadrati, mentre quella da destinare ad archivi, servizi e vani accessori: deve essere almeno tra 10 e 20 metri quadrati. Deve essere un complesso immobiliare autonomo o una porzione unitaria di un complesso immobiliare dotata di autonomia funzionale. Inoltre la categoria di destinazione d’uso deve essere compatibile con quella prevista per uffici pubblici.

L’offerta dovrà pervenire al Comune entro le 12 del 15 novembre 2024. Per maggiori informazioni e per conoscere tutte le modalità per la presentazione delle proposte è possibile consultare l’avviso a questo link.

Nuova grafica e nuovo approccio per i siti web dei sei Comuni della Romagna faentina

Dal 7 ottobre online la nuova veste degli spazi internet dedicati al rapporto tra istituzioni e cittadino

Adult Business Computer 374720Nuova grafica e nuovo approccio per i siti internet istituzionali dell’Unione della Romagna Faentina e dei sei Comuni che la compongono (Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Riolo Terme e Solarolo). Dal 7 ottobre saranno online nella nuova veste raggiungibile agli stessi indirizzi web attuali.

Realizzati secondo le più recenti linee guida di design per i siti internet ed i servizi digitali della Pubblica Amministrazione, frutto del lavoro congiunto tra Agid e il dipartimento per la Trasformazione Digitale, i sette siti web adottano il “Modello Comuni” nazionale: lo scopo è fornire ai cittadini un chiaro punto di riferimento per trovare con facilità le informazioni di cui hanno bisogno e fornire un’esperienza di navigazione coerente tra le varie amministrazioni.

L’approccio rispetto al passato è completamente nuovo, assicurano dall’ufficio comunicazione dell’Unione: «Sarà più semplice e immediato trovare i contenuti desiderati (servizi al cittadino, notizie, ecc) grazie al motore di ricerca interno, dotato di un comodo sistema di filtraggio. I menu risulteranno semplificati e ridotti, classificati secondo un sistema nazionale che in breve tempo permetterà una familiarità di navigazione di tutti i siti delle pubbliche amministrazioni italiane».

Per consentire il completamento della migrazione dei dati e delle informazioni, sarà ancora possibile accedere per un tempo limitato ai vecchi siti web attraverso il bottone presente e ben visibile in alto a destra nell’home page di ognuno dei nuovi portali.

Il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito di Next generation EU. I fondi sono stati resi accessibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) – Misura 1.4.1. “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici”.

Legacoop Romagna: congresso a Ravenna per le 50 coop sociali con 5.500 occupati

Riunione il 2 ottobre nella sede dell’associazione di categoria. Aziende attive sia nell’inserimento lavorativo di persone fragili e vulnerabili, sia nella fornitura di servizi di ogni tipo, sociosanitari e non solo

IMG 3384 (Large)Il settore delle cooperative sociali di Legacoop Romagna, che dà lavoro a più di 5.500 occupati con circa 7.200 soci e 314 milioni di euro di valore della produzione, ha tenuto il proprio congresso ieri, 2 ottobre, a Ravenna nella sede di Legacoop alla presenza del candidato alla presidenza nazionale di Legacoopsociali, Massimo Ascari. In totale una cinquantina di cooperative tra Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena, attive sia nell’inserimento lavorativo di persone fragili e vulnerabili, sia nella fornitura di servizi di ogni tipo, sociosanitari e non solo. Asse portante e talvolta poco visibile del welfare emiliano-romagnolo, le cooperative sociali svolgono un ruolo in numerosi campi, dall’igiene ambientale alla manutenzione del verde, dalle pulizie ai trasporti, fino ai servizi educativi e per l’infanzia.

Dall’analisi congressuale è emerso che il sentimento generale espresso dalle cooperative romagnole è di prudenza, ma anche di cauto ottimismo per un universo che dopo avere trovato la forza di superare con successo il lungo fronte del Covid, ha poi visto crescere un contesto economico e sociale non facile, in cui il reperimento di figure professionali, la necessità di adeguare gli stipendi del lavoratori e le relazioni con i committenti istituzionali sono tra le sfide principali da affrontare.

«In un momento di forte cambiamento del nostro tessuto sociale, le cooperative sociali hanno una capacità di lettura dei bisogni avanzata, che chiediamo agli enti gestori di riconoscere: un ruolo che deve essere quello della co-programmazione e della sperimentazione di risposte ai bisogni emergenti», hanno ricordato il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi e la responsabile del settore, Simona Benedetti.

La presidente di Cad, Renata Mantovani, il vice presidente del Csr, Alfio Fiori, il direttore di Zerocerchio, Michele Babini, e la presidente di San Vitale, Romina Maresi, hanno svolto approfondimenti specifici sull’accreditamento, il futuro dell’inserimento lavorativo, il lavoro sociale, il terzo settore e la distintività cooperativa. La responsabile di settore Elisabetta Cavalazzi ha presentato il contributo romagnolo al dibattito congressuale nazionale di Legacoopsociali. Il documento è stato votato all’unanimità.

Il candidato alla presidenza nazionale Massimo Ascari, 58 anni, presidente della cooperativa modenese Gulliver, nelle sue conclusioni ha ricordato la necessità di un nuovo quadro istituzionale che restituisca dignità al lavoro fondamentale svolto dalle cooperatrici e dai cooperatori sociali, rimettendo al centro la relazione con le persone.

Al termine l’assemblea congressuale ha eletto i delegati che parteciperanno all’appuntamento regionale in programma il 23 ottobre a Bologna: Alfio Fiori (Consorzio sociale romagnolo), Barbara Biserni (Formula Servizi alle persone), Cristian Tamagnini (Centofiori), Cristina Campana (La Fonte), Elisabetta Cavalazzi (Legacoop Romagna), Federica Protti (Coop134), Luca Santi (Cils), Mauro Marconi (ForB), Laura Gambi (Librazione), Linda Errani (Zerocento), Luana Grilli (Il Mandorlo), Mamadou Diagne (Teranga), Manuela Raganini (Treottouno), Michele Babini (Il Cerchio), Patrizia Turci (Tragitti), Patrizio Orlandi (Dialogos), Pierpaolo Frontini (Ca’ Santino), Renata Mantovani (CAD), Romina Maresi (San Vitale) e Simona Benedetti (Legacoop Romagna).

L’orgoglio del parrucchiere in pensione: «Voglio riaprire per tenere vivo il paese»

La solidarietà di tanti colleghi con donazioni di arredo e attrezzature permetterà a Roberto Zattini di riaprire il negozio nella località alluvionata: «Se mollo io e altre attività come l’alimentari e il bar questa frazione morirà di sicuro». Cna continua le visite alle aziende colpite dal disastro di acqua e fango

«Serve un piano progressivo che parta nell’immediato con aree ad allagamento controllato per alleggerire la pressione dei fiumi ed evitare sormonti o rotture arginali, oltre a realizzare nel giro di pochi anni nuove opere come vasche di laminazione, arretramenti arginali, dragaggi puntuali, briglie ed altri sistemi per gestire le acque partendo dalla collina». È l’opinione espressa da Matteo Leoni e Massimo Mazzavillani, presidente e direttore della Cna Ravenna, a proposito del percorso da seguire per affrontare i rischi idrogeologici che hanno causato tre alluvioni in sedici mesi.

«Continueremo a fare tutto ciò che possiamo per non lasciare da sole le nostre imprese associate. La soluzione non può essere rappresentata dalle assicurazioni obbligatorie che il Governo ha introdotto e per questo abbiamo scritto a tutti i parlamentari per modificare la norma». Leoni e Mazzavillani fanno parte della delegazione di Cna che sta visitando le imprese associate colpite dall’alluvione dello scorso settembre.

Dopo la visita della settimana scorsa a Lugo alla ditta Unitec, che ha subito circa 15 milioni di euro di danni, ieri 2 ottobre sono state visitate tre realtà a Cotignola e Traversara.

2024 10 03 VisiteAlluvione4La prima impresa visitata è stata Confezioni Cristina di Cotignola, con il titolare Stefano Tanesini che ha raccontato di aver subito due alluvioni, l’ultima delle quali ha causato danni maggiori rispetto a quella di maggio 2023. «I danni della precedente alluvione ammontavano 250mila euro, ero riuscito a ripartire anche grazie all’e-commerce e alla grande solidarietà sotto forma di acquisto con pagamento anticipato dei nostri prodotti, con l’impegno da parte nostra a consegnarli entro sei mesi dall’alluvione.  Ora l’azienda, anche grazie a questa liquidità ed un mutuo, era sana e l’attività era ripresa discretamente, avevo ricomprato le macchine e avevo il magazzino pieno di stoffe: è andato tutto perso. Ora sto verificando se riesco a far ripartire qualche macchina. Anche per questa alluvione, ho ricevuto oltre 350 mail di clienti che mi dimostravano la loro vicinanza, mi ha dato forza ma siamo davvero soli, abbandonati dallo Stato, che almeno in questo momento dovremmo sentire più vicino, ed invece subiamo solo la burocrazia. Avevo provato a fare le domande per i ristori, ma alla fine o fai quelle o lavori, perché la burocrazia è davvero troppa.  Questi, per me, sono giorni di riflessione, vedrò se continuare l’attività, ne sto parlando anche con le nostre dipendenti.  Sono abbastanza demoralizzato».

2024 10 03 VisiteAlluvione3La seconda impresa visitata è stata la ditta Randi Renzo, nella seconda area artigianale di Cotignola, che produce grigliati e prodotti di carpenteria metallica. «Abbiamo avuto anche in questo caso, dopo la bomba d’acqua della primavera 2024, circa 65 cm d’acqua che ha allagato i nostri tremila mq di capannone, mandando sott’acqua e fango trapani, saldatrici e altri macchinari che usiamo per la produzione, oltre a prodotti finiti e materie prime. Abbiamo danni per decine di migliaia di euro ed abbiamo i tecnici al lavoro per capire cosa riusciremo a salvare, stiamo cercando di pulire e lavare tutto, con un encomiabile lavoro dei nostri dipendenti. Abbiamo tanti ordini da evadere ma non possiamo lavorare e questo ci crea grandi problemi, non è possibile che ogni sei mesi finiamo sott’acqua. Siamo abbandonati: ho provato a fare le pratiche, ma tanto non ci daranno niente. Ci rialzeremo da soli, ma le Istituzioni devono garantire almeno le opere di messa in sicurezza del territorio. Noi, finché siamo qua non molliamo».

2024 10 03 VisiteAlluvione2L’ultima tappa è stata nella frazione più colpita, Traversara di Bagnacavallo, dove non ci sono grandi imprese produttive ma alcune attività di servizio, come appunto il parrucchiere Roberto Zattini, colpito da acqua e fango arrivata con estrema violenza a causa della rottura arginale. Per oggi, 3 ottobre, era prevista la riapertura grazie alla solidarietà di tanti colleghi che hanno donato degli arredi e le minime attrezzature. La nuova allerta e l’evacuazione hanno rovinato i piani. Ma Zattini non vuole mollare: «Ho già l’agenda piena di appuntamenti, perché in tanti ci vogliono aiutare. Io sono in pensione e potevo anche mollare, ma voglio riaprire per dare un piccolo servizio al paese, se mollo io e altri colleghi, come l’alimentari e il bar, questa frazione morirà di sicuro».

Turista straniero anziano si perde in centro a Ravenna, soccorso dalla polizia

Un 75enne dalla Germania ha lasciato l’albergo in auto e non riusciva a trovare la strada per il rientro

Un uomo di 75 anni, affetto da una forma lieve di demenza senile, nella mattinata del 3 ottobre si è perso in centro a Ravenna dove si trovava per un soggiorno turistico dalla Germania. L’intervento della polizia, chiamata dalla moglie, ha consentito di rintracciare l’anziano e ricondurlo alla struttura ricettiva dove alloggiava. La chiamata al 113 è arrivata verso le 10.30: la donna era molto preoccupata perché il compagno si era allontanato circa un’ora prima dalla struttura a bordo della propria autovettura, senza fare ritorno. La polizia di Stato ha immediatamente diramato le ricerche, attivando le volanti sul territorio. Dopo circa due ore, gli agenti sono riusciti a intercettare l’uomo in una via del centro città. Visibilmente disorientato, ha spiegato di essersi smarrito e che non ricordava il percorso per tornare al bed and breakfast.

Il centro ricerche intitolato a Gardini, “imprenditore e pioniere della bioeconomia”

La struttura in via Menotti ora porta il nome del celebre industriale morto nel 1993

4Il centro ricerche di Marina di Ravenna è stato intitolato oggi, 3 ottobre, alla memoria di Raul Gardini, il noto imprenditore ravennate morto nel 1993. “Imprenditore e pioniere della bioeconomia” recita la targa all’esterno della struttura in via Menotti. Al taglio del nastro erano presenti le autorità locali e i familiari di Gardini.

È particolarmente soddisfatto Giannantonio Mingozzi, esponente dei repubblicani e ex vicesindaco: «Lo proposi all’ente pubblico e all’Università nel luglio del 2021 ricevendone risposte per lo più positive, a partire dalla Fondazione Flaminia. La giornata di oggi rappresenta l’ideale congiunzione tra il mondo dell’energia e delle scienze ambientali marine e terrestri che Gardini quarant’anni fa volle avviare in collaborazione con Alma Mater, Montedison ed il mondo dell’agricoltura e della scienza applicata alle produzioni verdi, alla chimica ed all’energia di nuova generazione, etanolo compreso».

2Mingozzi ricordo la soddisfazione dell’allora Rettore Roversi Monaco e delle stesso Gardini quando si inaugurò la prima costruzione alla quale seguirono nuovi laboratori di ricerca, aule e comparti dedicati ad un mercato che offriva sempre più occasioni di lavoro e di specializzazione per gli universitari ed i ricercatori: «Il passaggio fondamentale che va oggi ricordato è l’intuizione di affidare la ricerca al mondo universitario collegato a quel Quadrilatero italiano della chimica che forniva sempre più ragioni di innovazione e di coraggio imprenditoriale; quella ricerca ed il Centro di Marina vennero messi a disposizione della crescita economica del Paese per creare nuove frontiere, nuovi brevetti e qualificate occasioni di lavoro, ma in troppi espressero scetticismo e pareri contrastanti che non diminuirono però la caparbietà e la volontà di Raul».

Tre offerte presentate per la concessione del chiosco al parco pubblico di Marina

Gestione per tredici anni della struttura chiusa dal 2015

Schermata 2024 09 05 Alle 13.20.39Sono arrivate tre offerte per la gara pubblica per la concessione per tredici anni della gestione del chiosco nel parco di Marina di Ravenna in via Menotti chiuso dal 2015. Le buste sono state aperte ieri mattina, 2 ottobre, come si legge sul quotidiano Il Corriere Romagna che riporta la notizia. Un’offerta è stata considerata vincitrice: ora dovrà essere espletato l’iter burocratico per l’assegnazione definitiva.

Il bando prevedeva due opzioni per i concessionari: abbattere e demolire l’immobile oppure restaurare l’esistente. Il chiosco infatti è chiuso da anni e ha subito anche un incendio. A seconda dell’opzione, il canone annuo è pari a 3.249 euro (in caso di ricostruzione) o 4.823 euro in caso di ristrutturazione.

La presentazione del catalogo della mostra di Frani, firmacopie con l’artista

Il 5 ottobre all’ex convento la presentazione del volume che ripercorre le opere esposte fino al 10 novembre

Mostra Frani 1Per la mostra “Verso la gioia” dedicata a Ettore Frani, all’ex convento di San Francesco di Bagnacavallo fino al 10 novembre, è stato realizzato un catalogo che verrà presentato il 5 ottobre alle 11 alla presenza dell’artista che dialogherà con i curatori Paola Feraiorni e Massimo Pulini, toccando le tematiche al centro della sua poetica e ricerca pittorica che viene definita così: “Il labile confine tra luce e ombra, l’ambiguità tra visibile e invisibile e la permanenza della presenza nell’assenza”. Al termine dell’incontro è previsto un momento di firmacopie.

Il catalogo, a disposizione presso il bookshop della mostra, include le immagini di tutte le opere esposte e le fotografie dell’allestimento, oltre a saggi di Davide Caroli, direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, Massimo Pulini, Marco Ercolani, Giovanni Gardini, Marco Vannini e riflessioni di Ettore Frani e Paola Feraiorni.

L’esposizione, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine, rappresenta l’esito di una riflessione maturata negli ultimi tre anni di ricerca di Ettore Frani. L’artista, oltre a riprendere in maniera più approfondita alcuni temi e soggetti emblematici della sua poetica, presenta una serie di opere inedite, molte delle quali realizzate appositamente per i suggestivi spazi dell’ex convento di San Francesco.

La mostra vede esposti ottanta lavori su carta, oltre quaranta dipinti e, per la prima volta, cinque installazioni pittoriche. Opere che vanno dal disegno, realizzato a grafite su molteplici e sovrapposti strati di carta, alla pittura ad olio su tavola laccata e, tra queste, cinque installazioni dal suggestivo titolo Offerta, dove l’artista si appropria anche di materiali atipici all’interno del suo percorso artistico, ma dal significativo valore simbolico: sassi, polvere, cenere, vetro, quaderni d’appunti, stracci e pennelli.

La mostra negli spazi di via Cadorna 14 e ha ingresso gratuito: giovedì e venerdì dalle 17 alle 21, sabato e domenica (e 1 novembre) dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

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