martedì
01 Luglio 2025

Arco Lavori da record: superato il tetto dei 300 milioni di valore della produzione

Eletto il nuovo Consiglio di gestione. Il nuovo presidente è Mauro Cassani

Nuovo Cda

L’assemblea di bilancio del Consorzio Ar.Co. Lavori – società cooperativa attiva nel settore delle costruzioni, tra le altre cose impegnata ora a rifare la piscina comunale di Ravenna – svoltasi alla sala D’Attorre di Ravenna e aperta dal saluto del sindaco Michele De Pascale, ha approvato all’unanimità il bilancio 2023, che si è chiuso con cifre ancora in crescita. Il valore della produzione ha superato per la prima volta i 300 milioni: si attesta infatti a 304 milioni (contro i 263 dello scorso anno) con un trend di crescita del 16%. Il patrimonio netto del Consorzio è oggi di 11 milioni e 700 mila euro.

Nella sua relazione, il direttore generale Emiliano Battistini ha anche evidenziato la situazione in prospettiva: il portafoglio ordini al 31 dicembre prevede lavori per oltre un miliardo, con fatturati in crescita sia nel 2024 (ad oggi, 335 milioni) che nel 2025 (per circa 370).

Anche la base sociale si consolida: ad oggi i soci sono 520 (fra cui 8 sovventori), e rappresentano tutte e venti le regioni italiane. Emilia-Romagna e Lombardia, peraltro, sono di gran lunga le regioni che producono il maggior fatturato, Milano la città più rilevante da questo punto di vista.

Anche il patrimonio netto dell’azienda è cresciuto rispetto allo scorso anno, e oggi si assesta a 13 milioni 375 mila euro, oltre due milioni in più rispetto allo scorso anno.

Al termine dell’assemblea, il Consiglio di sorveglianza (alla cui presidenza è stata confermata Lucia Caroli) ha eletto i membri del nuovo Consiglio di Gestione. In particolare, il presidente Franco Casadei Baldelli e il vice Clementino Morigi hanno lasciato il loro posto a Mauro Cassani (nuovo presidente) e Marco Rontini (nuovo vice). Casadei Baldelli – dopo molti anni di presidenza – ha rivolto alla platea un saluto di commiato pieno di gratitudine, non nascondendo la commozione.

Oltre a Cassani e Rontini e al direttore generale Battistini (che già facevano parte del consiglio precedente), nel Consiglio di Gestione appena nominato si sono aggiunti due volti nuovi: l’avvocato ravennate Danilo Manfredi e il faentino Stefano Collina, già Senatore della Repubblica.

Apre il labirinto effimero, che celebra i 100 anni dell’azienda agricola Galassi

Ad Alfonsine fino a metà settembre

Labirinto Da Video

Dopo qualche giornata di rodaggio, il Labirinto Effimero di Alfonsine è pronto ad aprire ufficialmente l’edizione 2024, che vuole celebrare anche i 100 anni dell’azienda agricola Galassi che lo ospita.

Un’azienda capace negli anni di rinnovarsi: da classica azienda agricola delle origini, si è poi specializzata nella floricoltura, nei vasi in terracotta d’Impruneta e nei complementi d’arredo per giardino, fino a inventarsi il labirinto nel campo di mais nel 2008.

Carlo Galassi Con I Figli Alberto E Francesco
Carlo Galassi con i figli Alberto e Francesco

Il titolo del nuovo tracciato è “Le origini” ed è un mix fra quello del 2008 e quello che, fino a ora, è stato ritenuto il più “difficile”, ossia quello dell’edizione 2018.

Il labirinto si estende su una superficie di 70.000 metri quadrati (circa 10 campi da calcio) con oltre 4 km di sentieri “disegnati” in un grande campo di mais.

A quello effimero anche quest’anno si affianca il “Labirinto Sospeso”, opera di land art con un percorso di 2,5 km su una superficie di 4.000 mq realizzato con canne di bambù sospese e altro materiale di recupero.

Il labirinto effimero rimarrà aperto fino a metà settembre dalle 16 a mezzanotte.

Costo del biglietto per l’accesso 10 euro (7 per bambini dai 4 ai 12 anni).

L’Azienda agricola Galassi Carlo si trova in via Roma, 111 ad Alfonsine.

Info e prenotazioni cell. 335 8335233 info@galassicarlo.com e www.galassicarlo.com 

Crisi Cofari: «Da sindacati e Amministrazione silenzi assordanti»

Ancisi (LpRa) e Ancarani (Forza Italia) intervengono sul caso della storica cooperativa: «I soci hanno perso la quota sociale»

Cofari

Prime reazioni politiche sulla crisi civilistica giudiziaria della storica Cofari, gigante cooperativo della logistica portuale e del facchinaggio. Crisi «a danno dei propri soci e lavoratori, proprio come avvenne con la Cmc», sottolinea il decano dell’opposizione, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, in una nota inviata alla stampa in cui ricorda come la Filt-Cgil non se la sia sentita per ora di parlare, perlomeno tramite comunicati ufficiali. «Se ne stanno zitti anche il sindaco e la sua maggioranza politica – continua Ancisi -, di cui peraltro fa parte l’assessore Costantini, fratello dell’attuale presidente di Cofari. C’è tempo perché si schiariscano voci altrimenti molto loquaci».

Ancisi ricorda poi come Legacoop giustifichi invece l’accaduto «col fatto che nel porto è impossibile, per imprese che ossequiano le leggi, reggere la concorrenza con altre poco serie, rispettando la tariffa minima di 23,24 euro l’ora fissata dall’Ispettorato del Lavoro di Ravenna». Silenzio anche su questo – prosegue Ancisi -, «nonostante nel nostro porto non scappi uno spillo all’Autorità Portuale, costituita anche per questo, e tanto meno alla Sapir, oligopolista del porto stesso, retta in sostanza da una maggioranza azionistica facente capo agli enti pubblici che governano da mezzo secolo questo territorio. Il presidente della Sapir – rivela inoltre Ancisi – è casualmente avvocato di Cofari presso il Tribunale civile di Ravenna».

Nei giorni scorsi era intervenuto sull’argomento anche Alberto Ancarani di Forza Italia, che ha depositato un question time sul tema, in cui rivela come Cofari sarebbe anche destinataria di una richiesta milionaria da parte di Inps per presunti mancati versamenti contributivi e violazioni al Ccn, e sottolinea «come la situazione della coop fosse complessa e la tendenza al tracollo fosse in atto da diverso tempo», ma la chiusura sia avvenuta mesi fa «nel silenzio più totale dei sindacati e delle associazioni annesse, a partire da Legacoop».

«Se è ben vero che i soci-lavoratori si sono tutti ricollocati più o meno aiutati dalla coop stessa e dunque le ricadute occupazionali sono state pressoché a impatto zero – continua Ancarani -, è allo stesso modo evidente che i soci-lavoratori non rivedranno mai più la quota sociale versata in qualità di soci, in molti casi per diverse migliaia di euro a testa».

Il capogruppo di Forza Italia chiede quindi al Comune se fosse al corrente della crisi e se «non intenda piuttosto farsi promotrice presso il parlamento di iniziative legislative atte a riformare completamente il modello cooperativo impedendo da un lato fenomeni di dumping nei confronti delle ordinarie imprese private e dall’altro che soci in buona fede possano vedersi improvvisamente scomparire decine di migliaia di euro provvisoriamente conferiti».

Travolta da un’auto, gravissima al Bufalini una ciclista di 49 anni

La donna era in sella a una mountain bike in via del Pero, a Lugo

È ricoverata in condizioni molto gravi al Bufalini di Cesena una donna di 49 anni che nella mattinata di oggi, 30 giugno, è stata investita da un’auto nel Lughese.

L’incidente è avvenuto in via del Pero: la donna era in sella a una mountain bike, impegnata in una passeggiata in bici insieme al marito. Per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia locale della Bassa Romagna, è stata investita da un’auto condotta da una donna di 57 anni che stava procedendo nella direzione opposta. Violento lo schianto, con la ciclista trascinata sull’asfalto dall’auto per alcune decine di metri. Illeso invece il marito.

Sul posto il personale del 118 che ha prestato le prime cure alla donna, prima di trasportarla in elicottero al Bufalini di Cesena.

Entusiasmo per il Tour de France. Anche in tv, tra battute su Godo, gaffe e mosaici

Il passaggio della storica corsa in provincia ha portato in strada migliaia di persone

Entusiasmo per il passaggio del Tour de France in provincia, con migliaia di persone nelle strade di Cervia, Ravenna, Russi e del Faentino, prima di entrare nell’Imolese dopo la salita della Gallisterna, già protagonista al Mondiale del 2020.

Le foto della gallery sul passaggio a Ravenna città sono di Massimo Argnani

Una vetrina anche per il territorio, con la diretta su Rai Sport che si è soffermata in più occasioni sui monumenti più significativi con piccoli approfondimenti in particolare sui mosaici (su Eurosport, invece, molto trascurato il passaggio a Sant’Apollinare in Classe e Ravenna) e alcune curiose interviste “sul campo”, come quelle agli sciucaren di Godo (con tanto di battute sul doppio senso del nome della località). E qualche gaffe, come le Saline di Cervia che secondo la grafica francese sono nel comune di Cesenatico o la basilica di San Vitale che diventa la “cappella arcivescovile”…

Appassionata la telecronaca Rai, grazie al commento tecnico del faentino Davide Cassani – emozionato quando i corridori passano vicino a casa sua, in centro a Faenza – con citazioni della Fira di Sett Dulur, del Passatore (e la sua presunta parentela con Raffaella Carrà, tra l’ironia generale), perfino di Boncellino, e poi naturalmente di Brisighella e della sua via degli Asini.

Per quanto riguarda la corsa, da segnalare la doppia fuga iniziale, che ha permesso ai ravennati di applaudire il gruppo di fuggitivi, i due più diretti inseguitori e poi il gruppo con la Maglia gialla.

Tra i primi commenti, quelli del sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale: «Il passaggio dei ciclisti nel cuore delle terre alluvionate è stato un omaggio alla nostra Romagna, che con le sue mani ha saputo rialzarsi dopo il tragico evento del maggio scorso, con la speranza che questa grande vetrina possa aiutare a mantenere alta l’attenzione su questa terra. Un ringraziamento speciale va a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile questo momento!».

Sorpresa in spiaggia: i daini tra lettini e ombrelloni a Lido di Classe – FOTO

Le foto di Fabrizio Mancini tra dune e battigia

Se diventasse la regola, Lido di Classe potrebbe beneficiarne pure dal punto di vista turistico, come altre spiagge in Italia e non solo. Al momento, però, è solo un’eccezione la presenza dei daini in spiaggia, preferibilmente di notte o all’alba, come quelli immortalati in alcune foto che stanno diventando virali in questi giorni sulle pagine social frequentate dai ravennati.

A immortalare una decina di daini sulla spiaggia e tra le dune di Lido di Classe è stato nei giorni scorsi Fabrizio Mancini, fotografo amatoriale e appassionato di natura.
Nella gallery qui sopra i suoi spettacolari scatti, pubblicati anche sul suo profilo Facebook.

Auto fuori strada: al Bufalini un 44enne e la figlia di 15 anni

Paura sabato sera a Fossolo, lungo la via Madrara

Tanta paura nella tarda serata di ieri, a Fossolo, per un incidente che ha visto coinvolti padre e figlia, entrambi finiti in ospedale, fortunatamente non in pericolo di vita.

L’uomo alla guida, un 44enne, all’altezza del civico 12 di via Madrara (in direzione Russi), per cause in corso di accertamento ha perso il controllo del mezzo, invadendo la corsia opposta e finendo con l’auto nel fosso. Ad allertare i soccorsi (poco prima delle 23) i residenti in zona, spaventati dal boato.

In auto con il 44enne anche la figlia 15enne, rimasta inizialmente incastrata tra le lamiere, ma sempre cosciente. I due sono stati trasportati al Bufalini di Cesena, con un codice di media gravità.

Le foto sono di Massimo Argnani

Auto in senso vietato: senza posto di blocco la nuova viabilità non è rispettata

Secondo weekend di “rivoluzione” sul lungomare

Viale Nazioni Marina Ravenna

Senza il posto di blocco della polizia locale, il senso unico su viale delle Nazioni non è sempre rispettato. Diverse le segnalazioni in redazione, già dallo scorso weekend, confermate oggi (sabato 29 giugno), quando non abbiamo potuto fare altro che constatare come siano davvero numerose le auto che non rispettano il nuovo divieto.

Come noto, nei weekend non è più possibile in auto imboccare verso Marina di Ravenna il lungomare, che si può percorrere viceversa solo verso Punta Marina. Ma senza il posto di blocco, sono tanti ancora gli automobilisti a non aver cambiato le proprie abitudini…

Sospeso per doping anche il vincitore della 100 km del Passatore

Si tratta di Federico Furiani. La notizia arriva dopo quella che aveva coinvolto il consigliere comunale Grillini

Furiani
Furiani mentre taglia il traguardo

Il vincitore della 100 km del Passatore, il podista umbro Federico Furiani, è stato sospeso dal tribunale nazionale antidoping. Nel corso dei controlli disposti dall’organizzazione nazionale antidoping, infatti, sono state riscontrate sostanze vietate: testosterone (metaboliti) e boldenone (metaboliti).

Per Furiani è quindi arrivata la sospensione cautelare in attesa delle controanalisi.

Nei giorni scorsi aveva fatto scalpore la notizia della sospensione per doping anche di un altro partecipante all’ultramaratona Firene-Faenza, svoltasi a fine maggio, il consigliere comunale faentino Alessio Grillini.

 

Al vicesindaco piace la polizia a cavallo: «Perché non anche i nostri vigili?»

Fusignani: «Rafforza la nostra identità di città d’arte»

polizia cavallo vicesindaco

Il vicesindaco con delega alla Sicurezza, Eugenio Fusignani, apprezza le pattuglie a cavallo della polizia presenti in questi giorni a Ravenna. Un servizio che secondo Fusignani «non ha solo aspetti estetici ma rappresenta un efficace strumento di sorveglianza dei luoghi più significativi della città».

«Questo contribuisce – continua Fusignani -, inoltre, a rafforzare la nostra identità di città d’arte, con servizi che aumentano il livello di sicurezza seppur con un vestito di sobrietà ed eleganza che tranquillizza ancor più i cittadini».

«Ritengo – conclude Fusignani – che sarebbe bello poter istituzionalizzare tale servizio, quantomeno nei mesi estivi. E in questo senso, valutare se ci sono le condizioni perché sia proprio la nostra Polizia Locale a dotarsi di un reparto a cavallo, che le normative regionali in matteria di sicurezza non escludono, per i servizi nel centro coi suoi monumenti, parchi e giardini, e nei tanti luoghi di pregio naturalistico, come valli, marine e pinete».

Si amplia il parco taxi di Ravenna. Gara per 6 licenze, servono almeno 76.500 euro

Oggi sono 24 le auto bianche su strada nel comune capoluogo, secondo l’Autorità che regola i trasporti dovrebbero essere almeno 18 in più

Taxi

Dopo diciotto anni si amplia il parco taxi in servizio a Ravenna, attualmente composto da 24 vetture. Il Comune ha aperto un concorso pubblico per assegnare sei nuove licenze di cui due riservate a veicoli attrezzati anche per il trasporto di persone con disabilità gravi con necessità di incarrozzamento. Per ogni licenza sono richiesti 90mila euro da pagare in una soluzione unica (76.500 se il veicolo è allestito per il trasporto di persone con disabilità).

Per la presentazione delle domande c’è tempo fino al 16 settembre (solo tramite posta elettronica certificata). Considerando i tempi per la convocazione della commissione di concorso e lo svolgimento delle prove selettive, è ragionevole ipotizzare che i sei nuovi tassisti potranno essere su strada nei primi mesi del 2025. Il rilascio delle nuove licenze sarà vincolato all’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, secondo le disposizioni dell’Unione europea. È previsto l’obbligo di dotarsi di un servizio di interconnessione tecnologica tra utenti e tassisti.

La selezione tra tutte le domande valide avverrà con un esame orale su cinque argomenti: codice della Strada, toponomastica ravennate, conoscenza della lingua italiana, tecniche di primo soccorso, normativa scale e amministrativa del settore. La conoscenza della lingua inglese e la disponibilità di terminali Pos per i pagamenti elettronici non sono requisiti necessari, ma titoli preferenziali per la graduatoria che verranno presi in considerazione in caso di parità fra partecipanti.

A metà maggio, a diciotto anni dall’ultima volta, il consiglio comunale di Ravenna ha approvato l’aggiornamento del regolamento del servizio taxi. Questo già prevede di arrivare fino a 42 licenze. In base ai dati raccolti dai nuovi tassisti, il Comune definirà quando e come assegnare le altre 12.

«I tassisti hanno sempre detto no all’aumento delle licenze, che dal 2006 è rimasto tale», ha detto l’assessora comunale Annagiulia Randi (Sviluppo economico) alla testata Wired che ha pubblicato un’inchiesta sui taxi in Italia.

Nel comune di Ravenna, oltre alle 24 licenze taxi, sono presenti anche 52 autorizzazioni Ncc (noleggio con conducente). Sono veicoli che vanno prenotati telefonicamente chiamandoli sul cellulare oppure tramite app e non possono fare servizio su piazza. Secondo una misurazione dell’Autorità della regolamentazione dei trasporti (Art), fra tutti i capoluoghi di provincia italiani, solo una dozzina di comuni presentano un divario così ampio fra taxi e Ncc. La media nazionale relativa ai capoluoghi di provincia è di 2,71 taxi per ogni Ncc. A Ravenna questo rapporto vale 0,46. Il più basso in Italia tra le 50 città più popolose.

In fase di stesura del bando, il Comune ha interpellato l’Art per un parere preventivo e ha specificato che, sulla base dei dati forniti dalle associazioni locali di tassisti, le sei nuove licenze sarebbero quanto occorre per soddisfare le chiamate inevase (circa diecimila nel 2023) e le previsioni di domanda conseguente all’incremento dei traffici crocieristici (stima di diecimila chiamate nel 2024). Gli Uffici dell’autorithy, però, hanno condotto una propria valutazione applicando il metodo comparativo. Il campione di comuni è stato selezionato con i seguenti criteri: capoluogo di provincia; popolazione compresa tra 100mila e 200mila abitanti; sede di un porto commerciale di rilevante importanza nazionale; importante presenza di insediamenti industriali. L’insieme che ne deriva è composto da 8 comuni: Ancona, Cagliari, La Spezia, Livorno, Messina, Taranto. Mediante l’utilizzo di diversi indicatori rappresentativi delle situazioni locali, è emersa l’esistenza di correlazioni signicative tra il numero di taxi e la popolazione residente, il numero di automobili private, il numero di lavoratori dei settori dell’ospitalità, il numero delle attività economiche presenti; invece, non si rilevano evidenti correlazioni tra numero di taxi e numero di passeggeri delle navi da crociera in approdo. Applicando a Ravenna le correlazioni individuate, risulta che il parco taxi del Comune dovrebbe contare un numero di veicoli significativamente superiore al contingente attuale (si stimano almeno 70 taxi). A risultati simili si giunge anche con un approccio semplificato, ossia calcolando la media del numero di taxi presenti nei comuni del campione (la media aritmetica risulta pari a 66 taxi; la media ponderata alla popolazione risulta pari a 71 taxi). Qualora, per maggior cautela, si prenda in considerazione il totale dei veicoli taxi e Ncc, la media aritmetica di auto pubbliche del campione risulta di 94 veicoli, con la conseguenza che Ravenna, avendo 24 taxi e 52 Ncc, dovrebbe disporre di almeno 18 taxi in più.

Il Comune ha definito la cifra per il rilascio delle nuove licenze sulla base di una perizia di stima relativa alla vendita d’azienda comprendente una licenza taxi avvenuta nel 2019. Secondo informazioni fornite dal Comune all’Art, nel 2020 ci sono stati due trasferimenti di licenza, negli anni 2021 e 2022 non se ne conta nessuno, mentre nel 2023 ne sono avvenuti due. Sul valore commerciale delle licenze, però, l’Autorithy rileva l’indisponibilità di dati certificati dall’Agenzia delle Entrate nonché l’assenza di annunci pubblicati online per la compravendita di licenze taxi nel territorio del Comune, dai quali desumere elementi sull’offerta e sulla domanda di licenze. Al fine di raggiungere l’obiettivo di incrementare il contingente taxi, «l’importo per il rilascio delle nuove licenze deve essere inferiore al prezzo medio di trasferimento nel “mercato di rivendita delle licenze taxi” per due ragioni: se l’importo fosse uguale al prezzo di mercato, gli aspiranti tassisti sceglierebbero di acquistare le licenze sul mercato taxi allo scopo di evitare l’alea e l’impegno connessi al concorso di assegnazione, venendo però in tal modo a realizzare solo una sostituzione di titolari di licenza; un importo troppo elevato si configura come una “barriera all’accesso” e comporta una riduzione del numero dei candidati, riduzione che potrebbe giungere alla situazione estrema in cui il numero degli aspiranti tassisti è inferiore al numero delle licenze messe a concorso, vanificando perciò l’intenzione dell’Amministrazione di ampliare il contingente».

Altri Comuni, che si sono indirizzati verso il rilascio a titolo oneroso di nuove licenze taxi, hanno fissato l’importo unitario all’incirca alla metà del valore medio dei trasferimenti avvenuti nel mercato taxi. Un’inchiesta della testata Wired mostra che a Napoli, nel 1997, i nuovi tassisti pagarono 7.500 lire (al cambio del 2001 si tratta di 3,75 euro) in marche da bollo. Per calcolare i 175mila euro chiesti dal Comune di Firenze nel 2016, spiegano da Palazzo Vecchio, si è partiti dal fatto che “il valore medio di trasferimento delle licenze nel 2014 e nel 2015 era di 250mila euro, ma imponendo l’elettrico si è ritenuto di ridurre del 30 percento”.

La norma dice che almeno l’80 percento dell’introito ricavato dal rilascio deve essere ripartito tra i titolari di licenza taxi del comune già esistenti (a Ravenna vorrebbe dire 17mila euro a testa) come sorta di indennizzo per l’aumento della concorrenza, mentre la restante parte può essere utilizzata dal Comune per iniziative volte al controllo e al miglioramento della qualità degli autoservizi pubblici non di linea. Per favorire la partecipazione al concorso, l’Autorità suggerisce che il pagamento dell’importo richiesto possa essere rateizzato su un intervallo temporale congruente col vincolo normativo di divieto di trasferimento della licenza prima che siano decorsi 5 anni (il bando ravennate invece dice che il pagamento va fatto in una soluzione unica).

«Stiamo dando una risposta concreta alla carenza di taxi a Ravenna – dichiara l’assessora al Commercio, Annagiulia Randi –, un problema tangibile e annoso, e alle esigenze di una città in forte sviluppo come la nostra. L’impegno, nei confronti della cittadinanza e delle associazioni di categoria, di mettere a bando le nuove licenze entro la metà del 2024, dopo un approfondito e condiviso percorso di analisi della situazione e ricerca della miglior soluzione possibile, in seno al consiglio comunale e alla commissione consultiva, è pressoché rispettato. Una promessa mantenuta che siamo certi sarà una valida risposta alle necessità di mobilità di cittadini, lavoratori e turisti».

Cattelan canta gli Oasis a Marina Romea. Atteso anche Luca Bizzarri

Al Polka prosegue il “Ghe Pensi Mar” dopo il bagno di folla per il celebre conduttore tv

Grande successo a Marina Romea per il “Ghe Pensi Mar”, festival organizzato in collaborazione con il locale milanese Ghe Pensi Mi e che propone incontri e spettacoli, tra musica, attualità, comicità, letteratura e non solo.

Grande protagonista di questa edizione il celebre conduttore televisivo Alessandro Cattelan che ieri, venerdì 28 giugno, ha presentato al bagno Polka la sua casa editrice Accento. E poi è stato protagonista di un divertente fuori programma, raggiungendo sul palco (insieme a Marco Maccarini, storico veejay di Mtv)  il duo composto da Federico Russo e Francesco Mandelli (in arte Shazami) per cantare l’iconica “Don’t Look Back in Anger” degli Oasis.

Le foto sono state postate dal festival sui social e sono di Alex Garelli.

Il festival oggi prosegue con un altro ospite d’eccezione, il comico Luca Bizzarri, protagonista alle 21.30 (dopo la visione dell’Italia del calcio su maxi schermo) di “Non Hanno un Amico”, uno spettacolo teatrale scritto con Ugo Ripamonti, che esplora la comunicazione politica, i fenomeni social e i costumi del nuovo millennio. Qui sotto il programma completo.

Ghe Pensi Mar 29 Giugno

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