Da monsignor Lorenzo Ghizzoni a Giorgio Guberti, passando per Antonio Patuelli e Cristina Mazzavillani: il gruppo riunisce figuredel mondo ecclesiale, istituzionale, culturale, economico e sociale della città per omaggiare la memoria e il futuro dell’Opera

La fondazione dell’Opera di Santa Teresa si prepara alle celebrazioni del suo centenario, in programma per il 2028, con l’insediamento del nuovo Comitato promotore per la realizzazione di iniziative commemorative. L’organizzazione infatti è stata fondata nel 1918 dal sacerdote ravennate don Angelo Lolli (oggi al centro di un processo di beatificazione e di canonizzazione) e riunisce oggi diverse personalità del mondo ecclesiale, istituzionale, culturale, economico e sociale della città per omaggiare la memoria e il futuro della loro attività di accoglienza.
Il comitato:
Del Comitato promotore fanno parte: monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo della diocesi di Ravenna-Cervia, presidente della Fondazione e del Comitato promotore Opera di Santa Teresa, Don Alberto Graziani e Luciano Di Buò, rispettivamente direttore e vicedirettore dell’Opera di Santa Teresa, insieme a una rappresentante della Piccola Famiglia delle Suore di Santa Teresa del Gesù Bambino. Il Comitato accoglie anche figure del clero diocesano, come Don Alberto Brunelli, vicario generale della diocesi e Don Alain Gonzàles Valdès, direttore della Caritas diocesana, testimoni di un impegno concreto verso le persone indigenti e povere.
Partecipano inoltre esponenti del mondo economico e finanziario del territorio, quali Antonio Patuelli, presidente del Gruppo La Cassa, Mirella Falconi e Franco Gabici, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Con loro, Giorgio Guberti, presidente della Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna, Giuseppe Gambi, presidente della Banca di Credito Cooperativo Ravennate Forlivese Imolese, Paola Carpi, vice presidente della Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna e presidente dell’Ordine degli avvocati di Ravenna e l’imprenditore Antonio Serena Monghini che garantiranno un dialogo aperto tra il mondo associativo e delle imprese, in un’ottica di sviluppo e di responsabilità sociale.
Dal versante istituzionale, confermata la partecipazione di Manuela Rontini, sottosegretario alla presidenza della giunta della Regione Emilia-Romagna, in rappresentanza dell’attenzione della Regione verso le realtà del terzo settore e della solidarietà. Il Comitato può contare anche sulla competenza culturale e artistica di Cristina Mazzavillani, presidente onorario del Ravenna Festival e di Manuela Mambelli, membro del Consiglio del Centro Dantesco e collaboratrice del Museo del Centro Dantesco di Ravenna, nonché coordinatrice del progetto Dante in rete, oltre alla partecipazione di Daniele Perini, fondatore di Amare Ravenna.
Non mancano rappresentanti del mondo della scuola e della formazione come Simona Scala, direttrice dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Scolastica e responsabile della Scuola di Formazione Teologica “San Pier Crisologo”, e della comunicazione, come Daniela Verlicchi, vicedirettore dell’edizione ravennate del Corriere Cesenate (Risveglio 2000).
Garantita la presenza di un prezioso partner dell’Opera, il Gruppo Psr socio del Polo Sanitario Santa Teresa del Bambino Gesù, attraverso la partecipazione del direttore sanitario di Ravenna 33, Massimo Cirilli, la cui esperienza sarà significativa per i progetti legati alla salute e all’assistenza. Segretario del Comitato è Matteo Casadio, amministratore del Ramo Ente del Terzo Settore dell’Opera.
I numeri della carità di Santa Teresa
Attualmente, i servizi di carità garantiti dall’Opera sono: la Casa della carità “Don Angelo Lolli”, che ospita temporaneamente persone e famiglie in difficoltà in collaborazione con la Caritas e i servizi sociali del comune di Ravenna (nel 2024 sono state accolte 44 persone). In questo periodo, l’ala della struttura che ospita la Casa della carità è interessata da lavori di ampliamento e di adeguamento alla normativa antincendio che aumenteranno la sua capacità ricettiva, passando da 25 a 48 posti. Nello stesso piano poi, sarà aperto il nuovo dormitorio dedicato al Cardinale Ersilio Tonini, che metterà a disposizione 18 posti letto.
Un’altra attività è il servizio Docce, Guardaroba e Ristoro, aperto tutti i giorni, che permette a chi vive in povertà di fare una doccia, procurarsi vestiti puliti e consumare una piccola colazione in compagnia dei volontari e degli operatori di Santa Teresa. Nel 2024 sono state offerte 6.443 colazioni, 3.257 docce e distribuiti oltre 6.400 capi di vestiario. All’interno di questo servizio, si inserisce un centro di ascolto che supporta gli ospiti nella compilazione di un curriculum vitae, in attività di orientamento ai servizi che offre il territori e di ricerca di un lavoro o di una casa, nella regolarizzazione di pratiche di residenza o di documenti di soggiorno (nel 2024 su 120 persone prese in carico, quasi la metà ha trovato un lavoro).
A Santa Teresa si tiene anche la Mensa della Carità, che offre circa 130 pasti ogni domenica, tra pranzo e cena; solo nel mese di agosto è garantita tutti i giorni (nel 2024 i pasti offerti sono stati 10.746). Sono numeri che raccontano un’accoglienza concreta e quotidiana.
Infine, la fondazione garantisce l’accesso gratuito ai farmaci e a visite mediche specialistiche per casi segnalati dalla Caritas. Nel 2024 sono state prese in carico 56 persone.