lunedì
15 Settembre 2025

A Brisighella torna la sagra del Monticino: un weekend con eventi e gastronomia

Il 7 e 8 settembre spettacoli e appuntamenti culturali accanto alle tradizioni culinarie

BRISIGHELLA (EMILIA ROMAGNA)L’antica sagra del Monticino torna a Brisighella. Appuntamento il 7 e 8 settembre con la regia della pro loco.

Sabato 7 settembre alle 20.30 in piazza Carducci la 51esima edizione della Frusta D’oro, con la Banda del Passatore e le bande ospiti di Casola Valsenio e Castel Bolognese. Durante la serata gara di Frusta per le diverse categorie di frustatori (sciucaren) con giuria di qualità. Dalle 19 in via Fossa stand gastronomico del Circolo Borsi e Food truck in Piazza Carducci.

Domenica in centro storico dalle 10 e per tutta la giornata: mercati, esposizione auto storiche e Luna Park nel piazzale Stazione. Laboratori per bambini e famiglie con Monica Solaroli. Attivo il trenino panoramico per tutta la giornata.

Dalle 11.30 in via Fossa in funzione lo stand gastronomico con l’associazione Feste Medioevali, in collaborazione con il Circolo Borsi e gli Amici di Marina di Ravenna.

Durante la giornata musica e animazione in Piazza Marconi e in Piazza Carducci.

I musei brisighellesi saranno aperti durante tutto il week end.
Rocca Manfrediana venerdì ore 10-12 – 16-18, sabato e domenica 10-12.30, 15-19.
Museo Ugonia: sabato e domenica ore 10-12.30, 15-19.
Torre dell’Orologio sabato e domenica ore 10.00 – 19.00.

Ultima settimana per le visite guidate notturne ai mosaici di Ravenna

Il 4 e 6 settembre le ultime serate tra i monumenti del centro storico

MosaiciLe visite guidate notturne, in italiano e in inglese, alla scoperta dei mosaici di Ravenna continuano fino al 6 settembre 2024. Ultima settimana, quindi, per l’iniziativa Mosaico di Notte, rassegna promossa dal Comune di Ravenna, realizzata grazie alla collaborazione con l’Opera di Religione della Diocesi Ravenna-Cervia, i Musei nazionali di Ravenna, la Fondazione RavennAntica, l’Istituzione Biblioteca Classense e l’Istituzione Museo d’Arte della città di Ravenna.

L’itinerario del mercoledì prevede la visita al Battistero Neoniano, al Battistero degli Ariani e alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Il Battistero degli Ariani sarà aperto al pubblico dalle 19.45 alle 23 (ultimo ingresso).

Venerdì 6 settembre è previsto l’appuntamento con la visita alla Basilica di San Vitale, al Mausoleo di Galla Placidia e la conclusione al Museo Nazionale di Ravenna. Dalle 21.30 all’interno della Basilica di San Vitale sarà in programma la rassegna musicale Mosaici di note… di notte a cura del Conservatorio statale Giuseppe Verdi di Ravenna. La basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia sono aperti al pubblico dalle ore 21 alle ore 22.45 (ultimo ingresso) del venerdì sera con il normale biglietto cumulativo. Il Museo Nazionale sarà aperto al pubblico dalle 19.30 alle 23.00 (ultimo ingresso), biglietteria anche on line su www.inforavennantica.it.

Infine sempre il 6 settembre, venerdì sera la visita alla Collezione dei mosaici moderni e contemporanei del MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, con aperitivo finale. Info, tariffe e prenotazioni: www.turismo.ra.it  e su www.visitravenna.it.

L’Adriatico si sta “tropicalizzando”. E non è una buona notizia

La temperatura superficiale dell’acqua nei primi venti giorni di agosto è stata tra 29 e 30 gradi e il mare si sta popolando di specie aliene, con problemi invece per mitili, anemoni e spugne

Granchio

Sono passati i tempi in cui un tuffo in mare serviva a rinfrescarsi dalla calura estiva. Quest’estate, immergersi nelle acque dell’Adriatico era un’esperienza simile a una nuotata nel brodo caldo, con tanto di banchi di mucillagine a evocare le chiazze oleose che galleggiano tra i cappelletti della nonna. D’altronde i primi pescatori che avvistarono questa sostanza nel 1700 la battezzarono “grasso” o “unto di mare”.
In base alle rilevazioni della boa ondametrica Nausicaa di Arpae (la più vicina a Ravenna, situata al largo di Cesenatico), la temperatura superficiale dell’acqua nei primi venti giorni di agosto è sempre stata tra 29 e 30°C. Secondo i dati del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente sulla temperatura del mare Adriatico, dal 1961 a oggi la media annuale è aumentata di quasi 2°C. I fan delle acque termali hanno trovato il tepore gradevole, tuttavia si tratta di una delle preoccupanti conseguenze del riscaldamento globale di causa antropica. Oltre alla mucillagine – che come abbiamo spiegato nell’Oblò di luglio, ha proliferato anche a causa della temperatura elevata dell’acqua – chi vive sui lidi ravennati avrà notato che la brezza pomeridiana dal mare non aveva la stessa freschezza del passato.

Ma oltre che sul nostro benessere, l’anomalia termica ha molte altre ripercussioni sull’ambiente. Gli scienziati affermano che l’Adriatico si sta “tropicalizzando”, ovvero sta raggiungendo condizioni simili a quelle dei mari più caldi. La parola ricorda i meravigliosi fondali di Cuba o dell’Indonesia, ma in realtà non c’è nulla di positivo. «L’Adriatico sta diventando tropicale come le Maldive, ma senza gli stessi colori», si legge in un recente articolo del Guardian dedicato ai problemi dei pescatori locali. Il fenomeno è più accentuato nelle nostre acque poiché si tratta di un mare basso e chiuso, stretto tra due coste vicine e con fondali che non superano i 50 metri di profondità. Per questo, le escursioni termiche sono più pronunciate rispetto ad altri mari e anche in condizioni di normalità, vanno dai 5 gradi d’inverno ai 25 d’estate. Ma col riscaldamento globale, si sono ormai raggiunti i 30°C stabili. Il problema non è nel singolo giorno di anomalia, bensì nella condizione persistente che ha caratterizzato questa bollente stagione, provocando problemi soprattutto alle specie non mobili come mitili, anemoni e spugne. Inoltre l’Adriatico si sta popolando di specie aliene che gradiscono il caldo, e che fino a pochi anni fa non avevano mai frequentato le acque al largo della costa romagnola. L’esemplare più famoso è il granchio blu, salito alla ribalta delle cronache la scorsa estate per avere compromesso gli allevamenti locali di vongole; ma Ispra ne ha contate altre 90, di cui 9 potenzialmente nocive. Il numero rende l’Adriatico il mare italiano con il maggiore numero di specie non indigene, in particolare nella sua parte nord.

Tra le più nocive c’è il pesce palla maculato, un genere tropicale tra i più invasivi del Mediterraneo. Per l’elevato contenuto di tetrodotossina, è altamente tossico al consumo e ha già causato severe intossicazioni.

Da segnalare anche il pesce coniglio striato, originario degli oceani Indiano e Pacifico e ormai abitante fisso dell’Adriatico, che si riproduce molto rapidamente e compromette la fauna marina. Insieme a loro ci sono vegetali come la Caulerpa cylindracea, un’alga verde che può svilupparsi in grandi abbondanze coprendo il fondale, con severi impatti sugli organismi che lo abitano. Per eliminarla non si può consumare, poiché produce troppe sostanze tossiche. Altre specie invasive sono invece buone da mangiare, come il pesce  flauto dai puntini blu e il pesce pappagallo mediterraneo, molto amato dagli antichi romani e oggi consumato come prelibatezza nelle isole Canarie e Azzorre. In Italia non c’è ancora interesse commerciale, ma con la tropicalizzazione del mare le cose potrebbero cambiare, come avvenuto col granchio blu che ha invaso anche i banchi delle pescherie.

Ma come arrivano queste creature acquatiche? Le strade sono le più svariate: alcune vengono trasportate dalle acque di zavorra delle navi, tramite l’industria dell’acquacoltura o come animali da acquario poi abbandonati in mare; altre sono specie tropicali che hanno attraversato da sé il canale di Suez; infine ci sono specie atlantiche che entrano dallo stretto di Gibilterra e specie native del Mediterraneo che stanno espandendo la loro distribuzione geografica verso nord, grazie all’innalzamento della temperatura.

Comunque arrivino, l’esito è sempre lo stesso: le specie aliene di origine tropicale trovano nell’Adriatico un mare più accogliente rispetto al passato e decidono di stabilirsi qui.

Un altro effetto del riscaldamento del mare lo vediamo sulla spiaggia, con l’aumento dei nidi di tartarughe marine in corso da alcuni anni. Fino a pochi anni fa le Caretta caretta deponevano le uova solo nel Mediterraneo orientale (Libia, Grecia, Turchia e Cipro), mentre oggi sono una presenza fissa in Italia, Francia e Spagna, anche in zone insolitamente a nord come l’alto Adriatico. Lo scorso anno è stato rinvenuto a Milano Marittima il primo nido di Caretta in Emilia-Romagna. Al caos del Papeete, mamma tartaruga ha preferito la spiaggia libera davanti alla ex Colonia Varese e su 91 uova deposte, sono nati 81 piccoli che hanno tutti raggiunto il mare. Trattandosi di una specie in via di estinzione, si tratta in questo caso di un evento positivo, ma anche di una delle contraddizioni del riscaldamento globale: alcuni animali ne traggono vantaggio e proliferano, altri invece rischiano la scomparsa.

Risse nella notte tra ragazzi: un 17enne all’ospedale con il naso rotto

Si tratterebbe di una sorta di “regolamento di conti” dopo una partita di calcio

Rissa
Immagine di repertorio

Risse fra ragazzi, anche minorenni, nella notte tra sabato e domenica a Bagnara di Romagna, in due zone distinte, in via Mascagni e via Fossette. A rendere pubblico l’accaduto il sindaco Mattia Galli, in un post su Facebook in cui invita chi è stato aggredito a fare denuncia ai carabinieri.

Secondo quanto riportato dal Corriere Romagna in edicola oggi, 2 settembre, ad avere la paggio sarebbe stato un 17enne di Bubano, finito all’ospedale con il naso rotto dopo essere stato aggredito da un gruppo di coetanei. Secondo una prima ricostruzione, tutto sarebbe nato nel corso di una partita di calcio giovanile del pomeriggio: una sorta di “regolamento di conti” per qualche lite avvenuta sul campo.

Il Ravenna di Cipriani parte vincendo il derby di Coppa ai rigori, ma quanta fatica

Contro Forlì finisce 1-1 nei 90 minuti (Di Renzo il primo marcatore del nuovo corso giallorosso) con i biancorossi che controllano la partita e non concretizzano le occasioni. Sugli scudi il portiere Fresia, classe 2005: due rigori parati

457730377 927217202753768 3086212457197586541 NIl nuovo Ravenna di Ignazio Cipriani comincia gli impegni ufficiali con una vittoria. Successo casalingo nel derby contro il Forlì, domenica 1 settembre, nel primo turno della Coppa Italia di serie D. Ma i giallorossi hanno fatto tanta fatica: la vittoria è arrivata ai rigori dopo l’1-1 maturato sul campo in 90′ in cui gli ospiti hanno quasi sempre avuto il gioco in mano e creato molte più occasioni da gol dei padroni di casa.

FresiaTra i venti giocatori tra titolari e panchina solo cinque facevano parte del Ravenna anche l’anno scorso (Nappello, Rrapaj e Esposito dal 1′, Mandorlini e Magnanini in panchina). A prendersi la scena è stato uno dei nuovi: il portiere 19enne Gabriele Fresia, autore di una bella parata su punizione Francesco Menarini ma soprattutto di due parate sui tiri dagli undici metri: Lupattelli e Visani non hanno realizzato e la vittoria del Ravenna è arrivata con il sesto penalty trasformato dal capitano Rrapaj (Nappello ha fallito il quinto che poteva già chiudere la gara).

Nelle dichiarazioni post partita il giovane portiere evita di prendersi meriti personali e condivide tutto con la squadra: «Vince sempre il gruppo». Sui rigori parati ammette di aver usato l’istinto: «Finora ho giocato in altri gironi e non conoscevo molto i giocatori del Forlì. Avevamo guardato qualche filmato per preparare la partita ma poche cose e qualcuno poi è uscito prima di calciare i rigori».

L’allenatore Mauro Antonioli, a fine partita, riconosce la difficoltà avuta dalla sua squadra e la spiega così: «Sapevamo di arrivare al 70 percento del nostro potenziale perché siamo all’inizio e alcuni giocatori sono con noi da pochi allenamenti. Ci siamo comportati bene quando aveva palla il Forlì e invece siamo stati meno efficaci in fase di nostro possesso. Però si è anche visto un punto forte di quest’anno: una rosa di grande qualità e infatti con i cambi noi abbiamo messo in campo qualcosa in più rispetto al Forlì. Sono soddisfatto per il passaggio del turno che fa bene e aiuta a lavorare meglio».

Per una domenica sera dalle temperature ancora torride e un impegno non di primo piano come la coppa, il Benelli ha comunque offerto una notevole cornice di pubblico. Del resto, si sa, l’entusiasmo è alle stelle in città con quasi duemila abbonamenti già staccati, andando a eguagliare i numeri delle storiche annate in serie B. La curva Mero ha accolto le squadre in campo con uno striscione che citava Dante (“L’amor che move il sole e l’altre stelle“) e poi non è rimasta in silenzio nemmeno un minuto. Curiosità cromatica: il Ravenna ha giocato la prima con la divisa blu con dettagli gialli, mentre il Forlì in biancorosso.

Il primo gol ufficiale è di Luca Di Renzo, esperto attaccante arrivato in estate dalla Roma City con cui ha realizzato 20 reti in 34 presenze in D, bissando il risultato della stagione precedente con il Vado (35 caps, 21 reti). In carriera 145 le marcature in campionato. Una rete che lo stesso bomber, nelle interviste a fine partita, ha spiegato essere nata nel prepartita: «Con Lordkipanidze abbiamo parlato, gli avevo detto che quando aveva palla sull’esterno poteva cercami dalla parte opposta con il cross e così è successo. Per quanto riguarda la partita ci sarà da fare meglio, soprattutto in casa».

Il capitano Rrapaj ha voluto dedicare la vittoria al compagno Umberto Agnelli, assente per la morte del padre: «È un momento difficile per lui e non si può nemmeno immaginare quando sia doloroso. Speriamo di vederlo presto con noi per andare avanti».

Le ravennati Balzani-Piraccini campionesse italiane Under 16 di beach volley

L’Olimpia Teodora: «Orgogliosi di voi»

Olimpia Beach Volley

Le ravennati Nicole Balzani e Margot Piraccini si sono laureate campionesse italiane di beach volley Under 16 nell’ultima tappa del campionato tricolore in corso a Bellaria-Igea Marina.

Le portacolori della società PowerBeach, dopo un lungo percorso di qualificazione che le ha portate in giro per l’Italia durante tutta l’estate, hanno raggiunto le finali scudetto da dove partivano come testa di serie numero 3 del tabellone. Le ragazze seguite dal coach Enrico Piccinini hanno fatto percorso netto senza perdere nemmeno un set fino alla finalissima. La finale ha visto le ragazze ravennati avere la meglio contro le pari età torinesi Bina-Lafuenti per 2-1 (18-21, 21-17, 15-11).

A complimentarsi con le due atlete, classe 2009, l’Olimpia Teodora, per cui sono tesserate. «Le nostre ragazze terribili ce l’hanno fatta! Felici e orgogliosi di voi».

Il meteorologo: «In Romagna l’estate 2024 è la seconda più calda dell’ultimo secolo»

Pierluigi Randi, presidente dell’Associazione Meteo Professionisti (Ampro) analizza i dati del trimestre giugno-agosto: la media è solo 0,2 gradi in meno rispetto al 2003

457635751 10225409827103853 7785730794767161526 NL’estate 2024 è la seconda estate più calda degli ultimi 100 anni in Romagna, appena un soffia dietro a quella del 2003: quest’anno la temperatura media del trimestre giugno-agosto è stata di 2,7 gradi superiore alla media climatologica del periodo 1981-2010. Nel 2003 fu 2,9 sopra alla media 1981-2010. Le informazioni sono contenute in un posto pubblicato su Facebook da Pierluigi Randi, presidente di Ampro (Associazione Meteo Professionisti) e consulente tecnico dell’Agenzia Nazionale Italia Meteo.

Differenze 2024-2003: «Nel 2003 i mesi fuori scala furono giugno e agosto, nel 2024 luglio e agosto. Nel 2003 avemmo picchi estremi superiori nelle temperature massime; nel 2024 anomalie di temperatura minima superiori al 2003. Insomma, le notti dell’estate 2024 sono state ancora più calde di quelle del 2003, e complessivamente l’estate 2024 è stata più umida rispetto alla 2003».

2003, 2024, 2022, 2012 e 2023 sono le cinque estati più calde di sempre degli ultimi 100 anni in Romagna: «Appartengono tutte al nuovo millennio, quelle del 1994 e del 1998, le più calde degli anni ‘90, sono già uscite dalle prime 10, tanto per dire».

La segnalazione di Fdi: «Cassonetti pieni e rifiuti a terra per giorni»

Il consigliere comunale Alberto Ferrero mostra le foto scattate nella località balneare a fine agosto: «La stagione va verso il termine ma è ancora periodo turistico e non è un bel biglietto da visita»

Foto 2Fratelli d’Italia segnala, con fotografie, il protrarsi di disservizi nella raccolta rifiuti nelle località balneari del comune di Ravenna. I casi più frequenti sono cassonetti pieni e sommersi da immondizia con rifiuti che rimangono per più giorni senza essere raccolti. «Questo dimostra che i passaggi dell’azienda di raccolta sono pochi – dice Alberto Ferrero, consigliere comunale –. Tutto questo crea degrado, soprattutto in località turistiche in cui il decoro è, se possibile, ancora più importante che altrove».

Foto 1Secondo Ferrero il problema a Lido Adriano è maggiore che in altre zone. Le foto in questo articolo si riferiscono a quella località: «Si può vedere che anche adesso, periodo in cui l’afflusso turistico è minore, i problemi relativi alla raccolta permangono. Faccio presente che il mese di settembre è ancora potenzialmente, almeno per una parte, turistico e situazioni di degrado come quelle segnalate non sono un bel biglietto da visita».

Il responsabile provinciale del partito di Giorgia Meloni coglie l’occasione per sottolineare che le scene di immondizia abbandonata poco si sposano con l’aumento della Tari dell’8 percento arrivato quest’anno: «A questo aumento non è corrisposto un miglioramento del servizio, anzi, a seguito dell’introduzione della raccolta porta a porta i disservizi sono aumentati. È evidente che si debba ripensare al sistema di raccolta dei rifiuti, poiché ad un aumento dei disagi per l’utenza, ad un aumento dei costi è corrisposto un aumento dei disservizi e del degrado. Questo non è tollerabile per una città come la nostra, nella quale il decoro urbano dovrebbe essere una priorità, anche se troppo spesso dimenticata».

Cereali, produzione Cab 2024 in crescita dopo l’alluvione, ma inferiore al 2022

Le sette Cooperative Agricole Braccianti della provincia hanno chiuso l’annata 2024 con 23mila tonnellate. Patrizi (Promosagri): «I prezzi di vendita sul mercato non coprono i costi di produzione»

PHOTO 2024 08 20 17 58 14 2La raccolta 2024 dei cereali delle sette Cooperative Agricole Braccianti (Cab) della provincia di Ravenna si è chiusa con un totale di 22.952 tonnellate, in ripresa rispetto al 2023, ma non ancora ai livelli del 2021 e 2022.

Le Cab segnalano che, secondo le stime dell’Unione Europea, la produzione di cereali italiana di quest’anno è prevista in calo di circa il 10 percento, ma per le Cab il discorso è differente visto che l’alluvione in Romagna del maggio 2023 aveva provocato il crollo della resa media per ettaro (3,99 ton/ha), una situazione che è decisamente migliorata nel 2024 con un valore medio tornato pari a 6,52 tonnellate per ettaro.

La prima rilevazione dei cereali nelle Cab risale al 1974; nel corso di questi 50 anni emerge evidente l’aumento progressivo della capacità produttiva, per un delta finale pari al 43 percento, sebbene la superficie dedicata sia calata del 9 percento. In totale le Cab in provincia hanno 12mila ettari di terreno, di proprietà o in conduzione.

PHOTO 2024 08 20 17 58 16 1«L’enorme sforzo messo in campo all’indomani della calamità, per il ripristino dei seimila ettari di terreno alluvionato con mezzi e personale specializzato, ha consentito infatti un recupero importante seppur non ancora definitivo della coltivabilità».

Da un’analisi più approfondita delle produzioni cerealicole delle Cab ravennati appare la predominanza di colture destinate alla filiera delle sementi, che ha raggiunto i 3.519 ettari, di cui 1.619 al grano tenero, 1.685 al grano duro e 215 all’orzo. Della superficie totale, il 12 percento è condotta con il metodo biologico, mentre la restante è coltivata in produzione integrata.

Stefano Patrizi, presidente di Promosagri, la cooperativa di consulenza e servizi aderente a Legacoop a cui le Cab sono associate, segnala la conferma di alti costi di produzione (carburanti, concimi, fitofarmaci, sementi, manodopera, ammortamento macchine, oneri vari) mentre sui mercati internazionali i prezzi dei cereali continuano ad attestarsi su livelli insufficienti a coprire i costi di produzione: «Dondizione inaccettabile per chi si occupa della produzione alimentare di un Paese.

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Lpr: «Al parco Teodorico serve manutenzione, ma il Comune ignora le segnalazioni»

Venanzio Patrini di Lista per Ravenna cita alcuni esempi di segnalazioni invitate tramite apposita procedura e rimaste inascoltate. Ora una interrogazione al sindaco

Ravenna Parco Teodorico Ph.condifesa RavennaIl parco pubblico Teodorico a Ravenna, in via delle Industrie attorno all’omonimo mausoleo dedicato al re degli Ostrogoti, presenta diverse situazioni di incuria che richiedono manutenzione, ma le segnalazioni al Comune fatte tramite la procedura prevista non sembrano dare riscontri. È la lamentela esposta da Venanzio Patrini, esponente di Lista per Ravenna, formazione di opposizione rappresentata in municipio da Alvaro Ancisi.

«Le nostre segnalazioni di interventi necessari, rivolte alla società Comuni-Chiamo, attraverso cui, dietro pagamento, “i Comuni aderenti offrono servizi utili e semplici alla cittadinanza, riducendo burocrazia e tempi di gestione”, come si legge su internet, sono assolutamente inutili».

Patrini cita alcuni episodi:

  • La segnalazione A33BD del 17 dicembre 2023 ha esposto come, nello stradello ciclopedonale dietro l’Agenzia del turismo, le piante della siepe occupino larga parte dello stradello, coprendo i pali dell’illuminazione. Di sera lo stradello non viene utilizzato perché molto buio. Sono anni che non viene fatta la potatura della siepe. Questa segnalazione è ancora sospesa, senza risposta né interventi.
  • La segnalazione AA510 del 4 aprile 2024 ha mostrato, con tre foto allegate, come nei primi giorni di marzo una ditta abbia eseguito dei carotaggi sulla strada ciclo-pedonale che fiancheggia il parco Teodorico in parallelo con via Pomposa, innestandosi in via Chiavica Romea, effettuando ripristini indecorosi o inesistenti (vedi avvallamento di circa 10 centimetri). Anche questa segnalazione è ancora sospesa, senza risposta né interventi.
  • Le segnalazioni A7D63 del 1° marzo,  AD972 del 14 maggio e AFAE3 del 6 giugno 2024 hanno mostrato con foto come la cartellonistica che disciplina il corretto accesso dei cani sia ovunque illeggibile, provocando stordimento e complicandone l’osservanza, specie da parte dei turisti. Segnalazioni chiuse tutte senza nessuna comunicazione.
  • Aggiungo che diversi ragazzi accedono al parco con monopattini elettrici ad andatura notevolmente superiore alla velocità massima consentita dal Decreto Infrastrutture in queste zone, che è di 6 km/h,, sollevando perciò dei polveroni, oltre a rischi per la circolazione dei pedoni.

Data l’impossibilità di confrontarsi con gli uffici presposti, Lista per Ravenna chiederà risposta a quanto sopra con un’interrogazione al sindaco.

Trovata una cavità sotto all’asfalto, forse una tana: chiuso un ponte a Cotignola

Vietato il transito sul ponte della Sp90 che scavalca l’autostrada tra Barbiano e la Chiusaccia. Lavori di ripristino dal 2 settembre

Ponte Sp90 CotignolaIl ponte della strada provinciale 90 San Giovanni che scavalca l’autostrada A14 Bis a Cotignola, tra Barbiano e la Chiusaccia, è chiuso al traffico dal pomeriggio di oggi, 31 agosto, in via precauzionale dopo il rinvenimento di una cavità trasversale (probabilmente una tana) sotto del manto stradale. Il Comuen di Cotignola fa sapere che da lunedì 2 settembre partiranno i lavori di studio e ripristino del danno rilevato. La Provincia ha disposto la chiusura segnalata con apposita cartellonistica, consentendo al contempo ai residenti e alle attività agricole di accedere alle proprie pertinenze.

La Consar apre la campagna abbonamenti: 13 gare in casa, si parte da 135 euro

Dal 2 settembre solo online, dal 16 settembre anche al botteghino del Pala Costa

Riccardo Goi1Dal 2 settembre si apre la campagna abbonamenti della Consar per le 13 partite casalinghe di regular season del campionato di serie A2 di pallavolo. Per le prime due settimane la vendita sarà solo online sul sito della società e poi dal 16 settembre al 4 ottobre si affiancherà quella diretta, al botteghino del Pala Costa aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17  alle 19.30. Chi acquista un abbonamento online, dovrà  ritirare la tessera allo sportello accrediti della biglietteria alla prima partita di campionato, presentando la ricevuta dell’acquisto stampata. Previste convenzioni per tutti. Per gli abbonati della passata stagione il diritto di prelazione va esercitato entro il 20 settembre. “With us, ready to play” è il motto della campagna abbonamenti.

Sono sei le tipologie di abbonamento previste per questa stagione agonistica dalla società.

Vip, nel settore B della Tribuna Est: 250 euro, comprensivi di ingresso all’hospitality e di parcheggio interno.
Gradinata: 160 euro, con posto a scelta in Tribuna Est o Ovest.
Rvs e accompagnatori di Carta bianca: 135 euro. Riservato agli associati del club di tifosi organizzati e agli accompagnatori dei titolari del Carta bianca, con posto in Tribuna Ovest.
L’abbonamento Young costa 100 euro, dedicato ai ragazzi dai 13 ai 18 anni. L’abbonamento dà diritto a un posto in Tribuna Ovest.
L’abbonamento Studenti, anch’esso al costo di 100 euro, si rivolge agli universitari, per un posto in Gradinata o Tribuna Ovest, esibendo il badge universitario.
L’abbonamento Kids, del costo di 50 euro, è per i bambini dai 6 ai 12 anni, per un posto in Gradinata o nelle due Tribune.

Per ogni informazione ulteriore, anche relativamente alle convenzioni previste, si rimanda al sito www.portoroburcosta2030.it oppure alla segreteria del club telefonando allo 0544-469216.

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