mercoledì
24 Settembre 2025

Ammutinamenti torna in città con 9 giorni di performance, incontri e laboratori

Alcuni grandi nomi della danza d’autore si esibiranno al fianco di giovani promesse emergenti. Tra i luoghi protagonisti anche spazi urbani non convenzionali come l’ex consorzio agrario e il Centro commerciale Esp

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Torna dal 6 al 14 settembre Ammutinamenti, il festival di danza d’autore che coinvolgerà nella sua ventesima edizione luoghi naturali, urbani e non convenzionali di Ravenna. I nove giorni di festival vedranno protagonisti 40 artisti nazionali e internazionali, tra grandi nomi (irgilio Sieni, Alessandro Sciarroni, Simona Bertozzi, Salvo Lombardo, Monica Francia e gruppo Nanou, per citarne alcuni) e promesse emergenti come l’italo brasiliano Rafael Candela, Àngel Duran, Richard Mascherin, Elisa Sbaragli, Parini Secondo. Oltre alle performance e agli spettacoli, i cittadini saranno direttamente coinvolti nella realizzazione di 11 laboratori artistici.

Tra le novità del festival, la collaborazione con Norma Aps, che curerà la nuova sezione musicale del festival, inserendo all’interno della manifestazione anche i concerti live di Asianoia e Cacao e il dj set conclusivo di Simona Diacci Trinity. La musica sarà infatti uno degli elementi chiave di questa edizione, che a partire dal nome “Controtempo“, vuole stimolare una riflessione sul superamento di schemi regolari e impostati, generando nuovi ritmi personali e focalizzati sul presente. Come ogni anno il festival è organizzato e promosso dall’Associazione Cantieri Danza, con la direzione artistica di Francesca Serena Casadio, Christel Grillo e Giulia Melandri.

Ad accogliere il festival sono i luoghi iconici di Ravenna come il Mar – Museo d’arte della Città di Ravenna, il Palazzo Rasponi dalle Teste, la Fondazione Sabe per l’arte, le Artificerie Almagià, il Teatro Rasi, Piazza Kennedy, accanto a spazi rigenerati attraverso progetti culturali dedicati come l’Ex Consorzio Agrario-Area Tempus oltre a quelli in cui immergersi nella natura e nella storia come la Chiusa di San Marco e il Molino Lovatelli o nella street art del quartiere Darsena. A questi si aggiungono anche location meno convenzionali e solitamente dedicate a tutt’altra attività, come il Centro Commerciale ESP.

Dopo l’anteprima del 1 settembre con la performance do-around-the-world del collettivo Parini Secondo realizzata in collaborazione con la rassegna Ra-dici35, il festival entra nel vivo a partire da venerdì 6 settembre, a partire dalla performance del coreografo Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2019), che presenterà nelle stanze affrescate di Palazzo Rasponi dalle Teste (ore 18.30) Save the last dance for me, unospettacolo sulla Polka Chinata ospitato in tutto il mondo. Si tratta di un ballo tradizionale bolognese risalente ai primi del ‘900, una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra. Per chi è desideroso di apprendere le basi e di questa danza tradizionale quasi dimenticata sarà possibile partecipare al laboratorio prima della performance. Alle ore 19.30, sulla Banchina della Darsena, Silvia Calderoni e Ilenia Caleo ci interrogano con il loro thefutureisNOW?, un’azione performativa che unisce alla danza il segno grafico (e incontrollabile) di liquidi e vernici. Diversi gli eventi alle Artificerie Almagià durante la serata: alle ore 20.15 la performance a conclusione del laboratorio Device di Monica Francia e Zoe Francia Lamattina con giovani e adolescenti dal titolo Congegno Emotivo, mentre alle 20.45  spazio all’arte visiva con l’inaugurazione della mostra di Flavia Bucci, autrice dell’opera presente nella grafica di questa edizione del festival. Si prosegue alle ore 21.30 con il coreografo Àngel Duran che è in scena con Clinch, creazione che espone la mascolinità più tossica stabilita nella competizione e nel confronto con tutto ciò che è diverso. La giornata si conclude alle 22.00 con le performance musicali di AsiaNoia e Cacao.

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Congegno Emotivo

Sabato 7 settembre il Mar accoglierà la performance di Chiara Frigo con Marigia Maggipinto, storica interprete del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, protagonista di Miss Lala al Circo Fernando / In a room (ore 16 e ore 17). Miss Lala è una dimora calda, accogliente, in cui gli ospiti sono seduti attorno a un tavolo imbandito di foto e di scritti, un archivio dal quale il pubblico può attingere. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia Maggipinto compone un racconto in tempo reale facendosi corpo e parola per assecondare le scelte degli spettatori. Alle ore 18, sempre negli spazi del museo, lo spettacolo va in scena nella versione dedicata ai bambini e famiglie con il titolo Miss Lala al Circo Fernando / Kids. «Crediamo che sia una grande occasione per coinvolgere anche il pubblico più giovane – spiegano le direttrici artistiche – il mondo della danza, a differenza di quelli legati a teatro o musica, non si rivolge spesso alla fascia dell’infanzia. Invece è importante per noi coinvolgere questo tipo di pubblico».

Alle ore 18 la danza approderà al Centro Commerciale ESP con la performance Forrest del giovane danzatore Rafael Candela, lavoro che nasce dal desiderio di instaurare una maggiore prossimità e informalità tra performer, spazio e pubblico, e con Memento di Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi (creazione vincitrice di Danza Urbana XL 2024) che creano una sorta di paesaggio immaginario dove due corpi indagano sul significato del ricordo. Le Artificierie Almagià si fanno di nuovo protagoniste della serata con lo spettacolo Breathing room del coreografo e artista multimediale Salvo Lombardo, con la partecipazione di Sissj Bassani (ore 20.30)A seguire (ore 22) il coreografo e danzatore spagnolo Richard Mascherin è in scena con Vacìo espiritual, una performance rituale in cui il corpo, il suono e la musica techno sono tra loro collegati. La serata di sabato si conclude alle22.30, con l’installazione video legata al progetto do-around-the-world di Parini Secondo, un archivio che narra i progressi tecnici nell’attività del salto del collettivo emiliano romagnolo e ripercorre la geografia del suo percorso di ricerca e dei luoghi attraversati dal progetto.

Domenica 8 settembre, il festival vuole rimarcare la sua natura ibrida ed eclettica rinnovando la collaborazione con Trail Romagna, che organizzerà una passeggiata tra le antiche e attuali vie d’acqua (Tracce di danza nel cammino di Ravenna città d’acque), a partire dalla Chiusa di San Marco al Molino Lovatelli (ore 17). Il percorso si arricchisce degli interventi danzati site-specific di Sleep in the car di Virgilio Sieni. Alle ore 17.30 si partirà dal Parco Mani Fiorite per un’immersione nella Darsena, tra murales e graffiti d’autore, in compagnia di Rafael Candela che camminando e si muovendosi a ritmo di musica si aprirà alla casualità degli incontri scrivendo la drammaturgia in tempo reale. Accompagnerà anche la performance di Giacomo Turati e Mattia Quintavalle “R.I.A.D. Rhythm is a Dancer”,  legata alla body percussion e allo stepping, due tecniche che permettono al corpo di “suonare” e ballare allo stesso tempo. A concludere la passeggiata, la pausa green degli Ortisti di strada con Per gioco e per le piante, laboratorio che attraverso i linguaggi del teatro e della giocoleria ci conduce in un’esplorazione botanica alla scoperta delle piante spontanee del nostro territorio.

Lunedì 9 settembre, alle ore 18, l’Area Tempus dell’ex Consorzio Agrario (sponda sinistra del Candiano) sarà la cornice di Mirada, performance multimediale della coreografa Elisa Sbaragli, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024, che propone nuovi modi di contemplare la presenza di un corpo nello spazio con un punto di vista ultra dinamico. Alle ore 18.30, sempre nell’Area Tempus, gruppo nanou presenta Specie di spazi, una riflessione sulla costruzione di nuovi spazi fisici e immaginari.

Alle 21 le Artificerie Almagià accolgono Athletes – Ravenna, il progetto di rilettura coreografica delle pratiche sportive di Simona Bertozzi che intreccia danza, sport e vocalità. Athletes – Ravenna vede in scena un gruppo di danzatrici, Alessandra Zambelli (ex giocatrice di pallavolo) che ha messo in atto una forma di trasmissione delle sue pratiche sportive, del vocabolario gestuale e della vocalità che le caratterizzano, e le 15 donne che hanno preso parte al laboratorio condotto dalla stessa Bertozzi a Ravenna realizzato tra luglio e settembre. Alle 21.45 le artificerei ospiteranno El resto del naufragio di Roberto Olivan, un progetto di collaborazione tra Italia, Spagna e Cuba.

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Rafael Candela

Il festival si concluderà “weekend lungo” dal 12 al 14 settembre, con laVetrina della giovane danza d’autore, una tre giorni dedicata ai giovani coreografi provenienti da tutta Italia selezionati tramite una call nazionale dai partner del Network Anticorpi XL.

Il Festival Ammutinamenti promuove inoltre Sguardi e pratiche intorno alla danza d’autore, una sezione multiforme e parallela al cartellone di spettacoli e performance dedicata a laboratori e pratiche artistiche (sempre a partecipazione gratuita) condotti da artisti e professionisti e aperte a cittadini e cittadine di tutte le età. In programma quest’anno undici appuntamenti per sperimentare differenti pratiche di movimento, scoprire le potenzialità del gesto espressivo e integrare la pratica danzata nella propria quotidianità. Oltre al laboratorio dedicato agli adolescenti “Device”, partito in settembre, e quello di”Athletes – Ravenna”, nato lo scorso luglio, sono in programma lezioni di yoga, gli allenamenti verso fragolesangue, in cui si potrà fare esperienza di alcune pratiche della danza volte ad attivare sensibilità e movimenti extraquotidiani, workshop di body percussioni con Giacomo Turati e Mattia Quintavalle e laboratori di danza seguiti da Marigia Maggipinto e Rafael Candela rivolti alle scuole di danza del territorio.

Ecco la nuova stagione teatrale del Masini di Faenza: dalla prosa al comico

Presentato il cartellone che partirà in novembre. Tra i protagonisti Flavio Insinna, Ambra Angiolini, Natalino Balasso, Ale e Franz, Lodo Guenzi…

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Flavio Insinna

L’Amministrazione comunale e il Centro di Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri – con la direzione artistica di Claudio Casadio e Ruggero Sintoni – collaborano nuovamente per la nuova stagione del teatro Masini di Faenza, con la solita ampia e qualificata proposta culturale, sempre dinamica, diversificata per generi e linguaggi, spaziando dalla prosa tradizionale a quella contemporanea, dal teatro di nuova drammaturgia al quello per famiglie, dalla comicità alla danza, dall’operetta all’illusionismo, per un totale di ben 55 eventi tra spettacoli e incontri con gli artisti negli spazi del ridotto.

Il cartellone “ammiraglio” della Prosa sarà inaugurato (il 4 novembre) dalla “Prima” del nuovo allestimento di Trappola per topi di Agatha Christie, con un cast corale “capitanato” da Ettore Bassi. Seguirà La Grande Magia di Eduardo De Filippo con Natalino Balasso e Michele Di Mauro. “Prima” di riallestimento anche per Gente di facili costumi, commedia storica di Nino Marino e Nino Manfredi con Flavio Insinna e Giulia Fiume. E ancora: tornano a Faenza il grande Pippo Pattavina, protagonista di Pensaci, Giacomino di Luigi Pirandello e l’altrettanto magnifica Maria Paiato, insieme a Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria, con Boston Marriage di David Mamet.

Si prosegue con un classico della commedia brillante, divenuto famoso anche sul grande schermo: L’anatra all’arancia, interpretato nei ruoli principali da Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli. Chiuderà la rassegna Ambra Angiolini con Oliva Denaro, dalla penna di Viola Ardone.

Ambra Angiolini Oliva Denaro©Laila Pozzo08

Per il cartellone Comico, si alterneranno sul palcoscenico del Masini Giovanni Scifoni, Ale e Franz, Arianna Porcelli Safonov e i “folli” musicisti della Rimbamband.

La rassegna Percorsi, con la quale si spazia oltre confini linguistici precisi, avrà per protagonisti Agnese Fallongo e Tiziano Caputo con il bellissimo Letizia va alla guerra, Roberto Mercadini con lo spettacolo-reading Moby Dick, l’amatissima e pluripremiata Carrozzeria Orfeo con il nuovo spettacolo Salveremo il mondo prima dell’alba, Lodo Guenzi con Toccando il vuoto, un testo di David Greig rappresentato per la prima volta in Italia e Giacomo Poretti e Daniela Cristofori con la commedia Condominio Mon Amour diretta da Marco Zoppello.

Teatri d’Inverno, il cartellone più “giovane” della stagione, dedicato alla drammaturgia contemporanea, prevede 7 appuntamenti in scena tra il Masini e, grazie alla collaborazione del Teatro Due Mondi, la Casa del Teatro. Inaugurano la nuova edizione Federica Carruba Toscano e Arianna Cremona con Il nostro martello è in mano a mia figlia di Brian Watkins, un dramma familiare a tinte thriller. Si prosegue con la compagnia faentina Menoventi di Gianni Farina e Consuelo Battiston e lo spettacolo Odradek, “fiaba” distopica ispirata ad Anders e a Kafka. Massimiliano Cividati sarà protagonista di Papaveri rossi, spettacolo storico e musicale ideato e diretto da Sergio Maifredi.

Sarà poi la volta del Centro di Produzione Elsinor con il musical Family di Gipo Gurrado, uno spettacolo poeticamente esilarante sui problemi, fraintendimenti e aspettative reciproche che esistono in tutte le famiglie. Valentina Carli e Giuseppe Tantillo porteranno alla Casa del Teatro Bianco, nuovissima produzione di Accademia Perduta, intensa storia dell’incontro tra due anime nel momento sbagliato.

Già applauditi con La straordinaria storia della vita di Ciccio Speranza, torna a Faenza il pluripremiato collettivo Les Moustaches con I cuori battono nelle uova: tre donne, tutte alla loro prima gravidanza, si muoveranno tra azioni, paure e dinamiche nascoste del più buio cassetto dell’animo umano. Infine Luigi Dadina del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro presenterà Saturno, figlio di anarchia, ritratto/ricordo dell’intellettuale ravennate Nino Saturno Carnoli, con l’accompagnamento musicale di Paolo Baldini e i disegni di Davide Reviati.

Grande cura e attenzione saranno come sempre riservate alle proposte per le giovanissime generazioni, per le famiglie e per le Scuole, con un’ampia selezione di Favole in cui saranno presentate anche diverse produzioni, tra nuove e storiche, di Accademia Perduta: Re tutto cancella del Teatro Perdavvero, Il lupo e i sette capretti e Zuppa di sasso di TCP Tanti Cosi Progetti, Capputtiello. I segreti del mare del Collettivo LaCorsa, Bella, Bellissima di Nadia Milani.

Nel merito dell’arte coreutica, il Teatro Masini proporrà il balletto classico Carmen + Bolero della Compagnia Almatanz con le coreografie di Luigi Martelletta, la danza moderna di Spellbound Contemporary Ballet con L’arte della fuga le cui coreografie sono firmate da Mauro Asolfi e la Lyric Dance Company di Alberto Canestro con Love is a losing game, un sentito omaggio al genio prematuramente scomparso di Amy Winehouse.

Non mancheranno infine gli appuntamenti Fuori Abbonamento che vedranno protagonisti l’illusionista Luca Bono in uno spettacolo magico e sorprendente adatto a tutta la famiglia e la Compagnia Corrado Abbati con Cin Ci Là, storica operetta di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, in occasione del centenario della sua composizione.

Tutto il programma, giorno per giorno, a questo link.

Rifiuti abbandonati illegalmente, scattano le multe

Gli agenti della polizia locale hanno controllato i sacchi: individuata anche un’attività artigianale

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Ancora rifiuti abbandonati illegalmente in alcune zone di Faenza, soprattutto nei pressi delle Isola ecologiche di base. Le irregolarità sono state scoperte dagli agenti della polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina nel corso di alcuni controlli commissionati dall’Amministrazione anche alla luce di diverse segnalazioni arrivate dai cittadini.

Una decina le irregolarità evidenziate nel corso dei sopralluoghi effettuati in via Corgin, via Mameli, via Fornarina e piazza Lanzoni dove gli agenti della Polizia Locale e il personale del Servizio Decoro, dopo l’apertura dei sacchi mal conferiti, sono risaliti agli autori. Si tratta di un’attività artigianale e privati tra i quali anche un residente che aveva gettato in maniera indifferenziata oggetti provenienti da una festa privata.

A loro verranno recapitate sanzioni amministrative pari a 104 euro. Nell’occasione gli agenti hanno iniziato anche una serie di accertamenti incrociati con l’Ufficio Tari per verificare che gli autori degli abbandoni locali non siano inadempienti con la tassazione dei rifiuti.

L’attività ispettiva per combattere l’abbandono indiscriminato e illegale di rifiuti – fanno sapere dall’Amministrazione – continuerà anche nelle prossime settimane.

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«Perché la protezione civile ha abbattuto decine di alberi in via Ravegnana?»

Interrogazione al sindaco dal consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) per la demolizione delle piante nel tratto urbano della strada

Foto 2A Ravenna sono state abbattute alcune decine di alberi sul lato campagna di via Ravegnana nel tratto urbano tra ponte Assi e il distributore di ponte Cella. L’abbattimento è avvenuto nella giornata del 30 agosto. I lavori sono stati compiuti dalla cooperativa Valle del Lamone per conto della protezione civile regionale. Lo rende noto il consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) che presenta un question time al sindaco «per conoscere sulla base di quale progetto, per quali finalità e grazie a quale finanziamento pubblico sia stata condotta, senza darne ragione pubblica, un’operazione così drasticamente demolitoria di un apprezzato patrimonio arboreo della più importante viabilità di accesso alla nostra città».

Le foto in questa pagina sono state scattate dal consigliere territoriale di Lista per Ravenna, Alessandro Garofalo, che ha compiuto un sopralluogo dopo la segnalazione di una residente a Madonna dell’Albero che quel giorno si è accorta dei lavori di abbattimento: «Le è sembrata drammatica soprattutto la stroncatura di una betulla e di un noce imponenti – dice Ancisi –, con tronchi aventi una circonferenza ad occhio di circa due metri, situati 50-100 metri dopo il ponte Assi, la prima sul ciglio stradale, il secondo sul suo retro, in terreno agricolo. Siccome nessuna informazione pubblica, a quanto in mia conoscenza, era stata data su questo intervento, ho dovuto chiedere chiarimenti al servizio Ambiente del Comune di Ravenna, che, essendone anch’esso all’oscuro, ha avuto informazioni dal servizio Strade».

Alla biblioteca Classense una mostra sui libri “liberati” dal fango dell’alluvione

Con le fotografie di Silvia Camporesi e i video di Mara Moschini e Marco Cortesi sui volumi salvati al seminario di Forlì

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A Ravenna sarà inaugurata venerdì 6 settembre alle 17.30 nella storica cornice della Manica Lunga della biblioteca Classense, in via Baccarini 3/A, la mostra Sommersi salvati. Libri liberati dal fango con le immagini di Silvia Camporesi, video di Mara Moschini e Marco Cortesi e il coordinamento di Sauro Turroni.

L’esposizione vuole essere un omaggio alla resilienza e alla memoria culturale in una regione che ha affrontato una delle sfide più difficili della sua storia recente.

Il titolo della mostra, ispirato all’opera di Primo Levi, introduce in una narrazione che intreccia tragedia e speranza. I protagonisti sono i libri che sono stati sommersi ma non perduti durante l’inondazione del 2023: si tratta dei 50mila volumi, un terzo dei documenti presenti nel seminario vescovile di Forlì, che sono stati salvati grazie all’impegno instancabile di generosi volontari, Carabinieri e Protezione Civile, Vigili del fuoco, imprese sensibili e semplici cittadini.

«I giorni dell’alluvione hanno segnato in maniera tragica la vita di tantissime persone e di un intero territorio lasciando ferite tuttora aperte – afferma l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia -. Questa mostra tenta con grande rispetto di indagare, di un momento così doloroso, anche la dimensione estetica attraverso lo sguardo sensibile dei tre artisti. La narrazione delle storie di chi ha vissuto quei giorni è affiancata da un racconto visivo in cui anche i libri assumono vita propria, diventando testimoni silenziosi che continuano a parlare e a esistere oltre il loro tempo».

«Alcune delle mani fotografate mentre liberano i volumi dal fango – ricorda la direttrice Silvia Masi – sono di bibliotecari della Classense che prestarono il loro tempo libero in quel fondamentale intervento, che richiedeva competenza ed esperienza. Quanto è accaduto ci testimonia una volta di più la necessità di mantenere alta l’allerta e la preparazione professionale necessarie a fronteggiare anche questo tipo di situazioni poiché il patrimonio che custodiamo è destinato alle future generazioni ed è la fonte, indispensabile, della nostra memoria».

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 12 ottobre con i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18.30, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30. Chiuso il lunedì e nei giorni festivi. In occasione della Notte d’Oro, sabato 12 ottobre, è prevista un’apertura straordinaria dalle 15 alle 22.30.

Per chi desidera approfondire, saranno disponibili visite guidate su prenotazione. Per prenotazioni e ulteriori informazioni, si prega di contattare la segreteria della biblioteca Classense, scrivendo a segreteriaclas@comune.ra.it o chiamando il numero 0544-482112.

Palazzo Teodorico chiuso 4 mesi per lavori di adeguamento alle norme antincendio

L’edificio all’angolo tra via di Roma e via Alberoni risale all’VIII secolo: «Diverrà uno spazio sicuro e pronto ad accogliere nuove attività di fruizione e di incontro a beneficio della collettività»

Ravenna Palazzo Teodorico Servizio Turismo Comunicattivi DSC 3986Dal 17 settembre 2024 partiranno gli interventi di adeguamento alla normativa antincendio del Palazzo di Teodorico di Ravenna, testimonianza architettonica ravennate dell’VIII secolo che al primo piano ospita una selezione dei mosaici pavimentali rinvenuti durante i primi del ‘900 nell’area circostante, ritenuta l’area del palazzo imperiale della città di Ravenna. La conclusione dei lavori è prevista per dicembre 2024. Durante i lavori il palazzo sarà chiuso al pubblico.

I lavori interesseranno tutto l’edificio in centro all’angolo tra via Alberoni e via di Roma e sono finalizzati all’ottenimento del certificato di prevenzione incendi e interamente finanziati con fondi Poin/FESR: «Si tratta di lavori fondamentali per migliorare le condizioni di sicurezza dello straordinario ed enigmatico sito ubicato in pieno centro città – commenta il direttore dei Musei nazionali di Ravenna, Andrea Sardo -. Il Palazzo di Teodorico diverrà uno spazio sicuro e pronto ad accogliere nuove attività di fruizione e di incontro a beneficio della collettività».

Il cantiere implicherà la sospensione dell’apertura al pubblico per motivi di sicurezza. Di seguito i giorni e gli orari di apertura del Palazzo prima della chiusura per lavori:
sabato 7 settembre 17.30 – 19.15 (ultimo ingresso 19)
lunedì 9 settembre 8.30 – 13.30 (ultimo ingresso 13.15)
sabato 14 settembre 17.30 – 19.15 (ultimo ingresso 19)
lunedì 16 settembre 8.30 – 13.30 (ultimo ingresso 13.15)

Riapre l’asilo nido dopo un anno di lavori per riqualificazione costati 841mila euro

Il 14 settembre l’inaugurazione aperta a tutta la cittadinanza

L'asilo Nido E. Mazzanti Di Conselice Durante I Lavori (1)L’asilo nudo comunale Mazzanti di Conselice riapre le porte ai bimbi dopo un anno di chiusura per lavori di riqualificazione e messa in sicurezza. L’intervento, finanziato grazie ai fondi europei erogati attraverso il Pnrr per un importo di 841mila euro, è iniziato a settembre 2023 e ha visto interventi sull’intero edificio di messa a norma strutturale e impiantistica; in queste settimane sarà completato anche il cortile esterno.

La riapertura arriva in tempo per l’avvio del nuovo anno educativo. Il nido nella sua nuova veste sarà visibile per tutta la cittadinanza in occasione dell’inaugurazione prevista per sabato 14 settembre alle 10.30.

Una chiamata pubblica delle Albe ai cittadini per le celebrazioni dantesche

Chiunque può partecipare alla prova di sabato 7 o direttamente alla manifestazione di domenica 8 per il 703° annuale del Poeta

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In occasione del 703° anniversario della morte di Dante Alighieri – che si terrà domenica 8 settembre alla Tomba di Dante – le Albe/Ravenna Teatro indicono una chiamata pubblica rivolta alle cittadine e ai cittadini ai fini della partecipazione. Anche quest’anno, infatti, le celebrazioni – a cura di Comune di Ravenna, Istituzione Biblioteca Classense, Centro Dantesco dei frati minori conventuali e Fondazione Ravennantica – vedono la collaborazione di Albe/Ravenna Teatro e Cantiere Malagola.

Il contributo di quest’anno – che continua ad essere curato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari – si concretizzerà nella lettura del V canto dell’Inferno interpretato da Martinelli, Montanari, dal sindaco di Ravenna Michele De Pascale e, appunto, da cittadine e cittadini che sono chiamati a partecipare alla prova fissata alle 19.45 di sabato 7 settembre alla Tomba di Dante. Il giorno successivo l’appuntamento sarà invece alle 10:30. La prova è consigliata, ma non vincolante, ai fini della partecipazione di domenica. Si ricorda che la chiamata pubblica è aperta a chiunque sia interessato.

Al termine della lettura del V canto, i due direttori artistici delle Albe hanno invitato a partecipare l’attrice Chiara Muti, che interpreterà il Canto XXXIII del Paradiso recitandolo dal balcone del Palazzo della Provincia che si affaccia su piazza San Francesco. A completamento dell’azione teatrale è infine previsto un intervento canoro a cura del Coro di voci bianche Ludus Vocalis Ragazzi, guidato dal maestro Elisabetta Agostini.

Torna a Faenza il festival dei busker, anche per beneficenza

L’evento con gli artisti di strada organizzato dalla Croce Rossa torna il 7 e l’8 settembre

Busker Faenza

Torna il festival dei busker di Faenza, “La Fucina dei Sogni”, che trasformerà il 7 e l’8 settembre il centro della città manfreda in un vivace palcoscenico a cielo aperto per artisti di strada, giocolieri, acrobati aerei, musicisti, fachiri, trampolieri.

Piazza del Popolo sarà il cuore pulsante del festival, ospitando la Croce Rossa Italiana di Faenza (che organizza l’evento) con tutte le sue realtà e le sue attività. L’obiettivo della rassegna è nobile: raccogliere risorse per le attività sociali a favore della comunità.

Il festival sarà arricchito dalla presenza di espositori di artigianato locale.

Gli artisti che si esibiranno provengono da Faenza e anche da tutta Italia, da Roma a Torino, dalla Toscana al Veneto.

Sabato 7 settembre il festival inizia alle 17.45 con lo spettacolo dei bambini dell’associazione Fatti d’Arte e gli eventi proseguiranno fino a mezzanotte. Domenica 8 settembre si parte alle 16 fino al gran finale con lo spettacolo “Cabaret di Circo” con artisti faentini alle 21.45.

Per l’occasione, il Comune di Faenza ha previsto alcune modifiche alla viabilità.

Una ragazza ravennate di 21 anni è stata eletta “Miss Emilia Romagna”

Linda Fabbri rappresenterà la regione alle finali nazionali di Miss Italia

Miss Emilia Romagna 2024

La ravennate Linda Fabbri rappresenterà l’Emilia-Romagna alle finali nazionali di Miss Italia. 21 anni, una laurea triennale in Economia e commercio conseguita poche settimane fa, Fabbri è alla seconda partecipazione al concorso ed è stata eletta nel weekend “Miss Emilia-Romagna” a Monticelli Terme.

Ora la 21enne parteciperà dal 4 al 7 settembre alle pre finali di Numana (dove verrà scelta la seconda rappresentante emiliano-romagnola) con già il pass per la finale di Fano in tasca.

Le foto sono di Luigi Vetrucci, per Miss Italia.

Muore in moto a 46 anni: cordoglio alla base dell’esercito di Milano Marittima

Il militare Aldo Nieli ha perso la vita in un incidente sul Muraglione

Aldo Nieli

Cordoglio nella base logistico-addestrativa dell’esercito a Milano Marittima, dove lavorava, per la scomparsa di Aldo Nieli, 46enne morto nel weekend a causa di una caduta in moto lungo il Passo del Muraglione.

Sposato e padre di due figlie, Nieli era siciliano di origine ma abitava in provincia di Forlì. Diverse le sue missioni all’estero con l’esercito. Tra le sue passioni, oltre alla moto, anche i cavalli.

In tantissimi lo stanno piangendo sui social, tra colleghi di lavoro, amici e conoscenti di Santa Margherita di Belice, paese di cui era originario.

Il “Times” consiglia Ravenna: «Una sottovalutata alternativa a Venezia…»

Grazie a un viaggio stampa organizzato da Apt Servizi

Maratona San Vitale

Ci sono due luoghi “sottovalutati” in Emilia-Romagna che pochi conoscono e che sono un’alternativa a Venezia, però senza la folla: Ravenna e Comacchio. «In queste due località si avverte un mix magico di atmosfere di Venezia, Firenze e Bologna, non troppo distanti da qui». Sono le parole del Times di Londra, tra i quotidiani più prestigiosi al mondo (fondato nel 1785) e letto ogni giorno da 24 milioni di persone (con oltre 46 milioni di unique visitors mensili). Il giornale britannico ha dedicato un lungo servizio a Ravenna, Comacchio e a tutta l’area del Parco del Delta del Po (l’articolo è a questo link). La penna è quella del giornalista britannico Norman Miller, ospite di un viaggio stampa organizzato da Apt Servizi Emilia-Romagna lo scorso giugno.

«Anche la stampa internazionale – sottolinea l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – si sta sempre più accorgendo degli scrigni d’arte e cultura della nostra regione, luoghi magici fuori dalle rotte dell’overtourism e dove ancora si respirano identità e genius loci. E l’eco mediatica internazionale è un’ottima forma di promozione, come testimoniano i tanti ospiti stranieri che quest’anno hanno scoperto le nostre Città d’Arte, ma anche i borghi, la Riviera e l’affascinante Appennino».

Dall’articolo del Times emerge la bellezza di Ravenna, la poesia della città sull’acqua di Comacchio, la natura del Delta del Po, la vivacità delle località della Costa Romagnola. L’obiettivo del giornalista era – come recita il titolo – andare alla scoperta di “Luoghi alternativi a Venezia, poco conosciuti e senza affollamenti: Ravenna storica città d’arte e i placidi canali di Comacchio fanno di queste due città gemelle in Emilia-Romagna, due dei segreti meglio custoditi in Italia”. Miller indica anche cosa vedere, mangiare (sono citati l’Alighieri Caffè e l’Osteria del Tempo Perso) e le attività a cui dedicarsi.

Ravenna, antica Capitale di tre Imperi è descritta come luogo di pellegrinaggio letterario grazie a Dante Alighieri e al poeta britannico Lord Byron, a cui la città ha dedicato un museo che inaugurerà a ottobre. Tanta bellezza è emanata dai suoi monumenti Unesco, come Galla Placidia, San Vitale Sant’Apollinare in Classe. E poi ancora la cripta allagata di San Francesco, i mosaici moderni al Mar (Museo d’arte di Ravenna). Il tutto da gustarsi tranquillamente, senza resse. Spostandosi verso il mare, ecco le piccole località costiere, da Punta Marina a Porto Garibaldi, con le palafitte dei pescatori, fino a Comacchio.

 

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