venerdì
08 Agosto 2025

Visioni e sonorità dell’Antropocene con la trilogia Qatsi «in prima mondiale»

Dialogo con il codirettore artistico del Festival Franco Masotti sull’opera di Godfrey Reggio e Philip Glass

Si dispiega al Ravenna Festival 2024 – in perfetta sintonia con il tema «E fu sera e fu mattina…» dalla Genesi biblica – l’evento dedicato alla proiezione cinematografica, con esecuzione dal vivo della colonna sonora, della trilogia di film Qatsi, firmata dal regista Godfrey Reggio e dal compositore Philip Glass.
In programma tre serate, dal 21 al 23 giugno al Teatro Alighieri; sul palcoscenico il Philip Glass Ensemble, l’Orchestra della Toscana, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, il Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio, la violoncellista Erica Piccotti, con la direzione di Michael Riesman.

 

Trilogia Qatsi 1

Un grande affresco di tre opere in serie: Koyaanisqatsi (1982), Powaqqatsi (1988) e Naqoyqatsi (2002), ispirate nei titoli dal senso della lingua amerinda del popolo Hopi – indiani Pueblo nativi del territorio dell’Arizona negli Usa – che esprime le profezie/concetti di «vita squilibrata», «vita tumultuosa», «vita in disintegrazione» e poi «vita in cambiamento» e infine «vita in cui ci si uccide a vicenda».
Oggi possiamo considerare questo poema visivo-sonoro un precursore dallo sguardo artistico – forse potremmo pronunciare anche mistico – sull’attuale epoca dell’Antropocene.

Del progetto altamente spettacolare (avviato nel 2020, poi sospeso a causa della pandemia), ne parliamo con il codirettore artistico del Ravenna Festival Franco Masotti. Che aveva già portato, va segnalato, il compositore americano Philip Glass (classe 1937), ospite al festival nell’estate del 2004, per presentare e partecipare all’esecuzione della sua composizione Orion, creata per le Olimpiadi di Atene, in collaborazione con musicisti internazionali, ed eseguita al Pala De André con il suo ensemble e una strepitosa serie di solisti provenienti da tutto il mondo.

Si tratta un evento straordinario la trilogia Qatsi live a quanto pare, possiamo usare quindi il superlativo…
«Direi di si. È la prima volta al mondo che la completa trilogia viene eseguita dal vivo in forma orchestrale, in sincronia con la proiezione dei film. Mentre Koyaanisqatsi è stato eseguito più volte, anche in Italia, ed è accaduto anche per il successivo Powaqqatsi, per il terzo episodio Naqoyqatsi non esisteva una partitura orchestrale, ma solo quella per l’Ensemble e un violoncello solista. Per l’occasione, quindi, è stata commissionata un’orchestrazione dal Ravenna Festival, in coproduzione con altre istituzioni come il Barbican di Londra e i festival di Dublino e Budapest, sotto la supervisione di Philip Glass, che avrà la sua prima assoluta a Ravenna. In questo senso è un evento esclusivo nell’ambito di una produzione internazionale».

Koyaanisqatsi, film capostipite, è frutto di ripetute riprese documentaristiche degli anni ‘70, un materiale “girato” vastissimo di immagini, potremmo dire grandiose e strabilianti, poi laboriosamente selezionate e montate in sequenza per un film (di un’ora e mezza circa) nel 1982. Film che all’epoca – prodotto da Francis Ford Coppola, va sottolineato – ha avuto un notevole riscontro in termini di critica e di pubblico, del tutto inatteso…
«In effetti è un caso singolare, forse il primo film nella storia della cinematografia recente piuttosto apprezzato nonostante sia “muto”, senza dialoghi o la traccia di una voce narrante, se non l’originale musica di Glass, per l’appunto. In questo senso ha fatto scuola, anche sul piano formale, ed è diventata un’opera cult, un primato estetico».

 

Trilogia Qatsi 5

Resta comunque sorprendente l’attenzione che riceve a quei tempi quello che sembra essenzialmente un documentario (al pari dei mirabili servizi di National Geographic) sulle meraviglie del mondo selvaggio e – a seguire nel montaggio – sulla civilizzazione, l’antropizzazione, il caos derivato dell’artificio tecnologico rispetto all’immensa maestosità della natura.
«Il film di Reggio pare non avesse intenti di denuncia ecologista, nonostante il tema dell’emergenza ambientale fosse già emerso nell’America degli anni ‘70. Il suo scopo credo fosse quello di svelare gli effetti progressivi dell’era dell’Antropocene, quello che è attualmente l’impatto dell’uomo, nel bene e nel male, sull’ambiente. Per la parte naturalistica potremmo accostare le visioni di Reggio agli sconfinati, meravigliosi paesaggi del celebre fotografo americano Ansel Adams. Ma quando nel film irrompe l’impronta dell’uomo contemporaneo si materializza quella sorta di profezia degli indiani nativi Hopi che prefigurano nell’intervento umano sulla natura elementi di snaturamento, squilibrio, mutazione, conflitto. Tuttavia, gli intenti del regista non sono quelli di un manifesto ideologico, e neppure retorici. Vedi in Powaqqatsi l’emozionante serie di inquadrature – che ricordano i reportage fra i testimoni di vita nel terzo e quarto mondo di Sebastiao Salgado – di un’umanità commovente, ancora dignitosa e tenace, seppure costretta fra duro lavoro, lotta per la sopravvivenza e l’emancipazione, emigrazione, sfruttamento. Oppure, in Naqoyqatsi il sopravanzare della tecnologia, del consumismo e della dissipazione, della dimensione virtuale e edonistica che si rispecchia anche in incessanti effetti estetici – con un retrogusto di psichedelia – e distorsivi sulle immagini e il loro montaggio».

Uno sguardo del genere probabilmente deriva dalla formazione ed esperienza religiosa di Reggio, cresciuto in una comunità cristiana, poi fondatore e animatore di diverse comunità di solidarietà e riscatto sociale e culturale.
«Si, la sua opera più che un’invettiva politica sembra una riflessione più spirituale ed etica, un approccio meditativo alla potenza e meraviglia – non sempre benevola – del creato e delle creature, quasi biblico. E per quanto riguarda l’umanità, una fatale consapevolezza delle precarie capacità di sopravvivenza e perseguimento della speranza, non sempre ricompensata. Perciò “solo i pessimisti – dice Reggio – possono cambiare il mondo”».

Passiamo alla musica che, integrandosi alla visione, ritmando e sostenendo le immagini, rappresenta l’altro pilastro della trilogia cinematografica. Nella costruzione dell’opera c’è un originario rimando, una dialettica fra le due componenti estetiche?
«L’incontro fra Reggio e Glass avviene quando il progetto del regista è già ben strutturato e buona parte del materiale visivo già raccolto. Il maestro del minimalismo arriva dopo, non senza reticenze credo… All’epoca Glass non aveva mai composto musiche per il cinema, anche se aveva già lavorato con lo scultore e videoartista Richard Serra per una certa forma d’arte che si confronta con l’ambiente, naturale o artificiale. Ma le immagini e le idee di Reggio lo convincono, al punto tale che comporrà le musiche non solo della trilogia Qatsi ma anche di altre opere del regista come Anima Mundi e il corto Evidence».

Parliamo di Glass in specifico, considerato un esponente di spicco della corrente minimalista della musica contemporanea, sia di matrice statunitense che europea, come Terry Riley, La Monte Young, Steve Reich, il primo John Adams, Michael Nyman (fra tutti il più prolifico nel campo delle colonne sonore), Wim Mertens, Gavin Bryars, tanto per citare i più noti. Qual è il genio che ne fa uno dei maestri del genere?
«Diciamo che Glass è il primo che mette insieme per la sua musica un personale ensemble e una sua precisa identità sonora, anche grazie alla collaborazione con il sound designer e produttore Kurt Munkacsi, e il direttore musicale Michael Riesman. In una rigorosa concezione della partitura e del pattern sonoro dove non c’è una dimensione improvvisativa (come invece sia in Riley che La Monte Young). Già nel 1976 si cimenta con l’opera teatrale e crea, assieme al regista Bob Wilson e alla coreografa Lucinda Childs, quel capolavoro assoluto che è Einstein on the beach, poi si occupa di musiche per la danza, a partire dal sodalizio con la Childs… Quindi sperimenta la colonna sonora con i film di Reggio. Ne viene fuori in pochi anni un artista “aperto”, molto poroso ad altre prospettive estetiche, che osa attraversare più di altri suoi compagni “minimalisti” diverse dimensioni creative, con notevoli esiti. Pensando a Koyaanisqatsi, in particolare, è il primo lavoro che gli dà una notorietà internazionale, e gli consente, visto che per campare faceva il tassista, di dedicarsi più ampiamente e compiutamente alla musica».

D’altra parte, va evidenziato come tanta parte della poetica sonora minimalista trovi ispirazione nella tradizione della musica etnica, la cosiddetta world music, nel caso del nostro Glass, ad esempio per la partitura di Powaqqatsi.
«Per il minimalismo certi rimandi alle musiche del mondo sono radicati e innumerevoli: a partire da Riley, La Monte Young e anche Reich, è evidente la vicinanza con il raga indiano, e molti altri riferimenti sonori che spaziano fra Africa, Medio ed Estremo Oriente, America Latina. E che va specificato, non sono solo suggestioni superficiali ma, in gran parte, studi approfonditi su ritmi, timbri, temperamenti e microtonalità, echi e riverberi di pratiche musicali lontane dal comune “sentire” occidentale, marginali o eccentriche. Una rispettosa ricerca etnologica e culturale, strutturale, non solo musicologica».

È in uscita il bando comunale per 6 nuove licenze taxi del valore di 90mila euro

All’inizio di luglio 2024 il Comune di Ravenna aprirà un concorso per il rilascio di 6 licenze taxi in aggiunta alle 24 già attive: il valore di ognuna è di 90mila euro

TaxiNei primi giorni di luglio 2024 il Comune di Ravenna pubblicherà il bando di gara per assegnare sei nuove licenze taxi del valore di 90mila euro. Attualmente sono 24 le licenze attive.

Nel corso dell’ultima seduta, la giunta comunale ha stabilito i criteri per l’indizione del concorso pubblico. Due licenze saranno destinate all’impiego di mezzi attrezzati per il trasporto di disabili gravi con necessità di incarrozzamento. Il valore delle licenze di 90mila euro è stato definito a seguito di una ricognizione del valore medio del mercato locale delle licenze per l’esercizio del servizio di taxi. Sarà prevista un’agevolazione pari al 15 percento riferita alle licenze di veicoli attrezzati per il trasporto di disabili gravi. Il rilascio delle nuove licenze sarà vincolato all’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, secondo le disposizioni in vigore dell’Unione europea. Sarà previsto l’obbligo per i titolari delle nuove licenze di dotarsi di un servizio di interconnessione tecnologica che permetta la connessione tra utenti e taxisti.

Sono in corso di preparazione tutti gli atti necessari alla pubblicazione del bando di concorso che, per quanto riguarda il Comune di Ravenna, saranno tutti adottati entro la fine di giugno. Il bando dovrà essere pubblicato anche sul Bollettino della Regione Emilia Romagna e, in considerazione delle date di pubblicazione di quest’ultimo, l’uscita effettiva, della quale sarà data comunicazione, è prevista per i primi giorni di luglio.

«Stiamo dando una risposta concreta alla carenza di taxi a Ravenna – dichiara l’assessora al Commercio, Annagiulia Randi –, un problema tangibile e annoso, e alle esigenze di una città in forte sviluppo come la nostra. L’impegno, nei confronti della cittadinanza e delle associazioni di categoria, di mettere a bando le nuove licenze entro la metà del 2024, dopo un approfondito e condiviso percorso di analisi della situazione e ricerca della miglior soluzione possibile, in seno al consiglio comunale e alla commissione consultiva, è pressoché rispettato. Una promessa mantenuta che siamo certi sarà una valida risposta alle necessità di mobilità di cittadini, lavoratori e turisti».

La profumeria Sabbioni in centro inaugura il nuovo look dopo le ristrutturazioni

I lavori nel negozio nel centro storico di Ravenna sono durati un mese e mezzo: il 22 giugno inaugurazione con dj set, sconti e esperti di makeup

FOTO PRINCIPALEDopo un mese e mezzo di lavori di ristrutturazione, è pronto per riaprire il punto vendita della catena di profumerie Sabbioni in via IV novembre a Ravenna, in centro storico a due passi da piazza del Popolo. Il taglio del nastro è avvenuto ieri, 20 giugno, alla presenza del sindaco Michele De Pascale e delle assessore Annagiulia Randi e Federica Moschini insieme al direttore generale Maurizio Sabbioni, al figlio Matteo Sabbioni e alla nipote Giulia Zoli. La riapertura al pubblico è fissata per sabato 22 giugno: dalle 9 sono previsti eventi e promozioni esclusive con esperti di make-up, skincare e fragranze che potranno fornire consigli su misura; dalle 16 fino alla chiusura dj set, Polaroid personalizzate, omaggi.

I lavori di ristrutturazione della storica profumeria sono iniziati il 13 maggio e fanno parte di un più ampio processo di rebranding iniziato nel 2020. Il rinnovo ha interessato sia la struttura del negozio che l’arredamento. Il negozio è stato ampliato e adeguato alle tendenze di mercato. Particolare attenzione è stata posta sull’accesso libero alle make-up station da parte della clientela.

Cotignola, Settembrini nomina 4 assessori: l’unica conferma è Monti che diventa vice

Nominata la nuova giunta comunale di Cotignola guidata dal sindaco Federico Settembrini. Come il primo cittadino, che era assessore con la squadra di Piovaccari, anche Laura Monti resta nell’incarico e diventa vice

La Giunta Di Cotignola Da Sinistra Leonardo Ricci, Laura Monti, Il Sindaco Federico Settembrini, Martina Minto, Michele Rambelli (1)Il neoeletto sindaco di Cotignola, Federico Settembrini, ha formalizzato la nuova giunta comunale, confermando i nomi annunciati in campagna elettorale. A Cotignola, infatti, il risultato delle urne non era in discussione visto che Settembrini era l’unico candidato e aveva bisogno solo del 40 percento di affluenza. Se si esclude il primo cittadino, che era assessore nella giunta uscente, tra i quattro assessori c’è una sola conferma: Laura Monti che diventa vicesindaca.

Laura Monti: classe 1992, di Cotignola, è avvocata, specializzata in professioni legali alla studio legale Redenti di Bologna e collabora con associazioni del territorio quali Demetra – Donne in aiuto e la sezione WWF di Ravenna. Avrà le deleghe in Accoglienza, inclusione, immigrazione, Europa e gemellaggi, Pari opportunità e diritti, Politiche abitative, Politiche sociali e per la salute.

Martina Minto, cotignolese, di 33 anni, è laureata in Design del prodotto e comunicazione. Avrà Sport, Comunicazione, Cultura e turismo, Politiche giovanili, Associazionismo e volontariato, Politiche educative.

All’assessore Michele Rambelli vanno le deleghe ai Lavori pubblici, Mobilità, Urbanistica ed Edilizia privata, Patrimonio e Agenda digitale. Di 38 anni, è di Barbiano e vive a Faenza con la moglie dove lavora come architetto libero professionista; ha una laurea specialistica in architettura conseguita all’Università di Bologna e un master in psicologia dell’architettura del paesaggio conseguito presso l’università di Padova e di Venezia.

Bilancio, Società partecipate, Tributi, Personale, Legalità e sicurezza e Polizia locale sono le deleghe affidate a Leonardo Ricci. Classe 1980, un figlio e una figlia; è laureato in Scienze internazionali diplomatiche (triennale) e Cooperazione e sviluppo locale e internazionale (specialistica); lavora a Dozza in Enoteca Regionale Emilia Romagna, associazione di produttori di vino, dove si occupa di promozione del territorio e finanza agevolata.

Il sindaco Federico Settembrini ha tenuto per sé le deleghe alle Attività produttive, Affari generali, Protezione civile e Ambiente.

Fusignano, è pronta la giunta del sindaco Pondi: tre conferme e una novità

La new entry è Mara Savioli, 33enne laureata in Economia che lavora all’Unigrà di Conselice. Il primo cittadino conserva le deleghe a Lavori pubblici, Ambiente, Energia

Giunta PondiIl sindaco di Fusignano, Nicola Pondi, ha nominato la nuova giunta comunale composta da quattro assessori. Sono tre le conferme dalla giunta uscente (la vicesindaca Lorenza Pirazzoli e gli assessori Carlo Sante Venturi e Valentina Modena), mentre è nuovo il nome di Mara Savioli, già consigliera comunale e in Unione.

Lorenza Pirazzoli è confermata vicesindaca e avrà le deleghe a Politiche educative, Cultura, Pari opportunità, Politiche per l’integrazione, Adolescenza e politiche giovanili. Pirazzoli ha 44 anni, 4 figli, è giornalista ed è interessata di musica, arte, storia, pedagogia e multiculturalismo.

Carlo Sante Venturi è stato nominato assessore anziano e avrà le deleghe a Sviluppo economico, commercio e attività produttive, Eventi e valorizzazione del centro storico, Sport e tempo libero, Associazionismo e volontariato, Turismo, Società partecipate. Venturi ha 50 anni, è Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana, si occupa di pubblicità nel mondo della comunicazione.

Valentina Modena sono affidate l’Agenda digitale, innovazione e smart city, Polizia locale, Viabilità e mobilità sostenibile, Legalità e sicurezza, Protezione civile. Modena, 42 anni, è impegnata nel volontariato locale e nella Protezione civile; è dipendente dell’azienda imolese Aepi Industrie che si occupa di impianti elettrici e automazione.

L’assessora Mara Savioli avrà Politiche sociali e sanitarie, Politiche abitative, Servizi demografici, Partecipazione e comunicazione e Decentramento; ha 33 anni ed è laureata in Economia; lavora all’azienda agroalimentare Unigrà di Conselice.

Il sindaco Nicola Pondi ha tenuto per sé le deleghe a Patrimonio e lavori pubblici, Rigenerazione urbana, pianificazione territoriale ed edilizia, Ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Organizzazione del personale, Bilancio, Affari generali e semplificazione.

Dopo le elezioni amministrative dell’8-9 giugno (qui i risultati dei 14 comuni in provincia di Ravenna), sono già state presentate le giunte di Massa Lombarda, Conselice, Sant’Agata e Castel Bolognese.

Cercansi volontari per giocare a giochi da tavolo in fase di sviluppo

A Ravenna l’ottava edizione dell’evento che fa incontrare autori di boardgame per testare i prodotti non ancora in commercio e raccogliere le impressioni dei giocatori. Appuntamento a ingresso a gratuito il 22-23 giugno allo spazio Ricreazioni

Cercansi volontari per giocare con giochi da tavolo a Ravenna. Nel weekend 22-23 giugno lo spazio Ricreazioni (ex Kirecò) in via Don Carlo Sala ospita l’ottava edizione di Ideag Costa Est: una decina di tavoli a disposizione di circa quindici autori di giochi, provenienti dall’Emilia-Romagna e non solo, per presentare i prototipi dei progetti a cui stanno lavorando e far giocare chiunque si presenterà con la curiosità di provare un gioco non ancora in commercio e fornire le proprie opinioni all’autore (qui una nostra intervista a un inventore di giochi).

È quello che nel gergo dei boardgame si chiama playtest: l’autore intavola il gioco, lo illustra e guida la partita (o una parte di essa nel caso di giochi particolarmente lunghi) per osservare il funzionamento delle meccaniche di gioco e valutare la resa di modifiche fatte o da fare. L’evento è gestito dall’organizzazione di volontariato Cacciatori di Idee: per partecipare come giocatori volontari l’ingresso è gratuito e non serve registrarsi, basta presentarsi il sabato dalle 9 alle 19.30 e la domenica dalle 10 alle 17.30 (qui maggiori dettagli sui 19 prototipi in test).

Ideag è l’acronimo di incontro degli autori di giochi, è il nome di una serie di eventi senza scopo di lucro organizzati da Saz Italia (ramo nostrano dell’associazione internazionale degli autori di giochi da tavolo) e dedicati all’incontro di autori di giochi da tavolo, che si tengono durante il corso dell’anno in varie città italiane. Il primo incontro è stato organizzato nel 2005 a Piossasco (in provincia di Torino). Negli anni l’appuntamento è cresciuto fino a raggiungere i quasi 200 autori iscritti all’edizione nazionale dell’incontro del 2019.

Il ravennate che vinse una tappa al Tour de France trent’anni fa con 210 km in fuga

Roberto Conti di Bagnara di Romagna, 17 anni da professionista soprattutto come gregario di Marco Pantani alla Mercatone Uno, partecipò 11 volte al Tour de France, primo sul traguardo in salita all’Alpe d’Huez nel 1994. Dal 2004 fa il consulente finanziario: «Alla fine delle gare leggevo Il Sole 24 Ore piuttosto che la Gazzetta dello Sport».

Roberto Conti Ciclista«Quando vidi i primi che andavano in fuga mi dissi “Roby, se non ci provi stavolta, non ne vincerai mai una. O la va o la spacca”. Sono partito e andò bene». Sono passati trent’anni ma Roberto Conti ha ancora in mente i pensieri del 19 luglio 1994 quando vinse una tappa al Tour de France. E mica una qualsiasi: 224,5 km con arrivo sull’Alpe d’Huez, una delle salite storiche della corsa francese. Basta dire che è stata traguardo di tappa per 29 volte in 110 edizioni e solo altri 4 italiani hanno vinto lì: Coppi, Bugno, Guerini e Pantani di cui Conti è stato a lungo il fidato gregario.

Il 60enne di Bagnara di Romagna (nato a Faenza), ritiratosi nel 2003, quell’anno era appena passato alla Lampre: «Arrivai al Tour con una buona condizione. Nel sogno di ogni corridore c’è la vittoria almeno una volta in carriera, ma sono quelle cose che non dici mai ad alta voce, te le tieni dentro». Soprattutto se di mestiere sei gregario, valoroso senza dubbio, ma vincere non è quello che ti viene chiesto. «Il giorno dell’Alpe d’Huez ricordo che ero partito molto stanco al mattino, avevo dormito poco e venivamo dalla tappa sul Mont Ventoux. Poi pedalando ho cominciato a sentirmi meglio e ci ho provato, anche rischiando perché ero messo bene in classifica (finirà sesto a Parigi, ndr)».

La cronaca de La Gazzetta dello Sport del giorno dopo riportava che la vittoria di Conti era cominciata con una fuga partita dopo soli 14 km (su 224) in compagnia di altri tredici corridori. Lo scatto decisivo di Conti proprio all’inizio della salita dell’Alpe d’Huez

In 17 anni da professionista – in cui è stato soprattutto al fianco di Pantani alla Mercatone Uno – Conti vanta undici partecipazioni al Tour e diciassette al Giro. «Ora non più, ma ai miei tempi la differenza di organizzazione si vedeva bene. In Francia erano più avanti. Aveva ragione Argentin nel 1990 quando stavamo andando al Tour e mi disse “Andiamo all’università del ciclismo”. Ricordo soprattutto la passione dei tifosi. Un esempio: nel 1992 vincemmo una cronometro a squadre con la Ariostea e tornammo in albergo in bici facendo 7-8 km per sciogliere le gambe: la gente ci applaudiva al nostro passaggio, fu incredibile».

Nel 2019, per festeggiare i 25 anni dall’impresa sull’Alpe d’Huez, Conti e altri quattro amici tornarono in Francia a rifare la stessa salita: «Guardavo il contachilometri e mi chiedevo come fosse possibile la velocità con cui l’avevo fatto nel 1994. Quest’anno niente imprese del genere anche se è il trentesimo anniversario, quest’anno è il Tour che viene a casa nostra. Andrò sulla salita della Gallisterna a vedere il passaggio». L’ex ciclista prevede un avvio del Tour subito frizzante: «La prima tappa Firenze-Rimini è molto impegnativa per essere l’apertura. Io penso che Pogacar attaccherà dal primo giorno per “provare la febbre” a Vingegaard».

Un appassionato di ciclismo come Conti vede le difficoltà del movimento a coinvolgere i giovani: «È uno sport di fatica, ma ci sarebbero nuove leve. Mancano i volontari per mandare avanti le società e le strade sono sempre più pericolose: le auto diventano più grandi e lo spazio per la bici diminuisce». Il faentino racconta un aneddoto recente: «Nel 2020 andai in bici a Imola a vedere i Mondiali di ciclismo. Per strada le auto con targa italiana mi sfioravano, quelle con targa straniera stavano anche dietro di me in attesa di potermi sorpassare solo quando c’era lo spazio per allargarsi e passare a un metro. È proprio diverso il rispetto per gli utenti deboli della strada».

La passione per i pedali è rimasta, Conti esce ancora in sella, ma dal 2004 il suo lavoro è un altro: «Sono un consulente finanziario. Alla fine delle gare io e Gianni Faresin leggevamo Il Sole 24 Ore piuttosto che la Gazzetta dello Sport. A fine carriera ho fatto un corso ed è diventata la mia occupazione». I ricordi del passato, oltre che nella memoria, sono in bacheca. Quanti cimeli conserva un ex ciclista con una lunga carriera? «Molto dipende dalla pazienza di madri e mogli. Io ho conservato i trofei più importanti e una maglia per ogni squadra. Le bici invece no perché se volevi tenerla a fine stagione dovevi pagarla alla squadra e ci volevano anche tre milioni di lire (1.500 euro circa, ndr) e non è che gli stipendi fossero altissimi».

La banda della polizia di Stato in concerto, Muti dirige la Sinfonia dal Nabucco

Il 2 luglio la compagine che vanta un secolo di storia ed è composta da 103 musicisti, diretta dal 1992 dal maestro Billi, sarà al Pala De Andrè per un concerto a ingresso gratuito su prenotazione con partecipazione straordinaria del maestro Muti

Banda Musicale Polizia Di Stato CopiaIl maestro Riccardo Muti salirà sul podio della banda musicale della polizia di Stato, in occasione del concerto in programma a Ravenna il 2 luglio alle 21 nel cartellone del Ravenna Festival, per dirigere la formazione nella Sinfonia dal Nabucco. È stato il questore Lucio Pennella a rivelare la circostanza finora non nota della appuntamento in programma al Pala De Andrè: «Siamo grati al maestro per la sua disponibilità, segno concreto e generoso di un’attenzione per le bande musicali come parte preziosa di un patrimonio che va custodito, trasmesso e promosso. La sua presenza arricchirà ulteriormente una serata che, con la guida del maestro Maurizio Billi e la partecipazione del violinista Giuseppe Gibboni, già si preannunciava imperdibile».

Maestro Maurizio BilliFin dalla sua fondazione, il complesso ha sviluppato una vocazione sinfonica grazie all’intuizione del primo direttore, il maestro Giulio Andrea Marchesini, che cominciò a trattare l’organico come una vera orchestra. Quell’impronta non è più cambiata. La formazione è la più strutturata come strumentazione e arrangiamenti musicali fra quelle delle forze dell’ordine: si compone di 103 elementi, anche con strumentiste donne. L’alto profilo artistico delle interpretazioni e la qualità dei programmi la qualificano tra le migliori orchestre di fiati al mondo. Ne sono testimonianza le collaborazioni con istituzioni quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro dell’Opera di Roma, La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Comunale di Firenze.

La banda, sempre sotto la direzione del maestro Billi, prossimamente registrerà per il nuovo spettacolo di Aterballeto alcuni brani di Ennio Morricone che andranno in scena al Ravenna Festival 2025.

Il concerto è aperto a tutti (ingresso libero su prenotazione: 0544 249244 e www.ravennafestival.org): «Invitiamo il pubblico a celebrare una tradizione importante – spiega Antonio De Rosa, sovrintendente di Ravenna Festival – perché le bande sono da sempre un veicolo importante di trasmissione e conoscenza della musica, anche nelle località più sperdute della nostra penisola».

“Tradizione e modernità” è il motto che da sempre accompagna la compagine: «Nella serata di Ravenna ci accompagna il vincitore del Premio Paganini 2021 Giuseppe Gibboni, un’eccellenza della nuova generazione di musicisti – sottolinea il maestro Billi, che si è formato al conservatorio Santa Cecilia a Roma ed è direttore della banda della polizia di Stato dal 1992, nonché compositore –. Il programma è impegnativo, composto di pagine musicali che vanno da Paganini, ostakovicˇ e Gershwin fino a John Williams e ai tributi a Duke Ellington ed Ennio Morricone. Un itinerario teso a valorizzare la componente espressiva oltre che virtuosistica della formazione». Il finale con l’inno nazionale.

Ecco il repertorio che sarà eseguito:

Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
Ouverture Festiva op. 96
(arr. Olivio Di Domenico)

Pablo De Sarasate (1844-1908)
Fantasia da concerto sulla Carmen op. 25 per violino e banda sinfonica
(trascr. Gerhart Drijvers)

George Gershwin (1898-1937)
Ouverture su temi dal musical Porgy and Bess
(arr. James Barnes)

Duke Ellington (1899-1974)
Tributo a Duke Ellington
(elab. Maurizio Billi)

Ennio Morricone (1928-2020)
Metti una sera con… Tributo a Ennio Morricone
(arr. Enrico Blatti)

Dmitrij Šostakovič
Valzer n. 2 da Jazz Suite
(arr. Johan de Meij)

John Willliams (1932)
Musiche dalla colonna sonora del film Schindler’s List
(elab. Maurizio Billi)

Niccolò Paganini (1782-1840)
Rondò dal Concerto per violino e orchestra n. 2 “La Campanella”
(arr. Roberto Granata)

Giuseppe Verdi (1813-1901)
Sinfonia da Nabucco

Michele Novaro (1818-1885)
Il canto degli italiani

Al Mar il festival della Coconino: mostre (da Gipi ai manga), incontri, spettacoli

Inaugurato a Ravenna il nuovo evento della casa editrice. Tra gli ospiti anche Vasco Brondi e Guido Catalano

Coconino Fest 2024

A Ravenna da venerdì 21 a domenica 23 giugno la terza edizione del Coconino Fest, il festival del fumetto. Il cuore resta il Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna, in via di Roma che ospita 7 mostre oltre a un nutrito programma di spettacoli, eventi musicali e incontri, ma il festival approda anche alla Biblioteca Classense con un’ottava esposizione e, come da tradizione ormai consolidata, farà tappa sulla spiaggia dell’Hana-Bi di Marina di Ravenna per una serata finale ricca di divertimento e sorprese.

Le mostre al Mar

Apertura al pubblico: dal 22 giugno al 28 luglio. Orari: dal martedì al sabato 9-18; domenica e festivi: 10-19; chiuso il lunedì.

Gipi: tra le pagine di Stacy
Si possono ammirare per la prima volta le tavole originali di Stacy, il libro a fumetti più recente di Gipi. Un’opera che, come ha detto l’autore stesso, “nasce dalla rabbia e poi però diventa, forse, quasi delicata”. È la storia di Gianni, sceneggiatore di serie tv di successo che cade in disgrazia e finisce alla gogna sui social per tre parole “inopportune” pronunciate in un’intervista. A partire da uno spunto autobiografico Gipi racconta molto altro, e ci fa riflettere sulla libertà di espressione, sul ruolo dell’artista nella società e sui meccanismi dei social network, alternando i registri narrativi in un libro denso di dolore, comicità e dolcezza. Allo stesso modo, nel graffiante bianco e nero dei disegni di Stacy, tavole fittissime di segni si alternano ad altre pagine più ariose e di ampio respiro: la mostra al Mar è un’opportunità unica per apprezzare la regia, la composizione e il senso del ritmo di uno dei più grandi autori del fumetto italiano e internazionale.

Usamaru Furuya: il lato oscuro del Giappone
Il manga giapponese continua a dominare le classifiche, e per la gioia degli appassionati arriva a Ravenna uno dei maestri più apprezzati in Italia: Usamaru Furuya, autore di diversi capolavori che dosano sapientemente ironia, erotismo, fantasy e inquietudini horror come Palepoli, La musica di Marie e la serie Amane Gymnasium. In occasione del festival escono due nuovi volumi di Furuya: Plastic Girl e l’antologia di racconti Sodoma 1985. Il maestro del manga è presente in occasione dell’esposizione al MAR con una cinquantina di tavole di Litchi Hikari Club, una delle sue opere più “dark”, di futura pubblicazione in una nuova edizione per Coconino Press.

Valentine Cuny-Le Callet: Perpendicolare al sole
Valentine Cuny-Le Callet è una giovane illustratrice francese che ha intrapreso una corrispondenza con Renaldo McGirth, detenuto da diversi anni nel braccio della morte in un carcere della Florida. Li accomunano la passione per il disegno e l’ostinazione nel voler cercare tracce di umanità e bellezza anche nei cinque metri quadrati di una cella di massima sicurezza. Nasce da qui Perpendicolare al sole, straordinario racconto per immagini che accosta confessioni e riflessioni intime alla ferma denuncia del regime carcerario, della pena capitale e del razzismo. In mostra le tavole del graphic novel, opera prima dell’autrice già vincitrice in Francia del Grand Prix Artémisia 2023 per il fumetto al femminile e in Italia del Premio Romics 2024 per il Miglior fumetto estero.

Anke Feuchtenberger: Compagna cuculo
Compagna cuculo è l’opera fiume della più importante autrice del fumetto tedesco. Intrecciando ricordo, sogno, fiaba e seducenti metafore visive, Anke Feuchtenberger racconta la storia di una bambina che cresce con la nonna in un villaggio della Germania dell’Est, dagli anni ’60 fino alla caduta del Muro di Berlino. Un romanzo di formazione visionario, dove i temi dell’affetto negato e la violenza della realtà sono bilanciati da una fantasia sfrenata, dall’amore quasi mistico per la natura e da una sottile ironia. In mostra le tavole del libro, che sarà presentato in anteprima assoluta a Ravenna e uscirà poi nell’edizione italiana il 5 luglio. La partecipazione di Anke Feuchtenberger a Coconino Fest avviene grazie alla collaborazione con Goethe Institut e ACIT Associazione Italo-Tedesca Ravenna.

Filippo Scòzzari: La Dalia Blu
Per festeggiare i cinquant’anni di carriera, Filippo Scòzzari torna a combattere con Raymond Chandler: anzi, per dirla con parole sue, a “ucciderlo a colpi di matita”. La Dalia Blu è una sceneggiatura per il cinema del celebre scrittore americano di gialli di scuola hard-boiled, che Scòzzari adattò a fumetti negli anni Ottanta sulle pagine della mitica rivista Frigidaire. Oggi il “ragazzo terribile” del fumetto italiano ha rimesso mano all’opera, i cui fogli originali erano irrimediabilmente compromessi, e l’ha emendata, riscritta e ridisegnata. Le nuove e scintillanti tavole, in mostra al MAR in anteprima assoluta, compiono ancora una volta la magia di unire al fascino classico del noir di Chandler l’inconfondibile tocco irriverente e l’ironia caustica dei personaggi di Scòzzari.

Antonio Pronostico: L’eletto
Dopo Sniff e Tango, L’eletto è il terzo graphic novel realizzato da Antonio Pronostico, uno dei disegnatori di maggior talento della nuova scena italiana, in coppia con lo sceneggiatore Fulvio Risuleo. Un brillante noir aziendale, un romanzo cospirazionista e sottilmente inquietante che ha per protagonista un giovane poeta dalla bella calligrafia che si ritrova a lavorare in un misterioso ufficio. Tra vicende kafkiane e satira sociale, le matite e i colori di Pronostico in mostra al MAR evocano la lezione di grandi maestri dell’illustrazione come Ferenc Pinter.

Gli esordienti di casa Coconino:
Enrico Pinto, Michele Peroncini, SPAM Il Mandarino Psichico, Isabella Tiveron.
Coconino Press, con strumenti come la “Call” annuale per le nuove proposte, è alla costante ricerca di giovani autrici e autori da far crescere e valorizzare nel vivace panorama del fumetto italiano. Una mostra collettiva espone al MAR le tavole di quattro artisti che hanno pubblicato nel corso dell’ultimo anno (o stanno per pubblicare) il loro graphic novel d’esordio. Enrico Pinto ha già raccolto unanimi consensi di pubblico e critica con il distopico Lo schermo bianco, così come Michele Peroncini con l’avventura poetica e picaresca I moti celesti. Roberto Guerinoni, alias SPAM Il Mandarino Psichico, ha vinto il primo bando del Premio Tuono Pettinato con Storia umida, che esce proprio in occasione di Coconino Fest. Isabella Tiveron sta lavorando all’adattamento a fumetti di Fine, il romanzo apocalittico scritto da Giuseppe Civati e dal recentemente scomparso Marco Tiberi, che ci mette in guardia contro la nostra indifferenza ai cambiamenti climatici.

In Biblioteca Classense
Viaggio in Italia di Pietro Scarnera
Apertura al pubblico: dal 15 giugno al 13 luglio. Orari: dal martedì al venerdì 15-18.30; sabato 9-13 e 15-18.30; chiuso domenica e lunedì.
La Biblioteca Classense ospita le tavole di Viaggio in Italia, il nuovo graphic novel di Pietro Scarnera, autore affermato e già vincitore del prestigioso Prix Révélation del Festival internazionale di Angoulême con Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi. Partendo da un attento studio di testi, diari, lettere e documenti storici, Scarnera racconta nel suo ultimo lavoro i Grand Tour di scrittori e artisti che hanno visitato il nostro Paese, da Goethe a Stendhal, Lord Byron, Percy e Mary Shelley e altri ancora, intrecciando alle loro testimonianze dal passato le sue personali esperienze di viaggiatore in giro per la Penisola. Per restituirci così un ritratto sfaccettato e avvincente del “carattere” e della natura dell’Italia, vista con occhi “stranieri” che possono aiutarci a capire meglio chi siamo stati, chi siamo, e forse anche chi saremo. Negli spazi della Biblioteca le tavole disegnate di Scarnera dialogano con i documenti e i libri dei grandi scrittori, con un omaggio particolare alla Ravenna visitata e raccontata da Lord Byron.

Incontri col pubblico, eventi e spettacoli

Il programma giorno per giorno

VENERDÌ 21 GIUGNO

Ore 15 – Storie a quadretti. In Biblioteca Classense (Holden). Laboratorio di fumetto e visita guidata alla mostra Viaggio in Italia a cura di Pietro Scarnera. Dai 12 anni in su – ingresso gratuito su prenotazione a segreteriaclas@comune.ra.it
Ore 18 – Inaugurazione del festival e della mostra Freedom al MAR, alla presenza delle autrici e degli autori e con Ilaria Bonaccorsi, Roberto Cantagalli, Fabio Sbaraglia, Alessio Trabacchini.
Ore 19 – Perpendicolare al sole. Valentine Cuny-Le Callet dialoga con Ilaria Bonaccorsi e Gianluca Costantini.
Ore 21:30 – L’eletto: tra noir e poesia. Incontro con Antonio Pronostico, Fulvio Risuleo e Guido Catalano.
A seguire: reading di Guido Catalano con live drawing di Antonio Pronostico.

SABATO 22 GIUGNO

Ore 11 – Masterclass di Valentine Cuny-Le Callet, con Beatrice Pucci (Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna). Ingresso gratuito fino a esaurimento posti su prenotazione, tel. 0544 482477.
Ore 17 – Schnitzler a fumetti. Incontro con gli autori Manuele Fior (La signorina Else), Alessandro Tota e Andrea Settimo (La novella dell’avventuriero).
Ore 18 – Compagna Cuculo. Anke Feuchtenberger dialoga con Chiara Lagani.
Ore 19 – Ombre giapponesi. Il maestro Usamaru Furuya incontra la community del manga, con Paolo La Marca e Livio Tallini.
Ore 21:30 – Come le strisce che lasciano gli aerei. Vasco Brondi e Andrea Bruno dialogano con Giovanni Ferrara e Luca Valtorta (Robinson – La Repubblica).
Ore 23 – L’avventuriero, concerto disegnato con Andrea Settimo e il trio musicale SeQN Seas

DOMENICA 23 GIUGNO

Ore 11 – Masterclass di Anke Feuchtenberger, con Liliana Cupido (associazione Canicola). Ingresso gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti, tel. 0544 482477.
Ore 17 – Gatto Pernucci. Juta dialoga con Giada Arena (Lucy sulla cultura) e Ratigher.
Ore 18 – I moti celesti. Michele Peroncini dialoga con Manuele Fior.
Ore 19 – Futuro presente. Libri e fumetti sul mondo che verrà: Fine (Giuseppe Civati, Marco Tiberi, Isabella Tiveron), Lagune (Piero Macola), Lo schermo bianco (Enrico Pinto). Dialogano con gli autori Ilaria Bonaccorsi e Fabio Sbaraglia
Ore 21.30 – Hana-Bi, Marina di Ravenna – Coconino Krazy Party
Johnny Mox in concerto + Live painting Usamaru Furuya e Juta + firmacopie degli ospiti del Coconino Fest + Manga & Anime Karaoke, Dj Set.

Giostra del Niballo: orari, biglietti, viabilità e una app per i punteggi

Il 23 giugno a Faenza il corteo storico con i figuranti dei rioni fino allo stadio Neri per la giostra del Palio del Niballo

Cavalieri2 Morini2016Tutto pronto a Faenza per la giostra della 67esima edizione del Palio del Niballo, tornato alla versione tradizionale dopo le limitazioni imposte prima dalla pandemia e poi dall’alluvione. Appuntamento domenica 23 giugno allo stadio Bruno Neri (in caso di maltempo sarà rinviato a sabato 29 giugno con partenza da piazza del Popolo alle 17.30).

Gli orari della giostra del Niballo 2024

Il programma della giornata prevede alle 16 il ritrovo in piazza del Popolo del corteo storico composto dai figuranti del gruppo municipale e dei cinque rioni faentini. Alle 16.30 il corteo si muoverà percorrendo corso Mazzini fino a raggiungere il campo di gara allo stadio intorno alle 18 con i figuranti dei cinque rioni ordinati secondo il piazzamento del Palio 2023.

Prima dell’avvio della giostra verranno consegnati i premi alla miglior dama, alla miglior comparsa rionale e al miglior araldo. I cavalieri in campo saranno Marco Diafaldi per il Rione Verde, Luca Innocenzi per il Borgo Durbecco, Matteo Rivola per il Rione Rosso, Matteo Tabanelli per il Rione Nero, e Gertian Cela per il Rione Giallo.

Prevendita biglietti per il palio del Niballo 2024

I biglietti sono acquistabili online sul sito www.vivaticket.com e nei loro punti vendita autorizzati e alla biglietteria dello stadio in queste date e orari: sabato 22 giugno dalle 17.30 alle 19.30 e domenica 23 giugno dalle 10 alle 12 e nel pomeriggio a partire dalle 15.

Una app sul telefonino per seguire i punteggi del Palio di Faenza

Per seguire l’andamento della giostra è possibile scaricare gratuitamente l’app Niballo Palio di Faenza dagli store online: un modo facile e veloce per restare sempre aggiornati e scoprire i tempi delle tornate in tempo reale. Scaricata l’ultima versione aggiornata, dal menu Impostazioni sarà possibile scegliere se attivare la versione “LIVE” attraverso cui appariranno in automatico scudi e tempi o se scegliere la modalità standard e appuntare direttamente gli scudi. Lo strumento digitale rappresenta l’alternativa alle schede tornate cartacee – che a partire da quest’anno non saranno disponibili – per rendere le manifestazioni del Niballo ancora più sostenibili, offrendo all’utente anche la possibilità di consultare gli Albi d’oro delle edizioni passate di Palio e Bigorda, il programma 2024, le settimane nei rioni e tante altre funzionalità.

Niballo GiostraModifiche alla viabilità

Modifiche alla viabilità previste in città per la giornata del 23 giugno per consentire il passaggio del Corteo Storico: dalle 7 alle 24 divieto di transito e divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli nella parte di Piazzale Pancrazi compreso tra via Medaglie d’Oro e il civico 1/A nelle 4 file di box di sosta lato Ravenna, nella corsia che le separa, nella corsia adiacente alla recinzione della Stadio Bruno Neri, nei primi 50 metri lato Ravenna della corsia di accesso da via Oberdan.

Dalle 13 alle 240 divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli in:

·       Piazza del Popolo;

·       Piazza della Libertà;

·       corso Mazzini;

·       via Medaglie d’Oro nel tratto compreso tra l’intersezione con corso Mazzini e il civico 9;

·       via Marozza: sul lato Ravenna della carreggiata principale, nel tratto compreso tra l’intersezione con via Medaglie d’Oro e il civico 43; dal civico 43 per metri 30 in entrambe le direzioni rispetto l’accesso carrabile al parco Bucci su tutti i lati delle  carreggiate;

Dalle 15 alle 24 divieto di transito sulla carreggiata per tutti i veicoli e per i pedoni per il tempo necessario al trasferimento della sfilata del Corteo Storico e, comunque, sino a cessate esigenze in: Piazza del Popolo, Piazza della Libertà, corso Mazzini, via Pistocchi, via Severoli, via Oberdan, via Medaglie d’Oro, via Marozza nel tratto compreso tra l’intersezione con via Medaglie d’Oro e l’intersezione con via Morri, corso Europa, Piazza Lanzoni, ponte delle Grazie, corso Saffi, via Bondiolo nella corsia lato Bologna del parcheggio e nel tratto che collega questa alla via Sant’Agostino, via Sant’Agostino, corso Matteotti, via della Croce, Piazza San Francesco, Corso Garibaldi, via San Bernardo, via Campidori, via Naviglio, via Nuova, viale Baccarini nel tratto compreso tra l’intersezione con via Nuova e l’intersezione con via Campidori, corso Baccarini, via XX Settembre, via Manara, via Cavour, viale Stradone nel tratto compreso tra l’intersezione con via Cavour e piazza Fratti, Piazza Fratti. Durante la sfilata lungo corso Mazzini e comunque sino a cessate esigenze in via Morini, istituzione del doppio senso di circolazione e dare la precedenza in corrispondenza dell’intersezione con viale Stradone.

Giostra del Niballo in diretta streaming e tv

La giostra verrà trasmessa dalle 18 in diretta streaming e sarà visibile sui canali ufficiali del Niballo (YouTube, Fb, Instagram e sul sito www.paliodifaenza.it) e sul canale Fb di FaenzaWebTv. Inoltre la giostra sarà trasmessa in tv su TeleRomagna (canale 14). La replica andrà in onda il 28 giugno alle 21 sempre sul canale 14 di TeleRomagna, dove domenica 30 giugno andrà in onda anche il processo al palio alle 22.30.

Un’ospite dall’Austria grazie ai palloncini

Sugli spalti sarà presente una cittadina austriaca, Rita Maria Holzheu del paese di Neuberg an der Mürz, che il 7 gennaio 2024 ha ritrovato nei pressi della propria casa uno dei palloncini liberati durante la Nott de Bisò dello scorso 5 gennaio 2024 e sarà pertanto, come preannunciato nei cartoncini ogni anno appesi ai palloni che vengono liberati quella notte, ospite del Comune di Faenza alla giostra con la figlia Barbara e la sua famiglia.

Un incontro pubblico su ricostruzione e contributi ai privati post alluvione

Contributi per beni mobili, novità e criticità delle normative saranno presentati il 26 giugno da un componente della struttura commissariale e dai funzionari di Regione e Unione dei Comuni

L'alluvione a Faenza il 3 maggio 2023, foto di Emilia Romagna MeteoA seguito dell’ordinanza denominata “Famiglie”, recentemente pubblicata dalla struttura commissariale per la ricostruzione post alluvione in Romagna, l’Unione della Romagna Faentina organizza un incontro pubblico dedicato proprio al tema della ricostruzione e ai contributi ai privati. Appuntamento alle 17.30 del 26 giugno nelle aule 4 e 5 del complesso Faventia Sales. Il titolo dell’incontro apertoalla cittadinanza è “Contributi alluvione: ordinanza Famiglie 14/2023 e contributo beni mobili, novità e criticità”.

Sarà l’occasione per informare sulle novità introdotte dal Decreto legge 76 dell’11 giugno 2024, che riguarda i contributi per i beni mobili, la delocalizzazione e l’acquisto di aree alternative, e per affrontare i temi relativi alla presentazione delle domande sulla piattaforma “Sfinge Alluvione 2023”. La nuova normativa verrà illustrata dal responsabile della ricostruzione privata delegato della struttura commissariale, il colonnello Carlo Latorre, e dai funzionari della Regione Emilia-Romagna e da quelli dell’Unione della Romagna Faentina.

I posti a disposizione per il pomeriggio di lavoro sono limitati, per questo sarà necessaria la prenotazione sul sito dell’Unione della Romagna Faentina e del Comune di Faenza a questo link.

Per conoscere i dettagli dell’incontro e prenotare i posti si potranno consultare i canali di comunicazione istituzionali dell’Unione della Romagna Faentina: il sito web, Facebook e Telegram.

Traghetto sul Candiano: nasce il biglietto andata-ritorno dedicato ai crocieristi

Il nuovo titolo di viaggio sarà in vendita al punto informazioni gestito dal consorzio Ravenna Incoming alla stazione marittima di Porto Corsini

Uno dei due traghetti che collegano le sponde del Candiano tra Marina di Ravenna e Porto Corsini

I passeggeri delle navi da crociere che faranno tappa a Ravenna avranno a disposizione un nuovo biglietto per il traghetto sul Candiano che collega Porto Corsini a Marina di Ravenna. In esclusiva all’ufficio informazioni del terminal crociere di Porto Corsini gestito da Ravenna Incoming, il consorzio che si occupa della promozione e accoglienza turistica sul territorio comunale di Ravenna, sarà in vendita un biglietto giornaliero. Il nuovo titolo di viaggio, valido nella giornata riportata sul biglietto, consentirà ai croceristi di trasferirsi agevolmente a Marina di Ravenna utilizzando il servizio traghetto che osserva già dal 31 maggio l’orario estivo (in vigore fino al 14 settembre).

La novità è frutto di una nuova collaborazione tra Ravenna Incoming e Start Romagna, la società pubblica che gestisce il trasporto persone con bus e traghetto, per facilitare gli spostamenti dei turisti in arrivo sulle navi da crociera in transito a Ravenna.

Per l’eventuale integrazione con il servizio bus, sia da Porto Corsini che da Marina di Ravenna, gli uffici di Ravenna Incoming sono in grado di rilasciare biglietti bus a tempo e giornalieri (biglietti a zone, day ticket) e fornire tutte le informazioni utili.

«La necessità di avere un titolo di viaggio andata e ritorno per semplificare le operazioni di crocieristi e turisti è emersa dai tavoli di coordinamento sulla logistica delle crociere – dichiara l’assessore comunale al Turismo, Giacomo Costantini – siamo quindi soddisfatti che anche su piccoli ed utili strumenti si stiano continuamente muovendo passi per organizzare al meglio la nostra città nell’accoglienza delle crociere».

«Start Romagna ha nella sua mission l’impegno ad ascoltare il territorio e a soddisfare le esigenze di mobilità di oggi e di domani – dice il presidente di Start Romagna, Roberto Sacchetti -. L’esigenza, in questo caso, era quella di agevolare gli spostamenti dei crocieristi verso il centro della città attraverso il servizio traghetto e il trasporto pubblico, con una promozione che fosse vantaggiosa. Siamo lieti di collaborare con il Comune e Ravenna Incoming per fare crescere e conoscere il territorio».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi