giovedì
13 Novembre 2025

Maltempo, calano ancora gli sfollati. Priolo nominata commissario dell’emergenza

Attivato un team di psicologici dell’emergenza a supporto delle popolazioni. Torna pienamente operativo l’ospedale di Lugo, la situazione più difficile resta quella della frazione di Traversara.

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Proseguono le attività a carico della Regione di assistenza e i lavori di messa in sicurezza dei territori colpiti dal ciclone Boris nei giorni scorsi. Questa mattina il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha firmato un’ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti conseguenti agli eccezionali eventi meteorologici in Emilia-Romagna, nominando Commissario all’emergenza la presidente Irene Priolo.

«Vogliamo fare presto e bene nella gestione dei primi fondi stanziati dal Governo per l’emergenza e i primi interventi- afferma la presidente Priolo – così come facemmo per l’alluvione del maggio 2023. Nel frattempo, stiamo continuando tutte le attività di supporto alla popolazione e, fortunatamente, tante situazioni stanno già rientrando ma le nostre colonne mobili, quelle nazionali e delle altre regioni sono sul territorio, attive e operative”.

Nel frattempo, a Traversara è stata perimetrata una zona relativa ad alcune case danneggiate ed è stata installata una pompa ad alta capacità a ridosso del canale fosso Vecchio lungo la via Viazza Nuova, a monte della via Reale, tra Bagnacavallo e Glorie, e consentirà di far defluire all’interno del canale le acque che hanno invaso le campagne. Nella giornata di oggi (domenica 22 settembre) nella frazione sono presenti anche due unità mobili con medico, infermiere e psicologo. Sarà disponibile anche un medico igienista per la somministrazione del vaccino antitetanica.

Sin dall’inizio dell’emergenza è stato attivato un team regionale dell’emergenza psicologica, composto da una ventina di unità di professionisti. In totale sono 750 i volontari in azione oggi sul territorio, in particolare nei comuni di di Faenza, Cotignola, Bagnacavallo, Lugo e Brisighella. L’ospedale di Lugo oggi sarà pienamente operativo entro la giornata di oggi: da domani sarà ripristinato anche il pronto soccorso e tutte le restanti attività sanitarie. Continua a calare il numero degli evacuati assistiti dal sistema di Protezione civile che scendono complessivamente a 1.200.

Per tutta la giornata di lunedì 23 settembre resterà valida l’Allerta meteo arancione emanata dall’Agenzia regionale per criticità idraulica dovuta alle piene dei fiumi in pianura tra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna a causa delle difficoltà di smaltimento delle acque esondate nei giorni scorsi. Allerta ‘gialla’ per criticità temporali su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. E’ previsto il transito di una perturbazione da ovest verso est che porterà condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali di forte intensità, più probabili e persistenti lungo il crinale appenninico centro-occidentale. Le piogge previste potrebbero inoltre produrre localizzati innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua su cui insistono criticità e fragilità arginali. La tendenza è all’attenuazione dei fenomeni nelle successive 48 ore.

Per seguire l’evoluzione del fenomeno il Cor, Centro operativo regionale sarà attivo 24 ore su 24, in stretto contatto con sindaci e prefetture. È possibile consultare l’allerta e gli scenari di riferimento sulla seguente piattaforma web.

Cgil al fianco della popolazione colpita dall’alluvione: «Ora servono risposte»

Al Governo la richiesta di aiuti immediati e una forte opposizione all’ipotesi di assicurazioni private obbligatorie

Cgil Logo

Le Camere del Lavoro Cgil di Ravenna e di Forli-Cesena esprimono la loro vicinanza alla popolazione colpita dai recenti fenomeni alluvionali.  «In questo momento è necessario evitare perdite di tempo nel definire i sostegni alla popolazione. Con l’apertura dello Stato di emergenza, chiediamo il ripristino e l’erogazione immediata dei contributi di sostegno e dei contributi per l’assistenza alloggiativa (Cis e i Cas) considerando che ci contano migliaia di persone colpite per cui un ristoro urgente diventa fondamentale. Non vorremmo rivedere gli errori di questo ultimo anno. Per questo, quando sentiamo da parte di esponenti del Governo innescare una polemica verso la Regione Emilia Romagna, per mancanze che sono della stessa struttura commissariale nazionale nominata dal Governo, diciamo che a questo teatrino non ci stiamo».

Secondo il sindacato, la Regione è stata infatti esautorata quando non è stato nominato Commissario il Presidente della Regione: «Una scelta oltretutto tardiva nei tempi che ha determinato la perdita di mesi preziosi, oltre che sbagliata determinando un modello di Commissario in smart working, con l’assenza di strutture nel territorio che potessero definire scelte e aiutare la popolazione» continuano dall’organizzazione sindacale.

Forte l’opposizione alla proposta del Governo di istituire u’assicurazione obbligatoria per le abitazioni private:

«Dopp aver promesso i rimborsi al 100% dal Governo, oggi ci sentiamo dire mentre stiamo ancora mettendo in sicurezza le persone, che la soluzione che si immagina è un’assicurazione privata obbligatoria per le abitazioni. Una scelta a cui ci opponiamo con forza, una scelta che è nei fatti l’ennesima privatizzazione di questo Governo, che arriva a privatizzare i risarcimenti dopo che non è stato in grado di mantenere le promesse. Una vergogna che serve solo a riempiere le tasche di banche e di assicurazioni, lasciando tutti gli oneri ai cittadini che già pagano le tasse, senza alcun ragionamento di progressività e di tutela verso i nuclei più fragili».

Alle operatrici e agli operatori del sistema pubblico di soccorso invece i sindacati esprimono un sentito ringraziamento, così come ai corpi statali intervenuti: «Vorremmo sottolineare che queste persone sono eroi tutto l’anno e che il miglior modo che avrebbe il Governo per ringraziarli, in qualità di datore di lavoro pubblico, è rinnovare i contratti nazionali del settore pubblico, erogando i giusti aumenti delle retribuzioni ferme in alcuni casi da anni».

L’appello ai candidati regionali: dalla sicurezza idrogeologica a porto e balneari

Agci, Confcooperative e Legacoop Romagna: «Il cambiamento climatico è una realtà e auspichiamo vivamente che il prossimo governo regionale assegni alla prevenzione degli eventi alluvionali priorità assoluta»

L'alluvione a Faenza il 3 maggio 2023, foto di Emilia Romagna Meteo

I vertici delle tre centrali cooperative della Romagna Agci, Confcooperative e Legacoop (1.000 imprese cooperative, 70 mila lavoratori, 500 mila soci, per 16 miliardi di euro di fatturato aggregato) rivolgono un appello ai candidati alle elezioni regionali riguardo alla delicata situazione idrogeologica della regione.

«Il nostro territorio è drammaticamente segnato dalla disastrosa alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna anche in questo settembre 2024. Un evento che ha devastato il nostro territorio nel maggio 2023. È urgentissimo il ripensamento del sistema di gestione dei flussi delle acque, così come non sono prorogabili, per nessuna ragione, la bonifica e la corretta manutenzione dei letti dei fiumi. – comunicano dalle associazioni.- Il cambiamento climatico è una realtà e auspichiamo vivamente che il prossimo governo regionale assegni alla prevenzione degli eventi alluvionali priorità assoluta. Così come pretendiamo un impegno deciso da parte del Governo nazionale».

L’attenzione è quindi sulle particolarità morfologiche del territorio, valutato nella sua interezza, con la richiesta dell’avvio di un percorso di riassetto istituzionale e dell’istituzione della Provincia unica della Romagna, che preveda il rafforzamento delle politiche unitarie, intersettoriali e sovra-territoriali, su temi come sicurezza idrogeologica, reti infrastrutturali, mobilità, agricoltura, sanità e turismo, riducendo il divario tecnologico e infrastrutturale dell’Appennino.

Anche il Porto è al centro della discussione delle cooperative: «Serve una decisa politica di potenziamento delle infrastrutture che collegano la Romagna con il resto del Paese, l’Asia e l’Europa. Pensiamo, per questo, ad un radicale potenziamento dei sistemi viario e ferroviario e di quello aeroportuale e fieristico, ribadendo la centralità del Porto di Ravenna e dei siti intermodali collegati, che possono divenire il centro dello sviluppo logistico della Regione, anche attraverso l’auspicata “Zona Logistica Semplificata”. Crediamo che gli interventi in grado di facilitare la movimentazione delle merci e delle persone possa rafforzare la competitività dell’economia del territorio».

In ultimo una battuta su welfare e stabilimenti balneari: «È necessaria la programmazione condivisa del sistema di welfare, anche attraverso la riaffermazione del patto pubblico-privato, il cui perno è rappresentato dall’integrazione socio-sanitaria. È necessario assicurare dignità al lavoro sociale, anche attraverso un preciso e puntuale riconoscimento degli aumenti. Inoltre, particolare attenzione va riservata alle cooperative che hanno come finalità l’inserimento lavorativo di persone fragili – continuano le cooperative.-  per quanto riguarda il mondo dei servizi balneari invece, dopo anni di rinvii e interpretazioni della direttiva europea Bolkestein, è sempre più nebuloso il futuro delle concessioni. Nonostante le ripetute richieste delle cooperative della balneazione e delle associazioni, le prossime gare per le concessioni sono alle porte e mancano ancora gli strumenti per tutelare, attraverso regole eque, le piccole imprese che, fino ad oggi, hanno garantito servizi di alta qualità a prezzi accessibili al nostro sistema turistico costiero. Al fine di tutelare le migliaia di imprese turistiche coinvolte, assicurando sostenibilità e continuità ai servizi, contiamo nella collaborazione istituzionale della Regione, in accordo con tutti gli enti locali interessati».

Incendio all’alba a Fusignano, distrutto un appartamento

All’origine del rogo di corso Emaldi sembra esserci un cortocircuito

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Le fiamme si sono alzate dall’edificio di corso Emaldi a Fusignano all’alba di ieri (sabato 21 settembre). Nell’appartamento a fuoco abitavano due inquilini, madre e figlio (trasportati in ospedale per accertamenti) e due gatti che hanno perso la vita nel rogo. Secondo quanto riportato dal quotidiano il Resto del Carlino in edicola oggi, l’allarme sarebbe scattato attorno alle 5, permettendo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di Lugo e Ravenna.

Secondo le prime ricostruzioni, il fuoco avrebbe avuto origine in camera da letto, probabilmente a causa di un cortocircuito. La potenza di fumo e fiamme ha causato danni anche a due appartamenti vicini (uno dei quali dichiarato non agibile) e alla “Caffeteria Corso”, il bar a piano terra che ha riportato gravi danni sia agli arredi esterni che all’interno del locale.

Nonostante i danni ingenti agli edifici, non si registrano per ora gravi danni alle persone, anche grazie all’aiuto di un ragazzo che, trovandosi lungo corso per raggiungere ilmcentro Islamico della cittadina, ha notato le fiamme ed è entrato a svegliare gli inquilini, aiutandoli a uscire.

I nuovi uffici comunali senza collaudo alle prese con muffa, caldo e luci che cadono

Lavoratori e sindacati segnalano problemi nella palazzina di viale Berlinguer progettata nel 2004 ma aperta al pubblico solo nel 2022. Il verde attorno sembra incolto ma sono «sfalci selettivi»

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Ci sono voluti undici anni dalla progettazione all’apertura del cantiere e poi sette anni di lavori con una spesa di dodici milioni di euro per realizzare la palazzina per i nuovi uffici di viale Berlinguer. Ma a soli due anni dall’apertura al pubblico c’è già una lista di problemi e disagi per le quasi duecento persone che lavorano nei tre piani dell’edificio contraddistinto dal rivestimento esterno di vetro e listelli di faggio.

Tracce di umidità e presenza di muffe, assenza di tende parasole alle vetrate, zone con temperature di 28-29 gradi sia in estate che in inverno, distacchi improvvisi e crolli a terra di plafoniere e doghe dal soffitto, guasti all’impianto idraulico, erbacce alte e insetti nell’area verde circostante.

Il prossimo 23 settembre è in agenda una riunione del tavolo di confronto tra sindacati e Comune, quest’ultimo nella veste di datore di lavoro, per un aggiornamento sugli interventi di ripristino. Finora le squadre comunali di manutenzione sono intervenute tempestivamente – lo riconoscono i sindacati – con riparazioni tampone. Ma c’è la sensazione di essere di fronte a problematiche più strutturali di un edificio che non ha ancora avuto il collaudo finale.

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Le prime segnalazioni di problemi fatte dal personale risalgono all’estate 2023, cioè pochi mesi dopo l’inaugurazione. In sintesi: belle tutte quelle vetrate, per carità, ma forse qualche tenda aiuterebbe a rendere la permanenza più gradevole. A muoversi fu l’ufficio Economato acquistando forniture su misura. Ma era solo il principio.

Il coordinamento della rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) del Comune il 27 settembre del 2023 ha rivolto ai vertici dirigenziali e al capoarea delle Infrastrutture civili dell’amministrazione stessa una richiesta di sopralluogo a garanzia di sicurezza del luogo di lavoro: «A seguito della segnalazione del crollo del neon nell’ufficio del servizio elettorale e altri episodi di distacco di pannelli che hanno interessato nei giorni scorsi l’anagrafe, siamo a chiedere urgentemente un sopralluogo e una verifica puntuale degli uffici e delle postazioni al pubblico site nella palazzina di viale Berlinguer 30. Pur trattandosi di un edificio di nuova costruzione, è necessario che siano messe in atto tutte le verifiche al fine di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e negli spazi frequentati dai cittadini e delle cittadine».

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Un consigliere comunale di opposizione, Alvaro Ancisi (Lpr), venne a conoscenza della richiesta della Rsu e andò a visitare di persona gli spazi: «Al piano terra, in un locale dell’Ufficio elettorale, mentre fortunatamente non c’erano persone, erano piombate sul pavimento dal soffitto due plafoniere a led di 120×30 cm. C’erano le plafoniere ancora a terra e i fili con cui erano attaccate al soffitto. Non abbiamo ottenuto riscontri sul distacco di pannelli che hanno interessato l’anagrafe. Negli uffici del primo piano il controsoffitto, composto di pesanti doghe metalliche rettangolari, ha ceduto, facendone cadere una a terra, anch’essa senza colpire nessuno. Nello stesso piano ingenti volumi di acqua caduti dal controsoflitto, per un guasto all’impiantistico idraulico, hanno provocato danni agli uffici».

Nella seconda metà di agosto 2024, è spuntata la muffa su alcune superfici. Immediata la segnalazione delle rappresentanze sindacali che riconoscono la tempestività dell’intervento dei tecnici: nonostante il periodo di ferie e nonostante uno dei dirigenti competenti fosse fuori Italia, in quattro giorni è stata fatta la bonifica dell’area ammalorata e la tinteggiatura.

Ma restano due considerazioni. Come può un edificio progettato da un prestigioso studio di architettura tedesco e usato da meno di due anni presentare macchie di muffa come fosse la vecchia cantina di un casolare? E ancora: l’intervento di ripristino è da considerare una riparazione definitiva o il problema tornerà a presentarsi? Una problematica che pare costante, e lontana da una soluzione, è quella delle temperature anomale in alcuni uffici. Capita di trovarsi con 28-29 gradi sia in estate che in inverno, mentre contemporaneamente altre zone dell’edificio con esposizioni diverse hanno un clima meno tropicale. L’opinione dei sindacati è che debba trattarsi di un’errata predisposizione degli impianti di ricircolo dell’aria. Se cosi fosse potrebbe servire un intervento profondo per renderlo più efficiente.

Infine c’è lo spazio verde circostante. Citiamo un passaggio della descrizione dei progettisti: «Il tema principale di progetto è la creazione di un parco-giardino che risponda a diverse esigenze funzionali, con percorsi pedonali e vialetti, piccoli canali e giochi d’acqua, filari di alberi e superfici modellate coperte da vari tipi di essenze vegetali». Al momento di andare in stampa di parchi-giardini non se ne vedono: il cemento dei vialetti pedonali in alcuni punti si sgretola e gli unici giochi d’acqua visibili il 17 settembre, giornata di pioggia, erano quelli delle grondaie non sempre perfettamente incanalate. Il 16 settembre i giardinieri comunali hanno sfalciato quelle che ai più sembravano erbacce in abbandono. In realtà alcuni cartelli ai margini delle aiuole spiegano: si applica la metodologia degli sfalci selettivi sperimentali assecondando il prato naturale per vari scopi, dalla produzione di ossigeno al contrasto alle isole di calore passando per la biodiversità urbana.

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Il progetto:

Quando un cantiere pubblico si conclude e non si trova un politico disposto a tagliare il nastro per l’inaugurazione significa che le cose non sono andate alla grande. E stato così per i nuovi uffici del Comune di Ravenna e di Arpae in viale Berlinguer che accolgono lavoratori e cittadini da settembre 2022. Qualche numero rende bene l’idea del flop su cui nessun amministratore vuole mettere la faccia. I lavori sono durati quasi il triplo del tempo previsto quando è stata posata la prima pietra nel 2015, in totale sono passati diciotto anni dalla prima progettazione, i 32,4 milioni di euro di costo finale sono stati il 75 percento in più della stima iniziale. E quando furono inaugurati si dovevano ancora scoprire le difficoltà di gestione emerse appena due anni dopo.

La gara per la progettazione nel 2004 fu vinta dallo studio Behnisch Archi-tekten di Stoccarda con Politecnica Ingegneria di Modena. L’appalto fu affidato alla ditta Passarelli di Roma il 15 gennaio 2014. Completamento previsto nel corso del 2017. I lavori presero il via il 4 maggio 2015 per finire entro 900 giorni. Ma solamente il 4 luglio 2022 è cominciato il trasloco degli uffici comunali da altre sedi. L’ala di Arpae è stato completata più tardi.

Il costo dell’appalto è cresciuto attraverso sei varianti. Dopo la variante 4, datata 3 ottobre 2018, la spesa del Comune era di 9,4 milioni e quella di Arpae di 14,4. Le cifre finali sono salite a 12,7 per l’ente locale e a 19,7 per l’agenzia regionale. Il costo per metro quadrato si avvicina a tremila euro: «Importo di molto superiore a quello di mercato», disse il consigliere comunale di opposizione, Alvaro Ancisi, che si è occupato spesso di questo cantiere.

Il pagamento alla ditta costruttrice, secondo quanto stabilito nel bando di gara, avviene parzialmente con la permuta di alcuni immobili di proprietà pubblica. L’elenco è ancora di Ancisi: un edificio in via Sant’Agata; un’area a destinazione residenziale di 2.141 metri quadrati in via Fontana, in angolo con via Venosta; un’area di 2.580 mq, edificabile per 2.380, in via Severini, tra via Cilla e via Bovini: un’area di Ravenna Holding (società posseduta dal Comune di Ravenna per il 77.8 percento) da cui dovranno essere dismessi un impianto di sollevamento e una centralina Enel.

È significativa anche la vicenda degli arredi. Per gli spazi comunali (circa 200 postazioni operative) sono costati 450mila euro. Ancisi (Lpr) ha sottolineato come siano state necessarie anche realizzazioni su misura: «Design, materiali e finiture si possono dunque dire “firmati”, come oggetti da boutique, per via di un progetto architettonico dell’opera risalente a quasi vent’anni addietro. Due lotti della stessa fornitura di arredamento, disponibili a miglior prezzo in una convenzione attiva presso la centrale pubblica di acquisto dell’Emilia-Romagna, non sono stati utilizzati perché “comprendono articoli non rispondenti alle necessità dell’architettura dei locali da attrezzare e per i quali sono richieste anche realizzazioni su misura”».

Serie D: il Ravenna torna al Benelli

Terza giornata di campionato contro il Tuttocuoio

Foto Di Filippo Venturi
Foto di Filippo Venturi

Il Ravenna Fc torna allo stadio di Benelli per la terza giornata di campionato (domenica 22 settembre, ore 15), per affrontare il Tuttocuoio. Entrambe le squadre arrivano all’incontro con 3 punti in classifica, frutto di una vittoria e una sconfitta a testa. Dopo la convincente vittoria per 3 a 0 in trasferta contro la Sammaurese, i giallorossi di mister Mauro Antonioli vogliono dare continuità ai risultati e regalare un’altra prestazione di spessore davanti ai propri tifosi.

Il Ravenna si è presentato ai nastri di partenza con l’ambizione di recitare un ruolo da protagonista in questa stagione, e una vittoria domenica sarebbe un segnale importante per confermare le proprie aspirazioni di alta classifica.

Dall’altra parte, il Tuttocuoio guidato da Aldo Firicano arriva al Benelli con l’obiettivo di cercare di portare a casa punti per alimentare il proprio percorso verso la salvezza. La squadra toscana ha dimostrato solidità e spirito di sacrificio, potendo contare su giocatori di esperienza come Salto ex Pistoiese o sul talento di Moras che i giallorossi conoscono dopo una prestazione condita da 2 reti ed un assist che estromise il Ravenna di Serpini dalla Coppa Italia di due anni fa.

Biglietteria e informazioni utili.
I biglietti per la partita sono disponibili sul sito ufficiale ravennafc.vivaticket.it e presso i punti vendita autorizzati.
La società invita i tifosi a raggiungere lo stadio con anticipo per evitare code ai botteghini e a seguire le disposizioni di sicurezza.
Domenica i cancelli e le casse dello stadio Benelli saranno aperte dalle ore 14.

Disposte otto Daspo per gli ultras coinvolti nella rissa a San Pancrazio

Ai responsabili sarà vietata la partecipazione agli eventi sportivi per cinque e otto anni

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Emesse dal questore di Ravenna Lucio Pennella 8 D.A.Spo (due delle quali con obbligo di firma) a seguito degli scontri tra tifosi del “San Pancrazio ” e del “Bagnacavallo” nel pomeriggio del 15 settembre 2024, durante l’incontro di calcio della prima giornata del campionato di Prima Categoria, allo stadio “D.Neri” di Russi.

I provvedimenti sono stati adottati nei confronti dei responsabili dei disordini basandosi sulle indagini della Divisione Anticrimine e sugli accertamenti forniti da Digos e Stazione Carabinieri di Russi. Sul luogo sono stati rinvenuti sassi, bastoni di bandiere, cinture e lucchetti. È stato proprio il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, a scongiurare conseguenze più gravi causate dalle violenze e dagli scontri tra le due tifoserie.

Ai responsabili  sarà vietato assistere a tutte le manifestazioni sportive nazionali ed internazionali per cinque e otto anni.

Disordine e scompiglio al Pronto Soccorso: arrestato un 52enne per violenza

Il fermo è scattato dopo l’aggressione verbale a un’infermiera e alla colluttazione con una guardia giurata e un agente intervenuto sul posto

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Aggredisce verbalmente un’infermiera e si scontra con una guardia giurata che prova a fermarlo. È stato arrestato ieri sera al pronto soccorso di Ravenna un uomo italiano di 52 anni, di origini siciliane, con l’accusa di violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Il soggetto, già noto alle forze dell’ordine, era stato trasportato all’ospedale dal servizio del 118 per un consulto, visto il suo stato di’ profonda agitazione. Giunto alla struttura sanitaria, l’uomo ha iniziato a minacciare verbalmente un’infermiera, provocando l’intervento di una guardia giurata presente sul posto. La guardia, nel tentativo di fermare l’aggressore, ha utilizzato lo spray al peperoncino, senza tuttavia riuscire a calmare l’individuo che, al contrario, ha risposto iniziando una colluttazione l’addetto alla sicurezza.

All’arrivo della Polizia, l’uomo ha opposto ulteriore resistenza, strattonando violentemente uno degli agenti. Il soggetto è stato poi immobilizzato e tratto in arresto. Si è svolto in mattinata il giudizio direttissimo, al termine del quale l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

Alluvione, dimezzato il numero degli sfollati. Primi 20 milioni dal Governo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la richiesta dello stato d’emergenza, deliberando un primo stanziamento. Sopralluoghi della presidente della Regione: «Lavoriamo senza perdere un’ora, priorità assoluta l’assistenza alla popolazione. Finita questa prima fase, la ricognizione delle urgenze e a seguire la conta dei danni»

Traversara Alluvione

La Regione annuncia il proseguo incessante dei lavori di ripristino a seguito dell’ondata di maltempo. Gli interventi, svolti anche durante le ore notturne hanno permesso di bloccare falla del fiume Senio che ha interessato i comuni di Cotignola e Lugo. Sulla riva destra è in attività il cantiere per la pulizia di un pozzo, mentre nelle prossime ore inizieranno i lavori di sgombero e pulizia a cura dei volontari. Non si fermano gli interventi di ripristino nell’area di Traversara di Bagnacavallo: la rottura del fiume Lamone è stata chiusa nella notte, ma proseguono i lavori sulle arginature e di pulizia nella frazione, pesantemente colpita dall’acqua. L’area del cantiere sarà interdetta alle persone per ragioni di sicurezza. All’ospedale di Lugo è previsto per domenica 22 settembre il rientro dei pazienti evacuati nei giorni scorsi.

Il numero degli sfollati risulta dimezzato rispetto all’inizio dell’emergenza: da circa 2.500 ai 1.266 attuali, quasi tutti in assistenza autonoma. Quelli assistiti in palestre e in palazzetti sono 140. Sono iniziate anche le operazioni di smaltimento dei rifiuti, con 7 aree di ammassamento allestite da Hera. Per la giornata di domani (domenica 22 settembre) è stata comunque emessa un’allerta arancione per l’area ravennate, non per la previsione di fenomeni significativi ma per l’eventualità di frane e problematiche ai terreni.

La presidente facente funzione Irene Priolo ha invece annunciato l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della richiesta dello Stato di emergenza avanzata dalle Regioni Emilia-Romagna e Marche. Oltre allo stato di emergenza, della durata di 12 mesi, è stato deliberato anche uno stanziamento di 20 milioni di euro per fare fronte ai primi interventi urgenti, il soccorso e l’assistenza alla popolazione e il ripristino dei servizi e delle infrastrutture. In agenda per Priolo anche una serie di sopralluoghi nelle località più colpite, tra cui Brisighella, Modigliana e Casola Valsenio.

«Non stiamo perdendo nemmeno un minuto, la priorità resta l’assistenza alle popolazioni colpite. Voglio ringraziare tutti i volontari e gli operatori delle forze dell’ordine e della Protezione Civile, tra cui tanti provenienti da altre regioni, che come sempre stanno dando una dimostrazione di generosità e professionalità straordinaria, così come tutti i sindaci che stanno reagendo di fronte a questa ennesima avversità – afferma la presidente Priolo-. Ringrazio il Governo per il primo stanziamento che ci permette di coprire una prima parte di interventi urgenti e di attivare i contributi a favore delle persone colpite direttamente dall’acqua. In queste ore prosegue la ricognizione degli interventi inderogabili e a seguire inizierà la conta dei danni, che chiuderemo nel più breve tempo possibile. Ringrazio anche il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che è stato il primo a chiamarmi per esprimere solidarietà alla nostra Regione e a offrirmi aiuto e collaborazione».

Tutta l’attualità di CorpoGiochi. Monica Francia: «Guardo oltre il sistema danza»

La coreografa ravennate e le giovani artiste Zoe Francia Lamattina e Ida Malfatti sono al lavoro su “allenamenti”, serie di laboratori aperti a tutti in vista della rievocazione dello storico spettacolo “Fragole e Sangue” al Ravenna Festival 2025

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foto di Emma Graziani

ll 2024 è un anno speciale, denso di iniziative, per “CorpoGiochi”, originale e unica – è brevettata con una ® – disciplina artistica, espressione fisica, attività pedagogica e di aggregazione sociale, aperta a tutte e tutti, che supera 20 anni di impegno e creatività a Ravenna. Ne parliamo con le protagoniste: l’ideatrice Monica Francia (una carriera fra gli anni ‘80 e ‘90 nel campo della danza contemporanea) e le giovani artiste Zoe Francia Lamattina e Ida Malfatti. 

Mettere in gioco il corpo, a partire dai fondamenti della danza, liberamente, senza limiti di età, predisposizione fisica, provenienza sociale e culturale. E dire che ci sono già molteplici attività sportive e di benessere, dallo yoga ad altre filosofie psicomotorie… Quando, perché e come sono nate le pratiche rivolte alla cittadinanza?
Monica Francia: «Dopo aver formato la mia compagnia e dopo aver costruito sistemi di curatela performativa sperimentale, ho scelto di guardare fuori dal sistema-danza. Nel mio percorso la ricerca artistica è stata sempre strettamente connessa con la trasmissione delle pratiche a ogni corpo, non solo a quelli che pensano di “danzare”. Intendo la ricerca non solo come un modo per creare e mettere in scena opere artistiche ma soprattutto per innescare delle trasformazioni che agiscano a rilascio prolungato nelle relazioni. Questo è quello che ho sempre fatto all’interno del mondo della danza e che continuo a fare fuori, in tutti gli altri mondi che attraverso. Per questo ho inventato il metodo CorpoGiochi che si inserisce anche nelle scuole. Ciò che distingue queste pratiche da altre pratiche corporee e sportive è infatti la scelta di posizionarle in maniera consapevole e intelligente nel sistema obbligatorio di educazione pubblica tramite cui tutte le soggettività devono passare, come da un setaccio, per poter entrare nella vita sociale e politica».

Quest’anno, in particolare, avete pubblicato un volumetto – “CorpoGiochi in 20 pratiche” – che va oltre il consueto almanacco annuale che testimonia il lavoro svolto coi laboratori nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie della città, che coinvolgono centinaia di bambini e adolescenti, genitori, insegnanti…  Rende conto dell’attività intrapresa, ma va oltre, prefigurando un futuro ancora a venire, eppure chiaramente immaginato. Un’eredità, un’evoluzione possibile?
Ida Malfatti: «Il libro è una delle emersioni del processo sotterraneo “archivia”, una progettualità iniziata da Zoe per mettere mano, letteralmente mano-mettere, l’eredità di Monica. Io entro qui, in veste di teorica, per produrre linguaggi che tengano traccia delle trasformazioni già in corso e che non lascino ad altri il compito postero e postumo di fare l’archivio. Abbiamo iniziato con le parole del metodo CorpoGiochi. Ora tocca al resto, a tutti i materiali che eccedono CorpoGiochi, a partire dalle scritture degli spettacoli della compagnia Monica Francia passando dalle pratiche di formazione delle performer e dagli appunti che sono stati messi da parte per riemergere ora in nuove combinazioni».

A partire da fine settembre, oltre ai consueti laboratori con le scuole, fino a primavera del 2025, avete organizzato una serie di nuovi laboratori, aperti a tutti e gratuiti, intitolati “allenamenti”. Di cosa si tratta?
Zoe Francia Lamattina: «“allenamenti” è l’occasione per ogni corpo di incontrare le pratiche, di attivare sensibilità e movimenti extraquotidiani e di uscirne trasformata. Si tratta infatti di un’azione che porta le pratiche a contatto diretto con la cittadinanza fuori dal sistema delle scuole pubbliche e della danza, permettendo l’incontro transgenerazionale. Quest’anno il ciclo di incontri di laboratorio è gratuito grazie alla collaborazione con Ravenna Teatro e al sostegno di Ammutinamenti. La presentazione del progetto è stata ospitata dal festival Ammutinamenti il 7 settembre grazie alla giovane direzione artistica che da qualche anno ha preso il testimone passato da Monica, ideatrice del festival e delle azioni del network Anticorpi XL. Il primo appuntamento è il 24 settembre al Teatro Lo Zodiaco a cura di CorpoGiochi ASD in collaborazione con Galla & Teo. Gli incontri proseguono, con cadenza circa mensile, fino a maggio 2025. Tutte le informazioni per partecipare sono al sito www.corpogiochiasd.it e per informazioni si può scrivere alla mail recuperopratiche2022@gmail.com. Rispondo io».

Scena da “Fragole e Sangue” di Monica Francia (1994)
Scena da “Fragole e Sangue” di Monica Francia (1994)

Al centro di “allenamenti” c’è la rievocazione di una memorabile performance di danza sperimentale degli anni ’90, “Fragole e Sangue”, firmata dalla Compagnia Monica Francia, che avrà un nuovo esito spettacolare nell’edizione 2025 del Ravenna Festival. Com’era in origine questa creazione artistica e come sarà rieditata per il festival?
Ida Malfatti: «“allenamenti” è un percorso intrecciato in modo sperimentale alla nuova produzione “fragolesangue”. La scelta è stata quella di condividere con la cittadinanza non solo l’esito scenico ma anche il percorso verso lo spettacolo. Durante “allenamenti” si condivideranno pratiche, metodi e partiture che permetteranno a chi partecipa e ne ha desiderio di avere un ruolo spettatoriale attivo che non coinvolge soltanto la visione e gli occhi. Di “Fragole e Sangue” (1994) triplichiamo la regia, che sarà firmata da noi tre, e moltiplichiamo il numero dei performer in scena con il coinvolgimento della sound designer Chiara Cecconello e della tecnica teatrale Sara Zannoni. Ogni persona coinvolta nella produzione è anche coinvolta in prima persona nelle pratiche corporee: i ruoli sono differenti ma a partire da un processo di trasformazione che è comune a tutte le professionalità necessarie alla scena. Scegliamo poi di mantenere la drammaturgia sonora originale tratta da film del passato, tenendo aperto il conflitto con un mondo poetico-politico che non è attuale e tuttavia ancora brucia. Da qui il titolo “fragolesangue”, scritto tutto attaccato: il suono è lo stesso ma la scrittura è differente».

Fragole E Sangue PosterA sostenere questa iniziativa, ritorna “archivia”, una sorta di memoria organizzata… Qual è e quale sarà il suo ruolo in futuro?
Zoe Francia Lamattina: «“archivia” è la trama sottesa che fa innescare ed esplodere i materiali del passato e li riconfigura in forme nuove. In questo senso sono prodotti di “archivia” sia il libro su Corpogiochi sia “fragolesangue” in scena a Ravenna Festival 2025. “archivia” è un progetto di ricerca coreografica che dal 2021 mette in discussione la modalità di trasmissione dei saperi da madre a figlia e da insegnante ad allieva. Dentro il progetto “archivia” ho chiamato Monica al fianco di performer, attrici e danzatrici giovani attive nelle arti performative contemporanee non con un ruolo di guida, ma di corpo che trasmette saperi che sono allo stesso tempo singolari e collettivi. Il gruppo è ora attivo e prosegue a incontrarsi in intense sessioni di ripetizione delle partiture verso “fragolesangue” ma l’obiettivo rimane l’apertura di nuovi modi di fare futuri coi passati e viceversa».

 

Immagine Creata Da Per Allenamenti Verso Fragolesangue
Immagine di Zoe Francia Lamattina

CALENDARIO ALLENAMENTI

24/9 + 15/10 + 5/11 + 26/11 + 17/12
a cura di CorpoGiochi ASD in collaborazione con Galla & Teo
Teatro Lo Zodiaco, dalle ore 18 alle ore 20

13/1 + 27/1 + 10/2 + 17/2 + 3/3 + 10/3 + 23/4 + 29/4
a cura di Ravenna Teatro
Teatro Rasi, dalle ore 18 alle 20

 

LINK UTILI

https://vimeo.com/956607434?share=copy

http://www.cantieridanza.it/corpogiochi/materiali/

https://www.corpogiochiasd.it

 

Dalla prefettura l’aggiornamento sulla percorribilità delle strade

A seguito dell’emergenza causata dal maltempo continuano i monitoraggi sulle vie della provincia
Pexels Photo 163945

Arriva dalla prefettura l’aggiornamento sulla percorribilità delle strade in Provincia, a seguito delle chiusure dovute al maltempo degli scorsi giorni.

Vengono riaperte al traffico oggi (sabato 21 settembre):

SP 88 Cogollo

SP 95 Strada di coll. A14dir e la città di Lugo

Viene modificata invece la chiusura per:

SP 114 Alberico da Barbiano chiusa da innesto bretella SP. 253 S.Vitale

DIR>Bagancavallo fino a Piratello

Restano invariate le chiusure di:

SP 25 Torri-Entirate-Villanova-Glorie (da SP 253 S.Viale fino a SP 88 Cocollo)

SP 75 Boncellino e Gabina (da sc via S.Gervasio fino a sc Boncellino)

SP 89 Cocchi

SP 90 Giovanni (da via Gaggio fino a Chiusaccia)

SP 253R S.Vitale da innesto SP 119 fino a rotonda Via di Giù

SP 105 Destra Senio – Molinazza (da innesto SS 16 fino a innesto strada cimitero)

 

“La rivoluzione del Segno” a Bagnacavallo: in mostra anche Picasso

L’esposizione sarà visitabile a partire dal 22 settembre. L’inaugurazione, prevista per sabato 21 è stato annullata a causa dell’emergenza meteorologica

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Sarà visitabile da domenica 22 settembre la mostra “La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso”, al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo. La mostra, curata da Davide Caroli e Martina Elisa Piacente, è a ingresso gratuito contiene al suo interno alcuni schizzi di artisti come Picasso, e Goya e Degas, doveva essere originariamente inaugurata oggi (sabato 21), ma a causa dell’emergenza legata al maltempo il vernissage è stato annullato.

La mostra ripercorre, con oltre cento opere in fogli sciolti, un viaggio di revisione del sé e della rappresentazione della realtà attraverso le mutazioni dei segni nell’arte dell’incisione, partendo da alcune grafiche di Goya, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell’800, passando attraverso l’iconico e ironico tratto di Daumier e arrivando alle poco conosciute grafiche impressioniste, con fogli di Manet, Renoir e Degas, e ai così detti post-impressionisti da Toulouse-Lautrec, Matisse, Wlaminck a Gauguin, Cezanne e Bonnard.
Si prosegue con l’espressionismo tedesco di Ensor, Grosz, Kirchner, Kokoschka, Kollwitz, Masereel, Nolde, Pechstein, Schiele, al Simbolismo di Redon e Alberto Martini; dall’astrattismo di Kandinskij e Klee al Surrealismo di Ernst, Man Ray, Magritte, Dalì, Picabia. Altri autori in mostra sono difficilmente circoscrivibili in movimenti codificati: agli italiani Arturo Martini, de Chirico, Morandi, Wildt, Boccioni, Marini, Manzù, Carrà, Campigli, si affiancano gli europei Chagall, Rouault, Giacometti, Léger, con una spazio importante riservato al lavoro di Picasso, l’autore che forse più di tutti ha segnato l’arte del’900 e che ha utilizzato tutto lo spettro delle tecniche artistiche, comprese quelle calcografiche, per esprimere il suo pensiero.
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La mostra, realizzata grazie alla preziosa collaborazione di diversi musei, al prestito di generosi collezionisti, e al supporto di Mixer Spa ed Edison Stoccaggio Spa, ed è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna ed è accompagnata da un catalogo che include le fotografie di tutte le opere esposte. Durante l’esposizione saranno organizzati eventi che approfondiranno diversi aspetti della cultura a cavallo tra i due secoli presi in esame e workshop dedicati alle tecniche incisorie.
La mostra è aperta al pubblico nei seguenti giorni e orari:
martedì e mercoledì: 14.30-18;
giovedì: 10-12.30 e 14.30-18;
venerdì, sabato e domenica: 10-12.30 e 14.30-19.
Dal 26 al 28 settembre, in occasione della Festa di San Michele, orario ampliato dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23. Domenica 29 settembre orario continuato 10-23.
1° novembre, 8 dicembre, 26 dicembre e 6 gennaio aperto con orario 10-12.30 e 14.30-19.
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio.

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