sabato
15 Novembre 2025

Il festival “Manualetto” torna in darsena, nella sede della Compagnia Portuale

Tra teatro, musica e cinema, nel padiglione realizzato da Denara con quindici artisti selezionati da Studio Doiz

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Alice e Davide Sinigaglia

Fin dalla sua prima edizione, Manualetto ha avuto l’obiettivo di far scoprire e abitare temporaneamente, grazie all’architettura e alla cultura, spazi abbandonati o dimenticati della città. Le prime due stagioni del festival, curato da Denara e Studio Doiz, giovani associazioni ravennati under 35, si concentravano sulle banchine del lato sinistro della Darsena, disseminate di vecchie fabbriche abbandonate.

Quest’anno Manualetto si sposta nel cuore simbolico della Darsena, nella sede della Compagnia Portuale (grazie alla fattiva collaborazione del direttore Denis Di Martino), all’angolo fra via Antico Squero e via Teodorico, dove Denara (gruppo d’architetti formato da Nicolò Calandrini, Francesco Rambelli, Mirko Boresi e Federico Lucchi) realizzerà un padiglione a forma di ponte che per due fine settimana sarà abitato da più di quindici artisti, selezionati fra le proposte più fresche e originali in Italia da Studio Doiz.

«Come nelle passate edizioni, anche quest’anno abbiamo deciso di dare la precedenza a giovani artisti, quasi tutti under 35 e spesso per la prima volta a Ravenna, senza rinunciare a un’alta qualità dell’offerta culturale. Abbiamo selezionato i lavori più innovativi sia dal punto di vista formale che contenutistico», spiegano i direttori artistici Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli, fondatori di Studio Doiz assieme a Lorenzo Basurto e Giacomo Bertoni. «In particolare, abbiamo deciso di valorizzare opere in grado di ridefinire i rapporti fra linguaggi diversi, che ibridassero stili e immaginari. Il teatro si mescola al concerto, la musica diventa parte integrante del testo, in spettacoli che colpiscono per originalità e profondità. Artisti come Alice e Davide Sinigaglia, Leo Fulcro e Matteo Sintucci mostrano come il teatro possa adattarsi ai tempi, affrontando questioni cruciali per la nostra società».

«Dall’altro lato, l’offerta musicale, imprescindibile per noi fin dalla prima edizione del festival, è quest’anno ricchissima e tocca tanti generi: indie, rap, funk, elettronica. In particolare siamo molto contenti di portare, per la prima volta in Italia, Montee, compositore di musica elettronica da Colonia, una delle giovani promesse della scena europea. Infine, siamo onorati del ritorno a Manualetto di Alessandro Gori, aka Lo Sgargabonzi, quest’anno protagonista di un inedito incontro assieme alla gloria locale Eraldo Baldini».

Pizza, fritti e dolci saranno a cura di Orto Gourmand. In caso di pioggia gli eventi saranno cancellati.

IL PROGRAMMA 

PRIMO WEEKEND
✦ venerdì 20 settembre
ore 19.30 – Inaugurazione dell’edizione 2024
ore 20 – Portuali Magical Mystery Show (evento a cura della Compagna Portuale di Ravenna)
ore 21 – Leo Fulcro – Boy on Earth (teatro/concerto)
ore 22.30 – LEI (live set)

✦ sabato 21 settembre
ore 19.30 – live set a cura di New Ira
ore 21 – Alice e Davide Sinigaglia – Concerto fetido su quattro zampe (teatro/concerto)
ore 22.30 – Cupido Club (live set)

✦ domenica 22 settembre
ore 18.30 – Manualetto, perché? – Talk con DENARA, Studio Doiz, sponsor e cittadinanza
ore 21 – Matteo Sintucci – r/Place. Uno screenshot dell’umanità (teatro)
ore 22.30 – Sesso sfortunato o follie porno (Romania/2021) di Radu Jude (106′) – a cura di Filippo Perri – V.M. 18

SECONDO WEEKEND
✦ venerdì 27 settembre
ore 19.30 – live set a cura di Colmipedro
ore 21 – Studio Doiz – La spiaggia più lunga del mondo (teatro)
ore 22.30 – Gobbi (concerto)
ore 23.30 – Radio Ultima Spiaggia (live set)

✦ sabato 28 settembre
ore 19.30 – live set a cura di New Ira
ore 21 – Ananhash (concerto)
ore 22.30 – Montee (live set from Colonia/GER) – Prima nazionale
ore 23.30 – Karaoke

✦ domenica 29 settembre
ore 19.30 – Massimiliano Venturi – Burattini all’improvviso (teatro di figura)
ore 21 – Confessioni di una bicicletta blu a un leprecauno rurale. Incontro fra Eraldo Baldini e Alessandro Gori (talk)
ore 22.30 – Hausu (Giappone/1977) di Nobuhiko Obayashi (88′) – a cura di Filippo Perri

Bypass sul Candiano, Alta velocità, più alberi: la “prima” del candidato sindaco Pd

Bagno di folla per un commosso Alessandro Barattoni, sul palco della Festa dell’Unità

Alessandro Barattoni si presenta alla festa dell'Unità di Ravenna

Pubblico delle grandi occasione, mercoledì 11 settembre, per la chiusura della festa dell’Unità provinciale che ha ospitato la prima uscita pubblica del segretario del partito Alessandro Barattoni in veste di candidato sindaco di Ravenna. Iscritti e militanti Pd, giornalisti locali, big del partito (ma non c’era il sindaco De Pascale, impegnato a Piacenza per la sua campagna elettorale), alleati politici. Sul palco a intervistarlo i due caporedattori Carmelo Domini (Corriere Romagna) e Andre Degidi (Il Resto del Carlino).

Alessandro Barattoni si presenta alla festa dell'Unità di Ravenna

Un Barattoni che si è commosso a inizio e fine incontro, mostrando così il lato più umano e la consapevolezza della portata della sfida che ha deciso di intraprendere. Nel mezzo il politico che almeno gli addetti ai lavori e gli iscritti del Pd conoscono ormai da sette anni, da quando è a capo della federazione: dettagliato, preciso, serio e pacato fino alla prolissità. Dalle grandi infrastrutture da pensare di concerto con la Regione dove a correre è il suo predecessore nel partito e attuale sindaco di Ravenna, Michele de Pascale (Barattoni ha rilanciato i progetti del bypass sul Candiano e dell’Alta velocità in Romagna, da qualche parte tra Faenza e Cesena, per una viabilità da adeguare a essa), fino ai servizi sociali e sanitari, sempre più in difficoltà per un mix di sottofinanziamento e invecchiamento della popolazione. L’invito quindi esplicito è di votare De Pascale a novembre e Barattoni a primavera per avere una sintonia di vedute sui diversi piani territoriali.

Sui suoi programmi da sindaco vero e proprio, Barattoni ha insistito molto sulla vivibilità della città, sull’idea di piantare più alberi (in particolare nei parcheggi) per contrastare le isole di calore, ma anche sulla necessità che Ravenna ritrovi una capacità attrattiva per i cervelli in fuga e i giovani.

Tanti i temi toccati che segneranno i prossimi mesi di campagna elettorale di un uomo che, anche alla prima uscita pubblica, tutto trasmette salvo che una mera ambizione personale e la cui parola d’ordine è stata a più riprese “responsabilità”. Non è mancata, come d’ordinanza, la promessa dell’ascolto e della campagna elettorale fra la gente. Del resto, di certo questa sarà la sua prima sfida, farsi conoscere fuori dalle stanze della politica e dalle platee di militanti frequentate fino a oggi.

Alessandro Barattoni si presenta alla festa dell'Unità di Ravenna

C’è anche una ravennate tra i protagonisti della nuova edizione di Temptation Island

La ballerina e modella Sara El Moudden ha chiesto di partecipare per risolvere i problemi con il fidanzato Fabio Mascaro

Temptation Island

C’è anche la ravennate Sara El Moudden tra i protagonisti della nuova edizione di Temptation Island, il seguitissimo reality show targato Mediaset partito da qualche giorno.

Ballerina e modella di 22 anni, di origini marocchine, Sara El Moudden abita da sempre a Ravenna. È stata lei a contattare il programma, con cui partecipa con il fidanzato calabrese Fabio Mascaro, in passato già concorrente di Uomini e Donne.

«Sono Sara, ho 22 anni, vengo da Ravenna e sto con Fabio da un anno – si legge nella sua presentazione -. Scrivo io a Temptation Island perché ho bisogno di dimostrazioni e certezze da parte sua, dato che penso di portare avanti questa relazione completamente da sola. Lui non è mai salito a trovare me. Non è mai venuto a trovare la mia famiglia. Sono sempre io ad andare giù da lui da quando ci conosciamo, dal primo giorno».

 

Ammutinamenti si chiude con la Vetrina della giovane danza d’autore

Fino al 14 settembre vari luoghi di Ravenna ospiteranno le coreografie di quindici autori provenienti da tutta Italia

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Eliana Stragapede Amae

Da giovedì 12 a sabato 14 settembre la XXVI edizione del festival Ammutinamenti propone come ogni anno la Vetrina della giovane danza d’autore, piattaforma nazionale di emersione della nuova generazione di artisti nell’ambito della danza contemporanea e di ricerca italiana che vede protagoniste le creazioni di 15 autori selezionati tramite call nazionale dai partner del Network Anticorpi XL. 

Giovedì 12 settembre la rassegna si apre con cinque lavori, a partire (ore 16.30, Almagià) da Gossip body della coreografa e danzatrice Ottavia Catenacci, creazione che nasce dal desiderio di esplorare la narrazione attingendo alle relazioni umane come materiale di composizione. Daughters (Fondazione Sabe per l’Arte, ore 17.30 e in replica 18 e 18.30), di Teodora Grano, indaga invece il rapporto tra scrittura e danza, partendo dal racconto di un legame familiare situato fuori dalla biologia. Il tutto impreziosito dalle musiche di Massimo Pupillo. Il palcoscenico del teatro Rasi ospita invece in serata (dalle ore 20.45) tre spettacoli: I have seen that face before è il titolo della coreografia di Giovanni Insaudo (danzata da Sandra Salietti Aguilera e Hélias Dorvault), un’analisi delle possibilità fisiche e cinematografiche contenute nei secondi tra il termine di una performance e gli applausi. A seguire, Roberta Maimone firma Wonder, Love, performance che esplora il regno dell’amore impossibile, danzata da Federica Lovato, mentre la prima giornata della Vetrina si chiude con AGiTA – Il corpo elettrico di Mariagiulia Serantoni, spettacolo di danza, voce e suono che affronta il concetto di “agire”, osservando cosa spinge un corpo femminile a mettersi in moto.

 Sette sono poi i lavori di venerdì 13 settembre, a partire da HÀ-BI-TUS (ore 16.30, Mar), coreografia di Alessandra Ruggeri (con le danzatrici Anya Pozza e Kyda Pozza) che si addentra nel tema dell’identità, ponendosi domande fondamentali su cosa costituisce veramente il nostro essere, cui segue (ore 17.30) Superfici discontinue di Antonio Cataldo, attraverso il quale il coreografo indaga il ruolo pratico ed emozionale che gli aggeggi e rituali protettivi esercitano in relazione a quelli nocivi o pericolosi. La performance si sviluppa da un approccio ribaltato ai dispositivi utilizzati dal performer, il quale maneggia ginocchiere, gomitiere, guanti chirurgici sterili e chiodi come oggetti sconosciuti. Alle 18.30 in piazza Kennedy ecco quindi Swan, di Gaetano Palermo, prodotta da La Biennale di Venezia, una performance (con Rita Di Leo) per spazi pubblici che si ispira all’assolo La morte del cigno che Michel Fokine coreografò per Anna Pavlova nel 1901. In serata (ore 20.45, Rasi)  è sul palco Klore, lavoro nato dall’esigenza di Mariangela Di Santo (in scena con Giacomo Graziosi e Carmine Dipace) di sottrarre la tradizione dalle proprie radici e farla rifiorire nella contemporaneità. Punto di partenza è la tarantella lucana, sottile incantesimo mimico del corteggiamento amoroso. A seguire, Michael Incarbone, regista e coreografo, guida Erica Bravini in Fallen Angels, una sospensione ipercinetica, tra alto e basso, ascesa e rovina. Spintə (Quasi caduta), ideato da Claudio Larena e con Elena Bastogi e Giulia Cannas, è invece una performance che nasce da un’indagine sull’ambiguità del gesto della spinta (sull’altalena) in termini relazionali, individuali e fisici. La lunga giornata si chiude, sempre al Rasi, con Amelia del Collettivo Macula, un elogio alla fragilità, un invito a immergersi nella dimensione del ricordo e a lasciarsi attraversare dal senso di vuoto che deriva dalla sua perdita. 

Sabato 14 settembre, terza e ultima giornata della Vetrina, prende avvio con due performance (dalle ore 17.30, Rasi). KAMA, lavoro di Gianni Notarnicola, è un gioco, che ruota attorno alle maniere, i modi, gli stereotipi, come parlare, muoversi e atteggiarsi. A seguire, il lavoro di Eliana Stragapede, che con AMAE si interroga sul bisogno di co-dipendenza nelle relazioni umane indagando il desiderio di essere amati passivamente, cercando l’indulgenza dell’altro. La Vetrina si conclude (ore 21.30, Almagià) con il lavoro di Simone Lorenzo Benini dal titolo (e poi entrarono i cinghiali), un vero e proprio urlo, liberatorio ed eccessivo che dalle profondità del polmone corre lungo la trachea, invade le corde vocali e muta.

Torna il “Giretto d’Italia”, la gara tra le città che vanno più in bicicletta

Il 18 settembre tre check-point per il monitoraggio. L’anno scorso a Ravenna “registrato” il 15 percento della popolazione

bicicletta casco

Torna, mercoledì 18 settembre il Giretto d’Italia, campionato urbano della mobilità attiva, leggera e condivisa, organizzato da Legambiente con la collaborazione di Euromobility, teso a promuovere gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola effettuati in bicicletta o con l’utilizzo di altri mezzi di micromobilità (monopattini elettrici e non, monowheel, E-bike, motorini elettrici, hoverboard…). Una sfida tra chi percorre più chilometri in maniera sostenibile.

Il Giretto d’Italia, che si svolge come ogni anno nell’ambito della Settimana europea della mobilità, coinvolge diverse città italiane, fra cui Ravenna, dove verranno monitorati i passaggi di coloro che scelgono la bicicletta per recarsi al lavoro o a scuola. Il conteggio avverrà tramite appositi check-point, gestiti dai volontari di Fiab Ravenna allestiti in tre zone scelte dall’Ufficio Mobilità del Comune e nelle immediate vicinanze di poli scolastici e di aziende pubbliche e private dalle 7,30 alle 10 del 18 settembre: in viale Randi angolo via Missiroli, sulla ciclabile in adiacenza del passaggio semaforico pedonale; in piazza Caduti angolo via Guaccimanni; in via Cavour, in corrispondenza della Porta Adriana.

Sarà proclamata vincitrice della sfida la città che totalizzerà, nel periodo di monitoraggio, il maggior numero di spostamenti, e quindi di passaggi, di biciclette o altri mezzi di micromobilità elettrica.

Nella scorsa edizione, Ravenna, Piacenza e Reggio Emilia sono risultate le città che hanno registrato una percentuale di passaggi in bicicletta rispetto alla popolazione residente (rispettivamente il 14,89%, il 14,52% e l’11,74%) superiore al 10% rispetto ad una media italiana dello share modale della ciclabilità, che solitamente si attesta intorno al 3%.

L’obiettivo di quest’anno degli organizzatori è fare di più: «Il 18 settembre non servirà pedalare veloci, ma sarà indispensabile essere in tanti a farlo».

Vera Gheno a Ravenna per il nuovo appuntamento di “Flamingo Talks”

Appuntamento il 12 settembre nella sede di “Happy Minds”

Vera Gheno

Giovedì 12 settembre, alle ore 18.30, Vera Gheno sarà a Ravenna per il terzo appuntamento della rassegna “Flamingo Talks”, organizzata dall’agenzia HappyMinds, che ospiterà l’evento nel giardino della propria sede in via Mariani 7.

Sociolinguista, traduttrice e ricercatrice, Vera Gheno presenterà il suo libro “Grammamanti. Immaginare futuri con le parole.” Un’opera che esplora la lingua italiana e celebra l’amore per le parole, come entità vive che crescono e si trasformano insieme a noi e alla società.

Manutenzione e restauro del teatro comunale di Cervia: approvato il progetto

Concorrerà al bando della Regione per ottenere i finanziamenti

Teatro Comunale Cervia

La giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per interventi di manutenzione, restauro e adeguamento del teatro comunale di Cervia.

Il progetto concorrerà al bando presentato dalla Regione Emilia-Romagna per ottenere finanziamenti relativi a “interventi per spese di investimento nel settore dello spettacolo e per interventi di restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico, storico e contemporaneo a destinazione culturale”.

Gli interventi previsti nel progetto riguardano il risanamento conservativo degli intonaci e il miglioramento estetico delle pareti esterne dell’edificio; il restauro conservativo del pavimento del palcoscenico in legno di pioppo; il ripristino della superficie del parquet della platea; il rifacimento delle pareti in finitura a marmorino dei sottopalchi che abbracciano la zona platea; il ripristino degli intonaci affrescati nel soffitto della platea attorno al rosone del lampadario; la sostituzione di tutte le poltroncine imbottite della platea e delle quinte teatrali.

«Il teatro – si legge in una nota congiunta dell’assessore ai Lavori pubblici Mirko Boschetti e dell’assessore alla Cultura Federica Bosi – è uno dei maggiori istituti culturali presenti sul territorio e svolge una funzione nevralgica di formazione ed aggregazione sociale per l’intera comunità. Per questo si stanno già effettuando dei lavori che saranno ultimati entro settembre. Il nostro obiettivo è continuare il restauro e il miglioramento complessivo della struttura per garantirne un’ottima fruibilità, rinnovando anche gli arredi e allestimenti non più adeguati a standard di sicurezza e vivibilità degli spazi. È uno dei gioielli ottocenteschi dei teatri della Romagna ed è indispensabile mantenerne anche la sua bellezza».

Approvata la nuova Ztl in pineta per la salvaguardia del decoro cittadino

L’intento è quello di contrastare le attività di spaccio, prostituzione e atti osceni diffuse nella zona

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Il Consiglio comunale di Ravenna ha approvato ieri all’unanimità l’ordine del giorno “Lido di Dante. Limitare le frequenze sconvenienti e pericolose nel tratto pinetale di viale Catone”, dando il via libera all’istituzione di una Ztl nel tratto di viale Catone tra l’intersezione di viale Catone con via Paolo e Francesca e il cartello di fine località di Lido di Dante.

Il tratto interessato, seppur privo di ingressi ad abitazioni o attività d’impresa, risulta ampiamente frequentato dalle autovetture per fini sospetti: la proposta, avanzata originariamente da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna e sottoscritta anche da Renald Haxibeku, consigliere comunale del Pd, trae infatti origine dalle segnalazioni della Pro Loco e degli abitanti del posto che lamentano un «sospetto movimento di autovetture senza apparentemente destinazione sul tratto finale di 500-600 metri di viale Catone, non urbanizzato, tra pineta e campi agricoli  Verso il fondo, sul lato pineta, si possono vedere stalli vistosi adibiti ad alcova e relative sporcizie gettate a terra. Nel 2022, due incendi partirono proprio da questi stalli. Il tratto è tanto frequentato perché si dirama da lì un noto stradello che consente di accedere impropriamente alla spiaggia naturista. La presenza di figure ambigue, seminude e in atteggiamenti impropri però lo rende inaccessibile il tratto a chi vuole passeggiare o fare sport all’interno della pineta».

Tra le richieste dei residenti, l’invito alle forze dell’ordine di effettuare controlli a sorpresa nell’area, per porre fine al presunto utilizzo della zona per fini di prostituzione, consumo di atti sessuali, spaccio e assunzione di sostanze stupefacenti.

Nella commissione istruttoria del 1° luglio il comandante della Polizia Locale Giacomini aveva confermato che quanto esposto nell’ordine del giorno corrisponde a verità e che i fenomeni di illegalità indicati trovano conferma nelle attività sanzionatorie compiute (643 verbali di trasgressione nella zona) tra atti contrari alla pubblica decenza (5) e atti osceni in luogo pubblico (11), oltre ad altre minori infrazioni, compreso il traffico di sostanze stupefacenti.

La richiesta del Consiglio comunale di vietare l’accesso di auto e di veicoli motorizzati alla parte finale non urbanizzata di viale Catone con l’aiuto tecnologico della Ztl, se non  per chi vi risiede o vi lavora o ne è autorizzato, intende dunque – afferma l’ordine del giorno – »«portare sicurezza, dignità e tranquillità in questa zona, a beneficio di tutto il paese, che vuole un turismo sano, naturista e rispettoso dell’ambiente e dei cittadini».

A Coccolia inaugura il campo da calcetto recuperato dopo l’alluvione

Campo Calcetto Danneggiato Alluvione

Il comitato cittadino di Coccolia, in collaborazione con l’assessorato al Decentramento e il consiglio territoriale di Roncalceci, organizza per venerdì 13 settembre (+++AGGIORNAMENTO+++ L’iniziativa è stata rinviata alla stessa ora di SABATO 14 SETTEMBRE) alle 20.30 nell’area verde Viscardo Lagosti (a Coccolia) un concerto della Banda musicale cittadina di Ravenna.

All’inizio della serata verrà inaugurato il campo da calcetto, recentemente recuperato dopo essere stato gravemente danneggiato dall’alluvione del maggio dell’anno scorso.

In generale, il parco Lagosti è un luogo molto importante per la comunità di Coccolia, frequentato da persone di tutte le età per giocare, fare sport o semplicemente rilassarsi. L’alluvione aveva lasciato il parco in condizioni disastrose, con uno strato di fango di diversi centimetri che ne ha reso impossibile la fruizione per molto tempo. L’intervento di ripristino è stato reso possibile grazie alla generosa donazione della Bcc ravennate, forlivese e imolese. Al termine della serata di inaugurazione (a ingresso libero) sarà offerto un buffet dal Comitato cittadino di Coccolia.

Confcommercio lancia logo e regolamento per valorizzare la pasta fresca artigianale

I ristoranti che scelgono di aderire al regolamento possono promuovere il carattere artigianale della produzione

Sfoglina Pasta FrescaIl sindacato ristoratori di Confcommercio Ravenna ha deciso di lanciare il logo “Pasta fresca artigianale” per garantire l’artigianalità nella produzione della pasta fresca all’interno dei ristoranti associati e la conseguente valorizzazione/promozione nei confronti dei clienti/consumatori. È stato redatto un regolamento la cui adesione è su base volontaria per tutti i ristoranti che producono la pasta fresca che può essere fatta artigianalmente o all’interno del ristorante o avvalendosi di un laboratorio esterno, purché venga realizzata esclusivamente in modo artigianale (es: senza l’utilizzo della raviolatrice). Al ristoratore aderente verrà consegnata una vetrofania e ogni ristorante potrà inserire il logo nel proprio menù, accanto ai piatti realizzati con pasta fresca artigianale. Al progetto farà seguito una campagna promozionale per informare i clienti/consumatori.

«La pasta fresca è un prodotto talmente importante che dal 1967 è regolamentato per legge – scrive Confcommercio in una nota – con la disciplina per la lavorazione e commercio dei cereali, degli sfarinati, del pane e delle paste alimentari. Viene usata una definizione precisa: “è definita pasta fresca una miscela di farina di grano tenero o semola di grano duro con acqua o altra sostanza più o meno liquida, in particolare le uova. La definizione di “fresca” deriva dal fatto che contiene fino al 30% di umidità”».

Sono molti i ristoranti ravennati che offrono la pasta fresca artigianale, ma secondo l’associazione di categoria fino ad ora questa tipologia non è stata promozionata in maniera adeguata: «Con questa iniziativa – afferma Mauro Mambelli, presidente Confcommercio Ravenna e della Fipe provincia di Ravenna – intendiamo innanzitutto dare un ulteriore servizio e una garanzia al cliente identificando, attraverso un logo apposito, i ristoranti che hanno nel menù pasta fresca artigianale, che è sinonimo di tradizione della nostra cucina italiana». Per ulteriori info e adesioni: Raffaele Didonè, 0544.515667 oppure r.didone@confcommercio.ra.it.

Stipendi in ritardo, stato di agitazione alla Marine Consulting International

I sindacati fanno sapere che le retribuzioni di luglio sono attese da venti giorni e in passato i ritardi sono arrivati a 5-6 mesi, ma l’azienda è in salute

09Stato di agitazione proclamato dai sindacati di categoria nell’azienda Marine Consulting International che opera nel settore oil&gas e ha tra i suoi principali committenti anche società partecipate. Lo stato di agitazione riguarda tutto il personale della sede di Mezzano e i cantieri attualmente in essere.

03I sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil fanno presente che Marine Consulting International è passata, da poco più di un anno, al contratto energia e petrolio dopo aver applicato per anni quello metalmeccanico: «Più volte si è assistito al ritardo nei pagamenti degli stipendi, a volte il ritardo si è protratto anche per 5/6 mesi. Il recente cambio di amministratore delegato aveva fatto sperare che le cose sarebbero cambiate. Purtroppo così non è stato e l’assemblea dei lavoratori ha votato lo stato di agitazione. Al momento siamo a 20 giorni di ritardo sullo stipendio di luglio, nonostante ripetuti solleciti da parte della Rsu. Abbiamo avuto solo scuse e promesse non mantenute. Evidentemente per la società lo stipendio di lavoratrici e lavoratori, che continuano regolarmente a lavorare negli uffici e nei cantieri, non sono una priorità, così come il rispetto delle più elementari regole o quello della parola data».

Si tratta di un’azienda in salute che non ha mai aperto alcuno stato di crisi né ha utilizzato neppure un’ora di cassa integrazione: «Ci auguriamo – prosegue la nota dei sindacati – che l’azienda ci convochi al più presto per riprendere il dialogo e soprattutto mantenga con i fatti quello che ha sostenuto a parole, nel frattempo ci prepariamo ad ogni azione sindacale che lo stato di agitazione ci consente, dal blocco degli straordinari allo sciopero».

«Pronti a presentarci alle elezioni, contro l’egemonia del Pd a sinistra»

Il ritorno di Ravenna in Comune: «Ecco chi siamo e cosa vogliamo»

Manzoli Sutter
Manzoli e Sutter, protagonisti dei primi anni di vita di Ravenna in Comune

La lista civica di sinistra (alternativa al Pd) Ravenna in Comune, dopo il lusinghiero 6,5 percento dei voti portati a casa alle Amministrative del 2016, ha terminato la propria esperienza come gruppo in consiglio comunale nel 2021. Da allora, molti di coloro che vi avevano partecipato si sono in qualche modo chiamati fuori dal progetto, eppure il sito sotto quel nome ha continuato a produrre contenuti di forte critica al governo della città e ora vi si legge l’intenzione di riproporre nome e simbolo alle prossime amministrative. Tuttavia, in questi anni, non sono mai emersi in modo esplicito nomi e volti. Abbiamo chiesto delucidazioni.

Perché questa scelta? Chi lavora oggi al progetto di Ravenna in Comune?
«Il nostro progetto è entrato nel decimo anno di vita. Nel maggio 2015 un’altra lista civica, l’Altra Emilia-Romagna, che rappresentava nell’assemblea regionale la sinistra alternativa e antagonista al Pd, propose di dar vita a un’esperienza politica simile a livello comunale. L’idea trovò abbastanza consensi da andare avanti e da allora cammina sulle gambe di volontari. La nostra storia con tutti i nomi è scritta sul nostro sito, sia quella passata che quella attuale. I ruoli di rappresentanza nelle associazioni che coadiuvano RiC, Ravenna in Comune e L’Altra Ravenna, sono ufficialmente depositati presso gli uffici preposti. Eugenio Conti e Simonetta Scotti, rispettivamente presidente e segretaria dell’Associazione Ravenna in Comune, e Gabriele Abrotini, presidente dell’associazione L’Altra Ravenna, sono tra gli attivatori di questa nuova fase di vita della lista. Non sono stati designati invece i portavoce, così come altre figure, legate a fasi successive della campagna elettorale. Poiché la stessa esistenza di Ravenna in Comune è di ostacolo alla narrativa romanzesca di un ruolo guida del Pd a sinistra, è palese l’ostracismo nei nostri confronti da parte del centrosinistra. C’è chi tra noi ha subito conseguenze pesanti anche sotto il profilo lavorativo a causa dell’attività di volontariato per RiC. Dunque non c’è da stupirsi se sia frequente un’attività di collaborazione che non ambisce a ottenere per questo una visibilità sociale».

Ma in tutto quanti siete e come siete organizzati?
«Non siamo un partito politico e dunque nessuno ha in tasca una tessera con su scritto RiC. La collettività che segue in maniera continuativa il dibattito politico che si sviluppa sotto il nostro simbolo conta attualmente circa 2.500 persone. Fin dall’inizio abbiamo assunto tutte le decisioni di natura politica collegialmente, attraverso assemblee aperte a chi condivideva formalmente il nostro progetto. E sin dall’inizio l’attività è portata avanti dai gruppi attraverso cui si è strutturata l’organizzazione. Alcuni verranno riattivati successivamente».

Di chi è legalmente quel simbolo? Siete sicuri che altri non possano avanzare pretese?
«Idealmente il simbolo è di tutte e tutti coloro che si riconoscono nei nostri valori e, quindi, si sentono alternativi e incompatibili sia rispetto al centrodestra che al centrosinistra. Da un punto di vista pratico il simbolo è stato realizzato nel 2015 da una agenzia di creativi su commissione dell’associazione L’Altra Ravenna, che ne detiene i diritti. Questa associazione continua a supportare RiC così come aveva già fatto durante la campagna elettorale 2016. Naturalmente non è possibile alcun uso del simbolo che non sia coerente con il progetto di RiC».

In che rapporti siete con i vostri “compagni di strada” del 2016?
«Se per “compagni di strada” si intendono le persone che si riconoscono in RiC, abbiamo già risposto. Se invece si intendono le forze politiche che nel 2016 hanno sostenuto la lista, evitando di presentarsi autonomamente sulla scheda, a oggi il quadro è molto diverso. Molti partiti infatti sono scomparsi e invece sono attive altre forze della sinistra di alternativa che allora non esistevano. Ci sono poi partiti che hanno “saltato il fosso” diventando satelliti del Pd e altri che vi si oppongono. Dopo l’uscita dal Consiglio Comunale e dai Consigli Territoriali, RiC ha partecipato e partecipa a diversi progetti che riuniscono alcune di queste forze politiche. Ne citiamo giusto un paio per rendere l’idea. Contribuiamo al nodo ravennate della Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile e al Coordinamento per una Libera Informazione, così come alle iniziative che vengono promosse da questi ed altri».

E con Raffaella Sutter, che nel 2016 era la candidata sindaca della lista, e nel 2021 vi invitò a non presentare il simbolo, avete ancora rapporti?
«Con Raffaella RiC ha goduto del privilegio di poter contare su una persona di per sé notevole, con una vita professionale nell’Amministrazione che parlava da sola e che l’ha resa conosciuta e credibile sul territorio. È stata una candidata ideale, che ha avuto il coraggio di metterci la faccia. Aveva posto un vincolo temporale al suo impegno nel Consiglio Comunale e per quello le subentrò Massimo Manzoli. Indubbiamente merita un posto speciale tra chi ha collaborato con RiC come, va ribadito, lo stesso Massimo. Dopo l’uscita di RiC dal Consiglio Comunale vi sono state occasioni di  incontro, ma non legate all’attività politica. Ci auguriamo che il prossimo futuro ci regali nuovamente la possibilità di lavorare con lei».

Ma chi sarà il vostro nuovo candidato sindaco?
«Come avvenuto per le elezioni del 2016, la scelta della candidata o del candidato avverrà in modo trasparente attraverso momenti assembleari. Oggi siamo solo all’inizio del percorso da cui emergerà la candidatura più idonea».

A chi pensate di poter parlare ora che non raccoglierete più tutte le forze a sinistra del Pd? Penso per esempio all’allora Sinistra Italiana, oggi in Avs, che alle ultime europee ha raccolto ottimi risultati e che pare intenzionata ad allearsi al Pd…
«La situazione delle elezioni 2016 era già incompatibile con lo scenario delle elezioni 2021, figuriamoci con quelle del prossimo anno! Occorre comunque ricordare che RiC non è stato l’esito di un’alleanza tra forze politiche: l’unione di tutta la sinistra si realizzò solo per la generale contrarietà dei partiti che si autodefinivano di sinistra ad allearsi con il Pd. Principalmente per questo motivo sostennero la presentazione di una lista civica, ossia rappresentativa di persone prima che di partiti, che aveva tra i propri elementi fondativi l’alternatività e l’incompatibilità rispetto ad alleanze sia col centrodestra che con il centrosinistra. Anche oggi il dialogo è possibile e auspicabile perché non si ripeta la proliferazione di liste avvenuta nel 2021. Ma la discriminante resta la stessa. A nessuno salta in mente di proporre ai repubblicani un’alleanza con i monarchici! Lo stesso vale per noi nei confronti del Pd e della sua coalizione neoliberista. Il nostro progetto vuole parlare invece alle persone, indipendentemente dal loro vissuto partitico, potendo mettere sul piatto la coerenza, che abbiamo dimostrato in tutta la nostra storia, con la nostra proposta politica. Gli elementi qualificanti restano la tutela del territorio e dell’ambiente; la rappresentanza delle classi non privilegiate e dei movimenti; la realizzazione di una società incentrata sui servizi pubblici di qualità, dalla scuola alla sanità; la sicurezza e l’equità per chi lavora; la salvaguardia del nostro sistema produttivo; la promozione di una cultura non clientelare e di una democrazia partecipata e inclusiva. In estrema sintesi il nostro impegno resta quello di rendere partecipe di benessere e felicità quella gran parte della comunità ravennate che il Pd ha escluso. A chi lo condivide chiediamo di accompagnarci lungo la strada che ci porterà alle elezioni di primavera».

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