venerdì
19 Settembre 2025

Il grande golf internazionale a Cervia: 156 giocatori, in palio 3 milioni di dollari

Dal 27 al 30 giugno l’Adriatic Golf Club ospita la manifestazione più importante d’Italia che sarà in diretta su Sky e Rai. Ingresso gratuito con registrazione online. Si potrà giocare a golf nei bagni in spiaggia e prendere mini lezioni, spazi riservato ai bambini

GolfistaL’ultimo weekend di giugno per gli amanti dello sport a Cervia e Milano Marittima non ci sarà solo il passaggio del Tour de France domenica 30, ma a partire da giovedì 27 l’Adriatic Golf Club ospiterà l’81esima edizione dell’Open d’Italia di golf che torna in Emilia-Romagna dopo 31 anni (l’altra volta fu a Modena).

Si sfideranno sul campo di Milano Marittima, un’eccellenza tra gli impianti sportivi locali, grandi campioni provenienti da ogni parte del mondo. Partecipano 156 giocatori sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Il montepremi complessivo è di 3,25 milioni di dollari.

L’Open d’Italia è la più importante manifestazione internazionale organizzata dalla Federazione italiana golf. Si gioca dal 1925 e dal 1972 fa parte del circuito di golf europeo del Dp World Tour. Si tratta di un grande evento anche dal punto di vista turistico e promozionale, sia per il numero di ospiti che arriveranno in città sia per l’attenzione dei media. La massima competizione del golf tricolore, inoltre, verrà trasmessa in diretta su Sky Sport Golf, con l’ultimo round su Rai Sport e Rai Play.

L’ingresso per assistere all’evento è gratuito, previa registrazione su www.openditaliagolf.eu.

Adriatic Golf Club Panorama Mare 800x600Dalle 9 alle 19 i bambini, con il supporto di educatori qualificati Coni e di tecnici federali, possono svolgere discipline e attività ricreative, dinamiche e coinvolgenti come basket, ciclismo, tennis, motonautica, dama, rapatennis, pentathlon moderno, lotta e judo, bocce, pesca, calcio e vela.

All’ingresso del villaggio commerciale i maestri della Pgai saranno a disposizione per far provare il golf a tutti coloro che vorranno vivere l’emozione del primo swing. Per chi vorrà, registrandosi sul posto, anche una lezione di 15 minuti.

Si giocherà a golf anche sulla spiaggia. Sabato 22 e domenica 23 giugno sono in programma attività di promozione del golf in quattro bagni: Fantini Club, Papeete Beach, Cala Zingaro e Mima Beach 272. Mentre mercoledì 25 e giovedì 26, dalle 15 alle 20, il Fantini Club si trasformerà in un “green” sulla spiaggia, con prove di golf gratuite.

Per tutta la settimana, da lunedì 24 a domenica 30 giugno, via Jelenia Gora sarà chiusa al traffico delle auto. Per le auto il parcheggio riservato al pubblico è gratuito in via Stazzone, incrocio viale Jelenia Gora, a 350 metri dal Welcome Point. Dal parcheggio pubblico è previsto anche un servizio navetta gratuito, che accompagnerà gli spettatori fino al “Welcome Point” dell’evento. Orari di apertura: da giovedì 27 a domenica 30 giugno, dall 7 alle 19. Per moto e biciclette è disponibile un parcheggio gratuito a pochi metri dall’ingresso della manifestazione, in viale Jelenia Gora 6. L’ingresso per il pubblico si trova presso la Casa delle Farfalle.

Dal 27 al 30 giugno sarà disponibile un servizio navetta con due corse dalla stazione ferroviaria di Cervia all’Adriatic Golf Club e viceversa, con i seguenti orari: dalla stazione al club alle 8.30 e alle 10. Dal club alla stazione alle 15.50 e alle 17.50.

Ferito da una bottigliata, rifiuta le cure e aggredisce i carabinieri: arrestato

Un giovane aggredito in strada, per fermarlo è stato necessario l’uso del taser: tentava di scappare nonostante perdesse sangue perché irregolare con le norme di soggiorno. In tribunale ha patteggiato 10 mesi per resistenza a pubblico ufficiale

Carabinieri NotturnaUn 25enne originario del Gambia è stato ferito al collo con una bottiglia di vetro rotta su una panchina in zona stazione a Ravenna nella serata del 21 giugno e nonostante perdesse molto sangue ha rifiutato le cure del 118 – probabilmente perché spaventato dal non essere in regola con le norme di soggiorno – cercando di fuggire aggredendo anche i carabinieri che hanno dovuto usare il taser per arrestarlo. Il mattino seguente, in tribunale, il giovane ha patteggiato dieci mesi (pena sospesa) per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. Per la ferita prognosi di venti giorni. L’aggressore non è stato ancora rintracciato dai carabinieri, ma pare che la vittima lo conoscesse. La vicenda che ha scosso il venerdì sera del quartiere del giardino Speyer è riportata dai quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, in edicola oggi, 23 giugno.

L’episodio dell’aggressione si sarebbe verificato su una panchina, epilogo di una discussione di cui non si conoscono le circostanze. Il ferito perdeva molto sangue ma ha rifiutato le cure e il personale sanitario è stato così costretto a richiedere l’intervento dei carabinieri. Il 25enne si è allontanato fino a seminare il panico in una festa in zona darsena. Poi l’arresto.

Il popolo dei camminatori chiede al Comune di Ravenna più fontane pubbliche

L’associazione Trail Romagna lancia una raccolta firme per aumentare i punti dove dissetarsi per chi fa attività fisica all’aperto, soprattutto nei parchi

RAVENNA 17/06/2024. TRAIL ROMAGNA FONTANA PARCO DI TEODORICO

Arriva l’estate e il popolo del tempo libero all’aperto, in crescita esponenziale, lancia un appello per risolvere il problema della mancanza di fontane e zampilli di acqua pubblica lungo gli itinerari e nei parchi pubblici del Ravennate frequentati da camminatori, runners e ciclisti.

Durante la consegna dei pettorali dell’Urban Trail Ravenna Città d’acque (in programma il 7 luglio dai giardini pubblici) sarà possibile sottoscrivere una richiesta in tal senso alle autorità competenti.

«Comprendiamo che non sono mancati episodi di spreco, vandalismi, uso improprio delle fontanelle pubbliche – si legge in una nota di Trail Romagna, associazione di riferimento per il popolo dell’outdoor sul territorio – e sappiamo bene come in determinati periodi di siccità anche le fontane sono oggetto di ordinanza e possono subire limiti di erogazione. Ma se dobbiamo promuovere una cultura che valorizzi la fruizione sostenibile dei percorsi allora la risorsa idrica ci serve. Saremo al fianco dell’amministrazione anche per costruire una cultura del rispetto e del non spreco, comprendiamo la razionalizzazione dei punti di erogazione fatta negli anni passati, ma non permettiamo che per colpa di pochi poi non ci sia disponibilità per nessuno. Ecco perché cerchiamo un modo per costruire degli obiettivi mirati e strategici da condividere con l’amministrazione, partendo da una mappatura delle fontane del nostro territorio».

Dove sono le fontane pubbliche nel comune di Ravenna? Ecco la mappa

Tra le più frequentate la fontana lungo la ciclabile Ravenna-Punta Marina; quella nel retro della Basilica di Classe «pit stop obbligato per chiunque percorra la ciclovia Ravenna-Cervia»; quella all’inizio del sentiero Luigi Rava della pineta demaniale di Marina di Ravenna; la fontanella ad altezza di bambino del parco Teodorico; la fontana nell’aia del parco Primo Maggio e, tornando in città, l’elegante fonte nella centralissima Piazza del Popolo. Tra le esistenti «ce n’è una che potrebbe essere utilissima ai pellegrini del Cammino di Dante e di San Romualdo che passano, come molti concittadini, dalla Chiusa San Marco – sottolinea Trail Romagna -, peccato però che sia nascosta e al lato opposto della provinciale 68 senza attraversamento pedonale. Alcune esistenti sono spente, come la fontana dietro la chiesa di Porto Fuori e quella del parco pubblico di Punta Marina».

L’elenco delle fontane sparite nel comune di Ravenna

La fontanella dei giardini pubblici di Ravenna che era vicino alle scalette, la fontana all’interno dell’ippodromo, quella dello Stadio lato via Cassino, quella in via Cesari, la fontana di Piazza Baracca, quella all’ingresso della Pineta Ramazzotti a Lido di Dante, quella adiacente a Porta Serrata, la fontana all’inizio del Molinetto e probabilmente altre cadute nell’oblio.

La richiesta di fontane da installare a Ravenna

«È assodato che i parchi siano diventati, per fortuna, vere e proprie palestre a cielo aperto – concludono da Trail Romagna -. Per questo è necessario che siano dotati di servizi igienici e acqua potabile. Tra i nuovi parchi quello più frequentato da camminatori, podisti, scuole e anziani del vicino centro sociale, c’è il Parco Baronio dove gli attacchi sarebbero disponibili, ma di acqua nemmeno un goccio. Anche il nuovo parco marittimo dovrebbe avere un punto di rifornimento verso metà percorso».

L’incendio alla scuola media Don Minzoni ha causato 300mila euro di danni

Le fiamme divampate il 2 aprile sono partite dal porticato esterno. Ora il Comune punta a concludere i lavori di ripristino in due mesi

Aula Orchestra scuola Don Minzoni incendio 2 aprilePer riparare i danni causati dall’incendio del 2 aprile scorso in un’ala della scuola media Don Minzoni di Ravenna serviranno circa 300mila euro. Centomila euro furono stanziati subito per le opere di somma urgenza per riaprire la scuola prima possibile. Gli altri duecentomila serviranno ora per i lavori definitivi. La spesa è a carico del Comune che conta di completare i lavori nei prossimi due mesi per avere l’edificio ripristinato entro l’avvio dell’anno scolastico 2024-2025. La notizia è riportata dal quotidiano Il Resto del Carlino in edicola oggi, 23 giugno.

Secondo quanto emerso dalle indagini svolte finora, il rogo si sarebbe innescato da un accatastamento di materiale plastico (tipo confezioni e bottigliette) nell’area esterna sotto al porticato sul lato che affaccia verso il parco. A quel punto, attraverso il materiale di coibentazione le fiamme hanno raggiunto anche l’interno del plesso. Il locale più colpito è stato quello delle lezioni di musica (la Don Minzoni ha una sezione dedicata).

Tour de France: la Regione stima 75mila presenze di turisti negli alberghi

Davide Cassani di Solarolo è l’ex ct della Nazionale di ciclismo e oggi presidente della società di promozione turistica dell’Emllia-Romagna: «Ho vissuto la corsa, conosco l’energia che muove»

Ciclisti

Secondo uno studio commissionato dalla Regione Emilia-Romagna, di cui l’ente di Bologna non riporta dettagli a proposito degli autori, per le prime tre tappe del Tour de France in Italia (dal 29 giugno all’1 luglio) si possono prevedere circa 1,8 milioni di spettatori presenti in Italia, di cui oltre 730mila in Emilia-Romagna. Arriveranno a circa 150mila le presenze previste negli alberghi, oltre la metà in Emilia-Romagna. Senza dimenticare le oltre duecento televisioni collegate da tutto il mondo. Importanti le ricadute economiche, con un indotto diretto di 59 milioni di euro, di cui 29 milioni in regione, più l’indotto e i benefici indiretti a livello nazionale per ulteriori 47 milioni, con altri 13 milioni sulle aziende della filiera del ciclismo per un totale che si avvicina a 120 milioni.

Nel 2022 fu la Danimarca a ospitare le prime tre tappe. Il report ufficiale degli organizzatori sull’impatto complessivo parlà di 102 milioni di euro di ricadute (70 dal turismo interno e 32 da quello estero). E ancora: nelle cinque città attraversate dalla carovana di ciclisti la spesa turistica è cresciuta di 45 milioni rispetto alla media del periodo e gli spettatori delle tre tappe sono stati quasi due milioni.

«Il Tour de France è uno dei tre eventi sportivi più importanti sul piano internazionale – ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – e averlo portato in Emilia-Romagna è per noi motivo di grande orgoglio. Davvero un’occasione irripetibile di promozione in tutto il mondo, non solo dell’Emilia-Romagna, ma di tutto il Paese. Tanto più importante per noi ad un anno dalla drammatica alluvione. Grazie, dunque, al direttore generale Christian Prudhomme che ha creduto nella nostra proposta, nata da un’idea di Davide Cassani, grande ciclista e presidente della nostra Apt, la società per la promozione turistica della Regione. E grazie a tutti quanti, Comuni in testa, che si stanno prodigando per garantire un’organizzazione ottimale all’altezza della nostra reputazione di terra ospitale e generosa».

Cassani, ex professionista del ciclismo di Solarolo, parla di sogno che si avvera: «Poter esporre il trofeo nelle località di tappa ci riempie di orgoglio e soddisfazione per essere riusciti in un’impresa già tentata altre volte senza successo. Ho vissuto la Grande Boucle sia da ciclista che da commentatore sportivo e conosco bene l’energia che questo evento è capace di generare tra le persone. Lo sport unisce, crea benessere ed è anche una risorsa turistica e un volano economico, e tutto questo si eleva ai massimi livelli con il Tour, che invaderà pacificamente la nostra regione con la sua contagiosa atmosfera. Tutto il mondo potrà vedere le nostre eccellenze, le nostre bellezze, il nostro mare, il nostro entroterra».

Cervia sarà coinvolta dal tracciato della seconda tappa e cervese è Andrea Corsini, l’assessore regionale al Turismo: «Avere la partenza del Tour in Italia per me significa portare le Olimpiadi per tre giorni in Emilia-Romagna».

Un treno regionale giallo lungo la via Emilia

In occasione del Tour de France in Italia, un treno regionale giallo viaggerà sui binari dell’Emilia-Romagna. Il convoglio, che sulla livrea ha le foto dei campioni della due ruote – a partire dai Gino Bartali, Fausto Coppi e Marco Pantani – coprirà la tratta Milano-Ancona via Faenza. Il treno è stato inaugurato nei giorni scorsi nella stazione centrale di Bologna e viaggerà fino al 21 luglio.
«Per un’occasione unica ci voleva un treno unico – spiega l’ad di Trenitalia Tper, Alessandro Tullio – e il nostro treno Rock è simbolo di modernità, che sposa però la tradizione del ciclismo. Viaggerà tutti i giorni sulla tratta della via Emilia, da Ancona a Milano e lo vedranno in tantissimi». Per Gioia Bartali, nipote di Gino che di tour ne ha vinti due a distanza di 10 anni l’uomo dall’altro (1938 e 1948), «è un motivo di orgoglio incredibile vedere l’immagine del nonno sulla livrea del treno, ne sarebbe molto felice».

Passeggiata in pineta con una guida per i benefici del verde sul benessere umano

A Milano Marittima il 30 giugno alle 17.30 la possibilità gratuita, in collaborazione con il Comune di Cervia, di scoprire la pratica del cosiddetto “bagno nella foresta”

Pineta Una passeggiata in pineta di circa un chilometro senza particolari difficoltà, a passo lento, con la convinzione che alberi e ambiente naturale abbiano un effetto sul benessere psicofisico degli esseri umani. È la pratica del forest bathing (traducibile dall’inglese come “bagno nella foresta”) e si potrà sperimentare domenica 30 giugno a Milano Marittima.

ForestL’iniziativa gratuita arriva in occasione della settimana che include la giornata internazionale degli alberi ed è promossa da Francesca Corona, guida di forest bathing certificata dall’organizzazione Forest Therapy Hub, in collaborazione con il Comune di Cervia ed è inserita nel programma di Cervia Città Giardino.

Si partirà con una breve presentazione della pratica di forest bathing e si proseguirà attraverso la proposta di semplici attività volte a risvegliare i sensi e stabilire una connessione con la natura circostante.

«Gli spazi naturali offerti dalla pineta di Cervia-Milano Marittima – affermano gli organizzatori – rappresentano una straordinaria occasione per tutti coloro che frequentano queste località di praticare una nuova disciplina e di esplorare il polmone verde che le caratterizza in modo unico».

Partenza dall’ingresso della pineta in viale Ravenna a Milano Marittima alle 17.15. La passeggiata durerà fino alle 18.45. I posti sono limitati, prenotazione entro sabato 29 giugno: 338-5271514 oppure francesca_corona@hotmail.it. Si consiglia abbigliamento comodo, con pantaloni lunghi e scarpe da ginnastica, copricapo, acqua, telo o stuoia per sedersi, taccuino per appunti, repellente per insetti.

Minorenne abusata dal nonno acquisito, era in Italia in fuga dalla guerra in Ucraina

Un settantenne ha patteggiato un anno e due mesi di pena per violenza sessuale. L’episodio risale all’estate 2023, ma la ragazzina ha raccontato che era già successo nel 2021

Violenza SessualeQuando in Ucraina è scoppiata la guerra, si è rifugiata con la madre in Italia in provincia di Ravena, ospite della nonna materna e dell’uomo che quest’ultima aveva sposato, ma quel nonno acquisito ha abusato della ragazzina minorenne. È una storia che esce dal tribunale di Ravenna, riportata dai quotidiani locali Resto del Carlino e Corriere Romagna. Ieri, 21 giugno, il settantenne ha deciso di patteggiare una pena di un anno e due mesi, vedendosi riconoscere l’accusa di violenza sessuale, pur nell’ipotesi lieve.

I fatti risalgono all’estate 2023. La ragazzina racconta alla madre e alla nonna che in una serata di luglio in cui le due erano fuori, l’uomo avrebbe tentato approcci di natura sessuale con lei. Prima in cucina e poi nella camera da letto: baci e effusioni esplicite. L’adolescente ha poi raccontato che già nel 2001, quando aveva meno di 14 anni, c’era stato un episodio simile che aveva taciuto per paura.

È stata la nonna a prendere in mano la situazione. Prima ha affrontato l’ex marito – i due infatti erano già divorziati ma convivevano ancora – e una volta capito che il racconto della piccola era attendibile, ha presentato un esposto alla procura di Ravenna.

L’Antitrust fa ricorso al Tar contro il Comune per la proroga delle concessioni

Un parere dell’Autorità per la concorrenza aveva invitato il Comune di Ravenna a fare dietrofront ma l’amministrazione ritiene legittima la proroga di 12 mesi fino al 31 dicembre 2024

Spiaggia OmbrelloneL’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), nella riunione del 21 maggio 2024, ha disposto di presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale (Tar) dell’Emilia Romagna contro la deliberazione della giunta comunale di Ravenna del 28 dicembre 2023 che proroga di un anno la scadenza delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative fissata al 31 dicembre 2023.

L’Agcm aveva fornito un parere al Comune il 12 marzo 2024. Nel proprio parere, l’Autorità ha ritenuto che il Comune di Ravenna non avrebbe dovuto prorogare le concessioni, perché in contrasto con i principi e con la disciplina europea, ma procedere all’espletamento delle procedure di gara. Il Comune di Ravenna, con una comunicazione del 13 maggio 2024, ha ribadito la legittimità del provvedimento oggetto del parere, non condividendo e contestando quanto affermato dall’Antitrust. Preso atto del mancato adeguamento dell’amministrazione comunale al parere motivato, l’Agcm ha deliberato il ricorso al Tar contro il Comune di Ravenna e un’altra ventina di Comuni in Italia che avevano prorogato le concessioni senza aver bandito le gare.

Il coordinamento Mare Libero, un’associazione nata a Firenze nel 2019 con l’intento di liberare il mare e le spiagge e restituirli alla collettività, torna a ribadire che le concessioni balneari sono scadute: «I giudici hanno stabilito che le proroghe vanno ignorate perché sono contrarie al diritto dell’Unione Europea. Quindi, quest’estate, a nessuno potrà essere impedito di piantare il proprio ombrellone o stendere il proprio asciugamano nelle spiagge che sono illegittimamente ancora occupate senza titolo dalle strutture di lidi e stabilimenti. Il governo emetta subito il decreto per il riordino del demanio marittimo, prevedendo il 50% di spiagge libere in ogni Comune e bandi che non riconoscano indennizzi né altri vantaggi ai concessionari uscenti, perché in questo modo si eluderebbe il principio di reale imparzialità delle gare, come già più volte sottolineato dalle autorità competenti».

Casa Dante inaugura una nuova sala con il forziere che conteneva le ossa del poeta

Negli spazi dell’ex emeroteca, di fronte alla tomba dell’Alighieri, si aggiunge un nuovo allestimento in quello che vuole essere la sede che documenta e racconta la fortuna di Dante tra Otto e Novecento e il culto a lui riservato a Ravenna dal 1865 ad oggi

03Casa Dante a Ravenna inaugura una nuova sala espositiva. Il 28 giugno alle 17 verrà svelato il nuovo allestimento nell’ex emeroteca in via Da Polenta, quasi di fronte alla tomba del poeta, trasformata in uno spazio polifunzionale a tema dantesco dal 2021, in occasione del settimo centenario della morte del poeta. Casa Dante è un progetto complementare al Museo Dante e curato dall’Istituzione Biblioteca Classense con la collaborazione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze e col fondamentale contributo della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. In totale un investimento di quasi 500mila euro.

Teodoro Wolf Ferrari, Pubblicità per la macchina da scrivere Olivetti M1, 1912, latta cromolitografataSi tratta di un luogo polifunzionale in cui trovano posto alcune sale espositive, tra cui quella dedicata agli “Uffizi diffusi”, un bookshop, una corte meditativa e i laboratori didattici curati dalla Fondazione Ravenna Antica. Casa Dante ora si arricchisce di un nuovo spazio che completa il percorso cronologico delle collezioni dantesche, con reperti presentati per la prima volta e che ampliano la narrazione del rapporto tra Ravenna e l’Alighieri.

Casa Dante si pone come la sede che documenta e racconta la fortuna di Dante tra Otto e Novecento e il culto a lui riservato a Ravenna dal 1865 ad oggi: dal momento del ritrovamento delle ossa del poeta e dell’esposizione dei primi cimeli, alle Feste dantesche e alla nascita della Cerimonia dell’olio del 1908; dal 1921 al 2021, rispettivamente sesto e settimo centenario della morte di Dante.

Nel nuovo allestimento, un approfondimento è dedicato al mito delle spoglie di Dante e alle vicende ad esse legate: trovano così posto la cassetta in piombo (1865) e il forziere (1944) che contenevano le ossa del poeta, restaurati grazie ad un accordo con il dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna – campus di Ravenna, e al lavoro della professoressa Florence Caillaud e delle sue giovani allieve e allievi.

La nuova sala espositiva, dedicata al culto del poeta dal 1922 ai giorni nostri, ospita le testimonianze contemporanee del cosiddetto Dante pop, a dimostrazione di quanto la figura del poeta sia ancora rilevante nell’ispirare l’opera di artisti e comunicatori.

Infine sono presenti due importanti donazioni: due bassorilievi di Angelo Biancini (Castel Bolognese, 1911-1988), che sono stati offerti all’Istituzione Biblioteca Classense da Vincenza Mazzarra e Romano Biancoli, e due piccole sculture in LEGO® di Riccardo Zangelmi, intitolate Indiante (2024).

Sono oggetto del nuovo riallestimento anche i pannelli didattici pensati per essere accessibili a un più ampio pubblico sia italiano che straniero.

«La nuova sala – dichiara l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – rende più evidente dimensione di Ravenna città custode delle spoglie e del mito dantesco. Un rapporto ancora più vivo e attuale, all’interno della Zona dantesca, che dal centenario del 2021 si è arricchito di una rinnovata presenza museale e del rito quotidiano della Lettura perpetua della Divina Commedia davanti alla Tomba».

La direttrice dell’Istituzione Biblioteca Classense, Silvia Masi, aggiunge: «Il nuovo allestimento consente un utilizzo più razionale degli spazi laboratoriali e di dare maggiore coerenza e ampiezza alle testimonianze del culto dantesco, in particolare in occasione dei due centenari giungendo sino alle espressioni artistiche più contemporanee. Ci auguriamo che ciò renda ancora più interessante ed attrattivo il percorso didattico anche per i moltissimi turisti che annualmente visitano il museo».

Giunta Zannoni: 5 volti nuovi su 7, la più giovane ha 24 anni, c’è il segretario Pd

La sindaca ha presentato la squadra di governo e assegnato le deleghe. Rispetto alla giunta uscente di Davide Ranalli sono stati confermati Pezzi (vicesindaco) e Valmori. Età media 40 anni

Giunta3Sono sette gli assessori della nuova giunta comunale di Lugo: tre donne e quattro uomini (erano rispettivamente 5 e 2 nell’ultima giunta Ranalli), età media 40 anni (con una 24enne), due conferme dalla squadra uscente e cinque novità. La sindaca Elena Zannoni ha presentato i nomi stamani, 22 giugno, alla Rocca Estense.

Confermato nuovamente vicesindaco Luigi Pezzi, 31 anni ingegnere civile, che si occuperà di personale, bilancio e tributi, mobilità, transizione energetica, innovazione tecnologica, demografici, elettorale, sport. È stato il più votato (86 preferenze) nella lista Insieme per Lugo.

Confermata anche Veronica Valmori, 40 anni, geometra, a cui sono state attribuite le deleghe a lavori pubblici, patrimonio, manutenzione del verde, protezione civile, polizia locale. Era candidata nella lista Pd e ha preso 250 preferenze (11 meno del più votato Massimo Zannoni).

Daniela Geminiani, 61 anni, dirigente scolastica in diversi istituti di Lugo e della Bassa Romagna fino al 2020, si occuperà di infanzia, servizi educativi, formazione e competenze. Nella lista Pd alle elezioni dell’8-9 giugno ha raccolto 208 preferenze.

Il 28enne Gianmarco Rossato, impiegato, segretario del Pd dal 2018, capogruppo del Pd in consiglio comunale dal 2019 al 2024, ha le deleghe a deleghe cultura, promozione urbana, turismo, urbanistica ed edilizia privata. Per Rossato 153 preferenze alle elezioni.

Decentramento, servizi sociali, sostenibilità, ambiente e Europa saranno i temi in agenda per Fausto Bordini, 55 anni, impiegato attualmente al Servizio Sociale Associato dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Bordini è esponente della lista Europa Verde e ha ricevuto 16 preferenze, è già stato assessore nella legislatura del sindaco Raffaele Cortesi fino al 2009.

Mauro Marchiani, 47 anni, è un autista per le ambulanze del 118 e operatore tecnico specializzato: seguirà società partecipate, acqua pubblica, servizi ambientali, politiche abitative, benessere animale. Marchiani entra in quota Cinque Stelle: era lui il candidato sindaco grillini nel 2019 e quest’anno capolista con 33 preferenze.

Infine la più giovane della giunta: a Federica Lolli, 24 anni, studentessa alla Facoltà di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici dell’Università Cà Foscari di Venezia, sono state attribuite le deleghe a politiche giovanili, pari opportunità e diritti, gemellaggi, associazionismo e nuovi cittadini. È una rappresentante di Più Europa. Con la lista Italia Viva ha preso 4 preferenze alle ultime elezioni. è la figlia di Fabrizio Lolli, referente dei renziani per la Bassa Romagna e in passato già assessore a Lugo.

La sindaca ha tenuto per sé le deleghe ad attività produttive, comunicazione, sanità e sicurezza e ha commentato: «È una giunta solida e che guarda anche al futuro. Al di là delle singole deleghe siamo un gruppo di lavoro, un collettivo. Ho già anticipato a tutti, trovando condivisione, che intendo impostare il lavoro per obiettivi, dandoci tempi e step di realizzazione. Proseguiremo nell’impostazione di ascolto, attenzione alle richieste dei cittadini, coinvolgimento di associazioni e imprese, utilizzata durante la campagna elettorale».

La prima riunione del consiglio comunale della legislatura è in programma per giovedì 27 giugno alle 20 per la convalida degli eletti, l’elezione del presidente del consiglio e il giuramento della sindaca.

Il nuovo Ravenna parte da Nappello: il trequartista è la prima conferma della rosa

Il 33 enne napoletano ha chiuso la stagione scorsa con 6 gol e 6 assist

Foto Di Filippo Venturi
Foto di Filippo Venturi

Il 33enne trequartista Umberto Nappello è il primo dei nomi che comporranno la rosa del Ravenna Fc per la stagione 24/25 in serie D con il dichiarato intento di vincere il campionato.

Il calaciatore napoletano è reduce da una stagione da incorniciare, le statistiche parlano di 6 reti e 6 assist in campionato, ma anche tecnica e carisma per dettare i tempi dell’attacco giallorosso.

Nella giornata di ieri, 21 giugno, la società aveva ufficializzato la nuova maglia con sponsor tecnico Nike.

In ospedale a Lugo per la prima volta eseguita una donazione di organi a cuore fermo

Coinvolti in totale oltre quaranta professionisti per realizzare la volontà espressa in vita da una paziente: è il primo caso in uno ospedale distrettuale dell’Ausl Romagna

Foto 2 EquipeLugo è il primo ospedale distrettuale dell’Ausl Romagna dove viene portata a termine con successo una donazione d’organo a cuore fermo. I sanitari, in accordo con i familiari, hanno realizzato la volontà di donare gli organi dopo la morte espressa in vita dalla paziente.

Nei giorni precedenti si è attivato il percorso di donazione a cuore fermo, pratica complessa che ha visto coinvolti complessivamente oltre quaranta professionisti sanitari provenienti da Rianimazione, Blocco Operatorio, Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Generale, Laboratorio Analisi, Radiologia, Medicina Interna, Direzione Sanitaria e delle Professioni, e Medicina Trasfusionale.

Foto Equipe«La realizzazione dell’intero percorso – si legge in una nota dell’Ausl – si è svolta mediante l’utilizzo della tecnica di circolazione extracorporea possibile con il coinvolgimento dell’Ecmo Team Romagna composto da rianimatori, infermieri, radiologo interventista e perfusionista che si sono recati all’ospedale di Lugo per consentire il prelievo degli organi senza dover trasferire la paziente».

La dottoressa Costanza Martino è la direttrice della unità operativa Anestesia e Rianimazione di Lugo e del dipartimento chirurgico di Ravenna: «Questo straordinario risultato è stato ottenuto grazie ad un lavoro di squadra tra medici infermieri e operatori socio sanitari che ha coinvolto professionisti provenienti da diverse unità operative e dai vari ambiti aziendali e soprattutto grazie  a un grande gesto di solidarietà da parte del donatore e dei suoi cari».

«Il successo dell’operazione – spiega il dottor Paolo Tarlazzi, direttore del presidio di Lugo – è stato possibile grazie all’ormai consolidata collaborazione tra i molteplici ambiti aziendali, più specificatamente». La Rianimazione di Lugo (diretta dalla dottoressa Costanza Martino e coordinata dall’infermiera Elena Poli), il blocco operatorio di Lugo (coordinato dall’infermiera Monica Bordini), l’equipe Ecmo Cesena (diretta dal dottor Vanni Agnoletti e coordinato dal dottor Alessandro Circelli), il Coordinamento Aziendale Procurement (dottor Andrea Nanni e infermiera Manila Prugnoli) e il Coordinamento Ospedaliero Procurement (composto dalla dottoressa Laura Ricci Maccarini e dagli infermieri Sara Dominici, Antonia Malpassi e Simone Vasumi), coadiuvati dal Centro Riferimento Trapianti della Regione.

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