lunedì
17 Novembre 2025

Diffamò Vannacci alla Festa del Pd, Bersani si oppone alla multa e vuole il processo

Decreto penale di condanna richiesto dalla procura di Ravenna dopo che il generale dell’esercito e oggi eurodeputato della Lega querelò l’ex segretario Pd per averlo definito “coglione” in un dibattito al Pala De Andrè

BersaniLa procura della Repubblica di Ravenna ha richiesto un decreto penale di condanna nei confronti di Pier Luigi Bersani, ex segretario del Pd: il pagamento di una multa per diffamazione aggravata per le parole pronunciate alla Festa dell’Unità al Pala De Andrè un anno fa (l’1 settembre 2023) quando, seppure in una frase in forma retorica e interrogativa, definì Roberto Vannacci “coglione” nell’ambito di un commento sul libro “Il mondo al contrario” scritto dal generale dell’esercito oggi eurodeputato della Lega. Vannacci querelò Bersani.

Il decreto penale è una procedura abbreviata che chiudere le contese senza processo: si saltano l’udienza preliminare e il dibattimento e l’indagato accetta la condanna decisa dal pubblico ministero che viene convertita in una multa da pagare. Il giudice, se ci sono i requisiti, può anche decidere di sospendere la pena. L’accusato ha facoltà di opporsi al decreto e in tal caso chiedere il processo. Questa sembra l’intenzione di Bersani come si legge in un post sul suo profilo Facebook: «Sia chiaro che sulla querela del generale Vannacci andrò fino in fondo. Voglio andare al processo. La mia domanda, ancorché in forma scherzosa ed evidentemente non diretta a offendere Vannacci ma a criticare le opinioni che esprime, era e resta vera e sostanziale: se cioè qualcuno, per di più con le stellette, possa definire anormali degli esseri umani, racchiusi in una categoria, senza che questo venga considerato quantomeno un insulto e non una constatazione. Se nell’anno di grazia 2024 si decidesse che è possibile ci sarebbe davvero di che preoccuparsi». Il politico ha aggiunto di non aver ricevuto alcuna comunicazione formale del decreto penale (né lui né il suo legale), ma di aver appreso la notizia attraverso la stampa.

Durante un dibattito alla Festa dell’Unità di Ravenna, Bersani aveva commentato il libro “Il mondo al contrario” con una lunga perifrasi terminata com una domanda. «Quando leggi quelle robe lì pensi: “Va bene dai, sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni e facciamo un grandissimo bar”. Il Bar Italia. Dove puoi dare dell’invertito a un omosessuale, dove puoi dare della fattucchiera a una femminista, dove puoi dare del negro a un nero, dove puoi dire a un ebreo “ok la Shoah, ma non esageriamo”. Quel bar lì non sarebbe mai vuoto in Italia. Ma scusate, se in quel bar lì lui puoi dire tutte queste cose, è possibile dare del coglione a un generale? Se parlano da bar, dobbiamo parlare da bar anche noi. Quella non è critica al politicamente corretto, è arretramento della civiltà».

Spray urticante in discoteca, un giovane è svenuto

Il gesto nella notte tra il 17 e il 18 agosto, probabilmente compiuto per fuggire dopo un tentativo di scippo fallito

Pexels Wolfgang 2747446Nella notte tra sabato 17 e domenica 18 agosto qualcuno ha spruzzato un cosiddetto spray al peperoncino all’interno di una discoteca di Cervia generando panico tra i giovani presenti che si sono accalcati verso l’uscita e causando disagi e malessere per chi è stato raggiunto dalla sostanza urticante.

Secondo quanto si apprende dai quotidiani locali Resto del Carlino e Corriere Romagna, che riportano la notizia nell’edizione odierna, non risultano referti o prognosi diagnosticate dall’ospedale di Cervia o da altri nosocomi limitrofi. Nel locale cervese sono intervenuti i carabinieri. Al momento l’autore non è stato formalmente identificato: ma secondo il Carlino, gli inquirenti potrebbero essere a buon punto dopo aver sentito alcune persone ed esaminate le telecamere di videosorveglianza.

Al momento l’ipotesi più probabile, in base alla testimonianza della madre di un sedicenne di Longiano raccolta da entrambe le testate, è che il gesto sia stato compiuto da un giovane che aveva tentato di strappare la collanina del sedicenne. «La reazione che ha avuto mio figlio è stata quella di un fortissimo bruciore agli occhi e di bruciore alla pelle. È uscito subito dalla disco ed è svenuto. Siamo stati chiamati alle 3 da un medico che ci ha detto che in discoteca era stato spruzzato uno spray allergizzante».

Un’agenzia di Cervia ha realizzato il video per il lancio delle maglie del Cesena

La società di comunicazione Netrising ha girato le immagini allo stadio Orogel Dino Manuzzi e alla Rocca Malatestiana

Backstage 1La realizzazione del video per il lancio delle maglie da calcio del Cesena per il ritorno in serie B è stata curata da Netrising, la società di comunicazione cervese che in pochi anni è riuscita a farsi spazio nel panorama nazionale delle web agency. E proprio con la nuova maglia da casa il Cesena ha brillato nell’esordio di ieri (domenica 18 agosto) contro la Carrarese (2-1).

Netrising si è occupata del concept, del girato e del montaggio – coinvolgendo dieci persone – per la realizzazione del video in cui sono state presentate le nuove maglie per la Serie B 2024/2025 da neopromossa.

Lo stadio Orogel Dino Manuzzi e la Rocca Malatestiana sono le location scelte come scenografia principale del video. I simboli della città e dello sport di Cesena hanno visto alternarsi i professionisti che si sono alternati in occasione delle riprese. Montaggio attrezzature, trucco, shooting, coordinamento delle comparse sono solo alcuni dei momenti della giornata in cui Netrising ha girato il materiale per la realizzazione del video – che in pochi giorni è servito per promuovere le nuove maglie realizzate.

L’evento di presentazione è avvenuto lo scorso 23 luglio presso l’hotel Miramonti di Acquapartita, della Famiglia Batani, dove erano in ritiro i giocatori del Cesena.

Degrado a Pinarella: Forza Italia e Fdi chiedono più regole e più controlli

Residenti e commercianti nella zona di piazza della Repubblica lamentano schiamazzi e disordini notturni

Piazza della Repubblica e il centro commerciale a Pinarella di Cervia sono alle prese con situazione di degrado. La segnalazione viene da Fratelli d’Italia e Forza Italia che si schierano al fianco degli abitanti, degli imprenditori e dei turisti della zona e ritengono inaccettabile la risposta del vicesindaco di Cervia con delega alla sicurezza: «Non è ammissibile considerare eccessiva e “da Stato di polizia” una semplice richiesta di una maggior presenza delle forze dell’ordine».

Per i due partiti di centrodestra si tratta di una situazione di degrado e di quiete pubblica violata, «sono problemi all’ordine del giorno nella maggior parte delle città italiane, se riescono altrove a risolverli, ci si può riuscire anche qui, basta volerlo ed utilizzare i mezzi e gli strumenti giusti».

Alcuni esempi portati da Massimo Milanesi (Forza Italia) e Annalisa Pittalis e Duilio Granitto (Fdi): «Se ci sono attività commerciali che tengono aperto dopo le due di notte con schiamazzi continui, si fanno rispettare regolamenti e ordinanze come succede in tutte le città d’Italia, essere una località turistica non significa lasciare il territorio in mano alla anarchia e agli interessi di pochi imprenditori in barba alle regole del buon vivere comune e far rispettare le regole non significa essere uno “Stato di polizia”. Se nel Regolamento di Polizia Urbana non esiste l’orario limite di chiusura dei pubblici esercizi, probabilmente è ora di metterlo, mentre se tale limite esiste già, è ora di farlo applicare».

Fratelli d’Italia ritiene che «per dare sicurezza nel territorio, si dovrebbe fare presidiare la zona da agenti formati e di esperienza, non certo con l’utilizzo di personale stagionale neo assunto e senza nessuna esperienza».

Fratelli d’ Italia non intende restare sorda alle innumerevoli richieste di cittadini e turisti che chiedono decoro e più sicurezza, nei prossimi giorni presenterà un’interrogazione sulla sicurezza per avere informazioni su cosa è stato fatto e come si vuole intervenire in maniera efficace.

Poste: le direttrici più giovani della provincia di Ravenna hanno 27 e 30 anni

Le storie di due giovani dipendenti dell’azienda di servizi, entrate come portalettere e poi arrivate a ruoli di responsabilità

Schermata 2024 08 19 Alle 11.59.49Dal 2020 a oggi le assunzioni delle Poste in Italia hanno abbassato l’età media in azienda di quattro anni, da 51 a 47, e da Ravenna arrivano due esempi: la 27enne Francesca Chiara Barbieri e Federica Papa di 30 anni sono le più giovani direttrici della provincia.

Le due dipendenti sono entrate in azienda nel 2021, a pochi mesi di distanza l’una dall’altra, rispondendo a una delle tante ricerche di portalettere. Barbieri ha iniziato il suo percorso in una piccola cittadina calabrese, Trebisacce, costeggiata dalle acque cristalline del mar Ionio nell’alto cosentino mentre Papa a Granarolo Faentino.

Dopo il primo anno per entrambe l’esperienza postale è terminata. Appena uscito un nuovo bando, questa volta come impiegate, hanno partecipato e sono state assunte a tempo indeterminato.

«Il mio percorso in Poste Italiane inizia quasi per gioco – racconta Federica Papa – lavoravo alla cassa in una catena di elettrodomestici seguendo quindi la parte amministrativa; ho iniziato a inviare curriculum ovunque fra cui Poste Italiane su suggerimento di mia madre, credendoci poco. Nel marzo 2023 è arrivata la proposta del contratto a tempo indeterminato nell’ufficio postale mono operatore di Granarolo Faentino. Un po’ di preoccupazione c’era perché non sarei stata solo sportellista ma anche direttrice. Dopo un periodo di formazione a Bagnacavallo, mi sono trovata a gestire con un grande senso di responsabilità il mio ufficio».

Francesca Chiara Barbieri, laureata in economia e management, ha voluto dedicare una parte del suo percorso di studi all’azienda con la tesi dal titolo “Gestione – tecnologia – sostenibilità: Poste Italiane il valore dell’innovazione”.

Obiettivo della tesi, spiega Barbieri, è stato quello di esaminare come la gestione, la tecnologia e la sostenibilità siano tra loro interconnesse e come queste tre aree di interesse hanno un impatto significativo sull’azienda. «Ho anche analizzato il ruolo delle tecnologie digitali nella gestione delle attività. In particolare, sono stati esaminati i modi in cui l’azienda ha utilizzato le nuove tecnologie per migliorare l’efficienza operativa, per creare nuovi prodotti e servizi e per raggiungere un pubblico più ampio. Oggi sono responsabile di un ufficio postale mono operatore a Faenza».

Mercatino dell’usato a Cervia per raccogliere fondi a favore del forno di comunità

Dal 19 al 24 agosto iniziativa promossa dalla rete Cervia social food lanciata dal Comune per favorire la seconda vita degli oggetti e i legami di comunità

Cervia Social Food MercatinoA settembre Cervia avrà un forno di comunità, un punto di riferimento per la comunità dove organizzare laboratori per le scuole, eventi aperti a tutti, corsi di cucina e panificazione; un luogo in cui cuocere i propri prodotti o dare vita alla propria festa. L’iniziativa è sostenuta da Cervia Social Food, il progetto promosso dal Comune per una rete per il contrasto agli sprechi alimentari e di altra tipologia (ad esempio abiti e libri) e per l’equa redistribuzione di questi beni recuperati alle fasce più fragili della popolazione.

Per raccogliere fondi a favore del forno di comunità si terra un mercatino straordinario con oggettistica, mobili e libri dal 19 al 24 agosto al centro del riuso in via Levico 11A: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18,  sabato  dalle 8.30 alle 12.30. Tutto il ricavato sarà destinato alle attività del progetto Cervia social food.

«Dare agli oggetti una seconda vita passandoli da un proprietario ad un altro o donandole alle persone in difficoltà ha un grande valore di sostenibilità ambientale e, quando le possibili entrate vanno a sostegno di azioni solidali, stiamo realizzando progetti di comunità che mettono la persona al centro di tutto», commenta l’assessore ai servizi sociali, Gabriele Armuzzi, che nel giorno di Ferragosto ha anche portato i saluti dell’amministrazione comunale al pranzo della cucina popolare di Cervia.

Per informazioni e per donare oggetti al mercatino telefonare al numero 3343298097 oppure scrivere cerviasocialfood@sanvitale.ra.it.

Degrado e violenza a Milano Marittima, il sindaco chiede anche l’aiuto dei cittadini

L’appello di Missiroli dopo gli episodi nel mondo della movida estiva che hanno contribuito a danneggiare l’immagine della località: «Segnalate comportamenti inappropriati»

Cc1«Invitiamo tutti i cittadini e i visitatori a collaborare attivamente per mantenere alta la qualità della vita a Milano Marittima e a segnalare tempestivamente alle autorità competenti qualsiasi comportamento inappropriato». È l’appello contenuto in una lettera aperta firmata dal neo sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, dopo alcuni recenti episodi che il primo cittadino definisce «di degrado sociale». In particolare si è trattato di aggressione e violenze in strada connesse ai frequentatori della movida locale.

Missiroli teme che questi fenomeni possano intaccare l’immagine della località «conosciuta per la sua eleganza, il suo fascino e la qualità dei servizi offerti dall’imprenditoria locale». Il sindaco assicura l’impegno della sua amministrazione per preservare questi valori premiando e sostenendo eventi che mirano al benessere dei cittadini e dei turisti: «La nostra priorità è quella di garantire una città sicura, pulita e accogliente, capace di attrarre e ospitare una clientela che apprezza e rispetta il nostro patrimonio e il nostro stile di vita».

Sono state messe in atto misure straordinarie di sicurezza e controllo, in collaborazione con tutte le forze dell’ordine che vigilano sul territorio: «Milano Marittima merita di tornare a essere il luogo di riferimento per un turismo di qualità, rispettoso e responsabile. Insieme possiamo preservare la bellezza e l’integrità della nostra città».

Incidente stradale al porto: nel fosso un furgone con 5 operai diretti al lavoro

Ferite lievi per i passeggeri, più gravi per il conducente. Problemi alla circolazione nella zona industriale

4Un incidente sulle strade del porto di Ravenna ha causato il ferimento lieve di cinque persone, tutti operai a bordo di un furgone diretto al lavoro. Coinvolta anche una vettura il cui automobilista è rimasto illeso. L’incidente è avvenuto poco dopo le 7 di oggi, 19 agosto, nei pressi dell’incrocio tra via 13 marzo e via Classicana. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale per i rilievi.

Dalle prime informazioni sembra che l’auto stesse uscendo da via 13 Marzo per immettersi in via Classicana verso l’Adriatica da dove proveniva il furgone. Dopo l’urto il furgone ha proseguito la corsa per alcune decine di metri e si è fermato in un fossato laterale alla strada inclinato su un fianco.

I quattro passeggeri del van sono stati portati all’ospedale di Ravenna con codice di bassa gravità, mentre il conducente all’ospedale Bufalini di Cesena in condizioni leggermente più gravi. Illeso l’automobilista trasportato all’ospedale di Ravenna per accertamenti. I soccorsi hanno reso necessario restringere la carreggiata con un senso unico alternato, causando ripercussione al traffico della zona industriale.

Elezioni: torna Ravenna in Comune, la sinistra civica che è contro il Pd

Nel 2016 arrivò al 6,5 percento contribuendo a portare Michele de Pascale al ballottaggio, ma nel 2021 non si ripresentò. Ora annunciato il ritorno: si attende il nome di chi correrà per Palazzo Merlato

274245785 274431584814808 3846138795007766749 NAlle prossime elezioni amministrative di Ravenna (che vedranno il centrosinistra schierare il segretario del Pd Alessandro Barattoni per la poltrona lasciata vacante da Michele de Pascale) tornerà la lista civica a sinistra del Pd, Ravenna in Comune. Un’esperienza che nel 2016 volle andare oltre le logiche di partito (e la falce e il martello…) e riuscì a ottenere quasi 5mila voti, pari al 6,5 percento delle preferenze. Un risultato probabilmente decisivo per mandare De Pascale (con il 46,5 percento) al ballottaggio, poi vinto contro Massimiliano Alberghini del centrodestra.

Ne seguirono cinque anni di battaglie all’opposizione in consiglio comunale (con Massimo Manzoli che prese presto il posto di Raffaella Sutter, la candidata sindaca), che non portarono però la lista a riproporsi cinque anni dopo, vittima delle tante divisioni dell’estrema sinistra. Nel 2021, infatti, furono ben tre i candidati a sindaco in qualche modo “comunisti”, nessuno dei quali riuscì però ad arrivare nemmeno all’uno percento (tutti e tre insieme ottennero poco meno di 1.500 voti), permettendo a De Pascale di arrivare così agevolmente quasi al 60.

Ora l’annuncio che Ravenna in Comune tornerà, con l’obiettivo di riunire sotto un solo simbolo (civico) le diverse anime della sinistra, degli ambientalisti, dell’associazionismo: «Vogliamo continuare a dare rappresentanza alla nostra proposta di una società diversa, incentrata sui servizi pubblici ed alternativa al neoliberismo del centrodestra e del centrosinistra; alle istanze di chi lavora e di chi studia, di chi non lavora più e di chi lo cerca, dei movimenti, delle associazioni, della cittadinanza e di quelle organizzazioni politiche che si riconoscono in quello che siamo e che facciamo. Sempre dalla stessa parte della barricata. Con ostinata coerenza».

L’annuncio arriva oggi, 19 agosto 2024, in cui ricorre il nono compleanno della lista civica: il 19 agosto 2015, in una conferenza stampa al Caffè Letterario di Ravenna, veniva annunciata la nascita di un nuovo progetto politico, una lista civica supportata da un movimento di cittadinanza attiva.

Oggi come allora Ravenna in Comune propone lo stesso appello: «Noi amiamo Ravenna e per questo la vogliamo pubblica e al servizio del cittadino. Le privatizzazioni, camuffate o meno, distruggono il tessuto delle relazioni e il benessere economico di una città. Questo deve portare al centro la dignità assoluta del lavoro, valore fondante di Ravenna. Salute, ambiente ed economia devono stare insieme. Migliorare la sanità pubblica come effettivo diritto universale è un obiettivo prioritario. La laicità è un valore fondante della nostra impresa. Sapere ed educazione sono il sale dello sviluppo e della libertà. Per fare tutto ciò abbiamo bisogno della partecipazione di tutte e tutti e di istituzioni aperte in grado di coinvolgere e dare voce costantemente ai cittadini e le cittadine. Solo così è possibile sopprimere una volta per tutte la bramosia e gli interessi dei “soliti pochi” e il nostro territorio può tornare a nuova vita. Questo è solo un inizio, insieme possiamo costruire una Ravenna migliore».

Nell’annuncio c’è anche spazio per spiegare come mai nel 2021 il simbolo non comparve sulla scheda delle amministrative comunali: «Non eravamo attrezzati ad affrontare quelle organizzazioni politiche che, dopo aver sottoscritto il nostro progetto, hanno lavorato sotto banco per farci sparire dalla scena politica. Oggi molte di quelle organizzazioni sono scomparse o sono ritornate all’ovile del centrosinistra. Per queste ultime, evidentemente, mantenere la coerenza tra quanto si dice e quanto si fa non è una priorità. Confidano sulla scarsa memoria, sul disinteresse e sulla stanchezza dell’elettorato che, ad ogni nuova chiamata alle urne, si fanno sempre più sentire».

L’appello dell’attore Claudio Casadio: «Firmate per salvare i pini di via Maggiore»

Lo storico residente del quartiere ravennate: «Una strage. Quali interessi ci sono dietro questo scempio?»

Pini Via Maggiore

Un appello a firmare contro l’abbattimento dei pini di via Maggiore, a Ravenna, arriva anche da uno storico residente del quartiere,  noto per il suo lavoro di attore, a teatro e anche sul grande schermo, Claudio Casadio.

Claudio Casadio Oreste«Amici miei – scrive sui social – la situazione in via Maggiore è più grave di quanto pensassi. Sino ad ora sono stati tagliati più di 20 pini (e non sono stati sostituiti) e presto ne taglieranno altri 5. Con varie scuse li toglieranno tutti per lasciare posto a uno scellerato progetto di ristrutturazione di questa importante e storica via. Ora mi chiedo come sia possibile venga fatta una strage di pini quasi secolari: quali fini e interessi ci sono dietro a questo scempio?».

Casadio invita quindi i suoi contatti a firmare la petizione, in uno dei seguenti punti di raccolta: Latteria Brunella e Sabrina, gioielleria Marianne (angolo via Fiume Abbandonato), Tabaccheria Quadrifoglio (angolo via Rampina), caffe Matis,
l’erboristeria Biancospino, la Bottega del Borgo e nei banchetti previsti il venerdì dalle 20 alle 23.

Qui l’ultimo comunicato del Comune di Ravenna in cui giustificava gli abbattimenti.

Velostazione, dove le bici abbandonate vengono rimesse a nuovo e rivendute

L’attività gestita dalla coop sociale San Vitale impiega meccanici professionisti ma anche persone con disabilità per l’avviamento lavorativo

velostazione
I responsabili della velostazione premiati nel 2023 da Confesercenti

Bici vecchie, anche non funzionanti, riportate a condizioni efficienti per tornare in circolazione. È una delle attività della Velostazione di Ravenna, in piazzale Farini, adiacente alla stazione ferroviaria.

Oltre al parcheggio e al noleggio bici che sono attivi da una trentina d’anni, la cooperativa San Vitale dal 2021 ha aggiunto un negozio di vendita di velocipedi nuovi e usati e un’officina per le riparazioni. Chiunque abbia un guasto alla propria due ruote può trovare un meccanico, ma la Velostazione porta avanti anche un progetto di recupero di quei mezzi in disuso che riempiono cantine e garage. In particolare questa attività di ricondizionamento viene svolta da una decina di disabili in inserimento lavorativo con la supervisione di educatori e meccanici professionisti.

«Riceviamo bici in donazione da chi svuota la cantina, fa traslochi o si ritrova la bici di un parente che non la usa più oppure da Acer quando svuota gli scantinati di condomini delle case popolari – racconta Enrico De Sanso della coop San Vitale –. Per rimetterle in sesto non c’è un’urgenza di tempo e questo diventa un ottimo banco di prova per le persone con disabilità che imparano un mestiere. Di solito cerchiamo di utilizzare più possibile ricambi usati provenienti da altre bici non più recuperabili. Avendo ereditato il servizio di Riciclofficina della coop Villaggio Globale abbiamo un discreto magazzino di pezzi da cui attingere. Poi alla fine c’è il controllo del meccanico prima della messa in vendita». E la clientela non manca: «Il prezzo arriva al massimo attorno ai 120 euro e in certi periodi ne vendiamo anche 5-6 a settimana. Siamo in zona stazione e c’è molta richiesta di bici».

Nel tentativo di diffondere le capacità di riparare una bici, la Velostazione organizza anche dei laboratori con gli studenti delle superiori nel progetto Magliette Gialle promosso dal Comune: «Due volte all’anno facciamo dei corsi per i ragazzi a cui insegniamo come riparare le bici».

L’allerta meteo per temporali diventa arancione in (quasi) tutta la provincia

Previsti anche venti di burrasca. Le raccomandazioni del sindaco

Temporale Pioggia

Dalla mezzanotte di oggi, domenica 18 agosto, alla mezzanotte di domani, lunedì 19, sarà attiva un’allerta meteo arancione per temporali nel territorio di tutta la provincia di Ravenna (tranne nei comuni di Russi, Faenza e Brisighella, dove l’allerta sarà “solo” gialla).

Allerta gialla, in tutta la provincia, anche per criticità idraulica e vento.

Fino alla mezzanotte di oggi è valida l’allerta n. 107 emessa ieri, gialla per temporali.

Per la giornata di lunedì 19 agosto sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di “temporali intensi e persistenti, più probabili sul settore centro-orientale” – si legge nel testo -; inoltre sono previsti “venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) da nord-est con rinforzi o raffiche di intensità superiore, più probabili sulla fascia costiera e sulla fascia appenninica centro-occidentale. Le precipitazioni intense potranno generare rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua, con possibili superamenti della soglia 1”.

«Raccomando – dichiara il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, autorità comunale di protezione civile – di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia, della grandine e del vento o suscettibili di essere danneggiati; prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua ed evitare di accedere ai capanni presenti lungo gli stessi (se si allaga la golena il capanno deve essere evacuato); prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; non sostare in prossima di alberi in caso di vento forte».

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