lunedì
15 Settembre 2025

Impresa Ravenna: al De André battuta Grottazzolina. Sarà spareggio per la finale

La Consar vince nettamente gara2 contro la capolista della “regular season”

RAVENNA 6/04/2024.VOLLEY PALLAVLO Play Off A2, Gara 3. Consar Porto Robur Costa Ravenna Tinet Prata Di Pordenone 3 0.

Dopo aver perso giovedì sera gara 1 in trasferta, la Consar Ravenna in un “caldo” Pala De André supera 3-0 la Yuasa Battery Grottazzolina e si regala lo spareggio, mercoledì nelle Marche.

Si tratta della semifinale playoff del campionato nazionale di A2 di volley, con Ravenna che costringe a gara3 quella che è stata la capolista (quasi) incontrastata della “regular season”.

Dopo la sconfitta per 3-1 è arrivato dunque un 3-0 che è una grande dimostrazione di forza dei ravennati di coach Bonitta.

L’altra semifinale vede al momento in campo Porto Viro e Siena, con i toscani in vantaggio dopo la vittoria in gara1.

In palio c’è solo una promozione diretta nel massimo campionato di volley italiano.

Ravenna e Carpi vincono, ma il distacco sale a 4 punti per il ritiro della Pistoiese

Seconda rinuncia per i toscani e conseguente estromissione dal campionato con ricalcolo della classifica cancellando i punti conquistati dalle avversarie degli arancioni

Massimo Gadda (fotografia di Filippo Venturi dalla pagina Facebook del Ravenna Fc)Il Ravenna supera il Progresso con un poker in trasferta e il Carpi vince 3-0 contro la Sammaurese ma oggi, 14 aprile, il vantaggio della capolista emiliana sui romagnoli che inseguono di fatto passa da 2 a 4 punti per effetto di quanto accaduto a Pistoia. Lì infatti gli arancioni di casa non si sono presentati in campo contro il Sangiuliano ed essendo la seconda rinuncia della stagione (dopo quella contro il Fanfulla una settimana fa) è prevista l’estromissione della squadra dal campionato con il ricalcolo della classifica. Il Ravenna aveva conquistato 6 punti con i toscani mentre il Carpi ne aveva raccolti 4.

Le possibilità di promozione in serie C per il Ravenna si riducono al minimo (sale tra i professionisti la prima della classifica). Mancano tre partite alla fine della stagione e il margine di 4 punti è elevato, considerato anche i calendari che attendono le due squadre.

Rimborsi per trasferte fittizie, indagate due dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro

Licenziamento per due donne che avrebbero usato le credenziali di un superiore per assegnarsi a vicenda delle indennità di missione non svolte

smart working computerDue dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro di Ravenna, assegnate agli uffici amministrativi ai quali spetta l’accredito degli stipendi dei lavoratori dell’ente, sono accusate di essersi assegnate a vicenda delle indennità per trasferte di lavoro che in realtà non avrebbero fatto. Una delle due, una 60enne piemontese ma domiciliata nel forese ravennate, è già stata licenziata; l’altra, una 54enne anconetana residente a Forlì, dovrà lasciare il posto di lavoro dal prossimo luglio. Entrambe sono indagate in concorso per truffa aggravata. La notizia è riportata dai quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, in edicola oggi.

L’indagine è scattata in seguito alla segnalazione di un altro dipendente del medesimo ufficio il quale aveva realizzato che c’erano a suo avviso anomalie. Secondo quanto finora delineato dagli inquirenti, tra l’aprile del 2021 e il settembre del 2023 le due avrebbero usato le credenziali di un loro superiore per accedere al sistema con il quale è possibile caricare gli emolumenti legati alle missioni. Per la prima indagata si tratta di circa ottomila euro. Per la seconda indagata invece, gli importi esatti sono ancora al vaglio della magistratura.

Degrado e servizi scadenti per turisti e autisti nelle 4 stazioni delle corriere

Il consigliere comunale di opposizione Alvaro Ancisi passa in rassegna la situazione dei punti di sosta delle linee extraurbane (piazzale Moro, piazza Farini, circonvallazione Molino, Mirabilandia): una fotografia fatiscente dove mancano punti informazioni, sale d’attesa, servizi igienici, pensiline, tabelle orarie…

Piazzale MoroBisogna riqualificare le quattro stazioni delle corriere extraurbane a Ravenna perché sono in condizioni fatiscenti e ne servirebbe una stagionale per il periodo estivo a Marina di Ravenna. È la sintesi di un’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr).

Il decano dell’opposizione parte ricordando che nelle reti dei trasporti pubblici sono denominate stazioni delle corriere le infrastrutture che dispongono, generalmente, di un piazzale dove le corriere si fermano; un fabbricato viaggiatori con sala di attesa, biglietteria, tabelle orarie, bar e servizi igienici; un fabbricato veicoli che offre servizi agli autisti. «A Ravenna nessuno dei quattro principali punti di fermata somiglia però ad un’autostazione di qualità: piazzale Aldo Moro, piazza Farini/via Maroncelli, circonvallazione Molino, zona Standiana/Mirabilandia».

Ancisi segnala che, a causa di stazioni così deficitarie, alcune compagnie hanno deciso da tempo di utilizzare come fermata urbana il parcheggio del Pala De Andrè, altre alcuni distributori di benzina situati vicino alla tangenziale oppure ulteriori punti sparsi: «Semplici fermate, che non hanno niente di autostazione. Gli arrivi e le partenze dei trasporti extraurbani su gomma nella nostra città avvengono dunque in un caos indecifrabile, anche informativo, e con servizi inesistenti».

L’Agenzia Mobilità Romagnola (Amr) – di proprietà degli enti pubblici locali delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini – è la società che si occupa di progettare, organizzare e promuovere i servizi pubblici di trasporto in questi ambiti. «È dunque urgente che i tre enti si facciano carico di riorganizzare a Ravenna una rete delle autostazioni bus extraurbane che non sia più caotica, dispersiva e deficitaria, ma organica, efficiente ed esaustiva. Si potrebbe, ad esempio, sviluppare compiutamente e seriamente quelle del piazzale Aldo Moro e della zona Standiana/Mirabilandia, in quanto collocate in posizioni strategiche e fornite di spazi adeguati, e prendere in considerazione, per le stesse ragioni, la possibilità di istituirne una estiva a Marina di Ravenna».

Di seguito la ricognizione delle quattro stazioni così come riassunta da Ancisi.

PIAZZALE ALDO MORO
Attualmente le corse quotidiane che vi si fermano sono 25 e diminuiscono costantemente. Il nuovo edificio terminato nel 2018 avrebbe dovuto ospitare un bar, l’ufficio informazioni e una sala di attesa, ma non è mai entrato in funzione, subendo di conseguenza manomissioni e vandalismi. I bagni a pagamento sono spesso fuori servizio. Le tabelle orarie delle autolinee sono incomplete. Gli autisti in pausa non hanno spazi a disposizione. Nessun servizio informativo viene dato agli utenti in caso di ritardo delle corse o per problemi di servizio. Gli ascensori che portano al sottopassaggio ferroviario sono imbrattati o insudiciati e spesso fuori uso. Le bici abbandonate finiscono a pezzi prima di essere rimosse.

PIAZZA FARINI/VIA MARONCELLI
Una quarantina di corse feriali con nove box di fermata mischiati alle fermate obbligatorie di tutte le linee urbane. C’è una piccolissima sala d’attesa nella biglietteria di Start Romagna, a servizio però dei soli utenti e autisti propri. In tutti i box più recenti, le panchine sono prive della decorazione che le caratterizzava ed alcune hanno la copertura danneggiata.

CIRCONVALLAZIONE AL MOLINO
Si fermano 65 corse giornaliere feriali su un’area bus ristretta. Nella fasce orarie in cui avvengono cinque partenze contemporanee, la circolazione stradale si intasa finanche su via De Gasperi. Per i viaggiatori sono disponibili appena una pensilina e una panchina laterale. Mancano i servizi per gli autisti e una biglietteria. Come servizio informativo, oltre alle tabelle sugli orari delle corse, c’è una palina parlante che non fornisce informazioni in tempo reale. Al calar del sole, tutta la zona bus è al buio. Il vicino monumento alla Resistenza di Giò Pomodoro viene molto utilizzato come seduta per l’attesa, come portabiciclette e come maleodorante toilette a cielo aperto.

ZONA STANDIANA/MIRABILANDIA
Nel periodo estivo, molte autolinee nazionali fanno capo alla fermata Standiana, in diversi stalli molto distanti tra loro. Solo i box prossimi all’entrata di Mirabilandia offrono qualche servizio agli autisti e ai viaggiatori. In quelli di via Standiana non esistono pensiline, non sono segnalate tutte le corse in partenza, non è possibile acquistare biglietti, né ricevere informazioni su eventuali disservizi.

Il Pd presenta la lista dei 16 candidati al consiglio comunale, età media 46 anni

Nell’elenco figurano sei tra assessori e consiglieri uscenti. Il segretario comunale Boschetti: «Vogliamo migliorare Cervia»

Foto PresentazioneIl Partito democratico ha presentato la lista dei 16 candidati al consiglio comunale di Cervia, dopo l’approvazione all’unanimità della direzione comunale. Il segretario comunale, Mirko Boschetti, ha presentato i criteri di fondo: «Valorizzazione delle esperienze, innovazione, apertura a mondi e competenze diverse, rappresentanza di tutte le frazioni del cervese, e infine parità di genere. Una lista forte ed inclusiva». Compaiono sei consiglieri e assessori uscenti e novità provenienti dal mondo del sociale, della cooperazione, delle professioni e dello sport. Età media 46 anni.

Foto Presentazione 2«L’obiettivo comune che si pone la nostra lista – ha aggiunto Boschetti che compare al secondo posto – è quello di migliorare Cervia, renderla una città ancora più aperta, giusta, attrattiva, attenta ai bisogni dei singoli, e anche coraggiosa nell’affrontare politiche di visione che guardano ai prossimi 10-20-30 anni.  Dalla questione abitativa, che coinvolge tantissimi giovani cervesi e non solo, ai cambiamenti climatici, dai grandi progetti urbanistici all’innalzamento dei servizi di welfare».

Il candidato sindaco Mattia Missiroli si dice molto contento della composizione: «Unisce radicamento e conoscenza di tutto il territorio, rinnovamento ed esperienza amministrativa e professionalità specifiche di molte tematiche chiave per governare la città. Per me la squadra è un fattore fondamentale e certamente la qualità e pluralità delle persone proposte saranno preziosissime per la città e sono convinto possano trovare la fiducia dei nostri concittadini».

Di seguito la lista:

Achille Abbondanza– 51 anni, controllore di volo
Mirko Boschetti– 29 anni, funzionario, Segretario PD dell’Unione Comunale di Cervia
Federica Bosi–  42 anni, impiegata, Consigliera comunale con Delega
Michela Brunelli– 55 anni, Assessora
Samuele De Luca– 37 anni, avvocato, Consigliere comunale
Ivan Domeniconi– 34 anni, tecnico di campagna, vicepresidente Cab Comprensorio Cervese
Roberto Fabbrica– 51 anni, ingegnere impiegato in azienda di telecomunicazioni
Federica Ferdani– 48 anni, avvocato, membro CDZ Castiglione di Cervia
Yano Giovannini– 52 anni, avvocato
Francesca Luccarini– 46 anni, impiegata, membro CDZ Milano Marittima
Bianca Maria Manzi– 38 anni, Assessora
Michele Mazzotti– 32 anni, impiegato, Capogruppo PD in Consiglio Comunale
Patrizia Petrucci– 70 anni, pensionata, Consigliera comunale con Delega al Verde e Cervia Città Giardino
Daniela Poggiali– 64 anni, pensionata, Amministratore unico di ASP Santa Sofia
Jasmina Estela Portero– 41 anni, impiegata, ex membro CDZ Villa Inferno-Montaletto
Valter Turci– 71 anni, pensionato, Consigliere società sportiva Del Duca-Grama

Il Ravenna in trasferta contro l’ex Selleri, con l’incognita Pistoiese sullo sfondo

L’inseguimento dei giallorossi al Carpi capolista passa dalla gara di Corticella contro il Progresso mentre gli emiliani saranno in trasferta contro la Sammaurese. Ma se gli orange toscani non si presenteranno in campo contro il Sangiuliano bisognerà riscrivere la classifica e il Ravenna finirebbe a -4 dalla vetta

Foto Di Filippo Venturi
Foto di Filippo Venturi

Reduce dall’entusiasmante vittoria in casa nel derby contro il Forlì, davanti a 3.500 spettatori, il Ravenna di Massimo Gadda torna in campo il 14 aprile all’inseguimento del Carpi. I giallorossi, infatti, sono al secondo posto a due punti dagli emiliani e mancano 4 partite alla fine della stagione (solo la prima in classifica accede direttamente alla serie C). Prima e seconda della classe giocheranno in trasferta nella 31esima giornata.

I giallorossi dovranno affrontare il Progresso (0-0 all’andata) che, proprio domenica scorsa a Carpi, è stato sconfitto di misura. Gara che si disputerà al Biavati di Bologna, campo del Corticella, preso in affitto dai rossoblu che vedono il proprio impianto occupato dal prestigioso torneo giovanile Tassi. Una trasferta non lontana che con tutta probabilità vedrà un elevato numero di tifosi giallorossi presenti a sostenere i leoni, superato infatti grazie all’intercessione della società l’impasse iniziale sul prezzo dei biglietti. Il Carpi dovrà affrontare la Sammaurese.

Il Progresso tra le squadre in lotta per salvarsi è quella che sta dimostrando il migliore stato di forma ed il tecnico Vullo sta guidando i suoi all’inseguimento di una salvezza diretta senza passare dai playoff che, per una neopromossa, sarebbe una vera e propria impresa sportiva. Tre punti più in alto del Progresso in classifica, al tredicesimo posto che vorrebbe dire playout, c’è proprio la Sammaurese che attende il Carpi.

Faro del Progresso che fronteggerà il Ravenna non può che essere Alfonso Selleri, oltre 600 presenze in carriera di cui 120 in giallorosso indossandone la fascia da capitano e guidandolo prima alla promozione in serie C nella stagione 2017/18 poi per tre stagioni tra i professionisti fino ad un indimenticabile playoff per la serie B contro la Feralpisalò. Selleri è anche il top scorer del Progresso con 7 reti segnate e 4 assist a referto. Attenzione anche alla difesa dei padroni di casa che, tra le squadre del gruppo di coda, è la meno perforata.

In casa giallorossa la settimana è stata segnata dal brutto infortunio di Pavesi che durante l’allenamento di mercoledì ha riportato la rottura del tendine d’Achille. Fuori dai giochi anche Magnanini che lamenta un problema ai tendini dei flessori e che sarà sottoposto in settimana a nuovi esami strumentali. Buone notizie invece dal punto di vista disciplinare, accolto il ricorso sulla squalifica di Rrapaj, il capitano al pari di Marino e Rossi ritornerà così a piena disposizione di Mister Gadda candidandosi fin da subito per una maglia da titolare. Prima convocazione per il giovane attaccante della juniores Castellacci classe 2007.

Ma su tutto pende l’incognita Pistoiese. Dieci giorni fa è stato arrestato Maurizio De Simone, garante dimissionario del trust arancione e di fatto il patron della società, e la squadra – non avendo le condizioni necessarie per partire – una settimana fa ha rinunciato alla trasferta di Lodi, rimediando la sconfitta a tavolino contro il Fanfulla, un punto di penalizzazione e una multa in quanto prima volontaria rinuncia. Il regolamento prevede che dopo la seconda rinuncia arriva l’esclusione dal campionato. Quindi se la formazione toscana non si presenterà in campo – in casa contro il Sangiuliano City – verrà esclusa dal torneo e bisognerà riscrivere la propria classifica. Il Ravenna scivolerebbe da -2 a -4 rispetto al Carpi perché i giallorossi hanno fatto bottino pieno in due gare con la Pistoiese mentre gli emiliani solo 4 punti.

Dopo 4 risse in 4 mesi, la questura chiude una discoteca per 15 giorni

La polizia ha disposto la chiusura della discoteca Boing di Ravenna per 15 giorni dopo diversi episodi di violenza al suo interno e nei pressi del locale. I gestori scrivono su Facebook: «Siamo costretti a riposare»

416059436 876946457773606 7103363723814074177 NLa discoteca Boing di Ravenna dovrà restare chiusa per 15 giorni a partire da ieri, 12 aprile, per ordine della polizia. Il questore Lucio Pennella, infatti, ha disposto il provvedimento dopo ripetuti episodi di violenza all’interno e nei pressi del locale ospitato dalla Cà del Ballo in via Dismano. In particolare si sono verificate quattro risse nell’arco di quattro mesi.

Il provvedimento di chiusura è stato adottato a seguito di un’attività istruttoria avviata dalla divisione di polizia amministrativa della questura di Ravenna su proposta dei carabinieri. «Questi gravi episodi, ripetuti e non occasionali, costituiscono seri motivi di allarme per la collettività ed un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica».

Sulla pagina Facebook del locale è comparso questo post: «Purtroppo questo weekend “dobbiamo riposare”! Così hanno deciso. Ci spiace ma non dipende dalla nostra volonta! Ci rivediamo presto!».

«Con fotovoltaico o con le torri Hamon, il problema dell’ex Sarom è l’inquinamento»

Il consigliere comunale Alberto Ferrero (Fdi) interviene nel dibattito sui manufatti che Eni sta demolendo

Eni venderà l'area ex Sarom all'Autorità portuale per 6,4 milioni di euro (foto Andrea Garavini)«Quello che mi sarei aspettato dall’amministrazione comunale sarebbe stato di pretendere, indipendentemente dall’utilizzo che di quella zona verrà fatto, che la proprietà riportasse quel terreno alla sua iniziale salubrità». Sono le parole di Alberto Ferrero, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Ravenna, a proposito dell’area ex Sarom dove è in corso la demolizione delle torri Hamon da parte di Eni che ne è proprietaria in vista della cessione all’Autorità portuale che ne farà un campo fotovoltaico.

Secondo il consigliere comunale di Fdi non è corretto chiedere un pronunciamento della Soprintendenza: «L’unico ente che avrebbe potuto chiederne una salvaguardia, tramite una interlocuzione con la proprietà, sarebbe stato il Comune sulla cui sensibilità in materia nutriamo, tuttavia, qualche dubbio vedendo come “valorizza” le mura cittadine ridotte ormai a ruderi. Pensare quindi ad un suo reale interessamento alle vestigia industriali di Ravenna sarebbe utopico».

Nelle intenzioni passate del Comune i 25 ettari della ex raffineria sarebbero dovuti o potuti diventare un parco, poi solo relativamente di recente è stato deciso di trasformarlo in un campo fotovoltaico. «Considerando tuttavia la necessità di guardare anche ai prossimi decenni, non sappiamo come cambierà la demografia della nostra città e non è escluso che quella zona, ora in periferia, possa essere compresa in un ambito urbano. Il risultato è che quando il campo fotovoltaico sarà ipoteticamente dismesso, quella zona continuerà ed essere inquinata».

A Roncalceci un ponte su un fosso ancora chiuso al traffico un anno dopo l’alluvione

La segnalazione del comitato cittadino per via Pugliese: per raggiungere Ravenna occorre allungare il tragitto

Ponte Via PuglieseIn via Pugliese a Roncalceci, frazione del comune di Ravenna, c’è un ponte di circa tre metri su un fosso di scolo che è chiuso al traffico da quasi un anno. L’interruzione al transito venne imposta al momento dell’alluvione di maggio 2023 e da allora è ancora così. Il comitato cittadino sottolinea che numerose segnalazioni sono rimaste inascoltate.

«I cittadini sono arrabbiati – si legge nella nota del comitato –. Va ricordato che il ponte compare nell’elenco delle opere di urgenza stilato dal comune di Ravenna e già finanziato dalla struttura commissariale, il cui ripristino, se i tempi dichiarati fossero stati rispettati, doveva essere già stato attuato e concluso entro il 2023».

La chiusura del ponte interrompe una strada secondaria, ma uno dei collegamenti tra la zona di Roncalceci, i paesi limitrofi e soprattutto verso la città di Ravenna. «Assurdo e poco funzionale obbligare i cittadini a transitare sulla via  Ravegnana, appesantendo una strada già assai trafficata e pericolosa, o passare da Russi. Senza parlare poi del costo economico ed ambientale a cui si sottopongono i cittadini: tempi più lunghi, più strada, più carburante più denaro, più inquinamento».

Il Ravenna Festival stava preparando un evento alle torri Hamon: musica e proiezioni

Gli organizzatori della kermesse erano al lavoro per uno spettacolo da inserire nell’edizione 2025 nell’area ex Sarom dove Eni sta demolendo i manufatti. Il direttore artistico Franco Masotti: «Sono un bene collettivo, appartengono alla collettività e la città doveva essere coinvolta nella decisione»

I lavori di abbattimento delle torri Hamon nell'ex Sarom (foto Andrea Garavini)La demolizione delle torri Hamon è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche nell’ambiente culturale ravennate. In particolare, c’è (o forse, a questo punto, c’era…) un progetto del Ravenna Festival che nel 2025 avrebbe dovuto coinvolgere le ex torri di raffreddamento della Sarom. «Avevamo pensato a una sorta di “requiem” – ci conferma Franco Masotti, della direzione artistica del Festival – con grandi proieizioni sulle torri e una colonna sonora appositamente realizzata. Ora dobbiamo capire se sarà ancora possibile, ma visto come stanno procedendo le demolizioni…».

Masotti, da sempre attento osservatore anche del paesaggio ravennate, sui social non aveva usato mezzi termini: «Il disprezzo che questa città dimostra per la “modernità”, la sua stessa storia – operaia, industriale e che fa sì che si perda ogni memoria di ciò che l’ha contraddistinta come unica nella contrapposizione tra antico e moderno (e che tanto colpí e comprese tra gli altri- Michelangelo Antonioni) – è davvero irredimibile, irrimediabile, irridente di una sensibilità estetica altrimenti ben diffusa nell’Europa nostra contemporanea».

«Quello che dispiace – aggiunge Masotti, contattato al telefono – è la modalità con cui si è arrivati alla demolizione, il fatto che sia avvenuto tutto così all’improvviso, senza informazioni esaurienti, senza il coinvolgimento della città. Sono consapevole che non si tratta di San Vitale, ma le torri sono un simbolo del grande passato industriale di Ravenna e dal punto di vista estetico sono architettonicamente di grande interesse, come confermano architetti e urbanisti. Stiamo parlando di skyline, di paesaggio, quindi qualcosa che ci appartiene, un bene simbolico che diventa anche collettivo. Non può essere definita solo una questione tra privati – conclude -, le istituzioni devono avere qualche interlocuzione con Eni o Autorità Portuale. E non è accettabile che la Soprintendenza ancora non sia intervenuta».

Bagnini romagnoli a Roma alla manifestazione per il riordino delle concessioni

I Comuni costieri hanno fissato il 31 dicembre 2024 come termini per le aste, ma si attende la mossa del governo che ancora parla di trattative con la Commissione europea

Spiaggia OmbrelloneUna delegazione delle cooperative balneari romagnole ha preso parte alla manifestazione di giovedì 11 aprile a Roma, organizzata da Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, dove il settore è tornato a ribadire la preoccupazione per le vicende del rinnovo delle concessioni e delle evidenze pubbliche imminenti. I Comuni costieri, viste le norme attuali, hanno dovuto darsi come termine per lo svolgimento delle aste il 31 dicembre 2024. «Senza una legge di riordino adeguata – si legge in un comunicato di Legacoop Romagna –, siamo sempre più vicini al caos normativo ed economico, perché il sistema pubblico e il mondo privato non possono affrontare in modo ordinato e omogeneo la messa a bando delle concessioni in queste condizioni».

Nel Tavolo tecnico di mercoledì l’Esecutivo ha confermato il proprio impegno nel continuare la trattativa con la Commissione europea sul tema della scarsità della “risorsa spiaggia” e delle concessioni demaniali. «Troppo poco, troppo tardi. Siamo ormai fuori tempo massimo per dare alla categoria garanzie per il proprio lavoro. Servono provvedimenti urgenti e condivisi che ormai sono indifferibili e rendono evidente come il Governo debba passare dalle parole ai fatti. Ormai da troppo tempo le imprese vedono inibita la propria volontà di investire per migliorare la rete di servizi offerti ai turisti, che ci caratterizza in positivo».

Un ciclista è stato investito da un furgone ed è morto sul colpo

Incidente in via Lugo verso le 22 del 12 aprile

In un incidente stradale avvenuto a Faenza nella tarda serata di ieri, 12 aprile, ha perso la vita un 45enne di origini senegalesi residente a Solarolo. Verso le 22 l’uomo pedalava su una bicicletta lungo via Lugo dalla via Emilia verso Lugo ed è stato tamponato da un furgone Fiat Ducato guidato da un trentenne di origini romene. La morte è avvenuta sul colpo: i soccorsi del personale sanitario sono stati inutili. L’impatto fra furgone e bici si è verificato nei pressi del civico 160 e sembrerebbe che entrambi viaggiassero verso Lugo, con il furgone che avrebbe quindi colpito alle spalle il ciclista che dopo l’urto è finito nel fosso a lato della carreggiata. I rilievi sono stati svolti dal personale del nucleo Infortunistico del comando della polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina.

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