mercoledì
24 Dicembre 2025

Tra gli azzurrini campioni d’Europa anche un 17enne di Savio

Matteo Lontani, centrocampista della Juve (ex Cesena), nell’Italia Under 17 che ha vinto il titolo continentale

Matteo Lontani Italia Under 17
La festa dell’Italia Under 17 in una foto postata su Instagrama da bomber Camarda. Lontani è riconoscibile, in alto, con i capelli ricci molto voluminosi

Tra gli azzurrini campioni d’Europa con l’Italia Under 17 del calcio c’è anche un 17enne di Savio di Cervia. Si tratta di Matteo Lontani, centrocampista della Juventus (allenato quest’anno nell’Under 17 da un altro ravennate, Claudio Rivalta), nato il 26 marzo 2007 a Ravenna da papà Marco e mamma Yaquelin, a cui deve le sue origini cubane.

Lontani è entrato in campo al 79′ nella finale contro il Portogallo, vinta dall’Italia 3-0 grazie a una doppietta di bomber Camarda e al gol dopo pochi minuti realizzato da Coletta.

Matteo Lontani
Matteo Lontani

«Essere qui – aveva dichiarato Lontani sul sito della Figc a inizio torneo – è il coronamento di un sogno. Per me, che vengo da un piccolo paesino, è qualcosa di incredibile. La Nazionale era un obiettivo ma, non avendo mai avuto la fortuna di far parte di questo gruppo in precedenza, non mi aspettavo una chiamata che, invece, è arrivata».

Lontani ha iniziato a giocare a calcio a 6 anni nel Savio, prima di entrare a far parte del settore giovanile del Cesena nell’estate del 2015. Dopo sei stagioni, la decisione di fare il salto, approdando nella sua squadra del cuore, la Juventus. Con l’Under 17 è impegnato nei play-off scudetto, con i bianconeri attesi dai quarti di finale contro il Bologna.

Infortunio al ristorante: 30enne si ferisce al braccio con un macchinario in cucina

I vigili del fuoco hanno lavorato per liberare il lavoratore dall’attrezzo e consentire i soccorsi del 118

Infortunio sul lavoro alla trattoria Portolano in centro a Ravenna nel pomeriggio di oggi, 5 giugno. Verso le 17.30 un uomo di circa trent’anni ha riportato ferite gravi a un braccio mentre stava utilizzando un macchinario in cucina. Al momento non è noto che tipo di macchinario fosse. I vigili del fuoco, allertati dal 118, hanno lavorato a lungo per liberare il ferito dal macchinario e consentire i soccorsi del personale sanitario. Secondo quanto si apprende il lavoratore è stato trasportato in ospedale per le cure del caso, non è in pericolo di vita ma non sono ancora note le conseguenze per l’arto ferito. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici della Medicina del Lavoro dell’Ausl e la polizia locale locale che ha chiuso al transito la via Agnello per consentire la permanenza dei mezzi di soccorso.

Sapir approva il bilancio del 2023 con un utile superiore agli 8 milioni

Il patrimonio netto del gruppo sale da 127,044 a 133,072 milioni, oltre 17 quelli spesi in investimenti nell’ultimo anno

 

RAVENNA 04/05/2017. FOTO AEREE SAPIR

Arriva dal gruppo Sapir la comunicazione del bilancio dell’esercizio 2023, approvato nel corso di assemblea tra soci di Sapir che ha visto anche la redazione di una relazione sulla gestione degli Amministratori.

Allo scorso 31 dicembre il bilancio chiude con un utile d’esercizio di 8,508 milioni di euro. Facendo riferimento alla stessa data, il bilancio consolidato presenta un valore della produzione di 80,250 milioni di euro e un utile d’esercizio di 8,771 milioni di euro. L’accelerata vede un incremento del patrimonio netto del gruppo da 127,044 a 133,072 milioni. Una crescita che guarda agli interesse di tutti gli azionisti, tra i quali i soci pubblici costituiscono la maggioranza.

La movimentazione complessiva di merci e prodotti liquidi dei terminal del Gruppo si è assestata nell’ultimo anno intorno ai 3 milioni di tonnellate e sono stati effettuati dall’azienda investimenti per circa 17,4 milioni di euro.

«Il 2023 è stato influenzato da eventi straordinari che hanno portato un decremento dei traffici, ma si evidenzia l’inizio di attività atte a diversificare ulteriormente le merceologie trattate dal Gruppo: l’automotive, che fungerà da volano per creazione del terminal in Trattaroli destra e la creazione, con un importante armatore, di un consorzio che offre servizi innovativi utile a reperire maggiori traffici» comunicano dalla società nella nota di presentazione del bilancio.

Torna a Marina di Ravenna il “Raduno Epocale” degli appassionati del Volley

Campioni, professionisti e amatori della pallavolo avranno la possibilità di ritrovarsi venerdì 7 giugno per una cena all’insegna dello sport

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Raduno 2016 – fotografia di Daniel Ricci

Il Bagno Marinamore di Marina di Ravenna si prepara ad ospitare venerdì 7 giugno il quinto “Raduno Epocale” del mondo del volley. Una tradizione nata nel 2004 e riproposta con cadenza quadriennale in occasione delle olimpiadi, con l’unica eccezione nel 2020.

Il comitato organizzatore si è impegnato, come consuetudine, a rintracciare i pallavolisti e le pallavoliste in maglia ravennate di ogni epoca, per radunarli a cena con «un menù alla buona e una serata che si annuncia emozionante e ricca di sorprese», come comunicato dall’associazione “Bagherpersempre”, organizzatrice della serata e promotrice dell’attività pallavolistica dei giovanissimi con difficoltà. Più di 300 le adesioni già pervenute, dai grandi campioni ai semplici amatori, passando per allenatori, arbitri, volontari, medici e fisioterapisti e ogni altra figura della pallavolo ravennate.

Alle ore 20 verrà scattata la “foto epocale” del raduno, per immortalare la presenza di tutti gli appassionati del settore.

La giovane «avvocato» che vuole ridare vita al territorio, tra eventi e tipicità

Diletta Principale (centrodestra), alla prima esperienza in politica, corre per la poltrona di sindaca di Bagnacavallo: «Non ho tessere, ma voto Forza Italia»

Diletta Principale

A Bagnacavallo nel weekend dell’8 e 9 giugno si vota per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. Circa 12.500 persone (su 16mila residenti) chiamati alle urne per decidere chi governerà dopo il decennio di Eleonora Proni.

Sono due le liste che appoggiano l’avvocata Diletta Principale nella corsa a sindaca. È stata Forza Italia a individuarla come candidata e il resto della coalizione ha accettato la proposta. Nella lista di Fratelli d’Italia figurano esponenti del partito di Giorgia Meloni (Gianfranco Rambelli capolista), mentre gli esponenti di Fi e Lega sono nella lista che porta il nome di Principale (primo nome quello di Franco Zannoni).

In vista delle elezioni amministrative, abbiamo intervistato i nove candidati sindaci dei tre comuni sopra i 15mila abitanti (Lugo, Cervia, Bagnacavallo). Le domande sono uguali per tutti e i vari candidati hanno preferito rispondere per iscritto. Dopo aver già pubblicato lughese e cervesi, ora è il turno dei bagnacavallesi. Di seguito potete trovare l’intervista a Principale.

Nome e cognome: «Diletta Principale».
Data e luogo di nascita: «Il 5 giugno 1993 a Lugo, ma risiedo a Bagnacavallo».
Titolo di studio: «Laureata in Giurisprudenza».
Lavoro: «Avvocato, lo preferisco ad avvocata o avvocatessa».
Reddito dichiarato nel 2023: «160mila euro».
Auto: «Audi Q2».
Hobby: «Padel e passione per il vino».
Orientamento religioso: «Atea, ma condivido pienamente i principi ed i valori cristiani della civiltà occidentale».

Da quanto si occupa di politica, quali tessere ha avuto e ha attualmente? Quali incarichi ha ricoperto in passato e per quali partiti?
«Non mi sono mai occupata di politica attivamente; ma il mio percorso di studio mi ha consentito di acquisire competenze tecniche legislative ed amministrative. Questa è la mia prima esperienza in ambito politico che mi vede candidata a sindaco per Bagnacavallo. Non sono attualmente tesserata in alcun partito e mai lo sono stata».

Se viene eletta, tra cinque anni cosa ci sarà a Bagnacavallo che non c’è ora?
«Mi auspico che tra 5 anni Bagnacavallo torni ad essere una città viva e ricca di eventi. Auspico, altresì, che sia terminato il sottopasso e lo svincolo autostradale sulla San Vitale, nonché una solida sicurezza sul territorio comunale».

Alluvione: ci sono state responsabilità degli amministratori locali? Da sindaca come favorirà la ricostruzione e come cercherà di evitare che possa succedere di nuovo?
«Non spetta a me giudicare le eventuali responsabilità giuridiche dell’amministrazione e dell’ente regionale. La magistratura e la giustizia seguiranno il loro corso. Gli amministratori locali hanno esclusivamente il compito di riferire all’ente preposto – nel caso di specie la Regione – circa eventuali criticità a livello di manutenzione e mantenimento degli alveoli fluviali e dei loro corsi d’acqua. Non potendo sapere se l’amministrazione locale abbia effettivamente adempiuto a ciò, nonché a sollecitare interventi fattivi, non posso attribuire alcuna specifica colpa al Comune. Diversamente, competono al Comune la manutenzione dell’impianto fognario e la pulizia degli scoli lungo il marciapiede. Per quanto mi riguarda, in caso di eventuale nuova alluvione – che tutti noi scongiuriamo – penso che una necessaria ed urgente opera debba essere quella relativa alla manutenzione e pulizia delle fogne cittadine, nonché della messa in opera delle casse di laminazione. Si renderà fondamentale e necessario, stante le nefaste esperienze dello scorso anno, istituire dei tavoli con gli enti regionali, la Provincia e l’organo commissariale».

Post-alluvione a parte, qual è la prima emergenza di cui crede ci si debba occupare?
«La mia priorità sarà un’opera di rivitilizzazione del territorio, attraverso l’organizzazione di eventi che abbiano anche oggetto i nostri prodotti locali e la valorizzazione del nostro polo produttivo commerciale e industriale con conservazione e incentivi per la cultura».

Qual è l’eccellenza di Bagnacavallo che ancora non è stata abbastanza valorizzata?
«I prodotti agricoli e alimentari».

Il peggior errore della sindaca Proni e il maggior merito che le riconosce?
«Non mi ergo a giudicante ma ritengo che, seppure presumibilmente in buona fede, sia stata svolta una politica incentrata sulla conservazione del patrimonio urbanistico e del verde che ha procurato una immobilità economica e di iniziativa di investimento da parte dei privati a discapito della circolazione del mercato e dell’economia della comunità. Il merito che deve assolutamente essere riconosciuto alla giunta Proni è l’attenzione alla cultura».

La data più importante da festeggiare del calendario civile italiano.
«Il 2 giugno, festa della Repubblica».

Toponomastica: quale via o piazza manca nella sua città? A chi vorrebbe dedicarne una?
«Intitolerei nuove vie o piazze a Walter Medri, bagnacavallese di acuto ingegno, purtroppo scomparso nel 2019, che per le sue scoperte ed invenzioni deve essere considerato un orgoglio per la nostra comunità».

Cosa voterà alle Europee? E chi ha votato alle ultime Politiche?
«Alle politiche ho votato Forza Italia e per le Europee non ho dubbi: voterò per Rosaria Tassinari di Forza Italia, che mi ha sostenuto durante tutta la campagna elettorale e che ha a cuore il nostro territorio romagnolo, avendo servito per 10 anni in qualità di sindaco il comune di Rocca San Casciano, e che porta tuttora all’attenzione della politica nazionale le problematiche del nostro territorio».

La piscina di Solarolo riapre dopo un lavoro di ripristino da 300mila euro

Gli interventi sono stati finanziati dal Ministero dello Sport. Un secondo stralcio dei lavori è previsto in l’autunno

Piscina Grande

Riaprirà sabato 22 giugno la piscina comunale di Solarolo, dopo lo stop causato dai danni alluvionali. Dopo l’ultima verifica sul completamento dei lavori il Comune e i gestori dell’impianto (NuotoSubFaenza/CogiSport) hanno concordato la riapertura al pubblico della Piscina Comunale per la stagione estiva.

L’impianto sportivo (composto da tre vasche, campi da beach e relativi impianti di trattamento acque, pannelli solari e spogliatoi) era diventata uno dei luoghi simbolo della devastazione prodotta dall’alluvione del maggio 2023 e i lavori di ristrutturazione hanno richiesto un investimento di 300mila euro, ed è stato reso possibile dal contributo ricevuto dal Ministero dello Sport.

Un secondo stralcio dei lavori (per un importo di 220mila euro) potrà essere avviato a fine stagione, grazie alle risorse assegnate con firma del Commissario straordinario in accordo con la Regione lo scorso maggio. Il nuovo intervento servirà per la riqualifica dell’edificio bar e ristoro, che è comunque già operativo nell’area esterna della struttura.

Piscina Piccola

Al Parco Teodorico cinque serate da vivere con tutta la famiglia

Tornano le “Green Nights” di Coldiretti e Campagna Amica tra grigliate a kilometro zero, mercati contadini e laboratori per i più piccoli

19 01 31 Foto Mausoleo Di Teodorico In Rosa

Dopo il successo dell’edizione primaverile, tornano tra giugno e luglio le “Teodorico Green Nights”, 5 appuntamenti per passare una serata con la famiglia tra creatività, musica e buon cibo nel cuore verde di Ravenna. Ogni serata sarà accompagnata da una grigliata a kilometro zero (a partire dalle 19) e dal Mercato degli Agricoltori di Campagna Amica Ravenna.

Si parte martedì 11 giugno, con la Festa di fine anno scolastico, dalle 17 alle 23. Per i più piccoli saranno disponibili diverse occasioni di intrattenimento gratuito, come il rito della smielatura con l’apicoltore Max Fabbri, il laboratorio di ceramica con Antonella Amaretti, quello di mosaico con Nadia Quadrelli e il laboratorio creativo di sostenibilità ambientale gestito dall’associazione “Tra le Nuvole”. Negli spazi del parco saranno predisposti anche dei giochi gonfiabili, l'”agri-griglia” e il mercato contadino.

Martedì 18 giugno l’appuntamento è con Agri-griglia by night: una grigliata al chiaro di luna accompagnata dal mercato, dalle 18 alle 23. Si replica il 24 e il 25 giugno, con Agri-griglia e musica (sempre dalle 18 alle 23), dove la cena e le compere saranno affiancate dai concerti di fine anno degli allievi del Centro Mousikè.

La chiusura è in programma martedì 2 luglio, con La notte gialla (18-23) che vedrà protagoniste le aziende agricole di Coldiretti Campagna Amica, in una serata dedicata alle produzioni a km0 e le eccellenze enogastronomiche del territorio. Non mancherà come sempre l’agri-grigliata sotto le stelle.

Le serate sono organizzate grazie alla collaborazione tra Coldiretti Ravenna, Campagna Amica, Cooperativa San Vitale e Ristoro Teodorico. È possibile prenotare la grigliata al numero 342 0781133.

Torna l’appuntamento con Murubutu e Moder a Galeata, rimandato a causa del maltempo

Dopo il rinvio del 25 maggio, il concerto in “tre atti” viene riconfermato per domenica 30 giugno all’Abbazia di Sant’Ellero a Galeata

MURUBUTU & MOON JAZZ BAND
Murubutu & Moon Jazz Band

È stato riprogrammato l’appuntamento con Murubutu, Moder, Luisa Cottifogli e Enrico Guerzoni dopo il rinvio dello scorso 25 maggio a causa del maltempo. La nuova data da segnare in calendario è domenica 30 giugno, sempre all’Abbazia di Sant’Ellero a Galeata.

Il concerto “in tre atti” si inserisce nell’ambito degli otto incontri di Romagna in fiore, la rassegna con cui Ravenna Festival ha invitato il pubblico a riscoprire in maniera green gli splendidi paesaggi e le vivaci comunità della Romagna con eventi gratuiti.

Alle 16 Moder si presenterà “tra tasti, corde e pelli” con la partecipazione del Quartetto d’archi elettrici de La Corelli; a seguire, Murubutu lascerà che i fermenti dell’hip hop incontrino le origini rivoluzionarie del jazz con la complicità della Moon Jazz Band.

Alle 12 all’interno dell’Abbazia Luisa Cottifogli e il violoncellista Enrico Guerzoni proporranno invece Il Santo guaritore, un viaggio tra musica sacra e popolare.

Quanti già iscritti all’appuntamento previsto a maggio riceveranno comunicazione diretta della riprogrammazione all’email utilizzata in fase di registrazione.

 

Aperture straordinarie degli uffici comunali per rinnovare la tessera elettorale

Attivato anche uno sportello provvisorio in via Massimo D’Azeglio

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In vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno sono state predisposte delle aperture straordinarie degli uffici per il rinnovo della tessera elettorale: sarà possibile richiedere il duplicato della tessera elettorale allo sportello polifunzionale di viale Berlinguer 30 negli orari consueti (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.30), nelle sedi degli uffici decentrati di via Maggiore 120 e via Aquileia 13 (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30, martedì e giovedì anche dalle 14 alle 17); e a Sant’Alberto, Mezzano, Piangipane, Roncalceci, San Pietro in Vincoli, Castiglione e Marina di Ravenna dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30.

Ai normali orari di apertura si affiancano le  aperture straordinarie previste allo sportello di viale Berlinguer venerdì 7 giugno fino alle 18, sabato 8 fino alle 23 e domenica 9 dalle 7 alle 23; in via Massimo D’Azeglio 2 sabato 8 e domenica 9 giugno dalle 8 alle 14; negli uffici decentrati di città (via Maggiore 120 e via Aquileia 13) e negli uffici decentrati di Mezzano, San Pietro in Vincoli e Marina di Ravenna sabato 8 e domenica 9 giugno dalle 8 alle 20 e negli uffici decentrati di Sant’Alberto, Piangipane, Roncalceci, Castiglione di Ravenna sabato 8 e domenica 9 giugno dalle 8 alle 14.

Per rinnovare la carta sarà sufficiente presentarsi allo sportello con la tessera esaurita esibendo un documento di identità personale e la tessera elettorale esaurita, se si chiede il rinnovo per conto di terzi serviranno invece la fotocopia di un documento di identità del diretto interessato, la tessera elettorale esaurita e la delega al ritiro del duplicato, firmata e non autenticata.
In caso di smarrimento o furto del vecchio documento elettorale va compilata e sottoscritta dal diretto interessato una domanda su modulo prestampato disponibile agli sportelli stessi o scaricabile online. da  Se la tessera è deteriorata, il cittadino deve riconsegnare quella in suo possesso.

In vista delle imminenti elezioni è stato aperto un ulteriore sportello in via Massimo D’Azeglio 2, attivo fino a venerdì 7 giugno dalle 8 alle 13.

Infortunio al porto, un operaio 72enne ravennate ricoverato in prognosi riservata

L’uomo è stato colpito da un grosso tubo di plastica e trasferito d’urgenza al Bufalini per via delle gravi lesioni riportate al torace

Il terminal container del porto di Ravenna (foto da pagina Facebook di Ap)

Grave infortunio al porto nella giornata di lunedì (4 giugno). A restare gravemente ferito, un lavoratore di un’azienda edile impegnata nei lavori in appalto all’interno del porto di Ravenna. Segnalano l’accaduto i sindacati, in una nota stampa condivisa tra Cgil, Cisl e Uil che esprime preoccupazione e vicinanza all’operaio.

A riportare maggiori dettagli sulla vicenda l’edizione di oggi del Corriere Romagna, che identifica nell’operaio ferito un 72enne di origini italiane, residente in provincia di Ravenna. Secondo quanto ricostruito dai medici del lavoro, al momento dell’incidente l’uomo stava lavorando alla ristrutturazione di un cantiere in Largo Trattaroli quando è stato colpito da un grosso tubo in plastica che, dopo essersi staccato dalla macchina operatrice che lo trasportava, è rotolato a terra finendo con il travolgere l’operaio. Le cause dell’incidente restano ancora da accertare. Viste le grave lesioni riportate al torace, l’uomo è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Bufalini di Cesena, dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata.

Al momento, l’area del cantiere interessata dall’infortunio è stata interdetta e riaprirà solo dopo il via libera degli ispettori della Medicina del Lavoro.

La sinistra riparta dal circolo dei repubblicani

Di come la fine della politica locale ha prodotto in Romagna la scena culturale più frizzante e duratura dell’ultimo ventennio: gli ex circoli di paese

Pri San Zaccaria

Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei oppure dimmi chi sei che facciamo prima. Non so se avete presente quelle persone che di tanto in tanto online scrivono status (di solito è Facebook, ma in fondo tutto il mondo virtuale è Paese Reale) tipo “SE QUALCUNO TRA I MIEI AMICI FACEBOOK HA VOTATO FRATELLI D’ITALIA È PREGATO DI RIMUOVERMI DAI CONTATTI”. Io li trovo tutti così perché voto a sinistra e la mia filter bubble funziona in un certo modo, ma esiste ovviamente anche il viceversa e la gente che non vuole avere a che fare con i pidioti, o comunque chiamino ora quelli che votano Pd. È figo vederlo succedere in astratto perché ci racconta molto di quello che sono i rapporti umani: te ne stai su internet e scegli di avere a che fare solo con persone che rispondono a certi criteri umani di affinità – e poi, di solito, passi il tempo a litigarci e pensare che questa gente non capisca un cazzo di nulla. Voglio dire, quando cresci in un paesello, e lavori nel mondo normale e tutto il resto, ti capita spesso di avere rapporti di amicizia fraterna e affinità umana con gente che ha votato a destra per tutta la vita, e magari pensa cose che a te fanno orrore. Lo accetti come una delle tante parti dell’esistenza senza nemmeno considerarlo un paradosso, perché sono persone assieme a cui sei cresciuto o di cui ti sei innamorato a 17 anni o con cui lavori o con cui giochi a calcio (il fallo tattico è di destra o di sinistra?).
In Romagna, a dire il vero, c’è anche un altro aspetto di questa faccenda, ed è legato per molti versi al paesaggio.

Il primo esempio che mi viene in mente è quando le divinità in cielo (o le autorità locali) decidono di punire il mio stile di vita dissoluto effettuando lavori di manutenzione che costringono alla chiusura del tratto di E45 da Ravenna a Cesena nei giorni feriali. Quei giorni, insomma, in cui mi trovo a dover percorrere la via Dismano per andare al lavoro, e mi trovo davanti quel meraviglioso palazzo stondato del bar dei Repubblicani a San Zaccaria. Un posto dentro a cui non sono mai entrato, ma del resto si può dire che io non sia mai entrato all’interno di nessun edificio di San Zaccaria (per quanto ne so io, San Zaccaria potrebbe tranquillamente essere l’ologramma di una cittadina, e forse è per questo che non fa comune). Dicevo, un meraviglioso edificio ad angolo, con base circolare e scritta cubitale PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO sopra il tetto, che testimonia di cosa fosse capace la volontà umana anche e soprattutto se unita alle necessità di un partito di minoranza.
Un altro esempio che amo è il circolo Mameli in via Ravegnana, quello sulla sinistra andando verso Borgo San Rocco, che rimane un po’ nascosto perché è interrato sotto il livello del mare e la rampa per entrarci è l’unica strada nel comune di Ravenna che può essere considerata per un eventuale Gran Premio della Montagna al prossimo Giro.
Dicevo: posti pensati dai nostri antenati come una specie di Facebook antelitteram. Esperimenti di solidarietà a circolo chiuso in un paese che non aveva più voglia di guerra civile; circoli di paese nel quale tutti gli appartenenti alla stessa fazione politica potevano entrare la sera, dopo una lunga giornata di lavoro nei campi (scusate la facilità del mio immaginario), garantendosi la possibilità di poter bere due bicchieri di trebbiano cercando di stare attenti a non esagerare che poi ci si infila in una discussione politica e ci scappa il morto. Non tutti, ovviamente, hanno la stessa magnificenza architettonica di quel palazzone a San Zaccaria, ma molti di loro si qualificano come meraviglie: edifici scalcinati in paesini semi-inesistenti (tipo, che so, il circolo Arci di Bastia), in cui negli anni belli confluiva una scena culturale per cui la scena dei caffè viennesi di fine ‘800 avrebbe provato invidia feroce.

Si dice spesso che i social network hanno ucciso il baretto di paese, e probabilmente è vero (ne abbiamo parlato negli episodi passati: il fatto che la gente possa parlare su Facebook delle stesse puttanate di cui parlava al bar e organizzare le sue infedeltà su qualche dating app ha reso pesante il culo di molti e costretto altrettanti a riconcepire la propria attività commerciale e trasformarla in un pernicioso lounge bar diurno); non credo comunque che abbiano avuto un ruolo nella crisi del circolo di paese, il quale era stato dichiarato in via di estinzione molto prima che Zuckerberg conseguisse il diploma. La politica di piazza in fondo è finita con Mani Pulite, o forse ancora con la bomba alla stazione di Bologna. Il Paese Reale voleva pensare ad altro. Ed è stato a quel punto che i circoli di paese, per il semplice fatto di esistere, hanno iniziato a diventare i protagonisti di una rivoluzione geopolitica che ha cambiato il volto della Romagna (e io credo l’abbiano cambiato in meglio). Un certo tipo di prassi commerciale e le caratteristiche strutturali di questi circoli hanno fatto sì che alla fine degli anni novanta e l’inizio dei duemila molti di essi siano finiti in gestione a un gruppo di microimprenditori spregiudicati, con un sogno nel cassetto e una carriera lavorativa in scala di grigi. E così in giro per le città e le campagne di Cesena, Ravenna e tutte le altre province sono fioriti microbar e microristoranti e microposti che si occupavano di ristorazione etnica, alcolismo solidale, concertini, micro-djset e altri eventi di scarsissima importanza programmatica e grandissima importanza nel conseguimento della felicità di ognuno di noi. Ognuno ha il suo preferito, il circolo a cui – volente o nolente – ha legato un pezzo della sua vita (mi piacerebbe poter dire qual è il mio ma sarebbe in fondo un torto fatto agli altri). Sono piccole cicatrici di un tessuto economico-sociale che si suppone essere organizzato diversamente, esistono perché nessuno ha tempo di guardare bene alla legislazione che li tiene in piedi (ma non scommetterei che non succeda con l’attuale esecutivo, così evidentemente impegnato a mettere le mani su stronzate di nessuna importanza per non doversi occupare di, non so, politica economica e cose del genere) e perché oggi la gente non è più infastidita ad entrare in un edificio con edera o una falce&martello dipinte sulla porta d’ingresso, ivi compreso magari un gentiluomo di mezza età che cinque minuti prima di entrare ha chiesto a tutti i pidioti di toglierlo dagli amici di Facebook. Insomma, tutto questo per dire che in fondo l’allontanamento delle persone dalla politica ha fatto, diciamo, anche cose buone. No, aspetta, cerco una chiusura migliore.

  • Cesenate trapiantato a Ravenna, Francesco Farabegoli scrive o ha scritto su riviste culturali come Vice, Rumore, Esquire, Prismo, Il tascabile, Not

Senso unico su viale delle Nazioni a Marina di Ravenna: si parte il 15 giugno

Confermata la nuova disposizione, solo nei weekend. Le auto potranno circolare solo in direzione Punta Marina

Viale Nazioni Marina Ravenna

Come già da tempo annunciato, a partire da sabato 15 giugno e fino al 31 agosto in viale delle Nazioni a Marina di Ravenna, nel tratto e nella direzione dalla rotonda della Colonia a via Ciro Menotti (sud-nord), sarà istituita una corsia riservata al transito di autobus del servizio di trasporto pubblico locale, taxi, ncc (noleggio auto con conducente), mezzi di soccorso, ciclomotori e motocicli.

La corsia riservata, introdotta in via sperimentale dal Comune di Ravenna «con l’obiettivo di migliorare i tempi di percorrenza e diminuire gli accodamenti», sarà in vigore nei giorni festivi e prefestivi.

I veicoli che non possono circolare nella corsia riservata, per raggiungere il lungomare di Marina di Ravenna potranno percorrere via Trieste dalla rotonda dei Pinaroli alla rotonda dei Lagunari, via Ciro Menotti dalla rotonda dei Lagunari a viale delle Nazioni e viale delle Nazioni.

Nei giorni in cui sarà attiva la corsia riservata, in corrispondenza dell’intersezione tra gli stradelli del Parco Marittimo (stradelli di ingresso e uscita dagli stabilimenti balneari) e viale delle Nazioni/Pace verrà istituita la direzione obbligatoria a sinistra (eccetto autorizzati); in corrispondenza dell’intersezione tra le strade a fondo chiuso poste sul lato opposto e viale delle Nazioni/Pace verrà istituita la direzione obbligatoria a destra (eccetto autorizzati).

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