sabato
27 Dicembre 2025

Logistica: controlli su 200 operai, emersi 700mila euro di contributi evasi

L’Ispettorato del Lavoro di Ravenna, con la collaborazione del personale della vigilanza Inps, ha accertato presunte irregolarità in due aziende della logistica. Le ispezioni, che hanno interessato circa 200 lavoratori impegnati nei servizi di carico e scarico merci, hanno rilevato violazioni sugli orari di lavoro e la mancata applicazione del contratto collettivo nazionale (Ccnl) di settore.

Secondo le indagini, svolte nel periodo 2024-2025, le aziende in appalto applicavano un contratto con tariffe salariali inferiori rispetto a quelle previste per il settore, con l’obiettivo di ridurre i costi del lavoro. Questo avrebbe comportato un’evasione contributiva pari a circa 700mila euro. Inoltre, l’Ispettorato ritiene che le imprese appaltatrici abbiano utilizzato rimborsi spese e indennità per trasferte che i lavoratori non avevano mai effettuato, in quanto impiegati esclusivamente all’interno dei locali dell’impresa committente.

Durante le operazioni ispettive, sono emerse anche violazioni relative al lavoro straordinario, con alcuni operai che superavano il limite annuale massimo di ore, nonché la mancata osservanza dei periodi di riposo giornalieri e settimanali.

Al termine dei controlli, sono stati adottati i provvedimenti previsti dalla legge per sanare le violazioni riscontrate.

Sindaco accusato di maltrattamenti alla moglie, il Pd si augura chiarimenti immediati

Il sindaco di Cervia, il 44enne Mattia Missiroli, è indagato per maltrattamenti e lesioni alla moglie da cui si sta separando dopo 16 anni di matrimonio e il Pd di Cervia, di cui Missiroli è stato segretario nel periodo 2016-2017, dice di aver appreso la notizia con sgomento. «Esprimiamo piena fiducia nel lavoro delle autorità competenti – si legge in un post sulla pagina Facebook del partito che un mese fa ha eletto Roberto Fabbrica come segretario – e confidiamo che, anche in virtù delle procedure speciali che regolano questi reati, si possa giungere nel minor tempo possibile a chiarire in modo inequivocabile la vicenda».

Lo stesso post si sofferma anche sulla questione della violenza di genere: «In qualsiasi sua forma è totalmente incompatibile con i valori del Partito Democratico e, per questi reati, è nostra ferma convinzione che qualsiasi denuncia o ipotesi di reato debba essere, immediatamente, presa sul serio e verificata con la massima scrupolosità e tempestività, nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti e della comunità».

Si è costituito il comitato di Ravenna per il No al referendum sulla riforma della giustizia

A Ravenna si è costituito un comitato a sostegno del “No” al referendum sulla riforma della giustizia previsto nella primavera 2026. Al comitato ravennate hanno aderito pubblicamente associazioni e partiti del territorio, tra cui Anpi, Arci, Cgil, Avs, Pd, M5s e Libera.

La presentazione del comitato si è tenuta ieri, 20 dicembre, nella sala D’Attorre di via Ponte Marino, con interventi in videochiamata di Armando Spataro (ex magistrato), Gaetano Azzariti (costituzionalista e presidente di Salviamo la Costituzione), Alfiero Grandi (membro della presidenza del Coordinamento per la democrazia costituzionale) e Daniela Padoan (presidente di Libertà e Giustizia).

L’intervento di apertura è stato di Maria Paola Patuelli, da anni impegnata nelle battaglie in difesa della Costituzione repubblicana: «Il referendum sulla Giustizia è una battaglia difficile ma dall’esito aperto, con il No possiamo impedire che venga sovvertita la nostra Costituzione».

Nel corso dell’incontro i promotori hanno indicato quelli che considerano i punti critici del quesito. «Per noi non è una vera riforma. Riformare significa migliorare, in questo caso invece sarebbe una ferita profonda inferta al nostro ordinamento costituzionale», è la posizione espressa dal comitato.

Sulla separazione delle carriere si è soffermato Spataro: «Ovunque c’è la separazione delle carriere c’è la dipendenza del pubblico ministero nei confronti del Governo. Non è il primo Governo che vuole andare in questa direzione, è un attacco contro la magistratura». Più netto l’ex magistrato Carlo Sorgi, secondo cui «la separazione delle carriere non c’entra niente»: «Solo lo 0,5% dei magistrati passa da una carriera all’altra. Si poteva fare una legge ordinaria per impedirlo, ma al Governo non interessa questo, è uno specchio per allodole. Fanno la riforma per attaccare l’ordinamento giudiziario».

Un ministro del Giappone a Punta Marina per studiare la spiaggia inclusiva

Tutto è nato da un tuffo in mare. Quello desiderato dal faentino Dario Alvisi, malato di Sla, che nel 2017 si è recato in Salento, dove ha trovato una struttura adibita alla balneazione di persone con gravi disabilità. Da quell’esperienza, a 800 km da casa, la moglie Debora Donati ha creato l’associazione di volontariato “Insieme a Te” che dal 2018 a Punta Marina permette una fruizione di un tratto di spiaggia con lo stesso principio di inclusività. La realtà faentina è cresciuta anno dopo anno, fino all’inaugurazione, nel luglio 2024, della struttura permanente “Spiaggia dei Valori”, tra il bagno Chicco e il bagno Susanna.

«Nasce come uno stabilimento per tutti – afferma Donati –, ma anche per persone con gravi disabilità, siccome il nostro concetto fondamentale è l’inclusione. Abbiamo cinquanta ombrelloni per la vacanza di tutti, che si aggiungono a diciotto postazioni riservate, coperte da gazebo e dotate di tutti i servizi necessari, oltre a dodici postazioni sotto l’ombrellone. Siamo attrezzati a ospitare persone con disabilità motoria totale (tetraplegia, ndr) e con esiti da malattie neurodegenerative come la Sla».

La “Spiaggia dei Valori” prevede abbonamenti stagionali ed è gratuita per le persone con disabilità. I servizi sono in continua crescita: oggi lo stabilimento dispone anche di un food truck che funge da ristorante, uffici, bagni accessibili e una sala polivalente. Il bagno impiega fino a 35 persone al giorno, tra cui Oss, segretarie, coordinatori e centinaia di volontari ogni anno. «Abbiamo un gran numero di giovani che ci danno una mano – prosegue Donati –. Tirocinanti, universitari, studenti delle scuole, scout e gruppi provenienti da tutta Italia sono per noi fondamentali. È impegnativo gestire il tutto, anche per via dei costi molto alti». Bandi, aziende private e pubbliche amministrazioni contribuiscono a sostenere l’associazione. I clienti possono soggiornare in locali completamente accessibili, ma le richieste superano di gran lunga i posti disponibili: «Gestiamo tre appartamenti da 18 posti totali e ci appoggiamo ad altre strutture convenzionate. Nel 2025 abbiamo dovuto dire no a 150 famiglie».

Lo scorso giugno Donati è intervenuta al Palazzo di Vetro dell’Onu, a New York, alla conferenza sui diritti delle persone con disabilità: «Non ci capiterà mai più una cosa così bella. Ci è arrivata a febbraio la convocazione dalla ministra Locatelli, che ci ha voluto premiare come una delle eccellenze italiane nel settore. La cosa straordinaria è stata essere stati una dei sette relatori. Non esiste miglior luogo al mondo dove raccontare il nostro progetto se non all’Onu». A New York Donati ha illustrato la nascita e lo sviluppo della Spiaggia dei Valori: «Molte nazioni si sono interessate. In particolare, una delegazione giapponese condotta dal ministro per le Disabilità Takamaro Fukuoka ci ha fatto visita due volte tra giugno e settembre. È un orgoglio essere d’esempio per altre realtà. Stiamo lavorando per far sì che sempre più spiagge diventino accessibili e inclusive».

Uno degli obiettivi di “Insieme a Te” è sensibilizzare i più giovani sul tema dell’inclusività. Dal 2020 ad oggi Donati & Co. hanno coinvolto oltre ottomila studenti con iniziative nelle scuole faentine. «Essendo di Faenza lavoriamo molto in zona, ma ci piacerebbe arrivare fino a Ravenna e Bologna – ammette la presidente –. Vedo una grande apertura dei giovani verso il mondo della disabilità, anche grazie al lavoro delle insegnanti. Molti alunni, dopo aver partecipato ai nostri progetti, decidono di aiutarci durante la stagione estiva. Questo ritorno ci rende orgogliosi».
Donati si è detta soddisfatta anche del lavoro dell’amministrazione comunale di Ravenna sul fronte dell’accessibilità: «Ovviamente c’è ancora da lavorare, ma sono orgogliosa. Ho sempre notato l’apertura del Comune nel rendere accessibile la città nel settore turistico e culturale. Una testimonianza è l’inclusività di tutti i musei. A Faenza invece si potrebbe far di più, a partire dai parchi».

Il ravennate De Carli eletto segretario nazionale del Popolo della Famiglia

Il 41enne ravennate Mirko De Carli è stato eletto segretario nazionale de Il Popolo della Famiglia. «Sono fiero di assumere questo importante incarico. Insieme al presidente Mario Adinolfi porteremo il Pdf al governo del Paese».

Da quasi dieci anni De Carli è coinvolto nel partito di centrodestra dalla forte connotazione cattolica. «È una gioia grande ed un onore assumere la segreteria nazionale. Ora comincia una lunga e delicata “attaversata nel deserto”: portare la comunità pidieffina dalla testimonianza pugnace al governo delle istituzioni del paese con la forza dei nostri valori e il buon senso dei nostri programmi».

De Carli indica già il prossimo impegno sulla scena politica: «Insieme a Adinolfi prepareremo il nostro impegno rispetto al prossimo referendum sulla giustizia a sostegno della riforma Nordio, le elezioni supplettive venete con una nostra candidatura, le prossime amministrative con una presenza robusta e massiccia dei nostri candidati ed il simbolo del partito sulla scheda elettorale al fine di arrivare alle elezioni politiche del 2027 per contribuire ad organizzare al meglio il campo dell’alternativa alle sinistre con la decisiva presenza pidieffina e il necessario traguardo di eleggere una pattuglia parlamentare del nostro movimento».

Il segretario individua nella questione demografica l’emergenza prioritaria: «Chiederemo formalmente al governo Meloni di procedere con tempestività alla legiferazione del reddito di maternità per le mamme italiane di oggi e di domani».

Un mese fa è diventata di dominio pubblico la notizia delle accuse a carico di De Carli che si sarebbe spacciato come intermediario assicurativo (da qui anche l’accusa di esercizio abusivo della professione oltre a quella di truffa) offrendo consulenze e sorta di “spintarelle” per ottenere finanziamenti agevolati, estinguere mutui o risolvere grane finanziarie. Lo accusano due commercianti, dai quali avrebbe ottenuto compensi per un totale di 14mila euro. Nessuno dei servizi promessi sarebbe tuttavia andato a buon fine. I fatti che saranno al centro del processo (l’udienza predibattimentale è fissata per febbraio) coprono i mesi dall’ottobre del 2021 al settembre del 2022.

È morto il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Brisighella, aveva 61 anni

È morto il professor Luigi Fabbrizio, 61enne originario di Foggia, da poco più di un anno dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Pazzi” di Brisighella.

Prima del trasferimento in Emilia-Romagna, Fabbrizio aveva insegnato a lungo nelle scuole foggiane. I dirigenti scolastici della provincia di Ravenna hanno inviato una nota alla stampa: «Fabbrizio era entrato nella nostra comunità professionale da settembre 2024, portando con sé un ricchissimo bagaglio di esperienze: docente di scuola secondaria di secondo grado, vicepreside della scuola di provenienza, animatore digitale, referente di progetti Fesr e Fse, progettista e referente dell’ambiente e-learning del proprio istituto. Si era subito fatto apprezzare dai colleghi per la sua generosità, la disponibilità al confronto e la capacità di dialogo, sempre improntata all’umiltà e a una solida preparazione professionale. Luigi era una persona gentile, riservata, autenticamente umana: un’umanità di cui la scuola ha oggi più che mai bisogno».

Fentanyl, 16 casi in regione su 12mila test. Pronto un piano in caso di diffusione

Dal monitoraggio attivato in Emilia-Romagna, su oltre 12mila screening eseguiti dalle Ausl, tra ottobre 2024 e gennaio 2025 sono stati individuati 16 casi di positività al Fentanyl (12 maschi, età media 45,2 anni, già utilizzatori di altre droghe), il potente oppioide sintetico utilizzato come analgesico e anestetico, ma noto anche per l’abuso come sostanza stupefacente a causa della sua elevatissima potenza.

In Emilia-Romagna, quindi, la presenza del Fentanyl è ancora molto limitata, ma la giunta regionale ha messo a punto un piano strategico nel caso di diffusione. Il documento è stato approvato nell’ultima seduta e prevede il coinvolgimento a più livelli di tutte le strutture sanitarie di prevenzione e assistenza. L’obiettivo è non farsi trovare impreparati: anche in Europa, infatti, la presenza del Fentanyl sui mercati illegali sta aumentando negli ultimi anni in maniera significativa.

La Regione manterrà attivo il monitoraggio in maniera costante per verificare eventuali aumenti della presenza del Fentanyl. E nel caso di emergenza, il piano è pronto a entrare in azione: saranno coinvolti i Serdp, le unità di strada (per un’osservazione sul campo e la messa in pratica di azioni di riduzione del danno), la rete di Emergenza-Urgenza, il Centro regionale antidoti, le farmacie, i Laboratori clinici regionali fino agli istituti penitenziari.

Il Fentanyl è presente sui mercati illegali in diverse forme, liquide e in polvere. Nell’uomo può causare sedazione, confusione mentale, vomito, vertigini fino a sintomi potenzialmente letali come la depressione respiratoria, l’incoscienza e il coma.

Ravenna campione d’inverno: mai così tante vittorie all’andata nelle tre stagioni delle promozioni in B

Nel campionato di serie C di calcio maschile il Ravenna è il cosiddetto campione d’inverno del girone B: primo in classifica alla fine del girone di andata, cioè a metà della stagione. I giallorossi hanno 41 punti: mai così tanti a questo punto dell’anno nelle tre stagioni della storia ravennate in cui a fine anno arrivò la promozione in B. I numeri emergono chiari sfogliando le pagine del libro “Ravenna Calcio, una passione infinita” scritto da Massimo Montanari e Carlo Fontanelli nel 2007.

2025-2026
I 41 punti della banda allenata da Marco Marchionni, in 18 partite, sono il risultato di un ruolino che conta tre sconfitte (in trasferta a Forlì e Pesaro, in casa con l’Arezzo), due pareggi (a Livorno e in casa con il Gubbio) e 13 vittorie. È proprio il numero dei successi a spiccare nel confronto con le tre annate in cui arrivò il salto di categoria.

2006-2007
Nella stagione dell’ultima promozione, con Dino Pagliari in panchina, il Ravenna aveva 30 punti a metà campionato, racimolati in 17 partite (il girone era da 18 squadre): 5 sconfitte, 3 pareggi e 9 vittorie. La classifica finale fu Ravenna 69, Avellino 66, Cavese 62.

1995-1996
Esattamente trent’anni fa il Ravenna arriva al giro di boa con 33 punti (9 vittorie, 6 pareggi e 2 ko). Anche quel girone era composto da 18 squadre. Il Ravenna cominciò l’annata con Adriano Buffoni in panchina, ma 5 punti raccolti dalla settima alla dodicesima giornata gli costarono l’esonero con l’arrivo di Giorgio Rumignani dalla 13esima partita. A fine anno Ravenna 68 punti, Spal e Empoli 62.

1992-1993
La prima promozione in B arrivò con Francesco Guidolin come allenatore. A metà campionato il Ravenna aveva 22 punti, ma all’epoca la vittoria ne fruttava solo 2. Ricalcolando con tre punti a vittoria, il totale sarebbe stato 29 (7 successi, 8 pareggi, 2 sconfitte). Per le statistiche ufficiali andrebbe tolta una vittoria, quella contro l’Arezzo: i toscani, infatti, furono esclusi dal campionato a stagione in corso e annullate le partite già giocate. Classifica finale: Ravenna 45, Vicenza 43, Empoli 37.

Il sindaco di Cervia è indagato per maltrattamenti e lesioni alla moglie

Il sindaco di Cervia, il 44enne Mattia Missiroli, è indagato per maltrattamenti e lesioni alla moglie da cui si sta separando dopo 16 anni di matrimonio. Il 5 dicembre la donna si è presentata in pronto soccorso a Ravenna con lesioni non gravi a un braccio (prognosi di 7 giorni), non ha presentato formale denuncia, ma il racconto dei fatti ai medici ha innescato il protocollo del Codice Rosso, la legge del 2019 che ha rafforzato la tutela delle vittime di violenza introducendo la possibilità di procedere anche senza una denuncia. La procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere e il giudice per le indagini preliminari (Gip) ha respinto la richiesta. La notizia è riportata dall’edizione odierna, 21 dicembre, dei quotidiani locali Resto del Carlino e Corriere Romagna.

Il Gip ritiene attendibile la donna, ma ha ritenuto che tecnicamente non potessero essere contestati i maltrattamenti e ha respinto la richiesta di arresti rilevando che, secondo quanto riportato dai quotidiani, «si tratterebbe di fatti episodici» e che l’indagato all’indomani della visita della consorte in pronto soccorso, ha lasciato casa. Dopo un paio di giorni fuori, però, Missiroli è tornato in quello che a tutti gli effetti è anche il suo domicilio.

Quando la donna si è rivolta al pronto soccorso, come detto, si è attivato il Codice Rosso e il caso è stato preso in carico dalla polizia che ha raccolta la sua testimonianza in cui si parla di insulti e svilimenti quasi quotidiani. Tre gli episodi circostanziati di cui parlano i quotidiani: quello già ricordato del 5 dicembre scorso, uno del 2020 e uno del 2012. Di un paio di questi moglie e marito avrebbero fornito anche video e foto fatti con il cellulare a propria difesa.

L’avvocato di Missiroli, Ermanno Cicognani, ha parlato alla stampa: «Sono accuse gravi e infamanti che Missiroli respinge. In 16 anni di matrimonio, con due figli, mai ha avuto comportamenti violenti nei confronti della moglie. La separazione in corso coinvolge aspetti che possono prestarsi a strumentalizzazioni. Appena potrà prendere visione degli atti, dimostrerà la propria innocenza valutando altresì ogni azione legale a tutela della sua persona».

Missiroli è un architetto libero professionista. È stato eletto consigliere provinciale nel 2006 ed è stato segretario comunale del Pd. A giugno del 2024 è stato eletto sindaco al primo turno, sostenuto da una lista di centrosinistra che oltre al Pd comprendeva anche M5S, Avs e due liste civiche. A molti è noto per aver aperto il labirinto Dedalo nel Cervese e qualcuno lo ricorderà anche in tv tra il 2004 e il 2006 nelle vesti di calciatore dilettante con il Cervia che fu coinvolto nel reality “Campioni” su Mediaset.

Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alberto Ferrero, firma una nota con la senatrice Marta Farolfi per chiedere che Missiroli si dimetta: «Accuse di una gravità inaudita che gettano una luce sinistra su una istituzione, quella municipale, che non può permettersi di essere lambita da simili ombre. Oggi ci sono delle indagini e la giustizia deve poter fare il suo corso, tuttavia c’è un altro aspetto, quello della opportunità politica, che non può essere in alcun modo sottaciuto. Proprio per questo ci aspetteremmo che fosse proprio il partito di appartenenza del sindaco di Cervia a chiedergli di fare un passo in dietro. Questo gesto sarebbe necessario sia per garantire l’istituzione, ma anche in virtù delle particolari e gravi accuse rivolte».

«Un nuovo pubblico per la danza d’autore»

Lunedì 22 dicembre, a partire dalle 16, il gruppo archivia e l’associazione CorpoGiochi Asd presentano all’Almagià il micro-festival Ondine e altri sortilegi, una giornata di talk, laboratori, performance e musica, rivolta ad un nuovo pubblico della danza di ricerca composto anche da giovani e giovanissimi. Ci raccontano di cosa si tratta le due curatrici del progetto, Zoe Francia Lamattina e Ida Malfatti.

Dopo il successo dello spettacolo Fragolesangue al Ravenna Festival dell’estate scorsa, “archivia” torna con un altro tipo di proposta, di cosa si tratta?
Zoe Francia Lamattina:
«Quello di archivia è un progetto coreograco di ricerca, nato nel 2021, che crea un gruppo di autoformazione, particolare, perché non è un collettivo – pur facendo molte cose insieme – ma nemmeno un progetto di pura formazione in cui tutte noi impariamo da Monica Francia, coreografa di cui vogliamo trasmettere e trasformare il repertorio. Ondine e altri sortilegi è allora un primo passo, un piccolo squarcio di visione per mostrare al pubblico della città non solo i grandi progetti del gruppo di ricerca coreograca archivia, come appunto lo spettacolo Fragolesangue, ma anche le piccole onde che nascono, si agitano e si infrangono nell’ondata più grande. Durante la giornata del 22 dicembre saranno presentati alcuni esiti della ricerca autoriale delle artiste di archivia in una versione site-specific e strettamente connessa al laboratorio aperto a persone dai 15 ai 35 anni che si terrà nel pomeriggio».

La giovane età è sicuramente un aspetto importante di questo progetto.
ZFL:
«Sì, il progetto è realizzato grazie ai finanziamenti dell’Avviso Youz Officina che si rivolge alla fascia d’età 15-35 e noi, a partire dalle scuole nelle quali teniamo i laboratori del metodo CorpoGiochi, stiamo incontrando tanti giovani e giovanissimi. Mi sono accorta che nessuno di loro è mai venuto al festival Ammutinamenti, ad esempio, o aveva mai visto danza al Ravenna Festival prima di Fragolesangue, che invece ha portato un sacco di persone giovani. Da lì ci siamo dette che i nostri spettacoli li vogliamo fare per il pubblico, non per le persone del settore, e le componenti di archivia si sono trovate d’accordo nel voler proporre i propri lavori personali a un pubblico reale, della città, che conosce poco o nulla, e soprattutto giovane. Questa cosa nel teatro, a Ravenna, c’è di più, essendoci da tanti anni la non-scuola delle Albe che crea un pubblico giovane, ma nella danza di ricerca no. Quindi abbiamo pensato che occorreva iniziare a fare qualcosa, partendo da un laboratorio, con un pubblico nuovo che si diverte, in una giornata che sia un momento di convivialità».

Nello svolgimento del micro-festival il laboratorio e le performance appaiono molto integrati.
Ida Malfatti:
«Una cosa da sottolineare nella composizione della giornata è proprio il fatto che abbiamo posizionato il laboratorio prima delle performance, ed è un laboratorio chiaramente accessibile e aperto a tutte e tutti ma volto a preparare proprio alla visione successiva. Quindi non è che si imparano questioni specifiche ma ci si prepara ad avere strumenti per vedere le creazioni e magari per non giudicarle come oggetti estetici che ti devono piacere o meno, ma come esperienze, esperimenti di qualcuna e qualcuno del nostro gruppo. Tutto il pomeriggio è come un filone, un grande flusso in cui si passa attraverso insieme, una dinamica molto liquida. Nel gruppo del laboratorio diamo come delle piccole regole, un kit di sopravvivenza, e poi ci facciamo un piccolo viaggio tra performance molto brevi, piccoli squarci di visioni. Ci piacerebbe che tutto il pubblico partecipasse al laboratorio e a tutto il programma del pomeriggio»

La programmazione si apre con un talk a cura di Scuola elementare di fotografia, com’è nata questa collaborazione?
ZFL:
«Loro hanno un bellissimo gruppo di giovani che ne segue il lavoro e fanno sia eventi pubblici aperti a tutti (con presentazioni e inviti ad artisti anche molto noti), che una parte di laboratorio. Abbiamo pensato di collaborare con loro perché è molto interessante connettere il mondo della fotografia a quello della performance, perché scattare è una presa di posizione forte rispetto a come mi posiziono nello spazio. Li abbiamo invitati ad aprire la giornata con una presentazione da loro curata con gli artisti Angelo Vignali e Sofia Masini che esplorano il corpo come archivio vivente e la fotografia come materia da tagliare, piegare e riscrivere».

Il titolo del laboratorio è “allenamento per spettri”, perché?
ZFL:
«Al momento con archivia, nello specifico con il gruppo registico di Fragolesangue, ossia Ida, Monica Francia e io, stiamo facendo una ricerca sugli spettri, che da tanto tempo sono una questione molto importante nelle nostre pratiche e rappresentano la memoria del contatto, tutte le presenze invisibili con cui mi muovo. Il tema è il fulcro del prossimo progetto, al momento in lavorazione, in cui ci saranno vari soli con spettri. Qui vogliamo fare una piccola anteprima di questa ricerca tramite il laboratorio, continuare cioè la ricerca e portarla in scena non come sarà, ma con le e i partecipanti del laboratorio».

Il pomeriggio di Ondine e altri sortilegi si apre alle 16 con una conversazione a cura di Scuola elementare di fotografia dal titolo Corpi Latenti. Le pratiche artistiche di Angelo Vignali e Sofia Masini, cui segue alle 17 il laboratorio allenamento per spettri. Il laboratorio conduce all’azione performativa soli con spettri ed è gratuito con iscrizione alla mail recuperopratiche2022@ gmail.com. Alle 19 ecco quindi ondine e altri moti riottosi, dialogo di presentazione del micro-festival con Zoe Francia Lamattina e Ida Malfatti. Subito dopo, alle 19.15, Alba Nannini Urabayen, Frani Dibiase e Roberto Leandro Pau, Ida Malfatti e Chiara Cecconello presentano gli esiti performativi della loro ricerca. A seguire, l’azione performativa soli con spettri con archivia e le partecipanti al laboratorio. Infine, dalle 20.30, ci sarà un momento di ascolto musicale a cura di R.Y.F. (Francesca Morello) con irruzioni di letture distese.

Si chiude con l’11esima vittoria su 11 partite l’incredibile 2025 dell’Olimpia Teodora

L’Olimpia Teodora travolge (3-0 con i parziali che parlano da soli, 25-16, 25-14 e 25-16) al Pala Costa la quinta forza del campionato, la Volley Team Bologna, e vole sempre più in fuga in testa alla classifica del girone B del campionato nazionale di B1 di volley.

Si tratta dell’undicesima vittoria in altrettante partite per le ragazze di coach Rizzi, una serie impressionante che è di fatto già una bella ipoteca in vista della promozione in A3 (saliranno direttamente nella nuova categoria le prime tre di ogni girone). Aspettando buone nuove sul fronte societario, con il 17 gennaio che è stato fissato come termine ultimo per attendere le garanzie finanziarie necessarie per portare a termine il campionato con questo gruppo di ragazze.

Il prossimo appuntamento per le ravennati, dopo la pausa natalizia, è per il 10 gennaio in casa dell’Ostiano Volley, in provincia di Cremona.

Libri, cosa si legge a Natale? Il borsino di alcuni librai della provincia di Ravenna

La divulgazione di qualità, il giallo come genere trainante, il fumetto d’autore e una narrativa contemporanea attenta ai temi sociali e culturali. È il quadro dei libri regalati a Natale che emerge dagli acquisti nelle librerie della provincia di Ravenna. Confesercenti ha interpellato alcuni negozianti ed ecco cosa hanno raccontato.

Le tendenze emerse nelle librerie indipendenti

Alla Libreria Liberamente di Ravenna (quartiere Alberti), come racconta Matteo Diversi, tra i titoli più richiesti spiccano i libri di divulgazione storica e culturale, capaci di unire qualità e accessibilità. Tra i più venduti figurano Cesare di Alberto Angela e i volumi dedicati a San Francesco, con Aldo Cazzullo che, nelle scelte natalizie, supera anche Alessandro Barbero.

Una tendenza condivisa anche dalla Libreria Moby Dick di Faenza, dove Chiara Menghetti conferma l’interesse dei lettori per una divulgazione “pop” ma autorevole, affiancata da un crescente successo del fumetto d’autore. Tra i titoli più scelti compaiono Nel nido dei serpenti di Zerocalcare e Orbit Orbit di Caparezza, sempre più apprezzati come idee regalo trasversali.

Il giallo si conferma il vero protagonista del Natale 2025. «Quest’anno più che in passato è questo genere a trainare le vendite», spiegano i librai. Tra gli autori più richiesti emergono Robert Galbraith con L’uomo marchiato, Donato Carrisi con La bugia dell’orchidea, Alessia Gazzola con le serie di Miss Bee e Antonio Manzini con Sotto mentite spoglie.

La narrativa di qualità mantiene un pubblico fedele, anche se meno dominante rispetto ad altri anni. Sia Matteo Diversi sia Chiara Menghetti segnalano l’interesse per Nella carne di David Szalay, vincitore del Booker Prize, Quello che possiamo sapere di Ian McEwan e i romanzi di Marco Bussola.

A Lugo, alla Libreria Alfabeta, Elena Giulianelli evidenzia invece un forte legame tra libri e territorio. Tra i titoli più richiesti figura Il codice della moda, legato alla mostra speciale sugli archivi Mazzini di Massa Lombarda, insieme a Dialogo tra una femminista e un misogino di Maddalena Melandri e Il costruttore e il giocatore di Luciano Segreto. Anche qui tornano alcuni dei nomi più amati dal pubblico, come Antonio Manzini, Alberto Angela e Ken Follett, a conferma di gusti che spaziano tra attualità, saggistica e grandi firme della narrativa.

Il ruolo delle librerie indipendenti

«Le librerie indipendenti – sottolinea Sara Reali del sindacato librai SIL Confesercenti – non sono soltanto luoghi di vendita, ma spazi culturali vivi, capaci di valorizzare il territorio, le iniziative locali e il dialogo con i lettori». In particolare, durante le festività, le librerie diventano punti di incontro e di socialità, contribuendo alla vitalità dei centri storici e dei quartieri.

Scegliere un libro in una libreria indipendente significa sostenere l’economia locale, il commercio di prossimità e una rete di operatori culturali che rappresenta un valore fondamentale per le nostre città.

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